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Il Vaticano: il Papa non voleva offendere né usare parole omofobe

Il Vaticano: il Papa non voleva offendere né usare parole omofobeRoma, 28 mag. (askanews) – “Papa Francesco è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della Cei. Come ha avuto modo di affermare in più occasioni, ‘Nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti’. Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri”. Lo ha assicurato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti.


La precisazione arriva dopo forti polemiche. E’ sempre stato uno di quei temi più sotto i riflettori e difficili da affrontare, e Papa Francesco è diventato protagonista (suo malgrado) di polemiche sul tema dell’omosessualità e dei seminari. Al centro delle discussioni quello che il pontefice avrebbe detto nel corso dell’ora e mezza circa di incontro a porte chiuse (ma non troppo evidentemente) con i vescovi italiani lunedì 20 maggio scorso in occasione dell’apertura dei lavori della 79.ma Assemblea della Cei in Vaticano. Ad innescare la “bomba” mediatica, deflagrata ieri, a sette giorni dall’accaduto, alcune indiscrezioni del sito Dagospia che ha citato anonimi testimoni di quell’incontro nel quale Francesco avrebbe usato anche il non proprio ortodosso termine di “frociaggine” per esprimere la sua contrarietà e la messa in guardia sull’ammissione dei giovani aspiranti sacerdoti nei seminari. Parole che poi avrebbero trovato conferma da altre (e sempre anonime) fonti.

Il Papa ai bambini: Gesù perdona tutto, la fede ci fa felici

Il Papa ai bambini: Gesù perdona tutto, la fede ci fa feliciMilano, 26 mag. (askanews) – “Non dimenticate questo: Gesù perdona tutto e perdona sempre e noi dobbiamo avere l’umiltà di chiedere perdono”. Lo ha detto Papa Francesco rivolto ai bambini in piazza San Pietro durante la Messa in Piazza San Pietro in occasione della prima “Giornata Mondiale dei Bambini” “Noi siamo felici – ha detto Papa Francesco – perché crediamo, la fede ci fa felici e crediamo in Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo” nel giorno in cui la Chiesa celebra la Trinità. Il Papa ha rivolto diverse domanda ai piccoli e li ha invitati di volta in volta a ripetere i concetti espressi. “Pregate per noi, pregate per i genitori, pregate per i nonni, pregate per i bambini ammalati”, ha detto il papa, e “soprattutto pregate per la pace perché non ci siano le guerre”.


Al momento dell’offertorio ad accompagnare all’altare i bambini e le bambine, anche l’attore Lino Banfi, il “nonno d’Italia”. Al termine dell’Angelus il Pontefice ha invitato a salutare i nonni. “Un applauso ai nonni”, ha detto il Papa, che ha ringraziato padre Enzo Fortunato per l’organizzazione della Giornata mondiale dei bambini.

Palermo, un giallo la morte di Angelo Onorato. Spunta una lettera

Palermo, un giallo la morte di Angelo Onorato. Spunta una letteraRoma, 26 mag. (askanews) – E’ ancora giallo sulla morte di Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato privo di vita nel pomeriggio di ieri nella sua auto, ferma sulla bretella di viale Regione Siciliana a Palermo. La Squadra mobile di Palermo – riporta il Quotidiano di Sicilia – ha ascoltato fino a tarda sera la moglie e la figlia ventenne, Carolina Onorato.


L’imprenditore 55enne era atteso ieri per pranzo, ma intorno alle 14,30 moglie e figlia, non avendo sue notizie né messaggi, hanno provato a rintracciarlo con il localizzatore dello smartphone. Hanno così trovato il corpo dell’uomo nella sua auto, una Range Rover scura, con la cintura ancora allacciata e una fascetta stretta al collo. Per il medico legale la morte sarebbe dovuta a soffocamento, ma non si sa al momento se si sia trattato di omicidio o suicidio. Il Procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che coordina l’inchiesta, sta indagando e le ipotesi sono diverse. Al momento ci si concentra su possibili preoccupazioni economiche dell’uomo.


Gli investigatori hanno chiesto a Francesca Donato e alla figlia Carolina quali sono stati gli ultimi movimenti della vittima e se ci fossero stati problemi di recente. Sembra che Angelo Onorato avesse confidato a un amico avvocato una preoccupazione economica. Questi si sarebbe presentato agli investigatori per dire di avere ricevuto tempo fa una lettera da Angelo Onorato. Top secret il contenuto, ma pare che parlasse di qualche problema economico per dei contenziosi con alcuni debitori. Ieri mattina Onorato avrebbe avuto un appuntamento di lavoro con un uomo tra Carini e Capaci, in provincia di Palermo.


