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Fs, Salvini al cantiere di Piazza dei Cinquecento

Fs, Salvini al cantiere di Piazza dei CinquecentoRoma, 1 ago. (askanews) – Il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha visitato stamattina il cantiere di Piazza dei Cinquecento a Roma. Il sopralluogo è stato l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione urbanistica e funzionale della piazza che è la porta d’ingresso a Roma Termini. I lavori, sottolinea una nota di Rfi, iniziati a ottobre 2023 dopo la conclusione positiva della Conferenza dei Servizi, riguardano aree di proprietà di FS Sistemi Urbani e di Roma Capitale e porteranno a una trasformazione epocale della piazza in vista del Giubileo del 2025. Presenti al sopralluogo, insieme al Ministro Salvini anche Francesco Rocca, Presidente Regione Lazio, Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma, Gianpiero Strisciuglio AD e DG Rete Ferroviaria Italiana, Umberto Lebruto AD e DG FS Sistemi Urbani e Aldo Isi AD e DG ANAS. L’obiettivo principale dei lavori – che potrà vedere la sua completa attuazione dopo il Giubileo – è la riqualificazione dell’area e la riorganizzazione dei servizi esistenti. Nuovi spazi verdi che trasformeranno la piazza in un luogo più accogliente e contemporaneo per vivere una nuova socialità tra arte, cultura e rigenerazione urbana. La riqualificazione urbanistica e funzionale del Nodo di Termini e Piazza dei Cinquecento mira a valorizzare e accrescere l’integrazione tra monumenti e aree archeologiche circostanti, oltre a miglioramento della qualità architettonica ed ambientale di tutto il contesto. La piazza sarà trasformata in un luogo sempre più accessibile e integrato con i sistemi di mobilità urbana (treno-bus-taxi), migliorando la qualità dello spazio urbano con la pedonalizzazione di gran parte dell’area. Il tutto ponendo al centro la mobilità pedonale e ciclabile con il ridisegno del terminal bus, del nuovo molo taxi e l’insediamento di un nuovo sistema di piste ciclabili, con l’obiettivo di migliorare i servizi alla città e ai viaggiatori in coerenza con gli indirizzi del PUMS di Roma Capitale.

Casa, Istat: quasi un’abitazione su tre non è occupata

Casa, Istat: quasi un’abitazione su tre non è occupataRoma, 1 ago. (askanews) – Quasi un’abitazione su tre non è occupata e più della metà è stat costruita nella seconda metà dello scorso secolo. Lo sottolinea l’Istat che ha diffuso il censimento delle abitazioni al 2021. In particolare, nelle Isole il 34,9% delle abitazioni risulta non occupata, segue il Sud Italia con il 32%. Più contenute le percentuali al Nord-est (23,1%) e al Nord-ovest (26%). Nel decennio 2011-2021 l’incremento delle abitazioni occupate più alto è stato nell’Italia Centrale (+8,6%), quello più basso nelle due Isole maggiori (+5,5%). La parte più ampia del patrimonio abitativo italiano – fa notare l’Istat – è rappresentata dalle abitazioni costruite nel periodo 1961-2000: sono quasi 20 milioni e corrispondono al 56,3% del totale delle abitazioni. Questa quota aumenta ulteriormente tra le abitazioni occupate da almeno una persona residente, raggiungendo il 57,0%, mentre è leggermente più bassa tra le abitazioni non occupate, il 54,1%. È da notare però che nei 40 anni considerati più di 12 milioni e mezzo di abitazioni (pari a circa il 63%) sono state costruite tra il 1961 e il 1980, ovvero nell’intervallo temporale della grande crescita economica del Paese, che ha caratterizzato l’Italia soprattutto negli anni Sessanta. Le abitazioni con anno di costruzione antecedente al 1961 ammontano a quasi 11,5 milioni, ovvero al 32,4% del totale (sino al 1945 sono 6.308.009, pari a circa il 18% del totale), percentuale che risulta più bassa (31,4%) se riferita alle abitazioni occupate e più alta (35%) se calcolata tra le abitazioni non occupate. Tra le abitazioni più vetuste, quelle che hanno già superato i 100 anni di ‘vita’ (antecedenti il 1919) sono circa 3,3 milioni, ovvero il 9,5% del totale delle abitazioni (l’8,9% tra le occupate e l’11% tra le non occupate) e più di due su tre (il 68,6%) risultano occupate da almeno una persona residente. Le abitazioni costruite dal 2001 in poi sono 4 milioni circa, ovvero l’11,4% del totale delle abitazioni in Italia (l’11,5% tra le occupate e il 10,9% tra le non occupate). Di esse, quelle edificate negli ultimi 13 anni sono appena 1 milione e risultano per il 70% occupate.

