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Ex Ilva: inviata istanza per Cigs, coinvolti fino 5.200 lavoratori

Ex Ilva: inviata istanza per Cigs, coinvolti fino 5.200 lavoratoriMilano, 20 giu. (askanews) – Acciaierie d’Italia in AS ha inviato oggi l’istanza di esame congiunto per l’avvio della nuova cassa integrazione guadagni straordinari prevista per le aziende in amministrazione straordinaria.


La richiesta della Cigs, trasmessa al Ministero del lavoro, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nonché alle rappresentanze sindacali unitarie e alle organizzazioni sindacali, interesserà un numero medio di dipendenti fino ad un massimo di 5.200 e riguarderà tutti i siti della società. L’utilizzo della Cigs, spiega l’azienda, “farà perno su trasparenti criteri di forte rotazione del personale, sarà strettamente connesso ai livelli di produzione degli stabilimenti e consentirà di ultimare il piano di ripartenza con l’attivazione dopo l’estate del secondo altoforno”. La società, sottolinea è “consapevole di richiedere alle proprie persone un forte sacrificio e ha manifestato interesse nel voler continuare ad investire su un modello di relazioni industriali responsabile”.

Bce: debito-Pil eurozona al 60%? “45 anni di avanzo primario al 2%”

Bce: debito-Pil eurozona al 60%? “45 anni di avanzo primario al 2%”Roma, 20 giu. (askanews) – Ridurre il rapporto tra debito pubblico complessivo dell’area euro e Pil, dai livelli attuali al 60 per cento – stabilito dal Patto di stabilità e di crescita, anche nella versione recentemente rivista – entro un orizzonte pure non vicino, il 2070, “richiederebbe in media un aumento immediato e permanente dei saldi primari dei paesi dell’area dell’euro del 2 per cento del Pil”. Mentre “in 16 paesi dell’area dell’euro sarebbero necessari degli aggiustamenti di bilancio anche solo per mantenere i livelli di debito attuali, con risparmi medi pari all’1,4 per cento del Pil”. Lo sostiene uno studio pubblicato dalla Bce nel suo ultimo bollettino economico.


L’analisi guarda ai principali fattori che incideranno sulle finanze pubbliche nei prossimi anni e decenni: demografia, aumento delle spese per la difesa, la digitalizzazione e per le politiche sui cambiamenti climatici. Secondo l’analisi “i paesi con un livello di debito elevato dovrebbero attuare gli aggiustamenti più ingenti”. Queste sfide appaiono “già impegnative se considerate singolarmente”, ma “dovranno essere affrontate dai paesi tutte allo stesso momento. Di conseguenza, è necessario agire subito, soprattutto nei paesi fortemente indebitati, che devono far fronte ad alti tassi di interesse e ai rischi connessi. Le politiche economiche – dice lo studio – dovrebbero perseguire la graduale riduzione di livelli elevati di debito pubblico e creare le condizioni per il futuro, contribuendo così anche a garantire un contesto favorevole per la conduzione della politica monetaria”.

Bce: restano pressioni sui prezzi, no tagli predeterminati tassi

Bce: restano pressioni sui prezzi, no tagli predeterminati tassiRoma, 20 giu. (askanews) – La Banca centrale europea ribadisce che alla riunione di inizio giugno il Consiglio direttivo ha ritenuto “opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria dopo aver mantenuto invariati i tassi di interesse per nove mesi”. La decisione riflette i miglioramenti delle prospettive di inflazione, che rispetto al settembre dello scorso anno, quando i tassi etano stati aumentati per l’ultima volta “è diminuita di oltre 2,5 punti percentuali”.


“Anche l’inflazione di fondo è scesa, rafforzando i segnali di un indebolimento delle pressioni sui prezzi”, aggiunge la Bce nel suo ultimo bollettino economico. Ma quasi a riproporre i segnali apparentemente contraddittori dell’ultimo direttorio, nello stesso documento si aggiunge che “malgrado i progressi degli ultimi trimestri, persistono forti pressioni interne sui prezzi per l’elevata crescita delle retribuzioni, e l’inflazione resterà probabilmente al di sopra dell’obiettivo (2% simmetrico) fino a gran parte del prossimo anno”.


La Bce ripete di essere “determinata ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine e manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo obiettivo”. Sulla tempistica di questa fase, e così indirettamente sulla possibilità di ulteriori riduzioni, l’istituzione non si sbilancia. “Il Consiglio continuerà a seguire un approccio guidato dai dati, secondo il quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”. Le decisioni sui tassi dipenderano da inflazione, dati economici e finanziari, e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. “Il Consiglio direttivo non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”, conclude il bollettino.

Bce vede rosa sul lavoro: occupazione sale, disoccupati ai minimi

Bce vede rosa sul lavoro: occupazione sale, disoccupati ai minimiRoma, 20 giu. (askanews) – La Bce continua a vedere decisamente positiva la situazione del mercato del lavoro dell’area euro, nonostante la stretta monetaria che essa stessa ha operato. Nel primo trimestre, mentre la crescita risultava superiore a quando la l’istituzione si attendeva appena lo scorso marzo, “l’occupazione è aumentata dello 0,3 per cento, con la creazione di circa 500.000 nuovi posti di lavoro”.


