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Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro netti

Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro nettiRoma, 19 set. (askanews) – Il bonus Natale sarà anticipato al 2024 e la cifra di 100 euro “sarà netta”. Lo ha annunciato il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, intervenendo a Telefisco del Sole 24 ore. Leo ha confermato che la misura sarà introdotta in un emendamento nel dl omnibus all’esame del Senato. Il viceministro ha poi aggiunto che per la prossima manovra il governo sta valutando ipotesi di riduzione delle tasse a favore del ceto medio, ma tutto dipenderà dalle risorse di copertura che sarà possibile individuare. Quello dell’alleggerimento dell’Irpef sul ceto medio “è un tema che ci sta molto a cuore. Bisognerà trovare risorse tra 2,5 e 4 miliardi” ha detto Leo precisando che le ipotesi prevedono l’abbassamento dal 35% al 33 % per il secondo scaglione tra 28.000 e 50.000 euro. “Se possibile – ha detto – vediamo di andare più in là, allargando lo scaglione a 60.000 euro e togliendo così 10.000 euro all’aliquota maggiore del 43%”. Leo ha tenuto a precisare che “serve prudenza” e che gli interventi saranno commisurati alle risorse disponibili.

Pnrr, Panetta: nel Mezzogiorno rapidità progetti non mini efficacia

Pnrr, Panetta: nel Mezzogiorno rapidità progetti non mini efficaciaRoma, 19 set. (askanews) – Nel Mezzogiorno progetti e Pnrr vanno portati avanti “non tanto ‘per farli, per spendere i soldi’ ma se servono a rafforzare e potenziare le capacità produttive dell’economia”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta che nel suo intervento all’evento organizzato oggi a Catania dall’istituzione di via Nazionale – alla 17esima tappa dell’iniziativa “In viaggio con la Banca d’Italia – ha anche avvertito che se dovessero crearsi “conflitti” tra efficacia e rapidità di esecuzione su un progetto, per le Regioni del Mezzogiorno si può pensare alla possibilità di “concordare un allungamento dei tempi di realizzazione”.


Secondo Panetta “l’accumulazione di capitale nel Mezzogiorno sta ora beneficiando dell’attuazione del Pnrr, dell’utilizzo dei fondi strutturali e della ripresa degli investimenti delle Amministrazioni locali. Nell’ambito del Pnrr è stato opportunamente fissato l’obiettivo di destinare il 40 per cento delle risorse al Sud”. “È essenziale realizzare i progetti speditamente, per stimolare l’economia meridionale in una fase di debolezza del ciclo internazionale. Ma non al costo di pregiudicarne l’efficacia – ha avvertito il governatore -. Qualora a causa dell’ingente ammontare degli investimenti insorgesse un conflitto tra i due obiettivi (efficacia e rapidità) sarebbe preferibile salvaguardare il primo e valutare la possibilità di concordare, per queste regioni, un allungamento dei tempi di realizzazione dei progetti”, ha detto.


“La mia interpretazione, la mia visione – ha poi spiegato a braccio – è che i progetti vanno fatti bene. Non dobbiamo farli per farli, ma (solo) se servono a rafforzare, potenziare la capacità produttiva. Allora sono utili. Se li facciamo per spendere i soldi ci illudiamo, vedremo una fiammata, magari in termini produttivi, e poi ricominceremo a fare i convegni per spiegare perché il Sud non cresce. E questo – ha concluso – non deve succedere”.

Costruzioni, nasce Condotte 1880 Academy per la formazione giovani

Costruzioni, nasce Condotte 1880 Academy per la formazione giovaniRoma, 19 set. (askanews) – Nasce Condotte 1880 Academy, nuova Business Unit targata Condotte, che punta a condividere saperi, valori, ed esperienza per la formazione di nuovi talenti. Una nuova sfida per Condotte 1880 che crede nei giovani, nel loro entusiasmo e nella loro voglia di imparare. La nuova Academy di Condotte 1880 intende offrire, a studenti e studentesse che hanno da poco concluso il loro percorso scolastico o universitario, l’opportunità di acquisire le competenze e l’esperienza necessarie per entrare nel team di un’azienda leader del settore delle costruzioni.


