Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Gentiloni: procedure deficit a giugno, raccomandazioni a novembre

Gentiloni: procedure deficit a giugno, raccomandazioni a novembreBruxelles, 15 mag. (askanews) – Le procedure per deficit eccessivo a carico dell’Italia e di un’altra decina di Stati membri, che la Commissione europea annuncerà il 19 giugno prossimo, con tutta probabilità non saranno accompagnate dalle raccomandazioni dell’Esecutivo Ue sulle misure economiche e di bilancio per correggere le deviazioni. Le raccomandazioni, che saranno “su misura” per ciascun paese, sulla base del nuovo Patto di stabilità, arriveranno solo a novembre. Lo ha spiegato il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando con la stampa italiana a margine della sua conferenza stampa sulle Previsioni economiche di primavera, che la Commissione ha pubblicato oggi a Bruxelles.


“Noi abbiamo annunciato – ha ricordato Gentiloni – che presenteremo il 19 giugno le relazioni sulla base dell’articolo 126” del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che riguarda il rispetto, da parte degli Stati membri, dei criteri sul deficit e sul debito pubblici. “Si sta finalizzando la discussione tra la Commissione e i diversi governi sull’ipotesi di presentare queste decisioni nel pacchetto di primavera, a giugno, ma di presentare poi le raccomandazioni ai diversi paesi nel pacchetto di novembre”. “Perché questo possibile ‘split’, che non è ancora stato formalmente deciso, ma che si profila? Perché naturalmente – ha risposto Gentiloni alla sua stessa domanda – farlo a giugno non consentirebbe di tener conto dei piani di medio termine che i paesi devono elaborare proprio nei mesi che ci separano tra il pacchetto di primavera e il pacchetto d’autunno”.


“Da qui viene la proposta dei nostri uffici di aprire le procedure a giugno, annunciandole, ma fornire le raccomandazioni, anche alla luce dei piani a medio termine, con il pacchetto di novembre”, ha concluso il commissario, ammettendo che la questione “è complicata”.

Gentiloni: “Sarà una estate calda per i conti pubblici”

Gentiloni: “Sarà una estate calda per i conti pubblici”Roma, 15 mag. (askanews) – Si preanuncia una “estate calda per i conti pubblici” in Europa. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo a una domanda sull’entrata in vigore delle regole riviste sul Patto di stabilità e di crescita durante la conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche di primavera.


“Per quanto riguarda le nuove regole di bilancio, ovviamente quando inizi un nuovo processo devi avere tanta flessibilità e pazienza e determinazione. E sono molto contento di vedere che la maggior parte dei paesi membri, direi praticamente tutti, stanno lavorando in questa prospettiva. Avremo una estate di bilancio calda – ha detto – iniziando penso a giugno: il 19 ci sta il pacchetto di primavera (e le possibili procedure per deficit eccessivo-ndr) e il 21 daremo ai Paesi membri le nostre linee guida e le traiettorie per i loro piani di medio termine”. “Chiediamo ai Paesi di darci per settembre questi piani. Quindi tanto lavoro da fare. Ovviamente è un periodo di transizione per il ciclo politico a Bruxelles, ma penso che dopo tutti questi impegni raggiunti, questi accordi, sono sicuro che avverrà con queste scadenze, ovviamente con la necessaria flessibilità”, ha concluso.

La Ue taglia le previsioni di inflazione nell’eurozona

La Ue taglia le previsioni di inflazione nell’eurozonaRoma, 15 mag. (askanews) – La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di inflazione dell’area euro: dopo il 5,4% del 2023 dovrebbe rallentare al 2,5% sulla media di quest’anno e al 2,1% nel 2025. Le nuove stime sono contenute nelle previsioni economiche di primavera, tre mesi fa l’esecutivo comunitario indicava una inflazione media 2024 al 2,7% e un 2,2% sul prossimo anno. Per l’area euro l’obiettivo della Bce è una inflazione al 2%. E’ ampiamente atteso un primo taglio dei tassi di interesse da parte dell’istituzione monetaria al consiglio direttivo del 6 giugno.

Istat: 5,7 mln di persone in povertà assoluta, top dal 2014

Istat: 5,7 mln di persone in povertà assoluta, top dal 2014Roma, 15 mag. (askanews) – Per l’effetto del forte rialzo dell’inflazione degli ultimi tre anni le spese per consumo delle famiglie sono diminuite in termini reali ed è aumentata la distanza tra le famiglie più e meno abbienti. Questo aumento della sofferenza economica si è riflessa nel contemporaneo peggioramento degli indicatori di povertà assoluta, che ha colpito nel 2023 il 9,8% della popolazione, raggiungendo livelli mai toccati negli ultimi 10 anni (per un totale di 2 milioni 235mila famiglie e di 5 milioni 752mila individui in povertà). E’ quanto rileva il rapporto annuale dell’Istat.


