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Domani Landini deposita in Cassazione il quesito per l’abrogazione dell’autonomia differenziata

Domani Landini deposita in Cassazione il quesito per l’abrogazione dell’autonomia differenziataMilano, 4 lug. (askanews) – Domani, venerdì 5 luglio, alle ore 10.00, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, si recherà in Cassazione, insieme agli altri sottoscrittori, per depositare il quesito referendario totalmente abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata.


Questo il testo del quesito: “Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n.86, ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione’?”. Tra i sottoscrittori del referendum, oltre alla Cgil, la Uil, le associazioni laiche e cattoliche che insieme alla Cgil hanno dato vita alla “Via Maestra”, le forze politiche di opposizione, personalità e intellettuali.

Autonomia, domani Landini in Cassazione deposita quesito abrogazione

Autonomia, domani Landini in Cassazione deposita quesito abrogazioneMilano, 4 lug. (askanews) – Domani, venerdì 5 luglio, alle ore 10.00, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, si recherà in Cassazione, insieme agli altri sottoscrittori, per depositare il quesito referendario totalmente abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata.


Questo il testo del quesito: “Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n.86, ‘Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione’?”. Tra i sottoscrittori del referendum, oltre alla Cgil, la Uil, le associazioni laiche e cattoliche che insieme alla Cgil hanno dato vita alla “Via Maestra”, le forze politiche di opposizione, personalità e intellettuali.

Bce, anche dopo il taglio tassi restano “chiaramente restrittivi”

Bce, anche dopo il taglio tassi restano “chiaramente restrittivi”Roma, 4 lug. (askanews) – Anche con il taglio da 25 punti base deciso, i tassi ufficiali della Bce restano a un livello “chiaramente restrittivo” con il quale l’istituzione sarebbe in grado di gestire anche “ampi shock sull’inflazione” semplicemente facendo su un ritmo più lento nelle successive riduzioni. È una delle valutazioni chiave del Consiglio direttivo che si è svolto il 5 e 6 giugno a Francoforte, di cui oggi l’istituzione monetaria ha pubblicato i verbali.


Il documento sembra sostanzialmente confermare il quadro che era stato illustrato dalla presidente Christine Lagarde nella conferenza stampa esplicativa. La decisione è stata presa con una maggioranza quasi unanime: un solo voto dissenziente (che poi era risultato essere il governatore della Banca centrale dell’Austria, Robert Holzmann). Piuttosto riporta che sono stati espressi dubbi sull’appropriatezza del taglio ai tassi anche da parte anche di altri componenti del Consiglio, un numero imprecisato ma minoritario, che tuttavia poi, a differenza dell’austriaco, hanno finito per appoggiare la proposta del capo economista, Philip Lane, seppure mantenendo delle “riserve”.

Ue conferma dazi provvisori su auto elettriche cinesi da domani

Ue conferma dazi provvisori su auto elettriche cinesi da domaniBruxelles, 4 lug. (askanews) – A nove mesi dall’avvio, il 4 ottobre scorso, di un’indagine antisovvenzioni, la Commissione europea ha imposto oggi dei dazi compensativi provvisori sulle importazioni nell’Ue di veicoli elettrici a batteria cinesi.


Sulla base dell’indagine, la Commissione ha concluso che la catena del valore dei veicoli elettrici a batteria in Cina beneficia di sovvenzioni ingiuste, che stanno causando una minaccia di pregiudizio economico ai produttori europei. I dazi provvisori individuali, sotto forma di garanzie bancarie all’importazione, saranno applicati con percentuali diverse a tre produttori cinesi (BYD 17,4%, Geely 19,9%, SAIC 37,6%) che erano stati inclusi in un campione esaminato nell’indagine. Agli altri produttori che hanno collaborato all’inchiesta della Commissione sarà applicato un dazio unico del 20,8%. Un altro dazio unico, del 37,6% sarà applicato, infine, alle altre società cinesi che invece non hanno collaborato.


Rispetto a quanto era stato preannunciato dalla Commissione il 12 giugno scorso, i dazi provvisori sono stati adeguati leggermente al ribasso, sulla base delle osservazioni sull’accuratezza dei calcoli presentate dalle parti interessate. Le consultazioni con il governo cinese, riferisce la Commissione in una nota, si sono intensificate nelle ultime settimane, e proseguono i contatti a livello tecnico al fine di raggiungere una soluzione compatibile con l’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), che risponda adeguatamente alle preoccupazioni sollevate dall’Unione europea, evitando così di arrivare all’imposizione di dazi definitivi.