L’Istat: a giugno il tasso disoccupazione al 7%

L’Istat: a giugno il tasso disoccupazione al 7%Roma, 1 ago. (askanews) – A giugno 2024, dopo la diminuzione osservata a maggio, l’occupazione registra una crescita di 25mila unità che coinvolge i dipendenti permanenti, saliti a 16 milioni 37mila, e gli autonomi, pari a 5 milioni 144mila; prosegue invece il calo – registrato anche nel mese precedente – dei dipendenti a termine, che scendono a 2 milioni 768mila. Lo comunica l’Istat. Il numero degli occupati (23 milioni 949mila) è superiore di 337mila unità rispetto a quello di giugno 2023, sintesi, da un lato, dell’incremento di 465mila dipendenti permanenti e di 121mila autonomi e, dall’altro, della diminuzione di 249mila dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione aumentano, raggiungendo il 62,2% e il 7,0% rispettivamente, mentre il tasso di inattività scende al 33,0%. Il tasso di disoccupazione giovanile a giugno sale al 20,5%, comunica l’Istat. Il numero di persone in cerca di lavoro aumenta (+1,3%, pari a +23mila unità) per entrambe le componenti di genere e tra i 35-49enni, mentre diminuisce tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni. Il numero di inattivi è in diminuzione (-0,3%, pari a -41mila unità) tra gli uomini, i 25-34enni e i maggiori di 50 anni, cresce invece tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività scende al 33,0% (-0,1 punti). L’incremento del numero di occupati si osserva anche confrontando il secondo trimestre 2024 con il primo (+0,5%, pari a +124mila unità). La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4,0%, pari a -74mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,1%, pari a +18mila unità). Il numero di occupati a giugno 2024 supera quello di giugno 2023 del 1,4% (+337mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,7 punti percentuali. Rispetto a giugno 2023, cala il numero di persone in cerca di lavoro (-6,4%, pari a -122mila unità) e quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -103mila).

La Bce: inflazione vicina al 2% nella seconda metà del 2025

La Bce: inflazione vicina al 2% nella seconda metà del 2025Milano, 1 ago. (askanews) – La Bce “si attende che l’inflazione oscilli intorno ai livelli attuali per il resto dell’anno”, il 2,5% di giugno e il 2,6% di maggio, “per poi scendere approssimandosi all’obiettivo (del 2% ndr) nella seconda metà del prossimo anno, in conseguenza della più debole crescita del costo del lavoro, degli effetti della politica monetaria restrittiva perseguita dal Consiglio direttivo e del venir meno dell’impatto del passato aumento dell’inflazione”. Lo sottolinea la Bce nel Bollettino economico pubblicato oggi. “Le misure delle aspettative di inflazione a più lungo termine sono rimaste sostanzialmente stabili, collocandosi prevalentemente intorno al 2 per cento”, sottolinea l’Eurotower.


Nel Bollettino si fa riferimento ai “rischi al rialzo per l’inflazione” che “provengono anche dalle accresciute tensioni geopolitiche, che potrebbero far aumentare i prezzi dell’energia e i costi di trasporto nel breve periodo e causare interruzioni nel commercio mondiale. Inoltre – chiosa la Bce – i fenomeni meteorologici estremi, e più in generale il dispiegarsi della crisi climatica, potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari. Per contro, l’inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se la politica monetaria frenasse la domanda più di quanto atteso o nel caso di un deterioramento inaspettato del contesto economico nel resto del mondo”.

Bce: area euro cresce nel secondo trimestre, ma ritmo è inferiore

Bce: area euro cresce nel secondo trimestre, ma ritmo è inferioreMilano, 1 ago. (askanews) – “Le nuove informazioni disponibili indicano che nel secondo trimestre l’economia dell’area dell’euro è cresciuta, seppur a un ritmo probabilmente inferiore rispetto al primo trimestre”. Lo sottolinea la Bce nel Bollettino economico pubblicato oggi. “In prospettiva – si legge – ci si attende che la ripresa sia sostenuta dai consumi, sospinti dal rafforzamento dei redditi reali derivante dal calo dell’inflazione e dall’incremento dei salari nominali”.


