La Ue taglia le previsioni di inflazione nell’eurozonaRoma, 15 mag. (askanews) – La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di inflazione dell’area euro: dopo il 5,4% del 2023 dovrebbe rallentare al 2,5% sulla media di quest’anno e al 2,1% nel 2025. Le nuove stime sono contenute nelle previsioni economiche di primavera, tre mesi fa l’esecutivo comunitario indicava una inflazione media 2024 al 2,7% e un 2,2% sul prossimo anno. Per l’area euro l’obiettivo della Bce è una inflazione al 2%. E’ ampiamente atteso un primo taglio dei tassi di interesse da parte dell’istituzione monetaria al consiglio direttivo del 6 giugno.
Istat: 5,7 mln di persone in povertà assoluta, top dal 2014Roma, 15 mag. (askanews) – Per l’effetto del forte rialzo dell’inflazione degli ultimi tre anni le spese per consumo delle famiglie sono diminuite in termini reali ed è aumentata la distanza tra le famiglie più e meno abbienti. Questo aumento della sofferenza economica si è riflessa nel contemporaneo peggioramento degli indicatori di povertà assoluta, che ha colpito nel 2023 il 9,8% della popolazione, raggiungendo livelli mai toccati negli ultimi 10 anni (per un totale di 2 milioni 235mila famiglie e di 5 milioni 752mila individui in povertà). E’ quanto rileva il rapporto annuale dell’Istat.
L’incremento di povertà assoluta ha riguardato principalmente le fasce di popolazione in età lavorativa e i loro figli. Il reddito da lavoro, in particolare quello da lavoro dipendente, ha visto affievolirsi la sua capacità di proteggere individui e famiglie dal disagio economico. Gli indicatori di povertà negli ultimi 10 anni mostrano una convergenza territoriale tra le ripartizioni, ma verso una situazione di peggioramento.Tra il 2020 e il 2022 l’erogazione del reddito di cittadinanza ha permesso di uscire dalla povertà a 404mila famiglie nel 2020, 484mila nel 2021 e 451mila nel 2022. Per quanto riguarda gli individui, l’uscita dalla povertà ha riguardato 876mila persone nel 2020 e oltre un milione nel 2021 e nel 2022. Senza il RdC, l’incidenza di povertà assoluta familiare nel 2022 sarebbe stata superiore di 3,8 e 3,9 punti percentuali rispettivamente nel Sud e nelle Isole.
Istat: in 3 anni Pil italiano oltre media Ue, bene mercato lavoroRoma, 15 mag. (askanews) – Nella fase di ripresa dallo choc del 2020, l’Italia è l’economia che, tra le quattro maggiori dell’Ue, è cresciuta a un ritmo più elevato, recuperando il livello del Pil di fine 2019 già nel terzo trimestre del 2021. Alla crescita si è associato il buon andamento del mercato del lavoro. E’ quanto rileva il rapporto annuale dell’Istat.
Nel confronto con l’ultimo trimestre del 2019, a fine del 2023 il livello del Pil era superiore del 4,2% in Italia, del 2,9% in Spagna, dell’1,9% in Francia e dello 0,1% in Germania.
Bce, serve stretto monitoraggio su IA generativa nella FinanzaRoma, 15 mag. (askanews) – L’intelligenza artificiale porta possibile benefici ma anche potenziali rischi sistemici per le banche così come per l’intero sistema finanziario. Il balzo tecnologico in avanti che molti si attendono dalla IA generativa potrebbe risultare un motore di progresso economico con ricadute positive per consumatori, imprese per l’insieme dell’economia. “L’IA può aumentare l’efficienza dell’intermediazione finanziaria tramite una capacità di gestire le informazioni più veloce e ampia, che supporti le scelte e i processi decisionali, il tutto potrebbe rafforzare il sistema finanziario e contribuire anche alla stabilità”.
