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L’Inail: nei primi 4 mesi 268 morti sul lavoro (infortuni +3,6%)

L’Inail: nei primi 4 mesi 268 morti sul lavoro (infortuni +3,6%)Roma, 3 giu. (askanews) – Nei primi quattro mesi c’è stato un lieve aumento delle denunce di infortunio sul lavoro rispetto allo stesso periodo di un anno fa. In aumento anche i casi mortali e le malattie professionali. Lo riferisce l’Inail.


Le denunce di infortunio presentate all’istituto da gennaio ad aprile sono state 193.979, in aumento del 3,6% rispetto alle 187.324 del primo quadrimestre 2023, del 12,6% rispetto a gennaio-aprile 2020 e del 12,9% rispetto a gennaio-aprile 2021 e in diminuzione del 7,9% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica, e del 23,8% rispetto al 2022. Le morti sul lavoro sono state 268, quattro in più rispetto alle 264 registrate nel primo quadrimestre 2023 e sette in più rispetto al 2022; 35 in meno sul 2019, 12 in meno sul 2020 e 38 in meno sul 2021. Le denunce di malattia professionale sono state 30.299, 6.430 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+26,9%). L’aumento è del 57,1% rispetto al 2022, del 62,6% sul 2021, del 105,2% sul 2020 e del 42,8% sul 2019. A livello nazionale i dati degli incidenti sul lavoro rilevati ad aprile di ciascun anno evidenziano, per il primo quadrimestre del 2024 rispetto all’analogo periodo del 2023, un aumento dei casi avvenuti in occasione di lavoro passati dai 161.076 del 2023 ai 165.249 del 2024 (+2,6%) e di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, da 26.248 a 28.730 (+9,5%).


Ad aprile 2024 il numero delle denunce di infortuni sul lavoro ha segnato un +2,1% nella gestione industria e servizi (dai 140.790 casi del 2023 ai 143.804 del 2024); un +2,7% in agricoltura (da 7.930 a 8.144); un +8,9% nel conto Stato (da 38.604 a 42.031). In particolare, si osservano incrementi delle denunce di infortunio in occasione di lavoro nei settori produttivi tradizionalmente più rischiosi: noleggio e servizi di supporto alle imprese (+20,0%), sanità e assistenza sociale (+19,2%), costruzioni (+18,7%), trasporto e magazzinaggio (+11,7%) e Commercio (+11,6%). L’analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce di infortunio nel Nord-Ovest (+4,4%), seguito da Nord-Est (+3,7%), Centro e Isole (+3,4% per entrambe) e Sud (+1,6%). Tra le regioni con i maggiori incrementi si segnalano la provincia autonoma di Trento (+20,7%), Molise (+13,1%), Calabria (+6,1%) e Piemonte (+5,5%). Si registrano decrementi solo in Abruzzo (-4,8%), Basilicata (-3,0%) e Campania (-1,2%).


L’aumento che emerge dal confronto dei primi quadrimestri 2023 e 2024 è legato sia alla componente maschile, che registra un +3,3% (da 119.252 a 123.246 casi denunciati), che a quella femminile con un +3,9% (da 68.072 a 70.733). L’incremento ha interessato i lavoratori italiani (+2,7%) ed extracomunitari (+9,0%), mentre il dato dei comunitari è in calo (-0,7%). Per i casi mortali, a livello nazionale i dati rilevati ad aprile di ciascun anno evidenziano per il primo quadrimestre 2024 rispetto al pari periodo 2023, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento in occasione di lavoro, passati da 207 a 206, e un aumento di quelli in itinere, da 57 a 62. L’incremento ha riguardato solo la gestione industria e servizi, che passa da 227 a 231 denunce mortali, mentre l’agricoltura e il conto Stato confermano in entrambi i periodi lo stesso numero di decessi (rispettivamente 28 e 9).


