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Esplosione nel deposito Eni a Calenzano, l’Arpat: non ci sono rischi per la salute della popolazione

Esplosione nel deposito Eni a Calenzano, l’Arpat: non ci sono rischi per la salute della popolazioneFirenze, 9 dic. (askanews) – A seguito dell’esplosione della raffineria Eni di Calenzano (Firenze), secondo l’Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale) “non ci sono rischi per la salute. Le concentrazioni in aria a livello del suolo a partire dalla conclusione delle operazioni di spegnimento sono da ritenersi trascurabili e la nube dell’incendio si è dispersa in quota in tempi relativamente brevi. Per tali motivi non si ravvisa la necessità di prelievo di campioni al suolo. Sono in corso le verifiche sugli eventuali sversamenti di idrocarburi al di fuori dell’impianto”.

Esplosione nella raffineria Eni di Calenzano

Esplosione nella raffineria Eni di CalenzanoRoma, 9 dic. (askanews) – Una esplosione si è verificata questa mattina all’interno dello stabilimento Eni di Calenzano, nei pressi di Firenze. Secondo le prime informazioni ci sarebbero dei feriti. L’area dell’incidente è circoscritta. Sul posto anche la Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze I Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino (su Facebook) invitano la cittadinanza a chiudere in via precauzionale le finestre e ridurre gli spostamenti, in attesa di indicazioni da parte degli organi preposti. La colonna di fumo è visibile anche dai comuni vicini, sul posto il sistema di regionale di emergenza sanitaria, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine.

Il Papa: le ideologie semplificano e mutilano il pensiero

Il Papa: le ideologie semplificano e mutilano il pensieroCittà del Vaticano, 9 dic. (askanews) – Occorre “ripensare il pensiero, è guarire dalla semplificazione” che costituisce una vera malattia. Ad affermarlo è stato oggi Papa Francesco.


Il pontefice, parlando ai partecipanti al Congresso Internazionale sul futuro della Teologia “Eredità e immaginazione”, ricevuti in udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano, ha ricordato che “la realtà è complessa, le sfide sono variegate, la storia è abitata dalla bellezza e allo stesso ferita dal male. E quando non si riesce o non si vuole reggere il dramma di questa complessità, allora si tende facilmente a semplificare”. Ma proprio il processo di semplificazione del pensiero, ha subito aggiunto Francesco. “vuole mutilare la realtà, partorisce pensieri sterili e univoci, genera polarizzazioni e frammentazioni. Così – ha concluso – fanno, ad esempio, le ideologie: appiattiscono tutto a una sola idea, che poi ripetono in modo ossessivo e strumentale”.

Il Papa: una teologia di soli uomini è una teologia a metà

Il Papa: una teologia di soli uomini è una teologia a metàCittà del Vaticano, 9 dic. (askanews) – “Ci sono cose che solo le donne intuiscono e la teologia ha bisogno del loro contributo”. Ad affermarlo è stato stamane Papa Fancesco che ha ricevuto in udienzain Vaticano i partecipanti al Congresso Internazionale sul futuro della Teologia “Eredità e immaginazione”, promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione Una teologia di soli uomini è una teologia a metà. Su questo c’è ancora parecchia strada da fare.


Ma proprio sul terreno di una teologia portata avanti anche dalle donne, nella Chiesa, ha subito aggiunto il pontefice “c’è ancora parecchia strada da fare”.

Corruzione, Nordio: è causata anche da troppe leggi

Corruzione, Nordio: è causata anche da troppe leggiRoma, 9 dic. (askanews) – “La corruzione oggi sta cambiando pelle. Quella interna è spesso finalizzata al vantaggio personale ed al finanziamento occulto dei partiti. Quella transnazionale è fatta per un malinteso senso dello Stato”. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, nel corso del suo intervento in video al convegno che si tiene alla Farnesina ‘L’impegno della politica estera italiana nel contrasto alla corruzione e al crimine organizzato transnazionale’, per la Giornata internazionale anticorruzione.


