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Ultima Generazione, blitz a Roma: imbrattate vetrine a via Condotti

Ultima Generazione, blitz a Roma: imbrattate vetrine a via CondottiMilano, 16 mag. (askanews) – Blitz di Ultima Generazione in via Condotti, a Roma, dove 17 del movimento hanno imbrattato con vernice arancione le vetrine di negozi di lusso come Yves Saint-Laurent, Luis Vuitton, Bulgari, Prada, Gucci e Giorgio Armani. Sono anche stati esposti striscioni con la scritta “1 ottobre GIUSTIZIA Piazza del Popolo” e “Fondo Riparazione”. La protesta è stato interrotta dall’arrivo delle forze dell’ordine che portato in commissariato i protagonisti del blitz.


Secondo Ultima Generazione “i negozi di Giorgio Armani, Yves Saint-Laurent, Bulgari, Prada, Gucci e Giorgio Armani sono simbolo di uno stile di vita totalmente insostenibile” e “scandaloso davanti al divario economico in Italia”. Obiettivo dell’azione di disobbedienza civil è denunciare “la complicità delle multinazionali del lusso e il governo nel sostenere un modello economico che permette ad una fetta minuscola della popolazione di accumulare vergognose ricchezze e di abusare selvaggiamente delle risorse planetarie. Inoltre, la cultura del lusso, attraverso la sua pubblicità, è responsabile di alimentare una società malata, dove il valore individuale è distorto dall’accumulo di beni materiali e dal prestigio sociale, anziché dai principi di giustizia, solidarietà e gratitudine”. Ultima Generazione ricorda che “l’anno scorso sono morte 62 mila persone per il caldo in Europa” per effetto della crisi climiatica. Perciò “abbiamo bisogno di un piano di adattamento che sia in linea con la reale emergenza che sta affrontando il nostro paese”. Da qui la richiesta “di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato” da finanziaare “attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (Sad), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari”.

I saldi estivi 2024 cominciano dal 6 luglio

I saldi estivi 2024 cominciano dal 6 luglioRoma, 16 mag. (askanews) – “Dal 6 luglio partono i saldi estivi 2024”. Lo annuncia Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Andrea Maria Antonini, Coordinatore della Commissione Sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Assessore Regione Marche), spiega che “la data di avvio delle vendite è stata stabilita dalla Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Si parte sabato 6 luglio. Come di consueto, si tratta del primo sabato del mese di luglio. Anche lo scorso anno i saldi presero il via il 6 luglio ma di giovedì, dal momento che il primo sabato coincideva anche con il primo giorno del mese, motivo per cui allora si stabilì una deroga”.

I saldi estivi 2024 iniziano dal 6 agosto

I saldi estivi 2024 iniziano dal 6 agosto

Roma, 16 mag. (askanews) – “Dal 6 luglio partono i saldi estivi 2024”. Lo annuncia Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Andrea Maria Antonini, Coordinatore della Commissione Sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Assessore Regione Marche), spiega che “la data di avvio delle vendite è stata stabilita dalla Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Si parte sabato 6 luglio. Come di consueto, si tratta del primo sabato del mese di luglio. Anche lo scorso anno i saldi presero il via il 6 luglio ma di giovedì, dal momento che il primo sabato coincideva anche con il primo giorno del mese, motivo per cui allora si stabilì una deroga”.

Europee, Frattasi: al lavoro per prevenire attacchi hacker

Europee, Frattasi: al lavoro per prevenire attacchi hackerRoma, 16 mag. (askanews) – “Stiamo lavorando sulla cybersicurezza in vista del prossimo appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno, per le elezioni europee, che sono ormai imminenti. Le amministrazioni stanno collaborando tra loro, e in particolare noi stiamo lavorando con il ministro dell’interno, che presiede tutto il meccanismo del voto. Stiamo intervenendo preventivamente per proteggere le superfici che potrebbero essere attaccate da eventuali attori malevoli intenzionati a disturbare il normale svolgimento delle votazioni in quelle due giornate. Lavorare in prevenzione è sempre una buona pratica e siamo consapevoli della sua importanza”. Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, nel corso del suo intervento su Rtl 102.5.


