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Banche, Buch (Bce): non ostacoleremo fusioni transfrontaliere Ue

Banche, Buch (Bce): non ostacoleremo fusioni transfrontaliere UeRoma, 2 ott. (askanews) – Sul rafforzamento del settore bancario nell’Unione europea “certamente quello che possiamo fare, come autorità di vigilanza, è non metterci di traverso a maggiori integrazioni trans frontaliere”. Lo ha affermato la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, la tedesca Claudia Buch durante una conferenza a Riga, in Lettonia.


“E quindi abbiamo chiarito nei dettagli come tratteremo le fusioni trans frontaliere, quali standard applicheremo, gli stessi standard delle fusioni nazionali, e qualunque cosa possiamo fare per assicurare che le attività trans frontaliere non vengano limitate, certamente la facciamo”, ha insistito. Buch parlava in termini generali e non si riferiva ad alcuna operazione specifica, ma ovviamente le dichiarazioni giungono mentre è in primissimo piano la manovra di posizionamento sul capitale della tedesca Commerzbank da parte dell’italiana UniCredit. Dopo aver accumulato un 21% del capitale, diventandone primo azionista, UniCredit ha chiesto alla Vigilanza bancaria Bce, presieduta proprio da Buch, l’autorizzazione a salire fino al 29,9%.


Questo possibile assist indiretto di Buch arriva dopo le aperture già mostrate dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, che è stata ripetutamente interpellata sul caso UniCredit-Commerzbank. Le fusioni transforntaliere tra banche in Europa “sono auspicabili”, aveva affermato lunedì scorso durante una audizione al Parlamento Ue, anche se aveva puntualizzato che parlava in termini generali e non su specifiche transazioni. “Le fusioni che creano banche in grado di competere con altre istituzioni internazionali, anche americane o cinesi – ha detto – sono auspicabili”.

Consumatori e commercianti non intendono abbandonare il contante

Consumatori e commercianti non intendono abbandonare il contanteRoma, 2 ott. (askanews) – A dispetto della diffusione di pagamenti elettronici e “cashless”, una indagine effettuata dalla Banca centrale del Canada dal 2018 al 2023 ha mostrato che i consumatori non hanno aumentato la loro propensione ad abbandonare l’uso dei contanti in futuro: all’opposto nell’80% dei casi non intendono procedere in tal senso. E tra i commercianti questa quota, cioè di coloro che non intendono abbandonare il contante per le transazioni, risulta anche superiore. Lo ha riferito Kim Huynh, ricercatore su economie industriali e econometria della Banca del Canada, durante una tavola rotonda alla conferenza di Bce, Fed di New York e Banca del Canada sulle indagini utilizzate nella politica monetaria.


L’esperto ha peraltro rilevato che all’opposto di quanto avvenuto con i consumatori, in cui la propensione ad abbandonare il contante era momentaneamente leggermente salita durante le restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid, tra i commercianti in quella stessa fase si era ulteriormente assottigliata, perché volevano evitare di perdere altro fatturato e quindi intendevano offrire ai consumatori qualunque possibile soluzione di pagamento.

Eurozona, a agosto -94mila disoccupati, tasso stabile a minimi 6,4%

Eurozona, a agosto -94mila disoccupati, tasso stabile a minimi 6,4%Roma, 2 ott. (askanews) – Nell’area euro ad agosto la disoccupazione media è rimasta stabile al minimo storico del 6,4%, ovvero 0,2 punti percentuali al di sotto del valore registrato nello stesso mese di un anno prima. Lo riporta Eurostat, che stima i disoccupati totali nell’area a poco meno di 11 milioni, in calo di 94.000 unità rispetto a un mese prima e di 233.000 nel paragone su base annua.


Guardando a tutta l’Unione europea la disoccupazione è calata al 5,9%, dal 6% di luglio, coinvolgendo 13 milioni 27 mila persone.

Bce, a agosto tasso medio area euro nuovi mutui stabile a 3,72%

Bce, a agosto tasso medio area euro nuovi mutui stabile a 3,72%Roma, 2 ott. (askanews) – Tassi di interesse sostanzialmente stabili ad agosto in media sui nuovi mutui concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni: la Bce ha rilevato un 3,72%, con un marginale decremento, pari a 3 punti base (0,03 punti percentuali) rispetto al mese precedente.


