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Pil, Giorgetti: effetto pesante stagione irresponsabile del Superbonus

Pil, Giorgetti: effetto pesante stagione irresponsabile del SuperbonusMilano, 1 mar. (askanews) – “I numeri ci dicono che l’emorragia dell’irresponsabile stagione del Superbonus ha avuto un effetto pesante sul 2023, andando purtroppo oltre le già pessimistiche prospettive”. Lo ha dichiarato il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, commentando i dati odierni dell’Istat sui conti pubblici italiani nel 2023. “Con la non semplice chiusura di quella stagione, la finanza pubblica dal 2024 intraprende un sentiero di ragionevole sostenibilità”, ha proseguito.


Nel 2023 l’economia italiana ha registrato una crescita dello 0,9%, in decelerazione rispetto al 2022 (4%), ha reso noto l’Istat. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -7,2% (-8,6% nel 2022). 

Russia, Indice Pmi manifatturiero febbraio ai massimi dal 2017

Russia, Indice Pmi manifatturiero febbraio ai massimi dal 2017Roma, 1 mar. (askanews) – Mentre l’area euro resta impelagata in un quadro di contrazione, a febbraio il manifatturiero della Russia ha registrato il miglioramento più forte dal gennaio del 2017, secondo l’indice Pmi elaborato da S&P Global: 54,7 punti a fronte di 52,4 punti a gennaio. Con un comunicato, l’agenzia riporta che si tratta del miglioramento più forte da quasi 13 anni e che riflette un rafforzamento dello slancio degli ordinativi assieme a un rafforzamento delle vendite.


Questo indicatore, che viene elaborato con indagini presso i responsabili degli approvvigionamenti delle aziende, ha nei 50 punti la soglia di neutralità: sopra è crescita dell’attività, sotto è contrazione. A febbraio, a causa di un peggioramento in Germania l’indice Pmi relativo a tutta l’area euro ha subito una limatura 46,5 punti, da 46,6 gennaio. Le performance positive dell’economia russa stridono con i propositi di soffocamento della stessa che erano stati proclamati dai paesi del G7 come obiettivo delle sanzioni adottate dal 2022, in rappresaglia dell’invasione dell’Ucraina. Questi sviluppi dell’indice Pmi giungono dopo che nei mesi passati si sono succedute le revisioni al rialzo delle previsioni economiche sulla Russia da parte di diverse istituzioni internazionali.

Open AI, FT: Musk fa ricorso contro Altman per alleanza con Microsoft

Open AI, FT: Musk fa ricorso contro Altman per alleanza con MicrosoftRoma, 1 mar. (askanews) – Elon Musk ha presentato un ricorso contro Open AI e il suo numero uno, Sam Altman, lamentando che l’alleanza multimiliardaria che ha stretto con Microsoft ne ha compromesso i propositi originari di creare una piattaforma di intelligenza artificiale aperta, a beneficio di tutta la collettività. Lo riporta il Financial Times, citando l’esposto presentato dagli avvocati del magnate presso un tribunale di San Francisco.


“Open AI – sostengono i legali del numero uno di Tesla – è stata trasformata in una sussidiaria di fatto, chiusa, per la più grande compagnia tecnologica del mondo: Microsoft”. Musk era stato tra i cofondatori di Open AI nel 2015, quando era partita come una organizzazione no profit. Era uscito dal direttorio tre anni dopo e successivamente, ricorda il quotidiano finanziario, Open AI ha creato un ramo volto all’attività di impresa e agli utili, sul quale Microsoft ha investito circa circa 13 miliardi di dollari.

Business all’Ocse lancia campagna per anticorruzione in agenda Onu

Business all’Ocse lancia campagna per anticorruzione in agenda OnuRoma, 1 mar. (askanews) – Parte da Roma la campagna promossa dal Business all’Ocse, che rappresenta il settore privato con oltre 10 milioni di aziende in oltre 55 Paesi, con lo scopo di divulgare il Manifesto, che promuove di trattare l’anticorruzione come diciottesimo punto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), considerando i comportamenti corruttivi tra le principali cause delle diseguaglianze nel mondo.


È in questo contesto che si è tenuto oggi, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, lo “Zero Corruption Forum” del BIAC (Business at OECD), promosso da Autostrade per l’Italia, cui hanno preso parte rappresentanti OCSE, delle Istituzioni italiane, delle università, oltre ai top manager di grandi aziende. In questo contesto appare fondamentale il ruolo del settore privato e, proprio in quest’ottica, nel corso della giornata si sono avvicendate le voci di grandi aziende del panorama internazionale.