I dazi provvisori si applicheranno a partire da domani, 5 luglio 2024, per una durata massima di quattro mesi, periodo entro cui dovrà essere presa una eventuale decisione sui dazi definitivi, che sarà sottoposta al voto degli Stati membri dell’Ue. Per essere bocciata, la proposta della Commissione sui dazi definitivi, di una durata di cinque anni, dovrebbe avere il voto contrario della maggioranza qualificata dei paesi Ue.

Casa, Idealista: prezzi in calo, è -1,6% nel secondo trimestre

Casa, Idealista: prezzi in calo, è -1,6% nel secondo trimestreMilano, 4 lug. (askanews) – Nel secondo trimestre del 2024 i prezzi delle abitazioni in Italia hanno subito una battuta d’arresto, registrando un calo dell’1,6% rispetto al trimestre precedente e rimanendo invariati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a una media di 1.821 euro al metro quadro. Questi dati emergono dal nuovo report sui prezzi delle abitazioni usate, elaborato da Idealista, il portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia.


Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista, “la diminuzione dei prezzi indica un cambiamento rispetto alla moderata tendenza rialzista che ha caratterizzato il mercato immobiliare negli ultimi anni. Questo cambiamento è causato dall’atteggiamento più cauto degli acquirenti, verosimilmente in attesa di potenziali riduzioni dei tassi di interesse da parte della BCE, e riflette una riduzione della domanda per le transazioni immobiliari residenziali”. Con la diminuzione della domanda, aggiunge, “l’offerta, pur essendo ancora limitata, sta gradualmente aumentando nel Paese, soprattutto nelle grandi città come Milano e Torino. Questo potrebbe anticipare condizioni di mercato più favorevoli per coloro che stanno considerando di investire o di acquistare proprietà nel mercato immobiliare nei prossimi mesi”.


Il mercato immobiliare delle città capoluogo mostra una tendenza generale al ribasso, con 58 capoluoghi che vedono una diminuzione dei prezzi, 41 con un aumento e tre (Milano, Viterbo e Pisa) che rimangono stabili rispetto al trimestre precedente. Le città che hanno registrato i cali più significativi sono Benevento (-7,4%), Potenza (-6,2%) e L’Aquila (-6,1%). Altre 55 città hanno subito riduzioni variabili tra il -5,8% di Ascoli Piceno e il -0,1% di Cosenza e Ravenna. Al contrario, gli aumenti maggiori sono stati osservati a Vicenza (6,8%), Cuneo (4,3%), Verbania e Ferrara (entrambe con un incremento del 2,7%). Nei principali mercati, gli unici aumenti sono stati registrati a Firenze (0,7%) e Venezia (0,4%). Milano è rimasta stabile, mentre Bologna (-0,2%), Roma (-0,3%), Torino (-0,8%), Palermo (-2,6%) e Napoli (-3%) hanno registrato cali.


Milano si conferma la città con i prezzi immobiliari più elevati (4.987 euro al metro quadrato), seguita da Venezia (4.486) e Firenze (4.110), le uniche tre città italiane con valori superiori ai 4.000 euro al metro quadrato. Le città più economiche per l’acquisto di un immobile sono Caltanissetta (713 euro), Ragusa (734) e Biella (753).

Ita-Lufthansa, Troncone: bene ok Ue forte sinergia con Fiumicino

Ita-Lufthansa, Troncone: bene ok Ue forte sinergia con FiumicinoRoma, 3 lug. (askanews) – “Esprimiamo grande soddisfazione per il via libera della Commissione Europea in vista del closing dell’operazione tra Lufthansa ed Ita Airways che, in linea con la visione del Governo italiano e nell’interesse del Paese, consentirà di valorizzare asset strategici fondamentali in una logica di sistema. Ciò avverrà in forte sinergia con lo scalo della capitale, negli ultimi anni confermato migliore d’Europa. Roma Fiumicino è a prova di futuro, e sarà sempre più competitivo nello scacchiere europeo, grazie al posizionamento strategico nel Mediterraneo e facendo piena leva sull’integrazione con l’alta velocità”. Lo ha dichiarato l’ad di Aeroporti di Roma, Marco Troncone che, questa mattina, ha incontrato, all’aeroporto di Fiumicino il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr.

