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Ue, Ita-Lufthansa, Giorgetti incontra Vestager oggi a Bruxelles

Ue, Ita-Lufthansa, Giorgetti incontra Vestager oggi a BruxellesStrasburgo, 25 apr. (askanews) – Il ministro dell’Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti, incontrerà oggi, dopo mezzogiorno, a Bruxelles la vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per la Concorrenza, Margrethe Vestager, per discutere della progetto di acquisizione della compagnia aerea italiana Ita da parte della tedesca Lufthansa. Lo hanno confermato diverse fonti comunitarie da Bruxelles.


La Commissione, agendo come antitrust comunitario, sta conducendo un’indagine approfondita sull’operazione, e ha chiesto alle due compagnie di attuare una serie di “rimedi” per evitare il rischio di posizione dominante da parte dell’operatore risultante dalla fusione, in particolare nell’aeroporto di Milano-Linate, e per garantire condizioni di concorrenza nella distribuzione degli slot in certi aeroporti e su determinate rotte a corto e a lungo raggio. I “rimedi” sono già stati presentati dalle due compagnie, e della loro rispondenza ai requisiti chiesti da Bruxelles discuteranno presumibilmente Giorgetti e Vestager. La data di scadenza dell’indagine approfondita, entro cui la Commissione comunicherà le sue conclusioni, è fissata al 6 giugno.

Bhp propone maxi-fusione in minerario con Anglo American

Bhp propone maxi-fusione in minerario con Anglo AmericanRoma, 25 apr. (askanews) – Il colosso minerario Anglo American, con sede nel Regno Unito, afferma di essere stato contattato dal rivale più grande BHP per una potenziale offerta di acquisizione multimiliardaria. Anglo American ha detto alla BBC che la proposta è attualmente all’esame del consiglio di amministrazione ma non ha rivelato il valore dell’offerta.


BHP non ha risposto immediatamente ad una richiesta di commento da parte della BBC. Se l’accordo andasse in porto, si tratterebbe di una delle più grandi fusioni del settore minerario degli ultimi anni.


Anglo American – che gestisce miniere in paesi come Cile, Sud Africa, Brasile e Australia – ha un valore di borsa di circa 29 miliardi di sterline. BHP, con sede in Australia, è la più grande società mineraria quotata in borsa al mondo, con una valutazione di mercato di circa 229 miliardi di dollari australiani (149 miliardi di dollari).


La mossa arriva un anno dopo che BHP ha acquistato il produttore di rame Oz Minerals per 9,6 miliardi di dollari australiani (6,2 miliardi di dollari; 5 miliardi di sterline). Se finalizzato, l’accordo aumenterebbe l’accesso di BHP al rame, attraverso le operazioni di Anglo American in Sud America. Quest’anno – riporta la Bbc – il prezzo del rame è aumentato sui mercati globali di oltre il 15%.


La proposta di BHP subordina qualsiasi offerta alla rinuncia di Anglo American alla sua partecipazione nelle operazioni di platino e minerale di ferro in Sud Africa. Secondo le norme del Regno Unito su fusioni e acquisizioni, BHP ha tempo fino alla chiusura delle attività, prevista per il 22 maggio, per presentare un’offerta formale ad Anglo American.

L’Europarlamento approva la revisione della Politica agricola comune

L’Europarlamento approva la revisione della Politica agricola comuneStrasburgo, 24 apr. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato questo pomeriggio a Strasburgo, con 425 voti favorevoli, 130 contrari e 33 astensioni, una revisione che mira a semplificare il regolamento sui piani strategici della Politica agricola comune (Pac) e il regolamento orizzontale della Pac.


Il testo adottato include le modifiche tecniche alla proposta originaria della Commissione, che erano state proposte dal Consiglio Ue il 26 marzo scorso. Con questa revisione della Pac, sono state accolte in gran parte le richieste della protesta europea degli agricoltori, riducendo o eliminando del tutto norme e obblighi per la protezione dell’ambiente e della biodiversità (standard di “eco-condizionalità”) che erano stati introdotti nella nuova Pac per il periodo 2023-2027, come condizione per accedere alle sovvenzioni comunitarie.


