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Il Papa: la guerra è una crudeltà, brutto che bimbi perdano il sorriso

Il Papa: la guerra è una crudeltà, brutto che bimbi perdano il sorrisoRoma, 29 mag. (askanews) – “Il mio pensiero va alla martoriata Ucraina. L’altro giorno ho ricevuto bambini e bambine che hanno sofferto bruciature, hanno perso le gambe, nella guerra. La guerra sempre è una crudeltà: questi bambini devono cominciare a camminare, a muoversi con braccia artificiali, hanno perso il sorriso. È molto brutto, molto triste, quando un bambino perde il sorriso. Preghiamo per i bambini ucraini”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi in Piazza San Pietro.


“Non dimentichiamo Palestina e Israele che soffrono tanto, che finisca la guerra. E non dimentichiamo il Myanmar, che è in guerra, e i tanti paesi che sono in guerra”, ha proseguito Bergoglio: “I bambini nella guerra soffrono: preghiamo il Signore che sia vicino a tutti e ci dia la grazia della pace”, ha concluso.

Papa: l’umanità continua a fare scempio del creato

Papa: l’umanità continua a fare scempio del creatoRoma, 29 mag. (askanews) – “L’apostolo Paolo introduce un elemento nuovo” nel rapporto “tra lo Spirito Santo e il creato. Parla di un universo che ‘geme e soffre come nelle doglie del parto’. Soffre a causa dell’uomo che lo ha sottoposto alla ‘schiavitù della corruzione’. È una realtà che ci riguarda da vicino e drammaticamente. L’Apostolo vede la causa della sofferenza del creato nella corruzione e nel peccato dell’umanità che lo ha trascinato nella sua alienazione da Dio. Questo resta vero oggi come allora. Vediamo lo scempio che del creato ha fatto e continua a fare l’umanità, soprattutto quella parte di essa che ha maggiori capacità di sfruttamento delle sue risorse”. Così Papa Francesco nell’udienza generale in Piazza San Pietro, nella quale – iniziando un nuovo ciclo di catechesi su “Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza” – ha incentrato la sua riflessione sul tema “Lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”.


“San Francesco d’Assisi – ha ricordato – ci indica una via di uscita, bella, per tornare all’armonia dello Spirito: la via della contemplazione e della lode. Lui voleva che dalle creature si levasse un cantico di lode al Creatore: ‘Laudato si’, mi Signore…’. Un salmo dice così: ‘I cieli narrano la gloria di Dio’, ma hanno bisogno dell’uomo e della donna per dare voce a questo loro grido muto. E nel ‘Santo’ della Messa noi ripetiamo ogni volta: ‘I cieli e la terra sono pieni della tua gloria’. Ne sono, per così dire, ‘gravidi’, ma hanno bisogno delle mani di una buona levatrice per dare alla luce questa loro lode. La nostra vocazione nel mondo, ricorda ancora Paolo, è di essere ‘lode della sua gloria’. Si tratta di anteporre la gioia del contemplare a quella del possedere. E nessuno ha gioito delle creature più di Francesco d’Assisi, che non ne ha voluto possedere nessuna”, ha concluso Bergoglio. 

A fine maggio ancora piogge e cali termici(al Nord)

A fine maggio ancora piogge e cali termici(al Nord)Roma, 29 mag. (askanews) – Un mese di maggio da record con piogge sempre più frequenti sul Nord Italia e con temperature localmente sotto media; ciò nonostante a livello globale corriamo verso il dodicesimo mese consecutivo più caldo della storia. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma infatti il trend del Riscaldamento Globale, anche se in Italia il caldo africano ancora non è arrivato e l’estate sembra lontana. A livello planetario la terraferma e gli oceani presentano una temperatura molto alta in confronto alle medie climatologiche dei mesi di maggio. L’Italia è un po’ l’eccezione che conferma la regola.