Il prossimo G7 sulla cybersicurezza – ha detto ancora Frattasi – “è una prima volta anche per noi ed è motivo di orgoglio e soddisfazione, perché non era mai accaduto che i responsabili delle agenzie e dei centri di responsabilità della cybersicurezza dei sette Paesi si riunissero appositamente per scambiarsi opinioni, visioni, informazioni e linee di policy riguardo al contrasto e alla prevenzione della minaccia cibernetica. L’ha fatto l’Italia, la cui agenzia è nata per ultima, due anni e mezzo fa. È la più piccola delle agenzie e quindi è un soggetto ancora in costruzione sotto certi aspetti, è importante sottolinearlo”. Frattasi ha poi sottolineato: “Il ministro dell’Interno tedesco commentava la loro relazione sulla cybersicurezza, che ha registrato un aumento degli attacchi informatici. Naturalmente, questo accade anche in Italia, ma potremmo verificarlo e registrarlo in qualunque altro Paese avanzato che ha una superficie digitale esposta come la nostra. Basta guardare i numeri: i tedeschi sono 80 milioni di cittadini, mentre gli italiani sono circa 60 milioni, quindi sono numeri diversi. Tuttavia, il numero dei dispositivi digitali che ciascuno di noi avrà da qui al 2030 salirà enormemente, rendendo la minaccia crescente e globale. Questa minaccia non può non essere gestita e governata attraverso una risposta altrettanto globale, permanente e strutturata. Questo è il senso dell’evento di oggi”.

Papa: inquinamento atmosferico miete milioni di vite ogni anno

Papa: inquinamento atmosferico miete milioni di vite ogni annoCittà del Vaticano, 16 mag. (askanews) – “L’inquinamento atmosferico miete prematuramente milioni di vite ogni anno. Oltre tre miliardi e mezzo di persone vivono in regioni altamente sensibili alle devastazioni del cambiamento climatico, e questo spinge alla migrazione forzata”. Lo ha denunciato oggi Papa Francesco che ha ricevuto in Vaticano i partecipanti all’Incontro promosso dalle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali sul tema Dalla crisi climatica alla resilienza climatica.


“Vediamo in questi anni – ha poi aggiunto Francesco – quanti fratelli e sorelle perdono la vita nei viaggi disperati, e le previsioni sono preoccupanti. Difendere la dignità e i diritti dei migranti climatici significa affermare la sacralità di ogni vita umana ed esige di onorare il mandato divino di custodire e proteggere la casa comune”.

Diffamazione a Lollobrigida, prosciolta la prof che lo definì “neohitleriano”

Diffamazione a Lollobrigida, prosciolta la prof che lo definì “neohitleriano”Roma, 15 mag. (askanews) – “Il fatto non costituisce reato”. Così il giudice monocratico del tribunale della Capitale ha prosciolto la filosofa e docente alla Sapienza di Roma, Donatella Di Cesare, per l’accusa di diffamazione al ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida. La contestazione riguardava la definizione “neohitleriano” fatto dalla docente nei confronti di Lollobrigida nel corso della partecipazione al programma DiMartedì, su La7, il 18 aprile 2023. In particolare Di Cesare venne chiamata a commentare le parole del ministro su una “sostituzione etnica” in atto. “Il nazismo è stato un progetto di rimodellamento etnico del popolo e il mito complottistico della sostituzione etnica è nelle pagine del Mein Kampf di Hitler”, aveva spiegato.

Fisco, Nordio: evasore fiscale non è un furbo ma un ladro

Fisco, Nordio: evasore fiscale non è un furbo ma un ladroRoma, 14 mag. (askanews) – “L’evasore fiscale non è un furbo: è un ladro” e il cittadino che lo denuncia in altri Paesi europei “non è un delatore ma è un collaboratore dell’equita fiscale”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso della audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.


“Ci sono dei Paesi in Europa – ha detto Nordio – dove il cittadino si sente responsabilizzato a segnalare una violazione di legge: anche un automobile parcheggiata in modo irregolare perchè lo ritiene un vulnus al corretto vivere civile degli altri. Da noi, molto spesso, anche se la denuncia non è anonima ma è sottoscritta – prosegue Nordio – questa forma di collaborazione diventa una sorta di ‘spiata’, una delazione. Questa è una questione culturale. E lo sarà fino a quando il “cittadino non si renderà conto che segnalare all’ufficio delle imposte che il suo dirimpettaio viaggia su una Ferrari, fa le vacanze all’estero cinque volte all’anno e denuncia però 500 euro al mese non è una spiata o una delazione”. “In molti Paesi europei – conclude Nordio – questo cittadino viene considerato un collaboratore della equità fiscale perchè l’evasore fiscale non è considerato un furbo ma un ladro”.

Bandiere Blu 2024, 14 nuovi ingressi: la Liguria sempre al top

Bandiere Blu 2024, 14 nuovi ingressi: la Liguria sempre al topRoma, 14 mag. (askanews) – Assegnate le Bandiere Blu 2024, il riconoscimento della Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti e che si sono impegnati per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio, per un’attenta salvaguardia dell’ambiente, l’accessibilità e i servizi per i bagnanti: ques’anno sono 236 le località rivierasche (per complessive 485 spiagge: circa l’11,5% delle spiagge premiate a livello mondiale) e 81 gli approdi turistici che potranno fregiarsi della Bandiera Blu.


