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Siciliano in carcere in Romania, la madre: è un lager, condizioni inumane

Siciliano in carcere in Romania, la madre: è un lager, condizioni inumaneRoma, 30 gen. (askanews) – Partito con degli amici per partecipare al “Sunwave Festival” di Costanza, in Romania, è stato arrestato con l’accusa di traffico internazionale e nazionale di droga. Per questo, pur protestandosi innocente, Filippo Mosca, 29 anni, di Caltanissetta, dallo scorso 3 maggio è detenuto nel terribile carcere di Porta Alba a Costanza. E’ costretto a condividere la piccola cella con altri 24 compagni di prigionia, e ad espletare i bisogni fisiologici nel ‘bagno’ comune realizzato con un buco nel pavimento, fra topi e cimici; di recente è stato anche aggredito, malmenato e inondato di acqua bollente. E’ questo, secondo il racconto della madre, Ornella Matraxia, il surreale e drammatico epilogo della vacanza di Filippo che, il 12 dicembre scorso, è stato condannato in primo grado a 8 anni e 3 mesi. Filippo Mosca era partito da Catania assieme alla ragazza e altri due amici e aveva raggiunto a Costanza altri conoscenti provenienti dalla Spagna per partecipare al festival musicale. “Rientrando in albergo – racconta Matraxia – la ragazza del suo amico ha ritirato dalla reception un pacco (contenente 150 gr. tra Marjuana, ketamina ed MDMA), che la stessa si era spedita dalla Spagna, all’insaputa degli altri”. A quel punto è intervenuta la polizia. “Nonostante la ragazza intestataria del pacchetto proveniente da Barcellona, abbia dichiarato di essere l’unica responsabile e che gli altri non erano a conoscenza del contenuto, la polizia ha portato in caserma tutti e quattro, impedendo loro di chiamare un avvocato e senza la presenza di un interprete italiano”. E per Filippo e gli altri ha avuto inizio l’incubo. La madre di Filippo, Ornella – che vive a Londra, ma ormai è costretta mensilmente a fare la spola con la Romania – ogni volta che mette piede in carcere per far visita al figlio e si lamenta delle disumane condizioni di vita nella struttura detentiva si sente rispondere: “Welcome in Romania”. Che il figlio Filippo sia innocente “sono certa”, dice sicura, lamentando “problemi di traduzioni e trascrizioni” infelici, “violazioni del diritto di difesa” nel processo e una “non imparzialità” del giudice. Filippo, che è incensurato e si protesta innocente, ha rifiutato con forza il patteggiamento che gli era stato proposto per ottenere uno sconto di pena. “lo credo fermamente nella giustizia – dice – ma l’idea di Giustizia, come l’abbiamo noi, li’ e’ una mera utopia”. Poi, preoccupata, dopo aver descritto le drammatiche condizioni igienico sanitarie del carcere di Costanza dice “non fanno nessuna attività fisica o intellettuale, ad eccezione di una poesia che devono imparare a memoria e recitare una volta al mese. Filippo vive nel costante timore per la propria incolumità fisica. Non dorme più. Mio figlio trascorre le giornate nella totale disperazione e sconforto con costanti pensieri suicidi”. Ad aprile ci sarà il processo d’appello e la Farnesina, che ha incontrato Ornella Matraxia lo scorso 23 gennaio, ha assicurato la presenza dei legali dell’ambasciata. Come per Ilaria Salis, al ministero degli Esteri hanno detto che non è possibile intervenire sull’autorità giudiziaria straniera, ma che se dovessero essere concessi i domiciliari a Filippo, si potrebbe ottenere che li sconti in Italia. La richiesta dei domiciliari è stata presentata e sarà discussa il prossimo 12 febbraio. Intanto alla Camera, sulla vicenda di Filippo Mosca, il deputato Roberto Giachetti di Italia Viva ha presentato una interrogazione a risposta scritta al ministro Tajani.

Assonautica, presidente incontra comandante Capitanerie di Porto

Assonautica, presidente incontra comandante Capitanerie di PortoRoma, 30 gen. (askanews) – Il presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio di Frosinone Latina, Giovanni Acampora ha incontrato oggi il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera Ammiraglio Nicola Carlone.

Obiettivo dell’incontro condividere i contenuti del 3 Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum e le celebrazioni territoriali della Giornata Nazionale del Mare, che si terranno a Gaeta dal 10 al 13 aprile 2024. In questa edizione particolare rilevanza sarà data al ruolo della formazione e degli istituti scolastici.

L’evento anche quest’anno vedrà la piena partecipazione della Guardia costiera nei suoi principali momenti.

