Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Al via “PhEST – Festival internazionale di fotografia e arte”

Al via “PhEST – Festival internazionale di fotografia e arte”Roma, 31 ago. (askanews) – Dal primo settembre torna “PhEST – festival internazionale di fotografia e arte” che fino al primo novembre animerà le vie e i palazzi di Monopoli in Puglia. L’edizione 2023, l’ottava è dedicata al tema “Essere umani” che il direttore artistico Giovanni Troilo ha introdotto con una domanda: “Cos’è che ci rende davvero così speciali?”. Il festival proverà a rispondere esplorando i modi della rappresentazione dell’uomo e dello spazio che lo circonda e con cui deve relazionarsi. Un percorso caleidoscopico tra la complessità delle visioni e la loro interpretazione. Sono numerosi gli artisti che hanno accettato la sfida e che sono presenti a Monopoli in persona o con i loro lavori tra i luoghi della città.

Cresce il numero delle location indoor e outdoor pronte ad ospitare le mostre e gli allestimenti coordinati da Cinzia Negherbon, direttrice organizzativa dell’evento. Palazzo Palmieri si conferma cuore pulsante del Festival, cui si uniscono il Castello Carlo V, la Casa di Santa S. Teresa (Casa Santa) e la Chiesa di SS Pietro e Paolo. Si aggiungono quest’anno Palazzo Martinellie le Stalle di Casa Santa. Oltre a Chiese, palazzi e dimore storiche il festival, come consuetudine, si estende tra le vie della città di Monopoli dal Porto Vecchio alla Piazzetta Santa Maria, attraverso Via Comes, Via Magno, Via Garibaldi fino al Belvedere Di Porta Vecchia. Monopoli ospiterà alcuni tra i più quotati fotografi internazionali provenienti da Olanda, Inghilterra, Usa, Australia, Israele, Germania, Belgio, Brasile e altri. Insieme alla direzione artistica, Arianna Rinaldo, curatrice fotografica di PhEST, ha coinvolto 25 artisti italiani e internazionali: tra gli altri Jan Fabre, considerato, da oltre quarant’anni, una delle figure più innovative nel panorama artistico internazionale, porta a PhEST “L’uomo che misura le nuvole” con la co-curatela di Roberto Lacarbonara e Melania Rossi; il britannico Phillip Toledano propone il suo sguardo audace con “Another America”; Lisa Sorgini con “Mother”, racconta madri e figli della sua terra, l’Australia; Koos Breukel è presente con “Me We”, antologica dei sui 30 anni di carriera da rinomato ritrattista; Zed Nelson porta “The Family” progetto trentennale con il quale il noto documentarista ha ritratto lo scorrere del tempo di una famiglia inglese; Cristina De Middel con “Gentlemen’s Club” affronta un viaggio attraverso il mondo della prostituzione; Marieke van der Velden & Philip Brink con “Children of the Labyrinth” raccolgono la testimonianza di alcuni genitori, costretti a fuggire dal loro Paese, che scrivono una lettera ai propri figli; Hanne van der Woude con “Emmy’s World” entra nell’intimità di un’anziana e stravagante coppia d’artisti; Clay Lipsky con “Atomic Overlook” ricontestualizza l’eredità dei test sulla bomba sottolineando la cultura voyeuristica in cui la catastrofe è vista come intrattenimento per masse sempre più desensibilizzate.

Si rinnova inoltre la collaborazione con Leica Akademie Italy quest’anno partner di due mostre, quella dedicata a Tomas Van Houtryve che con “Lines and Lineage” arriva sulla frontiera tra Messico e Stati Uniti con lastre di vetro e una macchina del diciannovesimo secolo e quella dedicata a Alessandro Cinque che con “Alpaqueros” indaga gli effetti del cambiamento climatico in Perù e le devastanti conseguenze per la popolazione locale. Nel weekend d’inaugurazione il Festival sarà aperto dalle visite guidate con gli artisti presentia Monopoli che quest’anno saranno dodici: Phillip Toledano; Zed Nelson; Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni; Marieke van der Velden e Philip Brink; Giulia Gatti; Hanne van der Woude; Anouk Kruithof; Nicola Genco; Tanya Tkachova; Erik Vroons per Koos Breukel; Glauco Canalis. Alle visite si aggiungono le consuete Letture Portfolio, tutte gratuite, che porteranno a Monopoli alcuni tra i più influenti esperti del settore. Il confronto tra alte professionalità e fotografi aspiranti, emergenti e consolidati rappresenta un’attività di grande prospettiva per tutto il settore. Ci saranno poi una serie di eventi, talk e incontri, proiezioni serali, tutti gratuiti, come l’anteprima assoluta di Sky Arte con il documentario Fotografe – Giulia Gatti – Corazonada, e un laboratorio di fotografia analogica per ragazzi con Guglielmo Meucci in collaborazione con Leica Akademie (sabato e domenica 10,30-12,30).