Anche sui prestiti al consumo si è registrata una dinamica sostanzialmente stabile, con tassi al 7,76%. Passando ai prestiti alle imprese, l’ultima rilevazione dell’indicatore composito della Bce segnala un 5,01% ad agosto, 6 punti base in meno rispetto al mese precedente.


Infine i tassi sui depositi vincolati a termine si sono limati di 4 punti base al 2,96%, mentre quelli sui depositi a vista sono rimasti invariati allo 0,38%. La Bce ha già operato due tagli dei tassi di interesse di riferimento per l’area euro, in entrambi i casi da 25 punti base, a giugno e settembre. Il combinato disposto di deterioramento della crescita economica e nuovi cali dell’inflazione, che per la media dell’area euro è appena rientrata sotto la soglia obiettivo del 2%, ha alimentato le aspettative che ad ottobre l’istituzione o operi un nuovo caglio.

M.O., compagnie aeree evitano Medio Oriente e bloccano voli

M.O., compagnie aeree evitano Medio Oriente e bloccano voliRoma, 2 ott. (askanews) – L’aumento delle tensioni in Medio Oriente non ha tardato a produrre conseguenze sulle compagnie aeree europee e del Golfo: molte di loro hanno già reso noto di aver modificato le rotte dei voli e di aver messo a terra gli aerei.


I vettori, tra cui Etihad Airways, Qatar Airways e Deutsche Lufthansa sono tra le compagnie che hanno modificato le loro rotte e i loro orari, mentre il settore monitora la situazione in Medio Oriente. Lo riporta il Wall Street Journal. La compagnia aerea con sede ad Abu Dhabi, Etihad Airways, ha dichiarato di aver bloccato il suo servizio di mercoledì per Tel Aviv in Israele e di aver dirottato diversi voli in risposta alle restrizioni dello spazio aereo in alcune parti del Medio Oriente.


Qatar Airways, nel frattempo, ha affermato di aver sospeso temporaneamente i voli da e per destinazioni irachene e iraniane a causa delle restrizioni dello spazio aereo.La compagnia ha aggiunto di aver anche rivisto la rotta di numerosi voli. In Europa, la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha reso noto oggi che eviterà lo spazio aereo iraniano, iracheno e giordano, il che significa che i voli per Amman in Giordania ed Erbil in Iraq sarebbero stati sospesi. La compagnia, che comprende Austrian Airlines, Brussels Airlines e Swiss International Air Lines, ha affermato che continuerà a evitare lo spazio aereo israeliano fino al 31 ottobre.

Petrolio, ministro saudita: prezzi a 50 usd senza rispetto quote (Wsj)

Petrolio, ministro saudita: prezzi a 50 usd senza rispetto quote (Wsj)Roma, 2 ott. (askanews) – Il ministro del petrolio saudita Abdulaziz bin Salman ha affermato che i prezzi potrebbero scendere fino a 50 dollari al barile se i cosiddetti ‘imbroglioni’ all’interno dell’OPEC+ non rispettassero i limiti di produzione concordati, secondo i delegati del cartello. Lo rivela il Wall Street Journal che riferisce i contenuti di una recente conference call tra i Paesi produttori.


Le dichiarazioni sono state interpretate da altri produttori come una velata minaccia da parte del regno che è disposto a lanciare una guerra dei prezzi per mantenere la sua quota di mercato se altri paesi non rispettano gli accordi del gruppo, hanno affermato. I membri chiave di un’alleanza composta dall’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e dai suoi alleati, noti insieme come OPEC+, sono pronti a discutere se allentare i limiti di produzione a dicembre in un incontro online programmato mercoledì.


Dopo che l’Iran ha lanciato missili su Israele martedì, i prezzi del petrolio sono saliti dopo settimane di costanti cali. Il greggio Brent, il benchmark internazionale, ha guadagnato fino al 5% prima di stabilizzarsi al 2,4% in più a poco meno di 70 $. In Occidente si teme che una guerra più ampia possa soffocare le esportazioni di petrolio dal Golfo che passano attraverso lo Stretto di Hormuz, che confina con l’Iran, e far salire i prezzi.


