Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Corte Conti: crescita esponenziale degli incidenti sul lavoro

Corte Conti: crescita esponenziale degli incidenti sul lavoroRoma, 27 giu. (askanews) – In Italia su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, “purtroppo si registra, ormai da alcuni anni, una crescita esponenziale degli incidenti, con un numero di vittime sempre più elevato e con costi sociali ormai fuori controllo”. Lo afferma il procuratore generale presso la Corte dei Conti, Pio Silvestri, che nella sua requisitoria in occasione dell’udienza nell’Aula delle Sezioni unite, sul Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2023, rileva come desti “perplessità che il bilancio Inail presenti un ingente ed improprio avanzo annuale (spesso superiore al miliardo), che poco si concilia con il perdurante fenomeno infortunistico”.


Per questo “è urgente l’esigenza di una rivisitazione dei meccanismi di finanziamento della prevenzione in chiave di pieno utilizzo delle risorse disponibili – prosegue Silvestri – anche rivedendo le procedure, al fine di ottenere una significativa riduzione dei tempi di erogazione delle risorse, onde estendere il numero delle imprese e dei lavoratori beneficiari degli interventi prevenzionali”. Secondo il procuratore generale “certamente la frammentazione del sistema imprenditoriale fondato sulla piccola impresa, i fenomeni odiosi del caporalato e del lavoro nero favoriscono l’elusione della normativa, che, sulla carta, è tra le più avanzate nel mondo occidentale. Cionondimeno – dice – sarà opportuno esaminare le potenzialità di adeguamento del quadro normativo alle varie tipologie di destinatari, con una particolare attenzione alle piccole imprese, che allo stato risentono di carenze organizzative e tecniche in relazione alla necessità di una tempestiva attuazione della legge”.


“Solo una solida struttura di sostegno alla tutela della salute e della sicurezza, in grado di soddisfare le esigenze specifiche delle imprese, può contribuire a ridurre i costi sanitari e gli altri oneri sociali, mentre una tutela insufficiente della sicurezza – avverte – determina costi elevati per l’intera collettività”. (finte immagine: Corte Conti).

Istat: a giugno sale fiducia consumatori, cala invece per le imprese

Istat: a giugno sale fiducia consumatori, cala invece per le impreseRoma, 27 giu. (askanews) – A giugno l’indice del clima di fiducia dei consumatori sale da 96,4 a 98,3, mentre l’indicatore composito di fiducia delle imprese scende da 95,1 a 94,5. Lo ha reso noto l’Istat.


A giugno, il clima di fiducia delle imprese mostra il terzo calo consecutivo, posizionandosi sul valore più basso da novembre 2023. “Il ribasso dell’indicatore complessivo è dovuto prevalentemente al peggioramento registrato nella manifattura e nei servizi”, ha spiegato l’Istat. L’indice di fiducia dei consumatori “aumenta per il secondo mese consecutivo e raggiunge il valore più elevato da febbraio 2022. Si segnala un diffuso miglioramento di tutte le variabili che compongono l’indice, ad eccezione dei giudizi sul bilancio familiare e delle opinioni sull’opportunità di risparmiare nel momento attuale”.

Borsa, oggi alle 15,30 il primo “storico” sciopero di Piazza Affari

Borsa, oggi alle 15,30 il primo “storico” sciopero di Piazza AffariMilano, 27 giu. (askanews) – Scatterà nel pomeriggio di oggi il primo “storico” sciopero dei dipendenti di Borsa Italiana in Piazza Affari. La mobilitazione di due ore, comunicata da Fabi, First Cisl e Fisac Cgil, inizierà alle 15,30 fino alla chiusura delle contrattazioni delle 17,30.


La decisione è stata presa congiuntamente da tutte le sigle sindacali, “lungamente meditata e sofferta, storica perché mai prima sperimentata”, hanno fatto sapere in una nota. Quattro le materie di rivendicazione sindacale. “Profonda è innanzitutto la preoccupazione per la tenuta occupazionale sul territorio nazionale. Mentre si delineano progetti di delocalizzazione e near shoring di intere aree di attività al di fuori dei confini nazionali, l’azienda continua a rifiutarsi di fornire garanzie e di intraprendere percorsi condivisi di tutela dei posti di lavoro e di valorizzazione delle professionalità esistenti”. Non mancano le rivendicazioni salariali, mentre il terzo punto è legato all’organizzazione del lavoro per la quale c’è “disagio e preoccupazione”. Ultimo elemento di rivendicazione sindacale, è stato scritto, “è legato al tema della governance e della progressiva perdita di autonomia direzionale e strategica delle società italiane del Gruppo Borsa Italiana. A fronte della rilevanza nazionale dell’infrastruttura di mercato, come volano per la crescita economica e la stabilità finanziaria del nostro paese notiamo un progressivo trasferimento al di fuori dell’Italia dell’indirizzo strategico del Gruppo, e di uno spostamento dei ruoli apicali in altre aree geografiche del gruppo Euronex”.

