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Inflazione, Istat conferma: a febbraio stabile allo 0,8%

Inflazione, Istat conferma: a febbraio stabile allo 0,8%Roma, 15 mar. (askanews) – L’inflazione, a febbraio, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e di 0,8% su base annua, confermando la stima preliminare, come nel mese precedente. Lo ha reso noto l’Istat.


La stabilizzazione dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi degli Alimentari non lavorati (da +7,5% a +4,4%) e lavorati (da +4,5% a +3,4%), degli Altri beni (da +1,7% a +1,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,2% a +3,8%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +3,2%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,7%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -20,4% a -17,2%) e regolamentati (da -20,6% a -18,4%) e accelerano quelli dei Tabacchi (da +2,2% a +2,6%) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +0,2% a +0,8%). Nel mese di febbraio l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +2,7% a +2,3% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,0% a +2,6%.


La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni accentua la sua discesa (da -0,7% a -0,9%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +2,9%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni pari a +3,8 punti percentuali, dai +3,6 di gennaio. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +5,1% a +3,4%, come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +3,5% di gennaio a +2,8%).


La variazione congiunturale dell’indice generale è la sintesi di dinamiche opposte di diverse sue componenti: da un lato, l’aumento dei prezzi di Tabacchi (+2,3%), dei Servizi relativi alle comunicazioni (+0,5%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti (entrambi a +0,4%); dall’altro, la diminuzione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,2%), degli Alimentati non lavorati (-0,5%) e degli Energetici non regolamentati (-0,4%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1% per la componente di fondo.


L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione congiunturale nulla e un aumento tendenziale di 0,8% (la stima preliminare era +0,9%), in lieve diminuzione da +0,9% di gennaio. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale nulla e un aumento su base annua di 0,7%.

Swisscom compra Vodafone Italia per integrarla in Fastweb

Swisscom compra Vodafone Italia per integrarla in FastwebRoma, 15 mar. (askanews) – Swisscom ha stipulato accordi vincolanti con il Gruppo Vodafone Plc per l’acquisizione del 100% di Vodafone Italia per 8 miliardi di euro con l’obiettivo di integrarla con Fastweb, la sua controllata in Italia. L’ha comunicato oggi Fastweb.


“Questa operazione segna un punto di svolta per Fastweb e genererà un valore significativo per tutti gli stakeholder. Grazie alla qualità superiore delle infrastrutture mobili e fisse, l’operatore convergente che risulterà dall’operazione sarà in grado di offrire connettività performante e servizi innovativi a tutti i segmenti del mercato. La NewCo contribuirà all’evoluzione di questo settore strategico con investimenti significativi in fibra e 5G, servizi innovativi ICT e sicurezza delle infrastrutture, abilitando così una rapida trasformazione digitale delle famiglie, delle imprese e della Pubblica Amministrazione” ha commentato Walter Renna, Amministratore Delegato di Fastweb. Christoph Aeschlimann, CEO di Swisscom, dal canto suo, ha detto: ESwisscom opera con successo in Italia fin dall’acquisizione di Fastweb nel 2007. In questo periodo abbiamo generato un solido track record di investimenti e crescita in Italia. La logica industriale di questa fusione è molto solida. Fastweb e Vodafone Italia rappresentano una combinazione ideale per generare un elevato valore aggiunto per tutti gli stakeholder. Di conseguenza, i clienti residenziali e business beneficeranno dell’offerta più completa. Anche Swisscom risulterà rafforzata nel suo complesso, consentendoci di continuare a effettuare investimenti significativi nei mercati svizzero e italiano”.


La combinazione di infrastrutture mobili e fisse complementari di alta qualità, nonché delle competenze e asset di Fastweb e Vodafone Italia, darà vita ad un operatore convergente leader in Italia. Le economie di scala, la struttura dei costi più efficiente e le significative sinergie consentiranno alla NewCo di generare un elevato valore per tutti gli stakeholder, di sostenere gli investimenti e di offrire servizi convergenti innovativi a prezzi competitivi, migliorando le prestazioni e l’esperienza per i clienti in tutti i segmenti di mercato. La transazione resta soggetta all’approvazione delle autorità regolamentari e delle altre autorità competenti. Con questa transazione Swisscom rafforza in modo significativo la sua presenza in Italia, dove opera con successo dal 2007 attraverso Fastweb. Negli ultimi dieci anni Fastweb ha registrato una crescita di oltre il 50% in termini di clienti, fatturato ed EBITDA rettificato e si è affermata come uno dei principali operatori nel mercato italiano. Vodafone Italia è un operatore di rete mobile di qualità con un’ampia base di clienti. Combinando i punti di forza di Fastweb nella connettività fissa con la leadership di Vodafone Italia nei servizi mobili, la NewCo sarà in grado di generare rilevanti benefici per i consumatori, le imprese ed il Paese.


