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Per le festività italiani viaggiatori nonostante inflazione e conflitti

Per le festività italiani viaggiatori nonostante inflazione e conflittiRoma, 14 dic. (askanews) – Sono incoraggianti i dati che emergono dall’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi, l’associazione del Tour Operating italiano, relativamente alle scelte degli italiani in occasione delle imminenti festività di fine anno, che coincidono con tempo a disposizione e propensione a spendere sempre più per i viaggi. Le prenotazioni registrate dagli Associati ASTOI relative alle festività di fine 2023 e inizio 2024 mostrano un incremento medio dei ricavi pari all’11% rispetto alla stagione 2022. Si torna a prenotare le vacanze con anticipo con un deciso incremento dell’Advance Booking rispetto al 2022, anno ancora interessato dalla coda Covid che spingeva i consumatori a rimandare le prenotazioni in prossimità della data di partenza. I viaggi o soggiorni hanno una durata media pari a 8.5 giorni, leggermente più lunga rispetto allo scorso anno. DOVE ANDRANNO GLI ITALIANI DURANTE LE FESTE – Tra i viaggiatori che preferiscono restare in Italia la montagna resta sempre protagonista durante la stagione invernale, tanto che in alcuni casi registra volumi superiori fino al +29% rispetto all’anno scorso. Si evidenzia una propensione alla prenotazione anticipata, caratteristica di questa tipologia di vacanza e crescono anche i flussi provenienti dal mercato straniero. Il cliente che prenota la montagna non si fa scoraggiare dai rincari, forse perché il segmento neve è tradizionalmente alto spendente. La durata media del soggiorno è di 5 notti, con un costo medio di 1.500 euro per persona. In Europa, Islanda e Norvegia sono le mete predilette. Nel periodo di Natale e Capodanno si registrano per queste mete incrementi superiori al 23% rispetto allo scorso anno. Qui la richiesta verte quasi sempre su viaggi itineranti, che includano più località, con servizi assemblati di diverso tipo (dagli spostamenti ai pernottamenti e visite guidate, fino alle esperienze personalizzate). Nel medio raggio, la preferenza verso Capo Verde e Canarie compensa in parte il calo dei flussi turistici verso il Medio Oriente ed il Nord Africa. Non si può infatti negare che l’evento del 7 ottobre in Israele e gli accadimenti successivi abbiano determinato ricadute sulle prenotazioni, prevalentemente nel mese di ottobre, soprattutto verso l’Egitto classico, il Mar Rosso egiziano, la Giordania e la penisola arabica; tuttavia, l’ondata emotiva sembra essersi attenuata e oggi sono molto diminuite le cancellazioni e ripartite le prenotazioni. In termini percentuali, l’impatto del conflitto in Medio Oriente si è registrato principalmente su Egitto (-13%) e Giordania (-49%); il dato appare più negativo se si considera che il trend, prima dell’attacco verso Israele, vedeva su entrambe le destinazioni una crescita rilevante. Il lungo raggio premia Oceano Indiano, East Africa, Oriente e Caraibi. Il desiderio di un soggiorno al mare e al caldo porta a prenotare Maldive, Zanzibar, Kenya, Thailandia e Indonesia, insieme a Repubblica Dominicana. Quanti propendono per viaggi di scoperta scelgono Stati Uniti, Thailandia, India, Vietnam, Argentina e Sudafrica; in questo caso la durata media è di 10 giorni, con un range di spesa che varia dai 3.000 euro per soggiorni balneari a oltre 4.000 per i tour. Nel settore crocieristico, le partenze di Natale e Capodanno sono tra le più apprezzate nella programmazione annuale, perché si tratta di un periodo dell’anno speciale, in cui le persone desiderano particolarmente festeggiare a bordo. Tra le destinazioni preferite ci sono i Caraibi e gli Emirati Arabi, molto ambiti per una fuga al caldo nel pieno