Esce moneta ispirata a tutela mondo sostenibile dedicata a elefante

Esce moneta ispirata a tutela mondo sostenibile dedicata a elefanteRoma, 30 ago. (askanews) – Dopo la Tigre, l’Orso Polare e il Giaguaro, l’Elefante africano è il soggetto protagonista della quarta moneta del programma numismatico italiano 2023 dedicata alla “Serie Mondo Sostenibile – Animali in via di estinzione”.

L’obiettivo della serie tematica è sensibilizzare per proteggere le migliaia di specie animali e vegetali a rischio estinzione sul nostro Pianeta soprattutto a causa dell’inquinamento, del surriscaldamento globale, della distruzione dei loro habitat. La moneta in bronzital, emessa oggi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha un valore nominale di 5 euro.

Autore dell’opera, l’artista incisore della Zecca dello Stato, Silvia Petrassi. La moneta è disponibile in versione proof con una tiratura di 10.000 pezzi, e come per le precedenti monete della Serie, è arricchita da elementi colorati e fosforescenza, caratteristiche che rendono la Collezione sempre più interessante e innovativa, grazie alla professionalità dei maestri incisori e all’innovazione tecnologica nelle produzioni dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Sul dritto della moneta, in primo piano una composizione a colori di alcune specie animali rappresentative della fauna terrestre che convivono in armonia con l’ambiente. In alto e a destra, “REPUBBLICA ITALIANA”; in esergo, il nome dell’autore “PETRASSI”. Moneta con elementi colorati. Sul rovescio, una famiglia di elefanti raffigurati durante la migrazione stagionale attraverso la savana. In alto, nel giro, la scritta “ELEFANTE AFRICANO” e il valore “CINQUE EURO”; a destra, anno di emissione, “2023”; in esergo, “R”, identificativo della Zecca di Roma. Moneta con elementi colorati.

”Ludmilla”, l’escape room ispirata al romanzo di Calvino

”Ludmilla”, l’escape room ispirata al romanzo di CalvinoRoma, 30 ago. (askanews) – Ludmilla è la Lettrice, la protagonista femminile di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, romanzo di uno dei più grandi scrittori del ‘900. Ma non solo: “Ludmilla”, nel 2023, è anche il nome dell’esperienza ludica interattiva al centro di “Calvino in gioco”, omaggio pensato da Festivaletteratura – per celebrare il centenario della nascita di Italo Calvino – in occasione del consueto appuntamento a Mantova di settembre.

Sarà possibile acquistare i biglietti per Ludmilla attraverso la biglietteria online di Festivaletteratura da mercoledì 30 agosto per i soci Filofestival e da venerdì 1 settembre per tutti gli altri visitatori. Per info e biglietti www.festivaletteratura.it Nata da un confronto con il Festival mantovano, “Ludmilla” è stata ideata e sviluppata da WE ARE MUESLI, pluripremiato studio di design indipendente fondato da Claudia Molinari e Matteo Pozzi, rispettivamente creative producer e game designer del progetto. “Si tratta sì di un’escape room ma, a differenza di altre esperienze del genere, qui non sarà necessario misurarsi con stanze buie e combinazioni impossibili quanto, piuttosto, attraversare un sogno fatto di parole, immagini e interazioni” – spiegano Claudia e Matteo: “Ludmilla” è un’avventura onirica nelle atmosfere di questo “romanzo sul piacere di leggere romanzi”, che inizia quando il Lettore spegne la luce dopo aver finito di leggere l’ultima pagina di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”.

