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Il Mit: con il nuovo codice della strada in tre mesi -20% vittime, 61 morti in meno

Il Mit: con il nuovo codice della strada in tre mesi -20% vittime, 61 morti in menoRoma, 15 mar. (askanews) – Un calo del 5,5% degli incidenti stradali che ha determinato un -20,4% di vittime e un -8,8% di feriti. Significa 61 morti in meno in tre mesi. È quanto emerge, sottolinea una nota del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dai dati di polizia stradale e carabinieri, condivisi dal Viminale con il Mit, che consentono di confrontare quanto avvenuto nei primi tre mesi di entrata in vigore del nuovo codice della strada (14 dicembre 2024-13 marzo 2025) con lo stesso periodo di un anno fa.


In particolare, sono stati rilevati 226 incidenti mortali (lo scorso anno erano 274); 238 deceduti (lo scorso anno erano 299); 5.712 incidenti con lesioni (lo scorso anno erano 6.227); 8.407 persone ferite (lo scorso anno erano 9.222). In tre mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme, 203.753 conducenti si sono sottoposti a controlli etilometri e/o precursori. Tra loro, l’1,7% ha subìto sanzioni per guida in stato di ebbrezza e lo 0,2% per guida dopo aver assunto stupefacenti. Inoltre, su 17.607 patenti ritirate, per 8.912 casi è conseguenza del cellulare alla guida (50,6%). “L’auspicio è che i dati possano migliorare ulteriormente, soprattutto per quanto riguarda vittime e feriti, ma intanto si possono trarre alcune indicazioni”, sottolinea il Mit. “Le preoccupazioni per controlli irrazionali su droghe e farmaci si sono confermate totalmente infondate. Ed infatti si coglie l’occasione per ribadire che i limiti per il consumo di alcol non sono cambiati con il nuovo codice. A questo proposito va ribadito che alcuni provvedimenti citati dai media negli ultimi giorni – come le multe ai ciclisti in stato di ebbrezza – sono figlie di regole in vigore da decenni, e che fanno riferimento all’articolo 186 del codice che risale al 1992”. In secondo luogo, il Mit rileva “che l’uso del cellulare rimane di gran lunga la prima ragione di ritiro della patente, in coerenza con la pericolosità e diffusione di questo comportamento scorretto”.

Abi: a febbraio tasso sui mutui in risalita al 3,17%

Abi: a febbraio tasso sui mutui in risalita al 3,17%Milano, 15 mar. (askanews) – A febbraio 2025, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato pari al 3,17%, in risalita dal 3,12% nel mese precedente e dal 3,11% di dicembre (era al 4,42% a dicembre 2023). Lo rileva il rapporto mensile dell’Abi.


Da ottobre 2023, i tassi di mercato sono progressivamente diminuiti a seguito dei tagli della Bce, una tendenza proseguita anche nei primi mesi del 2025. Nei primi giorni di marzo si è osservato un assestamento: i tassi a breve termine si sono stabilizzati o leggermente ridotti, mentre quelli a lungo termine hanno registrato un rialzo. “Un cambiamento determinato dagli andamenti geopolitici”, ha spiegato Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario dell’Abi. Nel dettaglio, nei primi 13 giorni di marzo, evidenzia il rapporto, il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,52%, stesso valore di febbraio, il tasso IRS a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,64% in aumento di 25 punti base rispetto a febbraio (2,39%). A febbraio, il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,98% dal 4,15% del mese precedente (5,45% a dicembre 2023), mentre il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,27% dal 4,32% del mese precedente.

Mit: con nuovo codice strada in tre mesi -20% vittime, 61 morti in meno

Mit: con nuovo codice strada in tre mesi -20% vittime, 61 morti in menoMilano, 15 mar. (askanews) – Un calo del 5,5% degli incidenti stradali che ha determinato un -20,4% di vittime e un -8,8% di feriti. Significa 61 morti in meno in tre mesi. È quanto emerge, sottolinea una nota del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dai dati di Polizia Stradale e Carabinieri, condivisi dal Viminale con il Mit, che consentono di confrontare quanto avvenuto nei primi tre mesi di entrata in vigore del nuovo codice della strada (14 dicembre 2024-13 marzo 2025) con lo stesso periodo di un anno fa.


