Ita-Lufthansa, Spohr: ci attendiamo ok da Bruxelles per l’estateRoma, 7 mag. (askanews) – A Lufthansa sull’acquisizione di Ita “ci attendiamo una decisione positiva da Bruxelles per l’estate, perché tutti hanno benefici da questa fusione”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr durante una presentazione all’assemblea degli azionisti del gruppo tedesco.
“Ita e i suoi addetti diventano di nuovo redditizi nel gruppo Lufthansa e rafforzeranno la concorrenza nel settore – ha aggiunto – creando nuove opportunità di crescita”. (fonte immagine: streaming Lufthansa).
Germania, a marzo si smorza calo ordini industria e export risaleRoma, 7 mag. (askanews) – Nuovo calo a marzo per gli ordinativi dell’industria in Germania, un meno 0,4% rispetto al mese precedente che segna uno smorzamento della contrazione dopo il meno 0,8% di febbraio. Secondo Destatis, la dinamica di contrazione su base annua si è nettamente moderata al meno 1,9% dopo il meno 8,8% di febbraio.
Sempre l’agenzia federale di statistica riporta invece sviluppi più incoraggianti sul fronte del commercio con l’estero: a marzo le esportazioni della Germania hanno mostrato una risalita dello 0,9% rispetto al mese precedente, a quota 134,1 miliardi di euro. Nel confronto su base annua risultano aumentate dell’1,2%. Le importazioni sono salite dello 0,3% in un mese, a quota 111,9 miliardi, in questo caso nel confronto su base annua restano in calo del 3%. Marzo si è chiuso con un surplus degli scambi commerciali pari a 22,3 miliardi di euro.
UniCredit: utile primo trimestre a 2,6 miliardi (+24%) sopra atteseMilano, 7 mag. (askanews) – UniCredit ha chiuso il primo trimestre 2024 con un utile netto pari a 2,6 miliardi, in crescita del 24% su anno, ben oltre le attese degli analisti, ed un RoTE del 23%. I ricavi netti salgono a 6,3 miliardi (+7,5%), con un margine netto di interesse pari a 3,6 miliardi e commissioni pari a 2,1 miliardi. A fine marzo, il CET1 ratio è salito al 16,23%.
La banca ha alzato la guidance sull’utile netto per il 2024 ad oltre 8,5 miliardi, così come le distribuzioni totali a valere sull’utile 2024 sono aumentate a in linea con le distribuzioni relative al 2023. L’accantonamento e il payout del dividendo rimangono invariati al 40% dell’utile netto, con la parte restante nella forma di riacquisto di azioni proprie. UniCredit intende impiegare o distribuire agli azionisti il suo capitale in eccesso al più tardi entro il 2027. Escludendo opzioni di crescita inorganica, prevede che le distribuzioni totali annue medie tra l’esercizio 2025 e 2026 saranno superiori alle distribuzioni relative al 2024, con una politica sui dividendi pari o superiore al 40% e riacquisti di azioni proprie con limite massimo corrispondente alla generazione organica di capitale in combinazione con l’impiego del capitale in eccesso. Nell’eventualità invece in cui il capitale in eccesso dovesse essere utilizzato per opportunità di crescita inorganica, che sarebbero intraprese secondo criteri stringenti, sottolinea UniCredit, il livello delle distribuzioni annuali nel periodo degli esercizi 2025-26 dipenderebbe dal rendimento delle acquisizioni, che dovrebbero presentare rendimenti post sinergie vantaggiosi rispetto a quello derivante dal riacquisto di azioni proprie.
“Abbiamo iniziato l’anno su basi estremamente solide con un utile netto di 2,6 miliardi, in rialzo del 24% su base annuale, superando in pieno le aspettative in tutte le linee principali”, ha dichiarato l’AD Andrea Orcel. “Continueremo a dimostrare una redditività strutturale elevata in modo sostenibile e ritorni per gli azionisti tra i migliori nel settore in contesti macroeconomici mutevoli”.
