Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Incidente sullo Zerbion, morti lo sciatore Pession e la fidanzata

Incidente sullo Zerbion, morti lo sciatore Pession e la fidanzataRoma, 1 giu. (askanews) – Sono lo sciatore della squadra italiana di Coppa del mondo Jean Daniel Pession, 28 anni, e la fidanzata Elisa Arlian, 27, le vittime dell’incidente sul Monte Zerbion, in Valle d’Aosta. I due sono stati trovati senza vita nel pomeriggio sulla parete nord della montagna, in un intervento di elisoccorso organizzato dal Soccorso alpino in seguito al loro mancato rientro.


“Una terribile tragedia colpisce il mondo degli sport invernali e in particolare lo sci velocità. In un tragico incidente di montagna occorso sopra Champoluc (Ao) ha perduto la vita Jean Daniel Pession, ventottenne componente della squadra di Coppa del mondo. Insieme a Pession è morta anche la fidanzata”, dice in una nota la Federazione italiana Sport invernali. I due sciatori sono stati avvistati dall’equipaggio dell’elicottero della Guardia di Finanza, dotato di apparecchiatura per il rilievo di segnale di telefonia mobile cellulare e recuperati, purtroppo senza vita, lungo la parete nord. Il medico in SA1 ha constatato il decesso.


Le ricerche erano partite dalla segnalazione di non rientro ed hanno richiesto l’impiego di tre elicotteri: SA1, SA3 (con equipaggio misto SAV e Vvf) e Guardia di Finanza-Sagf. “Nel corso della carriera – ricorda la Federazione – il valdostano aveva ottenuto i migliori risultati nel 2021, piazzandosi al quindicesimo posto nella classifica finale di Coppa del mondo, mentre ai Mondiali era giunto 22simo a Vars nel 2022. Il Presidente Flavio Roda e tutta la Federazione esprimono il loro cordoglio alla famiglia Pession per questa tragica disgrazia”.

Maltempo in Friuli Venezia Giulia, tre ragazzi travolti dalla piena del fiume Natisone

Maltempo in Friuli Venezia Giulia, tre ragazzi travolti dalla piena del fiume NatisoneRoma, 31 mag. (askanews) – I vigili del fuoco sono impegnati da ore a Premariacco nella ricerca di tre ragazzi, travolti dalla piena del fiume Natisone a seguito delle forti piogge. Sul posto un elicottero del reparto volo di Venezia, specialisti fluviali e sommozzatori. Drammatiche le immagini diffuse dal Tgr regionale della Rai del Friuli Venezia Giulia, dove si vedono i tre ragazzi abbracciati nel tentativo di resistere alla corrente. Secondo le prime ricostruzioni i tre giovani, due ragazze e un ragazzo, non sarebbero riusciti ad afferrare una corda lanciata dai primi soccorritori intervenuti e sarebbero poi stati trascinati dalla corrente. Gli esperti del soccorso fluviale dei vigili del fuoco sono poi intervenuti nelle ricerche in acqua, e le immagini mostrano una forte corrente di piena, salita velocemente a causa delle forti piogge.


“Momenti di forte apprensione e angoscia per i tre giovani dispersi. Sono in contatto con le autorità per seguire personalmente il caso. Un sentito ringraziamento ai soccorritori impegnati nelle ricerche. Piena vicinanza alle famiglie in questo difficile momento”, ha dichiarato il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica, Vannia Gava. (Nella foto le operazioni in acqua dei soccorritori fluviali dei vigili del fuoco)

Ucraina, Blinken: Biden ha dato l’ok all’uso delle armi Usa sul territorio russo

Ucraina, Blinken: Biden ha dato l’ok all’uso delle armi Usa sul territorio russoRoma, 31 mag. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden ha approvato l’uso delle armi Usa in Russia su richiesta ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken, dopo l’incontro dei ministri degli Esteri dei Paesi alleati a Praga, aggiungendo che la Nato sta lavorando per rafforzare la sua deterrenza e la difesa e che gli Usa assicureranno un ponte per l’adesione dell’Ucraina alla Nato.