E altre piogge e cali termici arriveranno nei prossimi giorni: in particolare le prossime ore vedranno accendersi frequenti focolai temporaleschi sul versante adriatico e, dalla sera, anche al Nord; all’estremo Sud e in Sardegna il tempo sarà splendido con tanto sole e massime fino a 27-30°C.Ma una nuova perturbazione nordeuropea, ancora più intensa, è all’orizzonte: un nucleo di aria polare, in discesa dal Mare del Nord, è pronto ad incunearsi, come un proiettile, verso Sud, fino al cuore della Pianura Padana. Il bersaglio sarà raggiunto tra giovedì 30 pomeriggio e venerdì 31, concludendo un mese piovosissimo con l’arrivo di altre secchiate d’acqua.


Giovedì mattina gli ombrelli si apriranno già su tutto il Nord-Est, poi dal pomeriggio anche sul Nord-Ovest e le Marche. Sono attesi i primi fenomeni temporaleschi anche intensi per il forte contrasto tra l’aria primaverile mediterranea e il nucleo polare in rapida discesa dal Mare del Nord. Ma il peggio arriverà durante il “venerdì nero”: venerdì 31 maggio, a degna conclusione di un mese piovosissimo, potrebbe infatti essere nero dal punto di vista meteoorlogico al Nord: sono previsti nubifragi, grandinate, possibili tornado e un crollo delle temperature che favorirebbe anche il ritorno della neve fino a 1500-1800 metri sulle Alpi. Al momento, la traiettoria del nucleo polare è prevista subito rimbalzare indietro verso Nord-Est e dirigersi verso Austria e poi Germania: in questo modo il weekend sarebbe salvo.Se la traiettoria venisse confermata dai modelli meteorologici, sabato 1 e domenica 2 giugno, Festa della Repubblica, potrebbero essere due giornate soleggiate, anche se prevediamo un aumento dell’instabilità per domenica pomeriggio con qualche acquazzone sparso. Sarebbe comunque la fine di un maggio super bagnato e l’inizio di un mese che già dal 5-6 giugno potrebbe presentare i primi connotati estivi, con picchi di 35°C non esclusi anche al Centro Italia.


Il caldo africano non dovrebbe arrivare prima del 5 o 6 giugno: lunedì 3 infatti sono previste altre piogge e temperature in calo su buona parte del Paese. 

Pedagogista Novara: “Ore di italiano per stranieri? Non è soluzione”

Pedagogista Novara: “Ore di italiano per stranieri? Non è soluzione”Roma, 28 mag. (askanews) – “L’aumento della presenza di alunni di nazionalità non italiana nelle scuole del nostro paese è una buona notizia, in grado di contrastare il perdurante calo demografico che, purtroppo, sta colpendo il nostro Paese. È chiaro che occorre una scuola in grado di diventare, per questi alunni, l’occasione per acquisire una cittadinanza attiva e per praticare una vera integrazione. Da qui sorge la domanda: come aiutarli, in caso di carenze linguistiche, nell’apprendimento dell’italiano? Riscontri scientifici sono noti: il dispositivo pedagogico più efficace è quello della compresenza con i compagni”: sono le parole del pedagogista e scrittore Daniele Novara, che interviene sulla proposta del Ministro Giuseppe Valditara di prevedere nelle ore scolastiche un docente specializzato dedicato agli stranieri con difficoltà linguistiche.


“La sincronia neuro-cerebrale consente ai bambini e alle bambine un apprendimento decisamente rapido, specialmente nei primi anni, senza bisogno di interventi particolarmente specifici e senza la necessità di creare momenti di esclusione che possono ripercuotersi anche sullo stato affettivo ed emotivo di questi bambini, già abbondantemente segnati dalla paura di essere tagliati fuori dal resto della compagine sociale”, sottolinea ancora Novara. “Gli alunni di origine straniera devono restare in classe ed è la scuola che deve essere sollecitata verso una adeguata formazione pedagogica che possa mettere in i docenti di utilizzare le giuste tecniche come la didattica sociale, il lavoro di gruppo, il mutuo insegnamento e la continua reciprocità. Sono i compagni la grande risorsa dei bambini stranieri nell’apprendimento linguistico. Dedicare a questo compito insegnanti specializzati può indurre gli stessi alunni a ritenersi diversi dai compagni”, ribadisce.


