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Fs, il 9 giugno parte orario estivo con 700 destinazioni al giorno

Fs, il 9 giugno parte orario estivo con 700 destinazioni al giornoRoma, 20 mag. (askanews) – Nuovi collegamenti per le mete turistiche estive, città d’arte e borghi. Più servizi intermodali e digitali a beneficio dei viaggiatori, per muoversi in maniera sempre più confortevole e sostenibile, anche grazie a nuove soluzioni combinate con treno, bus, nave o aereo. La Summer Experience 2024 del Polo Passeggeri del Gruppo FS – composto da Trenitalia (società capofila), Busitalia, Ferrovie del Sud Est e Fs Treni Turistici Italiani – prende il via il 9 giugno e si arricchisce con treni di ultima generazione acquistati anche con fondi Pnrr direttamente assegnati a Trenitalia.


Oltre 700 le destinazioni estive che possono essere raggiunte ogni giorno. Nel dettaglio, l’offerta estiva prevede quotidianamente più di 270 Frecce, per oltre 130mila posti offerti. Intercity e Intercity Notte viaggeranno verso più di 230 città (70 le mete estive). I 6mila treni al giorno del Regionale raggiungeranno in modo capillare oltre 1.700 destinazioni, di cui 500 a vocazione turistica. La rinnovata offerta estiva di FS Treni Turistici Italiani si arricchirà con l’Espresso Versilia e l’Espresso Riviera. Confermato l’Espresso Cadore che viaggerà tra Roma e Cortina. L’offerta del Polo Passeggeri è completata dagli oltre 9.700 collegamenti quotidiani di Busitalia in Veneto, Umbria e Campania e dalle circa 1.000 corse in treno e bus di Ferrovie del Sud Est in Puglia. Cresce l’offerta intermodale, con collegamenti verso 19 porti e 23 aeroporti, ai quali si aggiungono 12 rotte FrecciaLink, in connessione con le Frecce e 159 link per mete turistiche in connessione con i treni del Regionale.


“Il treno è protagonista della vita delle persone, non solo come mezzo di trasporto, ma anche come luogo e spazio nel quale è possibile consolidare e diffondere una cultura comune a favore della salute, dell’inclusione e della sostenibilità. La Summer Experience di Trenitalia che presentiamo oggi, ci consente di offrire un modello di eccellenza unico, grazie a migliaia di treni e bus che ogni giorno muovono milioni di persone”, ha affermato Stefano Cuzzilla, presidente di Trenitalia.

Banche Usa, Fed e regolatori arretrano su aumenti capitale per grandi

Banche Usa, Fed e regolatori arretrano su aumenti capitale per grandiRoma, 19 mag. (askanews) – La Federal Reserve e altri due regolatori statunitensi si stanno muovendo verso un nuovo piano che ridurrebbe in modo significativo un aumento di capitale obbligatorio di quasi il 20% per le banche più grandi del paese a seguito delle pressioni da parte di amministratori delegati del settore come Jamie Dimon di JPMorgan Chase. Lo riporta il Wall Street Journal.


Gli alti funzionari di tutte e tre le agenzie coinvolte nelle norme sui capitali in sospeso – la Federal Reserve, la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) e l’Office of the Comptroller of the Valuta (OCC) – stanno ancora discutendo revisioni sostanziali e tecniche e non vi è alcuna garanzia che un accordo verrà raggiunto, ha sottolineato il quotidiano statunitense. I tre regolatori bancari nel luglio 2023 avevano presentato una proposta per rivedere il modo in cui le banche con più di 100 miliardi di dollari in attività calcolano la liquidità che devono accantonare per assorbire potenziali perdite.