“L’ho detto l’altro giorno: il segno distintivo del nostro impegno, del nostro sostegno all’Ucraina in questi oltre due anni, è stato quello di adattarci e adeguarci, se necessario, per far fronte a ciò che sta realmente accadendo sul campo di battaglia per garantire che l’Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno”, ha detto Blinken. “Quando necessario, per farlo efficacemente, ed è esattamente ciò che stiamo facendo in risposta a ciò che abbiamo visto nella regione di Kharkiv e nei suoi dintorni”, ha aggiunto in riferimento al suo recente viaggio a Kiev. “Nelle ultime settimane, l’Ucraina è venuta da noi e ci ha chiesto l’autorizzazione a utilizzare le armi che stiamo fornendo per difenderci da questa aggressione, anche contro le forze russe che si nascondono sul lato russo del confine, e poi attaccano l’Ucraina. E questo è arrivato dritto al Presidente. E come avete sentito, (Biden) ha approvato l’uso delle nostre armi per quello scopo”.


In base a indiscrezioni filtrate già ieri Biden aveva dato segretamente all’Ucraina il permesso di usare armi americane per colpire all’interno della Russia. Lo avevano detto giovedì due funzionari americani citati da Cbs: un’inversione di marcia che gli alleati di Kiev sperano aiuti a cambiare le sorti della guerra.

Barachini: al tempo dell’AI la responsabilità dei giornalisti è centrale

Barachini: al tempo dell’AI la responsabilità dei giornalisti è centraleRoma, 30 mag. (askanews) – “L’innovazione tecnologica, la velocità e la distribuzione capillare e incontrollata di notizie e contenuti editoriali rendono ancora più fondamentale la responsabilità dei giornalisti e il rispetto dei codici deontologici”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, nel corso del Festival del giornalismo di Siena in corso nella Contrata dell’Istrice.


“Gli algoritmi e l’intelligenza artificiale – ha evidenziato l’esponente di governo – amplificano una distribuzione multipiattaforma rispondente soltanto a logiche digitali. Per tutelare i cittadini e la reputazione del mondo dell informazione dal rischio di moltiplicare una potenziale disinformazione – ha sottolineato Barachini – i giornalistici sono chiamati ad un rigore etico e una accuratezza sempre più stringenti”. “È un compito arduo, sopratutto con i processi e i ritmi forsennati del mondo digitale, ma sono convinto – ha detto Barachini – che la difesa dell’integrità e del valore del ruolo del giornalista siano la strada maestra del nostro futuro”.

Social, il Pandoro-Gate non ha minato fiducia verso gli influencer

Social, il Pandoro-Gate non ha minato fiducia verso gli influencerRoma, 30 mag. (askanews) – C’è una rivoluzione in atto a 20 anni dalla nascita dei primi social network che il Pandoro-Gate ha contribuito a delineare ma non ha minato. Secondo la quarta edizione di dati dell’Osservatorio InSIdE – promosso da Pulse Advertising in collaborazione con Eumetra – lo scandalo non ha indebolito la forza comunicativa di influencer e social media nella percezione degli utenti.


“Siamo abituati a contare sui numeri, quindi siamo tornati proprio su quei numeri per capire che cosa sia cambiato e se tutto quello che è stato detto negli ultimi mesi abbia effettivamente decretato la ‘morte’ degli influencer: e i dati ci dicono che gli utenti raccontano una verità che nei fatti non trova riscontro, anzi, ha risvolti nuovi che hanno modificato il nostro modo di fruire dei social network e di seguire gli influencer”, ha commentato Paola Nannelli, Executive Director Italia per Pulse Advertising e founder dell’Osservatorio InSIde sull’influencer marketing. Secondo lo studio gli utenti intervistati continuano a seguire i content creator, ma chiedono loro di essere attivi e interessanti con contenuti spontanei e non eccessivamente costruiti. Tra i primi motivi che spingono gli utenti a smettere di seguire un content creator c’è sempre la noia, al secondo posto l’eccesso di adv (22%) e al terzo posto la presenza di contenuti forzatamente inseriti nello storytelling, questo in crescita dal 17 al 21% rispetto all’indagine di ottobre 2023 (terza edizione dell’Osservatorio). Rimane marginale, in fatto di abbandono, il tema dello “scandalo” che risulta un elemento considerato come rilevante solo per il target più anziano (il 62% delle persone con più di 45 anni) e poco significativo per le fasce più giovani.