Capolarato, Inps: in 2023 27mila contratti annullati in agricoltura

Capolarato, Inps: in 2023 27mila contratti annullati in agricolturaRoma, 26 giu. (askanews) – Nel 2023, solo nel settore agricolo, l’Inps ha annullato oltre 27mila contratti irregolari e denunciato 425 lavoratori, a fronte di 669 ispezioni nel settore agricolo, su un totale di 9.202 controlli effettuati, che hanno portato a risultati di produzione dell’accertato complessivo pari a 982,4 mln di euro (+46%). Lo si legge su un comunicato diffuso dall’istituto.


Nell’attività di vigilanza documentale, invece, i controlli sono stati 162.793: 91.000 in più rispetto al 2022 (+127%). Questi risultati sono il frutto di un nuovo approccio nel rapporto con le aziende che si articolerà, nel prossimo futuro, in percorsi di accompagnamento e controlli ex-ante, come prevede il nuovo Piano della vigilanza, approvato dal Cda guidato da Gabriele Fava. L’attività nasce da una forte concertazione interistituzionale con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con le Forze dell’Ordine, prosegue l’Inps, che sarà ulteriormente rafforzata con nuove assunzioni, come annunciato questa mattina dal Presidente Meloni nel suo intervento in Parlamento.


Proseguirà anche per il 2024 l’impegno del personale ispettivo dell’Istituto, nella partecipazione ai tavoli interforze di pianificazione delle attività di contrasto al caporalato (non solo agricolo) e nell’ambito del Progetto promosso dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl), in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OMI), con la quale nel 2023 è stato rinnovato uno specifico Protocollo d’Intesa, denominato “A.L.T. Caporalato D.U.E. – Azioni per la Legalità e la Tutela del Lavoro – Dignità, Uguaglianza ed Equità”. Il progetto, volto ad assicurare continuità alle iniziative di contrasto al caporalato, è stato attivato nel 2023 sull’intero territorio nazionale e prevede anche nell’anno in corso: l’attivazione di task-force; l’attivazione di sportelli di ascolto e informazione multilingua negli Ispettorati Territoriali; attività di sensibilizzazione dei lavoratori migranti sui diritti e doveri conseguenti all’instaurazione del rapporto di lavoro, sui rischi legati allo sfruttamento lavorativo e sui meccanismi di protezione per le vittime; iniziative di aggiornamento professionale e scambio di esperienze per il personale ispettivo e gli operatori del mercato del lavoro e del terzo settore.


In continuità con l’attività di vigilanza nel settore agricolo già ampliata nel triennio 2021-2023, dice ancora l’Inps, nell’ambito dei piani regionali è programmata una forte attività di controllo nel settore agricolo, in tutte le tipologie di azienda, comprese le cd. “aziende senza terra” e gli agriturismi. Nel 2024 gli interventi ispettivi, principalmente rivolti verso i settori merceologici individuati dal Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025, come ad esempio il lavoro domestico e l’agricoltura, e verso quei settori che, sulla base dei dati statistici e in considerazione del contesto territoriale (es. vocazione turistica o stagionalità), risultano maggiormente esposti alla presenza di “lavoratori in nero” (es. attività svolte nell’ambito di eventi fieristici e di intrattenimento, attività svolte in orario serale e notturno, nei fine settimana e festività, ecc…).


