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Stellantis, Tavares in commissione attività produttive 11 ottobre

Stellantis, Tavares in commissione attività produttive 11 ottobreRoma, 1 ott. (askanews) – L’Ad di Stellantis Carlos Tavares interverrà il prossimo 11 ottobre in audizione alla commissione attività produttive. Lo ha fa sapere l’azienda stessa. “La complessa congiuntura internazionale ed europea cui si trova il settore dell’Automotive – sottolinea la società – richiede risposte rapide, frutto anche dell’interlocuzione fra tutte le realtà del settore coinvolte. In questo contesto, il contributo e la volontà di dialogo e di confronto di Stellantis è costante. A cominciare dal rapporto con le Istituzioni: dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy, guidato dal Ministro Adolfo Urso, al Parlamento. In questo spirito di collaborazione, a seguito delle interlocuzioni con il Presidente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo, On. Alberto Luigi Gusmeroli, Stellantis conferma che l’Amministratore Delegato del Gruppo, Carlos Tavares, interverrà in Commissione il prossimo 11 Ottobre alle ore 13. Con la sua presenza, Tavares potrà offrire il quadro più esaustivo sulla produzione automobilistica del Gruppo in Italia, oggetto dell’audizione”.


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Inflazione eurozona cala a 1,8%, minimo da 2021 e sotto target Bce

Inflazione eurozona cala a 1,8%, minimo da 2021 e sotto target BceRoma, 1 ott. (askanews) – A settembre l’inflazione media nell’area euro ha segnato un ulteriore rallentamento, tornando dopo oltre 3 anni sotto la soglia obiettivo della Bce: la crescita dei prezzi al consumo su base annua si è attenuata all’1,8%, a fronte del 2,2% registrato ad agosto. Lo riferisce Eurostat con la stima preliminare.


Per trovare un valore analogo bisogna risalire all’aprile del 2021. La dinamica alimenta le ipotesi che la Banca centrale dell’eurozona possa orientarsi a un nuovo taglio dei tassi di interesse già alla riunione monetaria del Consiglio del 17 ottobre.

Germania, Abu Dhabi rileva gruppo chimica Covestro per oltre 11 mld

Germania, Abu Dhabi rileva gruppo chimica Covestro per oltre 11 mldRoma, 1 ott. (askanews) – La società petrolchimica statale di Abu Dhabi, Adnoc, ha raggiunto un accordo per acquistare il gruppo di chimica tedesco Covestro per l’equivalente di 11,7 miliardi di euro. Lo riferisce la stessa Covestro con un comunicato, spiegando che è stata concordata una offerta a 62 euro per ognuna delle sue azioni.


Secondo la società si tratta di un premio del 54% rispetto ai livelli precedenti alle ipotesi di stampa su questa operazione. La transazione avverrà interamente in contanti ma è soggetta a livelli di adesione minimi del 50% più uno del capitale.

Fed, Powell: col tempo linea monetaria tornerà verso neutralità

Fed, Powell: col tempo linea monetaria tornerà verso neutralitàRoma, 30 set. (askanews) – Se l’economia continuerà a evolversi come previsto e l’inflazione a calare, la Federal Reserve muoverà progressivamente la sua intonazione monetaria verso un livello “più neutrale”. Lo ha affermato il presidente della Fed, Jerome Powell ribadendo tuttavia che le decisioni verranno prese “volta per volta” in base all’evolversi dei dati e che l’istituzione monetaria “non si vincola un percorso predeterminato”.


Powell ha notato che l’inflazione è calata e che il direttorio (Fomc) è fidicioso che sia su un percorso sostenibile di rientro verso il target del 2%. “Se l’economia evolvesse come previsto la linea monetaria si muoverà nel corso del tempo verso un livello più neutrale. Ma non siamo vincolati alcun percorso predeterminato. I rischi sono bivalenti – ha avvertito – e continueremo ad assumere le nostre decisioni volta per volta”. “Nel valutare ulteriori aggiustamenti della linea vaglieremo attentamente i dati che perverranno, gli sviluppi delle prospettive e il bilanciamento dei rischi. Complessivamente l’economia è in un quadro solido e – ha sottolineato – intendiamo usare i nostri strumenti per matenercela”.

Borsa, lunedì nero di Stellantis dopo profit warning. Male anche Vw

Borsa, lunedì nero di Stellantis dopo profit warning. Male anche VwMilano, 30 set. (askanews) – Lunedì nero in Borsa per Stellantis che, dopo il profit warning della mattina, ha lasciato sul terreno il 14,72% a 12,408 euro, portandosi sotto il prezzo di debutto in Borsa a gennaio 2021 (12,76 euro) e aggravando le perdite del comparto auto (EuroStoxx Automobiles -3,98%), appesantito anche dal nuovo profit warning di Volkswagen (-4,29% a 100,3 euro).


