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Musei, Sangiuliano: l’11 maggio via a cantiere per raddoppio Brera

Musei, Sangiuliano: l’11 maggio via a cantiere per raddoppio BreraMilano, 3 mag. (askanews) – Prenderanno il via l’11 maggio prossimo i lavori per il raddoppio della Pinacoteca di Brera che si allargaherà a Palazzo Citterio con “Brera Modern”, dove saranno collocate le collezioni del Novecento. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Gennario Sangiuliano, che si è detto pronto a “dare impulso a questo progetto”.

“Stamattina con il sindaco Sala sono stato a Palazzo Citterio perchè si sta concludendo un importante progetto che di fatto raddoppia lo spazio espositivo della Pinacoteca di Brera”, ha sottolineato il ministro parlando a margine della presentazione di una mostra per il 150esimo anniversario dalla morte di Alessandro Manzoni. “Se ne parlava da tanti anni: l’11 maggio si apre il cantiere, io nei giorni immediatamente successivi sarò qui e verrò una volta al mese a controllare l’avanzamento dei lavori, anche se non sono un ingegnere nè un architetto”, ha detto Sangiuliano che ha ribadito: “Verrò continuamente a verificare i lavori, e il sindaco mi ha detto che verrà insieme a me”.

L’installazione “Dreamscape” di Eva Frapiccini parte da Torino

L’installazione “Dreamscape” di Eva Frapiccini parte da TorinoRoma, 2 mag. (askanews) – Un’immersione in un flusso sonoro per interagire con i sogni degli altri facendo i conti con i nostri. È Dreamscape, installazione sonora immersiva di Eva Frapiccini, artista multimediale e ricercatrice particolarmente interessata al rapporto fra memoria, Potere e cambiamenti socio-politici. L’opera, realizzata con la curatela di Paola Ugolini e prodotta da AlbumArte, verrà ospitata dal 9 al 24 maggio al Polo del ‘900 di Torino per poi spostarsi dal 7 al 12 giugno al Museo Madre di Napoli e dal 6 al 16 luglio alla Fondazione per la Cultura – Palazzo Ducale a Genova (dal 14 al 16 nell’ambito del Festival Electropark). Dopo la precedente installazione audiovideo Dust of Dreams presentata nel 2022, Dreamscape è il secondo approdo di un progetto di ricerca internazionale sviluppato da Eva Frapiccini lungo il corso di ben undici anni dal titolo Dreams’ Time Capsule: dal 2011 al 2022 l’artista ha raccolto e registrato all’interno di una capsula itinerante il racconto dei propri sogni da parte migliaia di individui provenienti da tutto il mondo, facendo emergere – in occasione ad esempio del primo voto democratico in Egitto o subito dopo la Brexit – alcuni temi ricorrenti, parole chiave, archetipi.

“Lo scopo dell’archiviazione era di realizzare un lavoro utopico, raggiungere le persone in diverse parti del mondo per registrare i loro sogni notturni, per capire se ci fossero delle immagini comuni, testando l’inconscio collettivo junghiano. Nel corso degli anni, durante votazioni storiche, pandemia, e referendum nazionali, a questa chiamata hanno risposto più di 2300 persone che sono entrate nella struttura itinerante a Bogotà, Il Cairo, Stoccolma, Genova, Berlino, Sharjah, Torino, Dubai, Riga, Bergamo”, racconta l’artista. Un progetto di ricerca che si è tradotto prima nell’installazione video del 2022, cui è seguita anche una versione performativa su coreografie di Daniele Ninarello, per donare plasticità, corpo e immagine a questo straordinaria materia onirica; e adesso in una installazione sonora immersiva e interattiva che mette al centro della scena il pubblico pronto a (ri)scoprire e a (ri)percorrere le voci che costituiscono l’archivio dei sogni, secondo quella riflessione sul ruolo dello spettatore che, nell’era digitale, è anche creatore di contenuti, altro tema ricorrente nella ricerca artistica di Eva Frapiccini.