L’azione di contrasto al lavoro sommerso sarà indirizzata verso tutte le forme di lavoro irregolare, ivi incluso, anche il c.d. “lavoro grigio” ovvero quei rapporti di lavoro che, attraverso modalità di elusione della normativa e contrattuale, seppur formalmente regolari, presentano nella sostanza elementi di irregolarità, caratterizzati da un minore impatto sugli oneri retributivi, contributivi e fiscali a carico del datore di lavoro. Nel corso dell’anno l’Istituto continuerà, inoltre, ad essere impegnato nella realizzazione del progetto volto all’implementazione del Portale Nazionale del Sommerso (PNS) gestito dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro che sostituisce e integra le banche dati esistenti attraverso le quali tutti i soggetti istituzionali coinvolti (INL, INPS, INAIL, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi, garantendo una piena centralizzazione e una completa condivisione dei risultati delle attività ispettive e dei soggetti ispezionati, con l’obiettivo ultimo di migliorare l’efficacia della programmazione dell’attività ispettiva e il monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale. Si rammenta in tal senso che l’Istituto, già nel corso del 2022, ha avviato nell’ambito dell’investimento ad esso assegnato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, uno specifico Progetto, in fase avanzata di realizzazione, conclude il comunicato, finalizzato ad implementare apposite funzionalità allo scopo di mettere a disposizione i risultati dell’attività di vigilanza ispettiva condotta dall’INPS all’interno del PNS.

Svizzera al voto su libertà uso del contante nella Costituzione

Svizzera al voto su libertà uso del contante nella CostituzioneRoma, 26 giu. (askanews) – Si profila un referendum popolare in Svizzera sull’inserimento nella Costituzione dei principi chiave sul libero uso del contate. Il governo della Confederazione ha adottato un contro progetto, rispetto a una iniziativa popolare – battezzata dai promotori “Il denaro contante è libertà” – in cui afferma di riprendere “le due richieste principali” della stessa “ma con formulazioni più precise”.


L’iniziativa popolare era stata depositata il 15 febbraio del 2023 dal Movimento svizzero per la libertà, e chiede che le monete o le banconote siano sempre disponibili in quantità sufficiente. Inoltre, l’eventuale sostituzione del franco svizzero con un’altra valuta deve sottostare al voto del Popolo e dei Cantoni. Nel marzo successivo lo stesso movimento ha presentato una ulteriore iniziativa sul contante. Con un comunicato, il Consiglio federale della Svizzera afferma di riconoscere “la grande importanza del denaro contante per l’economia e la società”. E che “è disposto a inserire tali principi, già previsti nelle disposizioni di legge, anche nella Costituzione. Ritiene tuttavia che le formulazioni proposte dagli autori dell’iniziativa a completamento della Costituzione non siano sufficientemente precise”.


Per questi motivi, prosegue il comunicato, il governo elvetico ha respinto l’iniziativa popolare, ma contrapponendole “un controprogetto diretto” approvato oggi. Prevede una modifica dell’articolo 99 della Costituzione, con l’aggiunta di due formule: “La valuta svizzera è il franco” e “La Banca nazionale svizzera garantisce l’approvvigionamento in numerario”. Infine, il Consiglio federale propone alle Camere federali di sottoporre il controprogetto diretto al voto del Popolo e dei Cantoni unitamente all’iniziativa, “con la raccomandazione di respingere quest’ultima e accettare il controprogetto”. Quindi, ove così venisse deciso le due proposte verranno votate con referendum come scelte contrapposte.


Per parte sua il movimento promotore dell’iniziativa popolare spiega che la libertà nell’uso del contante “è una priorità assoluta per la Svizzera” ma aggiunge che “non stiamo con più combattendo solo per noi”. Cita gli eventi nell’Unione europea e “la rapida accelerazione” degli ultimi anni, con un chiario riferimento a restrizioni e lockdown imposti a motivo del Covid, affermando che ormai “la Svizzera è vista da esperti di alto livello in materia di contanti come l’unico paese che può ancora salvare il contante, come un faro per tutta l’Europa”. Il timore dei promotori è che si voglia procedere a una graduale abolizione dell’uso del contante. E nella successiva iniziativa chiedono di stabilire l’obbligo di accettarlo in una serie di realtà: non sarà più possibile discriminare le persone che vogliono pagare in contanti, come già avviene sempre più spesso. I contanti saranno banditi dagli eventi pubblici. I mercatini di Natale e i festival estivi sono pubblicizzati senza contanti. Nelle stazioni ferroviarie, chi paga in contanti non può più entrare nelle toilette. In futuro, in tutti i punti vendita e di servizio pubblici, dovrà essere sempre possibile pagare in contanti”.