“Per quanto riguarda la rete mobile, i clienti beneficeranno di una migliore connettività e qualità del servizio, grazie a una rete proprietaria gestita end-to-end. Anche i clienti dei servizi a banda larga potranno godere di una migliore qualità del servizio, grazie alla combinazione della rete proprietaria di Fastweb e del Fixed Wireless Access (FWA) 5G di Vodafone. I clienti residenziali in Italia avranno accesso ad una combinazione di soluzioni ad alte prestazioni basate su fibra e 5G. Di conseguenza, la base clienti della NewCo beneficerà di servizi convergenti, migliori performance e customer experience a prezzi competitivi” si legge nel comunicato di Fastweb. L’accesso ad asset e competenze complementari, come l’infrastruttura cloud all’avanguardia, le soluzioni avanzate nel settore della cybersecurity e dell’AI di Fastweb e le infrastrutture mobili di Vodafone Italia, metterà a disposizione dei clienti business un più ampio portafoglio di servizi di connettività e ICT di alta qualità attraverso un unico punto di accesso, accelerando la digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione in Italia.


La NewCo sarà commercialmente più resiliente, garantendo così livelli sostenuti di investimento a lungo termine nelle migliori infrastrutture di rete fisse e mobili e in innovazione, contribuendo a colmare il digital divide e ad accelerare la trasformazione digitale del Paese. Dalla transazione nascerà un operatore con asset convergenti e le dimensioni adeguate a competere efficacemente nel mercato e incrementare il livello di concorrenza nel Paese. La NewCo continuerà, inoltre, a mettere le proprie infrastrutture di alta qualità fisse e mobili a disposizione di terzi per servizi di accesso all’ingrosso.

Confindustria, i saggi: Garrone e Orsini al voto del 4 aprile

Confindustria, i saggi: Garrone e Orsini al voto del 4 aprileRoma, 14 mar. (askanews) – Sono due i candidati alla presidenza di Confindustria ammessi al voto del 4 aprile: Edoardo Garrone e Emanuele Orsini. Secondo quanto si apprende lo hanno comunicato i saggi con una lettera ai presidenti e componenti del Consiglio generale. Resta fuori dalla corsa, dunque, Antonio Gozzi.


“La nostra Commissione – spiegano i tre saggi della Commissione, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi – ha individuato all’unanimità in Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini i candidati chiamati ad illustrare il proprio programma nella riunione del Consiglio Generale del prossimo 21 marzo per il successivo voto di designazione, già in calendario per il prossimo 4 aprile”. Nella missiva i saggi hanno sottolineato di aver lavorato “in stretto coordinamento con il Collegio speciale dei Probiviri confederali” acquisendone “il parere di piena conformità su alcuni passaggi procedurali” che sono stati posti in essere “nonché puntuali valutazioni di merito sul rispetto dei comportamenti richiesti dallo statuto confederale che evidenzieremo – si legge nella lettera – nella nostra relazione della prossima settimana”. In occasione del consiglio generale del 21 marzo, infatti, i saggi illustreranno la loro relazione finale sulle valutazioni raccolte sui candidati alla presidenza dell’associazione.


La Commissione ha, inoltre, spiegato “che le sette giornate di consultazione hanno permesso di coprire l’intero territorio nazionale, in rappresentanza di circa l’80% dei voti assembleari e del 73% dei componenti del Consiglio Generale, garantendo il massimo coinvolgimento del sistema associativo, così come disposto dall’articolo 12 dello statuto confederale”. L’elezione del successore di Carlo Bonomi, dopo il voto di designazione del 4 aprile, è prevista per il 23 maggio quando si riunirà l’assemblea di Confindustria.

Confindustria, saggi: Garrone e Orsini al voto del 4 aprile.Fuori Gozzi

Confindustria, saggi: Garrone e Orsini al voto del 4 aprile.Fuori GozziRoma, 14 mar. (askanews) – Sono due i candidati alla presidenza di Confindustria ammessi al voto del 4 aprile: Edoardo Garrone e Emanuele Orsini. Secondo quanto si apprende lo hanno comunicato i saggi con una lettera ai presidenti e componenti del Consiglio generale. Resta fuori dalla corsa, dunque, Antonio Gozzi.