Fra penombra e strutture luminose, la drammaturgia sonora della sound artist Sara Berts e i sistemi interattivi sviluppati da Emanuele Lauriola, Dreamscape sposta così l’attenzione da una visione a distanza a un’esperienza partecipativa live, in cui diventa fondamentale la relazione fra fisicità, opera artistica e spazio espositivo. Un’esperienza estremamente intima e collettiva al tempo stesso che rivela la dimensione universale dell’inconscio, poiché i sogni trascendono le culture di appartenenza di chi li genera. “Si può dire che le voci conservate nell’archivio appartengano ad un tempo sospeso, non sono nel passato e nel futuro, semplicemente sono, e ci parlino di qualcosa che è al di fuori del tempo: il viaggio onirico” afferma l’artista. Infine, ad accompagnare Dreamscape nelle tre tappe di Torino, Napoli e Genova, una serie di attività collaterali che coinvolgeranno le scuole secondarie di I e II grado, le Università e gli abitanti dei territori, fra workshop, panel, talk e pubblicazioni scientifiche.

BIO Artista, docente e ricercatrice, Eva Frapiccini ha conseguito il Dottorato practice-led in Fine Art, History of Art & Cultural Studies presso University of Leeds, Inghilterra. Vincitrice della prima edizione dell’Italian Council (2017), ha esposto al Padiglione Italia, Biennale di Architettura di Venezia (2011) e in vari musei internazionali: tra cui The Yorkshire Sculpture Park, Wakefield (2016), BOZAR Palais des Beaux Arts, Bruxelles (2016); Martin Gropius Bau, Berlin (2007); Maison de la Photographie, Parigi (2006); Casino Luxembourg (2006). I suoi lavori sono conservati in prestigiose collezioni permanenti come il Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo.

Un ribelle a Bilbao: al Guggenheim retrospettiva su Kokoschka

Un ribelle a Bilbao: al Guggenheim retrospettiva su KokoschkaBilbao, 2 mag. (askanews) – Una retrospettiva su un pittore che ha saputo interpretare la modernità in molte forme diverse, intrecciando la propria arte con l’impegno e la consapevolezza politica e sociale. Il Museo Guggenheim di Bilbao ha scelto di ricostruire la parabola di Oskar Kokoschka con un progetto realizzato in collaborazione con il Museo d’arte moderna di Parigi e significativamente intitolato “Un ribelle a Vienna”.

Figura chiave dell’Espressionismo, Kokoschka, nato nel 1886 e morto nel 1980, ha attraversato molte stagioni con la sua pittura, ma è stato anche un attivista politico impegnato per il pacifismo. La mostra nel museo basco attraversa tutti i periodi della sua carriera, a partire dagli anni giovanili in cui si allontana dallo stile decorativo dell’Art Noveau viennese e sviluppa un suo linguaggio in aperta rottura con le convenzioni artistiche tradizionali e il mondo borghese in generale. Sono gli anni nei quali la sua pittura acquista forza e i suoi ritratti diventano anche ritratti psicologici delle persone rappresentate. Ferito due volte durante la Prima guerra mondiale, Kokoschka vive periodi di depressione e cura, ma dopo la fine del conflitto la sua carriera riprende di slancio e la sua fama si consolida. Il nazismo e la Seconda guerra mondiale segnano ancora la vita del pittore che dopo l’annessione dell’Austria alla Germania hitleriana fugge in Inghilterra e da quel momento si afferma come importante artista europeo. In mostra molti ritratti, ma anche i paesaggi, le scene di vita in città e in campagna, le rappresentazioni sociali. Tutte contraddistinte da un uso intenso del colore e della pennellata, oltre che da una ricerca sulle persone che andava al di là della semplice ritrattistica per scivolare in un’idea più vasta della raffigurazione artistica.

