Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

La Borsa di Tokyo chiude in rialzo: Nikkei a +2,19% (supera il record del 1989)

La Borsa di Tokyo chiude in rialzo: Nikkei a +2,19% (supera il record del 1989)Roma, 22 feb. (askanews) – Chiusura in netto rialzo per la Borsa di Tokyo che ha chiuso la seduta con il Nikkei a +2,19%, a 39.098 punti, 836,52 punti in più rispetto alla precedente chiusura. Si tratta, per la borsa nipponica, di un livello record con cui viene superato il precedente del 29 dicembre del 1989 di 38.915,87 punti.


A spingere i listini soprattutto il rialzo del settore tecnologico guidato da Nvidia che ha rilasciato dati trimestrali oltre le attese con ricavi a +265% grazie all’intelligenza artificiale. Dati che hanno portato in rialzo le principali borse asiatiche.

Borsa, Tokyo chiude in rialzo: Nikkei a +2,19%, raggiunge record

Borsa, Tokyo chiude in rialzo: Nikkei a +2,19%, raggiunge recordRoma, 22 feb. (askanews) – Chiusura in netto rialzo per la Borsa di Tokyo che ha chiuso la seduta con il Nikkei a +2,19%, a 39.098 punti, 836,52 punti in più rispetto alla precedente chiusura. Si tratta, per la borsa nipponica, di un livello record con cui viene superato il precedente del 29 dicembre del 1989 di 38.915,87 punti.


A spingere i listini soprattutto il rialzo del settore tecnologico guidato da Nvidia che ha rilasciato dati trimestrali oltre le attese con ricavi a +265% grazie all’intelligenza artificiale. Dati che hanno portato in rialzo le principali borse asiatiche.

Nvidia,svolta su IA,ricavi trimestre +265% sorprendono Wall Street

Nvidia,svolta su IA,ricavi trimestre +265% sorprendono Wall StreetRoma, 21 feb. (askanews) – I ricavi di Nvidia sono aumentati del 265% nell’ultimo trimestre a 22,1 miliardi di dollari, poiché la società di chip più preziosa al mondo ha beneficiato di una frenesia di spesa per l’intelligenza artificiale. Lo riporta il Financial Times specificando che la performance dei ricavi ha superato le già elevate aspettative degli analisti di 20,4 miliardi di dollari, sostenuta da un aumento del 409% dei ricavi dei data center a 18,4 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente.


“Il calcolo accelerato e l’intelligenza artificiale generativa hanno raggiunto il punto di svolta”, ha affermato il fondatore e amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang. “La domanda è in aumento in tutto il mondo tra aziende, industrie e nazioni”. Le azioni della società con sede in California, che è cresciuta fino a una valutazione di mercato di 1,8 trilioni di dollari e ha superato Alphabet, la società madre di Google, diventando la terza società quotata più valutata dal mercato, sono state scambiate fuori contrattazioni con un rialzo del 6,5% a 718,71 dollari.


Le sue azioni avevano già guadagnato il 50% quest’anno prima che mercoledì venissero pubblicati i risultati finanziari del quarto trimestre. Nvidia ha affermato che l’utile per azione ha raggiunto i 4,93 dollari, battendo le aspettative degli analisti di 4,59 dollari, secondo le stime di LSEG.


L’utile netto è aumentato del 770% raggiungendo i 12,3 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando anche le aspettative degli analisti di 10,4 miliardi di dollari. Nvidia – riporta ancora il Ft – è diventata un proxy per la domanda di intelligenza artificiale poiché le grandi aziende tecnologiche come Alphabet, Microsoft, Amazon e Meta hanno tutte aumentato i loro investimenti nell’informatica AI. I suoi chip leader, come l’H100, vengono utilizzati dagli sviluppatori di intelligenza artificiale per creare modelli linguistici di grandi dimensioni.


Lo scorso anno il ChatGPT di OpenAI ha trasformato i chip Nvidia da 40.000 dollari nel prodotto più in voga nella Silicon Valley. Meta prevede di portare il suo stock totale di chip H100 a 350.000 quest’anno, ha dichiarato a gennaio l’amministratore delegato Mark Zuckerberg. “La nostra piattaforma di data center è alimentata da fattori sempre più diversificati”, ha affermato Huang, poiché settori tra cui quello automobilistico, dei servizi finanziari e della sanità stanno ora spendendo “a livello multimiliardario”.

Wall Street migliora sul finale dopo Fed, DJ +0,13%, Nasdaq -0,34%

Wall Street migliora sul finale dopo Fed, DJ +0,13%, Nasdaq -0,34%Roma, 21 feb. (askanews) – Chiusura contrastata a Wall Street, con un miglioramento sul finale dopo che i verbali del direttorio di fine gennaio della Federal Reserve hanno ribadito la linea che era stata riferita dal presidente Jerome Powell: i banchieri centrali statunitensi vogliono maggiori certezze sul calo sostenibile dell’inflazione prima di avventurarsi in un taglio dei tassi. A fine seduta il Dow Jones segna +0,13%, l’S&P 500 un progresso analogo, mentre il Nasdaq mantiene il segno meno con un calo dello 0,34%.


