Tesla licenzierà oltre il 10% della forza lavoro globaleNew York, 15 apr. (askanews) – Lunedì le azioni di Tesla sono scese di cira l’1% nelle negoziazioni pre-mercato in seguito alle notizie dei media secondo cui la casa automobilistica licenzierà oltre il 10% della sua forza lavoro globale.
“Mentre prepariamo l’azienda per la nostra prossima fase di crescita, è estremamente importante esaminare ogni aspetto dell’azienda per ridurre i costi e aumentare la produttività”, ha dichiarato il CEO di Tesla Elon Musk in una nota interna citata dalla rivista Electrek. “Come parte di questo sforzo, abbiamo effettuato una revisione approfondita dell’organizzazione e preso la difficile decisione di ridurre il nostro organico di oltre il 10% a livello globale”, si legge ancora nella nota. Tesla aveva 140.473 dipendenti a dicembre 2023. La società automobilistica all’inizio di questo mese ha registrato il primo calo annuale delle consegne di veicoli dal 2020,
Apple, vendite smartphone trimestre in calo 10%, Samsung la sorpassaRoma, 15 apr. (askanews) – Apple ha perso la sua leadership nel mercato globale degli smartphone all’inizio del 2024, con le vendite di iPhone in calo del 10% mentre i rivali cinesi a basso costo come Xiaomi hanno registrato una rapida crescita.
Samsung ha riconquistato la sua posizione di maggiore produttore di smartphone al mondo in termini di volumi nel primo trimestre di quest’anno, secondo la società di ricerche di mercato International Data Corporation, appena tre mesi dopo che Apple aveva conquistato il primo posto per la prima volta. IDC stima che le consegne globali di iPhone siano diminuite del 10% a 50,1 milioni nei primi tre mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, per una quota di mercato del 21%.
Samsung, che ha lanciato il suo ultimo telefono di punta Galaxy S24 a gennaio, ha avuto una quota del 23% con consegne scese di poco meno dell’1% su base annua a 60,1 milioni. La crescita più forte del mercato è arrivata da due produttori cinesi. Le vendite di Xiaomi sono aumentate del 34% per raggiungere una quota di mercato del 14%, ma il produttore di smartphone in più rapida crescita al mondo è ora Transsion, con i marchi Tecno, Itel e Infinix.
Transsion, i cui telefoni a prezzi accessibili l’hanno aiutato a diventare il principale produttore di smartphone in Africa, ha aumentato le consegne dell’85% a 25,2 milioni di unità, posizionandosi al quarto posto in termini di volumi davanti al suo più affermato rivale cinese Oppo. Secondo i dati preliminari di IDC, le consegne globali di smartphone sono aumentate dell’8% su base annua, per il terzo trimestre di crescita consecutivo.
Apple, tuttavia, sta perdendo gran parte della ripresa del settore. Le sue azioni sono scese di circa il 5% quest’anno in un momento in cui la maggior parte dei titoli dei rivali Big sono in crescita a due cifre. Nonostante i consumatori optino sempre più per dispositivi più costosi e durevoli, Apple ha registrato un crollo delle vendite di iPhone in Cina. Il colosso statunitense deve far fronte alla crescente concorrenza di Huawei nel segmento premium e al divieto all’uso dei suoi dispositivi da parte dei dipendenti pubblici.
Bce, Lane: se inflazione va verso il 2% approriato tagliare tassiRoma, 15 apr. (askanews) – Anche se con un percorso “accidentato”, la Bce prevede che l’inflazione rientro al valore obiettivo del 2% nel 2025. E “se le nostre valutazioni aggiornate sulle prospettive di inflazione, sulle dinamiche di fondo e sulla della trasmissione della politica monetaria dovessero aumentare la nostra fiducia che stia convergendo verso il nostro obiettivo in maniera sostenibile, sarà appropriato ridurre l’attuale intonazionel’attuale livello di restrizione della politica monetaria”. Lo ha ribadito il capo economista della Bce, Philip Lane intervenendo a un convegno a Dublino.