La giornata è stata inoltre l’occasione per presentare il Paper “Shaping the values for a sustainable future Education for the fight against corruption”, dedicato alla promozione dell’educazione e della formazione, fattori chiave per assicurare integrità, trasparenza e standard etici all’interno di ogni processo aziendale e istituzionale. All’interno del testo vengono citate e analizzate esperienze concrete del settore pubblico e privato per limitare le opacità derivanti da ogni forma di corruzione. Realizzato dal Comitato Anticorruzione del Business at OECD (BIAC), il documento passa in rassegna gli strumenti essenziali per contrastare i rischi derivanti da pratiche scorrette e illegali aspirando a diventare punto di riferimento per sensibilizzare tutti gli stakeholder chiave ai valori di equità e trasparenza. Obiettivo è anche incentivare norme sociali universali tra i ragazzi per rendere la nuova generazione sempre più consapevole.


Il Comitato anticorruzione di Business at OECD (BIAC) ha riconosciuto questa necessità anche nel suo manifesto anticorruzione – il Manifesto Business at OECD Zero Corruption – lanciato nel novembre 2022. Un documento che stabilisce 10 principi guida per raggiungere l’obiettivo zero corruzione in azioni tangibili, che si basano sulle best practice di organismi internazionali, tra cui, OCSE, G20 e B20. Qui si inserisce uno degli asset della Campagna: il manifesto propone di trattare il contrasto alla corruzione quale obiettivo specifico nell’Agenda SDG 2030 delle Nazioni Unite. Un documento che può essere promosso da organizzazioni pubbliche e private, aziende e rappresentanti del mondo del business, come uno dei principali strumenti per sostenere il 18° SDG “Zero Corruption”.


Tra le aziende e le realtà accademiche che sono state riconosciute e indicate dall’Business all’OCSE come modelli da seguire per integrità e promozione di pratiche corrette per la lotta alla corruzione, Autostrade per l’Italia, Snam, la scuola Sant’Anna di Pisa, l’Università di Roma Tor Vergata e la SNA. Aspi negli anni, si è impegnato a stabilire e diffondere principi di integrità e regole di comportamento chiari e condivisi. I pilastri nella lotta alla corruzione all’interno del Gruppo sono la formazione sul tema a tutto il personale; la promozione di campagne di comunicazione; l’implementazione di un sistema di segnalazioni basato sulla “Speak-up Culture”, che garantisca protezione e riservatezza; un Sistema di Controllo basato sulla valutazione del rischio di corruzione e sull’utilizzo di soluzioni digitali e innovative. Questi strumenti sono fattori abilitanti che supportano il miglioramento dei processi e dei controlli, attraverso l’analisi e la condivisione di dati e delle informazioni. “Ci stiamo impegnando” nella lotta alla corruzione “perché lo riteniamo un fattore abilitante del nostro piano di investimenti, noi abbiamo un programma di grandissimi investimenti, di potenziamento, ammodernamento e trasformazione della sostenibilità della gomma; per poter far questo un elemento fondamentale è esser certi che l’integrità con cui facciamo le cose sia effettivamente perseguita”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, a margine del Forum.

IA, Seeweb: favorire crescita aziende italiane cloud per attuare Pnrr

IA, Seeweb: favorire crescita aziende italiane cloud per attuare PnrrRoma, 1 mar. (askanews) – Favorire la crescita delle pmi italiane attive nell’intelligenza artificiale e nel cloud computing “grazie all’importante volano della commessa pubblica”, e sviluppare a livello nazionale competenze specifiche nel settore del cloud e della cybersecurity, anche stringendo alleanze in Europa. L’obiettivo è quello di rafforzate un settore che può trainare l’intera economia del Paese e allo stesso tempo mantenere il controllo dei dati critici e strategici in un contesto nazionale. È il quadro che traccia Seeweb – azienda italiana con data center nel Lazio e nella Lombardia e impegnata nel fornire infrastrutture per l’Intelligenza Artificiale – in un documento depositato alla X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, nel corso dell’indagine conoscitiva sugli impatti dell’intelligenza artificiale nel settore produttivo.