In particolare, sono stati rilevati 226 incidenti mortali (lo scorso anno erano 274); 238 deceduti (lo scorso anno erano 299); 5.712 incidenti con lesioni (lo scorso anno erano 6.227); 8.407 persone ferite (lo scorso anno erano 9.222). In tre mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme, 203.753 conducenti si sono sottoposti a controlli etilometri e/o precursori. Tra loro, l’1,7% ha subìto sanzioni per guida in stato di ebbrezza e lo 0,2% per guida dopo aver assunto stupefacenti. Inoltre, su 17.607 patenti ritirate, per 8.912 casi è conseguenza del cellulare alla guida (50,6%). “L’auspicio è che i dati possano migliorare ulteriormente, soprattutto per quanto riguarda vittime e feriti, ma intanto si possono trarre alcune indicazioni”, sottolinea il Mit. “Le preoccupazioni per controlli irrazionali su droghe e farmaci si sono confermate totalmente infondate. Ed infatti si coglie l’occasione per ribadire che i limiti per il consumo di alcol non sono cambiati con il nuovo codice. A questo proposito va ribadito che alcuni provvedimenti citati dai media negli ultimi giorni – come le multe ai ciclisti in stato di ebbrezza – sono figlie di regole in vigore da decenni, e che fanno riferimento all’articolo 186 del codice che risale al 1992”. In secondo luogo, il Mit rileva “che l’uso del cellulare rimane di gran lunga la prima ragione di ritiro della patente, in coerenza con la pericolosità e diffusione di questo comportamento scorretto”.

ACI Vallelunga e FIA celebrano eccellenza BAT Italia in sicurezza stradale

ACI Vallelunga e FIA celebrano eccellenza BAT Italia in sicurezza stradaleRoma, 14 mar. (askanews) – Presso il Centro di Guida Sicura ACI-SARA di Roma (Vallelunga), si è celebrata una tappa importante nel campo della sicurezza stradale: BAT Italia è la prima azienda in Italia ad essere accreditata con il “FIA Road Safety Index”, un programma internazionale di certificazione che consente alle aziende di ottenere un rating sulla sicurezza stradale e di misurarne l’impatto nella società.


Attraverso il FIA Road Safety Index le aziende possono dimostrare, in risposta alle recenti raccomandazioni internazionali sulla sicurezza stradale, come stanno controllando l’impatto sulla sicurezza stradale nelle loro attività legate al trasporto. Identificando aree di miglioramento continuo. Progettato sulla base di un impegno a lungo termine. La metodologia del FIA Road Safety Index offre un approccio sistematico per identificare, misurare e migliorare l’impronta sulla sicurezza nella loro catena produttiva. “Il settore privato ha interessanti opportunità di facilitare l’introduzione di alti standard di sicurezza, per proteggere non solo i propri dipendenti, ma anche le comunità locali dove le aziende operano. Eventi come quello promosso da ACI Vallelunga oggi nel dare visibilità all’esperienza di BAT Italia, la prima azienda italiana a raggiungere a massimo punteggio del FIA Road Safety Index, sono fondamentale per riconoscere pratiche virtuose e trasparenti nel mondo privato. Ci auguriamo che il FIA Road Safety Index possa aiutare progressivamente a costruire una cultura della sicurezza stradale, unico modo per diminuire l’incidentalità stradale in modo strutturale e permanente”. È quato affermato da Luca Pascotto, responsabile sicurezza stradale, FIA.