L’immagine usata da Panetta per spiegare la “tokenizzazione”Roma, 6 mag. (askanews) – La “tokenizzazione” è un tema “molto importante ed è il prossimo passo nell’evoluzione delle Cbdc”, le future possibili valute digitali delle Banche centrali. Ne ha parlato Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, durante un dibattito all’Innovation Summit della Banca dei regolamenti internazionali (Bri), in cui per spiegare opportunità e rischi di queste innovazioni tecniche ha fatto ricorso a un originale paragone: con l’uso del guardaroba a teatro.
Tokenizzazione è un neologismo derivato dal termine inglese token, che è una sorta di “gettone” digitale basato su tecnologie blockchain per rappresentare un valore o un diritto. Questi sistemi hanno visto aumentare la loro diffusione con la finanza digitale e tipicamente con i criptoasset. “L’idea della tokenizzazione non è nuova. Quello che è nuovo la tecnologia – ha spiegato Panetta -. Cosa sono i token? In generale sono una rappresentazione di qualcos’altro, perché vogliamo usarlo in maniera più facile. Lasciatemi fare un esempio semplice. Immaginate di andare a teatro, quando lasciate il cappotto al guardaroba ricevete un biglietto, un token, da portare nel teatro. E il token, il biglietto, entrerà molto facilmente in tasca, molto più facile che portarsi dietro il cappotto”.
“All’atto pratico la tokenizzaizone riduce le frizioni su trasporto e scambio”. Ma ci sono degli elementi da tenere presenti: “Prendete l’esempio del cappotto: accetto il token, il biglietto, sulla base del presupposto che la persona che me lo consegna custodirà il cappotto e poi me lo ridarà quando torno indietro. Ma cosa succederebbe se non lo facesse? Questo semplice esempio mostra che la tokenizzazione offre non solo opportunità ma anche rischi; e per capire pienamente le sue opportunità e i suoi rischi dobbiamo guardare oltre il token, alle piattaforme su cui i token vengono quotati e scambiati, e alle tecnologie”. Panetta è anche presidente del Comitato su infrastrutture di pagamento e mercati (Cpmi) della Bri e del Gruppo di coordinamento sui pagamenti transfrontalieri del Financial Stability Board. Inoltre, prima di rilevare la guida di Bankitalia era nel Comitato esecutivo della Bce, dove aveva la delega sui sistemi di pagamento e dove ha curato tutta la prima fase di di studio dell’euro digitale.
“Le piattaforme possono facilitare una serie di funzioni. Questo può portare a potenziare le efficienze, tagliando fuori intermediari, ma come ho detto implica anche rischi addizionali. Per esempio cosa succede se un token non rappresenta sulla base del rapporto uno-a-uno l’asset sottostante? In quel caso non posso escludere di perdere valore o di ritrovarmi addirittura con un token privo di valore”, ha avvertito il governatore. “Lo stato legale del token deve essere chiaro e il detentore dell’asset deve essere realmente informato” sulle sue caratteritiche. E “qui si va oltre la questione regolamentare, ci sono anche rischi di cyber sicurezza, rischi sulle piattaforme e tante altre fonti di rischio”. Quindi bisogna tenere presente tutto questo quadro e questi fattori, e in questo ambito “la tokenizzazione è una opportunità per migliorare le transazioni – ha osservato – e molte Banche centrali sono ora coinvolte su progetti” ad essa correlata per le Cbdc. (fonte immagine: streaming video Bis).
Panetta: su Cbdc cruciali sicurezza, efficienza e accessibilitàRoma, 6 mag. (askanews) – Nel mondo 9 banche centrali su 10 stanno “esplorando” le possibilità legate all’eventuale creazione di valute digitali ufficiali (Cbdc) e in generale in questa fase stanno valutando “quali debbano essere le caratteristiche di design e quali elementi, delle soluzioni attualmente esistenti, andrebbero utilizzati per evitare effetti indesiderati sul mercato mercato dei pagamenti”. Lo ha affermato Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, intervendo ad un dibattito durante l’Innovation Summit della Banca dei regolamenti internazionali (Bri).