Dara Birnbaum a Osservatorio: immagini, tv, arte e società

Dara Birnbaum a Osservatorio: immagini, tv, arte e societàMilano, 2 mag. (askanews) – In fondo si tratta di andare a cercare le origini della nostra società in cui tutto è immagine visuale. In fondo si tratta di indagare i meccanismi alla base di una serie di cambiamenti che hanno investito i mass media, la società e che oggi definiscono il nostro stile di vita. Questo, se volete, può essere un modo per avvicinarsi alla nuova mostra di Osservatorio di Fondazione Prada a Milano, un’antologica sul lavoro dell’artista newyorchese Dara Birnbaum, che dagli anni Settanta ha iniziato ad “appropiarsi” delle immagini e da quel momento ha battuto strade diverse, cha hanno aperto la via a molte altre sperimentazioni. Indagando in particolare le dinamiche della televisione, mettendole a nudo togliendo loro la componente commerciale.

“Tutti in America – ha detto Birnbaum al pubblico milanese – parlavano di film, di cinema, di Hollywood, ma nessuno tra gli artisti parlava di televisione. Per caso a Firenze andai in una piccola galleria, era il 1974. C’erano luci abbassate e in fondo delle persone che guardavano la tv. Mi invitarono a entrare e a raggiungerli: stavano nel retro e guardavano un’opera video concettuale e da allora ho cominciato anche io a considerare la televisione e i video”. Un’altra parte della sua ricerca indaga l’installazione video, prima analogica e poi digitale. I suoi lavori sono spesso documentazioni di performance e anche in questo senso si inseriscono in pieno nel clima del proprio tempo. “Potete vedere come lei lavora con i media – ha detto ad askanews Barbara London, che ha curato la mostra insieme a Eva Fabbris e Valentino Catricalà – come li mette sotto una sorta di microscopio per raccontare anche come le donne venivano rappresentate”.

Le opere di Dara Birnbaum hanno anche una forte valenza politica, per lei che, ha raccontato, a Berkley da giovane era diventata marxista, e negli anni Novanta la sua ricerca indaga, anche qui anticipando i tempi, le dinamiche di controllo delle informazioni, anche visive. Il tema di chi decide cosa dobbiamo e possiamo vedere. E poi, in un progetto espositivo concepito site specific per Osservatorio, c’è anche un lavoro recentissimo: un’installazione multicanale sulla memoria che esplora anche il territorio dell’autobiografia. “Per la prima volta in quest’opera – ha aggiunto Barbara London – Birnbaum mette se stessa sotto la lente ed è possibile vedere i film fatti dal padre quando era molto giovane, quindi si vedono i bambini dell’epoca, ma anche i programmi televisivi di quel periodo. Quello che si crea qui è un dialogo tra i vecchi filmini, la televisione e l’architettura, che era anche la professione del padre”.

Architetture che sono quelle dello spazio di Fondazione Prada, ma che prendono anche la forma di una Torre di trasmissione per documenta IX del 1992, una sorta di ibrido tra il video, la scultura e l’installazione. Forse in quest’opera, che chiude una mostra complessa e profonda, è possibile trovare la metafora della costante progressione del lavoro di Dara Birnbaum, così come avere una sensazione tangibile del modo molteplice in cui Osservatorio interpreta il rapporto con la fotografia e le sue evoluzioni nel contemporaneo. (Leonardo Merlini)

A Roma il 12 maggio l’incontro “Sullo Spazio. Scienza e bellezza”

A Roma il 12 maggio l’incontro “Sullo Spazio. Scienza e bellezza”Roma, 2 mag. (askanews) – Venerdì 12 maggio alle ore 15.30, l’Aula Magna di Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre, ospiterà l’incontro “Sullo Spazio. Scienza e bellezza”, in ricordo dello scrittore e giornalista Pietro Greco, organizzato dall’Associazione culturale Amore e Psiche e dall’Associazione di promozione sociale La Scuola che verrà. Giunto al terzo appuntamento, il tema di quest’anno ruoterà intorno al concetto di spazio, inteso come spazio cosmico, fisico, ambientale rappresentativo di ciò che viviamo e ci circonda, interiore.

