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I genitori di Giulio Regeni: ora la verità è più vicina

I genitori di Giulio Regeni: ora la verità è più vicinaMilano, 10 dic. (askanews) – “Lo abbiamo sempre sperato e abbiamo sempre lottato, resistendo ad ogni insidia, affinché si giungesse ad un giusto processo”. Così i genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio, hanno commentato con La Repubblica, il rinvio a giudizio del 4 dicembre scorso dei tre agenti della Sicurezza nazionale egiziana.

“È la vittoria del diritto alla verità e all’intangibilità dei corpi, non solo per noi ma per tutti i cittadini, perché come ha scritto la Corte Costituzionale: ‘Quando l’indagine riguarda accuse di gravi violazioni dei diritti umani, il diritto alla verità sulle circostanze rilevanti del caso non appartiene esclusivamente alla vittima del reato e alla sua famiglia, ma anche alle altre vittime di violazioni simili e al pubblico in generale, che hanno il diritto di sapere cos’è accaduto”, hanno aggiunto i coniugi Regeni e l’avvocata Alessandra Ballerini. “Ricordiamo, che da quel 25 gennaio 2016, quando Giulio è stato sequestrato, si sono avvicendati ben sei governi italiani, e nessuno è stato in grado di pretendere ed ottenere dal governo egiziano effettiva collaborazione, mentre invece sul piano degli affari e della politica ci sono stati grandi intese e strette di mano. A gennaio 2021, abbiamo depositato, come cittadini, un esposto contro lo Stato italiano per violazione della legge 185/90, che vieta la vendita di armi agli Stati che violano sistematicamente i diritti umani. L’Egitto, secondo le denunce del Parlamento Europeo e dell’Onu, è chiaramente uno di questi”. “Abbiamo attraversato diversi periodi di alti e bassi, di sconforto e di speranza, ma alla fine è sempre prevalsa la volontà di andare avanti e la determinazione a riuscire ad ottenere verità e giustizia per Giulio. Confidiamo in un processo giusto che stabilisca le responsabilità sul sequestro le torture e l’uccisione di nostro figlio, per stabilire la verità processuale. Ma anche dalla politica ci aspettiamo che stia dalla parte dei cittadini che chiedono l’applicazione dei principi costituzionali e la tutela dei diritti inviolabili e universali. Oggi peraltro è l’anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che deve rappresentare un ineludibile impegno per lo Stato italiano”, hanno aggiunto dalla famiglia Regeni.

La verità “è il traguardo che ci aspettiamo di raggiungere, in tempi auspicabilmente brevi. Ci rendiamo comunque conto che il cammino potrebbe ancora essere tortuoso, ma anche e soprattutto in questa fase non possiamo permetterci soste né distrazioni. Rivendichiamo il diritto alla verità, per Giulio, per noi, per tutti”.

Blitz di Extinction Rebellion in 5 città, acque colorate di verde

Blitz di Extinction Rebellion in 5 città, acque colorate di verdeMilano, 9 dic. (askanews) – Roma, Venezia, Milano, Torino, Bologna: i fiumi delle principali città italiane sono diventati verdi per un nuovo blitz di Extinction Rebellion, il movimento ambientalista nonviolento, per denunciare “l’ennesimo fallimento politico della COP28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa”. Lo si legge in un comunicato del movimento stesso, che sottolinea la natura innocua del colorante usato: “Tra qualche ora queste acque torneranno come prima. Nel frattempo, mentre i governi parlano, contiamo i danni e le vittime di continue alluvioni e incendi”.

Il blitz, compiuto nel primo pomeriggio, giunge a tre giorni dalla conclusione della 28esima Conferenza Internazionale sul Clima. A Torino e a Milano, una casa “affondata” è comparsa nelle acque verdi del Po e dei Navigli, mentre a Venezia alcune persone si sono appese con imbraghi al ponte di Rialto, sopra le acque verdi del Canal Grande. A Bologna alcuni canotti sono stati rilasciati nel famoso canale del Reno che passa in centro città, noto come “la piccola Venezia”. A Roma, l’isola Tiberina è stata circondata dalle acque verdi del Tevere. A Milano il Naviglio Grande si è tinto di verde mentre una casa di cartapesta “affondava” tra le acque e dal ponte Alda Merini e uno striscione “urlava: il governo parla, la Terra affonda”. Le attiviste hanno distribuito volantini cantando My Heart Will Go On dal film Titanic, un “rimando all’iceberg di fronte a noi che i governi continuano ad ignorare”. Alla protesta partecipa anche Debito per il Clima, la campagna mondiale che chiede la remissione dei debiti ai Paesi del sud globale per agevolarne l’uscita dal fossile.