Francesca Donato ha ribadito alla Polizia che il marito non si sarebbe “mai ucciso” e che “è stato ammazzato”. La Squadra mobile, diretta da Marco Basile, ha ascoltato fino a tardi anche amici e parenti dell’uomo. I rilievi della Polizia scientifica sono proseguiti fino a tardi. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rimosso solo poco prima delle 23 e portato alla camera mortuaria del Policlinico. Con ogni probabilità domani verrà disposta l’autopsia. La figlia Carolina intanto ha postato uno sfogo sui social. “Sono state dette cose inesatte, quindi sento la necessità di specificare come stanno le cose: mio padre non si è suicidato, è stato ammazzato. Non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia così, e soprattutto, per come io stessa insieme a mia madre l’abbiamo trovato. Vi dico che non è stato un suicidio ma un omicidio. Che nessuno osi dire o anche solo pensare che mio padre si sia suicidato. Ringrazio davvero tutti per i messaggi di conforto, perdonatemi se non rispondo”.

E’ un giallo la morte di Angelo Onorato(spunta una lettera)

E’ un giallo la morte di Angelo Onorato(spunta una lettera)Roma, 26 mag. (askanews) – E’ ancora giallo sulla morte di Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato privo di vita nel pomeriggio di ieri nella sua auto, ferma sulla bretella di viale Regione Siciliana a Palermo. La Squadra mobile di Palermo – riporta il Quotidiano di Sicilia – ha ascoltato fino a tarda sera la moglie e la figlia ventenne, Carolina Onorato.


L’imprenditore 55enne era atteso ieri per pranzo, ma intorno alle 14,30 moglie e figlia, non avendo sue notizie né messaggi, hanno provato a rintracciarlo con il localizzatore dello smartphone. Hanno così trovato il corpo dell’uomo nella sua auto, una Range Rover scura, con la cintura ancora allacciata e una fascetta stretta al collo. Per il medico legale la morte sarebbe dovuta a soffocamento, ma non si sa al momento se si sia trattato di omicidio o suicidio. Il Procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che coordina l’inchiesta, sta indagando e le ipotesi sono diverse. Al momento ci si concentra su possibili preoccupazioni economiche dell’uomo.


Gli investigatori hanno chiesto a Francesca Donato e alla figlia Carolina quali sono stati gli ultimi movimenti della vittima e se ci fossero stati problemi di recente. Sembra che Angelo Onorato avesse confidato a un amico avvocato una preoccupazione economica. Questi si sarebbe presentato agli investigatori per dire di avere ricevuto tempo fa una lettera da Angelo Onorato. Top secret il contenuto, ma pare che parlasse di qualche problema economico per dei contenziosi con alcuni debitori. Ieri mattina Onorato avrebbe avuto un appuntamento di lavoro con un uomo tra Carini e Capaci, in provincia di Palermo.


Francesca Donato ha ribadito alla Polizia che il marito non si sarebbe “mai ucciso” e che “è stato ammazzato”. La Squadra mobile, diretta da Marco Basile, ha ascoltato fino a tardi anche amici e parenti dell’uomo. I rilievi della Polizia scientifica sono proseguiti fino a tardi. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rimosso solo poco prima delle 23 e portato alla camera mortuaria del Policlinico. Con ogni probabilità domani verrà disposta l’autopsia. La figlia Carolina intanto ha postato uno sfogo sui social. “Sono state dette cose inesatte, quindi sento la necessità di specificare come stanno le cose: mio padre non si è suicidato, è stato ammazzato. Non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia così, e soprattutto, per come io stessa insieme a mia madre l’abbiamo trovato. Vi dico che non è stato un suicidio ma un omicidio. Che nessuno osi dire o anche solo pensare che mio padre si sia suicidato. Ringrazio davvero tutti per i messaggi di conforto, perdonatemi se non rispondo”.

A Palermo trovato morto il marito dell’eurodeputata Francesca Donato

A Palermo trovato morto il marito dell’eurodeputata Francesca DonatoRoma, 25 mag. (askanews) – L’architetto Angelo Onorato, 54 anni, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, è stato trovato senza vita a Palermo all’interno della sua auto, un suv nero Land Rover. Lo scrive il Quotidiano di Sicilia.