Nel contributo consegnato da Seeweb alla Camera dei Deputati, l’azienda italiana sottolinea che in questa fase stiamo assistendo ad una dipendenza di fronte al dominio tecnologico dei fornitori esteri di servizi digitali, anche quando non sembra affatto necessario perché sono già presenti sul mercato valide alternative italiane di prodotti e servizi della società dell’informazione. È innegabile tuttavia che l’Italia debba superare la dipendenza digitale dai grandi fornitori globali, con soluzioni interne che garantiscano l’indipendenza tecnologica. Per questo è fondamentale sostenere le aziende italiane attive nella filiera dell’intelligenza artificiale, con degli investimenti pubblici a livello nazionale, che rappresentano uno stimolo anche agli investimenti a livello locale e di conseguenza quelli dei privati. “È oggi più che mai necessario – spiega Seeweb, – che il nostro programma di public procurement di beni e servizi indirizzati per il settore pubblico, vada a sostenere le imprese italiane ad alta tecnologia in modo da accelerare la produzione locale delle diverse soluzioni innovative per l’erogazione dei nostri servizi pubblici”. Per l’economia, gli effetti positivi riguarderebbero molteplici aspetti. Da un lato infatti, “l’impegno pubblico ad accelerare l’economia italiana è intrinseco alle finalità stesse del PNRR” ricorda Seeweb sottolineando che “per ogni euro investito in Italia nella transizione digitale, si dovrebbe andare a produrre uno spill over effect su tutti gli altri settori individuati nel Piano, creando ulteriori ricadute positive su tutta l’economia italiana”. Dall’altro lato, questo potrebbe arginare la fuga di talenti italiani all’estero, un fatto che sta penalizzando fortemente questo settore. “Purtroppo, la forza lavoro specializzata nell’Intelligenza Artificiale e nelle materie Stem, viene formata dalle nostre Università, ma poi finisce inesorabilmente per essere attratta dalle aziende tecnologiche più note a livello globale”. Anche questo contribuisce al nostro ritardo.


Secondo Seeweb gli incentivi alle imprese italiane della filiera dell’Ai, consentirebbero di garantire la sicurezza dei dati. “Quando un Paese come l’Italia affida i dati critici ad operatori esteri in partnership con operatori locali” – spiega Seeweb nel contributo – deve rendersi conto che “potrebbe perderne il controllo a fronte di un ordine di blocco delle forniture e dei servizi, azionato ad esempio da uno Stato estero impegnato a difendersi da un attacco cibernetico. Gli Stati Uniti, ad esempio, potranno ordinare ai fornitori di servizi cloud americani di estrarre i dati dei clienti stranieri, compresi l’account, l’email, il telefono e gli indirizzi Ip usati per accedere al servizio”. Non è un caso allora che per reazione “alcune grandi aziende europee hanno sentito il bisogno di recuperare – almeno in parte – il controllo sulla propria infrastruttura scegliendo di affidarsi ad un cloud provider nazionale”.

Eurozona, a febbraio inflazione rallenta ancora al 2,6% annuo

Eurozona, a febbraio inflazione rallenta ancora al 2,6% annuoRoma, 1 mar. (askanews) – Nuovo rallentamento dell’inflazione media nell’area euro, a febbraio la crescita dei prezzi al consumo su base annua si è attenuata al 2,6%, rispetto al 2,8% cui si era smorzata a gennaio. Lo riporta Eurostat con la stima preliminare, aggiungendo che in un mese i prezzi sono aumentati dello 0,6%.


Rallenta anche l’inflazione di fondo, cioè l’indice depurato da energia, alimentari alcolici e tabacchi: a febbraio la crescita in questo caso è stata del 3,1%, dal 3,3% di gennaio. Entrambi i dati sono lievemente superiori a quanto prevedessero in media gli analisti. Gli sviluppi dell’inflazione vengono attentamente monitorati dalla Bce, che nei mesi passati ha operato una manovra aggressiva di inasprimento monetario alzando i tassi di 450 punti base complessivi, proprio per cercare di favorire un rientro del caro vita al suo obiettivo del 2% tramite un freno agli aggregati di domanda interna.


La prossima settimana tornerà riunirsi il Consiglio direttivo dell’istituzione e in occasione della comunicazione delle sue decisioni, giovedì pomeriggio, verranno anche pubblicate le previsioni aggiornate su economia inflazione dei tecnici della Bce.

Inflazione, Istat: a febbraio ferma a 0,8%, carrello spesa cala al 3,7%

Inflazione, Istat: a febbraio ferma a 0,8%, carrello spesa cala al 3,7%Roma, 1 mar. (askanews) – A febbraio, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione resta ferma allo 0,8% mentre aumenta dello 0,1% su base mensile.