Come nel romanzo di Calvino, giocatrici e giocatori, che possono accedere all’escape room in gruppi composti da 2 a 6 persone, si troveranno di fronte a dieci incipit di altrettanti libri, che li porteranno a cimentarsi in una serie di enigmi la cui soluzione permetterà loro di concludere questa esperienza fuori dall’ordinario. A guidarli, anche le voci dei musicisti Adele Altro e Marco Giudici (Any Other). Per “sfidare” “Ludmilla”, disponibile presso il Liceo “Virgilio” da sabato 2 a domenica 10 settembre, non è necessario aver già letto il romanzo o conoscere a fondo l’opera dell’autore.

Anzi, l’obiettivo dell’escape room è proprio quello di far venire voglia di leggere “Se una notte d’inverno un viaggiatore” a chi non l’ha mai letto e offrire nuove prospettive a chi invece lo conosce già. A fianco dell’escape room, si trova una sala completamente dedicata all’autore, organizzata da Festivaletteratura con la collaborazione del Laboratorio Calvino, la Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori e numerosi altri archivi e istituzioni culturali, in cui sarà possibile partire per un viaggio alla scoperta (o riscoperta) di Italo Calvino attraverso libri, documenti, recensioni di giornali, interviste, video. “Ludmilla” è stata possibile anche grazie al sostegno della Camera di Commercio di Mantova e della casa editrice Mondadori. Alla sua realizzazione ha partecipato il team We Are Muesli: Claudia Molinari (direzione creativa), Matteo Pozzi (game design), Nicolò Marchetti (visual design), Benedetta Pierfederici (testi), Ivan Notaroš (game development), Linda Francesca Amodeo e Florence Martinet (additional art), con la collaborazione di Festivaletteratura.

Claudia Molinari e Matteo Pozzi, in arte We Are Muesli, debuttano nei videogiochi nel 2013 con la visual novel su Jheronimus Bosch “CAVE! CAVE! DEUS VIDET.”. Da allora sono attivamente coinvolti nella community internazionale del gioco come speaker, docenti di game design, promotori di una cultura multidisciplinare, inclusiva e positiva del gioco. Tra gli altri giochi a firma We Are Muesli: il docu-game per il 70esimo anniversario della Liberazione “Venti Mesi” (2015), l’inchiesta giornalistica giocabile “Colpo di Stato” (2020), l’escape room per il trentennale della caduta del Muro di Berlino “WER IST WER” (2019), anche nella sua versione libro interattivo “Chi è Chi” (2020), il libro gioco digitale a episodi “Madeleines” (2022), e l’action-puzzle cooperativo di prossima uscita “SIHEYUAN” (2023).

Libri, esce “Paolo. L’uomo che inventò il Cristianesimo” di Corrado Augias

Libri, esce “Paolo. L’uomo che inventò il Cristianesimo” di Corrado AugiasRoma, 30 ago. (askanews) – Un viaggio alle origini della dottrina cristiana. Corrado Augias ricostruisce nei suoi momenti topici la vita pubblica e religiosa di Saulo di Tarso, conosciuto con il nome di Paolo, analizzando la figura dell’Apostolo delle genti, dell’uomo che raccolse l’insegnamento di Gesù di Nazareth, lo elaborò e lo divulgò nel mondo. Nel volume, che unisce la cifra della narrazione a quella del saggio, tra cronaca e speculazioni filosofiche e sociologiche, l’autore ritrae un personaggio controverso e misterioso: Paolo è l’ebreo che non conobbe Gesù e che ne perseguitò i seguaci. Ma Paolo è soprattutto l’uomo che, folgorato sulla via di Damasco, dedicò la propria vita alla diffusione delle parole del Nazareno e alla canonizzazione dei suoi insegnamenti. Con il lascito di Gesù nelle proprie mani, Paolo pose le basi per la nascita del Cristianesimo.

“Paolo. L’uomo che inventò il Cristianesimo” di Corrado Augias, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 5 settembre 2023. Corrado Augias, scrittore e autore televisivo, è editorialista di Repubblica e autore di numerosi volumi tradotti in molte lingue.

