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E’ naufragato un gommone al largo della Libia, 61 dispersi

E’ naufragato un gommone al largo della Libia, 61 dispersiMilano, 16 dic. (askanews) – Un gommone con a bordo 86 migranti è naufragato al largo della Libia. Lo ha riferito sui social il giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura citando come fonte l’Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni. I dispersi sono 61, i superstiti 25 e sono stati sbarcati a Tripoli dal rimorchiatore “Vos Triton”. L’imbarcazione era partita circa due giorni fa da Zuara, località della costa libica situata 120 chilometri a ovest della capitale Tripoli. (Foto di repertorio). (Asa/San)

Domani a Fiumicino celebrazioni per i 50 anni della strage del ’73

Domani a Fiumicino celebrazioni per i 50 anni della strage del ’73Roma, 16 dic. (askanews) – Cinquanta anni fa, il 17 dicembre 1973, nella strage di Fiumicino ad opera di un commando di terroristi perdevano la vita trentadue persone. Tra le vittime sei italiani, la famiglia De Angelis, con Giuliano, Emma e la figlia Monica, Raffaele Narciso, Domenico Ippoliti e il finanziere Antonio Zara, ucciso mentre cercava di opporre resistenza ai terroristi e per questo insignito della medaglia d’oro al valor militare. Domani, a 50 anni dalla strage compiuta all’aeroporto di Fiumicino, nello scalo romano verranno ricordate tutte le vittime nell’ambito di una serie di celebrazioni istituzionali, della Guardia di Finanza e di Aeroporti di Roma, che si concluderanno quando i familiari dei sei caduti italiani si riuniranno, alle 11.30, presso la targa commemorativa collocata nelle vicinanze del luogo dell’attentato.

Processo Vaticano, Becciu condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione

Processo Vaticano, Becciu condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusioneCittà del Vaticano, 16 dic. (askanews) – Cinque anni e 6 mesi di reclusione, interdizione perpetua dei pubblici uffici e 8 mila di multa. Questa la condanna comminata al cardinale Angelo Becciu dal Tribunale vaticano dopo la Camera di consiglio che ha concluso il processo per lo scandalo finanziario legato alla compravendita del Palazzo di Londra e ai fondi della Santa Sede. Inoltre, confisca di 200 milioni e 500 mila di dollari americani “quale profitto dal delitto di peculato”.

Papa Francesco: sarà un Natale doloroso soprattutto in Terra Santa

Papa Francesco: sarà un Natale doloroso soprattutto in Terra SantaCittà del Vaticano, 16 dic. (askanews) – Quello che si sta avvicinando sarà un Natale doloroso a causa delle guerre in corso nel mondo, anchenella terra di Gesù. A ricordarloè stato Papa Francesco ricevendo stamane in Vaticano i Figuranti del Presepio Vivente della Basilica di Santa Maria Maggiore.

Il Papa ha voluto, in particolare, rivolgere un “pensiero è per i nostri fratelli e sorelle di Betlemme, la Betlemme di oggi. E naturalmente si estende a tutti gli abitanti della Terra dove Gesù è nato, è vissuto, è morto e risorto. Sappiamo qual è la situazione, a causa della guerra, conseguenza di un conflitto che dura da decenni. Allora la vostra rappresentazione dev’essere vissuta in solidarietà con questi fratelli e sorelle che soffrono tanto. – ha detto Francesco – Per loro si preannuncia un Natale di dolore, di lutto, senza pellegrini, senza celebrazioni. Non vogliamo lasciarli soli. Siamo loro vicini con la preghiera, con l’aiuto concreto e anche con il vostro Presepe Vivente, che ricorda a tutti come la sofferenza di Betlemme sia una ferita aperta per il Medio Oriente e per il mondo intero. Questo Natale – ha concluso – pensiamo, pensiamo alla Terra Santa”.

