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Il Papa in “profondo turbamento”: grande dolore per gli attacchi russi agli ospedali di Kiev

Il Papa in “profondo turbamento”: grande dolore per gli attacchi russi agli ospedali di KievCittà del Vaticano, 9 lug. (askanews) – Papa Francesco ha appreso “con grave dolore le notizie circa gli attacchi contro due centri medici a Kyiv, tra cui il più grande ospedale pediatrico ucraino, nonché contro una scuola a Gaza”. Lo comunica una nota della Santa Sede nella quale si aggiunge che “il Papa manifesta il suo profondo turbamento per l’accrescersi della violenza. Mentre esprime vicinanza alle vittime e ai feriti innocenti, auspica e prega che si possano presto identificare percorsi concreti che mettano termine ai conflitti in corso”.

Come sta il Mar Mediterraneo, secondo il Wwf

Come sta il Mar Mediterraneo, secondo il WwfRoma, 8 lug. (askanews) – Celebrare il Mar Mediterraneo nella giornata internazionale a lui dedicata (8 luglio), vuol dire anche approfittare di una ricorrenza come questa per prendere coscienza delle minacce a cui il Mare Nostrum è sottoposto in maniera sempre più forte, e noi con lui. Come denuncia oggi il Wwf, ben l’87% del Mar Mediterraneo ha problemi di inquinamento, soprattutto legati a metalli tossici, sostanze chimiche industriali e rifiuti di plastica. A causa dell’inquinamento non solo del mare ma anche delle acque dolci, dell’aria e del suolo, la salute degli esseri umani è messa sempre più a rischio: negli ultimi due decenni i decessi causati dalle moderne forme di inquinamento (atmosferico e da sostanze chimiche tossiche) sono aumentati del 66%, fino a raggiungere i 9 milioni di morti l’anno, il che rende l’inquinamento il principale fattore di rischio ambientale per malattie e morti premature a livello mondiale.


Dal nuovo sondaggio dell’UE sul tema inquinamento, ambiente e salute pubblicato nei giorni scorsi, emerge che più di tre quarti degli europei (78%) pensa che le questioni ambientali abbiano un effetto diretto sulla loro vita quotidiana e sulla loro salute (il 55% degli italiani), mentre circa quattro intervistati su cinque (84%) concordano sul fatto che la legislazione ambientale dell’UE sia necessaria per proteggere l’ambiente nel loro Paese. Con il nuovo report ‘Non c’è salute in un ambiente malato’ pubblicato oggi, il Wwf vuole far riflettere e rafforzare la nostra consapevolezza sull’impatto dell’inquinamento sulle nostre vite, ma anche su quanto possiamo e dobbiamo fare tutti per ridurre la dispersione nell’ambiente di sostanze nocive spesso invisibili, ma che restano nell’ambiente e nel nostro organismo per moltissimo tempo, in grado di percorrere lunghe distanze nell’ambiente e nella catena alimentare senza subire alcuna degradazione, con sempre più evidenti rischi per la salute umana. Inaugura così, con una prima parte dedicata all’acqua, una piccola collana dedicata agli inquinanti prioritari presenti sul Pianeta e alle azioni che noi tutti possiamo mettere in atto per migliorare la nostra qualità di vita, nell’ambito della campagna Our Future.