“Sbaglia chi pensa che l’isolamento, con insegnanti più o meno specializzati nell’apprendimento linguistico, possa essere la migliore strada da percorrere. L’apprendimento è un processo di imitazione, tanto più quello linguistico. Ciascuno di noi ne è ben consapevole, tanto che per imparare al meglio una lingua si usa andare nel Paese in cui è parlata, vivendo così momenti di vita sociale e culturale”, conclude Novara, chiedendo un ripensamento al Ministero e ricordando che “la pedagogia è una scienza operativa ed è necessario ascoltare quelle che sono le scoperte scientifiche piuttosto che insistere con decisioni troppo segnate dalle ideologie. I bambini stranieri sono una grande risorsa e la nostra scuola deve essere all’altezza di questa sfida, facendo le mosse giuste per poter offrire uno spazio di apprendimento efficace”.

Studenti Sapienza: basta atti vandalici e violenza manifestanti

Studenti Sapienza: basta atti vandalici e violenza manifestantiRoma, 28 mag. (askanews) – “La morte di migliaia di civili merita attenzione da parte di ognuno di noi e da parte delle istituzioni. Noi studenti siamo uniti nell’urlare di cessare il fuoco. La protesta, in questo momento, è fondamentale; ciò che invece riteniamo completamente inutile nonché deleterio è la monopilizzazione delle forme di protesta. Come rappresentanti degli studenti siamo in dovere di portare il pensiero della maggioranza degli studenti del nostro Ateneo, che, va detto chiaramente, è stanca del clima di violenza e devastazione presente in Sapienza da mesi”. E’ quanto dichiara Lorenzo Madonna, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione. I rappresentanti degli studenti di Sapienza Futura, prima lista della Sapienza con due Consiglieri D’Amministrazione su due e quattro Senatori Accademici su sei, esprimono profonda angoscia per le immagini che arrivano da Rafah: ora più che mai c’è bisogno di un’azione congiunta per fermare questa catastrofe umanitaria. Allo stesso tempo, però, condannano il clima di tensione che si respira ormai da mesi all’interno dell’Ateneo più grande d’Europa, in quanto devierebbe l’attenzione dal vero dramma a cui si sta assistendo in questi giorni.


“La violenza non si può combattere con altra violenza, né con atti vandalici o occupazioni abusive. Non può un ideale di pace giustificare l’azione di chi per farsi sentire distrugge un bene comune”, aggiunge Lucia Lombardo, anche lei rappresentante in Consiglio di Amministrazione: “Le pareti della nostra università sono imbrattate di scritte di odio contro tutti, contro nostri colleghi, contro la Rettrice, contro artisti, contro le istituzioni. Oggi, purtroppo, anche noi ci siamo svegliati e abbiamo visto la nostra sede e le bandiere della Pace che abbiamo esposto, imbrattate da insulti e scherno nei nostri confronti. Ogni giorno gli studenti si svegliano chiedendosi se assisteranno a scene di violenza, a risse, a lanci di bombe carta, o a scene di delirio, di festa sfrenata e atteggiamenti più che libertini, che, lasciatecelo dire, stridono un po’ con le motivazioni proclamate e distolgono l’attenzione da ciò che accade a Gaza. È sufficientemente chiaro, ormai, che chi perpetra queste azioni non crede né di poter modificare in questo modo gli assetti politici mondiali o costruire un dialogo per la pace, né sensibilizzare i propri colleghi su un tema attuale e drammatico”. Claudia Caporusso, presidente dell’associazione Sapienza Futura, dichiara: “in questi mesi abbiamo già promosso numerose iniziative sul tema, come il ‘concerto per la Pace’ con ospite Edoardo Bennato che ha suonato gratuitamente in Sapienza per tutti. Invitiamo tutta la comunità studentesca a rimanere unita nella richiesta comune di Pace”.