L’incontro è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Roma Tre, il Master La Scienza nella pratica giornalistica, Netforpp, (Network europeo per la psichiatria psicodinamica), l’Associazione culturale L’Arte della Memoria e con il patrocinio della Fondazione Roma Sapienza. Tra scoperte scientifiche rivoluzionarie e appassionanti riflessioni umanistiche, i relatori racconteranno lo spazio attraverso la propria disciplina, percorrendo la strada dell’interdisciplinarità che Pietro Greco ha indicato e strenuamente sostenuto durante la sua lunga carriera di divulgazione scientifica. In un dialogo dove passione e riflessione si intrecciano, l’obiettivo è quello di mostrare come arte e scienza non possano in realtà essere separate perché entrambe frutto delle capacità propriamente umane di intuire, riflettere e immaginare. L’incontro sarà moderato da Maria Nicolaci, Fisica e sociologa della scienza presso l’Università di Milano Bicocca, che dialogherà con Elena Pettinelli, Fisica presso l’Università Roma Tre, Paola Vittorioso, Biologa molecolare dell’Università Sapienza, Lorenzo Ciccarese, Responsabile Area conservazione biodiversità terrestre dell’ Ispra, Franco d’Agostino, Assiriologo, direttore del dipartimento degli Studi Orientali della Sapienza, Annelore Homberg, Psichiatra e psicoterapeuta presso Netforpp Europa, Camilla Ariani, Architetto e Urbanista presso la Sapienza, Daniela Ceselli, sceneggiatrice e docente presso Roma Tre, Giuseppe Benedetti, insegnante di lettere presso il Liceo Classico Tasso e infine Federica Di Folco, Storica dell’arte presso l’Accademia Italiana Roma.

Carlo III: il nuovo re d’Inghilterra nel documentario di arte.tv

Carlo III: il nuovo re d’Inghilterra nel documentario di arte.tvRoma, 2 mag. (askanews) – In vista dell’incoronazione del 6 maggio, arte.tv presenta un documentario dedicato alla figura di Carlo d’Inghilterra e che si interroga sul suo regno.

La famiglia reale più famosa del mondo si appresta a incoronare un nuovo re: Carlo III. Il prossimo 6 maggio, infatti, il Regno Unito celebrerà il suo nuovo sovrano con una cerimonia-evento che inaugurerà un nuovo capitolo della storia del Paese. I preparativi si susseguono a pieno ritmo e, tra notizie ufficiali, conferme e defezioni da parte di artisti internazionali, cresce l’attesa per il grande giorno.

Dopo aver raccontato l’impatto della scomparsa della Regina in “I sudditi orfani della Regina Elisabetta II”, la piattaforma streaming europea arte.tv presenta Carlo III Re d’Inghilterra, un documentario che vuole dipingere un ritratto del nuovo sovrano, ma anche stimolare una riflessione di ampio respiro sul futuro della corona inglese. Il documentario, per la regia di Julia Melchior, è online gratuitamente e con sottotitoli in italiano dal 27 aprile. Carlo III Re d’Inghilterra racconta la storia di una successione complessa: quella di una regina, Elisabetta II, amatissima dal suo popolo e simbolo di una Nazione, che ha lasciato il trono a un figlio con un difficile passato alle spalle. Come percepiscono i britannici il loro nuovo sovrano e che messaggio tenterà di veicolare il nuovo monarca?