Valditara sulla maturità: i ragazzi devono preoccuparsi solo di studiare

Valditara sulla maturità: i ragazzi devono preoccuparsi solo di studiareRoma, 30 gen. (askanews) – “L’esame di Maturità sarà come quello dello scorso anno, faremo solo qualche precisazione sul significato del colloquio, ma nella direzione che abbiamo già sottolineato un anno fa”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, a margine di una visita al centro di formazione Elis a Roma.

Nella scelta delle materie per le seconde prove scritte, ha spiegato riferendosi all’ordinanza pubblicata ieri, “c’è stata una normale alternanza in alcuni indirizzi, ma i ragazzi devono preoccuparsi solo di studiare perché l’esame di Stato è un momento di verifica conclusiva, seria, che non deve inquietare chi fa il proprio lavoro tutti i giorni”, ha concluso Valditara.

L’incaricato d’affari ungherese convocato alla Farnesina sul caso di Ilaria Salis

L’incaricato d’affari ungherese convocato alla Farnesina sul caso di Ilaria SalisRoma, 30 gen. (askanews) – Su istruzioni del vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, il segretario generale della Farnesina, ambasciatore Riccardo Guariglia, ha convocato questa mattina al ministero degli Esteri l’incaricato d’Affari della Repubblica di Ungheria.

Nel ribadire la protesta del Governo italiano per le condizioni in cui la signora Ilaria Salis è stata detenuta e viene trattenuta durante le udienze in tribunale a Budapest, l’ambasciatore Guariglia ha richiamato i principi cardine previsti dalla normativa europea e internazionale relativi al rispetto delle garanzie a tutela della dignità delle condizioni detentive, incluse le modalità di traduzione degli imputati in tribunale e delle garanzie di un equo processo. Nel pieno rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia della Magistratura ungherese, si legge in una nota, Guariglia ha espresso la ferma aspettativa del Governo affinché alla signora Salis sia accordato al più presto un regime di custodia cautelare in linea con la normativa europea, incluse misure alternative alla detenzione in carcere.

Il segretario generale si è inoltre soffermato sull’assoluta necessità che alla signora Salis e ai suoi legali siano garantiti l’accesso alla traduzione in italiano degli atti di accusa, come già richiesto dalla difesa, e la visione del video di sorveglianza alla base dell’imputazione, per assicurare il pieno godimento del diritto alla difesa e un equo processo. Il segretario generale ha infine confermato che l’ambasciata a Budapest continuerà ad assicurare ogni assistenza alla signora Salis e ai suoi familiari, in collaborazione con i suoi legali.

Rossini (Irccs S.Raffaele): su Neuralink di Musk no evidenze scientifiche

Rossini (Irccs S.Raffaele): su Neuralink di Musk no evidenze scientificheRoma, 30 gen. (askanews) – “Non è mai facile commentare una notizia scientifica che non sia stata pubblicata su una rivista di settore con tutte le informazioni e i dettagli del caso. L’annuncio dell’impianto cerebrale su di un essere umano è interessante, ma l’entusiasmo che ha suscitato è per ora poco motivato”. È il primo commento di Paolo Maria Rossini, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele di Roma in merito alla notizia dell’avvenuto impianto del primo chip wireless in un cervello umano realizzato dall’azienda Neuralink di Elon Musk. “Intanto perché già numerosi tentativi precedenti sono stati fatti con un approccio simile da un punto di vista teorico (anche se, ovviamente, le tecnologie diventano sempre più avanzate in termini di miniaturizzazione del device e di autonomia delle batterie) con impianti di microelettrodi su piastrine inserite chirurgicamente sulle aree motorie, visive e acustiche in varia tipologia di malati e poi perché per ora sappiamo solo che il paziente si sta riprendendo bene dall’intervento e che i contatti tra microelettrodi e neuroni sono funzionanti” commenta il neurologo. Le prossime giornate e settimane saranno determinanti per comprendere se e quanto questo tipo di approccio potrà dare le risposte paventate. “Parliamo di pazienti completamente paralizzati per i quali un device di questo tipo può rappresentare un ‘ponte’ verso il mondo circostante per accendere/spegnere un apparecchio, per comunicare, per spostarsi con una sedia a rotelle etc.”, puntualizza Rossini, “si dovrà dunque verificare quante volte il comando inviato dal paziente viene interpretato in modo corretto dall’apparecchio e viene quindi eseguito con efficacia e quanti errori e di quale portata (anche in termini di rischio) esso compie. Si dovrà verificare la durata della bontà del contatto nel tempo perché attorno alla punta degli elettrodi si crea una reazione fibrosa che ne diminuisce l’efficacia. Valutare poi il rischio di interferenze con le onde elettromagnetiche emesse da comuni apparecchiature e che riempiono oggi l’ambiente di una casa normale. Si dovrà verificare se la presenza di microelettrodi inseriti in corteccia induca una irritazione dei neuroni penetrati dagli elettrodi con relativo aumento del rischio di epilessia. Pensare quindi già oggi di utilizzare questo tipo di approccio in casistiche estese e in patologie di grandi numeri come i pazienti colpiti da stroke, da parkinson e addirittura da malattie psichiatriche è non solo molto prematuro, ma fuorviante perché induce speranze del tutto immotivate in malati e famiglie già troppo provati dalle loro condizioni. È una speranza che per ora si focalizza in una nicchia di soggetti totalmente privati della capacità di movimenti (SLA in fasi molto avanzate, lesioni del midollo cervicale alto, polineuropatie acute) in cui un intervento di tipo invasivo con apertura della teca cranica è giustificato anche sul piano etico. Rimane poi il problema di fondo che sarà molto, molto complicato utilizzare i segnali derivati da un cervello malato per fargli poi compiere delle azioni e prendere delle decisioni come se fosse un cervello sano, oltre che un mistero – per adesso – vedere se e come le informazioni derivanti da pochi punti del cervello umano possano riuscire a produrre ordini complessi che normalmente coinvolgono in modo parallelo o seriato tante aree cerebrali diverse e non solo una. Un salto teorico sulla cui possibilità ci sono ancora pochissime prove”.