Ia, ricerca: in Europa un’azienda su 3 la introduce sul posto di lavoro

Ia, ricerca: in Europa un’azienda su 3 la introduce sul posto di lavoroRoma, 19 mag. (askanews) – L’applicazione dell’IA all’interno delle mansioni HR non è ancora un’urgenza per le aziende, ma la corsa agli investimenti è già iniziata. Lo rivela una recente indagine europea su larga scala condotta dal fornitore di servizi HR SD Worx su oltre 5.000 aziende e 18.000 dipendenti in 18 Paesi europei. Secondo la ricerca, a febbraio 2024 un’azienda europea su tre risultava essersi già impegnata per introdurre l’intelligenza artificiale nel proprio spazio lavorativo, sebbene il progetto non rientrasse tra le prime cinque sfide HR dell’anno. Al contempo, un dipendente su cinque è preoccupato del fatto che l’intelligenza artificiale possa assumere un gran numero di compiti.


L’intelligenza artificiale è ormai presente ovunque, sia nella nostra vita privata che sul luogo di lavoro, ma solo l’8% delle aziende europee ritiene che l’impiego dell’IA nelle operazioni HR rientri tra le 5 maggiori sfide del 2024. Secondo la maggioranza delle imprese intervistate, il benessere (37%), il reclutamento (34%), la fidelizzazione dei dipendenti (33%), il lavoro flessibile (27%) e l’esperienza dei dipendenti (27%) sono prioritarie, anche se alcuni Paesi come Francia, Germania, Romania e Svezia ritengono invece l’IA degna della massima attenzione.


Inoltre, è emerso come le aziende più grandi (oltre 2.500 impiegati) considerino questa sfida più significativa rispetto a quelle più piccole, possibilmente perché le loro dimensioni le portano a vedere maggiori sfide in termini di digitalizzazione e IA. Ciononostante, se l’esigenza sembra ancora contenuta, il potenziale è indubbiamente riconosciuto. Interrogati su quali funzioni, capacità e caratteristiche siano essenziali in un software payroll, l’intelligenza artificiale è risultata in fondo alla classifica (grafico 1), ma il 22% delle organizzazioni indica di utilizzare già la tecnologia AI nel proprio processo di payroll.


Nell’ambito del processo retributivo, l’IA viene utilizzata più spesso per monitorare la legislazione e apportare le modifiche necessarie, ad esempio in caso di emendamenti legislativi (39%), seguita dalla convalida permanente dei dati (34%), dalla classificazione dei dipendenti e di altri dati (34%) e dal rilevamento e dalla correzione delle deviazioni (33%). Di fatto, un’azienda europea su tre sta investendo per implementare l’intelligenza artificiale sul posto di lavoro e il 37% si sta impegnando economicamente per portare la generative AI nella processazione delle buste paga, oggi o nel futuro prevedibile.