Fotografia come testimonianza e documento: Pellegrin a Venezia

Fotografia come testimonianza e documento: Pellegrin a VeneziaVenezia, 29 ago. (askanews) – La guerra e la crisi ambientale, ma anche le vite dei profughi o dei passeggeri della metropolitana di Tokyo. Le Stanze della Fotografia a Venezia ospitano una mostra dedicata al lavoro di Paolo Pellegrin, uno dei più importanti fotografi internazionali, membro dell’agenzia Magnum dal 2005. Esposti, nell’architettura mobile dello spazio sull’isola di San Giorgio, oltre 300 scatti che attraversano tutta la carriera di Pellegrin, con anche un reportage inedito dall’Ucraina. Fotografie che hanno valenza etica ed estetica, ma che sono pure documenti del nostro tempo, in un certo senso prove di ciò che accade nel nostro mondo. “Sono documenti – ha detto il fotografo ad askanews – che possono essere anche impugnati in un secondo momento per evidenziare le cose, dei crimini nelle sedi internazionali, lo vediamo, per esempio questo succede all’Aia. La fotografia viene usata come strumento di testimonianza”.

Testimonianza è quindi una parola chiave, che prende sempre maggiore consistenza a mano a mano che ci si addentra nella mostra, significativamente intitolata “L’orizzonte degli eventi”, in rifermento alla fisica e al punto di non ritorno nei pressi di un buco nero, luogo nel quale il tempo diventa ineluttabile e, contemporaneamente, si ferma. In un certo senso come accade nella fotografia che, secondo la curatrice Annalisa D’Angelo, è lo strumento attraverso il quale il lavoro di Pellegrin prova a uscire dal buco nero della storia. “Questo è il lavoro di Paolo Pellegrini – ci ha detto Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia e co-curatore della mostra – è l’incontro con gli altri, è portare se stesso all’interno di un contesto senza mai di giudicarlo, cercare di comprenderlo e se non poi lo capisco decido di tornare, questo è il suo motto. Quindi è una mostra fatta di emozioni che ci racconta dell’importanza delle connessioni, tutto quanto è connesso”.

Una connessione che assume spesso aspetti problematici, come nel caso delle indagini di Pellegrin sul tema della sorveglianza o dell’intelligenza artificiale, ma anche nei lavori su Guantanamo o sulle vittime del conflitto arabo israeliano. Ma che vive al tempo stesso di un’umanità profonda, di uno sguardo di vicinanza, che è la forza di questa fotografia. “Tutti i suoi lavori – ha aggiunto Curti – sono il frutto di un pensiero e di un pensiero politico, è un fotografo che ha il coraggio di prendere posizione e di dire quello che pensa. Io credo che in questo momento la fotografia non abbia bisogno di eroi o di persone che rischiano la vita, ma abbia bisogno di persone capaci di assumersi delle responsabilità”. Una responsabilità che si manifesta anche quando il fotografo scatta la sua immagine, quando decide, in un momento di solitudine profonda, come dare ordine al mondo e al caos che si trova di fronte. “Questo gesto semplicissimo – ha concluso Paolo Pellegrin – in realtà racchiude una cosa complicatissima, ogni volta diversa. Quindi sì, in quel momento mi sento pienamente solo”.

“L’orizzonte degli eventi” è la seconda grande mostra de Le Stanze della Fotografia, un progetto voluto da Marsilio Arte, che pubblica anche il catalogo, e dalla Fondazione Giorgio Cini e prosegue l’esperienza di indagine sulla fotografia de La Casa dei Tre Oci. L’esposizione dedicata a Pellegrin è aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. (L.M.)

Viterbo, il Festival Barocco Alessandro Stradella dal 30 agosto

Viterbo, il Festival Barocco Alessandro Stradella dal 30 agostoRoma, 28 ago. (askanews) – Un percorso tra meraviglie musicali, architettoniche e paesaggistiche della Tuscia viterbese, dal 30 agosto al primo ottobre. E’ il Festival Barocco Alessandro Stradella, la cui edizione 2023 è particolarmente legata alla storia e alle tradizioni della città di Viterbo.

Con la direzione artistica di Andrea De Carlo e la presidenza onoraria di Anna Fendi, dal 30 agosto al primo ottobre a Viterbo, Nepi, Castel Sant’Elia, Caprarola, Celleno, Civitella d’Agliano e Montefiascone, il Festival vede la collaborazione con il Ministero della Cultura, Direzione Regionale Musei Lazio, Regione Lazio, Comuni di Viterbo, Nepi, Celleno, Castel S. Elia, Civitella D’Agliano, Fondazione Carivit, Fondazione Pietà dei Turchini, ATCL. Il Festival Barocco Alessandro Stradella FBAS di Viterbo svolge attività di ricerca, formazione, produzione, diffusione ed edizione musicale. Un progetto culturale che guarda al futuro coniugando l’attenzione per l’immenso patrimonio italiano e la valorizzazione dei nuovi linguaggi e tendenze, favorendo l’avvicinamento e la sensibilizzazione dei giovani al linguaggio barocco e a quello contemporaneo anche attraverso la pratica dell’improvvisazione.