Al tempo stesso, “le sfide associate con l’IA limitano la sua solidità e aumentano i rischi correlati a pregiudizi, errori, illusioni o abusi. Questi elementi potrebbero distorcere i risultati sui mercati finanziari, danneggiare la solidità del sistema operativo o viziare in modo sistematico i processi decisionali e di gestione del rischio” delle banche. Sono le conclusione a cui giugne uno studio pubblicato dalla Bce (The rise of artificial intelligence: benefits and risks for financial stability), anticipato rispetto al rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria. Secondo l’analisi, le implicazioni sistemiche della IA dipenderanno dai livelli di penetrazione tecnologica e dal grado di concentrazione del settore degli operatori specializzati, elementi “che sono difficili da prevedere”. L’utilizzo dell’IA in generale e della sua diffusione nel settore finanziario è ancora in evoluzione. “Al di là di qualunque altra considerazione, dato i suoi ampi potenziali effetti, così come le ricadute morali e etiche dell’abuso dell’IA, servono ulteriori accertamenti”.
Un abuso o un uso distorto di queste tecnologie potrebbe avere “ricadute sulla fiducia del pubblico nell’intermediazione finanziaria, che è un elemento chiave della stabilità. Per questo l’attuazione dell’IA nel sistema finanziario deve essere monitorata attentamente mentre la tecnologia si evolve – avverte lo studio -. Andrebbero infine prese in considerazione iniziative regolamentari se dovessero emergere fallimenti di mercato che non possono essere gestiti nell’attuale quadro prudenziale”.
Ue, Giorgetti: con regole banche più solide, ma competitività penalizzataMilano, 14 mag. (askanews) – “La regolamentazione europea introdotta in questi anni ha fatto sì che il sistema europeo del credito delle banche e del sistema finanziario siano tra i più solidi in assoluto, peccato che questa regolamentazione vada contro la competitività del sistema europeo, perché queste regole non consentono di erogare finanziamenti alle imprese del sistema economico delle economie reali in modo più flessibile o agile tipo quello che avviene negli Stati Uniti”. E’ quanto ha sostenuto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato in videocollegamento a un convengo a Milano. “È chiaro – ha proseguito – che gli Usa hanno meno regolamentazione e ogni tanto fallisce qualche banca, come abbiamo visto, poi interviene magari il Tesoro. Però l’applicazione rigida e puntuale dei metodi di Basilea 3 in Europa e la non altrettanto messa in applicazione dei principi di Basilea 3 negli Stati Uniti crea una differente competitività per le imprese che in Europa non possono ricevere credito ma lo ricevono negli Usa. Il tema che ci poniamo come ministri finanze europee è come bilanciare garanzie di solidità del sistema ma di non gravarlo da oneri e regolamenti di procedure insostenibili per l’erogazione di credito alle economie”. Anche per questo, ha rilevato il ministro, l’Unione bancaria “non dico che sia un sogno… Ieri sera abbiamo fatto una discussione su questo punto, c’è un auspicio che dovrebbe produrre economica ed efficienza nel mercato dei capitali europei. Il problema é che ogni Paese difende le proprie prerogative e specificità”. Bos
Costantino Ivoi nuovo Amministratore Delegato di Strada dei ParchiRoma, 14 mag. (askanews) – Strada dei Parchi Spa rende noto che Costantino Ivoi è stato nominato Amministratore Delegato, prendendo il timone della concessionaria delle autostrade A24 e A25 dalle mani di Riccardo Mollo. Ivoi, informa una nota, vanta un solido e qualificato curriculum nel settore autostradale; già Amministratore Delegato di SAT (Società Autostrada Tirrenica) e RAV (Raccordo Autostradale Valle d’Aosta), ha maturato importanti esperienze pregresse in Autostrade per l’Italia, dove è stato anche Controller di Gruppo e Direttore di Tronco a Cassino, e, prima ancora, nel settore della consulenza strategica, in The Boston Consulting Group.
All’Amministratore Delegato uscente va il ringraziamento dell’Azionista per aver traghettato la Società nel lungo e complesso contenzioso con lo Stato, a seguito della revoca in danno della concessione e successivo reintegro nella gestione delle autostrade A24/A25. Al nuovo Amministratore Delegato il compito di continuare a tracciare il percorso della Società all’insegna dell’attenzione per il cliente e della valorizzazione di un territorio straordinario, in un contesto caratterizzato dalla sfida di completare l’adeguamento dell’infrastruttura ai più avanzati standard di sicurezza e di innovazione.