“Inoltre, le esportazioni dovrebbero aumentare a fronte della crescita della domanda mondiale” e “la politica monetaria, col tempo, dovrebbe esercitare un effetto frenante meno incisivo sulla domanda”, sottolinea l’Eurotower. In questo contesto, aggiunge il Bollettino, “il mercato del lavoro continua a evidenziare una buona tenuta. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 6,4 per cento a maggio, confermandosi al livello più basso dall’introduzione dell’euro. È probabile che nel secondo trimestre si siano creati più posti di lavoro, principalmente nel settore dei servizi. Le offerte di lavoro proposte dalle imprese si stanno gradualmente riducendo, seppur a partire da livelli elevati”.


Per la crescita economica, viene rilevato, “i rischi sono orientati verso il basso. L’espansione dell’area dell’euro risentirebbe di un indebolimento dell’economia mondiale o dell’acuirsi delle tensioni commerciali tra le maggiori economie”, nota la Bce che tra i pericoli ricorda quelli geopolitici con “la guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e il tragico conflitto in Medio Oriente”. Secondo l’Eurotower, “l’espansione economica potrebbe inoltre risultare più contenuta se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più forti delle attese. Potrebbe invece risultare superiore se l’inflazione diminuisse più rapidamente del previsto e se l’incremento della fiducia e dei redditi reali comportasse aumenti della spesa maggiori di quanto anticipato, oppure se la crescita dell’economia mondiale fosse più forte delle aspettative”.


Nel Bollettino si fa riferimento ai “rischi al rialzo per l’inflazione” che “provengono anche dalle accresciute tensioni geopolitiche, che potrebbero far aumentare i prezzi dell’energia e i costi di trasporto nel breve periodo e causare interruzioni nel commercio mondiale. Inoltre – chiosa la Bce – i fenomeni meteorologici estremi, e più in generale il dispiegarsi della crisi climatica, potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari. Per contro, l’inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se la politica monetaria frenasse la domanda più di quanto atteso o nel caso di un deterioramento inaspettato del contesto economico nel resto del mondo”.

Idealista: a luglio prezzi case +2,3%, Milano tocca record storico

Idealista: a luglio prezzi case +2,3%, Milano tocca record storicoMilano, 1 ago. (askanews) – Crescono del 2,3% in Italia i valori immobiliari a luglio, raggiungendo una media di 1.863 euro al metro quadro. Anche su base annua, i prezzi delle case risultano essere in crescita del 2,1%. Milano raggiunge il suo massimo storico, con le abitazioni pagate in media 5.032 euro al metro quadro. E’ quanto emerge dall’ultimo indice dei prezzi delle abitazioni di Idealista.


Tutte le regioni italiane hanno evidenziato variazioni positive, con i maggiori aumenti che si concentrano in Calabria (4,8%), Basilicata (3,8%), Marche (3,6%), Lombardia e Sardegna (entrambe su del 3,4%). Mentre, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia sono in linea con la crescita mensile nazionale del 2,3%. Per quanto riguarda i prezzi di richiesta, la regione più cara è il Trentino-Alto Adige, con i suoi 3.202 euro al metro quadro. La seguono Valle d’Aosta (2.679 euro al metro quadro), Liguria (2.514) e Toscana (2.332). Valori immobiliari superiori alla media italiana anche per Lombardia (2.226), Lazio (2.126) ed Emilia-Romagna (1.875). Le restanti regioni presentano prezzi compresi tra i 1.854 euro dell’Emilia-Romagna e i 903 euro del Molise, la più economica a livello di prezzi delle case.


Anche la tendenza cittadina dei prezzi dell’usato vede una netta prevalenza di aree in ripresa, sono 85 su 105 capoluoghi monitorati, trainate da Lecco (10,6%), Como (8,2%), Gorizia (6,7%) e Napoli (4,8%). Per quanto riguarda i principali mercati, oltre a Napoli, si registrano incrementi a Palermo (2,7%), Torino (1,8%), Roma (1%), Milano (0,9%), Bologna (0,5%), Firenze (0,4%) e Venezia (0,3%). Matera, Imperia e Foggia presentano gli stessi prezzi di un anno fa. Mentre, 16 città hanno valori immobiliari in calo, con le maggiori flessioni che riguardano Agrigento (-2,3%), Cuneo (-1,7%) e Macerata (-1,4%).


Milano con i suoi 5.032 euro euro al metro quadro si conferma anche a luglio la regina dei valori immobiliari italiani, supera quota 5.000 euro, raggiungendo il massimo storico dalla prima rilevazione di idealista nel 2012. A seguire, nella classifica delle città più care, troviamo Bolzano (4.616), Venezia (4.498) e Firenze (4.126). Di contro, i prezzi più bassi di vendita si trovano a Caltanissetta (712) che precede Ragusa (731) e Biella (755).