Un importante evento apre il Festival proprio il 30 agosto nella Chiesa di S. M. Nuova di Viterbo: l’esecuzione dell’oratorio “S. Rosa di Viterbo” di Alessandro Melani (1639-1703). Eseguito per la prima volta nel 1693, la sua restituzione critica integrale è ora affidata agli strumenti originali dell’Ensemble Mare Nostrum diretto da Andrea De Carlo, con la partecipazione dei soprani Silvia Frigato nel ruolo della Santa e Dorota Sczepanska in quello della Madre, il basso Masashi Tomosugi nel ruolo del Padre e il mezzosoprano Eleonora Filipponi in quello della Maga. L’evento è preceduto dalla prima registrazione assoluta dell’oratorio e da un importante convegno internazionale. L’edizione 2023 ospiterà più di venti concerti tra i quali: Il violino fantastico con Margherita Pupulin (violino) e Juan Josè Francione (arciliuto) andrà in scena sabato 2 settembre a Civitella D’Agliano, nella Torre Monaldesca e Domenica 3 settembre a Nepi, nel Forte dei Borgia.

Un Percacho que parte de Nápoles a Roma, Musica popolare al confine tra Rinascimento e Barocco con Nando Citarella, (canto, percussioni e chitarra battente) e Michele Carreca (chitarra barocca) verrà eseguito l’8 settembre Villa Lante, Bagnaia. Il 10 settembre nella Chiesa S. M. Nuova, sarà invece la volta di Un po’ di sana follia, (S)Concerto di strumenti e corpi con la danzatrice Martina Ricciardi e Marco Ambrosini (nyckelharpa).

Il festival si conferma anche un laboratorio di sperimentazione, caratterizzandosi per un intenso e originale dialogo tra tradizione musicale del passato e linguaggi contemporanei. Il compositore e contrabbassista Daniele Roccato, artista in residenza da diversi anni porterà il suo progetto “Double Bach” il 24 settembre a Viterbo (Chiesa di S. M. Nuova). Dopo il successo dello scorso anno il festival ospita nuovamente la concertista cilena e star internazionale del clavicembalo Catalina Vicens il 9 settembre Viterbo, S. M. Nuova. Un’intera sezione del festival è dedicata ai musicisti della Tuscia, con due importanti iniziative: Massenzio 2035, un ambizioso progetto di esecuzione integrale delle opere del ronciglionese Domenico Massenzio (1586-1657), con i musicisti dello Stradella Y-Project. Dal 15 al 17 settembre a Tuscania, Chiesa di S. Pietro, Caprarola, Palazzo Farnese, Nepi, Chiesa di S. Pietro e Viterbo, S. M. Nuova. Il 30 settembre a Nepi, nella Chiesa di S. Pietro e il 1° ottobre a Viterbo (chiesa di S. Maria Nuova) verrà eseguita l”Aurata Cintia Armonica”, una raccolta di musiche “Di diversi Eccellentissimi Autori” che il romano Fabio Costantini pubblicò dal 1614 al 1639. Il Setaccio Musicale, Chiude l’edizione 2023 il concerto Memories of Tomorrow, un dialogo barocco/moderno con la violoncellista Nina Kotova e l’Ensemble Mare Nostrum. (30 settembre a Montefiascone, Rocca dei Papi e 1° ottobre Viterbo, S. M. Nuova). Informazioni concerto di apertura: Oratorio “Santa Rosa di Viterbo” di Alessandro Melani Santa Maria Nuova, Via Santa Maria Nuova snc (Viterbo) Ore 20.30 Costo 10€

100 anni della Partita a Scacchi di Marostica

100 anni della Partita a Scacchi di MarosticaRoma, 28 ago. (askanews) – “100 anni di Partita” fra rievocazioni, mercati medioevali, giochi di scacchi e mostre. È il programma firmato, dall’1 al 3 settembre, da Associazione Pro Marostica per l’anniversario della Partita a Scacchi di Marostica a personaggi viventi, nata nel 1923 ad opera di un gruppo di imprenditori guidati dallo studente Francesco Pozza. In una piazza, ancora senza scacchiera fissa, misero in scena quella che, poi sviluppata nel 1954 dal libretto teatrale di Mirko Vucetich, divenne la fortuna e il simbolo di Marostica nel mondo.