In particolare, viene abolito l’obbligo di mantenere una superficie a riposo, non produttiva, pari ad almeno il 4% dell’area coltivabile per ogni azienda agricola; e l’obbligo di rotazione delle colture per i seminativi potrà essere sostituito dagli Stati membri con la diversificazione delle colture, specialmente in zone soggette a siccità o a forti precipitazioni. Complessivamente, degli attuali nove standard di “buone condizioni agronomiche e ambientali”, ai quali gli agricoltori dovevano attenersi per ottenere i pagamenti della Pac, solo tre rimarranno invariati: gli obblighi di protezione minima per le zone umide e le torbiere, il divieto di bruciare le stoppie dei seminativi, e il mantenimento di fasce tampone lungo i corsi d’acqua.


Verranno poi eliminati i controlli da parte degli Stati membri (e le sanzioni previste in caso di violazione) riguardo al rispetto dei requisiti di condizionalità ambientale per le aziende agricole con superficie coltivata inferiore ai 10 ettari. L’abolizione delle multe sarà retroattiva, applicabile a partire dall’inizio del 2024. Secondo la Commissione europea, comunque, se le aziende inferiori ai 10 ettari sono il 65% di quelle attive nell’Ue, la superficie agricola che coprono è pari ad appena il 10% il totale. Gli obblighi ambientali, dunque, continueranno ad applicarsi al 90% delle aree coltivate.


Gli agricoltori avranno ancora l’obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti, e resta il divieto di tagliare siepi e alberi nella stagione della riproduzione e della nidificazione degli uccelli. Mantenere terreni a riposo o creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio, attraverso “regimi ecologici”, non sarà più un obbligo, ma una possibilità volontaria incentivata. Per accelerare l’adozione della revisione della Pac, il Parlamento europeo ha accettato di trattare il caso secondo la cosiddetta “procedura d’urgenza”. Il tempo passato dalla proposta iniziale della Commissione, presentata il 15 marzo sotto la pressione della protesta degli agricoltori, fino all’approvazione di oggi è effettivamente un record per gli standard dell’Ue. Il regolamento dovrà ora essere approvato formalmente dal Consiglio, e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue, per poi entrare immediatamente in vigore. Gli agricoltori potranno già applicare da quest’anno le nuove condizioni, alleggerite e semplificate, per le loro richieste di sostegno finanziario da parte dell’Ue.

L’Europarlamento approva il regolamento Ten-T sulle reti di trasporto transeuropee

L’Europarlamento approva il regolamento Ten-T sulle reti di trasporto transeuropeeStrasburgo, 24 apr. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato in via definitiva, oggi a Strasburgo, con 565 voti favorevoli, 37 voti contrari e 29 astensioni, il regolamento sugli orientamenti per lo sviluppo di reti transeuropee di trasporto (Ten-T).


Il regolamento aggiorna i piani per la rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali in tutta l’Ue, mira a eliminare i colli di bottiglia e a stabilire i collegamenti mancanti, e prevede il completamento entro il 2030 dei principali progetti (strade, ferrovie, ponti e gallerie) riguardanti la “rete centrale” delle Ten-T. Secondo il regolamento, tra i progetti italiani che potrebbero ottenere, se approvati, finanziamenti europei nell’ambito delle reti Ten-T, figurano, tra gli altri, il ponte sullo stretto di Messina e le tratte ferroviarie ad alta velocità Milano-Treviglio-Verona e Bologna-Ancona-Pescara-Foggia.


Gli attuali progetti di trasporto transeuropeo (TEN-T) comprendono già collegamenti quali la ferrovia Baltica tra Helsinki e Varsavia, il tunnel di base del Brennero che collega l’Austria e l’Italia, la linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid. Entro la fine del 2030, le ferrovie della rete centrale Ten-T dovranno essere tutte elettrificate, prevedere una velocità di 100 km/h per il trasporto merci, e consentire l’attraversamento delle frontiere interne dell’Ue in meno di 25 minuti in media. Una velocità minima di 160 km/h dovrà diventare la norma sui treni passeggeri entro la fine del 2040.


I principali aeroporti europei (con oltre 12 milioni di passeggeri all’anno) saranno collegati alla rete ferroviaria transeuropea. Per garantire migliori condizioni di riposo per i conducenti di camion, lungo le principali strade dell’Ue dovranno essere allestiti parcheggi sicuri e protetti almeno ogni 150 km. A causa della guerra in Ucraina, saranno sospesi i progetti di infrastrutture di trasporto con la Russia e la Bielorussia, e rafforzati invece i legami con l’Ucraina e la Moldova.


