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Unicredit-Commerzbank: titoli volano, domani primo incontro a Francoforte

Unicredit-Commerzbank: titoli volano, domani primo incontro a FrancoforteMilano, 26 set. (askanews) – Seduta sugli scudi in Borsa per Unicredit (+4,8% a 39,7 euro) e Commerzbank (+6,7% a 16,32 euro), con il mercato che specula sull’avvio di trattative tra i due istituti nel giorno in cui c’è stata la prima vera apertura dei tedeschi nei confronti del gruppo italiano, che ha costruito una partecipazione potenziale complessiva del 21% nella seconda banca tedesca e ha chiesto alla Bce di poter salire fino al 29,9% nel capitale.


Dopo il “muro” dei giorni scorsi da parte dei sindacati, dei consiglieri e di Berlino, l’AD in pectore di Commerzbank Bettina Orlopp, che dal primo ottobre assumerà la guida del gruppo, ha mostrato oggi un atteggiamento più aperto nei confronti di Unicredit e ha annunciato che domani terrà un primo giro di colloqui con gli italiani. Dopo la mossa di Unicredit “guardiamo ogni opzione” e “non faremo cose stupide” per proteggerci, ha detto durante la Ceo Conference di Bank of America, “domani avremo un incontro, il primo incontro, vedremo. Penso che sia un punto di inizio, Unicredit ora è un azionista, un investitore, ed è normale che si scambino i punti di vista”. Secondo quanto si apprende, l’investor meeting si terrà a Francoforte e per Unicredit dovrebbe partecipare il team del Cfo, mentre non dovrebbe essere presente il Ceo Andrea Orcel. Si tratta del primo incontro tra i due gruppi da quando due settimane fa Unicredit è diventato uno dei principali azionisti. La strada (per una fusione) al momento resta comunque ancora in salita. Oggi i consigli di sorveglianza e di amministrazione di Commerzbank hanno confermato all’unanimità l’attuale strategia di indipendenza della banca. “Commerzbank sta continuamente espandendo la propria posizione indipendente come forte pilastro del mercato bancario tedesco e partner affidabile dell’economia nazionale. Come Banca per la Germania, crediamo fermamente di avere un notevole potenziale di crescita”, ha sottolineato la banca, nell’annunciare l’aggiornamento della strategia al 2027, promettendo più utili e una maggiore remunerazione dei soci.

Auto, Urso: con noi 7 paesi per anticipo revisione regolamento Ue

Auto, Urso: con noi 7 paesi per anticipo revisione regolamento UeBruxelles, 26 set. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha presentato oggi a Bruxelles, durante il Consiglio Competitività dell’Ue, la sua proposta di anticipare all’inizio del 2025 la revisione, già prevista per la fine del 2026, del Regolamento Ue sulle emissioni di CO2 delle autovetture e dei furgoni, che ha fissato l’obiettivo dei veicoli nuovi a zero emissioni nel 2035.


“Per quanto riguarda la nostra proposta – ha riferito Urso ai giornalisti durante un punto stampa a margine della riunione ministeriale -, alcuni paesi si sono espressi in sede di Consiglio e altri negli incontri bilaterali che ho avuto. Mi riferisco in modo specifico – ha precisato – a Romania, Slovacchia, Lettonia, Malta, Cipro, Polonia, Repubblica ceca; e ho parlato – ha aggiunto il ministro – anche con altri partner come la Spagna e ieri con la Germania”. “Credo – ha osservato Urso – che ci sia una sufficiente maggioranza di paesi che si predispone a chiedere, con il report che noi stiamo predisponendo e che ovviamentre sarà confrontato con altri Stati membri, che ci sia un anticipo dell’esercizio della clausola di revisione, già prevista per la fine del 2026”. E questo, ha continuato, “affinché si possa decidere prima, in un tempo congruo, e noi proporremo il primo semestre del 2025, su quello che è necessario fare, insieme, per raggiungere i target che ci siami prefissi. E mi riferisco al target del 2035 (auto nuove a zero emissioni, ndr) e a quello del 2050 (‘neutralità climatica’ complessiva, in tutti i settori nell’Ue, ndr)”.