Giorgetti: rinvieremo la sugar tax a gennaio 2025Roma, 14 mag. (askanews) – La sugar tax “anche io non sono contento che entra in vigore. Ricordo che l’ultima legge di bilancio aveva fatto uno sforzo per rinviare l’entrata in vigore il 1 luglio. Noi abbiamo fatto con quell’emendamento un ulteriore sforzo e dimezzato l’importo previsto. Ora stiamo facendo uno sforzo ulteriore per trovare una copertura finanziaria per rinviarne l’entrata in vigore al 1 gennaio 2025 e credo che alla fine ci arriveremo”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato a Il Giorno de La Verità.
Dombrovskis: su sforamenti limitati procedura Ue deficit evitabileRoma, 14 mag. (askanews) – La Commissione europea ribadisce che i Paesi che hanno sforato in maniera solo lieve il limite del 3% sul rapporto deficit-Pil, e solo in maniera temporanea, potrebbero evitare l’apertura di una procedura per deficit eccessivo.
“Non abbiamo preannunci da fare. Il lavoro sulla valutazione delle performance di Bilancio dei Paesi è in corso e la proposta per avviare procedure per deficit eccessivo sarà parte del pacchetto del semestre europeo, che attualmente è previsto il 19 giugno”, ha affermato il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, rispondendo ad una domanda nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin. “Per quanto riguarda i criteri” per avviare le procedure ci sta il limite del 3% tra disavanzo e Pil “ma nei casi in cui la violazione è limitata e temporanea si possono valutare i ‘fattori rilevanti’, che possono portare alla conclusione di non aprire la procedura. Ma questa – ha concluso – è un’analisi che la commissione farà nei prossimi mesi”.
Pnrr, Ecofin ha adottato modifiche ai piani di Italia e SpagnaRoma, 14 mag. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’Ue hanno avuto “uno scambio positivo” oggi all’Ecofin “sulla ripresa economica in Europa e sull’attuazione dei Pnrr. Ci sono stati alcuni ritardi ma ora l’attuazione sta migliorando e gli esborsi dovrebbero raggiungere 300 miliardi per la fine dell’anno”. Lo ha riferito il ministro delle Finanze del Belgio, il Paese che ha la presidenza di turno dell’Ue, Vincent van Peteghem, nella conferenza al termine delle riunioni.
L’Ecofin, ha precisato, ha adottato le revisioni dei Pnrr di Spagna e Italia, che peraltro per ammontare assoluto sono i più consistenti. Alle riunioni si è anche discusso di invecchiamento delle popolazioni: “dobbiamo essere consapevole dell’impatto che ha sulla nostra sostenibilità”, ha detto il ministro belga.
Anglo American cede platino e altri attivi e punta su 3 rami chiaveRoma, 14 mag. (askanews) – Anglo American ha annunciato un profondo riassetto delle sue attività, che prevede la rifocalizzazione su tre segmenti chiave e la cessione di alcuni rami nell’ambito del suo rifiuto di cedere alle offerte di acquisizione della rivale Bhp. Con un comunicato diffuso oggi, che verrà seguito da una presentazione a tarda mattina, il gruppo minerario spiega che intende semplificare la struttura e il suo portafogli di attività per rilanciare in maniera duratura il miglioramento delle performance.
In questo ambito intende disinvestire alcune attività sull’estrazione di carbone per la produzione di acciaio; cedere la Anglo American Platinum; infine di cedere le attività sull’estrazione di diamanti della filiale De Beers. Per quanto riguarda il suo modello di attività, Anglo American intende riposizionarsi sui segmenti chiave. Estrazione produzione di rame, dove detiene 3 dei 10 maggiori siti produttivi in Sudamerica. Produzione di minerale di ferro di alta qualità, con l’ottica di migliorare i livelli di “decarbonizzazione” della produzione e sfruttare le attività in Brasile e Sudafrica. Infine concentrarsi sul segmento dei fertilizzanti.
“Ci attendiamo che questa radicale semplificazione fornirà un aumento sostenibile nella creazione di valore un cambio di passo nelle performance operative nelle riduzioni dei costi”, afferma l’amministratore delegato Duncan Wanblad citato nel comunicato. Ieri anglo American aveva respinto l’offerta di acquisizione e fusione che era stata rivista da Bhp, una operazione interamente mediante scambio di azioni su cui aveva rilanciato non l’ammontare ma la quota con cui uscirebbero gli azionisti Anglo. (fonte immagine: Anglo American).