Dall’analisi territoriale emergono incrementi al Sud (da 45 a 57 denunce), Nord-Est (da 60 a 67) e Isole (da 20 a 21); un calo al Centro (da 60 a 44) e stazionarietà nel Nord-Ovest (79 casi mortali in entrambi i periodi). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano l’Emilia Romagna (+12), Puglia (+7), Province autonome di Bolzano (+5) e Trento (+4) e Calabria (+4). I cali più evidenti in Veneto (-13), Marche (-6), Abruzzo e Umbria (-4 ciascuna). L’incremento rilevato nel confronto dei quadrimestri gennaio-aprile 2023 e 2024 è legato solo alla componente maschile, le cui denunce mortali sono passate da 243 a 249, mentre quella femminile scende da 21 a 19. Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani (da 217 a 206) e aumentano quelle degli extracomunitari (da 39 a 47) e dei comunitari (da 8 a 15).

Banche, Bce avvia consultazione su guida esternalizzazione cloud

Banche, Bce avvia consultazione su guida esternalizzazione cloudRoma, 3 giu. (askanews) – La Banca centrale europea ha avviato una consultazione pubblica sulle sue nuove linee guida sull’esternalizzazione da parte delle banche delle attività informatiche di custodia dei dati, tramite servizi in cloud operati da terze parti.


Con un comunicato, l’istituzione di Francoforte spiega che la nuova guida punta a chiarire sia le caratteristiche legali che riguardano questo ambito, sia i requisiti regolamentari che la vigilanza ci si attende dalle banche. Secondo la Bce queste linee guida sono diventate necessarie a causa delle potenziali vulnerabilità nelle strategie di outsourcing delle banche su questo ramo delicato. La consultazione pubblica si chiuderà il 15 luglio.


Le documentazioni inviate tracciano un quadro di rischi ed elencano le migliori pratiche osservate durante le ispezioni dalle squadre di vigilanza congiunte tra Bce e Banche centrali nazionali. La Vigilanza bancaria la rileva che le banche stanno facendo un crescente uso dei servizi in cloud offerti da terze parti, che potenzialmente sono meno costosi, più flessibili e più sicuri di quelle fatte in proprio “ma la dipendenza da terze parti può anche esporre le banche a rischi, ad esempio su riguardo alla sicurezza di Information Technology e possibili interruzioni di attività”.


La Bce fa l’esempio di una banca che si troverebbe nell’impossibilità di sostituire un fornitore di servizi di cloud in caso del suo fallimento, con cui i suoi servizi verrebbero interrotti. Peraltro il mercato di questo segmento particolare è molto concentrato e la maggior parte delle banche deve rivolgersi a provider che non sono localizzati in paesi dell’Unione europea. “Per questo la Bce ritiene una buona pratica per le banche prendere in considerazione questi rischi”. Sempre in questo ambito la vigilanza bancaria “ha individuato diverse vulnerabilità negli accordi di esternalizzazione delle banche sull’information technology nel corso del processo di revisione e valutazione di vigilanza del 2023. Ne risulta che la gestione del risk management rispetto a terze parti, inclusi i servizi di outsourcing, resta in alto nella lista delle priorità di vigilanza fissate per il periodo 2024-2026”.


L’istituzione di Francoforte ricorda che l’Unione europea ha introdotto un provvedimento (Dora, o Digital Operation Resilience Act) che mette in rilievo la necessità di intervenire attivamente per mitigare i rischi che potrebbero portare a problemi su funzioni o servizi critici. E che per le banche questo provvedimento riguarda qualunque rischio che sia collegato all’esternalizzazione, così come l’allestimento delle reti di information technology di sicurezza e di cyber resilienza. (fonte immagine: European Central Bank).