“BAT Italia pone da sempre le sue persone al centro della propria strategia aziendale, promuovendo un ambiente di lavoro sicuro e adottando numerose iniziative a supporto del benessere di ciascun dipendente. In questa ottica, consapevoli della responsabilità derivante da un parco auto che vede oltre 250 dei dipendenti utilizzare vetture aziendali, BAT Italia ha reso obbligatoria la partecipazione a corsi sulla sicurezza stradale, un passo fondamentale per garantire una mobilità sicura e sostenibile in linea con i valori dell’azienda. Questo percorso di impegno e responsabilità ha raggiunto un nuovo apice con il recente riconoscimento della FIA: il fatto di essere la prima azienda italiana ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione FIA Road Safety Index con il punteggio massimo in tutte le categorie valutate è la convalida dell’efficacia e validità del percorso intrapreso, che si distingue per la sua peculiarità nel panorama nazionale. Questo riconoscimento ci sprona a proseguire con rinnovato impegno nel nostro percorso di attenzione e cura verso le nostre persone e la loro sicurezza”, ha dichiarato Greta Autieri, Head of Talent, Culture & Inclusion BAT Italia. “Siamo orgogliosi di aver ospitato oggi questa celebrazione, che segna un passo significativo per BAT Italia, ma anche per il nostro Paese, nel riconoscere l’importanza della sicurezza stradale. La certificazione FIA Road Safety Index è un esempio concreto di come il settore privato possa impegnarsi nella costruzione di un ambiente più sicuro per tutti. Siamo felici di vedere un’azienda come BAT Italia impegnarsi in questo percorso e di contribuire a diffondere questa cultura”, ha sottolineato inoltre Alfredo Scala, Direttore Generale ACI Vallelunga.


Alla cerimonia hanno partecipato numerose aziende di spicco, tra cui Abbott, IVS Italia, Thales Alenia, We Build Group, BloomFleet SpA, Gruppo API IP, Lux Vide, Philipp Morris Italia Srl, Honda Motor Europe Ltd., FareImpresaRoma, Associazione Guida Sicura Italia, oltre alla Polizia di Stato. Al termine della celebrazione, i partecipanti hanno preso parte a delle esperienze di guida sicura, con tutti gli spostamenti nelle aree di guida effettuati grazie alla navetta elettrica Tecnobus.

Ex Ilva, verso uno slittamento per scelta dell’offerta d’acquisto

Ex Ilva, verso uno slittamento per scelta dell’offerta d’acquistoRoma, 14 mar. (askanews) – Servirebbe ancora qualche giorno per l’individuazione della migliore offerta per l’acquisto degli stabilimenti dell’ex Ilva. Il termine di oggi, 14 marzo, indicato anche dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ai sindacati, per la scelta dell’offerta tra le tre pervenute, potrebbe slittare alla prossima settimana (almeno per l’ufficializzazione delle decisione). Fino alla mezzanotte di oggi, infatti, le aziende potrebbero presentare rilanci e aggiornamenti ci sarebbero stati anche nelle ultime ore. I commissari avrebbero quindi bisogno di un surplus di tempo per esaminare nel dettaglio la documentazione pervenuta.


Sul tavolo le offerte per l’acquisto dell’intero complesso degli stabilimenti dell’ex Ilva presentate dai tre colossi nella produzione dell’acciaio: la società dell’Azerbaijan Baku Steel Company, l’indiana Jindal e Bedrock Industries che fa capo ad un fondo statunitense. Le prime due, al momento, sarebbero quelle ritenute più accreditate per investimenti proposti, garanzie occupazionali e piano di sostenibilità. Con Baku in pole position. Ma valutazioni diverse sono sempre possibili. Perderebbe quota, a quanto si apprende, l’ipotesi della cordata mista Baku-Jindal, che presenterebbe criticità operative. Il governo sta anche lavorando alla norma che permetterebbe il mantenimento della partecipazione pubblica in quota di minoranza nella nuova compagine societaria, una richiesta questa sostenuta dai sindacati che vedono nel coinvolgimento dello Stato una garanzia per l’occupazione e il processo di decarbonizzazione. Si tratterebbe di una partecipazione molto inferiore al 38% che Invitalia detiene in Acciaierie. Ma anche questo passaggio dipenderà dall’offerta che sarà selezionata.