Un rogo all’ospedale di Tivoli provoca 3 morti (e 193 pazienti evacuati)

Un rogo all’ospedale di Tivoli provoca 3 morti (e 193 pazienti evacuati)Milano, 9 dic. (askanews) – I pazienti morti a causa del rogo dell’ospedale di Tivoli sono stati tre, perché una signora “è morta circa mezz’ora prima del rogo” e “la sua salma è già stata messa a disposizione della famiglia per i funerali”. Lo ha detto il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, nel corso di una conferenza stampa sull’incendio divampato nella notte tra l’8 e il 9 dicembre al San Giovanni Evangelista.

Il procuratore ha aggiunto che le autopsie dei tre ricoverati deceduti, che si trovavano uno nel reparto di Medicina di urgenza e due in quello di Medicina generale, si terranno il pomeriggio di lunedì 11 dicembre. “I pazienti evacuati sono stati 193” ha proseguito Menditto, aggiungendo che “a noi non risultano persone in pericolo di vita”.

Valditara: troppe polemiche, stop ai garanti nel progetto “Educare alle relazioni”

Valditara: troppe polemiche, stop ai garanti nel progetto “Educare alle relazioni”Milano, 9 dic. (askanews) – “La presenza dei garanti aveva semplicemente lo scopo di sostenere questa iniziativa. La loro diversità culturale era proprio un messaggio forte per significare che nel contrasto alla violenza contro le donne dobbiamo essere tutti uniti, partendo da iniziative concrete, di buon senso, non estremiste, nè tanto meno ideologiche. Era un tentativo di unire mondi molto distanti fra loro per un fine socialmente importante. Questa scelta ha suscitato tuttavia anche polemiche. Dal momento che la scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche, ho deciso di non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni’ a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman. Rinnovo loro i ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate. Il progetto ‘Educare alle relazioni’ andrà avanti senza alcun garante. Nel suo svolgimento concreto si continuerà il dialogo con le associazioni rappresentative dei genitori, dei docenti e degli studenti”. Lo ha annunciato in una nota il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in merito al progetto “Educare alle relazioni”. “Il maschilismo e la violenza contro le donne sono temi seri e importanti che stanno a cuore a questo governo” ha ricordato Valditara, aggiungendo che “non casualmente è stato approvato dal Parlamento un disegno di legge a prima firma Roccella che si intitola ‘Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica’, e non casualmente si è siglato il 22 novembre fra i ministri delle Pari opportunità e della Famiglia, della Cultura, dell’Istruzione e del Merito un protocollo d’intesa per promuovere nelle scuole il contrasto alla violenza contro le donne”.

“Il mio progetto ‘Educare alle relazioni’ dà una risposta che attua questo indirizzo e che tiene conto delle tante sensibilità di cui è composto il Paese e il Parlamento” ha proseguito il ministro, evidenziando che “non parla dunque in alcun modo di educazione sessuale, di educazione all’affettività, o di cultura gender: costituisce, su base volontaria, fuori dal curriculum scolastico, gruppi di discussione fra i giovani, moderati da un docente appositamente formato da Indire, per contrastare mentalità e atteggiamenti che generano discriminazione, sopraffazione e violenza verso le donne”. “Insomma serve a far riflettere i giovani su un tema decisivo per il grado di civiltà della nostra società” ha continuato, precisando che “si prevede anche il coinvolgimento delle associazioni rappresentative dei genitori”. “Fa parte più in generale di una scuola che educhi al rispetto verso ogni persona – chiosa – e sono gli studenti stessi ad essere protagonisti, non sono lezioni dalla cattedra”.

Il Papa: l’Aeronautica Militare svolge un prezioso servizio alla pace

Il Papa: l’Aeronautica Militare svolge un prezioso servizio alla paceMilano, 9 dic. (askanews) – Questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto in udienza una delegazione dell’Aeronautica Militare Italiana in occasione del centenario dell’istituzione.