Poste, Mimit emette francobollo dedicato a Guido Rossa

Poste, Mimit emette francobollo dedicato a Guido RossaMilano, 1 giu. (askanews) – Poste Italiane comunica che oggi, primo giugno 2024, viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ‘”il Senso civico” contro ogni forma di terrorismo: Guido Rossa’. Il francobollo è relativo al valore della tariffa B pari a 1,25 euro. La tiratura è di duecentomilaventicinque esemplari, con foglio da quarantacinque esemplari. Il francobollo, riporta un comunicato, è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.


Il bozzetto è a cura di Matias Hermo. La vignetta raffigura un ritratto di Guido Rossa, operaio e sindacalista, costante nell’impegno a difesa delle istituzioni democratiche e dei più alti ideali di libertà. Collaborò con la giustizia nella lotta al terrorismo, pagando con la sua stessa vita. Completano il francobollo, le legende “CONTRO OGNI FORMA DI TERRORISMO”, “GUIDO ROSSA” e le date “1934-1979”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.


L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Genova 26. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it.

Pil, Giorgetti: stime Istat sono superiori ad aspettative

Pil, Giorgetti: stime Istat sono superiori ad aspettativeSassuolo (Modena), 31 mag. (askanews) – Le stime dell’Istat di crescita del Pil dello 0,3% nel trimestre sono “superiori alle aspettative”. Dopodiché “a me soddisferebbe” se ci fosse una crescita “del 3%”. In ogni caso “rispetto ad altri Paesi continuiamo a essere nel territorio positivo di crescita”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine di un incontro con le imprese del distretto ceramico a Sassuolo.


“Sono cifre superiori alle aspettative – ha spiegato Giorgetti -. Dopodiché a me soddisferebbe il 3% però ci rendiamo conto che nella vecchia Europa questa è la realtà: rispetto ad altri Paesi continuiamo a essere nel territorio positivo di crescita, questo ovviamente è motivo di soddisfazione, ma guardando avanti noi dobbiamo essere vicino a tutti gli imprenditori che continuano a crederci e vogliono investire, questo è fondamentale”. “La parola chiave è investire – ha aggiunto il ministro -: se non si investe non si riesce a essere competitivi e produttivi e quindi alla fine si perdono quote di mercato”.

Panetta: ecco sfide chiave per Italia e Ue, faro su produttività

Panetta: ecco sfide chiave per Italia e Ue, faro su produttivitàRoma, 31 mag. (askanews) – Crescita economica e conti pubblici; inflazione e tassi di interesse; mercato del lavoro e sfide demografiche; tecnologia, geopolitica e ruolo dell’Italia nel quadro europeo. E poi banche, innovazione, investimenti e soprattutto produttività. È stato un intervento ad ampio spettro quello che il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta ha pronunciato oggi davanti alla platea di banchieri, imprenditori, sindacalisti e autorità, nelle sue prime ‘Considerazioni finali’ da Governatore.


L’economia dell’Italia, ha detto, ‘è quella con la minore crescita del prodotto per abitante nell’ultimo quarto di secolo’, ma ‘non siamo condannati alla stagnazione’. Negli ultimi anni sono migliorate redditività e posizioni patrimoniali delle imprese e ‘guardando al futuro, l’economia italiana potrà conseguire ritmi di sviluppo sostenuti se saprà, da un lato, affrontare le conseguenze del calo e dell’invecchiamento della popolazione e, dall’altro lato, imprimere una decisa accelerazione alla produttività’. Quello della produttività è stato forse il tema trasversale più diffuso su tutti i capitoli chiave toccati da Panetta, nelle quasi 25 pagine delle suo discorso.