Consob, Savona: integrare innovazioni tecnologiche nella vigilanza

Consob, Savona: integrare innovazioni tecnologiche nella vigilanzaRoma, 14 mar. (askanews) – L’attività di vigilanza sui mercati richiede “una più esatta integrazione tra il vecchio sistema e le innovazioni tecnologiche”. Lo ha affermato il presidente della Consob, Paolo Savona, nel suo intervento in chiusura della conferenza per il 50esimo anniversario dell’autorità. Nel dibattito “è emerso anche chiaramente che i linguaggi giuridici sono distinti dai linguaggi economici”, ha rilevato. I primi vogliono rivedere la regolamentazione generale della società, i secondi quella dell’imprenditoria: “il punto è capire se si possono conciliare queste due visioni”.


“Ho seguito con attenzione il susseguirsi degli interventi nel corso di questa proficua giornata di lavori. Non mi prefiggo di riassumere punto per punto i suggerimenti che ci sono stati offerti per il futuro della vigilanza svolta dalla Consob in un contesto in grande mutamento. Ho invece – ha detto – la pretesa di trovare un filo conduttore che funga da guida della nostra azione propositiva e applicativa delle norme esistenti”. “Come noto – ha proseguito – la Consob segue con impegno la riforma del Tuf, che porterà un miglioramento nel governo dell’attuale architettura istituzionale di vigilanza finanziaria. I principali punti riguardanti questa iniziativa del Governo sono stati discussi nel corso del Convegno, ma un buon risultato richiede una più esatta integrazione tra il vecchio sistema e le innovazioni tecnologiche”.


“Come pure una considerazione congiunta va fatta in sede di vecchio sistema dovrà tenere conto dei progressi che verranno attuati nella realizzazione dell’Unione europea dei mercati dei capitali; la mia attesa è che l’unificazione abbracci anche gli intrecci tra strumenti tradizionali e virtuali, che richiede un chiarimento sulla conformazione dell’euro digitale – ha avvertito Savona – e un centro comune di raccolta delle informazioni in materia, auspicabilmente presso il canale T2S della Bce”. (fonte immagine: Consob).

Bce, Cipollone: lavoriamo a sistema Ue per scambi asset con Dlt

Bce, Cipollone: lavoriamo a sistema Ue per scambi asset con DltRoma, 14 mar. (askanews) – La Bce e l’Eurosistema delle Banche centrali stanno lavorando con una certa urgenza per allestire in tempi brevi, da intendere come “mesi” e “non vari anni”, un meccanismo per assicurare liquidità della Banca centrale in forma digitale a coloro che effettuano scambi e transazioni digitali utilizzando tecnologie a registro distribuito (Dlt). Lo ha riferito Piero Cipollone, il componente del Comitato esecutivo della Bce che ha la delega su sistemi di pagamento e sull’euro digitale, durante un dibattito alla conferenza per celebrare il 50esimo anniversario della Consob.


“Non c’è tempo” per allestire una infrastruttura unica, piuttosto si lavora sulla interoperabilità di sistemi esistenti “ci serve una soluzione subito”, ha detto. “E poi stiamo discutendo con i mercati su come potrebbe essere la soluzione sul lungo termine”. In un clima di crescenti tensioni tra Stati Uniti e Unione europea per i dazi commerciali, questo lavoro sta avvenendo anche alla luce delle iniziative che potrebbero arrivare da oltre Atlantico, ha lasciato intendere Cipollone. “Stiamo lavorando, in questo momento, per assicurare che in un periodo di tempo breve, potrebbe essere mesi e non vari anni, avremo in piedi un sistema per assicurare liquidità della Banca centrale in forma digitale per quelli che vogliono effettuare scambi di asset sul Dlt. L’Eurosistema è a uno stadio molto avanzato su questo dopo un anno di sperimentazioni – ha aggiunto -. Quindi stiamo costruendo su queste sperimentazioni, per creare una soluzione da utilizzare a breve termine lavorando su logiche di interoperabilità”.


Se le istituzioni e gli operatori “non possono effettuare i pagamenti con moneta della banca centrale useranno altre monete”, tra cui moneta privata con relativi rischi. “E riflettendo su quello che sta arrivando dagli Usa – ha detto Cipollone – l’asset per effettuare i regolamenti potrebbe perfino non essere denominato in euro. Quindi dobbiamo essere molto attenti a assicurare che la moneta della banca centrale resti al cuore dei regolamenti sulle transazioni di asset. Quindi due percorso: assicurare una soluzione per il breve termine e pensare a cosa arriverà per il futuro”. (fonte immagine: Consob).