Lane ha ricordato che a giugno il Consiglio direttivo potrà anche avvalersi delle previsioni economiche aggiornate e dei dati su salari e utili delle imprese che saranno stanno stati pubblicati a inizio mese. (fonte immagine: Bce 2024).
Lavoro, Landini-Bombardieri: sabato in piazza ma andremo avantiRoma, 15 apr. (askanews) – Le scelte del governo non vanno nella direzione delle richieste unitarie delle confederazioni sindacali. Pertanto, la mobilitazione andrà avanti. Lo hanno sottolineato i leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, nel corso di una conferenza stampa per illustrare le ragioni della manifestazione nazionale di sabato 20 aprile (concentramento alle 9.30 in piazzale La Malfa a Roma, partenza del corteo in viale Aventino alle 10.30 e arrivo in piazzale Ostiense per i comizi conclusivi).
Sono quattro i temi al centro della manifestazione: salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari. “Pensiamo sia necessario proseguire con la mobilitazione – ha detto Landini – i dati sono sotto gli occhi di tutti. Anzi, vorremmo che si evitasse di abituarci a questi numero. Il rischio è che si possa pensare che morire sul lavoro sia una delle possibilità. Bisogna contestare alla radice questa logica e questa cultura. Per questo è necessario che la battaglia su salute e sicurezza sia legata a quella sull’aumento dei salari, sulla sanità, sulla riforma fiscale”. Bombardieri ha affermato che “abbiamo confermato il nostro percorso di mobilitazione su tutti i nostri temi, a cominciare da zero morti sul lavoro, che per noi è un elemento di assoluta priorità. Continueremo a mobilitarci finché questa guerra civile non finirà. Il confronto con il governo non va bene, le scelte non ci convincono: la mancata riqualificazione delle imprese, la patente a crediti, le assunzioni che vanno rinforzate. E’ questo che porteremo sabato in piazza”.
Samsung risupera Apple: numero 1 globale su smartphone nel I trimRoma, 15 apr. (askanews) – Dopo appena due trimestri Samsung ha risuperato Apple tornando al primo posto sul mercato mondiale degli smartphone: la casa coreana a sfornato 60,1 milioni di dispositivi, con una quota di mercato del 20,08%, secondo l’ultima rilevazione della International Data Corporation. Un calo dello 0,7% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, che tuttavia è stato molto meno marcato del meno 9,6% registrato sullo stesso periodo da Apple, che ha registrato 50,1 milioni di smartphone con una quota di mercato al 17,3%, a fronte del 20,7% cui si attestava un anno prima.
Peraltro i due gruppi sono inseguiti in maniera sempre più ravvicinata dalla cinese Xiaomi, che con 40,8 milioni di pezzi nel primo trimestre di quest’anno ha ottenuto un 14,1% del mercato globale, con una crescita su base annua del 33,8%. Ancor più spettacolare, secondo i dati della Idc, è stato l’84,9% di crescita di Transsion, altro gruppo cinese che con 28,5 milioni di pezzi detiene il 9,9% del mercato globale. Quinta si è piazzata Oppo con 25,2 milioni di pezzi, l’8,7% del mercato globale, in questo caso in calo dell’8,5%.
Secondo i dati di questa società di ricerche Apple aveva superato la quota di Samsung nel terzo trimestre dello scorso anno e aveva mantenuto il primato nell’ultimo trimestre del 2023. Precedentemente era la casa coreana primeggiare sulla quota di mercato globale. In generale nei primi tre mesi di quest’anno le forniture globali di smartphone sono aumentate del 7,8% a 289,4 milioni di unità. (fonte immagine: Samsung).