In Italia ‘la produttività del lavoro è rimasta ferma; solo nel 2023 – ha rilevato – gli investimenti sono tornati a superare il livello precedente la crisi finanziaria, mentre le ore lavorate totali non lo hanno ancora recuperato”. E l’evoluzione dei salari ha riflesso questo “ristagno della produttività. In termini pro capite, il reddito reale disponibile delle famiglie è fermo al 2000”, mentre in economie paragonabili come Francia e Germania è salito. Ci sono tuttavia anche elementi più positivi: ‘la nostra manifattura è oggi la più automatizzata tra le principali economie dell’area dell’euro. Dal 2019 le imprese industriali hanno raddoppiato, al 17 per cento, la quota degli investimenti in tecnologie digitali’. E secondo il governatore gli investimenti sono la chiave su cui fare leva, ma servono un contesto e un quadro di regole che incentivino le imprese e investire.


Altro capitolo rilevante è quello del nodo demografico. Panetta ha citato stime dell’Istat, secondo cui ‘da qui al 2040 il numero di persone in età lavorativa diminuirà di 5,4 milioni di unità, malgrado un afflusso netto dall’estero di 170.000 persone all’anno’. Secondo il governatore ‘è chiaro che anche con maggiore occupazione e maggiori flussi migratori l’apporto del lavoro alla crescita dell’economia non potrà che essere modesto. Solo la produttività – ha insistito anche qui – potrà assicurare sviluppo, lavoro e redditi più elevati’, ha detto. Per accrescere l’occupazione il Governatore ha suggerito ‘misure volte a promuovere una diversa organizzazione del lavoro tra quello in presenza e quello a distanza; una revisione del sistema di detrazioni e trasferimenti che riduca i disincentivi al lavoro; l’adozione di politiche per stimolare l’assunzione di persone da tempo fuori dal mercato’. Decisi aumenti dell’occupazione ‘potrebbero arrivare a controbilanciare gli effetti del calo demografico’, inoltre ‘è possibile che un sostegno all’occupazione derivi da un flusso di immigrati regolari superiore a quello ipotizzato dall’Istat. Occorrerà gestirlo, in coordinamento con gli altri paesi europei, bilanciando le esigenze della produzione con gli equilibri sociali”, ha detto.