“La nostra Commissione – spiegano i tre saggi della Commissione, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi – ha individuato all’unanimità in Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini i candidati chiamati ad illustrare il proprio programma nella riunione del Consiglio Generale del prossimo 21 marzo per il successivo voto di designazione, già in calendario per il prossimo 4 aprile”.

Mbda Italia, firmato il contratto integrativo aziendale

Mbda Italia, firmato il contratto integrativo aziendaleRoma, 14 mar. (askanews) – MBDA Italia ha sottoscritto il contratto integrativo aziendale per il periodo 2023-2025 che è stato appena approvato attraverso un referendum in tutti e tre i siti di MBDA Italia di Roma, Fusaro e La Spezia. L’accordo, sottoscritto alla presenza del Managing Director, Giovanni Soccodato, del Direttore delle Risorse Umane, Stefano Toncich e dei Segretari Generali e Nazionali delle Organizzazioni Sindacali FIM-FIOM-UILM, è il risultato, spiega una nota, di una “articolata trattativa tra azienda e coordinamento nazionale di FIM-FIOM-UILM, che conclude il percorso negoziale legato al rinnovo della contrattazione di secondo livello di MBDA Italia, ferma da oltre 10 anni. Un proficuo e costruttivo dialogo che conferma il tradizionale buon livello di relazioni industriali di MBDA Italia, che sono state ristrutturate e rinnovate nei metodi e nei processi e che hanno consentito di raggiungere un accordo organico, sistemico ed equilibrato”.


L’intesa, nell’ambito di un contesto sociale e geopolitico complesso e sempre meno prevedibile, consentirà di sostenere le molteplici sfide presenti e future e sarà un elemento fondamentale e identitario, in una fase di grande crescita aziendale sia in termini di organici che di business. L’accordo è teso a rafforzare il ruolo sociale che svolge l’azienda nella promozione e tutela dei diritti fondamentali delle persone, tra cui quello della parità di genere – incluso il sostegno e la tutela alle vittime di violenza di genere – il senso di appartenenza e il supporto in tutte le fasi del percorso lavorativo, con l’obiettivo di favorire un contesto organizzativo inclusivo, che valorizzi le risorse umane, facendo tesoro del contributo delle diverse generazioni e favorendo il dialogo e la diversità.


“Identità e spirito di appartenenza, declinati come inclusione, salute e benessere individuale e collettivo, nonché conciliazione vita privata-lavoro, sono alla base di questa intesa, in linea con la cultura ed i valori aziendali, che mettono al centro la persona come asset strategico”, ha sottolineato il Direttore Risorse Umane di MBDA Italia, Stefano Toncich, che ha aggiunto: “Il rinnovato impianto di relazioni sindacali è fondamentale e consentirà di affrontare le sfide di crescita che ci attendono, sostenendo le nostre persone in tutto il loro percorso aziendale e valorizzando la partecipazione e la performance”. Sul tema del welfare, sono stati concordati nuovi strumenti ad integrazione del modello esistente; tra questi: il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa e della previdenza complementare con l’incremento della contribuzione a carico dell’azienda, ulteriori investimenti strutturali sugli ambienti di lavoro e l’introduzione di nuove forme di tutela dei dipendenti e delle loro famiglie. In questo stesso ambito si aggiunge la valorizzazione del tempo, attraverso la sperimentazione di una maggiore flessibilità e riduzioni orarie su aree specifiche, con una particolare attenzione all’organizzazione di nuove forme di lavoro con azioni puntuali, per una migliore pianificazione dello smart working, interpretato come volano per far evolvere il modello di leadership ed i comportamenti individuali.


