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Banche, Lagarde: “Fusioni transfrontaliere nell’Ue auspicabili”

Banche, Lagarde: “Fusioni transfrontaliere nell’Ue auspicabili”Roma, 30 set. (askanews) – Le fusioni transforntaliere tra banche in Europa “sono auspicabili”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde, rispondendo ad una domanda durante l’audizione trimestrale al Parlamento europea e richiamandosi a una posizione che aveva già espresso nel 2020.


Le fusioni frontaliere “non sono senza rischi”, ma sta alle parti che intendono portarle avanti valutarli. “Io mi attengo alla mia posizione del 2020: le fusioni che creano banche in grado di competere con altre istituzioni internazionali, anche americane o cinesi sono auspicabili. Non sto commentando su nessuna operazione specifica”, ha puntualizzato, anche se ovviamente la domanda è stata posta mentre è in primissimo piano la manovra con cui UniCredit ha accumulato un 21% della tedesca Commerzbank, diventandone primo azionista.“Il nostro ruolo come autorità di Vigilanza è limitato al determinare se le regole siano rispettate, se i criteri siano soddisfatti. E questo – ha concluso – verrà fatto se e quando richiesto”.


Banche europee che restassero più piccole avrebbero maggiori difficoltà nel contesto globale. “Qualunque tentativo, specialmente se a livello trans frontaliero, per allargare e approfondire le banche europee sarà di beneficio, tenendo presente che non tutte le fusioni sono buone e che ci sono rischi e oneri che vanno presi in considerazione dai portatori di interesse. Posso assicurarvi – ha concluso – che noi come autorità faremo il lavoro di verificare le proposte che ci verranno messe davanti”. 

Germania, inflazione si attenua all’1,6% annuo a settembre

Germania, inflazione si attenua all’1,6% annuo a settembreRoma, 30 set. (askanews) – Ulteriore calmieramento a settembre dell’inflazione in Germania: i prezzi non hanno registrato aumenti rispetto al mese precedente – risultato inferiore alle attese medie – e la dinamica di crescita su base annua sia attenuata all’1,6%, secondo la stima preliminare diffusa da Destatis, l’agenzia federale di statistica. Ad agosto agosto l’inflazione in Germania si era attestata all’1,9% annuo.


L’indice armonizzato con il resto dell’Unione europea segna invece un calo dei prezzi al consumo dello 0,1% rispetto al mese precedente e una crescita annua dell’1,8%. Il calmieramento del caro vita in Germania, prima economia dell’area euro, segue segnali di netto indebolimento dell’attività delle imprese e potrebbe alimentare ulteriormente le ipotesi di un possibile nuovo taglio dei tassi da parte della Bce, al Consiglio monetario del 17 ottobre.

Bce, Draghi si attende “anni di inflazione e tassi alti”

Bce, Draghi si attende “anni di inflazione e tassi alti”Roma, 30 set. (askanews) – L’ex presidente della Bce Mario Draghi prevede per i prossimi anni un quadro di inflazione e tassi di interesse più elevati, rispetto al periodo precedente alla recente fase di elevata inflazione. “Se mi chiedono, come spesso capita, come vedo gli anni futuri, se di alta inflazione o di bassa inflazione, e se i tassi ai minimi sono probabili o no, dal mio punto di vista penso che sia molto improbabile” avere inflazione e tassi ai minimi. “Vivremo in un periodo in cui avremo pressioni da deficit troppo alti e eccesso di domanda e potenzialmente livelli di inflazione più alti e tassi più alti”, ha detto durante un dibattito all’istituto Bruegel sul rapporto che ha curato su produttività e la competitività Ue.

Ue, Draghi: cruciale alzare la produttività e integrare i mercati

Ue, Draghi: cruciale alzare la produttività e integrare i mercatiRoma, 30 set. (askanews) – Se c’è un tema comune nel rapporto è che dobbiamo puntare a sforzarci di aumentare la crescita della produttività. E che questo anche ha anche a che fare con essere in grado di attuare i nostri valori di equità, sicurezza e indipendenza. E che dati i cambiamenti nel contesto geopoliticpo questa è diventata un una priorità politica”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio e della Bce, Mario Draghi, durante un dibattito all’istituto Bruegel sul rapporto che ha curato su produttività e la competitività Ue.


“E certamente – ha aggiunto – tra i valori dove dovremmo raggiungere risultati abbiamo innanzitutto il clima”. “Il secondo messaggio – ha proseguito Draghi – è che il passo più importante che dobbiamo prendere per raggiungere i risultati è integrare i nostri mercati. Innanzitutto il mercato unico. Penso che il mercato unico e i beni pubblici che arrivano con esso perché così importante? Perché se la produttività è l’obiettivo, le economie di scala in molti settori analizzati sono diventate un ingrediente essenziale. DE le economie di scala le ottiene solo un mercato unico integrato”.


Il terzo maggiore messaggio “più sfumato”, è che mentre si migliorano innovazione e produttività “dovremmo anche gestire le ricadute del presente”. Ad esempio tenendo presente che non ci si trova in un quadro di concorrenza leale nell’economia mondiale: “la concorrenza dall’estero viene guidata sì dall’innovazione, ma anche da asimmetrie massicce sui sussidi pubblici. E c’è una seconda regione – ha detto ancora Draghi -: che l’alternativa ed avere una strategia europea non è non avere una strategia industriale, ma avere tante strategie industriali industriali non coordinate”.