dell’inverno, ma anche il Mediterraneo riesce sempre ad affascinare grazie al mix di tradizioni, città d’arte e cultura. Nel Mediterraneo, oltre alle destinazioni classiche come Spagna, Francia e Italia, riscuotono grande apprezzamento Turchia, Grecia e Canarie. Le crociere non sono state impattate dallo scenario geopolitico di incertezza, anche perché le navi sono asset mobili per definizione e perciò possono essere riposizionate a seconda delle circostanze. Secondo i dati diffusi recentemente in occasione dell’Italian Cruise Day, la principale manifestazione crocieristica in Italia, nel 2023 saranno quasi 13 milioni i passeggeri movimentati dalle navi da crociera nei porti italiani: si tratta del record storico negli ultimi 30 anni. COSA CHIEDONO GLI ITALIANI AL TURISMO ORGANIZZATO – I viaggiatori, sempre più digitali e tecnologici, hanno maggior desiderio di conoscere il mondo e di raccontare le proprie emozioni. Chiedono perciò viaggi più ricchi di esperienze, di significato, desiderano vivere il viaggio sentendosi parte integrante dei territori che visitano, stabilire un contatto più profondo con le realtà locali immergendosi nella cultura e nella scoperta di tutte le tipicità di quei luoghi, che si tratti di vacanze in Italia o all’estero. In Italia si nota un cambiamento nelle esigenze degli ospiti: la montagna non è più percepita solo come location per la settimana di sport sulle piste; si assiste alla riscoperta dei luoghi per rigenerarsi, stando all’aria aperta e riappropriandosi della tradizione gastronomica del territorio. Non solo sci (molte le famiglie con bambini), le persone amano anche fare passeggiate sulla neve con le ciaspole, visitare malghe in quota o dedicarsi al proprio benessere in una spa. In Europa chi si affida al Turismo Organizzato nella maggior parte di casi non è alla ricerca del city break o solamente di volo e hotel, ma si aspetta un itinerario con più mete, ben strutturato e con il supporto di guide parlanti italiano che diano valore a visite complete. I connazionali si rivolgono al Turismo Organizzato per trovare garanzie, tutele e assistenza. Il contesto sociopolitico attuale determina talvolta repentini cambi di scenario che, a livello operativo, si traducono in cancellazioni di rotazioni aeree da parte di vettori o in altri disagi e imprevisti da affrontare. Il turista fai da te deve fronteggiare autonomamente improvvisi cambiamenti in assenza di tutele per cause imponderabili. Per contro, chi si affida al Turismo Organizzato trova interlocutori affidabili e multimodali che nelle situazioni di incertezza e preoccupazione, grazie alla professionalità e al know-how acquisito nel tempo, sono in grado di tutelare e offrire assistenza al viaggiatore. Commenta Pier Ezhaya, presidente ASTOI Confindustria Viaggi: “Le prenotazioni per il periodo di altissima stagione vedono una crescita dei ricavi dell’11% sul 2022 e la quasi totalità delle destinazioni coinvolte mostra un trend positivo, sia per vacanze stanziali al mare sia per quelle più itineranti. Per quanto riguarda le mete preferite riscontriamo riconferme per alcune destinazioni classiche come Oceano Indiano, East Africa, Caraibi e Stati Uniti, ma anche Sudest asiatico, Argentina e Sudafrica. Molto bene anche le performance dei tour in Nord Europa e le crociere negli Emirati e nel Mediterraneo. Per il medio raggio, a seguito di quanto sta accadendo in Israele, la domanda si è in parte riconvertita su Canarie e Capo Verde, anche se l’ondata emotiva si sta attenuando e sono riprese le prenotazioni, oltre a essere diminuite le cancellazioni. Tutele, assistenza e qualità dei servizi del Turismo Organizzato assumono una rilevanza sempre più significativa, che i viaggiatori riconoscono e premiano in fase di prenotazione”, conclude.