Sul tutto, però, pesa sempre il ‘fardello’ dell’elevato debito pubblico, dal quale ‘potremo liberarci soltanto coniugando prudenza fiscale e crescita’. Secondo Panetta questa zavorra “ci costringe ogni anno a impegnare considerevoli risorse pubbliche per pagare interessi, sottraendole all’innovazione e allo sviluppo’. Il problema del debito “richiede un piano credibile volto a stimolare la crescita e la produttività (ecco ancora una volta il tema chiave) e nel contempo a realizzare un graduale e costante miglioramento dei conti pubblici. Tale piano – ha proseguito il governatore – dovrà collocare il debito in rapporto al prodotto su una traiettoria stabilmente discendente’. Bisogna riorientarne la composizione della spesa a favore dello sviluppo, eliminare le inefficienze e ‘un contributo – ha aggiunto – dovrà derivare dal contrasto all’evasione fiscale’. Legato al debito e ai costi del suo rifinanziamento ci sta il tema dei tassi e della politica monetaria della Bce. Giovedì prossimo tornerà a riunirsi il Consiglio direttivo, dal quale è atteso un primo taglio al costo del danaro. Secondo Panetta la stretta sui tassi tra 2022 e 2023 ‘è stata necessaria’, ora però ‘dobbiamo evitare che la politica monetaria diventi eccessivamente restrittiva, spingendo l’inflazione al di sotto dell’obiettivo’ del 2%. E ‘per i prossimi mesi, se i dati risulteranno coerenti con le attuali previsioni, e quelli visti finora lo sono (Panetta ha puntualizzato che la risalita dell’inflazione al 2,6% a maggio nell’area euro è in linea con le attese) si profila un allentamento delle condizioni monetarie’. Questo ‘non interromperà l’azione volta a ripristinare la stabilità dei prezzi – ha chiarito -. L’orientamento monetario rimarrebbe infatti restrittivo anche con più tagli dei tassi ufficiali’. Ma ‘bisognerà considerare che un’azione tempestiva e graduale permetterà di contenere la volatilità macroeconomica rispetto a un’azione tardiva e precipitosa’. Un elemento su cui però ha rimarcato l’attenzione è che la manovra di riduzione dei portafogli di titoli di Bce e Eurosistema, che determinerà un deciso calo della liquidità in circolazione non deve interferire con l’orientamento della linea monetaria. E che è ‘essenziale che la liquidità rimanga abbondante, così da garantire un fermo controllo dei tassi di mercato a breve termine’. Panetta ha affrontato sotto vari aspetti il capitolo Unione europea, dalla congiuntura economica (con una crescita ‘modesta’ da cui arrivano segnali positivi), alla riforma del Patto di stabilità (non si avvicina a una Unione di bilanci, non semplifica granché ma ha elementi innovativi che fanno sperare in un maggiore equilibrio), a quella dell’Unione dei mercati dei capitali da perseguire. Qui ha messo in rilievo che la mancanza di ‘un titolo pubblico europeo privo di rischio’: è il primo dei due problemi chiave per progredire verso un unico europeo. Il secondo ostacolo è l’incompletezza dell’Unione bancaria. ‘L’introduzione di un titolo europeo privo di rischio e il completamento dell’Unione bancaria sono le precondizioni per creare un mercato unico dei capitali, ma non sono le sole questioni rilevanti. Non va dimenticata l’importanza di definire un Testo unico della finanza europeo, di rafforzare l’attività di supervisione centralizzata e di omogeneizzare i meccanismi di gestione delle crisi di impresa’. Altro tema toccato, inevitabilmente, quello delle banche. Qui la valutazione continua a risultare più positiva che in anni passati. Il 2023 ‘è stato molto favorevole per le banche italiane’, la redditività complessiva è aumentata, i livelli patrimoniali sono saliti, le banche significative ‘mostrano valori di redditività e patrimonio superiori alla media europea’, il quadro è migliorato anche per le banche meno significative. Questa solida condizione in cui si trovano oggi gli intermediari ‘rappresenta un punto di forza per l’intera economia italiana’. Ma ‘non dobbiamo abbassare la guardia, ha detto il governatore. ‘Non possiamo farci cogliere impreparati da tensioni che potrebbero emergere in futuro’. E guardando al quadro macroeconomico, Panetta ha indicato due tipi di rischi. ‘Il primo è la qualità del credito. Il mercato immobiliare italiano non fornisce segnali preoccupanti analoghi a quelli che stanno emergendo per gli immobili commerciali in altri paesi’. Il secondo aspetto riguarda la liquidità. ‘Il rimborso delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine sta avvenendo in maniera ordinata. Ma rimane prioritaria un’attenta gestione del passivo – ha avvertito – nella consapevolezza che la liquidità aggregata continuerà a ridursi, spingendo al rialzo il costo della raccolta’. Nelle sue conclusioni, il governatore di Bankitalia ha innanzitutto avvertito che in Italia lo sviluppo del capitale umano ‘ha un ruolo decisivo. Il ritardo rispetto a molti paesi avanzati nelle competenze lavorative di giovani e adulti si riflette in un’occupazione sbilanciata verso le professioni meno qualificate. Competenze e conoscenze, da nutrire e rivitalizzare lungo tutto l’arco della vita, sono il cardine non solo del progresso economico, ma anche e soprattutto di quello civile’. Ma la partita più decisiva è quella ‘sul fronte della tecnologia, per noi come per il resto d’Europa – ha proseguito -. Servirà valorizzare la ricerca, accompagnare il sistema produttivo nella sua trasformazione proteggendo i più svantaggiati, creare un ambiente normativo, economico e finanziario che favorisca l’assunzione di rischi imprenditoriali nei settori innovativi e che limiti il potere monopolistico di pochi grandi attori’. ‘L’agenda è chiara, e può essere realizzata. E va realizzata per tornare a crescere e per contare in Europa, e con l’Europa contare nel mondo. Non riesco a credere che un Paese con la nostra storia, le nostre risorse, le nostre potenzialità, che insieme agli altri Stati membri ha saputo creare una comunità che ha garantito sviluppo, benessere e convivenza pacifica a milioni di europei, non possa oggi superare difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti, su cui tutti concordiamo. L’Italia ha concorso a fondare l’Unione europea: ora può e deve concorrere al suo progresso. È con la forza di questa prospettiva – ha concluso il governatore – che dobbiamo guardare con fiducia al futuro’. (fonte immagine: Banca d’Italia).