E le indagini “segnalano un proseguimento della crescita delle posizioni lavorative nel breve periodo”, afferma la Bce nel suo ultimo Bollettino economico. Nel frattempo la disoccupazione si è limata al 6,4 per cento ad aprile, “al livello più basso dall’introduzione dell’euro”, rileva la Bce. E le imprese “continuano a pubblicare molte offerte di posti vacanti – si legge – benché in numero lievemente inferiore rispetto al passato”.

L’Ue chiederà all’Italia uno sforzo strutturale di bilancio dello 0,6%

L’Ue chiederà all’Italia uno sforzo strutturale di bilancio dello 0,6%Bruxelles, 19 giu. (askanews) – Nel pacchetto di primavera del Semestre europeo, pubblicato oggi dalla Commissione Ue, è annunciata l’apertura della procedura per deficit eccessivo a carico dell’Italia (e di altri sei Stati membri), che avverrà a luglio, ma non ci sono dettagli sulle richieste riguardo al ritmo di riduzione del deficit o alla soglia massima che sarà consentita per l’aumento della spesa primaria netta durante il periodo di aggiustamento, che sarà con tutta probabilità esteso a sette anni (invece di quattro) su richiesta della stessa Italia.


A quanto si apprende a Bruxelles, quello che verrà chiesto all’Italia equivarrà verosimilmente a uno sforzo strutturale di bilancio di 0,6 punti percentuali di Pil all’anno, per sette anni, poco al di sopra dell’aggiustamento dello 0,5% che il nuovo Patto di stabilità prevede sia comunque richiesto ai paesi con il deficit oltre il 3% del Pil (indipendentemente dal livello del loro debito pubblico). All’Italia e agli altri sei paesi che entreranno nella procedura per deficit eccessivo, la Commissione invierà dopodomani, 21 giugno, in forma confidenziale, le “traiettorie di riferimento” riguardo all’aumento massimo consentito della spesa primaria netta. Questo darà inizio a un fitto dialogo tra Bruxelles e i governi dei paesi interessati, i quali dovranno poi inviare entro il 20 settembre i loro piani di aggiustamento di medio termine (quattro o sette anni) con le correzioni previste per il rientro dal disavanzo eccessivo.


Entro il 15 ottobre tutti gli Stati membri dovranno inviare i loro piani di bilancio per il 2025. A novembre, poi, con il “pacchetto d’autunno” del Semestre europeo, la Commissione pubblicherà le raccomandazioni sull’aggiustamento di bilancio per i paesi sotto procedura per deficit eccessivo.

La Commissione Ue chiederà l’apertura della procedura per deficit eccessivo per l’Italia (e altri 6)

La Commissione Ue chiederà l’apertura della procedura per deficit eccessivo per l’Italia (e altri 6)Bruxelles, 19 giu. (askanews) – Secondo la Commissione europea, l’Italia è in situazione di disavanzo eccessivo, perché superiore al 3% del Pil, così come altri sei Stati membri dell’Ue, (Belgio, Francia, Slovacchia, Malta, Polonia, Ungheria). L’Esecutivo comunitario ha annunciato che chiederà a luglio per questi sette paesi l’apertura di una procedura per deficit eccessivo. La Commissione ha adottato oggi il suo pacchetto di primavera del Semestre europeo, che comprende anche un “Rapporto Omnibus” in applicazione dell’art 126(3) del Trattato sul funzionamento dell’Ue, riguardante le procedure per i disavanzi eccessivi.


Il rapporto riguarda 10 Stati membri che hanno registrato un deficit superiore al 3% nel 2023, più due (Slovenia e Finlandia) per cui si prevede lo sforamento nel 2024. La Commissione ha concluso che per cinque di questi paesi (Repubblica ceca, Estonia, Finlandia, Slovenia e Spagna) si può comunque considerare rispettato il criterio del deficit. Per gli altri sette paesi, la Commissione chiederà a metà luglio al Consiglio Ue l’apertura della procedura per disavanzo eccessivo. I paesi interessati dovranno presentare i loro piani di rientro dal deficit entro il 20 settembre, e la Commissione deciderà poi a novembre le sue raccomandazioni sui percorsi di aggiustamento.


“La procedura di infrazione è una notizia ampiamente prevista d’altronde con il boom di deficit indotto con le misure eccezionali non potevamo certo pensare di stare sotto il 3%. Abbiamo un percorso che abbiamo avviato con l’inizio dell’attività del governo di responsabilità e di finanza pubblica sostenibile che è apprezzato dal mercato e dalle istituzioni europee e andremo avanti ti così. Quindi non è niente di sorprendente”, ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti a margine della presentazione del rapporto UPB commentando l’annunciso dell’apertura della procedura europea per deficit eccessivo.