Il Papa dice che le tecnologie usate per le guerre le rendono ancora più devastanti

Il Papa dice che le tecnologie usate per le guerre le rendono ancora più devastantiCittà del Vaticano, 14 dic. (askanews) – L’uso delle più sofisticate tecnologie e dell’intelligenza artificiale, stanno portando, se usate nell’ambito della produzione bellica, a guerre sempre più devastanti e “fredde” con una percezione meno grave delle tragedie che i confliti producono. A lanciare l’allarme è Papa Francesco nel suo Messaggio in occasione della 57.ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2024 sul tema “Intelligenza artificiale e pace”.

“In questi giorni, guardando il mondo che ci circonda, non si può sfuggire alle gravi questioni etiche legate al settore degli armamenti. – scrive Francesco nel suo Messaggio – La possibilità di condurre operazioni militari attraverso sistemi di controllo remoto ha portato a una minore percezione della devastazione da essi causata e della responsabilità del loro utilizzo, contribuendo a un approccio ancora più freddo e distaccato all’immensa tragedia della guerra. La ricerca sulle tecnologie emergenti nel settore dei cosiddetti ‘sistemi d’arma autonomi letali, incluso l’utilizzo bellico dell’intelligenza artificiale, è un grave motivo di preoccupazione etica”. Il Papa fa notare poi che “i sistemi d’arma autonomi non potranno mai essere soggetti moralmente responsabili: l’esclusiva capacità umana di giudizio morale e di decisione etica è più di un complesso insieme di algoritmi, e tale capacità non può essere ridotta alla programmazione di una macchina che, per quanto ‘intelligente’, rimane pur sempre una macchina”.

Per questo motivo, resta un “imperativo garantire una supervisione umana adeguata, significativa e coerente dei sistemi d’arma. Non possiamo nemmeno ignorare – scrive ancora PapaFrancesco – la possibilità che armi sofisticate finiscano nelle mani sbagliate, facilitando, ad esempio, attacchi terroristici o interventi volti a destabilizzare istituzioni di governo legittime”. “Il mondo, insomma, – sottolinea subito il Pontefice – non ha proprio bisogno che le nuove tecnologie contribuiscano all’iniquo sviluppo del mercato e del commercio delle armi, promuovendo la follia della guerra. Così facendo, non solo l’intelligenza, ma il cuore stesso dell’uomo, correrà il rischio di diventare sempre più ‘artificiale’”. Da qui la constatazione che “le più avanzate applicazioni tecniche non vanno impiegate per agevolare la risoluzione violenta dei conflitti, ma per pavimentare le vie della pace. In un’ottica più positiva, se l’intelligenza artificiale fosse utilizzata per promuovere lo sviluppo umano integrale, – conclude Francesco nel suo Messaggio – potrebbe introdurre importanti innovazioni nell’agricoltura, nell’istruzione e nella cultura, un miglioramento del livello di vita di intere nazioni e popoli, la crescita della fraternità umana e dell’amicizia sociale”.

I “progressi nello sviluppo di forme di intelligenza artificiale servano, in ultima analisi, la causa della fraternità umana e della pace. Non è responsabilità di pochi, ma dell’intera famiglia umana”. Proprio la pace e la fraternità “infatti, è il frutto di relazioni che riconoscono e accolgono l’altro nella sua inalienabile dignità, e di cooperazione e impegno nella ricerca dello sviluppo integrale di tutte le persone e di tutti i popoli”, ha poi affermato Francesco. “La mia preghiera all’inizio del nuovo anno – scrive quindi Papa Francesco – è che il rapido sviluppo di forme di intelligenza artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana. Possano i fedeli cristiani, i credenti di varie religioni e gli uomini e le donne di buona volontà – ha auspicato Francesco – collaborare in armonia per cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale, e consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico”.

“L’affidamento a processi automatici che categorizzano gli individui, ad esempio attraverso l’uso pervasivo della vigilanza o l’adozione di sistemi di credito sociale, potrebbe avere ripercussioni profonde anche sul tessuto civile, stabilendo improprie graduatorie tra i cittadini. E questi processi artificiali di classificazione potrebbero portare anche a conflitti di potere, non riguardando solo destinatari virtuali, ma persone in carne ed ossa”. “Il rispetto fondamentale per la dignità umana postula di rifiutare che l’unicità della persona venga identificata con un insieme di dati. Non si deve permettere agli algoritmi – sottolinea il Papa – di determinare il modo in cui intendiamo i diritti umani, di mettere da parte i valori essenziali della compassione, della misericordia e del perdono o di eliminare la possibilità che un individuo cambi e si lasci alle spalle il passato”. Ma il Papa non tralascia nemmeno “l’impatto delle nuove tecnologie in ambito lavorativo: mansioni che un tempo erano appannaggio esclusivo della manodopera umana vengono rapidamente assorbite dalle applicazioni industriali dell’intelligenza artificiale. Anche in questo caso, -si legge – c’è il rischio sostanziale di un vantaggio sproporzionato per pochi a scapito dell’impoverimento di molti. Il rispetto della dignità dei lavoratori e l’importanza dell’occupazione per il benessere economico delle persone, delle famiglie e delle società, la sicurezza degli impieghi e l’equità dei salari dovrebbero costituire – conclude Francesco – un’alta priorità per la Comunità internazionale, mentre queste forme di tecnologia penetrano sempre più profondamente nei luoghi di lavoro”.