Banche, ok Comitato Basilea a regole su esposizioni a criptoasset

Banche, ok Comitato Basilea a regole su esposizioni a criptoassetRoma, 3 lug. (askanews) – Il comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria ha approvato un quadro di regole che prevede delle modalità di rendicontazione comuni per le banche con cui riportare le loro esposizioni ai criptoasset. Con un comunicato, l’istituzione che ha sede a Basilea, presso la Banca dei regolamenti internazionali, spiega che l’obiettivo di questo quadro normativo è migliorare la disponibilità di informazioni e la disciplina di mercato.


Il nuovo quadro regolamentare sarà pubblicato nelle prossime settimane e entrerà in vigore a partire dal primo gennaio del 2026. Il comitato di Basilea ha anche approvato una serie di revisioni agli standard prudenziali correlati ai criptoasset che intervengono in particolare sulle Stablecoin. Anche in questo caso l’entrata in vigore è per il gennaio del 2026.


Infine, sempre in sede di Comitato di Basilea, sono state discusse le possibili ricadute prudenziali del possibile processo di “tokenizzazione”, la digitalizzaizone codificata dei dati correlati a depositi o Stablecoin.

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti è una operazione win-win

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti è una operazione win-winRoma, 3 lug. (askanews) – Luce verde dalla Commissione europea all’ingresso di Lufthansa in Ita Airways con il 41% del capitale a oltre un anno dalla firma dell’accordo tra la compagnia tedesca e il ministero del Tesoro. L’Antitrust europeo ha approvato la proposta di acquisizione del controllo congiunto di Ita Airways da parte di Deutsche Lufthansa assieme al ministero dell’Economia italiano. Il via libera, puntualizza l’Antitrust comunitario con un comunicato, è condizionato alla piena attuazione dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Mef rispetto ai rilievi che erano stati sollevati sull’operazione.


L’ok segue una indagine approfondita e una lunga trattative tra le parti e l’Ue. Bruxelles ricorda che Lufthansa e Ita operano una estesa rete di collegamenti dai loro rispettivi centri aeroportuali in Austria, Belgio, Germania, Italia e Svizzera. Bruxelles ricorda di aver sollevato una serie di rilievi rispetto al progetto di Lufthansa e Ita, in particolare sulla riduzione della concorrenza su diversi voli che collegano l’Italia con l’Europa centrale in maniera diretta o con uno scalo. Preoccupazioni erano state sollevate anche sul collegamenti più lunghi tra Italia e Stati Uniti e Canada, a causa delle joint-venture di Lufthansa con United Airlines e Air Canada. Infine erano stati mossi rilievi specifici sulla posizione dominante di Ita sull’aeroporto milanese di Linate.


I rimedi proposti dai due vettori prevedono di rendere disponibili a “una o due compagnie rivali”, prosegue il comunicato, le attività necessarie per avviare voli non stop tra Roma o Milano e alcuni aeroporti dell’Europa centrale. Lufthansa e il Mef dovranno anche assicurare che queste compagnie concorrenti abbiano accesso alla rete interna di Ita per offrire collegamenti tra Alcuni aeroporti nell’Europa centrale e altri scali in Italia. Sui voli a lunga distanza i rimedi prevedono che le compagnie stringano accordi con vettori rivali per migliorare la loro competitività, ad esempio mediante scambi di slot. La Commissione europea tiene conto del fatto nelle sue valutazioni che il ministero dell’Economia italiano manterrà una quota di controllo sui Ita dopo la transazione e continuerà ad avere un incentivo affinché Ita competa con le joint-venture dei partner di Lufthansa in Nord America, almeno almeno fino a quando Ita sarà pienamente integrata nella joint-venture.