Giorgetti: interventi selettivi ma taglio cuneo è un ‘must’

Giorgetti: interventi selettivi ma taglio cuneo è un ‘must’Roma, 19 giu. (askanews) – Im vista della prossima manovra di bilancio “bisogna essere molto selettivi, bisogna privilegiare le politiche più utili e valutare quelle che sono meno utili. È un grande lavoro che nei prossimi mesi dovremo fare”. Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti a margine della presentazione del rapporto dell’UPB.


Alla domanda se tra le misure ‘utili’ ci sia la conferma del taglio del cuneo fiscale ha risposto: “L’ho detto e lo ribadisco tra tutte le misure di cui si discute questa è un ‘must’. Un impegno inderogabile e la prima cosa che dobbiamo assicurare”.

Ue, Commissione: Italia e altri 6 paesi in deficit eccessivo

Ue, Commissione: Italia e altri 6 paesi in deficit eccessivoBruxelles, 19 giu. (askanews) – Secondo la Commissione europea, l’Italia è in situazione di disavanzo eccessivo, perché superiore al 3% del Pil, così come altri sei Stati membri dell’Ue, (Belgio, Francia, Slovacchia, Malta, Polonia, Ungheria). L’Esecutivo comunitario ha annunciato che chiederà a luglio per questi sette paesi l’apertura di una procedura per deficit eccessivo.


La Commissione ha adottato oggi il suo pacchetto di primavera del Semestre europeo, che comprende anche un “Rapporto Omnibus” in applicazione dell’art 126(3) del Trattato sul funzionamento dell’Ue, riguardante le procedure per i disavanzi eccessivi. Il rapporto riguarda 10 Stati membri che hanno registrato un deficit superiore al 3% nel 2023, più due (Slovenia e Finlandia) per cui si prevede lo sforamento nel 2024. La Commissione ha concluso che per cinque di questi paesi (Repubblica ceca, Estonia, Finlandia, Slovenia e Spagna) si può comunque considerare rispettato il criterio del deficit.


Per gli altri sette paesi, la Commissione chiederà a metà luglio al Consiglio Ue l’apertura della procedura per disavanzo eccessivo. I paesi interessati dovranno presentare i loro piani di rientro dal deficit entro il 20 settembre, e la Commissione deciderà poi a novembre le sue raccomandazioni sui percorsi di aggiustamento.

Gentiloni: per Italia necessari politiche prudenti e investimenti

Gentiloni: per Italia necessari politiche prudenti e investimentiRoma, 19 giu. (askanews) – “Per Italia la partita si gioca su due fronti: da una parte la necessità di politiche di bilancio prudenti indispensabili per un paese con alto debito, dall’altra continuare con investimenti pubblici capaci di sostenere la crescita”. Lo ha detto il commissario europeo Paolo Gentiloni intervenendo in videocollegamento alla presentazione del rapporto UPB.


Secondo Gentiloni “la nuove regole della governance aiuteranno e sono indubbiamente migliorative rispetto a quelle precedenti”

EssilorLuxottica, accordo di licenza decennale con Diesel

EssilorLuxottica, accordo di licenza decennale con DieselRoma, 18 giu. (askanews) – EssilorLuxottica e Diesel annunciano di aver firmato un accordo di licenza in esclusiva per il design, la produzione e la distribuzione globale di occhiali Diesel.


L’accordo – si legge in un comunicato – sarà in vigore con efficacia immediata e fino al 31 dicembre 2029 con un’opzione di rinnovo automatico per ulteriori cinque anni. La prima collezione sarà disponibile sul mercato a partire dal primo trimestre 2025. Questo accordo mette insieme lo stile coraggioso e provocatorio di Diesel con l’artigianalità, l’innovazione e la qualità della rete distributiva di EssilorLuxottica, e consolida la partnership avviata con successo dalle due aziende nel 2022.


Le nuove collezioni saranno sviluppate sotto la guida creativa di Glenn Martens, Creative Director di Diesel, e giocheranno in modo irriverente con materiali e tecnologie per abbracciare la passione crescente della Gen Z nei confronti del marchio, con prodotti genderless adatti a tutti. “Abbiamo sempre guardato con ammirazione a Renzo Rosso, alla sua eccezionale visione imprenditoriale e al suo approccio fuori dagli schemi. Siamo felici di condividere questo spirito con i consumatori di tutto il mondo attraverso occhiali innovativi e dal design unico, espressione della personalità di Renzo e del DNA di Diesel”, ha commentato Francesco Milleri, Presidente e Amministratore Delegato di EssilorLuxottica.


“Sono molto orgoglioso della partnership con EssilorLuxottica, gruppo leader a livello mondiale che si distingue per la qualità eccezionale dei suoi prodotti e il know-how unico. Diesel si conferma come uno dei brand fashion più cool e, grazie al suo approccio moderno e inclusivo, è sempre più capace di attirare l’attenzione delle generazioni più giovani. Sono certo che questo accordo segnerà una tappa fondamentale nel nuovo percorso del marchio e contribuirà a consolidarne il posizionamento globale”, ha commentato Renzo Rosso, Presidente del Gruppo OTB e Fondatore di Diesel.