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Fs, Busitalia presenta a Innotrans il bus a guida autonoma

Fs, Busitalia presenta a Innotrans il bus a guida autonomaBerlino, 26 set. (askanews) – Un bus a guida autonoma destinato a rivoluzionare il trasporto pubblico. Le società del gruppo Fs, Busitalia, in collaborazione con l’olandese QBuzz, hanno presentato a Innotrans, la principale fiera internazionale dedicata al trasporto ferroviario e alla mobilità innovativa, hanno presentato un bus capace di viaggiare senza autista. I bus sono dotati di autopilota retrofit a basso costo e di tecnologie all’avanguardia, come i sensori ad alta affidabilità e un sistema di controllo drive-by-wire.


Queste soluzioni permettono una gestione sicura e flessibile del veicolo, garantendo un servizio continuativo anche in aree e fasce orarie dove il trasporto pubblico tradizionale risulta meno sostenibile. L’obiettivo delle due società è quello di sviluppare soluzioni che permettano di integrare il trasporto autonomo nei servizi di trasporto pubblico entro il 2040, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale.


“E’ ancora in una fase sperimentale – ha detto Luigi Corradi ad di Trenitalia – ma questo sarà il mezzo del futuro, anche se ci vorrà un po’ di tempo per vederlo operativo. La sua particolarità è quella di avere una tecnologia adattabile a qualsiasi tipo di autobus”. Il bus quando di venterà operativo viaggierà comunque lungo corsie protette, percheè, ha concluso Corradi “la sicurezza per noi sarà sempre sopra ogni cosa”.


Il mezzo sarà destinato inizialmente ad operare in Olanda, con i tempi stimati intorno ai due anni per la messa in esercizio.

Referendum, Landini: 6 sì per la libertà e contro leggi balorde

Referendum, Landini: 6 sì per la libertà e contro leggi balordeRoma, 26 set. (askanews) – “Per noi si apre una fase che deve portare a votare 25 milioni di italiani. L’indicazione è precisa: 6 sì per la libertà, cambiando le leggi balorde che questo governo continua a fare”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine della consegna in Cassazione delle firme per il referendum sull’autonomia differenziata.


“C’è una domanda di partecipazione fortissima – ha detto – in un Paese che vive una crisi democratica, dove la metà dei cittadini non va a votare, in realtà oggi c’è una spinta dei cittadini che vogliono decidere sulla loro vita. Credo che quanto avvenuto in questi mesi con lo strumento del referendum indichi la volontà delle persone di riavere il diritto di decidere sulla loro vita”. In merito alla compattezza delle opposizioni, con il M5S che non ha firmato il quesito sulla cittadinanza, Landini ha sottolineato che “il punto non è contrapporre i referendum. Noi daremo l’indicazione per 6 sì. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini, in ballo c’è la liberta di esistere. Queste leggi la stanno mettendo in discussione”.

Commerzbank, Orlopp: lunedì primo incontro con UniCredit, valutiamo

Commerzbank, Orlopp: lunedì primo incontro con UniCredit, valutiamoRoma, 26 set. (askanews) – Prudenti segnali di apparente apertura verso UniCredit dalla nuova top manager di Commerzbank, Bettina Orlopp. “Domani avremo un incontro, il primo incontro, vedremo. Penso che sia un punto di inizio, Unicredit ora è un azionista, un investitore, ed è normale che si scambino i punti di vista”, ha durante un evento annuale di Bank of America (29th Annual Financials CEO Conference), lo stesso in cui ieri era intervenuto l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel.


A Commerzbank “siamo impegnati su qualunque tema o accomodamento che crei valore per i nostri stakeholder” e sulla manovra di UniCredit “guardiamo ogni opzione”. La manager è stata nominata nei giorni scorsi in sostenutuzione di Manfred Knof, che ha accettato di farsi da parte con decorrenza da lunedì 30 settembre e che sembrava più esplicitamente ostile a una eventuale aggregazione. “L’unica cosa che abbiamo detto – ha proseguito Orlopp – è che dobbiamo avere stabilità sulla nostra situazione, bisogna capire il nostro ecosistema, che è fatto di clienti, azionsiti e personale”: quelli che chiama “stakeholder”, i portatori di interessi. “Contribuiscono al nostro sistema”, che invece rischia di andare in crisi con instabilità e insicurezza.