Formazione è la parola chiave: formazione delle competenze per affrontare le sfide dei mercati in continua trasformazione, formazione per i diversi ruoli nei cantieri, per sperimentare le tecniche e le modalità di costruzione delle opere infrastrutturali e civili, per scoprire da vicino i progetti a cui lavora Condotte 1880 ed entrare nel “core” di un’Azienda leader nel settore delle costruzioni, partecipando ai progetti di rilievo di Condotte 1880 in Italia e all’estero. “Trasferire alle nuove leve il know how per costruire grandi opere infrastrutturali come strade, autostrade, metro, linee ferroviarie, gallerie, ponti e viadotti, è la mission di Condotte 1880 Academy; – ha dichiarato il Presidente, Prof. Valter Mainetti – con questa Academy puntiamo ad offrire opportunità ai giovani, preparandoli alle sfide globali dei mercati internazionali, formando una nuova generazione di talenti. E proprio questa settimana ha avuto inizio il primo corso di formazione destinato ai giovani geometri”. Condotte 1880 Accademy si mette al fianco dei giovani per avviarli ad una professione che va costruita anche sul campo, attraverso i suoi i consiglieri di amministrazione, manager e professionisti aziendali che rappresentano il corpo docenti dei Corsi di Condotte 1880 Academy: Dott. Ugo Cozzani, Ing. Enzo Reggiani, Avv. Roberto Battista, Dott.ssa Mariangela Di Pietro, Ing. Carlo Fioretti, Ing. Ernesto Guerrieri, Ing. Stefano Loreti, Ing. Antonio Masci, Geom. Massimo Mencarelli, Dott. Michele Menichelli, Ing. Sergio Oliva, Geom. Antonio Maria Parente, Geom. Daniele Schievano, Geom. Antonio Tromboni e Geom. Fulvio Tugni. La Dott.ssa Serena Manni ha invece coordinato l’intero progetto dell’Academy.Condotte 1880 Academy segna così un’importante tappa di rilancio per la storica Azienda di grandi opere e infrastrutture, nata 144 anni fa.

Terna: ad agosto consumi elettrici +8,1%, è record per il mese

Terna: ad agosto consumi elettrici +8,1%, è record per il meseMilano, 19 set. (askanews) – Secondo i dati di Terna nel mese di agosto il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 27,5 miliardi di kWh, in crescita dell’8,1% su base annua. Si tratta – spiega la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale – del dato più alto di sempre in termini di consumi per il mese di agosto: le temperature eccezionalmente alte hanno causato un utilizzo sempre più massiccio degli impianti di climatizzazione. Questo, unito all’aumento dei consumi del settore dei servizi, ha determinato una crescita sostanziale della domanda elettrica.


La variazione positiva, in netta controtendenza con il dato leggermente negativo di agosto dello scorso anno (-0,6%), è stata raggiunta con un giorno lavorativo in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile di ben 2 gradi superiore a quella di agosto 2023, sottolinea Terna. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti contrapposti di calendario e temperatura, porta la variazione a +4,8% rispetto ad agosto 2023. A livello territoriale, la variazione tendenziale di agosto è risultata ovunque positiva: +7,9% al Nord, +8,6% al Centro e +8,4% al Sud e nelle Isole.


Complessivamente, nei primi otto mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+2,2% il valore rettificato).

Mezzogiorno, Panetta: è la scommessa per la crescita del Paese

Mezzogiorno, Panetta: è la scommessa per la crescita del PaeseRoma, 19 set. (askanews) – La Banca d’Italia organizza eventi come quello di oggi a Catania perché “vogliamo spiegare l’economia e cosa faccia la Banca d’Italia, che è un elemento importante delle istituzioni. E vogliamo spiegare le persone che stanno dietro alle istituzioni. Queste sono occasioni di incontrare e di confrontarsi con i cittadini e mi fa molto piacere vedere questa presenza così numerosa”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, con alcune dichiarazioni a braccio prima di iniziare il suo intervenendo all’incontro “Il polso dell’Economia – Il Mezzogiorno”, organizzato nella città siciliana nell’ambito delle iniziative “In viaggio con la Banca d’Italia”.


