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IA, Draghi: Europa continua a accumulare ritardo, forse incolmabile

IA, Draghi: Europa continua a accumulare ritardo, forse incolmabileRoma, 18 mar. (askanews) – L’Europa sta continuando ad accumulare ritardi sull’intelligenza artificiale, ritardi che forse sono ormai “incolmabili”. Lo ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio italiano e della Bce, Mario Draghi, durante una audizione al Senato sul suo Rapporto sul futuro della competitività europea.


“I modelli di intelligenza artificiale sono diventati sempre più efficienti, con costi di addestramento che si sono ridotti di dieci volte da quando è uscito il rapporto. Secondo recenti sviluppi, i modelli di Intelligenza Artificiale si stanno avvicinando sempre di più, o stanno addirittura superando, le capacità di ricercatori in possesso di dottorato”, ha rimarcato. “Agenti autonomi si avviano ad essere in grado di prendere decisioni operando in completa autonomia. In Europa – ha detto Draghi – continuiamo a perdere terreno su questo fronte: otto dei dieci maggiori large language models sono sviluppati in US e i rimanenti due in Cina. In quest’area il Rapporto prende atto che il ritardo europeo è probabilmente incolmabile ma suggerisce che l’industria, i servizi e le infrastrutture sviluppino l’impiego dell’AI nei loro rispettivi settori. L’urgenza è essenziale”.

Dazi, Orsini: l’Europa sia compatta e unita per negoziare

Dazi, Orsini: l’Europa sia compatta e unita per negoziareRoma, 18 mar. (askanews) – “La guerra dei dazi a noi preoccupa” perchè “esportiamo 626 miliardi di prodotto”. Dunque “su questi temi l’Europa deve essere compatta e unita per poter negoziare”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, in occasione dell’evento “Loop Forward: Building a Circular Economy for a Sustainable and Competitive Europe”, organizzato dall’associazione degli industriali a Bruxelles.


“Dobbiamo stare attenti – ha aggiunto – perchè ci sono i dazi, ma ci sono anche le norme che sono peggio dei dazi”.

Ue, Draghi: su competitività e difesa debito comune è l’unica strada

Ue, Draghi: su competitività e difesa debito comune è l’unica stradaRoma, 18 mar. (askanews) – “Le decisioni a cui il Rapporto chiama l’Europa sono ancor più urgenti oggi quando la necessità di difendersi e di farlo presto è al centro dell’attenzione e delle preoccupazioni della maggioranza dei cittadini europei”. E “il ricorso al debito comune è l’unica strada”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio italiano e della Bce, Mario Draghi, durante una audizione al Senato sul suo Rapporto sul futuro della competitività europea.


“Un’Europa che cresce finanzierà più facilmente un fabbisogno finanziario che ormai supera le previsioni del Rapporto. Un’Europa che riforma il suo mercato dei servizi e dei capitali vedrà il settore privato partecipare a questo finanziamento. Ma l’intervento dello Stato resterà necessario”, ha avvertito Draghi. E “gli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni Paesi significative espansioni del deficit, né sono pensabili contrazioni nella spesa sociale e sanitaria: sarebbe non solo un errore politico – ha detto – ma soprattutto la negazione di quella solidarietà che è parte dell’identità europea, quell’identità che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell’autocrazia”.

Bce: banche preparino ritorno a normali operazioni di rifinanziamento

Bce: banche preparino ritorno a normali operazioni di rifinanziamentoRoma, 18 mar. (askanews) – Le banche che operano nell’area euro devono iniziare a prepararsi a cambiamenti rilevanti sulla gestione delle liquidità e dei relativi rischi, in particolare perché la normalizzazione del bilancio di Bce e Eurosistema delle banche centrali comporterà un ritorno alle “normali” operazioni di rifinanziamento, mediante le quali venivano erogate liquidità negli anni precedenti alle crisi. Ne parla un articolo pubblicato sul “blog” del ramo di vigilanza bancaria della Bce.


“Allo scopo di effettuare con successo la transizione a un sistema monetario in cui l’ammontare marginale (supplementare) di liquidità della Banca centrale viene fornito tramite di operazioni di rifinanziamento della Bce, serve che le banche accedano attivamente e in maniera regolare alle normali operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema – si legge – in modo da assicurare un livello sufficiente di riserve della Banca centrale non solo individualmente, ma anche per il sistema bancario nel suo insieme. Il crescente utilizzo di operazioni della Bce rifletterà la gestione quotidiana delle liquidità nel contesto del quadro operativo”. L’articolo ricorda che nei prossimi anni, con il progredire della “normalizzazione” del processo di riduzione del bilancio dell’Eurosistema, l’ammontare complessivo di liquidità disponibile alle banche diminuirà. “La Bce, sia nel suo ruolo di autorità monetaria, sia in quello di autorità di vigilanza, si attende che le banche prendano in considerazione queste operazioni come parte integrante della loro gestione quotidiana delle liquidità”.