Emerge un primo grande cambiamento, che si è andato articolando man mano nel tempo ma che segna uno spartiacque: quello in cui i follower seguono più volentieri il contenuto che un content creator offre, e meno la persona. Si è contratta infatti la percentuale di follower che seguono un profilo per la persona in quanto tale (da 74% dell’indagine di ottobre 2023 al 72% del maggio 2024), mentre “contenuti” e “prodotti” vedono aumentare la loro rilevanza di tre punti percentuali. “Gli americani che hanno una parola per tutto parlano di Recommendation media – ha raccontato Francesco Oggiano, giornalista e host della newsletter Digital Journalism sui trend digitali – un ecosistema in cui i contenuti vengono consumati non sulla base delle proprie relazioni sociali, come i classici social, ma sulla base delle raccomandazioni di un algoritmo raffinatissimo nel cogliere i nostri interessi, come TikTok. Un ecosistema in cui l’esperienza è personale e in cui la stessa attività di following perde la potenza originaria”.


Il contenuto è diventato più importante del personaggio. Deve essere utile o intrattenere o far scoprire cose nuove, deve quindi avere una funzione riconosciuta dall’utente. Questa nuova consapevolezza e richiesta del pubblico è nata grazie a TikTok e alla sua crescita esponenziale: si pensi al fatto che ad esempio sta incalzando Google come motore di ricerca. TikTok sta quindi plasmando il nuovo modo di fruire i social network. Nato come piattaforma di video d’intrattenimento musicale, oggi ospita contenuti informativi ritmati e brevi dove è possibile reperire informazioni su tantissimi ambiti con tutorial, quindi “how to” che non costringono a “leggere” ma aiutano con un’esperienza diretta a rispondere alle esigenze del momento. Una prima conseguenza è la ricerca di content creator in grado di soddisfare o generare nuove esigenze con la creazione di contenuti concreti, consigli, procedimenti, informazioni e il lento accantonamento dei “personaggi”. Non è più sufficiente essere qualcuno per soddisfare la nuova tendenza di fruizione. Chi oggi lavora sui social network ne studia attentamente le logiche per creare strategie precise e verticali, canale per canale. E non trascura dettagli di storytelling preciso. “Oggi social media e content creator sono un unicum inscindibile, non esiterebbero social senza i content creator – ha detto ancora Paola Nannelli – se i social media della prima ora (parliamo del 2004) con Mark Zuckerberg e il primo Facebook sono nati per connettere persone che già si conoscevano, oggi a distanza di 20 anni sono sistemi complessi di relazioni e strumenti veri e propri di comunicazione, in cui la presenza dei content creator, quindi di contenuti di intrattenimento, utilità e soluzione a problemi, è fondamentale e reciproca per l’esistenza di tutto l’ecosistema”.


Gli algoritmi dei “nuovi” ecosistemi come TikTok poi contribuiscono a rafforzare la diffusione del contenuto perché suggeriscono agli utenti sempre nuovi video ma di contenuto affine alle preferenze dell’utente. Questo aiuta anche contenuti di micro influencer a risultare virali. Anche questo elemento rafforza la crescita e l’affermazione di creator funzionali e affievolisce i personalismi da vip. Inoltre, gli influencer continuano ad essere un riferimento per chi fa acquisti. Gli intervistati sono stati interpellati sul tema del rapporto tra acquisti e capacità degli influencer di stimolarli. Il 20% degli utenti intensivi di TikTok dichiara di aver preso in considerazione un prodotto Beauty perché trattato o raccontato da un creator, segue il 19% di prodotti Tech e il 13% di servizi di Entertainment. La fiducia resta il punto chiave che muove l’utente verso l’acquisto, con un importante incremento della percentuale degli intervistati che afferma di fidarsi dei consigli degli influencer che segue: dal 45% del 2023 al 50% di quest’anno. “Soppiantato il contenuto freddamente pubblicitario, che perde consenso” ha concluso Alberto Stracuzzi, Market Research Director di Eumetra – oggi l’utente viene convinto ad acquistare se capisce che cosa sta comprando con un video esplicativo, una narrazione, un accompagnamento nell’esperienza. E non dimentichiamo la dimensione dell’intrattenimento: le persone sono alla ricerca di ‘leggerezza’. Dopotutto la ‘noia’ è il principale motivo di abbandono di un influencer. Tenendo conto di questi fattori e continuando a osservare le evoluzioni nei comportamenti e nelle propensioni dei consumatori, i social network, ognuno con il proprio target continueranno ad essere potenti veicoli di ‘consigli per gli acquisti’”.