Maltempo al Centro-Sud con neve fino in collina

Maltempo al Centro-Sud con neve fino in collinaRoma, 14 dic. (askanews) – L’atmosfera nei prossimi giorni sarà irrequieta. Avremo degli scambi importanti ed anomali nel cuore del mese di dicembre: passeremo infatti da 5-7°C sotto media, previsti fino al weekend, ad una scaldata eccezionale da domenica pomeriggio in poi ad iniziare dalle Alpi. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma grandi movimenti atmosferici nei prossimi giorni. La sorpresa arriverà da domenica quando nel cuore dell’Europa Centrale si formerà un blocco anticiclonico granitico ed eccezionale con valori di pressione fino ed oltre 1045 hPa. Questo blocco si espanderà, con l’inizio della nuova settimana, verso l’Italia iniziando dalle Alpi dove già domenica andremo sopra media di quasi 10°C. In seguito il termometro salirà in modo sensibile quasi ovunque, ma soprattutto dalla collina in su: con questo tipo di blocco anticiclonico non escludiamo infatti frequenti nubi basse o nebbie nelle pianure del Centro-Nord. Prima di arrivare al gigantesco blocco anticiclonico nel cuore dell’Europa, l’Italia risentirà ancora del passaggio del Ciclone di Santa Lucia che porterà nelle prossime ore maltempo al Centro-Sud: sono previste piogge in trasferimento dalla Toscana verso Abruzzo e Molise con neve sugli Appennini oltre i 1100-1300 metri; il sistema perturbato raggiungerà anche il Sud con un brusco calo delle massime che dai 25-28 gradi anomali di ieri si riporteranno nelle medie. Venerdì 15 dicembre, assisteremo ancora a instabilità e rovesci al Sud e sul Medio Adriatico con altre nevicate sugli Appennini, fino a quote collinari; al Nord splenderà il sole, a tratti disturbato dal vento sulle Alpi di confine e dalle nebbie anche fitte in Pianura Padana. Il weekend sarà ‘Giano bifronte’, dai 2 volti: sabato ancora freddo con valori sotto le medie quasi ovunque, specie al mattino con locali forti gelate; da domenica, invece, il respiro prepotente del Blocco anticiclonico franco-teutonico espellerà aria calda verso il nostro Paese. Ecco che, gradualmente, le temperature tenderanno a salire iniziando dall’alta quota per poi investire gran parte del nostro territorio da lunedì 18 in poi; se la proiezione venisse confermata potremmo andare incontro ad un Santo Natale mite e soleggiato come oramai avviene da decenni. D’altronde dobbiamo ricordare che il mese di dicembre è il mese più caldo dell’inverno, ancora in presenza di mari relativamente caldi e dei ricordi dell’estate italiana sempre più lunga e senza fine.

Fine vita, Ass. Coscioni: in ultimi 12 mesi 14mila richieste di info

Fine vita, Ass. Coscioni: in ultimi 12 mesi 14mila richieste di infoMilano, 13 dic. (askanews) – Negli ultimi 12 mesi l’Associazione Luca Coscioni, attraverso il numero bianco coordinato dalla compagna di Dj Fabo, Valeria Imbrogno, ha ricevuto 13.977 richieste di informazioni sulle tematiche del fine vita. Una media di 38 richieste al giorno (sabato e festivi compresi) con un aumento del 24% rispetto ai 12 mesi precedenti”. Lo ha comunicato Matteo Mainardi, coordinatore della campagna Eutanasia Legale promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni, nel corso di una conferenza stampa sulla morte avvenuta a Trieste lo scorso 28 novembre di una 55enne affetta da sclerosi multipla, prima persona in Italia ad ottenere il suicidio assistito con l’assistenza completa del Servizio sanitario nazionale.