L’inquinamento chimico delle acque è tra le principali minacce per la salute dell’ambiente e delle persone e una delle sfide ecologiche più gravi e urgenti che siamo chiamati ad affrontare. Mari, fiumi laghi, zone umide e falde acquifere sono pesantemente colpiti soprattutto dall’inquinamento da pesticidi e nutrienti provenienti dall’agricoltura, metalli pesanti, agenti patogeni e residui chimici provenienti da fanghi e acque reflue non trattate sia industriali sia urbane (es. sostanze fluorurate e bromurate come PFAS e PBDE, detergenti contenenti fosfati, disinfettanti/antimicrobici, tensioattivi, plastica, farmaci). L’acqua è la principale ‘autostrada’ e destinazione finale dei nostri rifiuti e degli inquinanti chimici, che trasporta in tutto il mondo. Fino a 400 milioni di tonnellate di sostanze chimiche provenienti da impianti industriali vengono scaricate ogni anno nelle acque del mondo. Si stima che un terzo della perdita di biodiversità globale sia conseguenza del degrado degli ecosistemi d’acqua dolce, dovuto principalmente all’inquinamento delle risorse idriche e degli ecosistemi acquatici. L’inquinamento idrico è anche responsabile di circa 1,4 milioni di morti premature al mondo ogni anno. Come segnala il Wwf nel suo report, in Europa, meno della metà (44%) dei corpi idrici superficiali è in buono o ottimo stato ecologico, anche dal punto di vista chimico. In Italia il 13% dei fiumi e l’11% dei laghi non raggiungono il buono stato, ma il 9% e il 20% rispettivamente non sono ancora classificati. Per quanto riguarda i mari d’Europa, tra il 75 e il 96% delle aree valutate presenta un problema di contaminazione. In Italia, per molte sostanze chimiche ancora non ci sono dati di monitoraggio sufficienti per valutare lo stato delle acque marine ma i dati disponibili indicano un diffuso e complessivo cattivo stato dei mari. La plastica è una delle contaminazioni chimiche più pervasive e persistenti che il Pianeta abbia mai dovuto affrontare nonché uno dei contaminanti più diffusi a livello globale a cui siamo esposti quotidianamente, non solo attraverso l’acqua, ma anche attraverso l’aria e il cibo. Il Mediterraneo è il mare con un triste primato, la più alta concentrazione di microplastiche mai misurata nelle profondità marine: 1,9 milioni di frammenti per metro quadro, superando così il limite massimo tollerabile di presenza di microplastiche, oltre il quale non c’è più sicurezza di mantenere le condizioni favorevoli alla vita e al benessere umano.


Le materie plastiche (che costituiscono il 75% dei rifiuti marini) trasportano sostanze chimiche: è stato calcolato che, insieme ai rifiuti di plastica, in un solo anno siano entrate negli oceani 190 tonnellate di 20 diversi additivi chimici. Fino a 16mila diverse sostanze chimiche sono state ritrovate nelle plastiche tra coloranti, ritardanti di fiamma, stabilizzanti, lubrificanti, plastificanti e altre sostanze, molte delle quali hanno funzioni, strutture e tossicità poco conosciute. Di queste solo su 7.000 abbiamo dati certi di pericolosità, mentre il 66% delle sostanze è senza informazioni. La ricerca, infatti, evidenzia gli effetti gravi che l’inquinamento chimico da microplastiche sta causando ad intere popolazioni di specie selvatiche, habitat ed ecosistemi acquatici (ma anche terrestri). Aumentano anche le prove scientifiche degli effetti sulla salute umana: infiammazioni, alterazioni cellulari e genotossicità che possono portare conseguenze gravi, tra cui cancro, problemi riproduttivi, di sviluppo, respiratori e digestivi, obesità, diabete. Un recente studio italiano dimostra per la prima volta una correlazione tra la presenza di microplastiche nelle placche aterosclerotiche, i depositi di grasso nelle arterie, e un maggior rischio di infarto e ictus. Inoltre, è stato scoperto che le microplastiche contribuiscono anche alla crescita della resistenza agli antibiotici, problematica gravissima a livello mondiale. Particolarmente preoccupanti sono i PFAS, perché molto tossici e persistenti ma utilizzati in moltissimi prodotti di plastica di uso comune: dai contenitori per alimenti, ai vestiti. Sono definiti ‘contaminanti eterni’ perché non si degradano mai e si accumulano nell’ambiente e negli organismi, con gravi effetti sulla salute. I mari europei sono contaminati da sostanze per- e polifluorurate (PFAS) sia di vecchia data che di uso corrente. Le concentrazioni di PFOS negli organismi marini sono state riscontrate a livelli fino a 100 volte superiori allo standard di qualità ambientale dell’UE. Il 72% degli italiani non ha mai sentito il termine PFAS (in Europa il 71% dei cittadini), eppure il Nord Italia, in particolare Veneto, Lombardia e Piemonte, è tra i siti europei più inquinati da queste sostanze. ‘Per ridurre l’inquinamento servono un’azione e un cambiamento collettivi poiché questoè il risultato di molteplici attività che si svolgono nella maggior parte dei settori sociali ed economici, ed è regolamentato da autorità internazionali, nazionali, regionali e locali- afferma Eva Alessi, Responsabile sostenibilità del Wwf Italia- Serve maggiore trasparenza sulle sostanze chimiche presenti nei prodotti, sia lavorando sull’etichettatura, sia sulla sensibilizzazione dei consumatori, riducendo l’utilizzo di sostanze dannose per la salute e per l’ambiente. Particolarmente preoccupanti sono i PFAS, perché molto tossici e persistenti ma utilizzati in moltissimi prodotti di plastica di uso comune: dai contenitori per alimenti, ai vestiti. Sono definiti ‘contaminanti eterni’ perché non si degradano mai e si accumulano nell’ambiente e negli organismi, con gravi effetti sulla salute. I mari europei sono contaminati da sostanze per- e polifluorurate (PFAS) sia di vecchia data che di uso corrente. Le concentrazioni di PFOS negli organismi marini sono state riscontrate a livelli fino a 100 volte superiori allo standard di qualità ambientale dell’UE. Il 72% degli italiani non ha mai sentito il termine PFAS (in Europa il 71% dei cittadini), eppure il Nord Italia, in particolare Veneto, Lombardia e Piemonte, è tra i siti europei più inquinati da queste sostanze.