Save the Children: la povertà penalizza le aspirazioni degli adolescenti

Save the Children: la povertà penalizza le aspirazioni degli adolescentiRoma, 30 mag. (askanews) – Quasi un adolescente su dieci in Italia (9,4%) tra i 15 e i 16 anni, pari a più di centomila ragazze e ragazzi, vive in condizioni di grave deprivazione materiale. Il 17,9% afferma che i genitori hanno difficoltà nel sostenere le spese per cibo, vestiti e bollette e l’11,6% ammette di non poter comprare un paio di scarpe nuove anche se ne ha bisogno. Quasi uno su quattro (23,9%) inizia l’anno scolastico senza avere tutti i libri e il materiale necessario e il 24% ha difficoltà a partecipare alle gite scolastiche per motivi economici. Il 37,7% degli adolescenti vede i propri genitori spesso o sempre preoccupati per le spese e il 9% racconta che chiedono aiuto ad amici e familiari o prestiti. Il 43,7% dei 15-16enni intervistati aiuta la famiglia ad affrontare le spese, cercando di risparmiare e di non chiedere soldi per spese non indispensabili; tra questi, il 18,6% svolge qualche attività lavorativa (uno su due ha meno di 16 anni).


Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca Domani (Im)possibili di Save the Children, presentata oggi nel corso dell’apertura di “IMPOSSIBILE 2024 – Costruire il futuro di bambine, bambini e adolescenti. Ora”, la biennale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza organizzata da Save the Children. L’evento, in corso oggi e domani a Roma presso l’Acquario Romano, intende coinvolgere il mondo della politica, dell’economia e dell’impresa, della cultura, del terzo settore, per rendere possibile ciò che oggi sembra non esserlo: investire nel più importante capitale che abbiamo, l’infanzia e i giovani, affinché siano un volano per lo sviluppo delle società.Secondo la ricerca, la condizione di povertà economica grava pesantemente sulle aspettative di vita degli adolescenti. Se le “aspirazioni” per il futuro risultano essere piuttosto uniformi tra tutti i ragazzi e le ragazze, le “aspettative” (cioè gli obiettivi che si ritiene verosimilmente di poter raggiungere) divergono e il quadro cambia drasticamente.


Più di un ragazzo su 4 in condizioni di grave deprivazione materiale afferma che non finirà la scuola e andrà a lavorare, a fronte dell’8,9% dei coetanei. Il 67,4% teme che, se anche lavorerà, non riuscirà ad avere abbastanza risorse economiche, contro il 25,9% degli adolescenti che non vivono condizioni di deprivazione. Andando ad analizzare lo scarto tra le aspirazioni e le aspettative concrete, spiega ancora il rapporto di Save the Children, colpisce la consapevolezza dei ragazzi che vivono in condizioni di disagio economico circa gli ostacoli che dovranno affrontare nel loro accesso al mondo del lavoro. Il gap tra aspirazioni e aspettative concrete di avere un lavoro ben retribuito è infatti molto maggiore per questi ragazzi rispetto ai coetanei che vivono in condizioni economiche migliori.Se per questi ultimi, lo scarto è di 17,6 punti percentuali, per i più svantaggiati la forbice raggiunge i 56,4 punti percentuali, a testimoniare quanto la povertà possa generare frustrazione e gravare negativamente sui percorsi di vita.