Stellantis ha tagliato le stime 2024 di margine Aoi dal 10% al 5,5-7%, mentre il cash flow industriale da positivo è atteso negativo fra -5 e -10 miliardi di euro. A pesare il deterioramento del mercato auto e l’andamento negli Usa, principale mercato del gruppo, con vendite in calo e un problema di scorte da ridurre. A riguardo Stellantis ha anticipato a fine 2024 il target di 330mila unità in giacenza negli Usa rispetto all’obiettivo del primo trimestre 2025, grazie a un taglio delle produzione di circa 200mila unità. Anche Volkswagen, e per la seconda volta quest’anno, ha tagliato le stime di margine operativo dal 7% al 5,6%. A pesare, anche in quel caso, il peggioramento del mercato e l’aumento della concorrenza cinese. Il gruppo tedesco che ha annunciato l’intenzione di chiudere due fabbriche in Germania con migliaia di esuberi ha rivisto al ribasso anche le stime di ricavi da 338 a 320 miliardi di euro e di consegne da 9,5 milioni di unità a 9 milioni. Anche gli altri big dell’auto tedesca Bmw e Mercedes hanno recentemente lanciato allarmi sugli utili, a causa del forte calo di vendite in Cina.


Intanto per quanto riguarda Stellantis il mercato si interroga anche sulle prossime mosse sul fronte industriale con rumors di una possibile integrazione con Renault (lo Stato francese è azionista di entrambi i gruppi con il 6,1% e il 15%) con l’obiettivo, immaginato dal Ceo del gruppo francese, Luca de Meo, di dar vita a un consorzio Ue dell’auto, come fatto con l’Airbus per il settore aereo. Una ipotesi che vedrebbe interessata anche Bmw (-2,8%). Altro tema che deve affrontare Stellantis è quello della governance dopo la decisione del presidente, John Elkann, di avviare la ricerca di un nuovo ceo al posto di Carlos Tavares il cui contratto scadrà a inizio 2026. Fra i nomi circolati, anche quello di de Meo. Il tema sarà fra gli argomenti in agenda di un Cda convocato da Stellantis negli Usa per il 9 e 10 ottobre per valutare anche l’andamento del piano di rilancio sul mercato americano.

Lagarde: i dati confermano il calo dell’ inflazione, ne terremo conto a ottobre

Lagarde: i dati confermano il calo dell’ inflazione, ne terremo conto a ottobreRoma, 30 set. (askanews) – Dopo che i dati dalle maggiori economie dell’eurozona, specialmente quelli di Italia, Francia e Germania hanno evidenziato ulteriori moderazioni dell’inflazione, si profila uno sviluppo in questa direzione dai dati che domani pubblicherà Eurostat, a consuntivo di tutta l’area valutaria per settembre. E le dichiarazioni giunte oggi dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, alimentano le ipotesi di un nuovo possibile taglio dei tassi di interesse già alla riunione del Consiglio direttivo del 17 ottobre.


“Gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia sul fatto che l’inflazione tornerà a livello obiettivo in maniera tempestiva. Ne terremo conto alla prossima riunione monetaria, a ottobre”, ha detto la presidente. “I dati giunti da Francia, Spagna e, oggi, anche da Italia e Germania confermano le attese”. E a chi obiettava che l’inflazione di fondo, l’indice dei prezzi depurato da energia e alimentari, le voci più volatili, resta sopra l’obiettivo del 2%, ha replicato: “non aspetteremo che vada tutto al 2% per tagliare i tassi”.


La scorsa settimana che tra operatori analisti si sono create aspettative su una possibile mossa a ottobre, dopo che le indagini sull’attività delle imprese hanno evidenziato un deciso deterioramento del quadro. E su questo Lagarde ha riconosciuto che questi sviluppi “suggeriscono che la ripresa stia fronteggiando venti contrari”. “Ci attendiamo che la ripresa si rafforzi nel corso del tempo – ha aggiunto – mentre la crescita dei redditi reali dovrebbe consentire alle famiglie di consumare di più”.


Non è da escludere che l’istituzione monetaria si sia ritrovata in qualche modo sotto pressione anche dall’energico taglio dei tassi deciso dalla Federal Reserve, 50 punti base in un colpo solo, peraltro in un quadro di crescita meno negativo di quello dell’area euro. In serata è atteso un intervento proprio del presidente della Fed, Jerome Powell. Intanto in serata l’euro cala a 1,1152 dollari, con una inversione di rotta dopo i rialzi mattutini con cui aveva fatto capolino sopra quota 1,12.