‘Per ridurre l’inquinamento servono un’azione e un cambiamento collettivi poiché questoè il risultato di molteplici attività che si svolgono nella maggior parte dei settori sociali ed economici, ed è regolamentato da autorità internazionali, nazionali, regionali e locali- afferma Eva Alessi, Responsabile sostenibilità del Wwf Italia- Serve maggiore trasparenza sulle sostanze chimiche presenti nei prodotti, sia lavorando sull’etichettatura, sia sulla sensibilizzazione dei consumatori, riducendo l’utilizzo di sostanze dannose per la salute e per l’ambiente. Il 92% degli europei afferma che le aziende dovrebbero pagare i costi di disinquinamento, mentre il 74% concorda sul fatto che le autorità pubbliche dovrebbero pagare i costi. Per far fronte a costi e rischi per la salute è necessario ingaggiare tutti gli attori della società: istituzioni, ricerca, aziende e cittadini. Politiche volte alla riduzione delle sostanze chimiche dannose e alla loro gestione più sicura sono necessarie a livello globale e nazionale. La ricerca di sostanze più sostenibili e i biomonitoraggi sugli effetti e i rischi per le specie e gli esseri umani, sono fondamentali. Industrie più responsabili verso l’uso e lo smaltimento delle sostanze chimiche, basate su flussi circolari di materiali e l’applicazione diffusa del principio di precauzione hanno un ruolo cruciale. ‘L’obiettivo comune è porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040 e per raggiungerlo i Paesi di tutto il mondo devono adottare un Trattato globale sulla plastica, in accordo con il mandato stabilito nella risoluzione del marzo 2022 dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEA)- continua Alessi-. Ognuno di noi deve e può adottare comportamenti più sicuri per la collettività e per il nostro benessere attraverso i prodotti che acquistiamo e il modo in cui li (ri)usiamo, ricicliamo o scartiamo. Spesso, sono le piccole cose a fare una grande differenza’.