“Non c’è contraddizione tra azionisti, Stato e sindacato” dei dipendenti. “Alla fine esistiamo con tre stakeholder in parallelo e quello che crea valore agli azionisti – ha detto – crea valore anche allo Stato e ci consente anche di pagare meglio i nostri dipendenti. Ma dobbiamo anche mantenere in testa che facciamo cose anche a beneficio dei clienti”. Quello che la manager invece esclude è l’idea di fare “stupidaggini” con manovre difensive avventate. “Ci sono tante chiacchiere su una ‘squadra difensiva’: abbiamo semplicemente creato una squadra che difende gli interessi dei nostri stakeholder: dei nostri clienti, dei nostri azionisti, dei nostri dipendenti e nient’altro. Posso promettere che non faremo cose stupide”, ha detto rispondendo a una domanda sull’ipotesi di “pillole avvelenate” o misure simili. “Il nostro obiettivo è proteggere il valore e il modello di business di Commerzbank. E questo è quello che faremo, qualunque idea di fare qualche pazza acquisizione, o vendita affrettate, non lo faremo: abbiamo un valore, vogliamo aumentarlo e non distruggere il valore”. (fonte immagine: Commerzbank).

Istat, a settembre aumenta clima fiducia consumatori e imprese

Istat, a settembre aumenta clima fiducia consumatori e impreseRoma, 26 set. (askanews) – A settembre sia l’indice del clima di fiducia dei consumatori che l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sono stimati in aumento (da 96,1 a 98,3 e da 94,7 a 95,7, rispettivamente). E’ quanto rileva l’Istat. Tra i consumatori si evidenzia un diffuso miglioramento delle opinioni, soprattutto quelle sulla situazione personale e corrente: il clima economico aumenta da 102,3 a 103,9, il clima personale cresce da 93,8 a 96,3, quello corrente sale da 96,3 a 99,0 e quello futuro passa da 95,7 a 97,4.


Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce nell’industria (da 87,0 a 86,7 nella manifattura e da 103,3 a 101,9 nelle costruzioni), mentre aumenta nei servizi (nei servizi di mercato sale da 98,0 a 100,6 e nel commercio al dettaglio cresce da 101,5 a 102,3). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sul livello degli ordini mentre i giudizi sulle scorte e le attese di produzione rimangono stabili. Nelle costruzioni tutte le componenti si deteriorano. Passando al comparto dei servizi di mercato, si evidenzia un diffuso miglioramento di tutte le componenti. Nel commercio al dettaglio, per quanto riguarda l’andamento delle vendite, i giudizi sono in miglioramento mentre le attese sono in diminuzione; le scorte sono giudicate in accumulo.


A settembre, spiega l’Istat, il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo grazie all’andamento positivo dei servizi. In particolare, si evidenzia il miglioramento della fiducia nel settore dei trasporti e magazzinaggio, dei servizi turistici e dei servizi alle imprese. Quanto al commercio al dettaglio, si segnala un’evoluzione positiva della fiducia solo nella grande distribuzione. L’indice di fiducia dei consumatori registra una dinamica favorevole: tutte le variabili che compongono l’indice mostrano un andamento positivo ad eccezione delle attese sulla disoccupazione che sono in peggioramento.

La Bce “non intende vincolarsi a un percorso sui tassi”

La Bce “non intende vincolarsi a un percorso sui tassi”Roma, 26 set. (askanews) – Dopo il taglio dei tassi di interesse operato lo scorso 12 settembre, la Banca centrale europea ribadisce che “non intende vincolarsi a un particolare percorso” sulle riduzioni. “Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati, secondo il quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”, recita il Bollettino economico dell’istituzione.