In particolare, “le richieste di informazioni su eutanasia o suicidio medicalmente assistito sono state 2.470 (7 al giorno) e 782 relative all’interruzione della terapie e la sedazione palliativa profonda (quasi due al giorno)” ha precisato Mainardi, ricordando che le disobbiedenze civili vanno avanti, al momento oltre 50 persone hanno fatto richiesta di adesione a Soccorso Civile, l’associazione fondata da Marco Cappato per offrire assistenza agli accompagnamenti in Svizzera. L’Associazione ha ricordato infine che sono “cinque le Regioni che hanno già dichiarato ammissibile la proposta di legge ‘Liberi Subito’”, e che “secondo una recente indagine del Censis, sono 7 su 10 gli italiani che si sono detti favorevoli ad una legge sul fine vita”.

Il Papa lancia un nuovo appello per cessate-il-fuoco in Medio Oriente

Il Papa lancia un nuovo appello per cessate-il-fuoco in Medio OrienteCittà del Vaticano, 13 dic. (askanews) – “Seguo con preoccupazione e dolore il conflitto in Israele e in Palestina. Rinnovo il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario. Si soffre tanto lì, incoraggio tutte le parti coinvolte a riprendere i negozianti e chiedo a tutti di assumersi l’urgente impegno di far arrivare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza che è allo stremo e ne ha veramente bisogno. Si liberino subito tutti gli ostaggi che avevano visto una speranza nella tregua di qualche giorno fa”. Il nuovo appello per la pace in Medio Oriente è venuto da Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi.

Il Papa ha poi detto: “che questa grande sofferenza per gli israeliani e per i palestinesi finisca. Per favore no alle armi sì alla pace”.

Papa: nuovo appello per cessate-il-fuoco in Medio Oriente

Papa: nuovo appello per cessate-il-fuoco in Medio OrienteCittà del Vaticano, 13 dic. (askanews) – “Seguo con preoccupazione e dolore il conflitto in Israele e in Palestina. Rinnovo il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario. Si soffre tanto lì, incoraggio tutte le parti coinvolte a riprendere i negozianti e chiedo a tutti di assumersi l’urgente impegno di far arrivare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza che è allo stremo e ne ha veramente bisogno. Si liberino subito tutti gli ostaggi che avevano visto una speranza nella tregua di qualche giorno fa”. Il nuovo appello per la pace in Medio Oriente è venuto da Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi.

Il Papa ha poi detto: “che questa grande sofferenza per gli israeliani e per i palestinesi finisca. Per favore no alle armi sì alla pace”.

Papa Francesco: la mia tomba preparata a Santa Maria Maggiore

Papa Francesco: la mia tomba preparata a Santa Maria MaggioreRoma, 13 dic. (askanews) – Papa Francesco vorrebbe essere sepolto non a San Pietro, in Vaticano, ma la sua tomba è già preparata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali di Roma (tra le zone extraterritoriali della Santa Sede), che già conserva le spoglie di cinque papi: Pio V, Sisto V, Clemente XIII, Paolo V e Clemente IX.

Lo ha spiegato lo stesso Bergoglio in un’intervista esclusiva all’emittente tv messicana N+: il Papa, ha scritto su X la giornalista di N+ che ha realizzato l’intervista, “ha rivelato di aver preparato la sua tomba nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la sua grande devozione alla Vergine Salus Popoli Romani”, l’icona bizantina raffigurante la Madonna col Bambino che si trova proprio nella Cappella Paolina di Santa Maria Maggiore. Bergoglio ha anche rivelato che “sta semplificando il rito dei funerali papali” e che quando arrivano la vecchiaia e i limiti bisogna prepararsi: quindi ha incontrato il cerimoniere per semplificare il funerale papale, che sarà molto più semplice. “Il nuovo rito sarà il mio primo”, ha detto con senso dell’umorismo.

Nell’intervista a N+ il Papa ha comunque ribadito – a mo’ di battuta – che “per il momento” non ha in mente di dimettersi, spiegando di ascoltare queste illazioni “con molta simpatia. L’esempio di Benedetto mi fa bene, ma chiedo al Signore di poter dire basta, in qualsiasi momento, ma quando Lui vuole”, ha concluso il Papa.

