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Pnrr, Sbarra: “Dare seguito a risorse per il Mezzogiorno”

Pnrr, Sbarra: “Dare seguito a risorse per il Mezzogiorno”Palermo, 23 feb. (askanews) – “Il Pnrr resta la più grande chance per il Mezzogiorno ma va messo a terra in modo completo e veloce, dando seguito alla percentuale del 40% delle risorse per il Sud e vincolando gli investimenti ad aumenti occupazionali soprattutto per giovani e donne. Vanno alleggerite le procedure necessarie a far avanzare i progetti, senza retrocedere nel monitoraggio su trasparenza, legalità e qualità di spesa”. Così il leader della Cisl, Luigi Sbarra, oggi a Palermo al Consiglio generale siciliano.

Carburanti, Consiglio di Stato boccia cartelloni dei prezzi medi

Carburanti, Consiglio di Stato boccia cartelloni dei prezzi mediRoma, 23 feb. (askanews) – Il Consiglio di Stato ha annullato l’articolo 7 del decreto del ministero delle Imprese e del made in Italy del 31 marzo 2023 che dispone l’obbligo di esporre nei punti vendita carburanti il cartellone con i prezzi medi regionali. Lo riferisce la Staffetta Quotidiana.


Con la sentenza 1806/2024 depositata oggi, i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso del Mimit contro la sentenza del Tar che aveva annullato l’intero decreto per motivi procedurali ma, entrando nel merito, ha annullato l’articolo 7 del provvedimento la cui prescrizione “si presenta come manifestamente irragionevole e sproporzionata”. Per un verso, si legge nella sentenza, “si impone di rendere conoscibile nei singoli punti vendita una informazione che il consumatore può avere (in forma ben più completa visto che è possibile sapere anche quale distributore applica i prezzi più bassi nella zona di riferimento) collegandosi al sito del Ministero ovvero scaricando delle app; per altro verso si addossano i relativi costi informativi unicamente in capo ai distributori imponendo loro degli oneri irragionevoli e sproporzionati rispetto alla limitata utilità che l’informazione relativa al prezzo medio, in sé considerata, può avere”.


Se vuole intervenire di nuovo, scrivono ancora i giudici, il ministero “dovrà valutare le misure più idonee ad attuare quanto previsto dal decreto legge senza gravare i distributori di oneri eccessivi e impropri rispetto alla effettiva utilità di rendere conoscibile presso il singolo distributore il prezzo medio regionale. Un’ipotesi potrebbe essere quella suggerita dalla Confesercenti ovvero di posizionare in evidenza direttamente sugli impianti un QR-code che rinvii al sito del Ministero nella parte in cui fornisce le informazioni sui prezzi praticati in zona”. “Il prezzo medio – si legge ancora – comunica unicamente un dato: ovvero che in ambito regionale (o nazionale, in autostrada) esistono dei distributori che praticano prezzi più bassi (o anche più alti) di quelli praticati dal distributore presso il quale il consumatore si trova nel momento in cui vede il cartello del prezzo medio. Ma il consumatore non sa (semplicemente leggendo il cartello del prezzo medio) dove sia il distributore che pratica prezzi inferiori: potrebbe essere anche a centinaia di chilometri di distanza nella stessa regione. Come rilevato dal Presidente AGCM nella citata audizione, un impianto di distribuzione di carburanti risulta effettivamente in concorrenza soltanto con gli impianti situati a pochi chilometri di distanza (o, alternativamente, raggiungibili in un tempo di percorrenza limitato), in quanto soltanto gli impianti più vicini possono costituire una concreta alternativa per il consumatore che necessita di rifornire la propria vettura”.

Borsa, Piazza Affari prosegue positiva: +0,69%, sale Mediobanca +5%

Borsa, Piazza Affari prosegue positiva: +0,69%, sale Mediobanca +5%Milano, 23 feb. (askanews) – Piazza Affari prosegue positiva, con il Ftse Mib che si avvia al giro di boa di metà seduta avanti dello 0,69%. Sugli scudi Mediobanca che avanza del 5%, spinta da rumors rilanciati dal Foglio secondo cui ci sarebbe un dossier aperto per valutare, si legge sulla prima del quotidiano, “l’unione tra Unicredit e Generali via Mediobanca”. Unicredit avanza dello 0,74%, mentre più tonica Generali +3,78%. Bene anche Banca Generali +4% e Banco Bpm +3,24%. In flessione Fineco -1,36% ed Erg -1%.

Bce, Lagarde: ci servono più certezze su calo inflazione verso 2%

Bce, Lagarde: ci servono più certezze su calo inflazione verso 2%Roma, 23 feb. (askanews) – Alla Bce (prima di avventurarci a allentare la linea) “dobbiamo essere più fiduciosi che il processo di disinflazione che stiamo osservando sarà sostenuto e ci porterà al 2%, che è il nostro obiettivo di medio termine”. Lo ha ribadito la presidente Christine Lagarde, nel la conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo informale a Gand, in Belgio.