A lanciare l’allarme – spiega Qds – è stata proprio la vice segretaria della Dc Francesca Donato, ex Lega, parlando con alcuni amici che l’hanno chiamata per capire se la vittima fosse realmente il marito, con cui era sposata da oltre vent’anni. Stando a quanto emerso, Onorato aveva qualcosa di stretto intorno attorno al collo, forse una fascetta da elettricista. Esclusi invece i colpi di pistola, di cui si era parlato in un primo momento.

Palermo, trovato morto marito dell’eurodeputata Francesca Donato

Palermo, trovato morto marito dell’eurodeputata Francesca DonatoRoma, 25 mag. (askanews) – L’architetto Angelo Onorato, 54 anni, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, è stato trovato senza vita a Palermo all’interno della sua auto, un suv nero Land Rover. Lo scrive il Quotidiano di Sicilia.


A lanciare l’allarme – spiega Qds – è stata proprio la vice segretaria della Dc Francesca Donato, ex Lega, parlando con alcuni amici che l’hanno chiamata per capire se la vittima fosse realmente il marito, con cui era sposata da oltre vent’anni. Stando a quanto emerso, Onorato aveva qualcosa di stretto intorno attorno al collo, forse una fascetta da elettricista. Esclusi invece i colpi di pistola, di cui si era parlato in un primo momento.

Il Papa ricorda l’impegno di Anelli per la promozione dei valori cristiani

Il Papa ricorda l’impegno di Anelli per la promozione dei valori cristianiRoma, 24 mag. (askanews) – Tramite il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, Papa Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio all’Università Cattolica del Sacro Cuore e alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli per la scomparsa del rettore Franco Anelli.


“Appresa la notizia del tragico decesso del Magnifico Rettore prof. Franco Anelli – si legge nel telegramma – il Sommo Pontefice desidera esprimere la sua vicinanza alla mamma, ai congiunti come pure all’intera famiglia dell’Ateneo e della Fondazione. Nel ricordarne l’impegno per la promozione dei valori cristiani in ambito universitario, favorendo il dialogo con le nuove generazioni, il Santo Padre lo affida alla misericordia divina e, mentre invoca per quanti piangono la sua scomparsa il conforto della fede e della speranza cristiana, volentieri invia la benedizione apostolica”. “Aggiungo l’espressione della mia partecipazione al lutto con un ricordo all’altare”, conclude il telegramma firmato dal card. Parolin.

La Cei: l’autonomia differenziata rischia di minare i vincoli di solidarietà

La Cei: l’autonomia differenziata rischia di minare i vincoli di solidarietàRoma, 24 mag. (askanews) – “Da sempre ci sta a cuore il benessere di ogni persona, delle comunità, dell’intero Paese, mentre ci preoccupa qualsiasi tentativo di accentuare gli squilibri già esistenti tra territori, tra aree metropolitane e interne, tra centri e periferie. In questo senso, il progetto di legge con cui vengono precisate le condizioni per l’attivazione dell’autonomia differenziata – prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione – rischia di minare le basi di quel vincolo di solidarietà tra le diverse Regioni, che è presidio al principio di unità della Repubblica”. Ad esprimere preoccupazione e bocciare alcuni aspetti dell’iniziativa del governo in tema di riforme sono i vescovi italiani che hanno pubblicato una Nota ufficiale sul tema dell’autonomia differenziata. Il testo, annunciato ieri dallo stesso presidente, card. Matteo Zuppi, è stato approvato dal Consiglio Episcopale Permanente il 22 maggio scorso nel corso dei lavori della 79 Assemblea Generale e “raccoglie e fa proprie le preoccupazioni emerse dall’Episcopato italiano”. I vescovi italiani ribadiscono che “il Paese non crescerà se non insieme”, definito nella Nota della Cei, “un fondamentale principio di unità e corresponsabilità, che invita a ritrovare il senso autentico dello Stato, della casa comune, di un progetto condiviso per il futuro”. Principi questi, si aggiunge nella Nota ufficiale, “molto attuali anche oggi, in cui si discutono le modalità di attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, secondo quanto consentito dal dettato costituzionale. Ed è proprio la storia del Paese a dirci che non c’è sviluppo senza solidarietà, attenzione agli ultimi, valorizzazione delle differenze e corresponsabilità nella promozione del bene comune”, tengono a ribadire i vescovi italiani che aggiungono che proprio la parola “‘insieme sia la chiave per affrontare le sfide odierne e la via che conduce a un futuro possibile per tutti. Siamo convinti infatti – e la storia lo conferma – che il principio di sussidiarietà sia inseparabile da quello della solidarietà”. “Ogni volta che si scindono – si legge ancora nel documento della Cei – si impoverisce il tessuto sociale, o perché si promuovono singole realtà senza chiedere loro di impegnarsi per il bene comune, o perché si rischia di accentrare tutto a livello statale senza valorizzare le competenze dei singoli. Solidarietà e sussidiarietà devono camminare assieme altrimenti si crea un vuoto impossibile da colmare”.