Le decisioni sui tassi “saranno basate sulla sua valutazione circa le prospettive di inflazione, alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria”. Il tutto puntando a far tornare l’inflazione dell’area euro al livello obiettivo del 2%. Secondo Francoforte “l’inflazione interna rimane elevata, sospinta dai salari che continuano a crescere a ritmo sostenuto. Tuttavia, le pressioni dal lato del costo del lavoro si stanno allentando – si legge – e i profitti stanno parzialmente attenuando l’impatto dell’aumento delle retribuzioni sull’inflazione. Le condizioni di finanziamento rimangono restrittive e l’attività economica si conferma modesta”.


E all’ultima riunione, “sulla base di una valutazione aggiornata” il Consiglio “ha ritenuto opportuno compiere un ulteriore passo al fine di moderare il grado di restrizione della politica monetaria”. Il 12 settembre il tasso che ancora oggi viene guardato come maggiore riferimento per i mercati, il tasso sui depositi è stato ridotto di 25 punti base al 3,50%. Dato il concomitare dell’entrata in vigore di un nuovo quadro operativo per gli altri tassi di riferimento, il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento è stato aggiustato al ribasso di 60 punti base per portarlo al 3,65%, in modo da ridurre il divario rispetto al tasso sui depositi a 15 punti base (dai precedenti 50), come precedentemente previsto. Misura analoga ha riguardato il tasso sulle operazioni marginali che è stato portato al 3,90%.


La Bce avrà altre due riunioni monetarie prima della fine dell’anno, il 17 ottobre e il 12 dicembre. Ad oggi le attese prevalenti sono per un nuovo taglio dei tassi a dicembre mentre su ottobre permane l’incertezza, ma eventuali continui peggioramenti del quadro economico potrebbero favorire una riduzione anche in quella occasione.

Svizzera, Bns taglia tassi di 25 pb all’1% e prevede altri tagli

Svizzera, Bns taglia tassi di 25 pb all’1% e prevede altri tagliRoma, 26 set. (askanews) – La Banca centrale della Svizzera ha tagliato i tassi di interesse sul Franco di 25 punti base, portando il tasso guida all’1%. La modifica entrerà in vigore domani 27 settembre 2024, riferisce l’istituzione monetaria con un comunicato. Gli averi a vista detenuti dalle banche presso la Banca nazionale svizzera saranno remunerati fino a un determinato limite al tasso guida, quelli eccedenti tale limite a un tasso di interesse pari allo 0,5%.


“La Banca nazionale ribadisce inoltre la propria disponibilità ad agire all’occorrenza sul mercato dei cambi”. Secondo l’istituzione la pressione inflazionistica in Svizzera “è ancora nettamente arretrata rispetto al trimestre precedente. Questa diminuzione riflette fra l’altro l’apprezzamento del franco negli ultimi tre mesi”. “Nei prossimi trimestri potranno rendersi necessarie ulteriori riduzioni del tasso di interesse per garantire la stabilità dei prezzi a medio termine. Dall’ultimo esame della situazione economica e monetaria l’inflazione è scesa più di quanto atteso, collocandosi in agosto all’1,1% rispetto all’1,4% di maggio. Alla sua contrazione hanno contribuito in particolare i beni e servizi importati. Complessivamente, il livello di inflazione in Svizzera è attualmente determinato soprattutto dal rincaro dei servizi interni”.

UniCredit-Commerzbank, Orcel: “Qualcosa grande solo con accordo”

UniCredit-Commerzbank, Orcel: “Qualcosa grande solo con accordo”Roma, 25 set. (askanews) – Per UniCredit al momento la manovra su Commerzbank è solo “un investimento”, non intende chiedere rappresentanti nel Consiglio di amministrazione e l’ipotesi di procedere a qualcosa di “più grande” presuppone un accordo con la banca tedesca. E dopo gli irrigidimenti sempre più espliciti mostrati dal governo della Germania, l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel si dice pronto a dialogare con tutti.


Con due colpi relativamente ravvicinati nel corso di settembre, la banca italiana è balzata al 21% del capitale di Commerzbank, diventandone primo azionista. Ma “Commerzbank al momento è un investimento e niente altro. Non c’è un’offerta, Unicredit è un investitore”, ha affermato Orcel durante una sessione ad una conferenza organizzata dalla Bank of America (29th Annual Financials CEO Conference). Guardando avanti il manager vede tre possibilità: la prima “è restare come stiamo, sperando che si realizzi il valore inespresso che riteniamo ci sia”, ha spiegato. “Dato che possiamo innescare un’accelerazione questa è una possibilità”.