La stabilizzazione del ritmo di crescita dei prezzi al consumo si deve principalmente all’affievolirsi delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari, non lavorati e lavorati, i cui effetti compensano l’indebolimento delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore dei beni energetici. In particolare, si attenua la flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici, che a febbraio risale al -17,3% (dal -20,5% di gennaio). Si riduce il tasso di crescita in ragione d’anno dei prezzi del “carrello della spesa”: i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +5,1% a +3,7%, come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +3,5% di gennaio a +2,9%). L’inflazione di fondo si attesta al +2,4% (da +2,7% del mese precedente).


L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1,1% per la componente di fondo.

Lavoro, Istat: a gennaio -34mila occupati su mese, +362mila su anno

Lavoro, Istat: a gennaio -34mila occupati su mese, +362mila su annoRoma, 1 mar. (askanews) – A gennaio l’occupazione cala dello 0,1%, pari a -34mila unità, tra gli uomini, gli under 34, i dipendenti a termine, gli autonomi; cresce invece tra le donne e chi ha almeno 50 anni. Il tasso di occupazione scende al 61,8% (-0,1 punti). E’ la stima preliminare dell’Istat.


Il numero di occupati, a gennaio 2024, supera quello di gennaio 2023 dell’1,6% pari a +362mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 0,8 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,4 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. A gennaio “l’occupazione cala, rispetto a quella di dicembre 2023, per effetto – è il commento dell’Istat – della diminuzione dei dipendenti a termine (che scendono a 2 milioni 953mila) e degli autonomi (5 milioni 45mila). Il numero degli occupati – pari a 23 milioni 738mila – è superiore a quello di gennaio 2023 di 362mila unità, come sintesi dell’incremento di 373mila dipendenti permanenti e di 22mila autonomi e della diminuzione di 33mila dipendenti a termine”.

Istat: disoccupazione gennaio ferma al 7,2%, per giovani sale al 21,8%

Istat: disoccupazione gennaio ferma al 7,2%, per giovani sale al 21,8%Roma, 1 mar. (askanews) – A gennaio il tasso di disoccupazione totale è stabile al 7,2%, quello giovanile sale al 21,8% (+0,2 punti). E’ la stima preliminare dell’Istat.


La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-0,2%, pari a -4mila unità) coinvolge gli uomini, i 15-24enni e i 35-49enni; al contrario, la disoccupazione aumenta lievemente tra le donne e gli ultracinquantenni. La crescita del numero di inattivi (+0,5%, pari a +61mila unità, tra i 15 e i 64 anni) si osserva tra gli uomini e tra chi ha un’età compresa tra 15 e 49 anni; l’inattività diminuisce invece tra le donne e gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività sale al 33,3% (+0,2 punti).


Rispetto a gennaio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-8,1%, pari a -162mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,3%, pari a -157mila).

Esplode la polemica sulle nuove regole per i bagagli, Trenitalia le sospende

Esplode la polemica sulle nuove regole per i bagagli, Trenitalia le sospendeRoma, 29 feb. (askanews) – Esplode la polemica sulle nuove regole per bagagli, bici e monopattini a bordo dei treni di Trenitalia che sarebbero dovute entrare in vigore domani, ma che la società ha deciso di sospendere. Il nuovo regolamento prevede che si possano portare gratis a bordo del treno solo i primi due bagagli, mentre le bici e monopattini elettrici devono essere riposti in una sacca.


Sono insorte le associazioni dei consumatori. “Non condividiamo la scelta di Trenitalia, che sembra appiattirsi sulle peggiori politiche tariffarie delle compagnie aeree low cost, a discapito della qualità del servizio reso agli utenti – ha affermato il Codacons -. Crediamo che le nuove regole determineranno danni e disagi per i passeggeri, con alcune misure, come la sacca per bici e monopattini, che appaiono oggettivamente poco comprensibili e introdurranno nuovi costi a carico dei viaggiatori”.L’Unione nazionale consumatori ha invece annunciato un esposto all’Antitrust e all’Autorità dei trasporti per un pronunciamento “sulla correttezza commerciale di questa pratica”. “Alla luce di alcune richieste, anche da parte di associazioni dei consumatori – è intervenuta poi la società con una nota -, Trenitalia comunica che ha deciso di sospendere l’applicazione, a partire dal 1 marzo, del regolamento sul trasporto di bagagli, monopattini e biciclette a bordo treno”.