Sanità: camici bianchi tornano in sciopero il 18 dicembre

Sanità: camici bianchi tornano in sciopero il 18 dicembreRoma, 15 dic. (askanews) – “I nostri appelli sono inascoltati da tempo. Non ci resta che fermarci. Sciopero di 24 ore il 18 dicembre”. Medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari, di AAROI-EMAC, FASSID (Federazione AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR), FVM e CISL Medici tornano a incrociare le braccia, “bloccando a livello nazionale tutte le prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare”. “Diamo così seguito – spiegano in una nota – allo stato di mobilitazione e alla sequenza delle numerose iniziative di protesta finora adottate, più che mai necessarie, per opporci ad una Manovra che va a danno del Servizio Sanitario Pubblico, non risponde alle esigenze del personale sanitario, strizza l’occhio al privato e, cosa più grave di tutte, non riduce una lista d’attesa e non tutela la salute dei cittadini. Difendere il Servizio Sanitario Nazionale – si legge – ha per noi un valore morale oltre che politico, per evitare che un patrimonio fondamentale della nostra società e del nostro welfare possa essere abbandonato a una politica incapace e piegata a interessi di mercato”. Il 18 sarà anche organizzato davanti al Ministero della Salute un Presidio di circa 100 Medici, Veterinari e Dirigenti Sanitari alla presenza dei Presidenti e Segretari Nazionali delle Sigle che hanno proclamato lo sciopero.

La manifestazione, spiegano i camici bianchi, “attraverso una rappresentanza di quanti aderiranno allo sciopero, ha l’obiettivo di portare le istanze della mobilitazione nazionale “al domicilio” del diretto referente dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari del SSN, ossia il Ministro della Salute. Contestualmente, in quasi tutte le regioni di Italia, si svolgeranno iniziative per sensibilizzare e portare all’attenzione dei Governi nazionali e regionali e della popolazione la situazione di grave crisi del SSN”.

Salgono i ricoveri per Covid, anche in terapia intensiva. Casi in lieve calo

Salgono i ricoveri per Covid, anche in terapia intensiva. Casi in lieve caloRoma, 15 dic. (askanews) – Salgono nell’ultima settimana i ricoveri, con infezione da SARS-CoV-2 in Italia. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità-Ministero della Salute che sottolinea come “pur osservando un ulteriore aumento del tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva rispetto alla settimana precedente, l’impatto sugli ospedali nel complesso resti contenuto”, inoltre, “nel periodo di monitoraggio, si osserva una lieve diminuzione dell’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione”. Si conferma “la predominanza di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB, ed in particolare alla variante d’interesse EG.5. Si assiste, inoltre, ad un incremento nella proporzione di sequenze riconducibili alla variante d’interesse BA.2.86, in accordo con quanto osservato in altri Paesi”.

Al 13 dicembre l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 11,9% (7.426 ricoverati), in aumento rispetto alla settimana precedente (10,7% al 06/12/2023). In aumento anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,7% (240 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (2,5% al 06/12/2023). I tassi di ospedalizzazione e mortalità – evidenzia il bollettino – aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 05/12/2023 è pari a 0,80 (0,77 – 0,83), sotto la soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 07/12/2023-13/12/2023 è pari a 94 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (101 casi per 100.000 abitanti nella settimana 30/11/2023-06/12/2023). L’incidenza settimanale (07/12/2023-13/12/2023) dei casi diagnosticati e segnalati presenta variazioni in quasi tutte le Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Lazio (148 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (2 casi per 100.000 abitanti). La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza settimanale è sostanzialmente stabile in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 59 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti. Stabile, rispetto alle settimane precedenti, la percentuale di reinfezioni: circa il 45%.

Covid: salgono ricoveri, anche in terapia intensiva. Casi in lieve calo

Covid: salgono ricoveri, anche in terapia intensiva. Casi in lieve caloRoma, 15 dic. (askanews) – Salgono nell’ultima settimana i ricoveri, con infezione da SARS-CoV-2 in Italia. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità-Ministero della Salute che sottolinea come “pur osservando un ulteriore aumento del tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva rispetto alla settimana precedente, l’impatto sugli ospedali nel complesso resti contenuto”, inoltre, “nel periodo di monitoraggio, si osserva una lieve diminuzione dell’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione”. Si conferma “la predominanza di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB, ed in particolare alla variante d’interesse EG.5. Si assiste, inoltre, ad un incremento nella proporzione di sequenze riconducibili alla variante d’interesse BA.2.86, in accordo con quanto osservato in altri Paesi”.