Vi sono poi degli specifici rimedi per lo scalo milanese di Linate. Lufthansa e Mef trasferiranno gli slot di Linate a i vettori che saranno coinvolti nei rimedi per le lunghe e le breve tratte. Il numero di slot dismessi consentirà a queste ultime di approntare una base sostenibile presso lo scalo di Linate potenzialmente di offrire Collegamenti tra l’Italia e l’Europa centrale. “Lufthansa Mef possono perfezionare la transazione unicamente dopo l’approvazione degli impegni sui rimedi”, avverte il comunicato. Grande soddisfazione è stata espressa dal ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, che ha convocato una conferenza stampa insieme al presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi e il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr. “Oggi chiudiamo positivamente una annosa vicenda storica, quella del vettore nazionale Alitalia, poi Ita – ha detto il ministro -. Una positiva conclusione che è stata un successo per questo Governo ma per tutto il paese. La soluzione positiva ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo per e da l’Italia. E’ stato un percorso complicato, travagliato e difficile ma coronato dal successo. Un grande successo italiano tedesco ed europeo”. Ita, ha proseguito Giorgetti “rimarrà italiana nel cuore se non nella proprietà e comunque è interesse anche di Lufthansa sviluppare il mercato italiano, sviluppare il mercato del turismo ma anche dell’economia italiana. L’Italia sarà interconnessa con il mondo sicuramente meglio di oggi quindi è sicuramente un’operazione win win. Grande orgoglio perché dopo 40 anni abbiamo dato una risposta definitiva a quello che per 40 anni ha occupato la gran parte del dibattito politico ed economico del paese, soprattutto possiamo dire agli italiani che non ci verseremo più un euro delle loro tasse”.


Soddisfazione è stata espressa anche dai due manager presenti alla conferenza stampa. Per Spohr “l’approvazione di Bruxelles è un’ottima notizia per Ita Airways e Lufthansa e soprattutto per tutti i passeggeri che volano da e per l’Italia. Siamo impazienti di dare presto il benvenuto a Ita Airways e ai suoi eccellenti dipendenti come nuovo membro della nostra famiglia di compagnie aeree. La decisione è anche un chiaro segnale per un traffico aereo forte in Europa, che può affermarsi con successo nella competizione globale”. “È stato un lungo viaggio ma alla fine questo giorno è arrivato ed è un giorno con molti vincitori – ha aggiunto -. Sentiamo la forte responsabilità, non solo per Ita ma anche per l’economia italiana che adesso dipende anche da questa unione. Tutti lavoreremo sodo per rendere questa nuova partnership di grande successo”. “Il matrimonio sarà di lunga durata”, ha inoltre aggiunto Turicchi che ha spiegato come i numeri di Ita siano in deciso miglioramento con un 30% di capacità in più dall’inizio dell’anno e 400 milioni di euro in cassa senza considerare il finanziamento ottenuto e i soldi derivanti dall’aumento di capitale di Lufthansa. Commenti positivi anche dai sindacati che chiedono ora di essere convocati per definire gli aspetti strategici legati alla compagnia. “Una notizia molto positiva per l’industria del trasporto aereo e per il nostro sistema paese il via libera da parte della Commissione Antitrust Ue all’accordo tra Ita e Lufthansa – ha dichiarato il leader della Cisl, Luigi Sbarra -. Una alleanza strategica che la Cisl ha sempre sostenuto anche in passato. Ora attendiamo il nuovo piano industriale che va condiviso con il sindacato sulle strategie di sviluppo, gli obiettivi e gli investimenti necessari per aumentare l’offerta commerciale, tutelare ed aumentare i livelli occupazionali, potenziare il traffico nazionale ed internazionale verso il nostro paese”. Per Filt Cgil e Uiltrasporti è apportuno che lo Stato mantenga una quota in Ita Airways e che si investa sull’aumento delle rotte che porti a un aumento delle assunzioni. Le altre compagnie aeree annunciano però di stare valutando un ricorso alla decisione di Bruxelles. “Prima dobbiamo capire esattamente come verrà realizzata la fusione, poi decideremo”, ha fatto sapere Wizz Air.

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti operazione win-win

Via libera Ue a Ita-Lufthansa, per Giorgetti operazione win-winRoma, 3 lug. (askanews) – Luce verde dalla Commissione europea all’ingresso di Lufthansa in Ita Airways con il 41% del capitale a oltre un anno dalla firma dell’accordo tra la compagnia tedesca e il ministero del Tesoro. L’Antitrust europeo ha approvato la proposta di acquisizione del controllo congiunto di Ita Airways da parte di Deutsche Lufthansa assieme al ministero dell’Economia italiano. Il via libera, puntualizza l’Antitrust comunitario con un comunicato, è condizionato alla piena attuazione dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Mef rispetto ai rilievi che erano stati sollevati sull’operazione.