“Ieri Paola Ansuini (la responsabile della comunicazione in materia di cultura finanziaria di Bankitalia-ndr) mi mandava le foto sulle file di cittadini in attesa di entrare nel palazzo in cui si svolge la manifestazione. Questa è una soddisfazione: siamo contenti di questo – ha proseguito Panetta -. Oggi parlerò di Mezzogiorno nel modo in cui ne parlo alla Banca d’Italia: il modo in cui bisogna parlarne, con un esame attento, dei numeri, dei dati e delle tendenze”. “Il Mezzogiorno è un’area importante dell’Italia e bisogna parlarne non solo perché abbiamo amore per il Mezzogiorno, ma anche perché il Mezzogiorno è la scommessa per la crescita dell’Italia – ha detto ancora il governatore -. Qui c’è un terzo della popolazione ma c’è un divario in termini di redditi e di consumi insoddisfatti e inespressi che è un’occasione. Anche per chi da altre Regioni può venire qui a contribuire allo sviluppo di queste aree facendo attività di impresa. Questo è il motivo fondamentale per cui è importante parlarne e perché la Banca d’Italia” è impegnata in queste iniziative. “Dell’economia dell’Italia non si può parlare senza parlare di un un pezzo così importante come il Mezzogiorno”.

Panetta: liberare potenziale Mezzogiorno con politiche appropriate

Panetta: liberare potenziale Mezzogiorno con politiche appropriateRoma, 19 set. (askanews) – Tra il 2019 e il 2013 – dopo il crollo dell’economia causato dalle restrizioni sul Covid e il successivo rimbalzo innescato dalla loro attenuazione e dagli aiuti – il Mezzogiorno “ha conseguito risultati migliori di quelli dell’intera economia italiana: il prodotto è aumentato del 3,7%, contro il 3,3% nelle altre regioni. Il tasso di disoccupazione è sceso di 3,6 punti, il doppio che nelle regioni centro-settentrionali. La crescita osservata negli anni più recenti è in parte dovuta a fattori temporanei, ma la ripresa in atto riflette anche i processi di ristrutturazione e di consolidamento produttivo innescati dalla precedente recessione, con l’espulsione dal mercato di imprese deboli, meno efficienti e più piccole”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo a Catania, all’incontro “Il polso dell’Economia – Il Mezzogiorno” organizzato nell’ambito delle iniziative “In viaggio con la Banca d’Italia”.


“Progressi sono emersi anche nel campo della tecnologia, dalla produzione di semiconduttori, microsistemi ai settori aerospaziale e farmaceutico. La durata dei processi civili si è dimezzata – ha proseguito – il grado di digitalizzazione della Pubblica amministrazione è aumentato. Sono indizi che denotano un potenziale di sviluppo del Mezzogiorno che può essere liberato con politiche appropriate”. Panetta ha rilevato come “da decenni” il Pil pro capite nelle regioni meridionali sia “poco più della metà di quello del Centro Nord. Un divario di sviluppo così ampio e persistente rappresenta un primato negativo tra le economie avanzate, cristallizza una disuguaglianza di fatto nei diritti di cittadinanza – ha detto – e frena la crescita dell’intero Paese. Il divario territoriale non può essere colmato con misure assistenziali e una mera azione redistributiva, ma richiede politiche per stimolare lo sviluppo delle regioni meridionali”.


Prima dei crolli causati dai lockdown, la crisi finanziaria del 2007-2009 e poi quella dei debiti pubblici nell’eurozona “hanno dato origine a una prolungata fase di contenimento dei saldi di bilancio e a un crollo degli investimenti pubblici che hanno colpito il Sud con durezza”, ha ricordato il governatore. Ora “vanno privilegiati gli interventi infrastrutturali per accrescere la capacità produttiva. Per esempio quelli per contrastare la crisi idrica e rafforzare la rete elettrica, per sfruttare il vantaggio comparato nella produzione di energie rinnovabili. Vanno inoltre migliorati i collegamenti potenziando il sistema portuale e aeroportuale e le reti stradali e ferroviarie”.


E secondo Panetta “la fase di incertezza globale che stiamo attraversando può offrire occasioni di sviluppo alle regioni del Mezzogiorno. Gli shock geopolitici hanno reso palesi i rischi della delocalizzazione produttiva. Le imprese dei principali paesi pongono enfasi maggiore che in passato sulla sicurezza degli investimenti e delle forniture di input strategici, in particolare l’energia. Emerge la tendenza a collocare le attività produttive entro i confini nazionali o in paesi affidabili sul piano economico e politico”. In questo quadro “le regioni meridionali garantiscono condizioni di stabilità geopolitica ed economica, sono prossime ai maggiori centri economici europei e al Mediterraneo; sono dotate di una forza lavoro sottoutilizzata e di poli scientifici di qualità; rappresentano un mercato di sbocco con 20 milioni di abitanti; offrono evidenti vantaggi nella produzione di energia rinnovabile. Sfruttare queste opportunità – è il richiamo del numero uno di Bankitalia – richiederà un deciso miglioramento del contesto produttivo locale e un potenziamento delle politiche di attrazione dei capitali”.