Ma le tensioni geopolitiche persistono da mesi senza effetti significativi sui prezzi del petrolio e i cali sono stati frustranti per i funzionari sauditi in parte perché altri membri del cartello hanno ignorato i piani di limitare la produzione per gran parte di quest’anno. Durante una conference call la scorsa settimana – scrive il Wall Street Journal – il principe Abdulaziz bin Salman, ministro del petrolio dell’Arabia Saudita, il kingmaker dell’OPEC, ha avvertito che i prezzi dei produttori potrebbero scendere a 50 dollari al barile se non dovessero rispettare i tagli alla produzione concordati, secondo i delegati dell’OPEC che hanno partecipato alla chiamata.


Gli stessi delegati hanno detto che sono stati individuati l’Iraq, che ha prodotto in eccesso di 400.000 barili al giorno ad agosto, secondo il fornitore di dati S&P Global Ratings, e il Kazakistan, la cui produzione è destinata ad aumentare con il ritorno del campo di Tengiz da 720.000 barili al giorno. Il messaggio saudita era “non ha senso aggiungere più barili se c’è spazio per loro sul mercato”, ha detto un delegato presente. “Alcuni farebbero meglio a stare zitti e rispettare i loro impegni verso l’OPEC+”. Il ministero del petrolio saudita non ha risposto a una richiesta di commento. I prezzi del petrolio sono stati in discesa negli ultimi mesi, con i principali parametri di riferimento che hanno perso circa il 12% nell’ultimo trimestre. Ciò avviene nonostante gli sforzi della coalizione OPEC+ per stabilizzare i mercati attraverso tagli alla produzione. Il gruppo ha proposto molteplici estensioni a queste restrizioni e tuttavia i prezzi sono ulteriormente scesi. I tagli alla produzione del gruppo hanno comportato una riduzione della loro quota di mercato del petrolio. Quest’anno ha raggiunto il 48%, in calo rispetto al 50% del 2023 e al 51% del 2022, come hanno mostrato i dati dell’IEA. La concorrenza è destinata a intensificarsi ulteriormente l’anno prossimo.

Lavoro, Istat: disoccupazione giovani agosto al 18,3%, mai così basso

Lavoro, Istat: disoccupazione giovani agosto al 18,3%, mai così bassoRoma, 2 ott. (askanews) – Ad agosto, secondo le stime dell’Istat, la disoccupazione giovanile è calata di 1,7 punti scendendo al 18,3%. Si tratta del tasso di disoccupazione più basso mai registrato dall’inizio delle serie storiche mensili nel gennaio 2024. Dunque, per gli under 24 si registra un tasso di senza lavoro ai minimi da vent’anni.


Quanto al tasso di disoccupazione generale, in calo al 6,2% ad agosto, per trovare un dato analogo bisogna tornare al settembre del 2007.

Lavoro, Istat: disoccupazione agosto cala al 6,2%, per giovani al 18,3%

Lavoro, Istat: disoccupazione agosto cala al 6,2%, per giovani al 18,3%Roma, 2 ott. (askanews) – Il numero di persone in cerca di lavoro cala (-2,8%, pari a -46mila unità) per entrambe le componenti di genere e in tutte le classi d’età, ancora una volta con l’eccezione dei 35-49enni. Il tasso di disoccupazione scende al 6,2% (-0,2 punti), quello giovanile al 18,3% (-1,7 punti). E’ la stima dell’Istat.


Il numero di inattivi cresce (+0,4%, pari a +44mila unità) tra gli uomini, le donne, i 15-34enni e gli ultra cinquantenni. Il tasso di inattività sale al 33,4% (+0,1 punti). Rispetto ad agosto 2023, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-18,3%, pari a -355mila unità) mentre cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,9%, pari a +106mila).