L’incremento di povertà assoluta ha riguardato principalmente le fasce di popolazione in età lavorativa e i loro figli. Il reddito da lavoro, in particolare quello da lavoro dipendente, ha visto affievolirsi la sua capacità di proteggere individui e famiglie dal disagio economico. Gli indicatori di povertà negli ultimi 10 anni mostrano una convergenza territoriale tra le ripartizioni, ma verso una situazione di peggioramento.Tra il 2020 e il 2022 l’erogazione del reddito di cittadinanza ha permesso di uscire dalla povertà a 404mila famiglie nel 2020, 484mila nel 2021 e 451mila nel 2022. Per quanto riguarda gli individui, l’uscita dalla povertà ha riguardato 876mila persone nel 2020 e oltre un milione nel 2021 e nel 2022. Senza il RdC, l’incidenza di povertà assoluta familiare nel 2022 sarebbe stata superiore di 3,8 e 3,9 punti percentuali rispettivamente nel Sud e nelle Isole.


 

Istat: in 3 anni Pil italiano oltre media Ue, bene mercato lavoro

Istat: in 3 anni Pil italiano oltre media Ue, bene mercato lavoroRoma, 15 mag. (askanews) – Nella fase di ripresa dallo choc del 2020, l’Italia è l’economia che, tra le quattro maggiori dell’Ue, è cresciuta a un ritmo più elevato, recuperando il livello del Pil di fine 2019 già nel terzo trimestre del 2021. Alla crescita si è associato il buon andamento del mercato del lavoro. E’ quanto rileva il rapporto annuale dell’Istat.


Nel confronto con l’ultimo trimestre del 2019, a fine del 2023 il livello del Pil era superiore del 4,2% in Italia, del 2,9% in Spagna, dell’1,9% in Francia e dello 0,1% in Germania.

Bce, serve stretto monitoraggio su IA generativa nella Finanza

Bce, serve stretto monitoraggio su IA generativa nella FinanzaRoma, 15 mag. (askanews) – L’intelligenza artificiale porta possibile benefici ma anche potenziali rischi sistemici per le banche così come per l’intero sistema finanziario. Il balzo tecnologico in avanti che molti si attendono dalla IA generativa potrebbe risultare un motore di progresso economico con ricadute positive per consumatori, imprese per l’insieme dell’economia. “L’IA può aumentare l’efficienza dell’intermediazione finanziaria tramite una capacità di gestire le informazioni più veloce e ampia, che supporti le scelte e i processi decisionali, il tutto potrebbe rafforzare il sistema finanziario e contribuire anche alla stabilità”.


Al tempo stesso, “le sfide associate con l’IA limitano la sua solidità e aumentano i rischi correlati a pregiudizi, errori, illusioni o abusi. Questi elementi potrebbero distorcere i risultati sui mercati finanziari, danneggiare la solidità del sistema operativo o viziare in modo sistematico i processi decisionali e di gestione del rischio” delle banche. Sono le conclusione a cui giugne uno studio pubblicato dalla Bce (The rise of artificial intelligence: benefits and risks for financial stability), anticipato rispetto al rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria. Secondo l’analisi, le implicazioni sistemiche della IA dipenderanno dai livelli di penetrazione tecnologica e dal grado di concentrazione del settore degli operatori specializzati, elementi “che sono difficili da prevedere”. L’utilizzo dell’IA in generale e della sua diffusione nel settore finanziario è ancora in evoluzione. “Al di là di qualunque altra considerazione, dato i suoi ampi potenziali effetti, così come le ricadute morali e etiche dell’abuso dell’IA, servono ulteriori accertamenti”.


Un abuso o un uso distorto di queste tecnologie potrebbe avere “ricadute sulla fiducia del pubblico nell’intermediazione finanziaria, che è un elemento chiave della stabilità. Per questo l’attuazione dell’IA nel sistema finanziario deve essere monitorata attentamente mentre la tecnologia si evolve – avverte lo studio -. Andrebbero infine prese in considerazione iniziative regolamentari se dovessero emergere fallimenti di mercato che non possono essere gestiti nell’attuale quadro prudenziale”.