Carceri, suicida detenuto 81 anni: 53mo caso da inizio anno

Carceri, suicida detenuto 81 anni: 53mo caso da inizio annoRoma, 8 lug. (askanews) – Un uomo di 81 anni, tratto in arresto il 30 giugno scorso per femminicidio, ieri sera verso le 23:15 si è suicidato nella sua cella della Casa Circondariale di Potenza, sembrerebbe, per soffocamento dovuto all’ingerimento di corpi estranei. A nulla sono valsi i soccorsi della Polizia penitenziaria e dei sanitari. E’ il 53esimo detenuto che si toglie la vita dall’inizio dell’anno, 6 invece gli agenti suicidatisi. “Numeri assurdi, indegni per un paese civile”, commenta Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

Il Papa da Trieste torna a pregare per la pace nel mondo e ricorda i valori della democrazia

Il Papa da Trieste torna a pregare per la pace nel mondo e ricorda i valori della democraziaCittà del Vaticano, 7 lug. (askanews) – “Da questa città rinnoviamo il nostro impegno a pregare e operare per la pace: per la martoriata Ucraina, per la Palestina e Israele, per il Sudan, il Myanmar e ogni popolo che soffre per la guerra. E invochiamo l’intercessione della Vergine Maria, venerata sul Monte Grisa come Madre e Regina”, lo ha detto Papa Francesco prima dell’Angelus domenicale da Trieste, dove sta partecipando alla 50.ma Settimana sociale dei cattolici italiani.


Oltre 8.500 fedeli hanno poi partecipato alla Messa con Papa Francesco in piazza Unità d’Italia a Trieste. Con lui hanno concelebrato 98 vescovi e 260 sacerdoti. Presenti anche vescovi e pastori delle Chiese serbo ortodossa, greco ortodossa e luterana. Una scelta importante quella di Trieste, perché “Trieste è una di quelle città che hanno la vocazione di far incontrare genti diverse: anzitutto perché è un porto, e un porto importante, e poi perché si trova all’incrocio tra l’Italia, l’Europa centrale e i Balcani. In queste situazioni, la sfida per la comunità ecclesiale e per quella civile è di saper coniugare l’apertura e la stabilità, l’accoglienza e l’identità, ha detto il Papa nel corso dell’Angelus a Trieste, aggiungendo: “Mi viene da dire: – avete le ‘carte in regola’ per affrontare questa sfida!”.


Il Papa prima dell’Angelus ha anche ricordato il valore della Costituzione italiana, che rappresenta per il nostro Paese una “bussola sicura” per la democrazia. “Come cristiani abbiamo il Vangelo, che dà senso e speranza alla nostra vita e come cittadini avete la Costituzione, ‘bussola’ affidabile per il cammino della democrazia”, ha detto Francesco, aggiungendo: “E allora, avanti! Senza paura, aperti e saldi nei valori umani e cristiani, accoglienti ma senza compromessi sulla dignità umana, su questo non si gioca!”. Il tema della democrazia e dei suoi valori è stato più volte sottolineato da Papa Francesco, “la crisi della democrazia” alla quale stiamo assistenza è “come un cuore ferito. Ciò che limita la partecipazione è sotto i nostri occhi”, ha detto stamane, chiudendo i lavori delle Settimane sociali dei cattolici italiani “Se la corruzione e l’illegalità mostrano un cuore ‘infartuato’, devono preoccupare anche le diverse forme di esclusione sociale. – ha detto il pontefice – Ogni volta che qualcuno è emarginato, tutto il corpo sociale soffre”. Francesco è tornato a citare “la cultura dello scarto” che “disegna una città” dove, ha detto “non c’è posto per i poveri, i nascituri, le persone fragili, i malati, i bambini, le donne, i giovani. Il potere diventa autoreferenziale, incapace di ascolto e di servizio alle persone”, è stata la sua denuncia.


“Non lasciamoci ingannare dalle soluzioni facili. Appassioniamoci invece al bene comune. Ci spetta il compito di non manipolare la parola democrazia né di deformarla con titoli vuoti di contenuto, capaci di giustificare qualsiasi azione. La democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e dell’ecologia integrale”, il monito di Papa Francesco che è arrivato da Trieste. “Purtroppo questa categoria – ‘popolo’ – spesso è male interpretata e, potrebbe portare a eliminare la parola stessa ‘democrazia’ (‘governo del popolo’)”, ha aggiunto. Francesco ha poi ricordato che “la democrazia richiede sempre il passaggio dal parteggiare al partecipare, dal ‘fare il tifo’ al dialogare. Finché il nostro sistema economico-sociale produrrà ancora una vittima e ci sarà una sola persona scartata, non ci potrà essere la festa della fraternità universale. Una società umana e fraterna – ha poi detto Papa Francesco – è in grado di adoperarsi per assicurare in modo efficiente e stabile che tutti siano accompagnati nel percorso della loro vita, non solo per provvedere ai bisogni primari, ma perché possano dare il meglio di sé, anche se il loro rendimento non sarà il migliore, anche se andranno lentamente, anche se la loro efficienza sarà poco rilevante”.