In caso di coinvolgimento di imprese di paesi terzi nei principali progetti Ten-T, gli Stati membri dovranno informare la Commissione europea delle misure adottate per limitare qualsiasi rischio per la sicurezza. “Il regolamento, se verrà attuato come previsto, consentirà al trasporto ferroviario di competere con il trasporto su strada. È ora responsabilità della Commissione assicurarsi che gli Stati membri adempiano ai loro doveri, ed esercitare la necessaria pressione su di loro se non agiscono di conseguenza”, ha osservato la relatrice Barbara Thaler (Ppe). Una volta adottato formalmente dal Consiglio Ue, il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.

Europarlamento approva regolamento Ten-T su reti transeuropee

Europarlamento approva regolamento Ten-T su reti transeuropeeStrasburgo, 24 apr. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato in via definitiva, oggi a Strasburgo, con 565 voti favorevoli, 37 voti contrari e 29 astensioni, il regolamento sugli orientamenti per lo sviluppo di reti transeuropee di trasporto (Ten-T).


Il regolamento aggiorna i piani per la rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali in tutta l’Ue, mira a eliminare i colli di bottiglia e a stabilire i collegamenti mancanti, e prevede il completamento entro il 2030 dei principali progetti (strade, ferrovie, ponti e gallerie) riguardanti la “rete centrale” delle Ten-T. Secondo il regolamento, tra i progetti italiani che potrebbero ottenere, se approvati, finanziamenti europei nell’ambito delle reti Ten-T, figurano, tra gli altri, il ponte sullo stretto di Messina e le tratte ferroviarie ad alta velocità Milano-Treviglio-Verona e Bologna-Ancona-Pescara-Foggia.


Gli attuali progetti di trasporto transeuropeo (TEN-T) comprendono già collegamenti quali la ferrovia Baltica tra Helsinki e Varsavia, il tunnel di base del Brennero che collega l’Austria e l’Italia, la linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid. Entro la fine del 2030, le ferrovie della rete centrale Ten-T dovranno essere tutte elettrificate, prevedere una velocità di 100 km/h per il trasporto merci, e consentire l’attraversamento delle frontiere interne dell’Ue in meno di 25 minuti in media. Una velocità minima di 160 km/h dovrà diventare la norma sui treni passeggeri entro la fine del 2040.


I principali aeroporti europei (con oltre 12 milioni di passeggeri all’anno) saranno collegati alla rete ferroviaria transeuropea. Per garantire migliori condizioni di riposo per i conducenti di camion, lungo le principali strade dell’Ue dovranno essere allestiti parcheggi sicuri e protetti almeno ogni 150 km. A causa della guerra in Ucraina, saranno sospesi i progetti di infrastrutture di trasporto con la Russia e la Bielorussia, e rafforzati invece i legami con l’Ucraina e la Moldova.


In caso di coinvolgimento di imprese di paesi terzi nei principali progetti Ten-T, gli Stati membri dovranno informare la Commissione europea delle misure adottate per limitare qualsiasi rischio per la sicurezza. “Il regolamento, se verrà attuato come previsto, consentirà al trasporto ferroviario di competere con il trasporto su strada. È ora responsabilità della Commissione assicurarsi che gli Stati membri adempiano ai loro doveri, ed esercitare la necessaria pressione su di loro se non agiscono di conseguenza”, ha osservato la relatrice Barbara Thaler (Ppe). Una volta adottato formalmente dal Consiglio Ue, il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.

Inail, insediato nuovo Cda: D’Ascenzo assume incarico presidente

Inail, insediato nuovo Cda: D’Ascenzo assume incarico presidenteRoma, 24 apr. (askanews) – Si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione dell’Inail. Nel pomeriggio alla prima riunione era presente il ministro del Lavoro, Marina Calderone. Oltre al commissario straordinario Fabrizio D’Ascenzo, che assume l’incarico di presidente dell’istituto, del Cda fanno parte i consiglieri Danilo Battista, Nunzia Catalfo, Caterina Grillone e Maurizio Giuseppe Millico.