L’area Italiana sembra una delle più interessate alle potenzialità evidenziate dall’IA in ambito HR. Se il quasi 34% delle aziende intervistate si vede d’accordo con l’avvento di un payroll pienamente digitalizzato ed automatizzato, nel frattempo il 28% fa già uso di generative AI all’interno del processo, classificando l’Italia al secondo posto per impiego a livello europeo subito dopo la Polonia (33%), il 36% sta investendo per ampliare l’impiego della generative AI nella propria azienda, il 45%, dato più alto in Europa, sta attivamente esplorando il potenziale della generative AI all’interno del posto di lavoro. Ma come viene o verrà impiegata principalmente l’IA all’interno del payroll e dei processi HR? Nel caso italiano, classificazione degli impiegati (35%), data analytics, predictions (30%) rilievo e correzione delle anomalie (32%) sono gli utilizzi maggiormente apprezzati. Mentre in Europa il supporto legislativo è l’applicazione ad oggi dominante, è invece pianificato dal 28% delle aziende italiane. Sebbene la maggior parte delle aziende non consideri l’IA una sfida importante, i dipendenti la pensano diversamente. Un dipendente su cinque tra quelli intervistati teme che l’IA generativa e altri tipi di IA si sostituiscano a un numero significativo di compiti. Non sorprende che questa percentuale sia in aumento, fino al 35% tra i dipendenti che già lavorano con l’IA generativa e altri tipi di IA. Tuttavia, l’indagine mostra anche che attualmente un dipendente su sei utilizza regolarmente l’IA nel proprio lavoro. Tra i responsabili delle risorse umane intervistati, il 29% prevede che l’IA renderà superflue alcune tipologie di lavoro. Inoltre, Più di sette dipendenti su dieci (73%) che utilizzano l’IA considerano questa tecnologia preziosa per il loro lavoro, affermando che li fa sentire molto più produttivi. “L’intelligenza artificiale può creare un valore significativo, una maggiore efficienza, un servizio clienti più rapido o insight interessanti che possono essere utilizzati dai responsabili delle risorse umane”, afferma Tom Saeys, COO di SD Worx. “Trovare il giusto equilibrio tra una tecnologia come l’IA e supporto umano è essenziale. In SD Worx incoraggiamo e implementiamo le innovazioni a beneficio dei nostri clienti e collaboratori. Siamo certi che questo non andrà a scapito dei posti di lavoro, ma anzi che ne verranno creati di nuovi. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale dell’IA è necessario un approccio diverso, una continua riqualificazione professionale e un processo di apprendimento permanente, sia per le aziende che per i dipendenti”. “Stiamo entrando nell’era di un HR management algoritmico, dove l’IA consentirà di automatizzare diverse attività HR e migliorare i processi decisionali”, dichiara Jan Laurijssen, HR Evangelist di SD Worx. “A questo fine, sarà importante di adottare un approccio equilibrato nell’utilizzo dell’IA, con un’attenzione adeguata al monitoraggio, alla supervisione e all’apprendimento continuo. I professionisti delle risorse umane dovranno ripensare radicalmente il proprio ruolo, accogliendo l’IA, comprendendone le implicazioni e preparandosi alle sue sfide, in modo da poterla sfruttare appieno per costruire una forza lavoro resiliente e dinamica”.

M.O.,Gantz a Nethanyahu:piano Gaza entro 8 giugno o lasciamo governo

M.O.,Gantz a Nethanyahu:piano Gaza entro 8 giugno o lasciamo governoRoma, 18 mag. (askanews) – Il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz ha rivolto un ultimatum al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, annunciando che se un piano per il governo postbellico di Gaza non sarà consolidato e approvato entro l’8 giugno, il suo Partito di Unità Nazionale si ritirerà dal governo.


“Considerazioni personali e politiche hanno cominciato a entrare negli aspetti più sacri della difesa di Israele”, ha detto Gantz in conferenza stampa, secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz. Gantz ha chiesto che entro l’8 giugno venga approvato un piano per realizzare sei obiettivi strategici: il ritorno degli ostaggi da Gaza; il rovesciamento del governo di Hamas e la smilitarizzazione di Gaza; l’istituzione di un’amministrazione congiunta statunitense, europea, araba e palestinese che gestirà gli affari civili di Gaza e costituirà la base per una futura autorità di governo alternativa; il rimpatrio dei residenti del nord di Israele che sono stati evacuati dalle loro case, nonché la riabilitazione delle comunità di confine di Gaza; la promozione della normalizzazione con l’Arabia Saudita; e l’adozione di uno schema per il servizio militare per tutti i cittadini israeliani.


“Primo Ministro Netanyahu – ha detto Gantz – stasera ti guardo negli occhi e ti dico: la scelta è nelle tue mani”, ha detto Gantz. “Il Netanyahu di dieci anni fa avrebbe fatto la cosa giusta. Siete disposti a fare la cosa giusta e patriottica oggi?. Il popolo di Israele ti sta guardando. Devi scegliere tra il sionismo e il cinismo, tra l’unità e la faziosità, tra la responsabilità e l’illegalità – e tra la vittoria e il disastro”, ha detto.

Stellantis, Urso: entro maggio puntiamo a intesa per 1 mln veicoli

Stellantis, Urso: entro maggio puntiamo a intesa per 1 mln veicoliRoma, 18 mag. (askanews) – Il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso punta a raggiungere entro questo mese un’intesa con Stellantis per l’aumento della produzione delgi stabilimenti del gruppo a 1 milione di veicoli annui.