Perché “se la radice della corruzione interna non è da ricercarsi solo nella avidità umana, che è inestinguibile” – ha spiegato – “la madre della corruzione interna è anche la proliferazione normativa – ha continuato Nordio – È un reato che si consuma nell’ombra, nell’interesse dei corruttori e del corrotto quindi è difficile perseguirla perché vengono puniti entrambi. La collaborazione è così quasi impossibile”.Insomma oggi – ha proseguito il ministro guardasigilli – le transazioni digitali hanno cambiato il panorama. Indispensabile l’insegnamento di Falcone cioè ‘Follow the money’. Dobbiamo migliorare le capacità di analisi”. “La radice della corruzione interna non
è da ricercarsi solo nella avidità umana, che è inestinguibile, ma nella proliferazione normativa e nella sua complessità: se devi bussare a cento porte invocando cento leggi diverse è provabile che resteranno chiuse fino a quando qualcuno proporrà un modo per `ungere` la serratura”.


 

E’ allerta gialla in 12 regioni per il maltempo

E’ allerta gialla in 12 regioni per il maltempoRoma, 7 dic. (askanews) – Un intenso sistema perturbato di origine atlantica interesserà da questa sera il nostro Paese, portando precipitazioni diffuse, con nevicate al nord, localmente, fino a quote basse. La ventilazione subirà una decisa intensificazione, specie sui settori occidentali e meridionali della penisola. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede dalla serata di oggi, sabato 7 dicembre, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sardegna, in estensione, dalle prime ore di domani, su Veneto, Emilia-Romagna, Marche settentrionali, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, venti forti, fino a burrasca, dai quadranti settentrionali su Veneto e Liguria, in estensione a Emilia-Romagna e Toscana, dalle prime ore di domani, dai quadranti occidentali su Sardegna, con rinforzi fino a burrasca forte, e su Lazio,Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con mareggiate lungo le coste esposte.


Previste, sempre dalla sera di oggi, nevicate al di sopra dei 200-300 metri su Emilia-Romagna occidentale ed entroterra ligure, al di sopra dei 500-600 metri su Lombardia, Veneto e Toscana settentrionale, con apporti al suolo generalmente moderati, fino ad abbondanti su Emilia-Romagna e Veneto. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, domenica 8 dicembre, allerta gialla su parte di Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise, sugli interi territori di Umbria, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria, su alcuni settori di Sicilia e Sardegna.

Papa Francesco ha nominato 21 cardinali, chi sono e come funziona il rito

Papa Francesco ha nominato 21 cardinali, chi sono e come funziona il ritoRoma, 7 dic. (askanews) – Papa Francesco presiede oggi (ore 16) nella Cappella Papale nella Basilica di San Pietro il Concistoro Ordinario Pubblico per la nomina dei nuovi Cardinali.


CHI SONO – Sono 21 i nuovi “porporati”, di cui 20 elettori: Angelo Acerbi (Nunzio Apostolico, unico non elettore), Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio (Arcivescovo di Lima, Perù), Vicente Bokalic Iglic (Arcivescovo di Santiago del Estero, Primate di Argentina), Gerardo Cabrera Herrera (Arcivescovo di Guayaquil, Ecuador), Natalio Chomalí Garib (Arcivescovo Santiago del Cile, Cile), Tarcisio Isao Kikuchi (Arcivescovo di Tokyo, Giappone), Pablo Virgilio Siongco David (Vescovo di Kalookan, Filippine), Ladislav Nemet (Arcivescovo di Belgrado, Serbia), Jaime Spengler (Arcivescovo di Porto Alegre, Brasile), Ignace Bessi Dogbo (Arcivescovo di Abidjan, Costa d’Avorio), Jean-Paul Vesco (Arcivescovo di Alger, Algeria), Joseph Mathieu (Arcivescovo di Teheran-Ispahan dei Latini, Iran), Roberto Repole (Arcivescovo di Torino, Italia), Baldassare Reina (Vicario Generale per la Diocesi di Roma), Frank Leo (Arcivescovo di Toronto, Canada), Rolandas Makrickas (Arciprete Coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore), Mykola Bychok (Vescovo eparchiale di Saints Peter and Paul of Melbourne degli Ucraini, Australia), padre Timothy Peter Joseph Radcliffe (teologo), padre Fabio Baggio (sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale); George Jacob Koovakad (officiale della Segretaria di Stato, responsabile dei Viaggi papali), Domenico Battaglia (Arcivescovo di Napoli). Dell’elenco iniziale faceva parte anche Paskalis Bruno Syukur (Vescovo di Bogor, Indonesia), che però ha chiesto al Papa di non essere creato cardinale. UN COLLEGIO SEMPRE PIU’ EXTRA EUROPEO – I nuovi 21 cardinali provengono da tutti i continenti: 8 dall’Europa, 5 dal Sud America, 4 dall’Asia, 2 dall’Africa, 1 dall’America del Nord e 1 dall’Oceania.