Per raggiungere questi obiettivi, ha sottolineato il ministro, “noi riteniamo che siano assolutamente necessarie risorse significative, come indica Mario Draghi, sia sul fronte dell’offerta, cioè delle imprese, sia sul fronte della domanda, cioè dei consumatori, affinché si acceleri sulla strada dell’innovazione tecnologica e della competitività. Perché – ja avvertito – se proseguiamo con questo passo, non raggiungiamo certamente quell’obiettivo, ma anzi creeremmo un deserto industriale nel nostro continente europeo”. Rispetto alla riunione di oggi, Urso si è detto “pienamente soddisfatto, sia perché nel Consiglio è emersa una larga condivisione nel recepire le indicazioni di Draghi sulla competitività del sistema industriale europeo, sia perché in Consiglio, e nei colloqui bilaterali che ho avuto, diversi paesi ci hanno manifestato il loro consenso sulla presentazione di un documento, un ‘non paper’, che impegni la Commissione a rivedere in anticipo, rispetto a quanto previsto, la clausola di revisione per aggiustare la rotta, o meglio per accelerare su questa strada. Perché – ha ribadito – con queste tempistiche, con queste modalità, gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti per il 2035 e poi per il 2050, non sono assolutamente raggiungibili, se non a caro prezzo, quello della desertificazione industriale europea”. “Ci sono paesi, come la Germania e la Spagna – ha riconsciuto Urso -, che vogliono mantenere il target del 2035, ma – ha aggiunto – sono disponibili a confrontarsi su come modificare le norme attuali per raggiungere appieno quell’obiettivo; in modo specifico nel destinare risorse nazionali ed europee, pubbliche e private, e anche a risorse comuni europee, sia per sostenere le imprese europee in questa sfida, per accelerare, sia per sostenere i consumatori e le famiglie europee nell’acquistare una macchina elettrica, o comunque ecologicamente sostenibile”.

Il 3-4 ottobre a Roma il G7 delle Autorità di Concorrenza, focus su IA

Il 3-4 ottobre a Roma il G7 delle Autorità di Concorrenza, focus su IAMilano, 26 set. (askanews) – Si svolgerà giovedì 3 e venerdì 4 ottobre a Roma, nella sede dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, il G7 delle Autorità di Concorrenza. Ai lavori parteciperanno le delegazioni dei sette Paesi membri del gruppo (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti) più quella della Commissione europea. In totale i delegati saranno 35.


L’evento si articolerà in due sessioni di lavoro, a porte chiuse, che si terranno il pomeriggio del 3 ottobre e la mattina del 4 ottobre. La prima sarà dedicata alle attività di monitoraggio ed enforcement antitrust attuali e future; la seconda a questioni di policy e normative. Filo rosso della discussione saranno l’intelligenza artificiale e i problemi di concorrenza ad essa legati, visto l’impatto trasformativo dell’IA sulla nostra economia e sulla nostra società. Il G7 sarà “un’importante occasione per promuovere collaborazione, scambio di conoscenze e definizione di una visione condivisa” sul tema tra i Paesi membri, ha evidenziato il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli. “Ancora una volta Roma conferma di essere città simbolo di dialogo e di cooperazione internazionale, un luogo per discutere sfide e opportunità globali”.

Esrb, Lagarde: cercare di anticipare le crisi per prevenirle

Esrb, Lagarde: cercare di anticipare le crisi per prevenirleRoma, 26 set. (askanews) – Le persone responsabili delle diverse autorità economiche e finanziarie “non possono permettersi di rispondere semplicemente alle crisi quando si manifestano. Dobbiamo continuamente cercare di anticiparle, sfruttando le capacità di tecnologie – tra le quali ha citato l’intelligenza artificiale – e dati per costruire un sistema finanziario che sia autenticamente resiliente”. Lo ha affermato la presidente della Bce e dello European Systemic Risk Board, Christine Lagarde aprendo l’ottava conferenza annuale dell’Esrb.


Lagarde ha citato Benjamin Franklin, che una volta disse che la prevenzione costa molto meno delle cure, ricordando che il suo contributo alla diffusione dei parafulmine “ha evitato molti disastri”.

Petrolio: prezzo scivola, Arabia Saudita pronta ad aumentare produzione

Petrolio: prezzo scivola, Arabia Saudita pronta ad aumentare produzioneMilano, 26 set. (askanews) – Titoli petroliferi a picco in Borsa in scia alla frenata del prezzo del greggio, con i futures sul Wti che scivolano sotto i 68 dollari al barile, in ribasso di oltre tre punti percentuale. A pesare è la notizia che l’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, starebbe pensando a un aumento della produzione da dicembre, anche se la mossa dovesse portare a un periodo prolungato di bassi prezzi del petrolio.