Alla scorsa riunione, i componenti del Fomc, il direttorio della Fed “hanno concordato che non sarà appropriato ridurre la forchetta di riferimento (sui tassi) fino a quando non avranno maggiore fiducia che l’inflazione si stiamo muovendo in maniera sostenibile verso il 2%”, riportano i verbali (minute) della riunione del 30 e 31 gennaio. I banchieri centrali Usa hanno osservato che l’inflazione si è attenuata nell’ultimo anno “ma che resta sopra l’obiettivo del 2%”. E “restano preoccupati che l’elevata inflazione continui a danneggiare le famiglie, specialmente quelle con mezzi limitati per assorbire i prezzi più elevati”. Sebbene si sia vista “una significativa disinflazione della seconda metà dell’anno, i partecipanti hanno osservato che saranno cauti nel valutare i prossimi dati per giudicare se l’inflazione si stia muovendo in maniera sostenibile verso l’obiettivo del 2%”. In serata l’euro ha mostrato alcuni rafforzamenti, fino a toccare 1,0821 dollari.

Germania, governo taglia previsione crescita Pil 2024 allo 0,2%

Germania, governo taglia previsione crescita Pil 2024 allo 0,2%Roma, 21 feb. (askanews) – Il governo della Germania ha pesantemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica e ora per l’insieme del 2024 stima una espansione del Pil limitata allo 0,2%, peraltro dopo un 2023 di contrazione (-0,3%). Le nuove cifre sono state illustrate dal ministro dell’Economia, Robert Habeck, durante una conferenza stampa. Ma con un comunicato lo stesso rivendica che l’economia tedesca “si è dimostrata resiliente” mentre “l’inflazione è stata messa sotto controllo”.


“Tuttavia – riconosce – l’economia si trova in una fase difficile. Stiamo uscendo dalla crisi più lentamente di quanto atteso”, prosegue Habeck citando “una molteplicità di motivi”. Tra questi il contesto economico globale, l’andamento a rilento del commercio internazionale, i tassi elevati che si sono resi necessari per domare l’inflazione (non parla invece del contraccolpo del venir meno delle forniture energetiche dalla Russia a seguito delle sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina). “La Germania soffre anche di problemi strutturali accumulati negli anni. Ora ci serve uno stimolo sulle riforme e come governo federale dobbiamo lavorarci: dobbiamo difendere la competitività del polo industriale tedesco”, afferma Habeck.


Le precedenti previsioni indicavano una crescita 2024 all’1,3%. Ora sul 2025 viene pronosticata una espansione dell’1% e il ministro ha sottolineato che dopo una recente sentenza della corte costituzionale tedesca, che ha bocciato un pacchetto di aiuti pluriennali da 60 miliardi di euro per far fronte alla crisi energetica, ora bisognerà rivedere i piani. Sempre il governo prevede che l’inflazione in Germania si attenui quest’anno al 2,8%, per poi tornare al 2% nel 2025.

Mps: in Borsa +3,1% con Deutsche Bank e attese per vendita quote Mef

Mps: in Borsa +3,1% con Deutsche Bank e attese per vendita quote MefMilano, 21 feb. (askanews) – Mps sotto i riflettori a Piazza Affari spinta dal report di Deutsche Bank che ha alzato il target price sul titolo a 5,1 euro e dalle scommesse del mercato sul collocamento della quota del Tesoro che, dopo tre mesi, ha di nuovo le mani libere sull’istituto. Le azioni hanno chiuso in rialzo del 3,1% a 3,557 euro, con un massimo intraday a 3,662 euro.


E’ scaduta, infatti, la clausola di lock-up di 90 giorni a seguito della cessione del 25% annunciata lo scorso 20 novembre, che consente al Tesoro, primo socio della banca con una quota pari al 39,2%, di riprendere la discesa nel capitale. Secondo quanto scrive MF, lo scenario più probabile è che l’azionista metta sul mercato una nuova tranche, tra l’8 e il 10%, e l’operazione potrebbe arrivare prima dello stacco della cedola, previsto il 20 maggio. Mps ha chiuso il 2023 con un utile netto di oltre 2 miliardi, ritornando dopo 13 anni a pagare il dividendo, in anticipo di due anni rispetto al target di piano, prevedendo una cedola di 0,25 euro per azione. Lo scorso 20 novembre, il Mef aveva collocato, attraverso un accelerated bookbuilding, il 25% del capitale del Montepaschi a un corrispettivo per azione pari a 2,92 euro, per un controvalore complessivo di circa 920 milioni.