A settembre, nel suo discorso d’insediamento, Re Carlo III fece eco alla defunta madre e alle parole da lei pronunciate al momento della sua ascesa al trono nel 1952, facendo esattamente la stessa promessa: servire il popolo britannico per il resto della sua vita. Eppure, il suo attingere a quella dedizione e le sue buone intenzioni sembrano ancora non bastare agli inglesi che non hanno dimenticato gli aspetti più privati della sua vita, come l’impatto della tragica morte della Principessa Diana sulla sua immagine e l’amore prima nascosto e poi esibito con Camilla, che da personaggio di secondo piano si sta rivelando una Regina Consorte sempre più gradita agli occhi dei britannici. Il documentario di arte.tv svela quindi la complessa personalità, le occasioni mancate di modernizzare la corona e le sfide future del “re tardivo”: un uomo discusso, amato, eterno outsider e ambientalista impegnato che salirà al trono all’età di 74 anni.

Chi c’è al Concertone del Primo Maggio 2023

Chi c’è al Concertone del Primo Maggio 2023Roma, 30 apr. (askanews) – Il maestoso palco di Piazza San Giovanni in Laterano è la cornice della 33esima edizione del Concertone del primo maggio di Roma, promosso da Cgil, Cisl e Uil e organizzato da iCompany, con la regia di Fabrizio Guttuso. Alla line up del Concertone si aggiunge il nome di Luciano Ligabue che, a 17 anni di distanza dalla sua ultima partecipazione (2006), torna sul palco del Primo Maggio, sulla scia del nuovo singolo “Riderai” che anticipa il nuovo album in uscita in autunno e in attesa dei due eventi negli stadi il 5 luglio allo Stadio San Siro di Milano e il 14 luglio allo Stadio Olimpico di Roma. Nove ore di musica dal vivo e parole con circa 50 artisti rappresentativi della musica italiana: un appuntamento trasmesso in diretta su Rai 3 (dalle ore 15.15 alle 00.15 con una pausa dalle 19.00 alle 20.00 per le edizioni dei Telegiornali), Rai Radio 2, RaiPlay e Rai Italia.

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” è lo slogan che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto per la Festa dei lavoratori 2023. Cosi i tre sindacati confederali hanno deciso di rendere omaggio alla nostra Carta costituzionale, in occasione dei 75 anni dalla sua entrata in vigore, dedicandole l’edizione del Primo Maggio 2023. Il lavoro viene riconosciuto come il primo principio fondamentale della Repubblica italiana, un diritto personale e un dovere sociale che deve essere garantito e valorizzato. La città di Potenza è stata scelta per ospitare il Primo Maggio 2023, come città simbolo della difficile situazione del meridione ma anche come luogo dal quale può partire una nuova stagione di rilancio e crescita del Sud. La linea artistica del Concertone si sviluppa attorno al concept “Generazione #1M2023” segnando una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il Concertone porta avanti da tempo. Un evento transgenerazionale che, negli ultimi anni, ha saputo intercettare e raccontare la musica che sta per arrivare alle orecchie del pubblico nazionale. Un palco, una piazza e una platea che, annualmente, mettono in vetrina l’emporio della musica italiana.

Ecco la line up: Aurora, unica ospite internazionale, Luciano Ligabue, Emma, Lazza, Coma_Cose, Geolier, Carl Brave, Tananai, Francesco gabbani, Ariete, Mr. Rain, Piero Pelù con Alborosie, Matteo Paolillo, Johnson Righeira, Mara Sattei, Il Tre, Baustelle, Levante, Aiello, Rocco Hunt, Bnkr44, Gaia, Alfa, Giuse The Lizia, Fulminacci, Mille, Neima Ezza, Rose Villain, Wayne, Ciliari, Tropea, Napoleone, Uzi Lvke, l’Orchestraccia, Epoque, Ginevra, Serendipity, Paolo Benvegnù a cui si aggiungono i vincitori del contest 1mnext Etta, Maninni, Still Charles e il vincitore del contest “sicurezza stradale in musica” Hermes. Opening act dalle ore 14.00 con Leo Gassmann, Iside, Savana Funk, Camilla Magli, Wepro. Alle voce degli artisti che si esibiranno sul palco del Primo Maggio si uniscono gli interventi del divulgatore scientifico Carlo Rovelli, dello scrittore e drammaturgo Stefano Massini e del cantautore Avincola. Per la sesta edizione consecutiva, sarà Ambra Angiolini a condurre il Concertone. Nella storia dell’evento, mai nessuno lo ha condotto così a lungo. A supportarla ci sarà Biggio, attore e conduttore televisivo, membro del duo comico I soliti idioti e accanto a Fiorello nel programma Viva Rai 2 attualmente in onda.