Ricordando che “il progresso scientifico che, in questi cento anni, ha trasformato la vita dell’umanità”, segnando in modo speciale il mondo del ‘volo’, il Pontefice ha sottolineando che “va ribadito che la ricerca, l’innovazione, le nuove tecnologie non devono mai essere subordinate a interessi di potere o usi lesivi, ma sempre vanno indirizzate al bene integrale dell’uomo, allo sviluppo di tutti i popoli, a una maggiore giustizia. Su questa strada – ha chiosato – il vostro è e rimarrà un prezioso servizio alla pace”.“Voi difendete, accogliete, soccorrete e servite le persone” ha aggiunto il Papa, sottolineando che siete uomini e donne connotati da grande passione, impegno, coraggio e motivazione; pronti a pagare il loro tributo di fatica e, a volte, di vita, come fu, ad esempio, per i tredici militari italiani uccisi a Kindu, in Congo, durante un trasporto umanitario sotto l’egida dell’Onu”. “In questo tempo, in cui l’umanità è tormentata da terribili conflitti – ha concluso – la custodia di tale ricchezza umana rappresenta la migliore garanzia del fatto che il vostro impegno è sempre indirizzato a difesa della vita, della giustizia e della pace”.

 

Oggi alle 17 sarà acceso l’albero di Natale a piazza San Pietro

Oggi alle 17 sarà acceso l’albero di Natale a piazza San PietroRoma, 9 dic. (askanews) – Sarà acceso oggi alle 17, durante una cerimonia in piazza San Pietro, l’albero di Natale che il Comune di Macra e la Regione Piemonte hanno donato al Vaticano e a Papa Francesco. A guidare la delegazione piemontese il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, assieme all’assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa, accompagnati dal sindaco di Macra, Valerio Carsetti, dal presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, e da numerosi amministratori locali e cittadini della Valle Maira da cui l’albero è partito lo scorso 21 novembre. In mattinata, la delegazione parteciperà all’udienza papale in Sala Paolo VI.

“E’ una grande emozione e un onore che l’albero di piazza San Pietro in Vaticano sia il dono di Macra, il piccolo Comune della Val Maira e del Piemonte. E’ un viaggio iniziato otto anni fa, quando il Comune, che voglio ringraziare, ha avanzato la richiesta al Vaticano di poter donare l’albero di Natale. E’ la prima volta in assoluto che l’albero di piazza San Pietro viene donato dal Piemonte: con orgoglio vogliamo dare al mondo un messaggio di speranza e di pace, e valorizzare le nostre montagne, che sono una meraviglia della natura e ospitano comunità che fanno della sostenibilità e della cura del territorio la propria regola di vita”, ha dichiarato Cirio. “Da otto anni aspettiamo questo momento straordinario per la nostra comunità di soli 48 abitanti, che è tutta raccolta intorno a questo evento. Richiamare l’attenzione sui piccoli borghi di montagna è fondamentale per il loro rilancio, perché le nostre comunità sono simbolo di sostenibilità, di tutela e conservazione delle terre alte”, ha aggiunto Carsetti.

“Da una piccola Comunità delle nostre montagne a piazza San Pietro. Un’iniziativa pervicacemente perseguita da Macra e dal suo Sindaco, della quale potranno beneficiare milioni di visitatori e pellegrini. Accompagneremo questo momento anche per richiamare, come scritto dal Santo Padre nella sua Enciclica, l’importanza della sostenibilità e la capacità delle tante aziende piemontesi che si occupano della manutenzione dei nostri boschi”, ha sottolineato il presidente della Provincia di Cuneo, Robaldo. L’albero, alto quasi 30 metri, è arrivato a Roma nelle scorse settimane con un trasporto eccezionale ed è stato addobbato con le luci e con una specialissima “tela” di oltre 7 mila stelle alpine coltivate e essiccate, donate da un vivaista locale che daranno l’effetto di una nevicata. Dopo le festività natalizie, l’albero sarà donato a un’associazione che produce giocattoli in legno per bambini in difficoltà.