Usa: -11,3% vendite case nuove a maggio, peggio delle stime

Usa: -11,3% vendite case nuove a maggio, peggio delle stimeNew York, 26 giu. (askanews) – Le vendite di case nuove negli Stati Uniti sono diminuite a maggio, deludendo gli esperti. Il dipartimento del Commercio ha registrato un ribasso dell’11,3% al tasso annualizzato di 619.000 unità, contro attese per un dato a 633.000. Il dato di aprile è stato rivisto da 634.000 a 698.000. Rispetto a un anno prima, il dato è in ribasso del 16,5%.


Il prezzo mediano è diminuito a 417.000 dollari, il prezzo medio si è attestato a 520.000 dollari. All’attuale ritmo di vendita, servirebbero 9,3 mesi per esaurire le case a disposizione.

Volkswagen investirà nel produttore Usa di auto elettriche Rivian

Volkswagen investirà nel produttore Usa di auto elettriche RivianRoma, 26 giu. (askanews) – Il gigante tedesco dell’auto Volkswagen (VW) ha annunciato che investirà fino a 4,6 miliardi di euro nel rivale americano di Tesla, la casa automobilistica elettrica Rivian.


“Investiremo 1 miliardo di dollari in Ribian. Un ulteriore investimento programmato arriva a 4 miliardi di dollari”, si legge sul profilo X della casa automobilistica. “La Joint Venture creerà una tecnologia di alto livello e definitadal software”, ha scritto VW. L’accordo prevede la creazione di una joint venture che permetterà a VW e alla casa automobilistica statunitense di veicoli elettrici di condividere la tecnologia. Le azioni di Rivian sono aumentate di quasi il 50% dopo l’annuncio.


I giganti dell’industria automobilistica tedesca patiscono la competizione dei produttori di veicoli elettrici cinesi. Questo mese l’Unione europea ha annunciato un aumento dei dazi fino al 38% dal 4 luglio per le auto elettriche importate dalla Cina.

La Coop: noi estranei ad appello anti Israele, mai praticato boicottaggi

La Coop: noi estranei ad appello anti Israele, mai praticato boicottaggiRoma, 26 giu. (askanews) – In merito alla diffusione di un volantino promosso da alcuni soci “No ai prodotti israeliani nei punti vendita” Coop precisa in un comunicato di essere estranea all’Appello. Coop sostiene le istanze di pace e giustizia tra il popolo palestinese e Israele, ma ciò non comporta attivare azioni di boicottaggio che Coop non ha mai praticato. Tutte le scelte di acquisto o di “non acquisto” sono legittime, strumentalizzazioni e interpretazioni non corrette sono ingiustificate. Così riteniamo di tutelare il punto di vista di una platea di oltre 6 milioni di soci che rappresentano valori, opinioni e sensibilità inevitabilmente diverse e tutte analogamente da rispettare.

Conad chiude 2023 con fatturato oltre 20 miliardi, leader gdo Italia

Conad chiude 2023 con fatturato oltre 20 miliardi, leader gdo ItaliaRoma, 26 giu. (askanews) – Conad si è confermata nel 2023 l’insegna leader della Grande Distribuzione in Italia. Secondo il documento approvato all’unanimità in Assemblea, Conad ha chiuso l’anno con un fatturato di oltre 20 miliardi di euro, in crescita dell’8,11% rispetto al 2022. Lo rende noto lo stesso gruppo in un comunicato.


In un anno caratterizzato da consumi in contrazione a volume e un tasso di inflazione consistente, Conad ha ottenuto una quota di mercato del 15,01% nei canali Iper + Super + Discount (Fonte: Guida Nielsen Largo Consumo), consolidando il dato di fine 2022 (14,96%) e confermando la leadership nel canale supermercati (23,49%). Il Patrimonio Netto Aggregato di sistema è pari a 3,49 miliardi di euro (+7,4% rispetto al 2022). La marca del distributore (MDD) riconferma il suo ruolo centrale per la crescita dell’intero Sistema, raggiungendo il 33,2% di quota sul totale del largo consumo confezionato in Italia nel canale super. Inoltre, oltre un terzo dei prodotti venduti dall’insegna è a marchio Conad, mentre i prodotti MDD Conad sono al primo o al secondo posto tra i prodotti più venduti nel 75% delle categorie merceologiche.