Secondo la Bce, affinché questo processo avvenga senza strappi “le banche devono assicurare di essere pronte a livello operativo per il cambiamento sul modo con cui verranno fornite le liquidità della banca centrale – recita l’articolo firmato da Claudia Buch, presidente del ramo di vigilanza, e Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo – che aggiustino i loro processi di gestione delle liquidità e che siano pronte ad accedere alle operazioni monetarie”. Per parte sua, la Bce afferma che monitorerà costantemente i progressi in questo ambito e che comunicherà le sue aspettative alle controparti monetarie (le banche centrali nazionali dei Paesi che usano l’euro) e banche su cui effettua la vigilanza. (fonte immagine: ECB 2025).

Jobs act, Cisl: referendum non è scelta giusta, soluzione dannosa

Jobs act, Cisl: referendum non è scelta giusta, soluzione dannosaRoma, 17 mar. (askanews) – La Cisl deciderà in una delle prossime riunioni di segreteria o dell’esecutivo nazionale se e come votare ai referendum su lavoro e cittadinanza. La posizione sui quattro quesiti proposti dalla Cgil su Jobs act e appalti è, però, già chiara ed è stata esplicitata con un volantino pubblicato sul sito della confederazione, che sarà distribuito in tutte le strutture del territorio.


Secondo il sindacato guidato da Daniela Fumarola “il lavoro non si difende guardando al passato” e “i referendum non sono la scelta giusta”, perché “propongono soluzioni parziali, rischiose o addirittura dannose”. La Cisl punta al dialogo e alla contrattazione per migliorare le condizioni di lavoro. In particolare, è “falso” un ritorno all’articolo 18 nel caso in cui venisse abrogato il Jobs act. “Il referendum propone di eliminare il contratto a tutele crescenti, ma non riporterebbe i lavoratori all’articolo 18 – si legge nel volantino – bensì alla versione ridotta della legge Fornero del 2012”. Il Jobs act prevede un’indennità fino a 36 mensilità, mentre la legge Fornero ne prevede solo 24, osserva la Cisl. “Si rischia di ridurre le tutele. Un referendum mal posto, che potrebbe persino danneggiare i lavoratori”.


La confederazione di via Po sostiene poi che la precarietà non si elimini con i referendum e che sia più efficace la strada di rafforzare la contrattazione con contratti più tutelati e regolati. Anche sull’indennizzo per licenziamenti nelle piccole imprese la soluzione proposta dal questito della Cgil è “incompleta: chiede di eliminare il limite massimo di 6 mensilità nelle piccole imprese. Ma non garantisce che i giudici concedano importi superiori. Servirebbe una riforma che aumenti sia il limite minimo che massimo, non solo l’eliminazione del tetto. Giusto migliorare l’indennizzo, ma il referendum abrogativo non raggiunge l’obiettivo”. In tema di sicurezza sul lavoro negli appalti, invece, per la Cisl “non serve un referendum, ma più partecipazione, prevenzione e controlli”.

Anima: al via Opa Banco Bpm a 7 euro per azione, si chiude il 4 Aprile

Anima: al via Opa Banco Bpm a 7 euro per azione, si chiude il 4 AprileMilano, 17 mar. (askanews) – Ha preso il via oggi, per chiudersi il 4 aprile, l’Opa di Banco Bpm su Anima da 1,78 miliardi, primo tassello delle Opa bancarie di Piazza Affari. Il gruppo, guidato da Giuseppe Castagna, che con l’operazione intende dare vita a un campione nazionale del risparmio gestito, pagherà a ciascun azionista della Sgr che aderirà un corrispettivo pari a 7 euro per azione (prezzo rivisto dai 6,2 euro dell’offerta originaria). Oggi il titolo Anima ha chiuso poco mosso a 6,97 euro (-0,15%).


Banco Bpm ha già potenzialmente in tasca il 44,8% di Anima, considerato che nelle scorse settimane Fsi (9,6%), Poste (11,7%) e il top management dell Sgr (1,5%) hanno annunciato l’adesione all’Opa. “Una quota che ci fa dire che il successo dell’operazione è abbastanza scontato”, aveva dichiarato Castagna a fine febbraio dopo che Banco Bpm aveva fatto sapere che i programmi sulla Sgr potevano essere attuati anche con una partecipazione complessiva, tenuto conto della quota già detenuta dalla banca (22%), pari ad almeno il 45% più un’azione del capitale. C’è attesa per le scelte di Francesco Gaetano Caltagirone che detiene il 5,2% di Anima. Intanto, dagli aggiornamenti della Consob, è emerso che dall’11 marzo Syquant Capital, asset manager indipendente francese, possiede una partecipazione complessiva del 5% circa nel capitale di Anima, di cui una quota diretta in azioni pari al 4,069%, oltre a derivati per il restante 0,934%.