Si tratta del decimo concistoro indetto da Bergoglio, che dal primo nel 2014 ha così “creato” 149 cardinali (110 elettori), via via allargando le zone di provenienza dall’Europa, un tempo cuore del cattolicesimo: compresi quelli nominati oggi, dei 253 cardinali viventi (140 gli elettori: mai così tanti), meno della metà (115, il 45,5%) proviene dall’Europa, il resto dagli altri continenti (Asia 37, America del Sud 32, Africa 29, America del Nord 28, America centrale 8, Oceania 4). GIURAMENTO, BERRETTA E ANELLO: COME FUNZIONA IL RITO – Il Concistoro per la creazione dei nuovi Cardinali, secondo il nuovo rito introdotto in occasione del Concistoro del 18 febbraio 2012, prevede i seguenti momenti: saluto, orazione e proclamazione del Vangelo; in apertura, il primo dei nuovi Cardinali, a nome di tutti, rivolge al Papa un indirizzo di omaggio e gratitudine; allocuzione del Papa; creazione dei nuovi Cardinali (il Papa legge la formula di creazione, elencando i nomi dei nuovi Cardinali e annunciando l’Ordine Presbiterale o Diaconale al quale vengono assegnati); Professione di fede e giuramento dei nuovi Cardinali; Imposizione della berretta, consegna dell’anello cardinalizio e assegnazione del Titolo o della Diaconia; il nuovo cardinale scambia poi con gli altri cardinali l’abbraccio di pace; il Il rito si conclude con il Padre Nostro.


8 DICEMBRE A PIAZZA DI SPAGNA – Domani domenica 8 dicembre, Festa dell’Immacolata, il Papa celebrerà la Messa con i nuovi cardinali e il Collegio cardinalizio (ore 9.30 Cappella Papale), presiede l’Angelus alle 12 da Piazza San Pietro, e alle 16 si reca a piazza di Spagna per il consueto omaggio alla statua della Vergine Maria.

Arriva la tempesta dell’Immacolata

Arriva la tempesta dell’ImmacolataRoma, 7 dic. (askanews) – Mancano ormai solo poche ore e poi le impetuose (e fredde) correnti polari sfonderanno sul bacino del Mediterraneo, dando vita alla tempesta dell’Immacolata.


Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, spiega che questo ingresso dell’aria fredda è dovuto ad un’improvvisa risalita verso l’Islanda dell’anticiclone delle Azzorre: questo allungamento dell’alta pressione verso le terre più settentrionali del Vecchio Continente metterà appunto in moto le correnti polari che, con movimento inverso, si riverseranno sul mare nostrum, dopo aver attraversato il cuore dell’Europa. L’irruzione artica (il freddo sarà in quota) si manifesterà come una vera e propria tempesta di vento: tra Sabato e Domenica soffieranno impetuosi Maestrale, Libeccio e Scirocco, con raffiche intense, localmente superiori ai 100 km/h. Di conseguenza, sono previste anche importanti mareggiate sulle coste esposte, con onde alte fino a 4 metri. Ma non sarà solo il tantissimo vento a caratterizzare il weekend. A partire dal pomeriggio di sabato 7 il tempo andrà infatti rapidamente peggiorando su Lombardia, Toscana, Sardegna e successivamente su tutto il Nordest. Su queste zone sono attese precipitazioni via via più diffuse, localmente temporalesche sulle coste, ma soprattutto nevose al Nord a quote sempre più basse, fin sopra i 600 metri.