“La seconda ipotesi è che in questo percorso troviamo un modo per fare qualcosa insieme di più grande, ma entrambe le parti – ha sottolineato – devono essere d’accordo”. E in questo caso si partirebbe dal modello di efficientamento che è stato portato avanti con Hvb. “La terza opzione è che possiamo vendere. Abbiamo preso un po’ di capitale che aspettava di essere distribuito (agli azionisti) – ha detto – e abbiamo cercato di farci qualcosa più grande. Se non si può, tornerà nel nostro capitale lo ridaremo agli investitori. Questo è molto importante, che la gente capisca che non c’è uno scenario predominante qui”.


Al momento, Unicredit non intende comunque chiedere rappresentanti nel Cda. “Siamo un investitore. E in questa fase non penso che sarebbe appropriato, perché siamo competitori”. Invece Unicredit è pronta a riaprire il dialogo con il governo tedesco e in generale con tutti i portatori di interessi e gli investitori su Commerzbank. Orcel ha ribadito che prima di effettuare la sua mossa, la banca aveva dialogato con tutti gli azionisti, incluso lo Stato federale tedesco quindi. E che proprio a seguito di queste discussioni “quando siamo stati invitati” a partecipare alla procedura per la cessione di una quota pubblica “abbiamo pensato che quella fosse una normale conseguenza di quel processo”, ha spiegato.


Lo scorso 11 settembre la banca ha annunciato di essersi aggiudicata il 9% del capitale, anche rilevando una quota detenuta dallo Stato durante una procedura ad hoc. Berlino ha mantenuto un 12% del capitale e deciso di bloccare sine die la cessione di altre quote. Nonostante ciò, meno di due settimane dopo UniCredit è ulteriormente balzata al 21%, sottoscrivendo una serie di strumenti finanziari, e ha chiesto alla vigilanza bancaria della Bce l’autorizzazione a salire fino al 29,9%, soglia oltre la quale scatterebbe l’obbligo di offerta pubblica. Già dopo la prima mossa in Germania si erano visto allarmi e nervosismi da politici e sindacalisti, che avevano spinto il governo a cercare di distanziarsi dalla vicenda. Ma dopo il secondo blitz la linea è diventata anche più esplicita. Il cancelliere Olaf Scholz ha affermato che l’esecutivo era contrario a operazioni ostili. E Commerzbank, per parte sua, si è espressa negativamente sulla manovra. “Ho già spiegato che qualunque banca faccia una mossa di questo tipo ha la tendenza ad andare da tutti gli stakeholder rilevanti – ha rimarcato Orcel -. E non solo una volta, ma più di una volta”. Negli ultimissimi giorni sono giunte dichiarazioni con sfumature diverse sul caso, in particolare dal ministro delle Finanze, Christian Lindner, secondo cui lo Stato deve uscire dal capitale. A UniCredit “siamo molto disponibili a riaprire questi dialoghi e avere dialoghi aperti con tutti gli stakeholder – ha proseguito Orcel -. Siamo tutti interessati al miglior interesse di Commerzbank, su cui a questo punto abbiamo 3,5 miliardi investiti. Quindi siamo propensi ad assicurare che faccia bene. E crediamo veramente nei nostri principi, sul fatto che bisogna trovare un punto di equilibrio tra azionisti, dipendenti e stakeholder. E non puoi farlo se non hai il supporto degli stakeholder. Qualunque strada in avanti – ha concluso – richiede dialogo continuo e un dialogo migliore”. A metà seduta le azioni UniCredit si attestano al pià 1,56% a 37,84 euro, mentre Commerzbank segna un meno 0,13% a 15,15 euro. (fonte immagine: UniCredit)