1 maggio, i leader dei sindacati in tre piazze: Roma, Palermo e Prato

1 maggio, i leader dei sindacati in tre piazze: Roma, Palermo e PratoRoma, 17 mar. (askanews) – I tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (Maurizio Landini, Daniela Fumarola e Pierpaolo Bombardieri) hanno incontrato questo pomeriggio i vertici della Rai per l’organizzazione del primo maggio. Quest’anno i sindacati hanno scelto il tema della salute e sicurezza sul lavoro. Saranno tre le manifestazioni unitarie che si svolgeranno la mattina, in contemporanea, in tre luoghi simbolici del Paese: a Roma (Fori Imperiali) con Landini; a Casteldaccia (Palermo) con Fumarola; e a Prato Bombardieri. Come di consueto i tre comizi saranno trasmessi in diretta su Rai3 a cura del Tg3. Nel pomeriggio si svolgerà a Roma il Concertone, sempre sullo stesso tema, che, quest’anno, tornerà nella sede tradizionale di Piazza San Giovanni e verrà trasmesso in diretta da Rai 3 a cura della direzione Prime Time.

L’Istat: il passaggio da Rdc ad Adi peggiora il reddito per 850mila famiglie

L’Istat: il passaggio da Rdc ad Adi peggiora il reddito per 850mila famiglieRoma, 17 mar. (askanews) – Il passaggio dal reddito di cittadinanza, già depotenziato nel corso del 2023, all’assegno di inclusione ha comportato un peggioramento dei redditi disponibili per circa 850mila famiglie (3,2% delle famiglie residenti). La perdita media annua è di circa 2mila 600 euro e interessa quasi esclusivamente le famiglie che appartengono al gruppo delle famiglie più povere. In tre quarti dei casi si tratta di nuclei che perdono il diritto al beneficio e nel restante quarto di nuclei svantaggiati dal nuovo metodo di calcolo. Lo ha reso noto l’Istat.


Per circa 400mila famiglie il passaggio tra Rdc e Adi non comporta una variazione del reddito disponibile perché continuano a ricevere lo stesso importo. Infine, un gruppo esiguo di famiglie (circa 100mila) trae un beneficio dal passaggio all’Adi di circa 1.200 euro. Il vantaggio deriva dal diverso trattamento dei componenti con disabilità insito nel metodo di calcolo della scala di equivalenza Adi rispetto a quella Rdc.

Ermotti (Ubs) banchiere più pagato d’Europa: 15,4 milioni nel 2024

Ermotti (Ubs) banchiere più pagato d’Europa: 15,4 milioni nel 2024Milano, 17 mar. (askanews) – L’amministratore delegato di Ubs Sergio Ermotti si conferma il banchiere più pagato d’Europa. Secondo quanto emerge dalla relazione sul bilancio 2024 del gruppo bancario elvetico, che nel 2023 ha acquisito la rivale Credit Suisse, Ermotti ha ricevuto lo scorso anno un compenso complessivo di 14,9 milioni di franchi svizzeri (15,4 milioni di euro), di cui 2,8 milioni di franchi svizzeri di retribuzione fissa, più varie componenti variabili per 12,1 milioni.


La remunerazione è superiore ai 14,4 milioni di franchi svizzeri incassati nel 2023, quando Ermotti era tornato alla guida di Ubs a partire però dal mese di aprile. La sua remunerazione 2024 batte così i 13,77 milioni di euro assegnati alla presidente esecutiva del Santander Ana Botín e i 13,2 milioni del Ceo di UniCredit Andrea Orcel.

L’oro continua a salire

L’oro continua a salireRoma, 17 mar. (askanews) – L’oro torna ad aumentare e nel pomeriggio l’oncia si riporta sopra la soglia psicologica dei 3.000 dollari, che era già stata infranta la scorsa settimana. Nel corso delle contrattazioni in Europa loro è salito fino a quota 3.009 dollari l’oncia.


In precedenza, le quotazioni dell’oro erano state in leggero ripiegamento nelle contrattazioni mattutine. L’oncia si era attestata a 2.998,70 dollari, in calo di circa lo 0,1% rispetto a venerdì scorso. Sul finale della scorsa settimana il metallo prezioso aveva superato per la prima volta quota 3.000 dollari l’oncia, sulla scia delle tensioni per una possibile guerra commerciale a seguito di dazi e rappresaglie.