Per fare questo le Banche centrali “devono impegnarsi con una ampia gamma di portatori di interessi (stakeholder) e con il grande pubblico”, ha proseguito. Panetta ha guidato tutta la prima fase di studio dell’euro digitale, mentre era nel Comitato esecutivo della Bce, e dallo scorso novembre è presidente del Comitato su infrastrutture di pagamento e mercati (Cpmi) della Bri e del Gruppo di coordinamento sui pagamenti transfrontalieri del Financial Stability Board.
In sintesi, secondo il banchiere centrale, “complessivamente lo scopo ultimo per una Banca centrale sulle Cndc è assicurare che vi siano opportunità addizionali, per venire incontro alle domande del pubblico e dei partecipanti di mercato, mediante strumenti sicuri, efficienti e accessibili”. “Le Cbdc possono anche migliorare i pagamenti trans frontalieri, aumentando la velocità e riducendo i costi costi. Ma ovviamente deve essere chiaro che la decisione se adottarle è una decisione ‘sovrana’, da parte dei governi e questo – ha concluso Panetta – mette rilievo l’importanza della cooperazione” tra istituzioni.
Bri, Carstens: IA ci mette di fronte a interrogativi difficiliRoma, 6 mag. (askanews) – L’intelligenza artificiale salita di recente in coma all’agenda “apre interrogativi molto difficili. Ho parlato dell’accelerazione dell’innovazione. Oggi i progressi sull’intelligenza artificiale vengono misurati in termini di mesi e talvolta in termini di settimane. Quindi quale approccio suggerire per adottare strumenti di intelligenza artificiale: progressi incrementali o balzi quantistici?”. Lo si è chiesto il direttore della Banca dei regolamenti internazionali, Augustin Carstens, nel suo intervento in apertura dell’Innovation Summit organizzato dall’istituzione di Basilea.
“Non conosco la risposta e spero che mi aiuterete a trovarla. In ogni caso il messaggio chiave che voglio lanciare in questo summit – ha detto – è che la magia dell’innovazione è aperta a possibilità che prima non c’erano”.
Conti pubblici, Fitch conferma rating (BBB) e outlook stabileRoma, 3 mag. (askanews) – Fitch Ratings ha confermato il rating dell’Italia a “BBB” con un outlook stabile. Lo scrive l’agenzia di ranting sul proprio sito.
“Il rating dell’Italia – spiega Fitch – è supportato dalla sua economia ampia, diversificata e ad alto valore aggiunto, dall’appartenenza all’Eurozona e da istituzioni forti rispetto alla mediana del gruppo di pari. Queste caratteristiche del credito sono bilanciate da fondamentali macroeconomici e fiscali deboli, in particolare un debito pubblico molto elevato, ampi deficit di bilancio dopo la pandemia, un potenziale di crescita economica contenuto. Il tutto reso più difficile recentemente da un contesto di rendimenti più elevati”. “Le prospettive stabili – prosegue – riflettono la proiezione di Fitch per una riduzione del deficit a circa il 3% del Pil entro il 2026, con la prevista maggiore esecuzione di progetti finanziati dall’UE che forniscono un sostegno moderato alla crescita e un’ampia stabilità della coalizione, che limita il rischio politico più marcato . Tuttavia, la spesa significativamente più elevata del previsto per crediti d’imposta legati all’edilizia lo scorso anno ha collocato il debito su una traiettoria ascendente e aumentato le esigenze di finanziamento, con rischi associati di rendimenti più elevati sulle nuove emissioni di debito e di mancato rispetto delle norme fiscali dell’Ue”.