Schillaci: all’ospedale di Tivoli una terribile tragedia, cordoglio per le vittime

Schillaci: all’ospedale di Tivoli una terribile tragedia, cordoglio per le vittimeMilano, 9 dic. (askanews) – “Lo spaventoso incendio divampato all’ospedale di Tivoli è una tragedia terribile. Ai familiari dei quattro anziani che hanno perso la vita rivolgo il mio sincero cordoglio e la mia vicinanza. Sono in costante contatto con il presidente Rocca il quale mi ha assicurato che tutti i pazienti sono stati messi in sicurezza e siamo pronti a dare il supporto necessario”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Ringrazio tutti gli operatori coinvolti nelle attività di soccorso, i medici e gli infermieri che stanno garantendo assistenza e le strutture sanitarie che si sono attivate per accogliere i pazienti trasferiti da Tivoli” ha proseguito il ministro, concludendo “auspichiamo che le indagini chiariscano al più presto le cause che hanno portato al rogo”.

Rogo Tivoli, Schillaci: terribile tragedia, cordoglio per vittime

Rogo Tivoli, Schillaci: terribile tragedia, cordoglio per vittimeMilano, 9 dic. (askanews) – “Lo spaventoso incendio divampato all’ospedale di Tivoli è una tragedia terribile. Ai familiari dei quattro anziani che hanno perso la vita rivolgo il mio sincero cordoglio e la mia vicinanza. Sono in costante contatto con il presidente Rocca il quale mi ha assicurato che tutti i pazienti sono stati messi in sicurezza e siamo pronti a dare il supporto necessario”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

“Ringrazio tutti gli operatori coinvolti nelle attività di soccorso, i medici e gli infermieri che stanno garantendo assistenza e le strutture sanitarie che si sono attivate per accogliere i pazienti trasferiti da Tivoli” ha proseguito il ministro, concludendo “auspichiamo che le indagini chiariscano al più presto le cause che hanno portato al rogo”.

Incendio all’ospedale di Tivoli: morti quattro anziani pazienti

Incendio all’ospedale di Tivoli: morti quattro anziani pazientiMilano, 9 dic. (askanews) – E’ di quattro morti il bilancio, non ancora definitivo, di un incendio scoppiato intorno alle 22.30 di ieri all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli (Roma).

Le vittime sono pazienti del nosocomio: si tratta di due donne di 84 e 86 anni e due uomini di 76 e 86 anni. Altri sarebbero rimasti intossicati. I vigili del fuoco hanno evacuato oltre 200 persone, tra personale sanitario e ricoverati che sono stati accolti in una palestra allestita con brandine di emergenza dalla Protezione civile comunale, in attesa che i pazienti vengano smistati in altri nosocomi della zona. Al momento non è ancora chiaro da dove siano partite le fiamme né la causa. La Procura della cittadina laziale ha aperto un fascicolo di indagine e il magistrato incaricato ha disposto immediatamente l’autopsia sui corpi delle vittime per definire esattamente le cause del decesso.

Covid in aumento, le regioni verso gli open-day per vaccinarsi

Covid in aumento, le regioni verso gli open-day per vaccinarsiRoma, 7 dic. (askanews) – Sono in aumento i casi di Covid-19, con un +14% rispetto alla settimana precedente, con 59.498 nuovi casi positivi nella settimana 30 novembre – 6 dicembre rispetto ai 52.177 della settimana precedente. Lo riferisce il bollettino settimanale Covid-19.

Sono 307 i deceduti con una variazione di +5,5% rispetto alla settimana precedente (n: 291), 284.806 i tamponi effettuati con una variazione di +2,5% rispetto alla settimana precedente (n: 277.938) e un tasso di positività del 20,9% con una variazione di +2,1% rispetto alla settimana precedente (18,8%). Il tasso di occupazione in area medica relativo al 06/12/2023 è pari al 10,7% (6.668 ricoverati), rispetto al 9,2% (5.741 ricoverati) del 29/11/2023. Il tasso di occupazione in terapia intensiva relativo al 06/12/2023 è pari al 2,5% (219 ricoverati), rispetto al 1,9% (170 ricoverati) del 29/11/2023.

“Gli indicatori sono in lieve crescita, sia per quanto riguarda il numero di nuovi positivi che per l’impatto sulle strutture ospedaliere che resta tuttavia sotto controllo e non determina condizioni di criticità. Le Regioni, che ringrazio per la loro pronta disponibilità, stanno organizzando in tutta Italia open day e altre misure organizzative per facilitare l’accesso dei cittadini alla vaccinazione senza alcuna prenotazione. Questa sinergia Ministero-Regioni è la strada virtuosa per proteggere i fragili, che in questa fase sono le persone che maggiormente rischiano di sviluppare forme gravi della malattia.” Così il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.