Questi risultati hanno permesso di generare un fatturato per quanto riguarda i prodotti a marchio pari a 6 miliardi di euro nel 2023, in crescita del 12,9% rispetto all’anno precedente. “Conad si conferma leader di mercato e culturale della Grande Distribuzione italiana. Nonostante il 2023 sia stato un anno complesso per l’economia italiana e per i consumi, la totalità delle componenti del nostro sistema ha continuato a crescere a un tasso superiore a quello d’inflazione, raggiungendo la soglia di 20 miliardi di fatturato” ha commentato Mauro Lusetti, Presidente di Conad. “Si tratta di un risultato frutto dell’impegno dei soci e delle cooperative Conad, che vogliamo consolidare con un piano ambizioso a livello di rinnovamento della rete di vendita, di innovazione e di ulteriore potenziamento della nostra marca del distributore, che si distinguerà all’insegna di qualità, convenienza e attenzione per la sostenibilità. Particolare attenzione sarà riservata alla riciclabilità del packaging, al benessere animale e ai diritti sociali dei lavoratori, sia dei collaboratori Conad sia di quelli delle aziende che forniscono i nostri prodotti a marchio, in ottica di una collaborazione più ampia di filiera”. Conad ha inoltre approvato il piano di investimenti nel triennio 2024-2026 da 1,7 miliardi di euro, sulla base dei cinque pilastri strategici dell’insegna: efficienza, canalizzazione, digitalizzazione, sviluppo delle competenze e sostenibilità, insita da sempre nel modo di fare business di Conad, in linea con la strategia di sostenibilità concreta del Gruppo “Sosteniamo il Futuro”.


“Le future scelte strategiche di Conad seguiranno le strade dello sviluppo del core business attraverso lo sviluppo della canalizzazione, del recupero di efficienza distributiva e della formazione di nuove competenze interne in grado di accompagnare il cambiamento della società, degli stili di vita e dei consumi degli italiani – ha commentato Francesco Avanzini, Direttore Generale Operativo di Conad – In particolare, proseguirà lo sviluppo dei fatturati attraverso l’ulteriore crescita dei prodotti di marca commerciale a cui si affiancheranno nuovi servizi ai clienti, con l’ecosistema digitale Hey Conad, che, oltre ai consolidati servizi di spesa on-line, vedranno nuove iniziative commerciali nel settore dei viaggi, della salute per persone e animali e, infine, nel settore assicurativo. Vogliamo diventare leader nella relazione con le oltre 12 milioni di famiglie che ci riconoscono quotidianamente un ruolo fondamentale e riconosciuto per accompagnarli nelle loro scelte di acquisto.” Conad si contraddistingue per la sua capacità di rispondere in modo efficace a bisogni differenti, assecondando abitudini di acquisto varie ed eterogenee grazie un’ampia gamma di canali distributivi. La rete di vendita Conad conta ad ora 3.331 punti di vendita e 394 concept store, servendo grandi città, quartieri e piccoli borghi in 107 Province italiane. Anche grazie a questa strategia multicanale, Conad è leader di mercato in sei Regioni (Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Sardegna, Umbria).

Bce, Panetta: le riduzioni tassi saranno graduali e fluide, ma seguendo i dati

Bce, Panetta: le riduzioni tassi saranno graduali e fluide, ma seguendo i datiRoma, 26 giu. (askanews) – Sull’inflazione l’area euro “è emersa dalla tempesta perfetta: un violento periodo innescato da una serie di shock pesanti e imprevedibili”. Ora l’inflazione è su una dinamica discendente, e molti dei problemi su cui la Bce ha dibattuto negli ultimi mesi “potrebbero diventare meno importanti guardando avanti”. L’attuale quadro macroeconomico “è coerente con una normalizzazione della linea monetaria. La Bce ha opportunamente iniziato questo processo poche settimane fa e, nello scenario di base, proseguirà gradualmente e fluidamente”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, secondo il testo del suo intervento alla terza conferenza internazionale sulla politica monetaria, organizzata oggi a Helsinki dalla Banca centrale della Finlandia.