“L’indifferenza è un cancro della democrazia”. Da qui il suo “incoraggiamento a partecipare, affinché la democrazia assomigli a un cuore risanato. E per questo occorre esercitare la creatività”. E – ha sottolineato – “la partecipazione non si improvvisa: si impara da ragazzi, da giovani, e va ‘allenata’, anche al senso critico rispetto alle tentazioni ideologiche e populistiche”.

Papa: Costituzione bussola affidabile per democrazia in Italia

Papa: Costituzione bussola affidabile per democrazia in ItaliaCittà del Vaticano, 7 lug. (askanews) – La Costtuzione rappresenta per il nostro Paese una “bussola sicura” per la democrazia. A dirlo Papa Francesco prima dell’Angelus domenicale pronunciato in piazza Unità d’Italia a Trieste dove sta concludendo i lavori della 50.ma Settimane dei cattolici italiani.


“Come cristiani abbiamo il Vangelo, che dà senso e speranza alla nostra vita e come cittadini avete la Costituzione, ‘bussola’ affidabile per il cammino della democrazia”, ha detto Francesco. “E allora, avanti! Senza paura, – ha concluso – aperti e saldi nei valori umani e cristiani, accoglienti ma senza compromessi sulla dignità umana, su questo non si gioca!”.

Papa: soffriamo un morbo pericoloso, lo scetticismo democratico

Papa: soffriamo un morbo pericoloso, lo scetticismo democraticoTrieste, 6 lug. (askanews) – “Democrazia, lo sappiamo bene, è un termine nato nell’antica Grecia per indicare il potere esercitato dal popolo attraverso i suoi rappresentanti. Una forma di governo che, se da un lato si è diffusa in modo globale negli ultimi decenni, dall’altro pare soffrire le conseguenze di un morbo pericoloso, quello dello ‘scetticismo democratico’. La difficoltà delle democrazie nel farsi carico della complessità del tempo presente – pensiamo alle problematiche legate alla mancanza di lavoro o allo strapotere del paradigma tecnocratico – sembra talvolta cedere il passo al fascino del populismo”. Lo scrive Papa Francesco nell’introduzione del volume “Al cuore della democrazia”, il libro che domani sarà in edicola con il Piccolo di Trieste. Il testo inedito viene anticipato oggi dai giornali del gruppo Nem. Bergoglio sarà domani mattina a Trieste per concludere la settimana sociale dei cattolici in Italia, inaugurata il 3 luglio del presidente Mattarella.


“La democrazia ha insito un valore grande e indubitabile: quello dell’essere ‘insieme’, del fatto che l’esercizio del governo avviene nell’ambito di una comunità che si confronta, liberamente e laicamente, nell’arte del bene comune, che non è altro che un diverso nome di ciò che chiamiamo politica”, scrive ancora Papa Francesco. “Insieme” è sinonimo di “partecipazione”, sottolinea Bergoglio, citando don Lorenzo Milani e i suoi ragazzi che lo sottolineavano nella “magistrale” Lettera a una professoressa: ‘Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia’. “Sì, i problemi che abbiamo davanti sono di tutti e riguardano tutti – ricorda il Papa -. La via democratica è quella di discuterne insieme e sapere che solo insieme tali problemi possono trovare una soluzione. Perché in una comunità come quella umana non ci si salva da soli. E nemmeno vale l’assioma del mors tua vita mea. Anzi. Perfino la microbiologia ci suggerisce che l’umano è strutturalmente aperto alla dimensione dell’alterità e dell’incontro con un ‘tu’ che ci sta davanti”.