Istat: a settembre aumentati i prezzi del carrello della spesa

Istat: a settembre aumentati i prezzi del carrello della spesaRoma, 30 set. (askanews) – A settembre salgono i prezzi dei prodotti del carrello della spesa. Secondo le stime dell’Istat, nel comparto alimentare, i prezzi aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona tornano ad accelerare su base tendenziale, da +0,6% a +1,1%. Il ritmo di crescita su base annua di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si attenua da +1,1% a +0,6%.

Industria, Confindustria: a settembre migliorano attese su produzione

Industria, Confindustria: a settembre migliorano attese su produzioneRoma, 30 set. (askanews) – Migliorano, a settembre, le attese delle aziende italiane sulla produzione industriale. La maggior parte del campione di grandi imprese associate a Confindustria dichiara di aspettarsi un aumento della produzione industriale: il 36,6% di intervistati si attende un aumento rilevante, mentre il 40,7% un aumento moderato. Meno del 10% degli intervistati prevede un calo. Questo segnale è opposto a quello dichiarato nella rilevazione di agosto, quando circa il 60% si aspettava una diminuzione della produzione, date le chiusure estive. E’ quanto emerge dalla consueta indagine rapida del Centro Studi di Confindustria


Analizzando l’andamento trimestrale, le aspettative nel secondo trimestre del 2024 sono risultate più stabili: circa il 50% degli intervistati ha infatti previsto un livello di produzione costante. Durante i mesi estivi, emergono invece opinioni più divergenti. Secondo le grandi imprese del settore industriale, nei prossimi mesi la dinamica di domanda e ordini continuerà ad essere il principale fattore di traino della produzione. Il saldo tra la quota di imprese che la considera un fattore di traino rispetto a quella che la ritiene un ostacolo rimane sui livelli degli ultimi due mesi: 6% a luglio, 7,2% ad agosto e 7,3% a settembre 2024.


In forte miglioramento le aspettative sulla disponibilità di manodopera. Da inizio anno le rilevazioni avevano sempre riportato un saldo negativo. Per la prima volta da dicembre 2023, questo mese il saldo è positivo (1,1%).

Inflazione, Istat: a settembre accelerano prezzi carrello spesa, +1,1%

Inflazione, Istat: a settembre accelerano prezzi carrello spesa, +1,1%Roma, 30 set. (askanews) – A settembre salgono i prezzi dei prodotti del carrello della spesa. Secondo le stime dell’Istat, nel comparto alimentare, i prezzi aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona tornano ad accelerare su base tendenziale, da +0,6% a +1,1%.


Il ritmo di crescita su base annua di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si attenua da +1,1% a +0,6%.

Inflazione, Istat: a settembre cala a +0,7%, minimi da inizio anno

Inflazione, Istat: a settembre cala a +0,7%, minimi da inizio annoRoma, 30 set. (askanews) – A settembre l’inflazione scende a +0,7%, il livello più basso registrato da inizio anno. Secondo le stime dell’Istat l’indice nazionale dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente.


I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona tornano ad accelerare su base tendenziale (da +0,6% a +1,1%), mentre il ritmo di crescita su base annua di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si attenua (da +1,1% a +0,6%).L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1% per l’indice generale e a +2,1% per la componente di fondo.


 

Bollette, Arera: +8,8% nel IV trimestre 2024 per i vulnerabili

Bollette, Arera: +8,8% nel IV trimestre 2024 per i vulnerabiliRoma, 27 set. (askanews) – Nell’ultimo trimestre del 2024 aumenterà dell’8,8% la bolletta elettrica per gli utenti vulnerabili per le quali la tariffa è fissata dall’autorità publica per l’energia. Lo rende noto l’Arera. Nel servizio di Maggior Tutela sono attualmente serviti circa 3,4 milioni di clienti. Sebbene ancora non tornata ai livelli pre-crisi, sottolinea l’Arera, la spesa per l’utente tipo vulnerabile in Maggior Tutela nel 2024 sarà di circa 498 euro, in calo del 27,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno 2023.

Manovra, Giorgetti: non si allontanerà da cardini ultimi due anni

Manovra, Giorgetti: non si allontanerà da cardini ultimi due anniNapoli, 27 set. (askanews) – “Il governo è al lavoro per presentare la legge di bilancio sarà la prima nella vigenza della nuova governance economica europea ma non si allontanerà dai cardini che hanno ispirato la politica economica di bilancio del governo in questi due anni”. Così Giancarlo Giorgetti ministro dell’Economia, parlando in collegamento all’assemblea generale di Federmeccanica in corso a Napoli. “La finanza pubblica è di nuovo sotto controllo e dopo avere ereditato la situazione disastrosa dovuta all’impatto dei bonus edilizi, le scelte fondate su responsabilità realismo a non portato risultati e già nel 2024 in anticipo sulle nostre previsioni dovremmo riuscire a tornare in avanzo primario, ovvero lo stato risparmierà più di soldi quanti ne spende al netto del costo del debito pubblico”.