Panetta ha affrontato punto per punto i temi chiave su cui in queste settimane si concentra il dibattito sulle future mosse dell’istituzione Ue. “Nel calibrare la normalizzazione dovremo essere legati ai dati, tenendo conto delle informazioni sulle prospettive macroeconomiche senza assegnare eccessiva importanza a deviazioni (temporanee) dei dati”. Inoltre secondo il numero uno di Bankitalia “dobbiamo anche essere cauti nelle nostre comunicazioni”, evitando che contengano in maniera implicita o esplicita delle indicazioni sugli orientamenti futuri (forward guidance) che diano previsioni su tempi e sequenze dei futuri tagli dei tassi di interesse. “Comunicazioni erratiche distrarrebbero l’attenzione dagli elementi chiave delle nostre decisioni monetarie – ha avvertito – in particolare la nostra funzione di reazione”.


Un altro elemento cruciale sottolineato dal governatore è la necessità di essere pronti a gestire rischi imprevisti con eventuali ricadute rispetto allo scenario di base, valutando anche “scenari alternativi” e guardando in particolare ai possibili rischi geopolitici e politici, “che restano elevati” e operando con “consapevolezza e flessibilità”. Panetta ha spiegato che con il taglio dei tassi deciso a inizio mese il ciclo della linea monetaria europea “è a un punto di svolta”. E questi punti di svolta “inevitabilmente attirano l’attenzione e il dibattito è ora focalizzato sui prossimi passi” sotto l’attenta osservazione da parte degli esperti.


Alcuni hanno messo in rilievo il problema della dinamica superiore alla media dell’inflazione nel settore dei servizi e dell’andamento ancora sostenuto dei mercati del lavoro, quali possibili ostacoli “nell’ultimo miglio” di stabilizzazione dell’inflazione. “Certamente dobbiamo restare vigili agli sviluppi in queste aree, ma se si guarda attentamente ai dati suggeriscono che quest’ultimo miglio potrebbe richiedere non altro che un monitoraggio attento e paziente del processo disinflazionistico in corso”, ha detto. Perché secondo Panetta è quello che conta è la convergenza dell’inflazione totale verso l’obiettivo del 2% della Bce, non le dinamiche delle sue singole componenti. “Il livello relativamente elevato dei prezzi dei servizi sarà monitorato ma abbiamo motivi di ritenere che la persistenza in questo segmento non sia anormale”.


E al tempo stesso, se negli ultimi mesi la fiducia del Consiglio direttivo sul calo dell’inflazione è migliorata, le prospettive per l’attività economica restano invece “fragili”. L’eurozona è stata impantanata nella stagnazione fin dalla fine del 2022. La ripresa della crescita del Pil di questo inizio anno “potrebbe essere meno rassicurante di come appare, dati i risultati deludenti su consumi e investimenti delle imprese”. E più in generale il Pil è atteso crescere dell’1,5% sui prossimi due anni: “circa mezzo punto percentuale in meno dell’ultima fase espansiva”, ha sottolineato. Potrebbero esserci dati momentaneamente fuori scala, che tuttavia non dovrebbero compromettere la dinamica discendente del carovita. Semmai bisogna valutare due ulteriori elementi, ha proseguito Panetta. Primo, la trasmissione della restrizione monetaria adottata nei mesi scorsi, che si sta ancora scaricando a terra e che “potrebbe risultare più forte nel 2024 che nel 2023”. Secondo, l’effetto dei tagli dei tassi rischia di essere mitigato dalla parallela riduzione della mole del bilancio di Eurosistema e Bce. Infine Panetta ha affrontato il tema dei rischi geopolitici, rilevando come sia chiaro che le tensioni diplomatiche e soprattutto gli scontri militari abbiano pesanti ricadute su commercio, flussi di capitali, crescita e prezzi. “Possiamo sperare ma certamente non dare per scontato che il quadro globale sarà più stabile in futuro di come lo sia stato negli ultimi due anni “. E poi ha fatto una chiaro riferimento alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e alle imminenti politiche in Francia, che tuttavia non ha citato esplicitamente. Panetta ha parlato di “accresciuta incertezza politica dentro i paesi. Alcune delle maggiori economie globali hanno eletto o eleggeranno i loro leader nel 2024 e questo può tradursi in maggiore incertezza, con famiglie e imprese che vorranno capire come i nuovi governi gestiranno i problemi economici e le decisioni politiche”. Per parte loro “le banche centrali devono essere preparate a gestire le conseguenze di questi shock se e quando dovessero materializzarsi – ha avvertito -. Questo implica prontezza a usare tutto l’armamentario di strumenti a loro disposizione per aggiustare la linea monetaria, o per intervenire su minacce alla stabilità dei prezzi e proteggere la trasmissione del meccanismo monetario”.