Il Vaticano ha scomunicato monsignor Carlo Martia Viganò: colpevole di scisma

Il Vaticano ha scomunicato monsignor Carlo Martia Viganò: colpevole di scismaCittà del Vaticano, 5 lug. (askanews) – Il Dicastero della Dottrina della fede ha “dichiarato la scomunica ‘latae sententiae’”, di mons. Mons. Carlo Maria Viganò al termine del processo penale, nel corso del quale “è stato riconosciuto colpevole del delitto riservato di scisma”.


“La rimozione della censura in questi casi è riservata alla Sede Apostolica”, si legge in una nota nella quale si aggiunge che la “decisione è stata comunicata a Mons. Viganò in data 5 luglio 2024”. In una nota dell’ex Sant’Uffizio si legge che “sono note le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II”.

Vaticano, scomunicato per scisma mons. Carlo Martia Viganò

Vaticano, scomunicato per scisma mons. Carlo Martia ViganòCittà del Vati, 5 lug. (askanews) – Il Dicastero della Dottrina della fede ha “dichiarato la scomunica ‘latae sententiae’”, di mons. Mons. Carlo Maria Viganò al termine del processo penale, nel corso del quale “è stato riconosciuto colpevole del delitto riservato di scisma”.


“La rimozione della censura in questi casi è riservata alla Sede Apostolica”, si legge in una nota nella quale si aggiunge che la “decisione è stata comunicata a Mons. Viganò in data 5 luglio 2024”. In una nota dell’ex Sant’Uffizio si legge che “sono note le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II”.

Calderone: ieri ispezioni 310 aziende agricole, irregolarità nel 66%

Calderone: ieri ispezioni 310 aziende agricole, irregolarità nel 66%Roma, 4 lug. (askanews) – “Ieri c’è stata la più grande operazione di vigilanza mai effettuata in un sola giornata: 310 aziende agricole sono state ispezionate e sono state riscontrate irregolarità per oltre il 66%”. Lo ha riferito la ministra del Lavoro, Marina Calderone, nel suo intervento alla cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro in corso alla Camera. Il Ministro ha aggiunto che le irregolarità riguardano “non soltanto la sicurezza sul lavoro ma anche la gestione di aspetti documentali sui rapporti con gli occupati”. Per questa attività sono stati messi in campo “1.200 ispettori carabinieri e sono state verificate più di 2.000 posizioni lavorative”.

Visibilia, chiesto il rinvio a giudizio di Santanchè per falso in bilancio

Visibilia, chiesto il rinvio a giudizio di Santanchè per falso in bilancioMilano, 4 lug. (askanews) – La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, accusata di falso nei bilanci del gruppo Visibilia. L’istanza dei magistrati milanesi, riferisce una nota del procuratore Marcello Viola, riguarda anche altre sedici persone, tra amministratori e sindaci di Visibilia, nonchè le società Visibilia Editore Spa (quotata), Visibilia Srl (in liquidazione) e Visibilia Editrice Srl.


L’accusa, prosegue la nota della procura di Milano, è quella di “falsificazione dei bilanci di esercizio dal 2016 al 2022 per Visibilia Editore Spa., dal 2016 al 2020 per Visibilia Srl in liquidazione, e dal 2021 al 2022 per Visibilia Editrice Srl. Stando all’ipotesi accusatoria formulata dai magistrati milanesi, “la corretta formazione dei bilanci avrebbe evidenziato una perdita del capitale sociale per Visibilia Editore Spa a far data dal bilancio 2016, per Visibilia Srl a far data dal bilancio 2014 e per Visibilia Editrice Srl. a far data dal bilancio 2021”.


Questa è la seconda richiesta di processo avanzata dalla procura di Milano per Santanchè dopo quella presentata nelle scorse settimane relativa a un’altra tranche dell’inchiesta Visibilia: in questo caso la ministra del Turismo è accusata di truffa aggravata all’Inps per presunte irregolarità nella gestione della cassa integrazione durante l’emergenza Covid.