Ancora 10 giorni con l’anticiclone, poi può tornare il maltempo

Ancora 10 giorni con l’anticiclone, poi può tornare il maltempoRoma, 30 gen. (askanews) – L’anticiclone africano Zeus continuerà a proteggere l’Italia e buona parte del continente europeo ancora per 10 giorni. Dopo di che dovrebbe cedere sotto l’influenza del flusso atlantico.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it ci dà alcuni numeri sulla potenza di questo anticiclone, decisamente anomalo per la stagione. Il cuore caldo di Zeus si trova in Spagna dove nei giorni scorsi si è battuto il record di caldo per il mese di gennaio superando i 30°C. Un altro record di caldo è stato battuto ieri sulle Isole Britanniche anch’esse raggiunte dall’alito africano di Zeus. In Scozia si sono sfiorati addirittura i 20°C, non era mai successo a gennaio. In Italia le temperature misurano valori ben al di sopra della media del periodo e dove c’è il sole si toccano facilmente i 13-15°C, ovvero al Centro-Sud, in Liguria e sui settori alpini. Sulla Pianura Padana invece sono le nebbie e le nubi basse ad essere le protagoniste. La loro presenza mantiene i valori termici molto bassi e di pochi gradi sopra lo zero e inoltre avvelenano l’aria su gran parte delle città.

Questa situazione durerà ancora per circa 10 giorni. Non ci saranno grosse variazioni del tempo a parte un aumento termico più deciso anche sulle zone pianeggianti del Nord a partire dal 1° febbraio quando le nebbie inizieranno a diradarsi sempre più permettendo così alle temperature diurne di crescere fino a superare, localmente, i 10°C. Soltanto a partire da giovedì 8 febbraio l’anticiclone Zeus potrebbe cedere sotto il flusso sempre più insistente delle correnti nordatlantiche. Se ciò dovesse essere confermato, tornerebbero le piogge, i venti forti e anche la neve su tutto l’arco alpino.

Tajani all’Ungheria: rispettare i diritti di Ilaria Salis

Tajani all’Ungheria: rispettare i diritti di Ilaria SalisRoma, 29 gen. (askanews) – “Chiediamo al governo ungherese di vigilare e di intervenire affinché vengano rispettati i diritti, previsti dalle normative comunitarie, della cittadina italiana Ilaria Salis detenuta in attesa di giudizio”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

La donna, originaria di Monza, è accusata di aver partecipato all’aggressione nei confronti di due neonazisti. E’ comparsa in un’aula di tribunale in catene, con le manette ai polsi, e i piedi legati da ceppi di cuoio con dei lucchetti, trascinata per una catena da una rappresentante delle forze dell’ordine.

Spionaggio, Walter Biot condannato a 29 anni

Spionaggio, Walter Biot condannato a 29 anniRoma, 29 gen. (askanews) – Condanna a 29 anni e due mesi di reclusione per Walter Biot, il capitano di fregata arrestato il 30 marzo 2021 con l’accusa di spionaggio per aver passato documenti segreti a un funzionario russo in cambio di 5 mila euro.