“A causa di una grave ingiustizia generazionale, in Italia sono proprio i giovani i più colpiti dalla povertà. Ascoltando la voce dei ragazzi e delle ragazze, abbiamo rilevato che questa condizione incide non solo sul loro presente, ma chiude le loro aspettative per il futuro”, ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children: “È inaccettabile vedere adolescenti in condizioni di grave deprivazione economica, già consapevoli di fronte agli ostacoli da superare per trasformare le loro aspirazioni in un concreto progetto di vita. Ragazze e ragazzi che pensano di dover lasciare la scuola per andare a lavorare, temono di non potersi permettere l’università e di non ottenere domani un lavoro dignitoso. È un allarme che non deve rimanere inascoltato. Per affrontare queste gravi disuguaglianze è indispensabile un intervento strategico di contrasto alla povertà minorile, che comprenda un sostegno adeguato alle famiglie e il potenziamento strutturale dell’offerta educativa, scolastica ed extrascolastica. Il tema del futuro dei più giovani va messo al centro delle scelte economiche del Paese. Con la consapevolezza che è l’investimento più importante per lo sviluppo. Siamo alla vigilia delle elezioni europee e ai candidati chiediamo che la lotta contro la povertà delle bambine, dei bambini e delle loro famiglie sia una priorità della politica, anche attraverso il sostegno alla misura europea della Child Guarantee, con un finanziamento adeguato e l’impegno per la sua attuazione”, ha concluso. 

Caso Cucchi, altri 3 carabinieri a processo per falso e depistaggio

Caso Cucchi, altri 3 carabinieri a processo per falso e depistaggioRoma, 30 mag. (askanews) – Menzogne, tentativi di sviare l’attività di indagine, reticenze. Tre carabinieri sono stati rinviati a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Roma in relazione alla morte di Stefano Cucchi, rispetto a quanto riferito nell’ambito del processo sul depistaggi. Imputati sono il maresciallo Maurizio Bertolino, il capitano Prospero Fortunato ed il maresciallo Giuseppe Perri. Il processo a loro carico comincerà il 25 settembre prossimo davanti al giudice monocratico dell’VIII sezione.

Il Papa: la guerra è una crudeltà, brutto che bimbi perdano il sorriso

Il Papa: la guerra è una crudeltà, brutto che bimbi perdano il sorrisoRoma, 29 mag. (askanews) – “Il mio pensiero va alla martoriata Ucraina. L’altro giorno ho ricevuto bambini e bambine che hanno sofferto bruciature, hanno perso le gambe, nella guerra. La guerra sempre è una crudeltà: questi bambini devono cominciare a camminare, a muoversi con braccia artificiali, hanno perso il sorriso. È molto brutto, molto triste, quando un bambino perde il sorriso. Preghiamo per i bambini ucraini”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi in Piazza San Pietro.


“Non dimentichiamo Palestina e Israele che soffrono tanto, che finisca la guerra. E non dimentichiamo il Myanmar, che è in guerra, e i tanti paesi che sono in guerra”, ha proseguito Bergoglio: “I bambini nella guerra soffrono: preghiamo il Signore che sia vicino a tutti e ci dia la grazia della pace”, ha concluso.

Papa: l’umanità continua a fare scempio del creato

Papa: l’umanità continua a fare scempio del creatoRoma, 29 mag. (askanews) – “L’apostolo Paolo introduce un elemento nuovo” nel rapporto “tra lo Spirito Santo e il creato. Parla di un universo che ‘geme e soffre come nelle doglie del parto’. Soffre a causa dell’uomo che lo ha sottoposto alla ‘schiavitù della corruzione’. È una realtà che ci riguarda da vicino e drammaticamente. L’Apostolo vede la causa della sofferenza del creato nella corruzione e nel peccato dell’umanità che lo ha trascinato nella sua alienazione da Dio. Questo resta vero oggi come allora. Vediamo lo scempio che del creato ha fatto e continua a fare l’umanità, soprattutto quella parte di essa che ha maggiori capacità di sfruttamento delle sue risorse”. Così Papa Francesco nell’udienza generale in Piazza San Pietro, nella quale – iniziando un nuovo ciclo di catechesi su “Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza” – ha incentrato la sua riflessione sul tema “Lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”.