Eurozona, lieve risalita produzione industria febbraio: +0,8% meseRoma, 15 apr. (askanews) – Parziale risalita per la produzione dell’industria dell’area euro a febbraio, un più 0,8 rispetto al mese precedente dopo il tracollo del 3% registrato a febbraio. Tuttavia, secondo i dati riferiti da Eurostat, il recupero non è stato sufficiente a favorire un miglioramento di rilievo della dinamica su base annua, rimasta fortemente negativa con un meno 6,4% dopo il meno 6,6% annuo di febbraio.
Tornando ai dati mensili, secondo l’ente di statistica comunitario si sono registrate nuove flessioni di produzione su energia (-3%) e beni di consumo non durevoli (-0,9%). I beni di consumo durevoli hanno invece registrato un incremento (+1,4%) assieme a quelli di investimento (+1,2%) e i beni intermedi (+0,5%). In Italia, ricorda Eurostat, a febbraio la produzione industriale ha registrato un più 0,1% mensile, dopo il meno 1,4% di gennaio, e un meno 3,1% su base annualizzata.
Banche, Bankitalia: ok spiegazioni su prodotti ma migliorare documentiRoma, 15 apr. (askanews) – In Italia le banche offrono sui prodotti ai clienti spiegazioni “adeguate linea generale”, ma è necessario di migliorare l’utilizzo della documentazione di trasparenza. E’ la fotografia scattata da un esercizio condotto dalla Banca d’Italia, i cui ispettori hanno svolto accessi “in incognito” presso alcuni sportelli bancari, chiedendo informazioni in merito all’apertura di un conto di pagamento.
L’obiettivo dell’esercizio pilota – annunciato lo scorso 22 settembre e chiamato con il termine inglese “mystery shopping” – era verificare il rispetto delle norme di trasparenza e correttezza nella fase di primo contatto con il cliente, spiega Bankitalia con un comunicato, assieme alla capacità degli addetti allo sportello di illustrare le caratteristiche dei prodotti proposti e di indirizzare il cliente verso quello più adatto alle sue esigenze. L’istituzione ricorda che gli intermediari (le banche) devono mettere a disposizione dei clienti i “fogli informativi” e il “Documento informativo sulle spese”, che ha lo scopo di consentire al consumatore di individuare e confrontare agevolmente i costi legati ai servizi di pagamento più “rappresentativi”. Il Documento informativo sulle spese deve in ogni caso essere consegnato al consumatore in tempo utile prima della conclusione del contratto relativo al conto di pagamento.
Inoltre, le procedure interne devono assicurare che gli addetti alla rete di vendita illustrino le caratteristiche, i rischi e i costi dei prodotti e forniscano chiarimenti sui diritti dei clienti, sulla base della documentazione informativa prevista dalla normativa applicabile, delle informazioni fornite dagli intermediari e, se necessario, di ulteriori documenti. Su questi aspetti, Bankitalia richiama tutti gli operatori “ad assicurare, sin dalla fase di primo contatto con il cliente, che venga sempre messa a disposizione della clientela la documentazione di trasparenza (Foglio informativo e Documento informativo sulle spese) e che questa venga utilizzata attivamente dagli addetti per illustrare le caratteristiche e i costi del prodotto offerto”.
I documenti devono essere messi a disposizione del cliente in forma cartacea o su altro supporto durevole: l’invio all’indirizzo email comunicato dal cliente o tramite servizi di messaggistica elettronica per dispositivi mobili che consentono l’archiviazione di documenti (es. WhatsApp) può considerarsi conforme alle norme, mentre non è sufficiente il mero rimando a consultare la documentazione pubblicata sul sito web dell’intermediario, avverte Bankitalia. Più in generale, gli intermediari devono garantire che i processi e le procedure predisposti per assicurare nel tempo la qualità della assistenza fornita ai clienti siano oggetto di costante monitoraggio (ad esempio attraverso l’adozione di proprie iniziative di mystery shopping, la somministrazione di questionari valutativi agli addetti che hanno partecipato a iniziative formative, indagini sul grado di soddisfazione della clientela, ecc.), anche al fine di assumere le più opportune iniziative di miglioramento.