“Un programma di festa e spettacolo per la città che permetterà di immergersi nell’atmosfera medioevale ma soprattutto di ripercorrere la storia di questa rappresentazione unica al mondo – il commento del presidente di Pro Marostica Simone Bucco – Tradizione e modernità si intrecciano in questo centenario che vuole commemorare il passato e allo tempo guardare al futuro con la valorizzazione di un immenso patrimonio di arte e cultura, proiettandosi nelle prossime edizioni”. Con quell’originario spirito di festa, sabato 2 (dalle 15.00) e domenica 3 settembre 2023 (dalle 10.00) il centro storico di Marostica si trasformerà in una grande rappresentazione, con gruppi di sbandieratori, musici, giocolieri, artisti di strada, ma anche mercatini medioevali, accampamenti, laboratori per bambini, dimostrazioni di tiro con la balestra e tanto altro, chiamando a raccolta i più rinomati gruppi storici italiani. Momento clou dei festeggiamenti, sabato sera alle 21.00, la riproposizione della Partita a Scacchi del 1923, dal vivo, con i personaggi della scacchiera e un gran finale a sorpresa: uno spettacolo ad ingresso libero, che sarà anticipato da un monologo sulla storia della Partita dello scrittore Pier Alvise Zorzi.

E poi gli scacchi. Nel cortile del Castello Inferiore, sede del prossimo Museo degli Scacchi, sabato 2 settembre, avrà luogo una simultanea di scacchi (ore 10.00, posti limitati) con due grandi maestri: Danyyl Dvirnyy (Leningrado, 1990), campione italiano assoluto nel 2013 e nel 2015, e Kenny Solomon (Città del Capo, 1979), primo e unico Grande Maestro della storia del Sudafrica, sposato con la campionessa e vicepresidente della Federazione Scacchistica Italiana Veronika Goi. Nel pomeriggio (ore 14.00 -18.00), le scacchiere dei maestri lasceranno spazio ad un torneo giovanile Under 14, sempre con la regia dell’esperto Daniel Zarpellon. Il programma delle iniziative prevede anche importanti mostre al Castello Inferiore. I 100 anni di Partita saranno raccontati dai preziosi costumi e dai materiali di scena custoditi dall’Associazione Pro Marostica, con un nuovo allestimento del piano nobile. I visitatori potranno immergersi nello spirito della Partita grazie a ricercate scacchiere, oggetti originali nati dal genio dell’autore del libretto Mirco Vucetich, video dello spettacolo e innovative installazioni, fino ad una stanza-tributo ai registi della Partita. La mostra, visitabile con il biglietto del castello e in programma fino al 31 dicembre 2024, sarà inaugurata venerdì 1 settembre, dalle ore 21, con una open night del Castello, liberamente accessibile a tutti i visitatori.

L’associazione Marostica Fotografia 1979 cura al piano una esposizione dedicata al gioco degli scacchi in tutte le sue accezioni e un’ampia raccolta di fotografie, immagini e documenti provenienti da archivi pubblici e privati (dal 2 al 30 settembre 2023, inaugurazione sabato 2 settembre, ore 11.00). Domenica 3 settembre (ore 17.00), infine, la proclamazione delle nuove Lionora e Oldrada per voce di un inedito giullare, l’attore Roberto Ciufoli, darà il via alla Partita a Scacchi a personaggi viventi del 6-7-8 settembre 2024, per la quale sono già attive le prevendite (www.marosticascacchi.it). Sono otto le finaliste in gara, provenienti dal territorio della Podesteria di Marostica 1454.