“San Francesco d’Assisi – ha ricordato – ci indica una via di uscita, bella, per tornare all’armonia dello Spirito: la via della contemplazione e della lode. Lui voleva che dalle creature si levasse un cantico di lode al Creatore: ‘Laudato si’, mi Signore…’. Un salmo dice così: ‘I cieli narrano la gloria di Dio’, ma hanno bisogno dell’uomo e della donna per dare voce a questo loro grido muto. E nel ‘Santo’ della Messa noi ripetiamo ogni volta: ‘I cieli e la terra sono pieni della tua gloria’. Ne sono, per così dire, ‘gravidi’, ma hanno bisogno delle mani di una buona levatrice per dare alla luce questa loro lode. La nostra vocazione nel mondo, ricorda ancora Paolo, è di essere ‘lode della sua gloria’. Si tratta di anteporre la gioia del contemplare a quella del possedere. E nessuno ha gioito delle creature più di Francesco d’Assisi, che non ne ha voluto possedere nessuna”, ha concluso Bergoglio. 

A fine maggio ancora piogge e cali termici(al Nord)

A fine maggio ancora piogge e cali termici(al Nord)Roma, 29 mag. (askanews) – Un mese di maggio da record con piogge sempre più frequenti sul Nord Italia e con temperature localmente sotto media; ciò nonostante a livello globale corriamo verso il dodicesimo mese consecutivo più caldo della storia. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma infatti il trend del Riscaldamento Globale, anche se in Italia il caldo africano ancora non è arrivato e l’estate sembra lontana. A livello planetario la terraferma e gli oceani presentano una temperatura molto alta in confronto alle medie climatologiche dei mesi di maggio. L’Italia è un po’ l’eccezione che conferma la regola.


E altre piogge e cali termici arriveranno nei prossimi giorni: in particolare le prossime ore vedranno accendersi frequenti focolai temporaleschi sul versante adriatico e, dalla sera, anche al Nord; all’estremo Sud e in Sardegna il tempo sarà splendido con tanto sole e massime fino a 27-30°C.Ma una nuova perturbazione nordeuropea, ancora più intensa, è all’orizzonte: un nucleo di aria polare, in discesa dal Mare del Nord, è pronto ad incunearsi, come un proiettile, verso Sud, fino al cuore della Pianura Padana. Il bersaglio sarà raggiunto tra giovedì 30 pomeriggio e venerdì 31, concludendo un mese piovosissimo con l’arrivo di altre secchiate d’acqua.


Giovedì mattina gli ombrelli si apriranno già su tutto il Nord-Est, poi dal pomeriggio anche sul Nord-Ovest e le Marche. Sono attesi i primi fenomeni temporaleschi anche intensi per il forte contrasto tra l’aria primaverile mediterranea e il nucleo polare in rapida discesa dal Mare del Nord. Ma il peggio arriverà durante il “venerdì nero”: venerdì 31 maggio, a degna conclusione di un mese piovosissimo, potrebbe infatti essere nero dal punto di vista meteoorlogico al Nord: sono previsti nubifragi, grandinate, possibili tornado e un crollo delle temperature che favorirebbe anche il ritorno della neve fino a 1500-1800 metri sulle Alpi. Al momento, la traiettoria del nucleo polare è prevista subito rimbalzare indietro verso Nord-Est e dirigersi verso Austria e poi Germania: in questo modo il weekend sarebbe salvo.Se la traiettoria venisse confermata dai modelli meteorologici, sabato 1 e domenica 2 giugno, Festa della Repubblica, potrebbero essere due giornate soleggiate, anche se prevediamo un aumento dell’instabilità per domenica pomeriggio con qualche acquazzone sparso. Sarebbe comunque la fine di un maggio super bagnato e l’inizio di un mese che già dal 5-6 giugno potrebbe presentare i primi connotati estivi, con picchi di 35°C non esclusi anche al Centro Italia.


Il caldo africano non dovrebbe arrivare prima del 5 o 6 giugno: lunedì 3 infatti sono previste altre piogge e temperature in calo su buona parte del Paese.