Infine Bankitalia aggiunge che “valutata la positiva esperienza maturata con l’esercizio pilota” intende utilizzare “a regime il mystery shopping come strumento di controllo nella sua funzione di vigilanza di tutela del cliente; i risultati di queste indagini diverranno parte integrante delle evidenze che la Banca d’Italia utilizza nell’ambito dell’azione di vigilanza. La Banca d’Italia continuerà pertanto a svolgere visite di mystery shopping anche in ambiti diversi dall’offerta di conti di pagamento”.
Conti pubblici, Bankitalia: debito sale a febbraio a 2.872,4 mldRoma, 15 apr. (askanews) – Il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato a febbraio di 22,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.872,4 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia, nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.
L’incremento, spiega l’istituto, è dovuto al fabbisogno (14,1 miliardi) e all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (8,6 miliardi, a 42,8); vi ha inoltre contribuito l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,3 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento è pressoché interamente riconducibile alle Amministrazioni centrali; il debito delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono infatti rimasti sostanzialmente invariati. La vita media residua è risultata pari a 7,9 anni, come nel mese precedente.
Alla fine di febbraio la quota del debito detenuto dalla Banca d’Italia è lievemente diminuita al 24 per cento; a gennaio (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta da non residenti è risultata pari al 27,9 per cento (dal 27,6 del mese precedente), mentre quella in capo agli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è stata pari al 13,5 per cento (dal 13,4 del mese precedente).
Bce, gli analisti monetari attendono all’unanimità un taglio dei tassi da 25 punti base a giugnoRoma, 15 apr. (askanews) – Gli analisti monetari monitorati dalla Bce prevedono praticamente all’unanimità un taglio dei tassi di interesse da 25 punti base alla riunione del Consiglio direttivo del 6 giugno, al 4,25% dall’attuale 4,50%. Secondo l’ultima indagine condotta dalla stessa istituzione, sulle mosse successive le attese si fanno più differenziate.
L’attesa mediana è che a luglio l’istituzione non modifichi i tassi, ma che poi a settembre operi un nuovo e più consistente taglio e che continui ad agire in tal senso fino a portare il riferimento sulle principali operazioni di rifinanziamento al 3,20% per la fine dell’anno. Per i tassi sui depositi che le banche commerciali effettuano presso la Bce l’attesa mediana è di un taglio al 3,75% a luglio, al 3,50% a settembre e poi al 3% per la fine dell’anno.
L’indagine ha coinvolto 48 analisti monetari che sono stati interpellati tra il 25 marzo e il 27 marzo, prima, quindi, del consiglio direttivo di aprile.
A picco la moneta nazionale dell’Iran dopo l’attacco a IsraeleRoma, 14 apr. (askanews) – La valuta iraniana, il rial, è precipitata per un breve periodo al minimo storico rispetto al dollaro sul mercato non ufficiale, dopo che Teheran ha lanciato un massiccio attacco missilistico e di droni contro Israele sabato notte, esacerbando le tensioni in Medio Oriente.
Secondo i dati del sito di monitoraggio dei cambi Bonbast riportati da Cnbc, sul mercato aperto il tasso di cambio era di 705.000 rial/USD intorno alle 10:30 ora locale di domenica. Da allora la valuta iraniana ha recuperato alcune perdite. Nel 2018 il governo ha fissato un tasso di cambio ufficiale di 42.000 rial/USD.
Il calo del rial è avvenuto poche ore dopo che l’Iran ha lanciato una massiccia offensiva di droni e missili contro Israele sabato notte, in risposta a un sospetto attacco israeliano che ha ucciso diversi importanti comandanti iraniani a Damasco all’inizio di questo mese. Il rial iraniano deve già affrontare le pressioni derivanti dall’inflazione alle stelle alimentata dalle sanzioni statunitensi in corso applicate durante l’amministrazione di Donald Trump, che hanno anche ridotto le vendite di alcune delle principali esportazioni di Teheran: greggio e prodotti petroliferi.