I dati sull’andamento dei salari nell’ultimo trimestre dello scorso anno “sono stati incoraggianti”. Ma “ci sono molti settori e comparti in cui il processo di contrattazione si completerà nel primo trimestre. Penso che questi numeri saranno molto importanti, specialmente se continueranno a essere incoraggianti, per raggiungere la fiducia di cui parlavo”. Lagarde ha poi aggiunto che per assumere le sue decisioni di politica monetaria (non li ha menzionati, ma è implicito che il riferimento fosse a quando opererà il primo taglio ai tassi di interesse) la Bce valuterà una molteplicità di dati, come sugli utili delle imprese, la dinamica dei prestiti. E che in generale “la Bce è indipendente nelle sue decisioni. E siamo determinati a continuare a essere legati ai dati e indipendenti nelle nostre scelte di policy”, ha concluso.

Lista Lagarde sulle spese Ue: 800 mld l’anno su CO2, 75 mld difesa

Lista Lagarde sulle spese Ue: 800 mld l’anno su CO2, 75 mld difesaRoma, 23 feb. (askanews) – Nell’Unione europea bisogna reperire 800 miliardi di euro l’anno da qui al 2031 per centrare gli obiettivi sulla riduzione delle emissioni fissati per il 2040 (-90%). Altri 75 miliardi di euro l’anno vanno reperiti se si vuole raggiungere la soglia del 2% di spese in difesa concordate in ambito Nato. Tutto questo mentre ogni anno si assiste a un deflusso netto di fondi pari a 250 miliardi di euro, l’ 1,8% del Pil che va “verso il resto del mondo e prevalentemente verso gli Usa. Questa la “lista della spesa” che la presidente della Bce, Christine Lagarde ha elencato per illustrare per quale motivo servirebbe una Unione dei mercati dei capitali, nel suo intervento iniziale alla conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo informale a Gand, in Belgio.


Nelle discussioni di oggi “il mio contributo si è limitato a due categorie di cose. Primo – ha detto – sottolineare l’urgenza della questione, sulla base del fatto che il tetto lo sistemi quando c’è il sole, non quando c’è la tempesta”.“La seconda categoria si può riassumere in numeri e ne menzionerò 3. 800 miliardi all’anno per raggiungere gli impegni sulle emissioni. 75 miliardi all’anno necessari se tutti i paesi attuano l’impegno del 2% di spese in Difesa presi a livello Nato. Terzo, 250 miliardi l’anno, l’1,8% del Pil di deflusso finanziario netto che va verso il resto del mondo e prevalentemente gli Usa. A parte questo abbiamo avuto un’ottima discussione”, ha concluso.


 

Emissione Btp Valore al via il 26 febbraio, Mef: tasso minimo 3,25% fino al terzo anno, poi sale al 4%

Emissione Btp Valore al via il 26 febbraio, Mef: tasso minimo 3,25% fino al terzo anno, poi sale al 4%Milano, 23 feb. (askanews) – La terza emissione del Btp Valore avrà un tasso minimo garantito del 3,25% per il primo, secondo e terzo anno e del 4% per quarto, quinto e sesto anno. Lo fa sapere il Mef che ha comunicato la serie dei tassi cedolari minimi garantiti per la terza emissione del BTP Valore, che avrà luogo da lunedì 26 febbraio a venerdì primo marzo (fino alle ore 13.00), salvo chiusura anticipata.


“Al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione”. Il BTP Valore, dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori (cosiddetti investitori retail), prevede cedole nominali pagate trimestralmente e una scadenza di 6 anni con un premio finale extra pari allo 0,7% del capitale investito. L’investimento minimo è di mille euro senza alcun tetto massimo, salvo la facoltà del Ministero di chiudere anticipatamente l’emissione.

Ecofin, Giorgetti ricorda calciatore di Gand, ma sbaglia squadra

Ecofin, Giorgetti ricorda calciatore di Gand, ma sbaglia squadraGand, 23 feb. (askanews) – Siparietto con equivoco calcistico per il ministro dell’Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti, a Gand, in Belgio, a margine delle riunioni informali, in corso, dell’Eurogruppo e dell’Ecofin.


Accolto dal presidente di turno dell’Ecofin, il ministro belga delle Finanze, Vincent van Peteghem, all’ingresso dello stadio di Gand in cui si svolgono le riunioni, quando gli è stata offerta una sciarpa del tipo di quelle usate dai tifosi di calcio, con la scritta “Ecofin”, Giorgetti ha ricordato che “qui c’era un giocatore altissimo, Paul Onuachu”. In realtà, il nigeriano Ebere Paul Onuachu, alto più di due metri, ha giocato dal 2019 al 2023 un un’altra squadra belga, quella di Genk, una città fiamminga come Gand (o Ghent, il nome è molto simile), a est di Bruxelles (mentre Gand è a Nord-Ovest della capitale). Onuachu è poi stato ceduto nel 2023 alla squadra britannica del Southampton.