“Noi sin dall’inizio della legislatura – ha detto Urso intervenendo al Festival della Politica a Fregene, alle porte di Roma – abbiamo riattivato il tavolo sull’automotive, comprensivo di tutto il settore, e poi d’intesa con Tavares (ceo di Stellantis, ndr) abbiamo insediato un tavolo Stellantis specifico con l’obiettivo di concordare con tutte le forze sindacali e con le regioni su cui insistono gli stabilimenti di Stellantis, e con l’Anfia, l’associazione di settore che rappresenta questo straordinario indotto automobilistico italiano, che è un orgoglio del made in Italy e che ci è invidiato dalle altre nazioni europee, gli strumenti che anche il governo dovrebbe mettere in campo per consentire all’azienda di raggiungere un obiettivo più ambizioso, quello di un milione di veicoli, tra auto e veicoli commerciali prodotti nel nostro Paese”. “Penso – ha affermato Urso – che entro il mese di maggio dovremo riuscire a raggiungere questa intesa, tra l’altro credo che il 28 di maggio abbiamo convocato gli ultimi due tavoli di questa fase che analizza stabilimento per stabilimento come puo’ crescere la produzione, i modelli più innovativi, la formazione dei lavoratori e le relazioni con l’indotto. Perchè non si tratta solo di realizzare un milione di veicoli, si tratta di realizzare modelli innovativi, di investire in ricerca e innovazione, in formazione professionale, in efficientamento energetico e anche in un piano di programmazione che possa consentire alla nostra filiera dell’indotto di reggere la sfida. Penso che tutto questo possa, anzi debba definirsi entro maggio, e su questo stiamo lavorando in maniera serrata. Nel contempo, ma l’ho detto con assoluta trasparenza, stiamo lavorando perchè si insedino anche altre case automobilistiche. Quando qualcuno mi dice: ma come veicoli cinesi. Ma è meglio produrli in Italia con le regole italiane ed europee, con l’indotto della nostra componentistica, piuttosto che importarle e venderle nelle reti nazionali”.

A Livorno sequestrate 134 Fiat Topolino, con tricolore ma non made in Italy

A Livorno sequestrate 134 Fiat Topolino, con tricolore ma non made in ItalyRoma, 18 mag. (askanews) – Sequestro al porto di Livorno di 119 Fiat Topolino e di 15 Fiat Topolino Dolcevita della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. I 134 mezzi, elettrici sulle fiancate riportavano dei piccoli adesivi con la bandiera italiana. Per tale motivo i militari delle Fiamme gialle e i funzionari dell’ente statale hanno contestato a Stellantis – la multinazionale che, oltre ad altri 13 marchi, include anche quello torinese della Fiat – la fallace indicazione sull’origine del prodotto, che non era “made in Italy”, ma fabbricato in Marocco e giunto a Livorno su una nave merci.


Pronta la replica di Stellantis Italia che con un suo portavoce ricostruisce la vicenda e sottolinea che “L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza hanno sottoposto a sequestro presso il porto di Livorno alcune Topolino in fase di importazione dal Marocco, Paese di fabbricazione dei veicoli, ritenendo che un piccolo adesivo riportante i colori della bandiera italiana apposto sulle portiere potesse costituire una fallace indicazione della origine dei beni. L’adesivo in questione – sottolinea il portavoce di Stellantis Italia – aveva la sola finalità di indicare l’origine imprenditoriale del prodotto. Infatti, il design della nuova Topolino, che è una auto storica per Fiat sin dal 1936, è stato ideato e sviluppato a Torino da un team di professionisti del Centro Stile FIAT di Stellantis Europe S.p.A., società italiana”. Il portavoce aggiunge che “peraltro, la Società sin dal momento della presentazione del nuovo modello è sempre stata chiara nel dichiarare che questo viene fabbricato in Marocco. Riteniamo dunque di avere operato nel pieno rispetto delle norme, comunicando in modo trasparente il Paese di produzione delle Topolino, senza alcun intento decettivo nei confronti dei consumatori. In ogni caso, per risolvere ogni questione è stato deciso di intervenire sui veicoli in sequestro con la rimozione dei piccoli adesivi previa autorizzazione delle Autorità”.