Secondo indiscrezioni riportate dall’FT, l’Arabia Saudita starebbe pianificando di allontanarsi dal suo obiettivo ufficioso di prezzo di 100 dollari al barile per poter aumentare nuovamente la produzione e riconquistare quote di mercato. I prezzi sono sotto pressione anche per l’aspettativa di un aumento della produzione di petrolio in Libia. A Piazza Affari, Saipem perde il 4,1%, Eni il 3,3%, Tenaris l’1,5%, con il settore energetico che in Europa lascia sul terreno il 3% circa.

Usa, nuove richieste sussidi disoccupazione -4.000 a 218.000

Usa, nuove richieste sussidi disoccupazione -4.000 a 218.000Roma, 26 set. (askanews) – Negli Stati Uniti, il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 21 settembre, è diminuito di 4.000 unità a 218.000 (seasonally adjusted), secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro; le attese erano per un dato a 223.000. Il dato della settimana precedente è stato rivisto a +222.000.


Nel pieno della pandemia, gli Stati Uniti avevano registrato un massimo di 6,9 milioni di nuove richieste settimanali. Il numero complessivo dei lavoratori che ricevono i sussidi di disoccupazione – relativo alla settimana terminata il 14 settembre, l’ultima per la quale è disponibile il dato – è aumentato di 13.000 unità a 1.834.000 unità (seasonally adjusted).

Usa, Pil II trim. +3% (lettura finale), come stime. PCE +2,5%

Usa, Pil II trim. +3% (lettura finale), come stime. PCE +2,5%Roma, 26 set. (askanews) – Il Prodotto interno lordo statunitense nel secondo trimestre del 2024 ha registrato un aumento del 3%, in lettura finale, confermando il +3% della II lettura e il +2,8% della prima. A dichiararlo è il report appena pubblicato dal dipartimento del Commercio. Anche gli analisti prevedevano un aumento del 3%. La lettura finale del I trimestre aveva invece registrato un +1,4%, confermato.


Le spese dei consumatori, che rappresentano il 69% dell’economia statunitense, sono aumentate del 2,8%, leggermente mendo del +2,9% della seconda lettura e oltre il +2,3%, della prima lettura Nella lettua finale del primo trimestre si era registrato un +1,5%. Il dato Core confermato a +2,8% come in seconda lettura Il dato Pce sull’inflazione è aumentato nel secondo trimestre del 2,5% , confermando la seconda lettura. In prima lettura si era registrato un +2,6%. Nella lettura finale del primo trimestre del 2024 si era registrato un +3,4. Il dato ‘core’, quello depurato dai prezzi energetici e dei prodotti alimentari, è cresciuto 2,8%, confermando anch’esso la seconda lettura. Invece in prima lettura si era avuto un +2,9% . Nella lettura finale del primo trimestre si era registrato un +3,7%. I dati mostrano un notevole raffreddamento dell’inflazione senza che la crescita sia stata particolarmente intaccata.

Fs, Busitalia presenta a Innotrans il bus a guida autonoma

Fs, Busitalia presenta a Innotrans il bus a guida autonomaBerlino, 26 set. (askanews) – Un bus a guida autonoma destinato a rivoluzionare il trasporto pubblico. Le società del gruppo Fs, Busitalia, in collaborazione con l’olandese QBuzz, hanno presentato a Innotrans, la principale fiera internazionale dedicata al trasporto ferroviario e alla mobilità innovativa, hanno presentato un bus capace di viaggiare senza autista. I bus sono dotati di autopilota retrofit a basso costo e di tecnologie all’avanguardia, come i sensori ad alta affidabilità e un sistema di controllo drive-by-wire.


Queste soluzioni permettono una gestione sicura e flessibile del veicolo, garantendo un servizio continuativo anche in aree e fasce orarie dove il trasporto pubblico tradizionale risulta meno sostenibile. L’obiettivo delle due società è quello di sviluppare soluzioni che permettano di integrare il trasporto autonomo nei servizi di trasporto pubblico entro il 2040, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale.