Al tempo stesso rafforzamento della legalità, contrasto all’economia sommersa e uso appropriato delle risorse pubbliche “sono i presupposti non solo per lo sviluppo economico ma ancor più per il progresso sociale. L’esodo di molti giovani meridionali non è solo motivato dalla ricerca di migliori opportunità di lavoro, ma riflette la diffusa percezione di un contesto in cui non possono realizzare appieno i loro talenti. Il riassorbimento di divari territoriali così radicati richiede perseveranza e lungimiranza, una chiara visione strategica e principi etici”. All’evento partecipano il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, il presidente di STMicroelectronics Italia, Giuseppe Notarnicola, la presidente di Confindustria Catania, Maria Cristina Busi. Presenti anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

Mediolanum, Corte Ue annulla stop Bce 2016 a Berlusconi su quota

Mediolanum, Corte Ue annulla stop Bce 2016 a Berlusconi su quotaRoma, 19 set. (askanews) – La Corte di Giustiza dell’Unione europea ha annullato la decisione della Bce del 2016, che negava l’acquisizione di una partecipazione qualificata in Banca Mediolanum da parte di Silvio Berlusconi. “La Bce – spiega la Corte con un comunicato – non poteva legittimamente opporsi” alla detenzione della suddetta partecipazione, dato che la situazione “risultava unicamente dalla conservazione, da parte dell’interessato, di una partecipazione qualificata che egli aveva acquisito prima del recepimento delle disposizioni del diritto dell’Unione sulle quali la Bce si era basata”.

MFE: nel primo semestre utile sopra attese a 104,7 mln (+20,2%)

MFE: nel primo semestre utile sopra attese a 104,7 mln (+20,2%)Milano, 19 set. (askanews) – Il gruppo MFE (Mediaset) ha chiuso il primo semestre 2024 con risultati superiori alle attese del mercato: l’utile netto è in crescita a 104,7 milioni (+20,2%), Ebit a 136,3 milioni (+12,7%), con ricavi consolidati pari a 1,476 miliardi (+7,8%).


“MFE è un modello unico in Europa”, ha sottolineato il Ceo Pier Silvio Berlusconi. “Grazie alla dimensione internazionale – una diversificazione geografica che attutisce gli squilibri nei diversi mercati – e grazie al nostro sempre più evoluto sistema crossmediale, anche questo semestre abbiamo ottenuto risultati al di sopra di ogni previsione. In un periodo che ha visto anche a livello internazionale flettere i conti di tutto il settore dei media, con drastici tagli all’occupazione, MFE registra una costante crescita in termini di raccolta pubblicitaria, di redditività e di utili”. Il gruppo nel primo semestre ha registrato ricavi pubblicitari lordi pari a 1,434 miliardi, in aumento del 6,7%. Sulla base dell’attuale visibilità, spiega, la raccolta pubblicitaria di MFE nei primi 9 mesi “ha mantenuto un andamento al di sopra delle aspettative e in linea con quello del primo semestre dell’anno, nonostante la concomitanza di eventi sportivi internazionali (gli Europei di Calcio fino a metà luglio e le Olimpiadi di Parigi tra fine luglio e la prima parte di agosto) non nella disponibilità del Gruppo sia in Italia che in Spagna”.

Fed taglia i tassi per 0,50 punti: “Fiduciosi su calo inflazione”

Fed taglia i tassi per 0,50 punti: “Fiduciosi su calo inflazione”Roma, 18 set. (askanews) – La Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti ha rotto gli indugi e varato un energico taglio dei tassi di interesse: 50 punti base (mezzo punto percentuale), con cui il riferimento sui fed funds scende al 4,75%-5%. La decisione giunge dopo diverse giornate di incertezza, vari analisti erano orientati per una riduzione da 25 punti base, ma nelle ultime fasi sui mercati gli operatori erano più sbilanciati per una riduzione da 50 punti base.