Livorno,sequestrate 134 Fiat Topolino,con tricolore ma non made in Italy

Livorno,sequestrate 134 Fiat Topolino,con tricolore ma non made in ItalyRoma, 18 mag. (askanews) – Sequestro al porto di Livorno di 119 Fiat Topolino e di 15 Fiat Topolino Dolcevita della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. I 134 mezzi, elettrici sulle fiancate riportavano dei piccoli adesivi con la bandiera italiana. Per tale motivo i militari delle Fiamme gialle e i funzionari dell’ente statale hanno contestato a Stellantis – la multinazionale che, oltre ad altri 13 marchi, include anche quello torinese della Fiat – la fallace indicazione sull’origine del prodotto, che non era “made in Italy”, ma fabbricato in Marocco e giunto a Livorno su una nave merci.


Pronta la replica di Stellantis Italia che con un suo portavoce ricostruisce la vicenda e sottolinea che “L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza hanno sottoposto a sequestro presso il porto di Livorno alcune Topolino in fase di importazione dal Marocco, Paese di fabbricazione dei veicoli, ritenendo che un piccolo adesivo riportante i colori della bandiera italiana apposto sulle portiere potesse costituire una fallace indicazione della origine dei beni. L’adesivo in questione – sottolinea il portavoce di Stellantis Italia – aveva la sola finalità di indicare l’origine imprenditoriale del prodotto. Infatti, il design della nuova Topolino, che è una auto storica per Fiat sin dal 1936, è stato ideato e sviluppato a Torino da un team di professionisti del Centro Stile FIAT di Stellantis Europe S.p.A., società italiana”. Il portavoce aggiunge che “peraltro, la Società sin dal momento della presentazione del nuovo modello è sempre stata chiara nel dichiarare che questo viene fabbricato in Marocco. Riteniamo dunque di avere operato nel pieno rispetto delle norme, comunicando in modo trasparente il Paese di produzione delle Topolino, senza alcun intento decettivo nei confronti dei consumatori. In ogni caso, per risolvere ogni questione è stato deciso di intervenire sui veicoli in sequestro con la rimozione dei piccoli adesivi previa autorizzazione delle Autorità”.

Giorgetti:avvilente soldi Stato per rifare castelli e non per scuole

Giorgetti:avvilente soldi Stato per rifare castelli e non per scuoleRoma, 18 mag. (askanews) – “E’ avvilente trovare oggi limiti nella capacità di spesa a causa di politiche che hanno preferito dare soldi per ristrutturare castelli a spese dello Stato anzichè finanziare, per esempio, le scuole materne. E anziché investire sui nostri figli e nipoti si è preferito fare debito che graverà su di loro”. Lo ha detto il Ministro dell’Economia delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in un messaggio video inviato ai circa 1300 partecipanti ai lavori del Convegno nazionale della FISM in occasione del 50mo di fondazione. La FISM, Federazione Italiana Scuole Materne, raggruppa circa 9000 realtà educative in tutto il territorio nazionale.