Carabinieri TPC, presentate 600 opere rimpatriate dagli Stati Uniti

Carabinieri TPC, presentate 600 opere rimpatriate dagli Stati UnitiRoma, 28 mag. (askanews) – Sono state presentate oggi, a Roma, all’Istituto Centrale per il Restauro, 600 opere d’arte rimpatriate dagli Stati Uniti d’America dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), dal valore economico stimato in circa 60 milioni di euro. Si tratta in prevalenza di opere di antiquariato, beni archivistici, numismatici e soprattutto archeologici del periodo che va dal IX secolo a.C. al II secolo d.C., oggetto di scavi clandestini nel centro-sud d’Italia e furti a danno di chiese, musei e privati. I beni sono stati riportati in Italia grazie alle numerose indagini condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con diverse Procure della Repubblica nazionali, coadiuvate dal New York District Attorney’s Office e dall’Homeland Security Investigations statunitense. Per le attività di indagine il TPC si avvale di un importante strumento tecnologico, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, che costituisce il più grande archivio al mondo di beni d’arte rubati, con informazioni su oltre 7 milioni di oggetti censiti, di cui 1.315.00 da recuperare. Attualmente è attivo un innovativo strumento che sfrutta l’Intelligenza Artificiale, denominato “Stolen Works Of Art Detection System” (S.W.O.A.D.S.) che elabora la ricerca nel web e social networks, senza soluzione di continuità, di opere d’arte trafugate. Secondo l’ultimo rapporto sull’attività svolta nel 2023, diffuso nei giorni scorsi dal TPC, sono stati recuperati 105.474 mila beni d’arte dal valore stimato di oltre 264 milioni di euro.


Alla presentazione sono intervenuti: il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi; il Comandante dei Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, Gen. D. Francesco Gargaro; il capo della Procura di Manhattan, Col. Matthew Bogdanos; il Comandante delle Unità Mobili e Specializzate dell’Arma dei Carabinieri, il Gen. C.A. Massimo Mennitti; l’Ambasciatore degli Stati Uniti a Roma, Jack Markell. Presenti, tra gli altri, il Direttore generale Musei del MiC, Massimo Osanna, e il Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MiC, Luigi La Rocca. L’allestimento temporaneo delle opere è stato curato dalla Direzione generale Musei, insieme ai Carabinieri TPC. “Oggi è una bellissima giornata per il patrimonio culturale della Nazione per il rientro in patria di centinaia di opere d’arte sottratte ed esportate illecitamente all’estero. Grazie all’insostituibile azione dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, una vera eccellenza investigativa della Nazione, insieme alla preziosa collaborazione delle autorità statunitensi, registriamo un ulteriore successo su questo fronte. Riportare in Italia questi beni permetterà anche di sanare tante ferite che si sono aperte negli anni nei territori dove sono stati trafugati, privando le comunità di pezzi importanti della loro identità. Fondamentale, anche in questa lunga e articolata attività, è stata la ‘Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’ del MiC, che rappresenta il più grande archivio al mondo di beni d’arte rubati, con informazioni su oltre 7 milioni di oggetti censiti, di cui oltre 1.3 milioni di opere da ricercare”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Il Vaticano: il Papa non voleva offendere né usare parole omofobe

Il Vaticano: il Papa non voleva offendere né usare parole omofobeRoma, 28 mag. (askanews) – “Papa Francesco è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della Cei. Come ha avuto modo di affermare in più occasioni, ‘Nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti’. Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri”. Lo ha assicurato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti.