“E’ ancora in una fase sperimentale – ha detto Luigi Corradi ad di Trenitalia – ma questo sarà il mezzo del futuro, anche se ci vorrà un po’ di tempo per vederlo operativo. La sua particolarità è quella di avere una tecnologia adattabile a qualsiasi tipo di autobus”. Il bus quando di venterà operativo viaggierà comunque lungo corsie protette, percheè, ha concluso Corradi “la sicurezza per noi sarà sempre sopra ogni cosa”.


Il mezzo sarà destinato inizialmente ad operare in Olanda, con i tempi stimati intorno ai due anni per la messa in esercizio.

Referendum, Landini: 6 sì per la libertà e contro leggi balorde

Referendum, Landini: 6 sì per la libertà e contro leggi balordeRoma, 26 set. (askanews) – “Per noi si apre una fase che deve portare a votare 25 milioni di italiani. L’indicazione è precisa: 6 sì per la libertà, cambiando le leggi balorde che questo governo continua a fare”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine della consegna in Cassazione delle firme per il referendum sull’autonomia differenziata.


“C’è una domanda di partecipazione fortissima – ha detto – in un Paese che vive una crisi democratica, dove la metà dei cittadini non va a votare, in realtà oggi c’è una spinta dei cittadini che vogliono decidere sulla loro vita. Credo che quanto avvenuto in questi mesi con lo strumento del referendum indichi la volontà delle persone di riavere il diritto di decidere sulla loro vita”. In merito alla compattezza delle opposizioni, con il M5S che non ha firmato il quesito sulla cittadinanza, Landini ha sottolineato che “il punto non è contrapporre i referendum. Noi daremo l’indicazione per 6 sì. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini, in ballo c’è la liberta di esistere. Queste leggi la stanno mettendo in discussione”.

Commerzbank, Orlopp: lunedì primo incontro con UniCredit, valutiamo

Commerzbank, Orlopp: lunedì primo incontro con UniCredit, valutiamoRoma, 26 set. (askanews) – Prudenti segnali di apparente apertura verso UniCredit dalla nuova top manager di Commerzbank, Bettina Orlopp. “Domani avremo un incontro, il primo incontro, vedremo. Penso che sia un punto di inizio, Unicredit ora è un azionista, un investitore, ed è normale che si scambino i punti di vista”, ha durante un evento annuale di Bank of America (29th Annual Financials CEO Conference), lo stesso in cui ieri era intervenuto l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel.


A Commerzbank “siamo impegnati su qualunque tema o accomodamento che crei valore per i nostri stakeholder” e sulla manovra di UniCredit “guardiamo ogni opzione”. La manager è stata nominata nei giorni scorsi in sostenutuzione di Manfred Knof, che ha accettato di farsi da parte con decorrenza da lunedì 30 settembre e che sembrava più esplicitamente ostile a una eventuale aggregazione. “L’unica cosa che abbiamo detto – ha proseguito Orlopp – è che dobbiamo avere stabilità sulla nostra situazione, bisogna capire il nostro ecosistema, che è fatto di clienti, azionsiti e personale”: quelli che chiama “stakeholder”, i portatori di interessi. “Contribuiscono al nostro sistema”, che invece rischia di andare in crisi con instabilità e insicurezza.


“Non c’è contraddizione tra azionisti, Stato e sindacato” dei dipendenti. “Alla fine esistiamo con tre stakeholder in parallelo e quello che crea valore agli azionisti – ha detto – crea valore anche allo Stato e ci consente anche di pagare meglio i nostri dipendenti. Ma dobbiamo anche mantenere in testa che facciamo cose anche a beneficio dei clienti”. Quello che la manager invece esclude è l’idea di fare “stupidaggini” con manovre difensive avventate. “Ci sono tante chiacchiere su una ‘squadra difensiva’: abbiamo semplicemente creato una squadra che difende gli interessi dei nostri stakeholder: dei nostri clienti, dei nostri azionisti, dei nostri dipendenti e nient’altro. Posso promettere che non faremo cose stupide”, ha detto rispondendo a una domanda sull’ipotesi di “pillole avvelenate” o misure simili. “Il nostro obiettivo è proteggere il valore e il modello di business di Commerzbank. E questo è quello che faremo, qualunque idea di fare qualche pazza acquisizione, o vendita affrettate, non lo faremo: abbiamo un valore, vogliamo aumentarlo e non distruggere il valore”. (fonte immagine: Commerzbank).