L’edizione 2024 vede un trend di crescita delle località Bandiera Blu rispetto al precedente anno: i 236 Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento sono 10 in più rispetto allo scorso anno, con 14 nuovi ingressi e 4 Comuni non confermati. Queste le 14 new entry 2024: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). I 4 Comuni non riconfermati sono invece: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia), Marciana Marina (Toscana). In particolare, la Liguria si conferma al top della classifica con 34 località (2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere); la Puglia sale a 24 riconoscimenti (3 nuovi Comuni e un’uscita); seguono con 20 Bandiere la Campania e la Calabria (entrambe un riconoscimento in più); con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune; la Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso; la Sicilia raggiunge 14 Bandiere (tre nuovi ingressi); il Trentino Alto Adige sale a 12 (due Comuni in più); il Lazio resta a 10; l’Emilia Romagna vede premiate 9 località e sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto; la Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere; la Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le 2 Bandiere dell’anno precedente, come il Molise che resta a 2. Quest’anno le Bandiere Blu sui laghi sono invece 23, con 2 nuovi ingressi.


La 38ma edizione del premio si è svolta con una cerimonia a Roma, nella sede del CNR, alla presenza dei sindaci e del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci. “Anche quest’anno registriamo un incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, ben 236 con 14 nuovi ingressi”, ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fondazione FEE Italia: “Aumenta il numero, ma a crescere è soprattutto la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini, ai quali va il merito di questo riconoscimento. Ogni Amministrazione Bandiera Blu sa bene che una gestione virtuosa del territorio passa necessariamente anche dalla formazione e dal coinvolgimento dei singoli, delle scuole, delle associazioni, delle attività locali, di tutti gli operatori. Quello che il programma Bandiera Blu incarna da quasi 40 anni è una nuova visone del mare, inteso non, o comunque non solo, come bene naturale sinonimo semplicemente di vacanza, ma quale punto di partenza per una strategia più ampia, che coinvolga tutti i settori del territorio interessato. Ma per rendere più appetibili turisticamente tutte le coste italiane sono necessarie misure anche sul piano strutturale, che incentivino un reale miglioramento in termini di sostenibilità e quindi di competitività dei territori costieri, a partire proprio dal settore della depurazione, ancora fortemente inadeguato”, ha concluso Mazza.


Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi enti istituzionali – tra i quali il Ministero del Turismo; il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; l’Istituto Superiore di Sanità; gli Ordini dei Chimici e dei Fisici; il Consiglio Nazionale delle Ricerche; università quali l’Università della Tuscia- Laboratorio di Ecologia Marina e l’Università per Stranieri di Perugia – nonché organismi privati come i sindacati balneari (SIB-Confcommercio – FIBA – Confesercenti). La successiva approvazione da parte della Giuria internazionale ha portato al raggiungimento del risultato finale. I 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente per spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. Grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali. Tra gli indicatori considerati ci sono: l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio. Anche per il 2024 è stato confermato il parametro dell’impegno sociale e dell’inclusività, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Liguria, Toti ha chiesto ai pm di essere interrogato

Liguria, Toti ha chiesto ai pm di essere interrogatoGenova, 14 mag. (askanews) – L’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ha chiesto ufficialmente l’interrogatorio per il suo assistito.


La data della deposizione del governatore ligure, da martedì agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Genova che ha portato all’arresto anche del suo braccio destro Matteo Cozzani, dovrà essere ora fissata dai pm. “Abbiamo chiesto l’interrogatorio – ha spiegato Savi ai giornalisti – e il pool di pm che sta seguendo le indagini ha un calendario piuttosto nutrito e quindi si sentiranno tra loro per trovare una data. Non ho idea quando”.

M.O., Viminale: impedire infiltrati alle proteste negli Atenei

M.O., Viminale: impedire infiltrati alle proteste negli AteneiMilano, 13 mag. (askanews) – Questo pomeriggio al Viminale, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha presieduto, alla presenza della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla quale hanno partecipato il vicepresidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane, Francesco Bonini, i vertici delle forze di polizia e delle agenzie di informazione e sicurezza. Lo ha reso noto lo stesso ministero dell’Interno, spiegando che “è stato effettuato un attento monitoraggio delle numerose manifestazioni che, dopo la crisi in Medio Oriente, stanno interessando gli atenei italiani, e nel corso delle quali solo in un numero limitato di casi si sono registrate criticità”.


Durante l’incontro “è stata evidenziata altresì la proficua collaborazione tra rettori e rappresentanti delle forze dell’ordine, grazie alla quale è stato possibile limitare le tensioni”. Anche alla luce di quanto finora emerso, “è stata inoltre condivisa la necessità di proseguire con le efficaci attività di mediazione da parte dei responsabili delle Università e delle forze di polizia per prevenire ripercussioni sull’ordine pubblico”. Particolare attenzione “è rivolta a impedire che soggetti estranei al mondo universitario possano infiltrarsi nelle manifestazioni al solo scopo di strumentalizzare il dissenso, alimentando forme di violenza che, per loro natura, sono incompatibili con la libera manifestazione del pensiero”.