Banche spingono Piazza Affari, Ftse Mib chiude sopra 32mila punti (+1%)

Banche spingono Piazza Affari, Ftse Mib chiude sopra 32mila punti (+1%)Milano, 21 feb. (askanews) – Chiusura tonica per Piazza Affari, spinta dai titoli bancari. L’indice principale Ftse Mib ha guadagnato l’1% superando quota 32mila punti (32.018 punti) e aggiornando così i massimi dal 2008, miglior performance tra le Borse europee (Parigi +0,22%, Francoforte +0,25%, Londra -0,75% affossata da Hsbc) e in controtendenza con l’andamento negativo di Wall Street.


A Milano, tra i titoli principali, sotto i riflettori Mps (+3,1% a 3,557 euro) spinta dal report di Deutsche Bank che ha alzato il target price sul titolo a 5,1 euro e soprattutto dalle scommesse del mercato sul collocamento della quota del Tesoro che, passati i tre mesi di lock-up, ha di nuovo le mani libere sull’istituto. Forti acquisti anche su Mediobanca (+4,22%), promossa a a”buy” da Ubs, e Bper (+3,93%). Maglia rosa a Iveco (+5,03%). Sul fronte dei nostri titoli di Stato, lo spread ha chiuso in rialzo a 150 punti, con il rendimento del Btp decennale salito sul mercato secondario al 3,94%.

I Ventisette approvano l’accordo sul nuovo Patto stabilità dell’Ue

I Ventisette approvano l’accordo sul nuovo Patto stabilità dell’UeBruxelles, 21 feb. (askanews) – Il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue (Coreper) ha approvato, questo pomeriggio a Bruxelles, “i testi di compromesso finali che riformano il quadro della governance economica dell’Ue”, ovvero la riforma del Patto di stabilità con le regole da rispettare nei blianci pubblici nazionali. Lo ha annunciato sul suo accpunt X (ex Twitter) la presidenza di turno belga del Consiglio Ue.


L’approvazione del Coreper conferma, in particolare, l’accordo raggiunto nei negoziati (“Trilogo”)con la Commissione e con il Parlamento europeo sul regolamento relativo al “braccio preventivo” del Patto, che è sottoposto alla co-decisione legislativa. “Queste nuove norme garantiranno finanze pubbliche sostenibili, favoriranno gli investimenti, la crescita e la creazione di posti di lavoro nell’Ue”, afferma ancora la presidenza di turno belga, ricordando che “i testi saranno ora sottoposti al Parlamento europeo” per il voto di conferma finale. 

Ue, i Ventisette approvano accordo sul nuovo Patto stabilità

Ue, i Ventisette approvano accordo sul nuovo Patto stabilitàBruxelles, 21 feb. (askanews) – Il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue (Coreper) ha approvato, questo pomeriggio a Bruxelles, “i testi di compromesso finali che riformano il quadro della governance economica dell’Ue”, ovvero la riforma del Patto di stabilità con le regole da rispettare nei blianci pubblici nazionali. Lo ha annunciato sul suo accpunt X (ex Twitter) la presidenza di turno belga del Consiglio Ue.


L’approvazione del Coreper conferma, in particolare, l’accordo raggiunto nei negoziati (“Trilogo”)con la Commissione e con il Parlamento europeo sul regolamento relativo al “braccio preventivo” del Patto, che è sottoposto alla co-decisione legislativa. “Queste nuove norme garantiranno finanze pubbliche sostenibili, favoriranno gli investimenti, la crescita e la creazione di posti di lavoro nell’Ue”, afferma ancora la presidenza di turno belga, ricordando che “i testi saranno ora sottoposti al Parlamento europeo” per il voto di conferma finale.

Fisco, primo ok Cdm a dlgs revisione sistema sanzionatorio tributario

Fisco, primo ok Cdm a dlgs revisione sistema sanzionatorio tributarioRoma, 21 feb. (askanews) – Primo via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legislativo che, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale provvede alla complessiva revisione del sistema sanzionatorio tributario. Il provvedimento passa ora all’esame delle Commissioni parlamentari competenti per il parere e tornerà poi in Cdm per l’esame definitivo.


Gli ambiti di intervento, spiega il comunicato di Palazzo Chigi, del decreto riguardano: le disposizioni comuni alle sanzioni amministrative e penali, con l’integrazione fra le diverse fattispecie sanzionatorie, la revisione dei rapporti tra processo penale e processo tributario, l’introduzione di meccanismi di compensazione tra le sanzioni da irrogare e quelle già irrogate (divieto del “bis in idem”) e la riduzione delle sanzioni; le sanzioni penali, con particolare riferimento alla revisione dei profili sanzionatori per gli omessi versamenti non reiterati; le sanzioni amministrative, prevedendo una maggiore proporzionalità tra le sanzioni rispetto alle condotte contestate, ferma restando la maggiore rilevanza di comportamenti fraudolenti, e realizzando una revisione della disciplina della recidiva dei cumuli e delle continuazioni.