La domenica dell’Immacolata sarà una giornata da lupi: piogge diffuse interesseranno Lombardia, Nordest, Sardegna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Calabria tirrenica. I venti saranno molto forti e provocheranno bufere di neve su Alpi e Appennini al di sopra dei 6-700 metri al Nord e oltre i 1000 metri al Centro. Da segnalare che la neve, sull’Emilia occidentale, potrebbe scendere addirittura fino in pianura depositando una decina di centimetri. Le temperature subiranno una contenuta diminuzione, ma sarà l’effetto windchill a farci tremare: questo fenomeno deriva dall’interazione tra la velocità del vento e la temperatura; sostanzialmente, in presenza di venti forti la temperatura percepita dal corpo umano è inferiore rispetto a quella reale: più è forte il vento e più sentiamo freddo. Per fare un esempio: se la temperatura dell’aria è di +5°C e il vento soffia a 50 km/h, il corpo percepisce una temperatura di -1,3°C.

Malattia sconosciuta in Congo, innalzata l’allerta alle frontiere

Malattia sconosciuta in Congo, innalzata l’allerta alle frontiereRoma, 6 dic. (askanews) – A quanto si apprende, il Ministero della Salute ha inviato agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera Usmaf (gli uffici periferici del Ministero che si occupano del controllo sanitario su passeggeri e merci che transitano attraverso i punti d’ingresso transfrontalieri) una raccomandazione di innalzare il livello di attenzione presso tutti i Punti di ingresso, in particolar modo per i voli diretti provenienti dal Congo, riguardo la nuova sconosciuta malattia che sta colpendo il Paese africano nelle ultime settimane con decine di morti.


Gli USMAF sono situati all’interno dei maggiori porti ed aeroporti nazionali con lo scopo di costituire, sul campo, un filtro protettivo contro il rischio di importazione di malattie.

Cosa pensa l’infettivologo Matteo Bassetti della malattia misteriosa in Congo

Cosa pensa l’infettivologo Matteo Bassetti della malattia misteriosa in CongoRoma, 6 dic. (askanews) – “Credo non sia il caso di allarmare nessuno. I rapporti sia commerciali che arei con il Congo non sono esattamente come quelli con la Cina, con voli continui e costanti. Il rischio di diffusione di quel contagio in altre aree del mondo è assolutamente molto basso, ma è importante avere risposte a brevissimo. Potrebbe anche trattarsi di un allarme che rientrerà o di una nuova malattia infettiva”. Così su X l’infettivologo genovese Matteo Bassetti, sulla malattia che sta colpendo il Congo.


“Potrebbe essere una forma influenzale molto grave, che ha colpito i più giovani, soprattutto i bambini”, in una zona dove “ci sono numerosi problemi di nutrizione” e quindi “il sistema immunitario funziona meno”, precisa Bassetti, oppure “potrebbe trattarsi di una febbre emorragica, forme virali come Ebola o la febbre emorragica di Congo-Crimea, infezioni già note, magari sostenute da un nuovo virus che ci auguriamo sia presto identificato”. Riguardo la procedura in atto, spiega, “l’Oms si reca sul luogo, viene fatto un cordone sanitario, si cerca di evitare che le persone escano e possano portare il contagio in altre aree. La situazione sembra sotto controllo, c’è una procedura molto chiara che viene seguita”.


“Nessun allarmismo, ma non guardare all’Africa come un problema per le malattie infettive solo quando succedono queste cose ma sempre: l’Africa purtroppo ha alcune problematiche legate alla malnutrizione, a un sistema sanitario che non funziona, a una povertà, che dovrebbe porci attenzione a questo paese non solo quando ci sono forme misteriose ma tutti i giorni”, conclude l’infettivologo.