Come previsto dal decreto legge n. 51 del 10 maggio 2023, che ha riformato l’ordinamento degli enti previdenziali pubblici, con l’insediamento del nuovo Cda, che resterà in carica per il prossimo quadriennio, si conclude il mandato del direttore generale Andrea Tardiola. In attesa della designazione del nuovo dg, che sarà nominato dal ministro del Lavoro su proposta del consiglio di amministrazione, la tecnostruttura sarà guidata dal direttore generale vicario Giuseppe Mazzetti. “Innanzitutto – ha dichiarato D’Ascenzo – desidero ringraziare il ministro Calderone per la partecipazione alla cerimonia di insediamento del Cda e per la sua costante attenzione verso il tema della salute e sicurezza sul lavoro. Colgo questa occasione per ribadire la piena sintonia e condivisione di obiettivi con il governo e la stretta sinergia con tutte le istituzioni. Sono certo che insieme con i consiglieri, in un clima di proficua collaborazione con gli organi dell’istituto, affronteremo le sfide del cambiamento, garantendo il pieno supporto dell’Inail per una revisione della legislazione che risponda al mutato scenario del mondo del lavoro e dunque all’esigenza di ammodernamento del quadro normativo e organizzativo. Sarà inoltre nostro dovere, insieme con il personale Inail che con impegno e dedizione onora ogni giorno l’innegabile vocazione sociale dell’ente, mettere in campo tutte le azioni necessarie a contrastare il drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Ringrazio, infine, il direttore generale uscente per il lavoro svolto in questi anni”.


Fabrizio D’Ascenzo si è laureato in Economia e Commercio presso la facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma con votazione 110/110 e lode. Ha conseguito un dottorato di ricerca in scienze merceologiche. Professore ordinario presso la facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma, dal 2017 ha ricoperto il ruolo di Preside della predetta facoltà. E’ stato Presidente del Corso di Laurea magistrale in Economics and Communication of Management and Innovation e, in precedenza, direttore del Dipartimento di Management, direttore del Centro di ricerca ImpreSapiens e direttore operativo del progetto Campus Mentis, commissionato a ImpreSapiens dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’orientamento al lavoro dei giovani neo laureati di tutta Italia.


Ha ricevuto due dottorati di ricerca honoris causa dalla State University of Economics and Finance di San Pietroburgo (Russia) e dalla Bucharest University of Economic Sciences (ASE) ed è professore onorario presso la Zhongnam University of Economics and Law di Wuhan (Cina). Autore di oltre 200 pubblicazioni edite in monografie, articoli su riviste nazionali e internazionali, atti di congressi nazionali ed internazionali.


E’ stato nominato Presidente dell’Inail con decreto del Presidente della Repubblica del 9 febbraio 2024.

Stellantis: le carrozzerie Mirafiori sono chiuse per tutto maggio

Stellantis: le carrozzerie Mirafiori sono chiuse per tutto maggioMilano, 24 apr. (askanews) – Le Carrozzerie di Mirafiori di Stellantis dove si producono la 500 elettrica e Maserati resteranno chiuse per tutto il mese di maggio. La ragione, spiegano fonti aziendali, è legata al perdurare dell’assenza degli incentivi e all’andamento della domanda per le vetture elettriche. Per i circa 2.200 addetti delle Carrozzerie erano già attivi gli ammortizzatori sociali con contratti di solidarietà per la 500 bev fino a fine agosto e per le linee Maserati a fine anno.

Superbonus, Fitch: mette debito-Pil su traiettoria al rialzo

Superbonus, Fitch: mette debito-Pil su traiettoria al rialzoRoma, 24 apr. (askanews) – Il “Superbonus” sull’edilizia finisce sotto la lente di Fitch. “Le richieste ampiamente superiori al previsto di incentivi fiscali sul Superbonus nel 2023 mettono il rapporto debito-Pil dell’Italia su una traiettoria al rialzo”, afferma l’agenzia di rating in un articolo di approfondimento. “La contestuale spinta alla crescita economica dello scorso anno significa che l’incidenza del debito-Pil parte da un punto più basso, ma i ridotti margini di bilancio – si legge – complicano le politiche economiche e aumentano le tensioni nella coalizione di governo”.