Alunni stranieri, Valditara: “dal 2025 l’obbligo di accertare la conoscenza dell’italiano”

Alunni stranieri, Valditara: “dal 2025 l’obbligo di accertare la conoscenza dell’italiano”Roma, 24 mag. (askanews) – Nel Consiglio dei Ministri di oggi il governo ha approvato il decreto legge del ministro Valditara con norme sull’integrazione degli alunni stranieri a scuola: “Nelle classi dove gli studenti di origini straniere, e che abbiano importanti carenze nella conoscenza della lingua, siano uguali o superiori al 20%, dal 2025 arriverà un docente adeguatamente formato che affiancherà con lezioni di potenziamento il lavoro di classe. Già da settembre, intanto, le scuole potranno organizzare corsi aggiuntivi extracurricolari di potenziamento grazie a fondi ad hoc del PON”, ha spiegato il ministro.


“Il 30% dei ragazzi stranieri – ha ricordato – si disperde, il 22% non ha competenze adeguate nella lingua italiana: ci concentriamo su quegli studenti stranieri di prima immigrazione che non conoscono la lingua italiana. Le scuole saranno obbligate, eventualmente utilizzando i CPIA (i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, ndr), a verificare e accertare la conoscenza della lingua italiana per gli studenti di prima immigrazione che non la conoscano. Formiamo dei docenti specificamente per il potenziamento della lingua italiana per questi ragazzi: la norma potrà dispiegare i suoi effetti dall’anno scolastico 2025/2026. Mettiamo risorse apposite per un potenziamento specifico per questi ragazzi laddove il numero arrivi a almeno al 20% nella classe. Dal prossimo anno scolastico mettiamo delle risorse per rendere obbligatoria la formazione extracurriculare per Italiano sempre per i ragazzi di prima immigrazione che non conoscono la lingua italiana, per tutti i modelli di scuola”. Per Valditara “non è una iniziativa spot”, ma “una grande iniziativa che prevede risorse molto significative per formare docenti specializzati nell’insegnamento della lingua italiana di ragazzi che non hanno alcuna conoscenza della nostra lingua, che non sanno nemmeno dire buongiorno o buonasera, e che sono quelli più fragili. È una norma di grande civiltà, molto inclusiva, non discrimina: i ragazzi stranieri vengono immessi nella classe con gli altri ma avranno corsi di italiano potenziato perchè rispetto agli altri ragazzi loro non la conoscono. Con risorse importanti formiamo docenti che hanno il compito di far sì che possano arrivare alla pari con gli studenti italiani”.


“Nel frattempo stanziamo anche risorse importanti per far sì che ci sia al pomeriggio il potenziamento, come avviene anche in altri paesi europei. Lo scopo è mettere alla pari i ragazzi che non conoscono la nostra lingua con gli studenti italiani”. “Per il momento l’allargamento dell’obbligo di frequenza alla scuola dell’infanzia non è contemplato, ci stiamo ragionando ma è un problema più ampio che non riguarda solo gli stranieri. È una misura sensata su cui stiamo lavorando”, ha concluso il ministro.

Cei: autonomia differenziata rischia di minare vincoli solidarietà

Cei: autonomia differenziata rischia di minare vincoli solidarietàRoma, 24 mag. (askanews) – “Da sempre ci sta a cuore il benessere di ogni persona, delle comunità, dell’intero Paese, mentre ci preoccupa qualsiasi tentativo di accentuare gli squilibri già esistenti tra territori, tra aree metropolitane e interne, tra centri e periferie. In questo senso, il progetto di legge con cui vengono precisate le condizioni per l’attivazione dell’autonomia differenziata – prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione – rischia di minare le basi di quel vincolo di solidarietà tra le diverse Regioni, che è presidio al principio di unità della Repubblica”. Ad esprimere preoccupazione e bocciare alcuni aspetti dell’iniziativa del governo in tema di riforme sono i vescovi italiani che hanno pubblicato una Nota ufficiale sul tema dell’autonomia differenziata. Il testo, annunciato ieri dallo stesso presidente, card. Matteo Zuppi, è stato approvato dal Consiglio Episcopale Permanente il 22 maggio scorso nel corso dei lavori della 79ª Assemblea Generale e “raccoglie e fa proprie le preoccupazioni emerse dall’Episcopato italiano”.