Fisco, Entrate: assistenza telefonica extra per 730 precompilato

Fisco, Entrate: assistenza telefonica extra per 730 precompilatoRoma, 31 mag. (askanews) – Un supporto in più dedicato ai cittadini che desiderano avere maggiori informazioni o assistenza per consultare e inviare la propria dichiarazione dei redditi precompilata. Il call center dell’Agenzia delle Entrate sarà attivo, in aggiunta ai consueti orari (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 17), anche sabato primo e sabato 15 giugno dalle 9 alle 13. L’iniziativa mira a potenziare il servizio di assistenza telefonica dell’Agenzia in questa prima fase della stagione dichiarativa.


Call center attivo, dunque, domani primo giugno e sabato 15 giugno, nella fascia oraria 9-13. Per entrare in contatto con un esperto del Fisco basterà comporre il numero verde 800.90.96.96 da rete fissa, lo 06.97.61.76.89 da cellulare o lo 0039.06.45.47.04.68 dall’estero. Il servizio è curato dai consulenti telefonici delle Entrate che hanno aderito all’iniziativa ed è rivolto esclusivamente ai cittadini. Al termine della chiamata sarà anche possibile esprimere, in forma anonima, un giudizio sull’assistenza ricevuta. Sempre aggiornato il sito dedicato “Info e assistenza” dove sono raccolti tutti i contenuti sulla stagione dichiarativa 2024 e le risposte alle domande più frequenti. Disponibili inoltre sul sito delle Entrate una guida dedicata con tutti i passi da seguire per inviare, con o senza modifiche, la propria dichiarazione e le guide a tema sulle agevolazioni della dichiarazione 2024. Infine, un video pubblicato sul canale istituzionale YouTube illustra in pillole le modalità per accedere e le principali date da ricordare.

Panetta (Bankitalia): per accrescere i tassi di occupazione servono più immigrati

Panetta (Bankitalia): per accrescere i tassi di occupazione servono più immigratiRoma, 31 mag. (askanews) – Il calo demografico si traduce in una contrazione delle persone in età lavorativa, con effetti negativi sulla crescita. Un aiuto ad aumentare il tasso di occupazione potrebbe derivare dagli immigrati. Lo ha spiegato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nella sue considerazioni finali.


“E’ possibile che un sostegno all’occupazione derivi da un flusso di immigrati regolari superiore a quello ipotizzato dall’Istat. Occorrerà gestirlo – ha aggiunto – in coordinamento con gli altri Paesi europei, bilanciando le esigenze della produzione con gli equilibri sociali e rafforzando le misure di integrazione dei cittadini stranieri nel sistema di istruzione e nel mercato del lavoro”.

Panetta (Bankitalia): segni positivi economia eurozona, ma crescita modesta. Inflazione cala

Panetta (Bankitalia): segni positivi economia eurozona, ma crescita modesta. Inflazione calaRoma, 31 mag. (askanews) – Di recente sono emerse “indicazioni positive” per l’economia dell’area euro. Nel primo trimestre il Pil è aumentato dello 0,3 per cento, con dinamiche “superiori alle attese nelle principali economie. Segnali incoraggianti sono inoltre venuti da alcuni indicatori prospettici relativi ai servizi e agli scambi internazionali”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nelle considerazioni finali alla Relazione annuale.