L’ok segue una indagine approfondita e una lunga trattative tra le parti e l’Ue. Bruxelles ricorda che Lufthansa e Ita operano una estesa rete di collegamenti dai loro rispettivi centri aeroportuali in Austria, Belgio, Germania, Italia e Svizzera. Bruxelles ricorda di aver sollevato una serie di rilievi rispetto al progetto di Lufthansa e Ita, in particolare sulla riduzione della concorrenza su diversi voli che collegano l’Italia con l’Europa centrale in maniera diretta o con uno scalo. Preoccupazioni erano state sollevate anche sul collegamenti più lunghi tra Italia e Stati Uniti e Canada, a causa delle joint-venture di Lufthansa con United Airlines e Air Canada. Infine erano stati mossi rilievi specifici sulla posizione dominante di Ita sull’aeroporto milanese di Linate.


I rimedi proposti dai due vettori prevedono di rendere disponibili a “una o due compagnie rivali”, prosegue il comunicato, le attività necessarie per avviare voli non stop tra Roma o Milano e alcuni aeroporti dell’Europa centrale. Lufthansa e il Mef dovranno anche assicurare che queste compagnie concorrenti abbiano accesso alla rete interna di Ita per offrire collegamenti tra Alcuni aeroporti nell’Europa centrale e altri scali in Italia. Sui voli a lunga distanza i rimedi prevedono che le compagnie stringano accordi con vettori rivali per migliorare la loro competitività, ad esempio mediante scambi di slot. La Commissione europea tiene conto del fatto nelle sue valutazioni che il ministero dell’Economia italiano manterrà una quota di controllo sui Ita dopo la transazione e continuerà ad avere un incentivo affinché Ita competa con le joint-venture dei partner di Lufthansa in Nord America, almeno almeno fino a quando Ita sarà pienamente integrata nella joint-venture.


Vi sono poi degli specifici rimedi per lo scalo milanese di Linate. Lufthansa e Mef trasferiranno gli slot di Linate a i vettori che saranno coinvolti nei rimedi per le lunghe e le breve tratte. Il numero di slot dismessi consentirà a queste ultime di approntare una base sostenibile presso lo scalo di Linate potenzialmente di offrire Collegamenti tra l’Italia e l’Europa centrale. “Lufthansa Mef possono perfezionare la transazione unicamente dopo l’approvazione degli impegni sui rimedi”, avverte il comunicato. Grande soddisfazione è stata espressa dal ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, che ha convocato una conferenza stampa insieme al presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi e il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr. “Oggi chiudiamo positivamente una annosa vicenda storica, quella del vettore nazionale Alitalia, poi Ita – ha detto il ministro -. Una positiva conclusione che è stata un successo per questo Governo ma per tutto il paese. La soluzione positiva ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo per e da l’Italia. E’ stato un percorso complicato, travagliato e difficile ma coronato dal successo. Un grande successo italiano tedesco ed europeo”. Ita, ha proseguito Giorgetti “rimarrà italiana nel cuore se non nella proprietà e comunque è interesse anche di Lufthansa sviluppare il mercato italiano, sviluppare il mercato del turismo ma anche dell’economia italiana. L’Italia sarà interconnessa con il mondo sicuramente meglio di oggi quindi è sicuramente un’operazione win win. Grande orgoglio perché dopo 40 anni abbiamo dato una risposta definitiva a quello che per 40 anni ha occupato la gran parte del dibattito politico ed economico del paese, soprattutto possiamo dire agli italiani che non ci verseremo più un euro delle loro tasse”.