Al 13 dicembre l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 11,9% (7.426 ricoverati), in aumento rispetto alla settimana precedente (10,7% al 06/12/2023). In aumento anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,7% (240 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (2,5% al 06/12/2023). I tassi di ospedalizzazione e mortalità – evidenzia il bollettino – aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età . L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 05/12/2023 è pari a 0,80 (0,77 – 0,83), sotto la soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 07/12/2023-13/12/2023 è pari a 94 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (101 casi per 100.000 abitanti nella settimana 30/11/2023-06/12/2023). L’incidenza settimanale (07/12/2023-13/12/2023) dei casi diagnosticati e segnalati presenta variazioni in quasi tutte le Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Lazio (148 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (2 casi per 100.000 abitanti). La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza settimanale è sostanzialmente stabile in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 59 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti. Stabile, rispetto alle settimane precedenti, la percentuale di reinfezioni: circa il 45%.

Il Papa: fermare il turbine della violenza. Incredibile quanti bambini sono morti a Gaza

Il Papa: fermare il turbine della violenza. Incredibile quanti bambini sono morti a GazaRoma, 15 dic. (askanews) – “Anche noi possiamo amarci gli uni gli altri come fratelli. Quanto bisogno ne abbiamo oggi! Tanti popoli, tanti ragazzi soffrono a causa della guerra! Sapete quanti bambini sono morti a Gaza in questa ultima guerra? Più di tremila. È incredibile, ma è la realtà. E in Ucraina sono più di cinquecento, e nello Yemen, in anni di guerra, sono migliaia. Il loro ricordo ci invita ad essere a nostra volta luci per il mondo, per toccare il cuore di tante persone, specialmente di chi può fermare il turbine della violenza”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo oggi in udienza in Vaticano i ragazzi dell’Azione Cattolica.

“Amare Dio e amarci tra noi: solo così il mondo ritroverà la luce e la pace di cui ha bisogno, come cantavano gli angeli a Betlemme. Amare Dio e gli altri: in famiglia, in parrocchia, a scuola e lungo le strade che percorrete ogni giorno, per aiutare tutti a credere che è ancora possibile cambiare rotta, scegliere la vita e tornare a sperare”, ha concluso il Papa.

Edilizia, Governo a Green Building Council: sostenibilità sia condivisa

Edilizia, Governo a Green Building Council: sostenibilità sia condivisaRoma, 14 dic. (askanews) – Più sostenibilità nel settore edilizio, ma che non diventi un boomerang sociale ed economico. Con la prospettiva dell’impatto delle nuove regole europee per l’efficienza energetica degli edifici, ma con la volontà del Governo, del Parlamento e dei Comuni, che ogni misura nel settore, a partire dal nuovo Piano casa e dalla nuova norma sulla rigenerazione di prossima introduzione, possano essere decise insieme alle forze produttive e sociali. Sono gli esiti dell’incontro “la responsabilità del cambiamento per il benessere delle persone” promosso a Roma del Green Building Council Italia e a cura di Ambrosetti The European house.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, il presidente Anci Antonio Decaro, l’assessore capitolino al Patrimonio Tobia Zevi, accolti da Fabrizio Capaccioli, presidente di Green Building Council Italia. Salvini ha annunciato la prima riunione, il 19 dicembre, verso un nuovo Piano casa nazionale, ma ha rivendicato anche un nuovo metodo di lavoro: “abbiamo provato a mettere nel Codice degli appalti un’impronta che desse più importanza all’obiettivo rispetto alle procedure, nei limiti del codice civile e penale. Il mio obiettivo – ha spiegato Salvini – è sistemare con il piano Pinqua 15.000 case di edilizia popolare che con i fondi Pnrr devo consegnare chiavi in mano entro il 2026. Se per il raggiungimento del risultato riesco ad osservare la procedura, sono contento, ma – ha ironizzato -, se per raggiungere il risultato ho un rilievo dell’Anac, un rilievo dell’Art, un rilievo della Cgil, un rilievo della Corte dei conti, mi assumo la responsabilità di esercitare il mio diritto di ministro”.