Lavoro, Istat: ad agosto +45mila occupati, su anno +494mila

Lavoro, Istat: ad agosto +45mila occupati, su anno +494milaRoma, 2 ott. (askanews) – L’occupazione, ad agosto, aumenta del +0,2%, pari a +45mila unità, per gli uomini, i dipendenti e in tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni tra i quali diminuisce, così come tra le donne e gli autonomi. Il tasso di occupazione è stabile al 62,3%. E’ la stima diffusa dall’Istat.


Il numero di occupati ad agosto 2024 supera quello di agosto 2023 del 2,1% (+494mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,8 punti percentuali. Ad agosto il numero di occupati risulta in crescita rispetto al mese precedente e “raggiunge i 24 milioni 80 mila; l’aumento coinvolge i dipendenti, sia permanenti – che raggiugono i 16 milioni 106mila – sia a termine, pari a 2 milioni 811mila; gli autonomi scendono a 5 milioni 163mila”, è il commento dell’Istat.

Guasto alle stazioni ferroviarie di Roma: circolazione dei treni nel caos, ritardi e cancellazioni da Nord a Sud

Guasto alle stazioni ferroviarie di Roma: circolazione dei treni nel caos, ritardi e cancellazioni da Nord a SudRoma, 2 ott. (askanews) – Una nuova mattinata di caos nella circolazione dei treni da Nord a Sud. Questa mattina dalle 6.30 i treni hanno subito pesanti ritardi e cancellazioni per un guasto tra le stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina. Fs ha comunicato che la circolazione è al momento in graduale ripresa “nel nodo di Roma dopo l’intervento dei tecnici di Rfi a seguito di una disconnessione degli impianti di Roma Termini e Roma Tiburtina”. Tuttavia “il traffico è fortemente rallentato e alcuni treni registrano ritardi, cancellazioni e modifiche alla circolazione”.


In particolare risultano cancellati Treni Alta Velocità e Intercity cancellati i seguenti treni: FR 9616 Napoli Centrale (6:55) – Milano Centrale (11:35) FR 9501 Roma Termini (7:00) – Napoli Centrale (8:12) FR 9512 Roma Termini (7:10) – Milano Centrale (10:50) FR 9610 Roma Termini (7:20) – Milano Centrale (10:35) FR 9613 Milano Centrale (8:30) – Napoli Centrale (13:10) FR 9615 Milano Centrale (8:58) – Roma Termini (12:10) FR 9619 Milano Centrale (9:58) – Napoli Centrale (14:33) FR 9527 Milano Centrale (10:10) – Salerno (16:06) FR 9415 Venezia Santa Lucia (11:26) – Roma Termini (15:25) FB 8606 Roma Termini (6:57) – Torino Porta Nuova (13:40) FB 8623 Torino Porta Nuova (15:15) – Roma Termini (22:03) IC 723 Roma Termini (7:26) – Palermo Centrale (19:03) IC 588 Roma Termini (10:22) – Trieste Centrale (18:37).


Treni Alta Velocità e Intercity parzialmente cancellati: FR 9612 Battipaglia (5:12) – Torino Porta Nuova (12:10): oggi termina la corsa a Napoli Centrale. FR 9591 Firenze Santa Maria Novella (7:05) – Fiumicino Aeroporto (9:22): oggi termina la corsa a Roma Termini. FR 9414 Salerno (7:13) – Venezia Santa Lucia (13:34): oggi termina la corsa a Napoli Centrale. FR 8335 Fiumicino Aeroporto (9:38) – Napoli Centrale (11:33): oggi ha origine da Roma Termini. IC 582 Salerno (5:28) – Roma Termini (8:34): oggi termina la corsa a Formia. IC 581 Firenze Santa Maria Novella (5:45) – Roma Termini (8:20): oggi termina la corsa a Orvieto. IC 533 Ancona (5:50) – Roma Termini (9:48): oggi termina la corsa a Spoleto. IC 531 Perugia (6:40) – Roma Termini (8:55): oggi termina la corsa a Terni. IC 534 Roma Termini (7:50) – Ancona (11:25): oggi ha origine da Terni. IC 551 Roma Termini (9:26) – Reggio Calabria Centrale (16:55): oggi ha origine da Formia.