M.O., Assemblea Onu approva risoluzione cessate fuoco con 153 voti

M.O., Assemblea Onu approva risoluzione cessate fuoco con 153 votiRoma, 12 dic. (askanews) – L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato una risoluzione per un cessate il fuoco umanitario nella Striscia di Gaza con 153 voti a favore, 10 contrari e 23 astensioni.

La risoluzione, non vincolante, chiede un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e l’accesso umanitario nell’enclave palestinese. L’approvazione è avvenuta dopo che l’Assemblea ha respinto due emendamenti, presentati da Austria e Stati Uniti, che chiedevano di condannare il gruppo estremista palestinese Hamas per gli attacchi del 7 ottobre.

Austria, Stati Uniti e Israele hanno votato contro la risoluzione. L’Italia si è astenuta, come la Germania, il Regno Unito, l’Olanda, la Bulgaria, la Romania, la Slovacchia, l’Ungheria e l’Ucraina.

Genova, frana Ca’ dei Trenta, comitato chiede interventi e ristori

Genova, frana Ca’ dei Trenta, comitato chiede interventi e ristoriRoma, 12 dic. (askanews) – Il comitato Salita ca’ dei Trenta a Genova, dopo la frana del 10 novembre che ha isolato oltre 40 famiglie e i 70 ospiti di una comunità terapeutica, è tornato a riunirsi e avanza precisa e urgenti richieste a Comune e a Rfi (Ca’ dei Trenta è presso ill cantiere Cociv per lo scavo del tunnel principale del Terzo valico). In particolare il Comitato chiede:

la TEMPESTIVA REALIZZAZIONE DEL PASSAGGIO PEDONALE CHE OLTREPASSA LA FRANA la RICOSTRUZIONE DELLA STRADA FRANATA E COMUNICAZIONE AI RESIDENTI DEL PROGETTO COMPLETO DI CRONOPROGRAMMA

Il COMPLETAMENTO, MANUTENZIONE E MONITORAGGIO DELLA STRADA ALTERNATIVA A MONTE L’AVVIO DI UNA TEMPESTIVA TRATTATIVA CON RFI PER INSERIRE SALITA CÀ DEI TRENTA TRA LE ZONE DESTINATARIE DI RISTORI PER LA CONVIVENZA CON IL TERZO VALICO

Di seguito il comunicato del Comitato. In data 7 dicembre 2023 nei locali della Croce Azzurra di Fegino si e’ tenuta una nuova e partecipata ASSEMBLEA DEL COMITATO DI SALITA CÀ DEI TRENTA in merito alla frana 10 novembre 2023, ultimo capitolo di una difficilissima convivenza con il CANTIERE COCIV per lo scavo del tunnel principale del Terzo valico iniziato nel 2014.