Lagarde: con guerra commercio soffrono tutti, ma soprattutto Usa

Lagarde: con guerra commercio soffrono tutti, ma soprattutto UsaRoma, 14 mar. (askanews) – Potrebbero ancora esserci margini di trattativa per evitare una vera e propria guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa. Ci sono ancora un paio di settimane prima che le rappresaglie decise dalla Commissione europea entrino in vigore, e in questa fase “solitamente si tratta”. Ma se non dessero frutti e si dovesse alla fine con questa guerra commerciale le conseguenze “saranno gravi per tutti, per il mondo e per i prezzi, ma per in particolare per gli Stati Uniti”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde in una intervista ad un programma radiofonico della BBC.


“Al momento tutti si stanno posizionando. Quando ci sta una posizione così forte e espressa da una parte, come quella (del presidente Usa Donald) Trump a quel punto è ovvio che anche gli altri, come Canada e Ue si riposizionano. Quello che sospetto è che nel frattempo e fino a quando non ci sarà l’azione, ci si può sedere e negoziare. Così capita solitamente”, ha rilevato. Poi “se dovessimo andare a una vera guerra commerciale in cui il commercio internazionale viene danneggiato in maniera rilevante, ci sarebbero conseguenze gravi per il mondo e per i prezzi, ma in particolare negli Usa”. Secondo Lagarde la Commissione europea “non aveva scelta se non quella di reagire. Però sottolineo che hanno annunciato rappresaglie che scatteranno (solo) dal 1 aprile. Tra adesso, in cui viene annunciato, e il momento in cui viene attuato ci sta un lasso di tempo in cui potrebbero avvenire negoziati”.


Secondo Lagarde “le decisioni di Trump sono una causa di preoccupazioni e per noi di essere estremamente vigili, di monitorare e cercare di prevedere e anticipare quali saranno le conseguenze. Non solo le decisioni ma anche le indicazioni”, gli annunci “che ci sarà una decisione sta creando preoccupazioni”. “Come economista e ora, come presidente della Bce – in realtà Lagarde ha una formazione da avvocato internazionale – non penso in termini di minacce, ma di conseguenze per l’economia e in particolare per l’Europa. In qualunque guerra commerciale, l’economia, chi prende l’iniziativa e chi vara rappresaglie: tutti soffriranno. Questa è una costante della storia del commercio”, ha detto.

Parmigiano Reggiano: aumentano gli investimenti nei mercati esteri

Parmigiano Reggiano: aumentano gli investimenti nei mercati esteriRoma, 13 mar. (askanews) – Il Consorzio Parmigiano Reggiano diventa sempre più internazionale. Il formaggio più amato del mondo, che associa quasi 300 aziende e che produce un giro d’affari di oltre 3 miliardi di euro l’anno, ha cominciato il 2025 all’insegna della promozione sui mercati esteri. E dopo i recentissimi Gulfood a Dubai e Foodex in Giappone, le prossime sfide saranno negli Stati Uniti, primo mercato per la Dop con una quota del 22,5%, pari a oltre 16.000 tonnellate esportate nel 2024, e una domanda in costante crescita da parte di consumatori che apprezzano prodotti autentici e di alta qualità.