Ue, Giorgetti: con regole banche più solide, ma competitività penalizzata

Ue, Giorgetti: con regole banche più solide, ma competitività penalizzataMilano, 14 mag. (askanews) – “La regolamentazione europea introdotta in questi anni ha fatto sì che il sistema europeo del credito delle banche e del sistema finanziario siano tra i più solidi in assoluto, peccato che questa regolamentazione vada contro la competitività del sistema europeo, perché queste regole non consentono di erogare finanziamenti alle imprese del sistema economico delle economie reali in modo più flessibile o agile tipo quello che avviene negli Stati Uniti”. E’ quanto ha sostenuto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato in videocollegamento a un convengo a Milano. “È chiaro – ha proseguito – che gli Usa hanno meno regolamentazione e ogni tanto fallisce qualche banca, come abbiamo visto, poi interviene magari il Tesoro. Però l’applicazione rigida e puntuale dei metodi di Basilea 3 in Europa e la non altrettanto messa in applicazione dei principi di Basilea 3 negli Stati Uniti crea una differente competitività per le imprese che in Europa non possono ricevere credito ma lo ricevono negli Usa. Il tema che ci poniamo come ministri finanze europee è come bilanciare garanzie di solidità del sistema ma di non gravarlo da oneri e regolamenti di procedure insostenibili per l’erogazione di credito alle economie”. Anche per questo, ha rilevato il ministro, l’Unione bancaria “non dico che sia un sogno… Ieri sera abbiamo fatto una discussione su questo punto, c’è un auspicio che dovrebbe produrre economica ed efficienza nel mercato dei capitali europei. Il problema é che ogni Paese difende le proprie prerogative e specificità”. Bos

Costantino Ivoi nuovo Amministratore Delegato di Strada dei Parchi

Costantino Ivoi nuovo Amministratore Delegato di Strada dei ParchiRoma, 14 mag. (askanews) – Strada dei Parchi Spa rende noto che Costantino Ivoi è stato nominato Amministratore Delegato, prendendo il timone della concessionaria delle autostrade A24 e A25 dalle mani di Riccardo Mollo. Ivoi, informa una nota, vanta un solido e qualificato curriculum nel settore autostradale; già Amministratore Delegato di SAT (Società Autostrada Tirrenica) e RAV (Raccordo Autostradale Valle d’Aosta), ha maturato importanti esperienze pregresse in Autostrade per l’Italia, dove è stato anche Controller di Gruppo e Direttore di Tronco a Cassino, e, prima ancora, nel settore della consulenza strategica, in The Boston Consulting Group.


All’Amministratore Delegato uscente va il ringraziamento dell’Azionista per aver traghettato la Società nel lungo e complesso contenzioso con lo Stato, a seguito della revoca in danno della concessione e successivo reintegro nella gestione delle autostrade A24/A25. Al nuovo Amministratore Delegato il compito di continuare a tracciare il percorso della Società all’insegna dell’attenzione per il cliente e della valorizzazione di un territorio straordinario, in un contesto caratterizzato dalla sfida di completare l’adeguamento dell’infrastruttura ai più avanzati standard di sicurezza e di innovazione.

Giorgetti: rinvieremo la sugar tax a gennaio 2025

Giorgetti: rinvieremo la sugar tax a gennaio 2025Roma, 14 mag. (askanews) – La sugar tax “anche io non sono contento che entra in vigore. Ricordo che l’ultima legge di bilancio aveva fatto uno sforzo per rinviare l’entrata in vigore il 1 luglio. Noi abbiamo fatto con quell’emendamento un ulteriore sforzo e dimezzato l’importo previsto. Ora stiamo facendo uno sforzo ulteriore per trovare una copertura finanziaria per rinviarne l’entrata in vigore al 1 gennaio 2025 e credo che alla fine ci arriveremo”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato a Il Giorno de La Verità.

Dombrovskis: su sforamenti limitati procedura Ue deficit evitabile

Dombrovskis: su sforamenti limitati procedura Ue deficit evitabileRoma, 14 mag. (askanews) – La Commissione europea ribadisce che i Paesi che hanno sforato in maniera solo lieve il limite del 3% sul rapporto deficit-Pil, e solo in maniera temporanea, potrebbero evitare l’apertura di una procedura per deficit eccessivo.


“Non abbiamo preannunci da fare. Il lavoro sulla valutazione delle performance di Bilancio dei Paesi è in corso e la proposta per avviare procedure per deficit eccessivo sarà parte del pacchetto del semestre europeo, che attualmente è previsto il 19 giugno”, ha affermato il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, rispondendo ad una domanda nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin. “Per quanto riguarda i criteri” per avviare le procedure ci sta il limite del 3% tra disavanzo e Pil “ma nei casi in cui la violazione è limitata e temporanea si possono valutare i ‘fattori rilevanti’, che possono portare alla conclusione di non aprire la procedura. Ma questa – ha concluso – è un’analisi che la commissione farà nei prossimi mesi”.