Istat: a giugno tasso disoccupazione al 7%, giovanile al 20,5%

Istat: a giugno tasso disoccupazione al 7%, giovanile al 20,5%Roma, 1 ago. (askanews) – A giugno 2024, dopo la diminuzione osservata a maggio, l’occupazione registra una crescita di 25mila unità che coinvolge i dipendenti permanenti, saliti a 16 milioni 37mila, e gli autonomi, pari a 5 milioni 144mila; prosegue invece il calo – registrato anche nel mese precedente – dei dipendenti a termine, che scendono a 2 milioni 768mila. Lo comunica l’Istat nella stima provvisoria. Il numero degli occupati (23 milioni 949mila) è superiore di 337mila unità rispetto a quello di giugno 2023, sintesi, da un lato, dell’incremento di 465mila dipendenti permanenti e di 121mila autonomi e, dall’altro, della diminuzione di 249mila dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione aumentano, raggiungendo il 62,2% e il 7,0% rispettivamente, mentre il tasso di inattività scende al 33,0%. Il tasso di disoccupazione giovanile a giugno sale al 20,5%. Il numero di occupati a giugno 2024 supera quello di giugno 2023 dell’1,4% (+337mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,7 punti percentuali.

Mediobanca: utile record nell’esercizio 2023-24 a 1,27 mld (+24%)

Mediobanca: utile record nell’esercizio 2023-24 a 1,27 mld (+24%)Milano, 1 ago. (askanews) – Mediobanca registra nell’esercizio 2023-2024, chiuso al 30 giugno, un utile netto record di oltre 1,27 miliardi (+24%), superiore alle attese degli analisti. Nel solo quarto trimestre l’utile è pari a 327 milioni (+39%). Ricavi record a 3,6 miliardi (+9%), trainati dalle componenti “K-light” (+17%), con TFA a circa 100 miliardi (+13%). Il margine di interesse chiude a circa 1,98 miliardi (+10,2%). Sul fronte patrimoniale, il CET1 sale al 16,1%.


Nell’esercizio ammonta a 1,1 miliardi la distribuzione complessiva (10% del valore di mercato), in aumento del 50% su anno, di cui 885 milioni di dividendi e circa 200 milioni di buyback già eseguito. Alla luce dei risultati, Mediobanca ha deliberato di proporre alla prossima assemblea la distribuzione di un dividendo annuale complessivo di 1,07 euro (payout del 70%) che, tenuto conto dell’anticipo erogato a maggio (0,51 euro), corrisponde a un saldo a novembre di 0,56 euro. Il cda ha proposto inoltre l’avvio di un piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie (il secondo nell’arco del piano 2023/26), per un controvalore pari a circa 385 milioni che, alle quotazioni odierne, corrispondono a circa il 3,1% del capitale sociale. “Nell’esercizio il gruppo ha saputo raggiungere i migliori risultati di sempre in termini di ricavi, di utile, di redditività (ROTE 14%) e distribuzione agli azionisti, dando puntuale avvio alle principali iniziative del piano 2023-26”, ha sottolineato l’AD Alberto Nagel. “Lo scenario dei prossimi mesi si presenta incerto per dinamiche geo-politiche e macro e richiederà la capacità di volgere in opportunità un contesto atteso volatile. Mediobanca è in una posizione privilegiata per la specializzazione del suo modello, l’approccio responsabile, le competenze distintive di prodotto, il posizionamento, unico in Italia, sulle famiglie imprenditrici. Con queste peculiarità e attraverso una gestione sempre più efficiente degli attivi e del capitale – ha concluso Nagel -, abbiamo iniziato il secondo anno del piano One Brand – One Culture con obiettivo di essere una delle migliori storie di crescita e remunerazione per tutti gli stakeholders”.

Bending Spoons acquisisce WeTransfer

Bending Spoons acquisisce WeTransferMilano, 31 lug. (askanews) – Bending Spoons ha acquisito WeTransfer, la nota piattaforma di collaborazione e condivisione di file. “WeTransfer è un nome molto rispettato in ambito tecnologico e creativo”, ha commentato il co-fondatore e Ceo di Bending Spoons, Luca Ferrari. “Siamo entusiasti di diventarne i nuovi proprietari e sentiamo un forte senso di responsabilità nell’aiutare il brand e l’azienda a prosperare per molti anni a venire”, ha aggiunto.