A Torino nasce la fondazione Ai4Industry, via italiana al techTorino, 3 mag. (askanews) – La via italiana all’intelligenza artificiale passa da Torino, città simbolo del fare che è stata scelta come sede della fondazione Ai4Industry. Il centro ridurrà le distanze tra mondo della ricerca e imprese, per guidare la transizione e accelerare l’applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’automotive, dell’aerospazio e della manifattura.
In campo lo stato mette 20 milioni di euro, ma come ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, “i target sono sfidanti: entro 3 anni le entrate da risorse esterne devono essere pari al fondo di dotazione dello stato” ed “entro 5 anni i proventi da collaborazione industriale dovranno superare la dotazione pubblica”. La fondazione, guidata dal presidente Fabio Pammolli, si inserisce in una infrastruttura nazionale che scommette sullo sviluppo dell’Ia con l’intensa attività di ricerca, la potenza di calcolo del supercomputer Leonardo, il design dei chip di ultima generazione della fondazione Chips.IT di Pavia e i capitali di rischio messi a disposizione da Cdp Venture Capital.
“Questa fondazione è legata al sistema industriale: siamo consapevoli che dobbiamo fornire gli strumenti alle nostre imprese per poter cogliere le opportunità di questa straordinaria sfida tecnologica ed essere sempre più competitive nell’economia globale”, ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. La sede della fondazione sarà inizialmente nella la struttura ‘farfalla’ del grattacielo della Regione Piemonte, in attesa di individuare un quartier generale definitivo. Potranno aderire a Ai4Industry imprese ed enti pubblici pagando un ticket da 100mila euro l’anno e mettendo a disposizione le conoscenze tecniche, le risorse infrastrutturali e le apparecchiature. Nel contesto globale, ha chiosato Giorgetti, “se ci concentriamo sull’intelligenza artificiale applicata alla manifattura possiamo dire la nostra”.
Assicurazioni, Ivass: nel 2023 reclami dei consumatori +10,9%Roma, 3 mag. (askanews) – Lo scorso anno si è chiuso con un balzo del 10,9% sui reclami da parte dei consumatori presso le imprese di assicurazioni che operano in Italia. L’Ivass ne ha contati complessivamente 107.564 e, con un comunicato, riporta che quasi in un caso su due, il 45,3% dei reclami, hanno riguardato la r. c. auto, il 39,7% gli altri rami danni e il 15% i rami vita.
Secondo l’Autorità sono aumentati del 14,5% i reclami ricevuti dalle imprese italiane (89.438), riguardanti in buona parte il comparto r.c. auto. Mentre i reclami verso le imprese estere (18.126) sono calati del 3,9% , dopo il consistente aumento evidenziato nel 2022; per queste ultime sono diminuiti i reclami nei settori Vita e Altri Rami Danni, mentre sono saliti del 11,4% nel comparto r.c. auto. Quanto all’esito, circa il 33% dei reclami è stato accolto, l’8% si è concluso con una transazione e il 59% è stato respinto. Il tempo medio di risposta è stato di 22 giorni, al di sotto della soglia normativamente prevista di 45 giorni.
ExxonMobil completa acquisizione Pioneer Natural Resources per 60 mldNew York, 3 mag. (askanews) – ExxonMobil ha completato l’acquisizione da 60 miliardi di dollari della rivale Pioneer Natural Resources dopo aver raggiunto un accordo con le autorità di regolamentazione antitrust che chiedeva di non aggiungere Scott Sheffield, ex Ceo di Pioneer, al suo consiglio di amministrazione. Sheffield è stato accusato di collusione con funzionari dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio per aumentare i prezzi del greggio e la Federal Trade Commission ha chiesto di tenerlo fuori dalla nuova amministrazione.
Il gigante petrolifero ha dichiarato che il mega-accordo raddoppierà la sua presenza nel bacino del Permiano, situato nel sud-ovest degli Stati Uniti. Si prevede che il volume di produzione di Exxon, nella zona, sarà più che raddoppiato, arrivando a 1,3 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno. Questa cifra dovrebbe salire a 2 milioni di barili nel 2027, ha affermato la società.