Con il taglio dei tassi di oggi “abbiamo avuto un buon forte inizio. E questo è veramente un segno della nostra fiducia che l’inflazione stia andando verso il livello obiettivo (2%) in maniera sostenibile”, ha spiegato il presidente Jerome (Jay) Powell, nella conferenza stampa al termine del direttorio (Fomc). Ma rispondendo ad una delle domande dei giornalisti, è sembrato voler contenere le attese sulle prossime mosse, in particolare quando ha precisato: “non penso che nessuno debba guardare al taglio di oggi e pensare che questo sia il nuovo ritmo”. Per le prossime decisioni “penso che procederemo con cautela, volta per volta”. E con flessibilità: se l’economia dovesse peggiorare, o l’inflazione calare più del previsto, la Fed ridurrà il freno monetario velocemente, se all’opposto caro vita e crescita dovessero rafforzarsi potrebbe muoversi più lentamente e/o fare pause nella manovra.


Incalzato dale domande, Powell ha negato che la Fed sia stata “colta alla sprovvista” dalla decelerazione del metrcato del lavoro. “Penso che (sul taglio dei tassi) siamo stati tempestivi”. Ma poi ha ammesso: “se a luglio avessimo avuto il rapporto sul mercato del lavoro (che invece è stato pubblicato solo dopo il Fomc-ndr) forse avremmo potuto decidere allora un taglio dei tassi”. Invece ha risolutamente negato che la decisione sia un aiuto monetario alla candidata democratica alle presidenziali, Kamala Harris, rispetto al repubblicano Donald Trump. Su questo ha ricordato che le mosse monetarie hanno effetti sull’economia reale “con un certo ritardo”: in altri termini, il taglio si dovrebbe far concretamente sentire solo dopo il voto di novembre.


La Fed ha limato le previsioni di crescita economica e rivisto al ribasso quelle sull’inflazione: ora per il carovita si attende il 2,3% quest’anno, 2,1% il prossimo e 2% nel 2026. Precedentemente stimava 2,6% quest’anno e 2,3% il prossimo. Per la crescita l’istituzione monetaria stima 2% negli Usa quest’anno il prossimo e nel 2026, laddove tre mesi fa prevede 2,1% quest’anno e 2% nei due anni successivi. Powell ha semmai rivendicato che il calo dell’inflazione riflette anche la pazienza della Fed (è la prima riduzione al costo del danaro 4 anni). “Altre banche centrali nel mondo si sono mosse prima – ha detto, con un chiaro riferimento alla Bce – noi abbiamo aspettato e veniamo premiati dal calo dell’inflazione”.


Ad ogni modo il passo di oggi è solo il primo di un percorso che proseguirà a lungo. Il grafico aggiornato che la Fed pubblica con le attese sui tassi degli stessi componenti del Fomc, mostra che si attendono uno o altri due tagli per la fine dell’anno, con cui il costo del danaro negli Stati Uniti scenderebbe di altri 25-50 punti base. Per il prossimo anno le attese fluttuano tra riduzioni di altri 100 e 125 punti base. (di Roberto Vozzi).

La Fed vara un maxi taglio dei tassi da 50 punti base

La Fed vara un maxi taglio dei tassi da 50 punti baseRoma, 18 set. (askanews) – La Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti, ha rotto gli indugi e deciso un aggressivo taglio dei tassi di interesse nella misura di 50 punti base. Il riferimento dei fed funds sul dollaro scende così al 4,75%-5%.


La decisione è arrivata dopo diverse giornate di incertezza sulla portata del taglio, vari analisti erano orientati per una riduzione da 25 punti base, ma nelle ultime sedute sui mercati gli operatori erano più sbilanciati per una riduzione da 50 punti. Con il taglio dei tassi di oggi, ha affermato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell nella conferenza stampa al termine del Fomc, “abbiamo fatto un buon forte inizio. E questo è veramente un segno della nostra fiducia” che l’inflazione stia andando verso il nostro livello obiettivo in maniera sostenibile. Ma per le prossime decisioni “penso che procederemo cautamente, volta per volta”. Con la mossa di oggi “non penso che siamo colti alla sprovvista, penso che siamo stati tempestivi”, ha detto: “Non penso che nessuno debba guardare al taglio di oggi e pensare che questo sia il nuovo ritmo”.


“Se avessimo visto il rapporto sul mercato del lavoro di luglio prima del direttorio (Fomc) di luglio, forse allora avremmo potuto decidere un taglio dei tassi”, ha ammesso Powell.