Lagarde: dati confermano calo inflazione, ne terremo conto a ottobre

Lagarde: dati confermano calo inflazione, ne terremo conto a ottobreRoma, 30 set. (askanews) – Dopo che i dati dalle maggiori economie dell’eurozona, specialmente quelli di Italia, Francia e Germania hanno evidenziato ulteriori moderazioni dell’inflazione, si profila uno sviluppo in questa direzione dai dati che domani pubblicherà Eurostat, a consuntivo di tutta l’area valutaria per settembre. E le dichiarazioni giunte oggi dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, alimentano le ipotesi di un nuovo possibile taglio dei tassi di interesse già alla riunione del Consiglio direttivo del 17 ottobre.


“Gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia sul fatto che l’inflazione tornerà a livello obiettivo in maniera tempestiva. Ne terremo conto alla prossima riunione monetaria, a ottobre”, ha detto la presidente. “I dati giunti da Francia, Spagna e, oggi, anche da Italia e Germania confermano le attese”. E a chi obiettava che l’inflazione di fondo, l’indice dei prezzi depurato da energia e alimentari, le voci più volatili, resta sopra l’obiettivo del 2%, ha replicato: “non aspetteremo che vada tutto al 2% per tagliare i tassi”.


La scorsa settimana che tra operatori analisti si sono create aspettative su una possibile mossa a ottobre, dopo che le indagini sull’attività delle imprese hanno evidenziato un deciso deterioramento del quadro. E su questo Lagarde ha riconosciuto che questi sviluppi “suggeriscono che la ripresa stia fronteggiando venti contrari”. “Ci attendiamo che la ripresa si rafforzi nel corso del tempo – ha aggiunto – mentre la crescita dei redditi reali dovrebbe consentire alle famiglie di consumare di più”.


Non è da escludere che l’istituzione monetaria si sia ritrovata in qualche modo sotto pressione anche dall’energico taglio dei tassi deciso dalla Federal Reserve, 50 punti base in un colpo solo, peraltro in un quadro di crescita meno negativo di quello dell’area euro. In serata è atteso un intervento proprio del presidente della Fed, Jerome Powell. Intanto in serata l’euro cala a 1,1152 dollari, con una inversione di rotta dopo i rialzi mattutini con cui aveva fatto capolino sopra quota 1,12.

Verizon, DirectTV compra Dish per 1 dollaro, più 9,8 mld debiti

Verizon, DirectTV compra Dish per 1 dollaro, più 9,8 mld debitiNew York, 30 set. (askanews) – La società di private equity TPG ha accettato di acquistare la quota rimanente di AT&T in DirecTV e di fondere la società satellitare con la rivale Dish per mantenere competitivo il fornitore di pay-TV nell’era dello streaming.


AT&T ha accettato di vendere la sua quota rimanente del 70% di DirecTV a TPG per circa 7,6 miliardi di dollari in pagamenti fino al 2029, suggellando l’uscita del gigante delle telecomunicazioni dal settore dell’intrattenimento. TPG ha acquistato una quota del 30% nel 2021. DirecTV, in un accordo separato, ha accettato di acquistare Dish dal proprietario EchoStar per un importo nominale di 1 dollaro più l’assunzione di circa 9,8 miliardi di dollari di debiti.

Ue, Draghi: sovranità è un concetto debole se è solo nazionale

Ue, Draghi: sovranità è un concetto debole se è solo nazionaleBruxelles, 30 set. (askanews) – Nel nuovo contesto geopolitico, di fronte alle dimensioni delle sfide globali di oggi, il concetto di sovranità è “troppo debole” se resta limitato a un contesto nazionale, qualunque sia il paese europeo a cui si riferisce, e ha senso solo se riferito alla scala europea. E’ un dei messaggi più importanti che è venuto oggi dall’ex presidente del Consiglio italiano e della Bce Mario Draghi, durante un dibattito teletrasmesso questo pomeriggio a Bruxelles dall’istituto Bruegel, un think tank europeo, sul suo rapporto sul futuro della competitività dell’Ue.