L’edizione 2023 del Concerto del Primo Maggio si arricchisce quindi anche di un pre-show che, intorno alle ore 14.00, darà il benvenuto al pubblico di Piazza San Giovanni ospitando le esibizioni di Leo Gassmann, Iside, Savana funk e Camilla Magli. Nella prima parte del Concertone si esibiranno anche i 3 vincitori di 1MNEXT, il Contest del Primo Maggio dedicato agli artisti emergenti. Su più di mille iscritti, la giuria di qualità composta da Massimo Bonelli (direttore artistico del Concerto del Primo Maggio, presidente giuria), Anna Rampinelli (Senior PM Warner Music Italy), Irma Ciccarelli (Rockol), Lucia Stacchiotti (iCompany) ed Enrico Capuano (Cantautore), ha scelto Etta, Maninni e Still Charles. Il vincitore assoluto sarà proclamato sul palco del Concertone. Inoltre, classificatosi quarto a solo un punto dai primi tre, Wepro aprirà alle ore 14.00 il pre-show del Concertone 2023. Nella prima parte dell’evento, si esibirà anche Hermes vincitore della quinta edizione del contest “Sicurezza Stradale in Musica”. Sarà un Primo Maggio da ascoltare e guardare anche su Rai Radio 2, voce ufficiale del Concertone. In collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, nella postazione allestita nel backstage si avvicenderanno le conduttrici di Rai Radio 2 e i tanti ospiti protagonisti dell’evento, per un racconto parallelo con interviste e contenuti esclusivi, live e sui social. La rete diretta da Paola Marchesini offrirà la cronaca, in diretta radio e in video sul canale 202 del Digitale Terrestre e tivùsat, di una giornata di grande festa, scaldata dall’energia della musica live. Si parte con l’appuntamento pomeridiano, dalle ore 16.00, in compagnia di Diletta Parlangeli e LaMario; mentre il racconto della serata, a partire dalle ore 20.00, è affidato a Carolina di Domenico ed Elena Di Cioccio. Poi un regalo di Rai Radio 2 non soltanto per gli ascoltatori e per il pubblico che guarda la radio in tv, ma per tutta Piazza San Giovanni: dalle ore 19.00, durante la pausa della diretta tv, dal palco del Primo Maggio, andrà in scena il dj set di Ema Stokholma. Rai Radio 2 e SIAE faranno viaggiare il racconto e ballare la piazza! Rai Radio 2 è disponibile anche in video sul canale 202 del Digitale Terrestre e tivùsat, in diretta streaming su RaiPlay e RaiPlay Sound.