“Le scuole paritarie – ha detto Giorgetti secondo la trascrizione del suo messaggio diffusa oggi dalla Fism – sono un tassello fondamentale nel complesso sistema di pesi e contrappesi che impattano sulla demografia del Paese. Un tassello fondamentale che a volte paga il prezzo della miopia della politica. Lo sguardo della politica è spesso a breve termine, a breve periodo. Le scelte che non rendono immediatamente non sono tra quelle che figurano in cima alla lista delle priorità mentre, in realtà, come ministero dell’Economia preferirei che ci fossero investimenti che supportassero le scuole dell’infanzia, le famiglie, come sapete benissimo abbiamo cercato di fare con l’ultima legge di bilancio. E’ avvilente trovare oggi limiti nella capacità di spesa a causa di politiche che hanno preferito dare soldi per ristrutturare castelli a spese dello Stato anzichè finanziare, per esempio, le scuole materne. E anziché investire sui nostri figli e nipoti si è preferito fare debito che graverà su di loro”. “Nonostante questo con testardaggine e determinazione – ha ancora affermato Giorgetti secondo la trascrizione diffusa dalla Fism – abbiamo iniziato a introdurre diverse misure per i figli e la famiglia a partire dalla deducibilità delle spese scolastiche all’assegno unico per sostenere i costi del mantenimento dei figli. Sono stati numerosi gli investimenti per la creazione e ristrutturazione di asili nido e scuole dell’infanzia grazie alle risorse del Pnnr. E’ chiaro che sostenere le scuole dell’infanzia contribuisce a contrastare il calo demografico. Infatti, secondo diverse ricerche, la natalità non solo è legata al reddito delle famiglie ma anche al costo- opportunità di avere i figli. La maggior presenza e forza delle scuole dell’infanzia è fondamentale e direi proprio centrale nella strategia che dobbiamo intraprendere”.

Giorgetti alla 14esima tappa del Giro-E d’Italia con la GdF

Giorgetti alla 14esima tappa del Giro-E d’Italia con la GdFMilano, 18 mag. (askanews) – Sul lungolago di Desenzano del Garda (BS) è arrivata la 14esima tappa del Giro d’Italia e del Giro-E. In occasione delle celebrazioni per il 250esimo Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, al Giro-E d’Italia partecipano anche finanzieri e atleti delle Fiamme Gialle, in sella a biciclette elettriche monoscocca e brandizzate. In testa al team, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, affiancato dal Generale di Corpo d’Armata Leandro Cuzzocrea, Capo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza.


“Con piacere prendo parte a questa manifestazione sportiva. La partecipazione della Guardia di Finanza in occasione dei 250 anni del Corpo, testimonia l’impegno nella promozione di uno stile di vita sano sostenendo i valori dello sport”, ha detto il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. In questa tappa il Corpo ha preso parte con una squadra di eccellenza, capitanata da Stefano Battistelli, ex nuotatore di fama internazionale. Della squadra fanno parte anche il Generale di Brigata Mario Salerno, aiutante di Campo del Ministro Giorgetti, il Generale di Brigata Luigi Macchia, Coordinatore del Comitato degli eventi sportivi per il 250esimo Anniversario e il Maresciallo Gianluca Bosatra, in servizio al Comando Provinciale di Pavia. Il Giro-E d’Italia si concluderà il 26 maggio a Roma.

Confindustria dice che l’economia è in crescita ma a velocità diverse

Confindustria dice che l’economia è in crescita ma a velocità diverseRoma, 18 mag. (askanews) – L’economia italiana è in crescita, ma a velocità diverse: bene i servizi, record per il turismo, male l’industria. Questo il quadro in chiaroscuro fornito dall’ultima congiuntura flash del Centro studi di Confindustria relativa maggio.


In particolare, rileva il Csc, nel primo trimestre 2024 il Pil italiano è cresciuto (+0,3%), anche se la produzione dell’industria e i consumi di beni si sono contratti. In positivo il turismo (su livelli record), i servizi (in moderata crescita) e l’export netto. Agiscono negativamente i problemi nei trasporti mondiali di merci, l’energia ancora cara, i tassi ai massimi. La fiducia di famiglie e imprese è in calo. Industria ancora giù. A marzo si è avuta un’ulteriore flessione di Real time turnover nell’industria, dopo quella lieve di febbraio; insieme al calo delle scorte, ciò è coerente con la riduzione registrata dalla produzione (-0,5% a marzo, -1,3% nel 1° trimestre). Per aprile, indicatori tutti negativi: l’Hcob Pmi è scivolato di nuovo in area di contrazione (47,3 da 50,4); l’indagine rapida Csc mostra un lieve peggioramento delle attese sulla produzione; continua l’altalena, su bassi livelli, della fiducia delle imprese manifatturiere.