Dopo una camera di consiglio di quasi cinque ore i giudici della I sezione della corte d’appello militare di Roma hanno in sostanza confermato la penale responsabilità dell’imputato, così come era stato stabilito nel processo di primo grado dove Biot aveva preso però 30 anni. La lieve riduzione è dovuta alla assoluzione rispetto ad una singola cessione di fotografie che non è stata riconosciuta.

Frase su Mattarella al corteo di Milano, carabiniere trasferito. Pd: intervenga Crosetto

Frase su Mattarella al corteo di Milano, carabiniere trasferito. Pd: intervenga CrosettoRoma, 29 gen. (askanews) – “Con riferimento ai contenuti di un video che circola sui social media e siti d’informazione riportante uno scambio di battute tra una manifestante e un carabiniere impegnato in un servizio di ordine pubblico nel corso di un corteo svoltosi a Milano lo scorso sabato, è stata già informata l’Autorità Giudiziaria Ordinaria e quella Militare, e nei confronti del militare, con immediatezza, saranno tempestivamente adottati tutti i provvedimenti necessari, sia di natura disciplinare sia d’impiego, trasferendolo in incarico non operativo”. E’ quanto riferisce in una nota il Comando generale dell’Arma dei carabinieri.

Secondo le frasi captate nel video in questione, il Cc avrebbe detto in sintesi: Mattarella non è il mio presidente, non lo riconosco. A stretto giro è arrivato il commento del Pd, con una dichiarazione del deputato Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera: “Prima il generale Vannacci, poi il tenente colonnello Cati ed ora un carabiniere che in una manifestazione pubblica si permette di dire che non riconosce il presidente della Repubblica, perché non l’ha votato. Si passa indistintamente dalle accuse omofobe e razziste ai presunti atti persecutori e agli abusi per finire, clamorosamente, con una certa ignoranza e strafottenza che rasenta il vilipendio verso il Capo dello Stato, da parte di una persona che – continua Vaccari – in forza di una divisa, dovrebbe essere al servizio del Paese con rigore e lealtà. È proprio sfortunato il ministro Crosetto. Succedono tutte nel corso del suo mandato da ministro. Non si può nemmeno affidare all’eccezionalità di un evento visto che ormai succedono a ripetizione. A pensar male si fa peccato però verrebbe da dire che quanto si sta verificando è frutto di una certa leggerezza nel guidare il dicastero della Difesa. La domanda successiva è se ingenuamente o volutamente. Nel frattempo – conclude – però il ministro Crosetto intervenga con sollecitudine”.

Proteste degli agricoltori, Lollobrigida: rispetto le manifestazioni, ma è ingiustificato ogni atto di violenza

Proteste degli agricoltori, Lollobrigida: rispetto le manifestazioni, ma è ingiustificato ogni atto di violenzaRoma, 29 gen. (askanews) – “Rispetto ogni manifestazione democratica, in particolare quella di lavoratori che, nel tempo, hanno visto calare il proprio reddito per scelte che certamente non hanno né tutelato l’ambiente né valorizzato la sovranità alimentare del nostro continente”, ma “considero sbagliato e ingiustificato ogni atto di violenza, compreso bruciare le bandiere delle associazioni agricole come accaduto oggi a Viterbo”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“In Italia, sin dal suo insediamento il nostro Governo ha restituito centralità all’agricoltura e si è schierato nel contesto dell’UE a difesa del comparto, senza paura di portare avanti battaglie giuste in difesa di agricoltura, allevamento e pesca. C’è bisogno – è l’appello del ministro – di un fronte comune tra istituzioni e sistema produttivo italiano per valorizzare le nostre potenzialità e rafforzare l’Unione Europea, diversa da quella attuale, in linea con quanto intendevano coloro che la fondarono”. A Coldiretti, la cui bandiera è stata bruciata a Viterbo in segno di protesta, “si deve la battaglia contro il cibo sintetico che l’Italia sta guidando anche in Europa con risultati eccezionali. Non ha alcun senso – aggiunge Lollobrigida – che il fronte degli agricoltori diventi quello di combattere altri agricoltori che si sentono rappresentati dalle associazioni. Ed è per questo che, consapevole della validità delle istanze promosse da questo mondo, esprimo la solidarietà alla Coldiretti, auspicando che nessun uomo e donna, nessun imprenditore agricolo svilisca il proprio impegno per difendere il lavoro, la terra, la produzione, con azioni che nulla hanno a che fare con i principi di rispetto, libertà e democrazia che mai devono mancare e dei quali, proprio gli agricoltori, sono il simbolo più rilevante”, conclude il ministro.