L’intero evento sarà disponibile anche su RaiPlay, sia in diretta che on demand. Verranno estratte delle clip in diretta dell’intero concerto oltre alle clip delle interviste ai cantanti visibili integralmente sul canale tv di Rai Radio 2 su RaiPlay. A Rai Italia il compito di proporre l’intero concerto da Piazza San Giovanni nel mondo, dividendolo in due tranches. Le note del palco del Primo Maggio arriveranno nei cinque continenti seguendo un palinsesto ad hoc che seguirà i diversi fusi orari. Anche quest’anno Rai Pubblica Utilità garantirà la piena accessibilità del Concerto del Primo Maggio: a partire dalle 15.00 – e per tutta la durata del Concerto – sulla pagina 777 di Televideo saranno disponibili i sottotitoli realizzati in diretta dallo studio di Saxa Rubra; a partire dalle 20.00 l’audiodescrizione – attivabile sul canale audio dedicato – ed in streaming su Rai Play, permetterà anche alle persone cieche di conoscere i dettagli legati alle luci, alla scenografia, agli abiti, ai movimenti di artisti e conduttori sul palco. Sempre a partire dalle 20.00, su Rai Play inizierà la diretta accessibile con sottotitoli e LIS, realizzata dallo studio Rai di via Teulada. In particolare, una squadra di 6 performer – tra cui anche una giovane performer sorda – e 2 interpreti, si alterneranno per tradurre in LIS le battute di conduttori e ospiti e interpretare, sempre nella Lingua dei Segni Italiana, tutte le canzoni proposte sul palco di Piazza San Giovanni, trasmettendo, attraverso i movimenti del corpo, emozioni e ritmo musicale ed offrendo uno spettacolo artistico godibile non solo per il pubblico sordo, ma per una platea di spettatori più ampia, che ha imparato ad apprezzare la forza espressiva della LIS. L’accessibilità in LIS verrà garantita anche in Piazza San Giovanni – sempre a partire dalle 20.00 – attraverso il rimando dell’immagine di interpreti e performer sui ledwall laterali del palco e garantire così la piena accessibilità.

Sorrentino: scudetto al Napoli? E’ stata la mano di tutti

Sorrentino: scudetto al Napoli? E’ stata la mano di tuttiMilano, 30 apr. (askanews) – A favorire la cavalcata da scudetto del Napoli 33 anni dopo l’ultimo trionfo firmato Diego Armando Maradona “è stata la mano di tutti: di Aurelio De Laurentiis, di Giuntoli, di Spalletti e dei tifosi”. Lo ha detto il regista premio Oscar Paolo Sorrentino, autore di ‘E’ stata la mano di Dio, film autobiografico dedicato alla vittoria dello scudetto del Napoli negli anni Ottanta.

Intercettato da Dazn sugli spalti dello stadio Maradona, a chi gli chiede se le gesta della squadra di Spalletti meriterebbero un film, Sorrentino ha detto: “Penso proprio di sì, ci saranno sicuramente lavori su questo scudetto”. L’entusiasmo dei napoletani, ha chiosato, “è molto motivato” e anche lo stesso regista visivamente emozionato ha rivelato di aver gioito ai gol dell’Inter che ha battuto la Lazio aprendo al Napoli la possibilità di diventare già oggi Campione d’Italia.

Libri, esce “Kennedy, fu vera gloria?” di Bruno Vespa

Libri, esce “Kennedy, fu vera gloria?” di Bruno VespaRoma, 29 apr. (askanews) – È il 22 novembre del 1963. Tre colpi di fucile sparati dal Deposito di libri scolastici di Dallas sull’auto presidenziale in corteo mettono fine all’esistenza di John Fitzgerald Kennedy. Un assassinio dai risvolti oscuri, una delle pagine più controverse della storia americana del XX secolo, che annovera anche le ipotesi di un coinvolgimento mafioso e di un complotto internazionale. Inchieste giudiziarie e giornalistiche che non hanno comunque impedito al 35° Presidente degli Stati Uniti d’America di entrare nel mito. Con una narrazione critica lucidissima Bruno Vespa ricostruisce le origini familiari e l’ascesa al potere di “Jack”, gli anni di governo dai risultati talvolta deludenti sul fronte interno ed estero, le luci e le ombre di una presidenza che molti storici e giornalisti hanno ritenuto sopravvalutata. Quindi il racconto di un privato ingombrante: i tanti rapporti extraconiugali, l’amore per Marilyn, la bulimia sessuale, le troppe malattie tenute nascoste. Con la competenza del cronista d’esperienza e nel rispetto della documentazione storica, Vespa racconta Kennedy oltre il mito, mettendo al centro l’uomo, i suoi sogni e le sue fragilità.