La precisazione arriva dopo forti polemiche. E’ sempre stato uno di quei temi più sotto i riflettori e difficili da affrontare, e Papa Francesco è diventato protagonista (suo malgrado) di polemiche sul tema dell’omosessualità e dei seminari. Al centro delle discussioni quello che il pontefice avrebbe detto nel corso dell’ora e mezza circa di incontro a porte chiuse (ma non troppo evidentemente) con i vescovi italiani lunedì 20 maggio scorso in occasione dell’apertura dei lavori della 79.ma Assemblea della Cei in Vaticano. Ad innescare la “bomba” mediatica, deflagrata ieri, a sette giorni dall’accaduto, alcune indiscrezioni del sito Dagospia che ha citato anonimi testimoni di quell’incontro nel quale Francesco avrebbe usato anche il non proprio ortodosso termine di “frociaggine” per esprimere la sua contrarietà e la messa in guardia sull’ammissione dei giovani aspiranti sacerdoti nei seminari. Parole che poi avrebbero trovato conferma da altre (e sempre anonime) fonti.

Il Papa ai bambini: Gesù perdona tutto, la fede ci fa felici

Il Papa ai bambini: Gesù perdona tutto, la fede ci fa feliciMilano, 26 mag. (askanews) – “Non dimenticate questo: Gesù perdona tutto e perdona sempre e noi dobbiamo avere l’umiltà di chiedere perdono”. Lo ha detto Papa Francesco rivolto ai bambini in piazza San Pietro durante la Messa in Piazza San Pietro in occasione della prima “Giornata Mondiale dei Bambini” “Noi siamo felici – ha detto Papa Francesco – perché crediamo, la fede ci fa felici e crediamo in Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo” nel giorno in cui la Chiesa celebra la Trinità. Il Papa ha rivolto diverse domanda ai piccoli e li ha invitati di volta in volta a ripetere i concetti espressi. “Pregate per noi, pregate per i genitori, pregate per i nonni, pregate per i bambini ammalati”, ha detto il papa, e “soprattutto pregate per la pace perché non ci siano le guerre”.


Al momento dell’offertorio ad accompagnare all’altare i bambini e le bambine, anche l’attore Lino Banfi, il “nonno d’Italia”. Al termine dell’Angelus il Pontefice ha invitato a salutare i nonni. “Un applauso ai nonni”, ha detto il Papa, che ha ringraziato padre Enzo Fortunato per l’organizzazione della Giornata mondiale dei bambini.

Palermo, un giallo la morte di Angelo Onorato. Spunta una lettera

Palermo, un giallo la morte di Angelo Onorato. Spunta una letteraRoma, 26 mag. (askanews) – E’ ancora giallo sulla morte di Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato privo di vita nel pomeriggio di ieri nella sua auto, ferma sulla bretella di viale Regione Siciliana a Palermo. La Squadra mobile di Palermo – riporta il Quotidiano di Sicilia – ha ascoltato fino a tarda sera la moglie e la figlia ventenne, Carolina Onorato.


L’imprenditore 55enne era atteso ieri per pranzo, ma intorno alle 14,30 moglie e figlia, non avendo sue notizie né messaggi, hanno provato a rintracciarlo con il localizzatore dello smartphone. Hanno così trovato il corpo dell’uomo nella sua auto, una Range Rover scura, con la cintura ancora allacciata e una fascetta stretta al collo. Per il medico legale la morte sarebbe dovuta a soffocamento, ma non si sa al momento se si sia trattato di omicidio o suicidio. Il Procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che coordina l’inchiesta, sta indagando e le ipotesi sono diverse. Al momento ci si concentra su possibili preoccupazioni economiche dell’uomo.


Gli investigatori hanno chiesto a Francesca Donato e alla figlia Carolina quali sono stati gli ultimi movimenti della vittima e se ci fossero stati problemi di recente. Sembra che Angelo Onorato avesse confidato a un amico avvocato una preoccupazione economica. Questi si sarebbe presentato agli investigatori per dire di avere ricevuto tempo fa una lettera da Angelo Onorato. Top secret il contenuto, ma pare che parlasse di qualche problema economico per dei contenziosi con alcuni debitori. Ieri mattina Onorato avrebbe avuto un appuntamento di lavoro con un uomo tra Carini e Capaci, in provincia di Palermo.