Per festeggiare l’acquisizione e affermare il proprio impegno nei confronti della comunità creativa, Bending Spoons promette di donare almeno 3 milioni di dollari a The supporting act foundation nei prossimi due anni. La missione della fondazione è quella di sostenere gli artisti emergenti e i gruppi guidati da artisti provenienti da comunità sotto rappresentate. Bending Spoons si impegna inoltre a continuare a riservare il 30% dello spazio pubblicitario di WeTransfer a campagne a scopo benefico e a contenuti editoriali. Infine, WePresent continuerà a presentare il lavoro di creativi meritevoli, compresi artisti emergenti. WeTransfer è stata fondata nei Paesi Bassi da Bas Beerens, Nalden e Damian Bradfield, ed è finanziata da Highland Capital Partners e HPE Growth. “Negli ultimi dieci anni, WeTransfer è cresciuta da uno strumento di condivisione di file estremamente semplice a una piattaforma altamente redditizia e di grande impatto, a cui si affidano milioni di professionisti e creativi”, ha commentato il Ceo di WeTransfer, Alexandar Vassilev. “Negli ultimi anni, l’azienda ha registrato un periodo di crescita accelerata, alimentata dallo sviluppo strategico del prodotto, che ha portato la piattaforma a servire più di 600.000 abbonati e 80 milioni di utenti attivi mensili. Inoltre, coltivare le comunità creative e amplificare le loro voci è stata la chiave del nostro successo. Alcuni dei prodotti di maggior successo di Bending Spoons sono strumenti al servizio della creatività, pertanto siamo certi che questo traguardo sarà di complemento a entrambe le attività, rafforzerà la nostra crescita e ci aiuterà a creare ancora più valore per le industrie creative in generale”.

Da Meloni a Orban al 50esimo forum Ambrosetti, al via dal 6 settembre

Da Meloni a Orban al 50esimo forum Ambrosetti, al via dal 6 settembreMilano, 31 lug. (askanews) – Torna dal 6 all’8 settembre a Villa d’Este a Cernobbio l’appuntamento annuale del forum Ambrosetti, quest’anno alla sua 50esima edizione. Per l’appuntamento che segna la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, sia sul fronte politico che economico, sulle rive del lago di Como interverranno, tra gli altri, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbßn. In videocollegamento come di consueto, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nutrito il parterre dei ministri dati per presenti a Villa d’Este: dalla Bernini alla Calderone, da Fitto a Nordio, Piantedosi, Urso, Pichetto Fratin, Valditara, Zangrillo.


Nella tre giorni della 50esima edizione del forum, che ha al centro “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”, si alterneranno anche i portavoce dei partiti/ movimenti di opposizione. Al momento c’è la conferma del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, mentre si attendono quelle di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, e Carlo Calenda, segretario di Azione. Nell’elenco dei relatori confermati a oggi uno spazio è riservato al Governo ucraino: la Presidenza ucraina, fanno sapere gli organizzatori, ha assicurato che contribuirà ai lavori compatibilmente con gli sviluppi in corso del conflitto. Sul fronte europeo invece è in attesa di conferma formale, tra gli altri, la presenza dell’alto commissario dell’Unione per gli Affari esteri, Josep Borrell. Anche per quest’anno il Congresso americano ha identificato il forum come osservatorio per approfondire i rapporti transatlantici Italia – Stati Uniti, alla presenza del senatore Lindsey Graham e dello speaker della Camera, Mike Johnson, oltre ad altri due senatori e un membro della Camera.


I temi al centro del dibattito spaziano dalle sfide geopolitiche globali e gli impatti su imprese, Paesi e cittadini alle analisi sul quadro economico, l’impatto dell’Intelligenza Artificiale, un country Focus sugli Stati Uniti, l’Agenda per l’Europa e per l’Italia, l’era green, la competitività industriale europea nell’arena globale e infine la Peres heritage initiative: costruire il futuro attraverso i giovani talenti. Diverse anche le iniziative organizzate per celebrare la 50esima edizione, spiegano gli organizzatori, con l’obiettivo di ripercorrere la storia del forum e di rendere omaggio a coloro che hanno animato le prime cinquanta edizioni. Come negli ultimi anni, post pandemia, il forum si conferma una iniziativa phygital (in parte fisica in parte digitale) con un hub centrale nella sede storica di Villa d’Este e collegati a questo, diversi hub in altre sedi in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Oltre alla partnership con il ministero degli Esteri e l’agenzia Ice, la Cina ospiterà un hub in diretta streaming a Shanghai che svilupperà anche contenuti locali offline in vantaggio di fuso. Questo sarà reso possibile grazie al contributo di Generali, il Beijing Club per il dialogo internazionale e il private equity cinese ClearVue Partners. Infine, in Italia, ci saranno due hub fisici e digitali: in Puglia, grazie alla collaborazione di Banca Popolare di Puglia e Basilicata e Exprivia e in tutta Italia, grazie alla collaborazione di Sace.


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