Sono state inoltre introdotte nuove misure in materia di attenzione alla persona e di supporto alla genitorialità, con l’obiettivo di rispondere in maniera efficace alle mutate esigenze personali e rafforzare l’identità aziendale, per attrarre e trattenere i migliori talenti. L’accordo assume un valore importante anche sotto il profilo economico, non solo per le nuove modalità di determinazione del premio di risultato, basate su sistemi di incentivazione innovativi di produttività e performance nell’ottica di una valorizzazione di tutti i dipendenti, ma anche per gli altri avanzamenti economici e normativi raggiunti, a sostegno dello sviluppo organico dell’azienda e degli attuali nuovi livelli di competitività. In particolare, è stato definito un nuovo sistema di incentivazione per il middle management basato anche sulla performance individuale, per sottolineare il loro ruolo di veri e propri ambasciatori ed attori principali dei valori aziendali. Altra importante novità è rappresentata dal riconoscimento di maggiorazioni specifiche per il personale delle aree produttive impiegato su turni di lavoro.


Confermati infine gli investimenti in materia di ricerca, innovazione e formazione, volta a gestire la complessità, con l’obiettivo di perseguire un modello di business che consenta la crescita dell’azienda nel lungo termine, nel pieno rispetto del benessere sociale e ambientale.

Eni: 27 mld di investimenti in Piano 2024-27 (-20%), sale dividendo

Eni: 27 mld di investimenti in Piano 2024-27 (-20%), sale dividendoMilano, 14 mar. (askanews) – Via libera al nuovo Piano strategico di Eni 2024-27 che prevede investimenti netti pari a 27 miliardi per una media annua di 7 miliardi, inferiori di oltre il 20% rispetto al Piano dello scorso anno. Un taglio, ha spiegato il gruppo che ha presentato la nuova strategia ai mercati, che sarà realizzato “grazie all’ottimizzazione della spesa, al miglioramento della qualità dei progetti e al maggiore contributo della gestione del portafoglio”. La società guidata da Claudio Descazli ha previsto anche dismissioni e acquisizioni che genereranno entrate nette per circa 8 miliardi oltre a un taglio dei costi corporate per 1,8 mld.


Sale la remunerazione per gli azionisti tra cedola e piano di buy back. Eni intende distribuire tra il 30%-35% del Cffo annuale (flusso di cassa da attività operative) attraverso dividendi e buyback, in aumento rispetto al precedente 25%-30%. Il dividendo proposto per il 2024 è pari a 1 per azione (0,94 euro il dividendo del 2023), in aumento di oltre il 6% mentre il buyback è fissato a 1,1 miliardi. Il gruppo stima inoltre di generare un cash flow from operation prima del capitale circolante di circa 13,5 miliardi nel 2024 e di 62 miliardi nell’arco del Piano quadriennale, in crescita del 30% a scenario costante. “A compimento del Piano, Eni sarà una compagnia più forte dal punto di vista industriale e della redditività, con un portafoglio di business competitivi, in grado di continuare a crescere e a generare ritorni molto attrattivi”, ha detto Claudio Descazli, commentando il Piano Staregico 2024-27.


“Questo – ha aggiunto Descalzi – ci consente di migliorare in misura sostanziale la nostra politica di remunerazione. Incrementiamo la quota di distribuzione agli azionisti, il dividendo 2024 a essa associato e in presenza di upside aumentiamo la quota della generazione di cassa incrementale destinata alla remunerazione. La nostra politica di remunerazione è fortemente competitiva, implicando al prezzo corrente dell’azione un rendimento del 9%”. “Il nostro business upstream continuerà a crescere e a generare rilevanti flussi di cassa, con il Cash flow da attività operative per barile previsto in aumento di oltre il 30% nell’arco del Piano. Il gas naturale avrà un maggior peso nella nostra produzione e realizzeremo il pieno margine della catena del valore grazie alle attività midstream che intermedieranno sempre più le nostre forniture equity”, ha aggiunto l’ad.


Prevista infatti in crescita la produzione upstream “a un tasso medio annuo del 3-4% fino al 2027, estendendo tale crescita di un ulteriore anno rispetto al piano precedente”. La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude sarà pari a 4 GW nel 2024, e più che raddoppierà a oltre 8 GW nel 2027, raggiungendo gli oltre 15 GW entro il 2030. Eni sarà poi impegnata anche nella ristrutturazione e trasformazione di Versalis che porterà l’Ebitda nel 2025 a livello di breakeven e l’Ebit positivo nel 2026 con un miglioramento per il gruppo di oltre 600 milioni.


L’Ebitda pro-forma di Enilive è previsto a oltre 1,6 miliardi nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 20%.