Francesca Donato ha ribadito alla Polizia che il marito non si sarebbe “mai ucciso” e che “è stato ammazzato”. La Squadra mobile, diretta da Marco Basile, ha ascoltato fino a tardi anche amici e parenti dell’uomo. I rilievi della Polizia scientifica sono proseguiti fino a tardi. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rimosso solo poco prima delle 23 e portato alla camera mortuaria del Policlinico. Con ogni probabilità domani verrà disposta l’autopsia. La figlia Carolina intanto ha postato uno sfogo sui social. “Sono state dette cose inesatte, quindi sento la necessità di specificare come stanno le cose: mio padre non si è suicidato, è stato ammazzato. Non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia così, e soprattutto, per come io stessa insieme a mia madre l’abbiamo trovato. Vi dico che non è stato un suicidio ma un omicidio. Che nessuno osi dire o anche solo pensare che mio padre si sia suicidato. Ringrazio davvero tutti per i messaggi di conforto, perdonatemi se non rispondo”.

E’ un giallo la morte di Angelo Onorato(spunta una lettera)

E’ un giallo la morte di Angelo Onorato(spunta una lettera)Roma, 26 mag. (askanews) – E’ ancora giallo sulla morte di Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato privo di vita nel pomeriggio di ieri nella sua auto, ferma sulla bretella di viale Regione Siciliana a Palermo. La Squadra mobile di Palermo – riporta il Quotidiano di Sicilia – ha ascoltato fino a tarda sera la moglie e la figlia ventenne, Carolina Onorato.


L’imprenditore 55enne era atteso ieri per pranzo, ma intorno alle 14,30 moglie e figlia, non avendo sue notizie né messaggi, hanno provato a rintracciarlo con il localizzatore dello smartphone. Hanno così trovato il corpo dell’uomo nella sua auto, una Range Rover scura, con la cintura ancora allacciata e una fascetta stretta al collo. Per il medico legale la morte sarebbe dovuta a soffocamento, ma non si sa al momento se si sia trattato di omicidio o suicidio. Il Procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che coordina l’inchiesta, sta indagando e le ipotesi sono diverse. Al momento ci si concentra su possibili preoccupazioni economiche dell’uomo.


Gli investigatori hanno chiesto a Francesca Donato e alla figlia Carolina quali sono stati gli ultimi movimenti della vittima e se ci fossero stati problemi di recente. Sembra che Angelo Onorato avesse confidato a un amico avvocato una preoccupazione economica. Questi si sarebbe presentato agli investigatori per dire di avere ricevuto tempo fa una lettera da Angelo Onorato. Top secret il contenuto, ma pare che parlasse di qualche problema economico per dei contenziosi con alcuni debitori. Ieri mattina Onorato avrebbe avuto un appuntamento di lavoro con un uomo tra Carini e Capaci, in provincia di Palermo.


Francesca Donato ha ribadito alla Polizia che il marito non si sarebbe “mai ucciso” e che “è stato ammazzato”. La Squadra mobile, diretta da Marco Basile, ha ascoltato fino a tardi anche amici e parenti dell’uomo. I rilievi della Polizia scientifica sono proseguiti fino a tardi. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rimosso solo poco prima delle 23 e portato alla camera mortuaria del Policlinico. Con ogni probabilità domani verrà disposta l’autopsia. La figlia Carolina intanto ha postato uno sfogo sui social. “Sono state dette cose inesatte, quindi sento la necessità di specificare come stanno le cose: mio padre non si è suicidato, è stato ammazzato. Non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia così, e soprattutto, per come io stessa insieme a mia madre l’abbiamo trovato. Vi dico che non è stato un suicidio ma un omicidio. Che nessuno osi dire o anche solo pensare che mio padre si sia suicidato. Ringrazio davvero tutti per i messaggi di conforto, perdonatemi se non rispondo”.