A una giornalista che gli chiedeva se il rapporto non prospetti “uno scambio tra sovranità e denaro” per gli Stati membri, ovvero la necessità di rinunciare a certe prerogative nazionali per conseguire l’economia di scala di cui hanno bisogno le imprese per svilupparsi, essere competitive e prosperare, Draghi ha risposto: “Se sovranità significa avere piccole aziende che non sono in grado di espandersi, o nemmeno di avviare la propria attività perché lo spazio è troppo stretto per loro? In questa misura sì, c’è uno scambio. Si vuole dare alle proprie aziende un mercato più grande dove possono espandersi? Allora si devono concordare delle regole che siano nell’interesse comune. Penso che forse in questo senso sì”, uno scambio c’è, anche se io non la metterei in questo modo”. “Una delle cose che continuo a dire – ha aggiunto Draghi – è che tutti i nostri paesi sono troppo piccoli per far fronte alle dimensioni, alla scala delle sfide attuali. Quindi – ha osservato – il concetto di sovranità che sottolinea questo rapporto è la sovranità europea, non è la sovranità nazionale. Tutto ciò che vediamo oggi mostra che la sovranità nazionale è troppo debole, è un concetto troppo debole”, rilevato l’ex presidente del Consiglio.


In precedenza, spiegando i contenuti essenziali del proprio rapporto, Draghi aveva sottolineato che “il passo più importante che dobbiamo intraprendere per raggiungere il nostro obiettivo è quello di integrare i nostri mercati. Innanzitutto il mercato unico e i beni pubblici che ne derivano. Perché è così importante? Perché se la produttività è l’obiettivo, la dimensione di scala, in molti dei settori che abbiamo analizzato, è diventata il suo ingrediente essenziale. E si ottiene la dimensione di scala solo se si integra il mercato unico. Dopo di che avremo i soldi, e avremo bisogno di integrazione finanziaria”. “Ma la prima cosa – ha insistito l’ex presidente della Bce – è che le piccole e medie imprese innovative siano in grado di crescere. Abbiamo risparmiato molto, abbiamo un sacco di soldi, ciò che non abbiamo è la dimensione di scala, che è ostacolata da normative transnazionali e transnazionali”.


“E la scala a cui mi riferisco – ha continuato Draghi – è l’unica scala che è commisurata alle nostre attuali sfide, e se c’è una sola qualità che manca agli Stati membri è questa: i singoli Stati membri non hanno questa dimensione di scala”. “Questa – ha concluso Draghi – è un’altra percezione relativamente nuova, che deriva da questo nuovo ambiente, da questo nuovo contesto geopolitico: i singoli paesi sono semplicemente troppo piccoli per far fronte alle sfide attuali”.

Newcleo raccoglie altri 135mln: avanti con piani sviluppo in Italia

Newcleo raccoglie altri 135mln: avanti con piani sviluppo in ItaliaMilano, 30 set. (askanews) – Chiusa una raccolta di capitale da 135 milioni di euro per Newcleo, la startup del nucleare di nuova generazione fondata dallo scienziato Stefano Buono. L’annuncio in un comunicato stampa nel quale la società conferma la decisione di spostare l’headquarter da Londra a Parigi, per poter gestire le proprie attività all’interno dei confini dell’Unione europea e andare avanti con lo sviluppo dei nuovi reattori nucleari. I progetti strategici della startup includono lo sviluppo di un reattore precursore in Italia entro il 2026, con un investimento previsto di 133 milioni di euro tra il 2025-2027 nel centro di ricerca di Brasimone (Bologna). In Italia la società ha già investito 90 milioni di euro e conta 400 dipendenti, poco meno della metà dell’organico complessivo.


Fuori dai confini nazionali, Newcleo prevede la creazione di un impianto di produzione di MOX in Francia entro il 2030 e la costruzione di un reattore prototipo sempre in Francia entro il 2031, con la consegna dei primi reattori commerciali in agenda a partire dal 2033. Newcleo prevede di riaprire il proprio capitale nei prossimi mesi, attraendo nuovi investitori con la nuova sede francese per centrare il target di raccolta di 1 miliardo annunciato un anno fa. Alla data di chiusura della tranche, la startup ha raccolto oltre 535 milioni di euro da investitori istituzionali e individuali. Oggi Newcleo conta oltre 700 azionisti, tra cui ora anche l’italiana Inarcassa (la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti), Walter Tosto (azienda italiana leader nel settore dell’ingegneria italiana di ingegneria e produzione nucleare), Ingérop (azienda francese leader nel settore dell’ingegneria e della consulenza nucleare) e family office europei attivi nel mondo dell’Ai e dei dati.


“Il trasferimento della nostra sede a Parigi è una pietra miliare strategica per accelerare la nostra missione di fornire la prossima generazione di energia nucleare sostenibile”, ha detto Buono. “Siamo ora in una posizione migliore per approfondire le nostre partnership europee e attingere a risorse di finanziamento da parte di investitori istituzionali e industriali. Questo passo è in linea con il nostro impegno ad avere un impatto globale chiudendo il ciclo del combustibile nucleare e fornendo un’energia pulita, sicura e affidabile”.