In occasione del Fancy Food Show di New York saranno presentate tutte le novità che riguardano la promozione nel mercato americano che dimostra un amore incondizionato per il prodotto e che non ha smesso di acquistarlo nemmeno quando la DOP è stata colpita pesantemente dai dazi di Trump. Ma, già oggi, è stato annunciato che il Parmigiano Reggiano sarà per la prima volta sponsor ufficiale del Miami Open 2025. In qualità di sponsor, Parmigiano Reggiano punta ad arricchire l’esperienza dei fan offrendo la Dop nei menù delle suite e nei punti ristoro del torneo, proponendo sia piatti tradizionali sia creazioni originali, come i gelati su stecco al Parmigiano Reggiano. Inoltre, intere forme di formaggio, incise con il logo del Miami Open, saranno esposte in diversi punti del torneo, in particolare nel Player’s Club. Oltre alla degustazione, il Consorzio offrirà diverse attività interattive per coinvolgere gli spettatori durante le due settimane. Il 21 marzo sarà il “Parmigiano Reggiano Day”, durante il quale il celebre chef canadese David Rocco metterà alla prova i fan con una “Pronunciation Challenge”, chiedendo loro di pronunciare correttamente il nome del formaggio, notoriamente difficile per il pubblico americano: i vincitori riceveranno Parmigiano Reggiano e altri gadget esclusivi. Questa campagna, dal tono leggero e coinvolgente, ha l’obiettivo di rafforzare la riconoscibilità del vero Parmigiano Reggiano, spesso confuso con formaggi a pasta dura similari che nulla hanno a che vedere con la qualità del Re dei formaggi.


Il Parmigiano Reggiano è uno dei brand più penalizzati dall’Italian sounding e stima che i danni economici siano pari a circa a 2 miliardi di euro.

Condotte 1880, con Guinea Equatoriale “partnership” per infrastrutture

Condotte 1880, con Guinea Equatoriale “partnership” per infrastruttureRoma, 13 mar. (askanews) – In Guinea Equatoriale Condotte 1880 ha costituito la società “Condotte 1880 Guinea SL” e aperto un ufficio nella capitale Malabo. L’impresa di costruzioni, impegnata ad espandersi all’estero, ha accolto con prontezza l’invito del governo del paese dell’Africa Centrale, di partecipare ad importanti progetti di infrastrutture idrauliche e edili, anche attinenti allo sviluppo della nuova capitale Ciudad de la Paz.


“Abbiamo sicuramente gettato le basi – rileva il Presidente di Condotte 1880 Valter Mainetti – per una relazione di lungo periodo con la Guinea Equatoriale alla quale daremo un apporto improntato alla qualità, quale giusta risposta al clima negoziale di grande cordialità e di professionalità che ha contraddistinto le relazioni con il suo Governo”. “Ai colloqui con il Governo della repubblica della Guinea Equatoriale, iniziati a Roma in occasione della presentazione del Piano Mattei da parte del Governo Italiano – spiega il Direttore Generale di Condotte1880 Guinea SL, Carlo Calì – è seguita una lunga visita nell’ex colonia spagnola, oggi impegnata in un programma di grandi opere per migliorare la qualità di vita della popolazione e per rendere il paese attrattivo per il turismo e di esempio per il resto dell’Africa”. Carlo Calì è stato ricevuto in udienza ufficiale dal Vicepresidente della Repubblica Teodoro Nguema Obiang Mangue, con il quale ha lungamente discusso degli ambiziosi piani di sviluppo che la Presidenza della Repubblica ha avviato e dei progetti che vedranno coinvolta Condotte direttamente con la Repubblica della Guinea Equatoriale. All’incontro hanno partecipato il Ministro de Obras Publicas Clemente Ferreiro Villarino, il Presidente della Società di Controllo del Governo GE-Proyectos, Alejandro Micha Nsu, e l’Architetto di fama internazionale Carla Baratelli di Studio Asia, che opera da moltissimi anni nel paese africano. “Il Vicepresidente Nguema Mangue – rileva Calì – ha espresso soddisfazione per la presenza nel suo Paese di una impresa di costruzioni con una lunga storia e importanti Know how, garantendo di sostenere le diverse iniziative, demandandone l’approfondimento a una cabina di regia fra il Ministero de Obras Publicas, la GE Projectos e la stessa Condotte 1880 Guinea SL. Da parte nostra abbiamo assicurato che contribuiremo anche alla formazione di manodopera e di tecnici locali che verranno impegnati nella costruzione delle nuove infrastrutture”. L’Ambasciatore italiano in Camerun, Filippo Scamacca del Murgo, che copre anche la Guinea Equatoriale, è stato aggiornato sulle recenti attività e prospettive di Condotte1880 e da parte sua ha assicurato “una vigile collaborazione nella relazione tra l’Italia e la Guinea Equatoriale”.