“Kennedy. Fu vera gloria? Amori e potere di un mito” di Bruno Vespa, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 2 maggio 2023. Bruno Vespa (L’Aquila, 1944) ha cominciato il suo lavoro di giornalista a sedici anni. Laureatosi in Legge con una tesi sul diritto di cronaca, ha vinto il concorso per entrare in Rai classificandosi al primo posto. Dal 1990 al 1993 ha diretto il Tg1. Dal 1996, la sua trasmissione “Porta a Porta” è il programma di politica, attualità e costume più seguito. Tra i suoi ultimi volumi pubblicati, ricordiamo: Italiani voltagabbana, Donne d’Italia, C’eravamo tanto amati, Soli al comando, Rivoluzione, Perché l’Italia diventò fascista, Perché l’Italia amò Mussolini, Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando) e La grande tempesta. Con Rai Libri ha pubblicato: Luna (2019), Bellissime! (2020), Quirinale (2021) e Donne al potere (2022).

Perché ChatGPT ha potuto riaprire in Italia

Perché ChatGPT ha potuto riaprire in ItaliaRoma, 29 apr. (askanews) – Da ieri ChatGPT ha di nuovo diritto a rendere disponibile in Italia il suo chatbot di intelligenza artificiale dopo il blocco. Di seguito, i motivi. OpenAI, la società statunitense che gestisce ChatGPT, ha fatto pervenire al Garante per la protezione dei dati personali una nota nella quale illustra le misure introdotte in ottemperanza alle richieste dell’Autorità contenute nel provvedimento dello scorso 11 aprile, spiegando di aver messo a disposizione degli utenti e non utenti europei e, in alcuni casi, anche extra-europei, una serie di informazioni aggiuntive, di aver modificato e chiarito alcuni punti e riconosciuto a utenti e non utenti soluzioni accessibili per l’esercizio dei loro diritti. Alla luce di questi miglioramenti OpenAI ha reso nuovamente accessibile ChatGPT agli utenti italiani. E’ quanto ha chiarito una nota del Garante per la Privacy.

“OpenAI, in particolare – spiega – ha: predisposto e pubblicato sul proprio sito un’informativa rivolta a tutti gli utenti e non utenti, in Europa e nel resto del mondo, per illustrare quali dati personali e con quali modalità sono trattati per l’addestramento degli algoritmi e per ricordare che chiunque ha diritto di opporsi a tale trattamento; ampliato l’informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio rendendola ora accessibile anche nella maschera di registrazione prima che un utente si registri al servizio; riconosciuto a tutte le persone che vivono in Europa, anche non utenti, il diritto di opporsi a che i loro dati personali siano trattati per l’addestramento degli algoritmi anche attraverso un apposito modulo compilabile online e facilmente accessibile; ha introdotto una schermata di benvenuto alla riattivazione di ChtaGPT in Italia, con i rimandi alla nuova informativa sulla privacy e alle modalità di trattamento dei dati personali per il training degli algoritmi; ha previsto per gli interessati la possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate dichiarandosi, allo stato, tecnicamente impossibilitata a correggere gli errori; ha chiarito, nell’informativa riservata agli utenti, che mentre continuerà a trattare taluni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio sulla base del contratto, tratterà i loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi, salvo che esercitino il diritto di opposizione, sulla base del legittimo interesse”. E ancora, chiarisce il Garante, “ha implementato per gli utenti già nei giorni scorsi un modulo che consente a tutti gli utenti europei di esercitare il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati personali e poter così escludere le conversazioni e la relativa cronologia dal training dei propri algoritmi; ha inserito nella schermata di benvenuto riservata agli utenti italiani già registrati al servizio un pulsante attraverso il quale, per riaccedere al servizio, dovranno dichiarare di essere maggiorenni o ultratredicenni e, in questo caso, di avere il consenso dei genitori; ha inserito nella maschera di registrazione al servizio la richiesta della data di nascita prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti infratredicenni e prevedendo, nell’ipotesi di utenti ultratredicenni ma minorenni che debbano confermare di avere il consenso dei genitori all’uso del servizio”.