Gli eventi in programma per i “100 anni di Partita” (1923-2023) sono l’occasione per visitare la città e conoscere la sua storia. A questo proposito Associazione Pro Marostica propone due itinerari sulle tracce della Marostica Mediovale, fra l’antico borgo e il Cammino di Ronda (info e prenotazioni t. 0424.72127 – info@marosticascacchi.it). Il programma di “100 anni di Partita” è promosso da Associazione Pro Marostica in collaborazione con la Città di Marostica, con il patrocinio della Commissione Europea, della Regione del Veneto e della Provincia di Vicenza, con il supporto del main sponsor Banca di Verona e Vicenza (Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea), dell’official sponsor VIMAR e degli sponsor Pedon, Pizzato, Gruppo Ceccato, UmTools, Um Technology Tools, Felisatti Utensili.

Conclusa Mediterranea La Civiltà blu, successo social e pubblico

Conclusa Mediterranea La Civiltà blu, successo social e pubblicoMilano, 27 ago. (askanews) – Si è chiusa venerdì 24 con una serata dedicata al Turismo la terza edizione di Mediterranea La civiltà blu, la rassegna estiva ideata e organizzata da Micromegas in partnership con il comune di Sabaudia, in provincia di Latina. Un’edizione, rilevano gli organizzatori, che è stata un successo sotto tutti i punti di vista. Enorme quello di pubblico: sono tantissime le persone che hanno preso parte alla rassegna, tra coloro che hanno assistito ai dibattiti, tutti moderati dal direttore del Tg de La7 Andrea Pancani, e frequentato il Village o partecipato alle iniziative culturali.

Le iniziative culturali di Mediterranea, curate da Micromegas Comunicazione, rappresentano una delle caratteristiche innovative di questa terza edizione della rassegna. Due, soprattutto, sono state le iniziative culturali da segnalare: l’esposizione di una delle 3 copie originali della scultura di Ugo Attardi, l’Ulisse, realizzata dal grande Maestro nel 1997, e la mostra sulla biodiversità “l’Italian Biodiversity Keepers” progettata da Micromegas per il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri ed esposta al palazzo dell’ONU a New York lo scorso mese di maggio. Da sottolineare anche il successo social di Mediterranea, visto che in questa edizione si sono moltiplicati sia i follower dei vari account social della rassegna sia le visualizzazioni dei video. I dibattiti di Mediterranea, che si sono svolti nella Corte Comunale di Sabadudia, sono stati tutti molto partecipati e con ospiti di rilievo, a iniziare dai ministri che sono stati intervistati da Andrea Pancani: il ministro della PA Paolo Zangrillo, la ministra per la disabilità Alessandra Locatelli, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il ministro degli esteri Antonio Tajani. Ma non sono mancati esponenti della cultura, come Fulvio Abbate e Giordano Bruno Guerri, o imprenditori iconici come Brunello Cucinelli. O altri esponenti della politica come il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore al turismo del comune di Roma Alessandro Onorato, il capogruppo del M5S Silvestri, Arturo Scotto del Pd e Nicola Procaccini eurodeputato di FdI.

Rimarrà tra i ricordi più emozionanti di questa terza edizione di Mediterranea la telefonata in diretta fatta dal palco di Mediterranea dal presidente del Coni Giovanni Malagò a Tamberi, fresco vincitore della medaglia d’oro di salto in alta ai Mondiali. L’atleta della Polizia di Stato ha ricevuto l’applauso fragoroso di tutta la platea della corte comunale proprio mentre era in collegamento con il numero uno dello sport italiano. Erminio Fragassa, presidente di Micromegas Comunicazione e “patron” della manifestazione è già pronto a proiettarsi verso il futuro: “L’enorme successo di pubblico e di stampa della terza edizione di Mediterranea responsabilizza sia noi, in veste di ideatori e organizzatori della Rassegna, che il Comune di Sabaudia, nostro partner strategico, in ordine a un’ulteriore evoluzione in termini qualitativi della manifestazione. Posso anticipare che stiamo già lavorando sulla quarta edizione di Mediterranea insieme al Sindaco e il Vice Sindaco di Sabaudia, Andrea Pancani e il sottoscritto. Credo sia sufficiente questa indicazione per testimoniare quale sia l’impegno comune per approdare a un’edizione che, anticipo, presenterà molte novità di notevole impatto culturale e mediatico”.