Nel frattempo “il recupero del potere d’acquisto dei consumatori dovuto alla crescita delle retribuzioni e alla tenuta dell’occupazione, in un contesto di disinflazione, fa ritenere che la domanda interna possa acquisire slancio nei mesi a venire”. Le previsioni di crescita “modesta” restano peraltro “soggette a rischi al ribasso”. “Le tensioni geopolitiche potrebbero frenare il commercio mondiale e generare rincari delle materie prime. Le politiche monetarie restrittive attuate in più paesi potrebbero comprimere consumi e investimenti più di quanto previsto. Le politiche fiscali – ha osservato Panetta – potrebbero divenire più rigide a causa di un consolidamento delle finanze pubbliche maggiore delle attese”.


Nell’euro era l’inflazione, al 2,4 per cento ad aprile, risulta di “8 punti percentuali” più bassa dal picco dell’ottobre del 2022. “La riduzione è stata eccezionale per dimensioni e per rapidità, così come il precedente aumento. La disinflazione in atto è confermata dalla decelerazione della componente di fondo dell’indice dei prezzi, che esclude quelli dei beni energetici e alimentari, tipicamente più volatili”. Lo ha rilevato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nelle considerazioni finali alla Relazione annuale. “Anche nel comparto dei servizi l’inflazione è tornata a scendere lo scorso mese, attenuando i timori che questa componente possa frenare la disinflazione. Nei prossimi trimestri – è la previsione di Panetta – la dinamica dei prezzi, pur con oscillazioni, continuerebbe a flettere. I salari dovrebbero rallentare a mano a mano che si completerà il fisiologico recupero del potere d’acquisto”. “Le previsioni della Bce e le attese degli analisti – ha aggiunto – prefigurano un ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel 2025”.

A maggio l’inflazione stabile allo 0,8%, carrello spesa frena al 2%

A maggio l’inflazione stabile allo 0,8%, carrello spesa frena al 2%Roma, 31 mag. (askanews) – A maggio l’inflazione aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua, come nel mese precedente. E’ la stima dell’Istat.


La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,5% a +2,1%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,7% a +2,4%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,6%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,9% a -13,5%) e regolamentati (da -1,3% a una variazione tendenziale nulla) e accelerano lievemente quelli dei Beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +2,3%). Nel mese di maggio l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera così come quella al netto dei soli beni energetici (entrambe da +2,1% a +2%).


La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione leggermente più ampia (da -0,6% a -0,8%) e quella dei servizi è in lieve decelerazione (da +2,9% a +2,7%), lasciando invariato il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (a +3,5 punti percentuali). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +2,3% a +2%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto restano stabili (a +2,6%).


L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+1,5%), dei Beni energetici regolamentati (+1,2%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,1%) e dei Beni durevoli (-0,3%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo.


In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta di 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua (da +0,9% del mese precedente).

Panetta: Mezzogiorno, debito e vincoli concorrenza nodi ineludibili

Panetta: Mezzogiorno, debito e vincoli concorrenza nodi ineludibiliRoma, 31 mag. (askanews) – Alcuni indicatori oggi “sembrano oggi dirci che un’inversione di tendenza è possibile” in Italia, come la pronta ripresa di esportazioni e investimenti dell’ultimo quadriennio. “Non dobbiamo però farci illusioni: la nostra economia soffre ancora di problemi gravi, alcuni radicati e di difficile soluzione”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nelle considerazioni finali alla Relazione annuale.


“Il ritardo economico del Mezzogiorno e l’elevato debito pubblico sono questioni ineludibili per la politica economica. Così come i vincoli alla concorrenza che in molti settori creano rendite di posizione e limitano l’accesso di nuovi operatori – ha avvertito – comprimendo l’innovazione, la produttività e l’occupazione. Dobbiamo aprire l’economia alla concorrenza e offrire a tutti l’opportunità di valorizzare i propri talenti”.