“Stiamo lavorando alla norma sulla rigenerazione urbana, una misura molto importante che nella scorsa legislatura non ha visto la nascita perché affidata a maggioranze variegate che non hanno raggiunto un accordo – ha annunciato il sottosegretario Morelli -. Quella attuale è una maggioranza solida, uscita dalle urne che prevede di governare altri 4 anni e ha tutta l’intenzione di mettere in campo una norme di cui le associazioni come Gbc possano essere protagonisti con la piena liceità di suggerire e consigliare”. “Tutto quello che deve essere fatto per i nostri cittadini, per vivere in un mondo migliore, vogliamo che venga deciso dopo essere stato condiviso – ha sostenuto a sua volta il vicepresidente Centinaio -. Penso ad alcuni tentativi di decisioni arrivati dall’Europa: erano presi sulla testa delle persone senza pensare che il cambiamento energetico nel quale siamo dentro non possa essere imposto sulla testa di chi deve aiutarci a realizzarlo.”.

Secondo il campione elaborato da Eumetra e presentato dal sociologo Renato Mannheimer, il 78% degli italiani sa che la sostenibilità passa attraverso tetti, finestre e energia delle proprie case. Il 66% sa che per renderla più sostenibile vanno fatti dei lavori ma il 52% ritiene che si adeguerebbe alla nuova normativa europea farebbe solo in presenza di un incentivo statale. “Come abbiamo visto nelle Marche, in Emilia Romagna e in Toscana – ha sottolineato il presidente Anci Antonio Decaro – la natura ci presenta l’urgenza di intervenire, dobbiamo farlo insieme ciascuno per la propria parte: i cittadini vanno supportati da interventi dello Stato nella transizione energetica. Noi sindaci lo stiamo facendo con modifiche al regolamento edilizio, investendo sulla mobilità sostenibile, sull’efficienza energetica: dobbiamo essere positivi e motivati sulla strada che dobbiamo percorrere insieme”.

L’edilizia, ha sottolineato l’assessore capitolino Zevi “è il capitolo più complesso della sostenibilità perché la percentuale maggiore di emissioni viene dagli edifici privati, a maggior ragione a Roma dove la maggior parte degli edifici è stata costruita prima del ’71”. “Noi – ha aggiunto – che abbiamo aderito fin dal 2017 al patto dei sindaci C40 ci siamo impegnati a ridurre le nostre emissioni del 40% al 2030, e abbiamo di recente pubblicato un Piano clima molto ambizioso, che aumenta questo obiettivo al 66%. Ma questa sfida per limitare l catastrofe ambientale – ha concluso – non deve trasformarsi in una catastrofe per chi sta peggio, e questo è il principale compito che abbiamo”.

Camorra, arrestato a Scampia il superltatitante Angrisano

Camorra, arrestato a Scampia il superltatitante AngrisanoRoma, 14 dic. (askanews) – I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli hanno arrestato questa mattina Gaetano Angrisano, 31 anni, tra i 100 latitanti più pericolosi d’Italia e ritenuto elemento di spicco del clan camorristico “Vanella Grassi”, che ha fatto del lotto G di Scampia la sua roccaforte.

Angrisano è stato preso proprio a Scampia, durante una festa. Per un anno e mezzo è sfuggito alle manette, nonostante una condanna a 10 anni di reclusione pendente per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.I militari hanno seguito le sue tracce, svolgendo indagini tecniche e tradizionali. Ogni tessera del puzzle lasciava presagire che non fosse lontano dal suo quartiere. E questa notte, più di 250 carabinieri hanno letteralmente cinturato il lotto G. Impossibile entrare o uscire. Hanno perquisito tutte le abitazioni a “blocchi di edifici” e lo hanno stanato. Angrisano ha dovuto lasciare amici e parenti subito dopo la torta.

Il 31enne, ora nel carcere di Secondigliano, è il 15esimo latitante catturato quest’anno dai carabinieri.