Vivere in prossimita’ di lavori cosi’ pesanti ha comportato e comporta disagi enormi a causa dei rumori, delle polveri ma anche danni ingenti a case e fabbricati per i cedimenti strutturali dovuti alle vibrazioni. Oggi gli immobili della zona sono completamente privi di valore e in futuro la vivibilita’ del quartiere sara’ ulteriormente messa alla prova da nuovi scavi delle gallerie collaterali e ancor di piu’ dall’opera a regime con il passaggio dei treni veloci. A questi problemi si somma la frana del 10 novembre 2023 che ha spezzato il quartiere a meta’ impedendo la circolazione di mezzi e persone. L’evento era ampiamente previsto: gli abitanti hanno continuato a segnalare il rischio gia’ a partire dal 2015. Ciò nonostante da parte COCIV e RFI si è registrato solo un silenzio assordante sulla vicenda, silenzio interrotto per smentire a mezzo stampa un nesso causale tra i lavori di scavo del tunnel e il collasso della strada. Ma chi vive in zona sa benissimo che non è così e che tra la frana e il tunnel ci sono a malapena cinquanta metri. Il totale disinteressamento di RFI e COCIV è una vera vergogna! Il COMITATO SALITA CA’ DEI TRENTA richiede risposte certe sulle seguenti questioni: TEMPESTIVA REALIZZAZIONE DEL PASSAGGIO PEDONALE CHE OLTREPASSA LA FRANA RICOSTRUZIONE DELLA STRADA FRANATA E COMUNICAZIONE AI RESIDENTI DEL PROGETTO COMPLETO DI CRONOPROGRAMMA COMPLETAMENTO, MANUTENZIONE E MONITORAGGIO DELLA STRADA ALTERNATIVA A MONTE AVVIO DI UNA TEMPESTIVA TRATTATIVA CON RFI PER INSERIRE SALITA CÀ DEI TRENTA TRA LE ZONE DESTINATARIE DI RISTORI PER LA CONVIVENZA CON IL TERZO VALICO Purtroppo, ad un mese dalla frana ci sono ancora molti disagi e poche certezze sul ripristino della situazione che coinvolge circa quaranta famiglie e settanta ospiti di una comunita’ terapeutica. In auto si potra’ circolare con un percorso alternativo a monte. Si tratta di una strada vicinale allargata ed asfaltata dall’ amministrazione comunale con lavori eseguiti in somma urgenza. La strada comporta comunque un allungamento di circa sei chilometri del percorso; e’ inoltre molto stretta, a senso unico di marcia e facilmente allagabile. Non e’ neppure chiaro se mezzi di soccorso e commerciali riusciranno a percorrerla. Per le molte persone che si muovono a piedi ad oggi l’unica possibilita’ e’ il transito all’interno del giardino privato di una famiglia, obbligata da un’ordinanza comunale a lasciare aperta la proprieta’, non senza un certo disagio. Fin dal primo giorno del crollo gli abitanti hanno chiesto con forza di lavorare da subito per la progettazione e realizzazione di una passarella pedonale provvisoria. Si tratterebbe tutto sommato di una piccola opera ma di importanza vitale per il quartiere perche´’ indispensabile a chi si muove per raggiungere i mezzi pubblici piu’ vicini per lavoro, studio, spesa visite mediche e per chi si deve raggiungere i numerosi anziani presenti in zona per prestare loro assistenza. Al tempo stesso nonostante gli impegni e le rassicurazioni degli organi politici comunali a un mese dall’evento non e’ dato conoscere quando, come e con quale cronoprogramma inizieranno i lavori di ripristino della strada crollata. L’impressione degli abitanti e’ che la messa a disposizione della strada alternativa a monte, peraltro non priva di problematiche, possa indurre a tirare troppo alle lunghe il rifacimento della strada franata. C’e’ molta rabbia e frustrazione tra gli abitanti da anni alle prese con i ” tranquilli faremo sapere” ma c’e’ anche una chiara volonta’ di richiamare l’attenzione su quanto e’ accaduto e accade in questa zona e in tante altre interessate dai cantieri di grandi opere. Gli abitanti di Salita Cà dei Trenta non di fermeranno sino a quando non ci saranno risposte chiare e garanzie da parte delle Istituzioni. Deve cambiare il metodo con cui si portano avanti lavori pubblici di questa portata e impatto. I cittadini che ne subiscono gli effetti devono essere maggiormente ascoltati, informati, tutelati !

Il 54esimo anniversario della Strage di Piazza Fontana, a Milano il corteo con Sala e i familiari delle vittime

Il 54esimo anniversario della Strage di Piazza Fontana, a Milano il corteo con Sala e i familiari delle vittimeMilano, 12 dic. (askanews) – Nel giorno del 54esimo anniversario della strage di piazza Fontana Milano ricorda le 17 persone uccise dall’ordigno collocato il 12 dicembre 1969 nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo. Il corteo è partito da piazza della Scala per arrivare al luogo dell’esplosione; in prima fila i familiari delle vittime e il sindaco di Milano Beppe Sala, in testa al corteo i gonfaloni dei Comuni, della Regione Lombardia e della Città Metropolitana.

Dopo la deposizione delle corone, alle 16.37, l’ora in cui avvenne la deflagrazione, gli interventi commemorativi: la parola al sindaco Sala, al presidente del Comitato Permanente Antifascista Roberto Cenati e all’ex segretario della Cgil Sergio Cofferati. C’è anche una contromanifestazione indetta dai centri sociali “contro tutti i fascismi di ieri e di oggi”, con partenza alle 18 da piazza Santo Stefano e arrivo in piazza Fontana.

Alle ore 20, nella Sala Puccini del Conservatorio, infine, un concerto in memoria delle vittime della strage.