Soddisfazione è stata espressa anche dai due manager presenti alla conferenza stampa. Per Spohr “l’approvazione di Bruxelles è un’ottima notizia per Ita Airways e Lufthansa e soprattutto per tutti i passeggeri che volano da e per l’Italia. Siamo impazienti di dare presto il benvenuto a Ita Airways e ai suoi eccellenti dipendenti come nuovo membro della nostra famiglia di compagnie aeree. La decisione è anche un chiaro segnale per un traffico aereo forte in Europa, che può affermarsi con successo nella competizione globale”. “È stato un lungo viaggio ma alla fine questo giorno è arrivato ed è un giorno con molti vincitori – ha aggiunto -. Sentiamo la forte responsabilità, non solo per Ita ma anche per l’economia italiana che adesso dipende anche da questa unione. Tutti lavoreremo sodo per rendere questa nuova partnership di grande successo”. “Il matrimonio sarà di lunga durata”, ha inoltre aggiunto Turicchi che ha spiegato come i numeri di Ita siano in deciso miglioramento con un 30% di capacità in più dall’inizio dell’anno e 400 milioni di euro in cassa senza considerare il finanziamento ottenuto e i soldi derivanti dall’aumento di capitale di Lufthansa. Commenti positivi anche dai sindacati che chiedono ora di essere convocati per definire gli aspetti strategici legati alla compagnia. “Una notizia molto positiva per l’industria del trasporto aereo e per il nostro sistema paese il via libera da parte della Commissione Antitrust Ue all’accordo tra Ita e Lufthansa – ha dichiarato il leader della Cisl, Luigi Sbarra -. Una alleanza strategica che la Cisl ha sempre sostenuto anche in passato. Ora attendiamo il nuovo piano industriale che va condiviso con il sindacato sulle strategie di sviluppo, gli obiettivi e gli investimenti necessari per aumentare l’offerta commerciale, tutelare ed aumentare i livelli occupazionali, potenziare il traffico nazionale ed internazionale verso il nostro paese”. Per Filt Cgil e Uiltrasporti è apportuno che lo Stato mantenga una quota in Ita Airways e che si investa sull’aumento delle rotte che porti a un aumento delle assunzioni. Le altre compagnie aeree annunciano però di stare valutando un ricorso alla decisione di Bruxelles. “Prima dobbiamo capire esattamente come verrà realizzata la fusione, poi decideremo”, ha fatto sapere Wizz Air.

Brics, Kganyago gela Knot: frammentazione? “Sanzioni funzionano”

Brics, Kganyago gela Knot: frammentazione? “Sanzioni funzionano”Roma, 3 lug. (askanews) – La frammentazione della finanza internazionale e le manovre delle grandi economie emergenti -solitamente raggruppate sotto l’acronimo di “Brics” – è risposta consequenziale, anche se non voluta, all’utilizzo della finanza stessa come “arma”, come accaduto con le sanzioni contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. È la stridente risposta con cui il governatore della banca centrale del Sudafrica, Lesetja Kganyago, ha replicato al presidente del Financial stability board, Klaas Knot, che è anche governatore della Banca centrale olandese, durante un inedito faccia a faccia al forum annuale della Bce a Sintra, in Portogallo.


“Se ci fossero stati dubbi sul fatto che le sanzioni avesero funzionato ecco qui. Possono aver funzionato nella direzione sbagliata, ma hanno funzionato – ha detto -. Quindi, la finanza è stata per così dire utilizzata come un’arma che taglia le persone fuori dai sistemi chiavi: e loro troveranno alternative”. A partire dal 2022 si sono moltiplicate le iniziative da parte di giganti emergenti e asiatici per creare sistemi di pagamento e interscambio alternativi rispetto a quelli tradizionalmente basati sul dollaro e sull’euro. Peraltro diverse di queste iniziative vengono portate avanti dai paesi promotori sotto l’egida da della Banca dei regolamenti internazionali, come la piattaforma Mbridge o il sistema Nexus sui pagamenti instantanei. I maggiori di questi Paesi sono Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, da cui l’acronimo Brics.


Secondo il governatore sudafricano tutto questo “non penso abbia senso dal punto di vista economico. Tuttavia quando inizi a dire alla gente che resterà tagliata fuori dalla finanza globale, la gente creerà un sistema diverso”. “Mi sono preoccupato – ha raccontato Kganyago – quando ho parlato con alcuni gestori di asset e mi hanno detto che ‘allora visto che ora le riserve possono essere sequestrate iniziamo a guardare altrove, iniziamo a guardare ad altri meccanismi di deposito’, che avremmo avuto una frammentazione. Questo significa che non dovremmo lavorare verso un sistema che consenta a tutti di operare tra loro? Assolutamente no – ha avvertito – dobbiamo continuare il lavoro perché sono coloro tra noi che sono ai margini del sistema finanziario che finiranno per pagare il prezzo della frammentazione”. (fonte immagine: ECB 2024).