Fitch ricorda che il programma sul Superbonus è stato introdotto dal governo guidato da Giuseppe Conte nel maggio del 2020, allo scopo di sostenere la ripresa (successiva al tracollo dell’economia causato da restrizioni e lockdown imposti a motivo del Covid). Prevede incentivi tramite crediti d’imposta detraibili, anche cedibili, per un ammontare fino al 110% su determinati interventi di ristrutturazione e miglioramento degli edifici dal punto di vista energetico. “L’attuale governo di Giorgia Meloni ha ridotto la mole degli incentivi e la loro cedibilità, ci attendiamo – affermano da Fich – che questo porti a una riduzione rilevante dell’uso del Superbonus”. Ma secondo l’agenzia la prospettiva del venir meno delle condizioni più favorevoli ha portato a un consistente aumento dell’uso del Superbonus nell’ultimo trimestre dello scorso anno .


“Il super bonus ha già portato a revisioni a rialzo dei dati di bilancio dell’Italia a causa del trattamento contabile dei crediti d’imposta”, anche a seguito delle direttive di Eurostat. Ficth assegna all’Italia un livello di affidabilità creditizia, il rating, a “BBB”, due gradini sopra la categoria più speculativa (junck), con prospettive (outlook) stabili. L’articolo non offre elementi su questo aspetto. Il calendario regolamentare dell’agenzia prevede che la valutazione sull’Italia possa essere oggetto di riesame il prossimo 3 maggio.

Autonomia,Bombardieri: Svimez certifica Italia a più velocità

Autonomia,Bombardieri: Svimez certifica Italia a più velocitàNapoli, 24 apr. (askanews) – “La Svimez certifica quello che noi sosteniamo da tempo e cioè che c’è un’Italia che gira purtroppo a più velocità”. Così Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, a Napoli per la campagna ‘Zero morti sul lavoro’, commenta l’allarme lanciato dalla Svimez sull’autonomia differenziata.


“La sensazione che abbiamo è che la politica sia distante dalle persone reali, sia distante dalla vita quotidiana che noi facciamo tutti i giorni. Se noi andiamo in un pronto soccorso, stiamo una giornata, perché non c’è più la sanità del territorio, non c’è più la prevenzione. Sono 4 milioni e mezzo di persone che non spendono risorse, non si curano perché non possono spendere soldi. L’autonomia differenziata allargherà queste differenze e certificherà il fatto che avremo un Sud sempre più povero e un Nord sempre più ricco” conclude Bombardieri.

Anas ferma 56% cantieri su strade per i ponti di primavera

Anas ferma 56% cantieri su strade per i ponti di primaveraRoma, 24 apr. (askanews) – Piano di alleggerimento dei cantieri in vista dei ponti di Primavera. Da domani 25 aprile a lunedì 6 maggio, Anas, Società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, in previsione dell’incremento del traffico sulla propria rete stradale e autostradale ha deciso di rimuovere 564 cantieri, il 56 % del totale, con l’obiettivo di limitare disagi alla circolazione e garantire una viabilità più fluida.


Sui restanti 459 cantieri inamovibili Anas ha previsto per i giorni di maggior traffico un programma di percorsi alternativi per le tratte più critiche. Durante l’intero periodo sarà aumentata la sorveglianza e garantita la presenza costante del personale. Viabilità Italia prevede bollino rosso nella mattinata di giovedì 25 aprile e nei pomeriggi di domenica 28 aprile e domenica 5 maggio. Tra gli itinerari preferiti dai turisti, le grandi città d’arte e le località balneari, mentre a livello regionale si prevedono flussi intensi verso Lazio, Campania, Liguria, Puglia, Toscana e Abruzzo.


Per i rientri verso le grandi città il traffico si concentrerà lungo le maggiori direttrici a partire dal pomeriggio di domenica 28 aprile e domenica 5 maggio. Tra gli itinerari interessati: nel Lazio, il Grande Raccordo Anulare e la A91 Roma-Fiumicino; nel milanese la statale 36 del Lago di Como e dello Spluga; a Torino il Raccordo Autostradale 10 Torino-Caselle e a Napoli la statale 163 Amalfitana. Per favorire gli spostamenti, la circolazione dei mezzi pesanti sarà sospesa giovedì 25 aprile, domenica 28 aprile, mercoledì 1° maggio dalle 09.00 alle 22.00. Anche in vista del controesodo nella giornata di domenica 5 maggio il blocco sarà in vigore dalle 09.00 alle 22.00.


La presenza su strada di Anas è di 250 risorse in turnazione, personale tecnico e di esercizio, più 230 unità delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h24.