Trenitalia presenta nuovo Frecciarossa che può raggiungere 360km/h

Trenitalia presenta nuovo Frecciarossa che può raggiungere 360km/hBerlino, 25 set. (askanews) – Più tecnologico e più sostenibile, il nuovo Frecciarossa 1000 di Trenitalia (Gruppo FS) inizierà a viaggiare sui binari italiani entro la fine del 2025 raggiunge una velocità massima di 300 km/h (è omologato per raggiungere i 360 km/h). Il nuovo treno è stato presentato oggi a Berlino, durante la fiera internazionale Innotrans, dal Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi, dall’Ambasciatore d’Italia in Germania Amando Varricchio, dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia (Gruppo FS) Luigi Corradi e dal CEO di Hitachi Rail Group Giuseppe Marino.


Trenitalia ha commissionato a Hitachi per la fornitura di 36 treni ETR1000, con opzione per ulteriori 10 convogli, per un totale di 46 treni e un valore economico complessivo di oltre 1,3 miliardi di euro. Le prime consegne sono previste a partire dal prossimo anno, fino al 2028, con un ritmo di circa otto treni l’anno.


Tra le caratteristiche della nuova generazione di Frecciarossa 1000, l’aumento del tasso di riciclabilità che arriva al 97,1% (+2,7% rispetto alla precedente flotta), un’affidabilità accresciuta grazie al miglioramento dell’efficienza del sistema di trazione, unito ad un miglioramento dell’efficienza energetica. Il Frecciarossa 1000 è stato progettato e realizzato per viaggiare, oltre l’Italia, su sette reti ferroviarie europee, Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio.


Frecciarossa raggiunge 120 destinazioni in Italia con oltre 270 collegamenti giornalieri, e corre anche sui binari di Spagna e Francia. «Le informazioni contenute in questo messaggio e negli eventuali allegati sono di natura riservata e per uso esclusivo del destinatario. Qualunque utilizzazione,

Abi studia possibili misure per maggiore liquidità allo Stato

Abi studia possibili misure per maggiore liquidità allo StatoRoma, 25 set. (askanews) – Il Comitato esecutivo dell’Abi, che si è riunito oggi a Milano, presieduto da Antonio Patuelli, ha deliberato all’unanimità di incaricare il direttore generale, Marco Elio Rottigni, di approfondire eventuali misure che possano mettere a disposizione una maggiore liquidità per il bilancio dello Stato.


Tali misure, aggiunge l’Abi con una nota, dovranno essere di natura temporanea e predeterminata, con effetti esclusivamente finanziari, salvaguardando il patrimonio e i bilanci delle banche e senza effetti retroattivi, per non penalizzare la competitività delle banche operanti in Italia rispetto alle banche degli altri mercati bancari europei, e quindi consentire di continuare a fornire il pieno sostegno a famiglie e imprese.

Ocse, Pereira: Italia mantenga prudenza conti e tagli eccessi regole

Ocse, Pereira: Italia mantenga prudenza conti e tagli eccessi regoleRoma, 25 set. (askanews) – Dato il suo elevato debito pubblico l’Italia deve mantenere una linea di bilancio prudente, come quella seguita finora, mentre deve perseguire efficienze sulla spesa pubblica, limitare le esenzioni fiscali e ampliare la base imponibile. Ma al tempo stesso deve continuare a fare leva su riforme per ridurre “i fardelli regolamentari, che a volte sono troppo elevati”. Lo ha affermato il capo economista dell’Ocse, Álvaro S. Pereira rispondendo a una domanda sulla Penisola durante la conferenza stampa di presentazione dell’Economic Outlook di interim.


“Innanzitutto l’Italia ora sta andando relativamente bene, la crescita è molto vicina al potenziale. Pensiamo che in Italia serva la prudenza di Bilancio, è stata prudente ed è importante continuare perché i livelli di debito sono molto alti. È piuttosto importante anche trovare efficienze sulla spesa, abbassare le esenzione e ampliare la base imponibile. Ma sottolineiamo anche da tempo che i fardelli regolamentari a volte sono troppo elevati. Quindi – ha detto – bisogna attuare alcune delle riforme che sono state fatte, che sono essenziali, e anche i settori di competizione e regolamentazione di mercato saranno importanti andando avanti”.