Schnabel (Bce): in Italia crescita tiene e calo inflazione rapido

Schnabel (Bce): in Italia crescita tiene e calo inflazione rapidoRoma, 23 feb. (askanews) – Nelle fasi più recenti l’Italia ha mostrato di disporre di “una crescita economica relativamente solida” mentre al tempo stesso il processo disinflazionisto si è mosso in maniera “più rapida” rispetto alla media dell’area euro. I differenziali (spread) sui rendimenti dei sui titoli di Stato “sono a un livello moderato, ma persistono vulnerabilità a livello di conti pubblici”. Sono alcuni dei messaggi chiave sulla Penisola illustrati da Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo della Bce durante un intervento all’università Bocconi, a Milano.


Secondo Schnabel “in Italia la perdita di produttività dal 1990 è in parte dovuta all’alta quota di piccole imprese”. E nelle slide del suo intervento, diffuse dall’istituzione, ha anche citato il livello sostenuto di investimenti pubblici e privati favorito anche dal Pnrr. Nell’area euro sono stati fatti molti progressi sul processo di disinflazione, ha poi rilevato, ma l’ultimo miglio del ritorno ai livelli obiettivo si conferma “difficile” e la forte crescita dei salari in un quadro di produttività in calo “crea pressione rialzo sui costi del lavoro unitari”. Gli ampi margini che molte imprese hanno a disposizione sui loro profitti dovrebbero consentire di assorbire i rialzi dei costi del lavoro “ma permangono rischi”. E “ancorare le aspettative di inflazione è cruciale per mantenere la stabilità dei prezzi”, ha detto l’economista tedesca sul se si possa dichiarare vinta la lotta all’inflazione.


E per Schnabel, considerata una degli esponenti più intransigenti sulla linea monetaria, ovviamente la risposta è no. Ma non ha mancato di riconoscere i progressi compiuti. Nell’area euro le pressioni dovute allo shock dei prezzi dell’energia e dalle catene di appprovvigionamento sono svaniti, mentre l’inflazione sui beni sta caLAndo rapidamente laddove sui servizi “si dimostra più persistente”. L’ultimo miglio per riportare l’inflazione al livello obiettivo “risulta più difficile”. La trasmissione della politica monetaria si sta dimostrando “forte” in termini di aumento dei costi di finanziamento e di calo sul livello di erogazione di credito bancario. Il rallentamento dell’immobiliare mostra una dinamica differenziata tra paesi. Schnabel ha spiegato che la politica monetaria sta lavorando creando un freno alla crescita della domanda aggregata. Ma la resilienza dei mercati del lavoro ha un effetto indebolente sulla trasmissione monetaria mentre persistono penurie di persone disponibili a occupare i posti di lavoro vacanti.

Bce, cala inflazione percepita da famiglie ma sale quella prevista

Bce, cala inflazione percepita da famiglie ma sale quella previstaRoma, 23 feb. (askanews) – A gennaio l’inflazione percepita dai consumatori nell’area euro ha mostrato una ulteriore attenuazione, al 6% mediano sugli ultimi 12 mesi rispetto al 6,9% registrato nella rilevazione precedente. Al tempo stesso, tuttavia, le aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi hanno segnato un lieve incremento al 3,3%, dal 3,2% registrato a dicembre.


Le aspettative di inflazione sul più lungo termine, 3 anni, sono rimaste invariate al 2,5%. Lo riporta la Bce sulla base della sua inchiesta mensile, precisando che l’incertezza che i consumatori attribuiscono all’inflazione resta elevata. Secondo la stessa indagine, le aspettative sulla crescita dei redditi dei reali da parte dei consumatori sono rimaste invariate all’1,2%, mentre la percezione sulla crescita della spesa degli ultimi 12 mesi si è limata 6,6%, dal 6,8% registrato a dicembre. La Bce sottolinea che si tratta del valore più contenuto dall’ottobre del 2022.


Per quanto riguarda l’andamento dell’economia le aspettative dei consumatori sono meno negative ma restano di contrazione e indicando un meno 1,1% sui prossimi 12 mesi, a fronte del meno 1,3% di dicembre. Le aspettative sul tasso di disoccupazione si sono limate al 10,9% dall’11,2% di dicembre.

Nvidia mette le ali a Wall Street, che chiude con nuovi record

Nvidia mette le ali a Wall Street, che chiude con nuovi recordMilano, 22 feb. (askanews) – Chiusura sprint per Wall Street, che tocca nuovi record spinta dai sorprendenti risultati trimestrali di Nvidia (+16,4%), ben superiori alle attese. L’indice S&P 500 si è portato a 5,085.96 punti (+2,09%), il Dow Jones ha guadagnato l’1,18%, il Nasdaq il 2,96%.


Seduta boom per il gruppo che produce schede grafiche e chip per l’intelligenza artificiale: il titolo Nvidia ha chiuso con un balzo del 16,4% a 785,38 dollari, aumentando di 277 miliardi di dollari il valore della propria capitalizzazione, il più grande guadagno in un solo giorno nella storia del mercato. Con il balzo odierno, Nvidia scavalca Amazon e Alphabet, diventando la terza società statunitense di maggior valore dopo Microsoft e Apple, sottolinea l’Ft. La sua capitalizzazione di Borsa sfiora i 2mila miliardi di dollari.