I volti del 900, un progetto sui ritratti di ArchiViVitali

I volti del 900, un progetto sui ritratti di ArchiViVitaliComo, 25 ago. (askanews) – Un tentativo di raccontare la pittura italiana del XX secolo attraverso la forma del ritratto: ArchiViVitali, in collaborazione con il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, presenta la mostra “Volti. La pittura italiana di ritratto nel XX secolo”, curata da Luca Beatrice e ideata da Velasco Vitali.. L’esposizione è distribuita su due sedi, lo Spazio Circolo a Bellano, nel Lecchese, e Villa del Balbianello, bene del FAI a Tremezzina, in provincia di Como, che per la prima volta apre a un progetto di arte contemporanea.

La mostra celebra la pittura di ritratto tra ‘900 e contemporaneità, tra committenza e libera interpretazione, attraverso oltre sessanta opere realizzate dal 1910 a oggi, che, negli intenti del progetto, testimoniano l’evoluzione del ritratto e riflettono sulla sua importanza storica e attuale. Le opere scelte si concentrano in particolare, attraverso i vari volti, sulle somiglianze somatiche, sugli umori, sui luoghi comuni, sulle complessità psicanalitiche e sull’infinita sfaccettatura dei caratteri umani. Tra gli artisti in mostra Casorati, Savinio, Sironi, de Chirico, Baj, Carol Rama, Giancarlo e Velasco Vitali, Giosetta Fioroni, Merz, Paolini, Pistoletto, Ontani. Ma anche Stefano Arienti, Vanessa Beecroft, Francesco Vezzoli e Valerio Berruti.

L’allestimento delle due mostre segue il ritmo di quattro desideri. A Bellano si trova il desiderio del collezionista che aggiunge alla propria quadreria un pezzo alla volta, seguendo un ordine dove tutto risponde a un criterio democratico della distribuzione degli spazi e tutto è visibile in ugual misura. A Villa del Balbianello si ritrova il desiderio dello studioso che lascia entrare nella propria biblioteca solo i dipinti che evocano i miti, la filosofia e la letteratura, ogni quadro un significato, dove nulla è lasciato al caso; quello del padrone di casa che ama il controllato caos della vita quotidiana ed esibisce i ritratti della sua famiglia e degli amici come specchio dei momenti di vita vissuta; infine quello tutto al femminile della padrona di casa, che sa di eleganza, cura, autorevolezza, rarefazione, poesia e che gioca a contrasto con una vista lago mozzafiato, tra le più belle del mondo. La mostra, nelle due sedi, è aperta al pubblico fino al 12 novembre.

Libri, in uscita “I diari del Provinciale” di Federico Quaranta

Libri, in uscita “I diari del Provinciale” di Federico QuarantaRoma, 24 ago. (askanews) – La provincia, la sua cultura e la sua gente, un viaggio nelle terre che custodiscono l’Italia più profonda. Con “I diari del Provinciale” Federico Quaranta affida alla carta le testimonianze e le emozioni più forti dei suoi lunghi cammini televisivi. I racconti e le parole di scrittori e intellettuali si intrecciano tra le pagine con quelli di contadini e pescatori, di uomini e donne che fanno del legame con il territorio il fondamento della propria esistenza. Così l’autore è nel Mugello, alle porte di Firenze, per raccontare la figura rivoluzionaria di don Lorenzo Milani, nel Delta del Po tra Emilia e Veneto, per comprendere il sentimento che lega la gente alle terre e alle acque del Polesine, in Basilicata, sulle tracce della civiltà contadina narrata da Carlo Levi in “Cristo si è fermato a Eboli”, in Sicilia, per riscoprire la figura di Rosa Balistreri, cantautrice coraggiosa che ha cantato le contraddizioni della sua terra. Tante storie, tanti tasselli di un’identità sfaccettata, affascinante e sempre sorprendente.

“I diari del Provinciale” di Federico Quaranta, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 29 agosto 2023. Federico Quaranta è conduttore e autore televisivo e radiofonico di vari programmi (tra cui “La Prova del cuoco”, “Linea verde”, “Estate?in diretta” su Rai 1, “E la chiamano estate”, “Il Provinciale” su Rai 1 e Rai 2, “Decanter” su Rai Radio2), ed è noto esperto di enogastronomia, territorio e agricoltura. È autore di Terra. Riscoprire le nostre origini per costruire un futuro migliore (2019). Per la Rai ha pubblicato con Nicola Prudente (“Tinto”) due libri di successo della serie Sommelier… ma non troppo (2015 e 2016) e insieme ad Andy Luotto Anche i vegani fanno la scarpetta (2016).