Eni: 27 mld di investimenti in Piano 2024-27 (-20%), sale dividendo

Eni: 27 mld di investimenti in Piano 2024-27 (-20%), sale dividendoMilano, 14 mar. (askanews) – Via libera al nuovo Piano strategico di Eni 2024-27 che prevede investimenti netti pari a 27 miliardi per una media annua di 7 miliardi, inferiori di oltre il 20% rispetto al Piano dello scorso anno. Un taglio, ha spiegato il gruppo che ha presentato la nuova strategia ai mercati, che sarà realizzato “grazie all’ottimizzazione della spesa, al miglioramento della qualità dei progetti e al maggiore contributo della gestione del portafoglio”. La società guidata da Claudio Descazli ha previsto anche dismissioni e acquisizioni che genereranno entrate nette per circa 8 miliardi oltre a un taglio dei costi corporate per 1,8 mld.


Sale la remunerazione per gli azionisti tra cedola e piano di buy back. Eni intende distribuire tra il 30%-35% del Cffo annuale (flusso di cassa da attività operative) attraverso dividendi e buyback, in aumento rispetto al precedente 25%-30%. Il dividendo proposto per il 2024 è pari a 1 per azione (0,94 euro il dividendo del 2023), in aumento di oltre il 6% mentre il buyback è fissato a 1,1 miliardi. Il gruppo stima inoltre di generare un cash flow from operation prima del capitale circolante di circa 13,5 miliardi nel 2024 e di 62 miliardi nell’arco del Piano quadriennale, in crescita del 30% a scenario costante. “A compimento del Piano, Eni sarà una compagnia più forte dal punto di vista industriale e della redditività, con un portafoglio di business competitivi, in grado di continuare a crescere e a generare ritorni molto attrattivi”, ha detto Claudio Descazli, commentando il Piano Staregico 2024-27.


“Questo – ha aggiunto Descalzi – ci consente di migliorare in misura sostanziale la nostra politica di remunerazione. Incrementiamo la quota di distribuzione agli azionisti, il dividendo 2024 a essa associato e in presenza di upside aumentiamo la quota della generazione di cassa incrementale destinata alla remunerazione. La nostra politica di remunerazione è fortemente competitiva, implicando al prezzo corrente dell’azione un rendimento del 9%”. “Il nostro business upstream continuerà a crescere e a generare rilevanti flussi di cassa, con il Cash flow da attività operative per barile previsto in aumento di oltre il 30% nell’arco del Piano. Il gas naturale avrà un maggior peso nella nostra produzione e realizzeremo il pieno margine della catena del valore grazie alle attività midstream che intermedieranno sempre più le nostre forniture equity”, ha aggiunto l’ad.


Prevista infatti in crescita la produzione upstream “a un tasso medio annuo del 3-4% fino al 2027, estendendo tale crescita di un ulteriore anno rispetto al piano precedente”. La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude sarà pari a 4 GW nel 2024, e più che raddoppierà a oltre 8 GW nel 2027, raggiungendo gli oltre 15 GW entro il 2030. Eni sarà poi impegnata anche nella ristrutturazione e trasformazione di Versalis che porterà l’Ebitda nel 2025 a livello di breakeven e l’Ebit positivo nel 2026 con un miglioramento per il gruppo di oltre 600 milioni.


L’Ebitda pro-forma di Enilive è previsto a oltre 1,6 miliardi nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 20%.

Fisco, Landini: misure gridano vendetta, in piazza con la Uil

Fisco, Landini: misure gridano vendetta, in piazza con la UilRoma, 14 mar. (askanews) – Una manifestazione nazionale il 20 aprile su fisco e sanità: è l’iniziativa che intendono mettere in campo Cgil e Uil. Lo ha annunciato il leader della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo all’assemblea generale dellpo Spi. “Le dichiarazioni del presidente del consiglio e i provvedimenti del Governo gridano vendetta perché favoriscono l’evasione fiscale”, ha detto Landini. La decisione sarà presa all’assemblea dei delegati delle due confederazioni in programma il 22 marzo alla Leopolda di Firenze.


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Ocse, disoccupazione media stabile al 4,8% a gennaio

Ocse, disoccupazione media stabile al 4,8% a gennaioRoma, 14 mar. (askanews) – Disoccupazione media stabile al 4,8% a gennaio nell’area Ocse, dove è rimasta al di sotto del 5% fin dal luglio del 2022 Lo riporta la stessa Organizzazione per la cooperazione lo sviluppo economico con una nota.


Complessivamente l’ente parigino conta 33,5 milioni di disoccupati a gennaio, con un lieve calo determinato soprattutto da quello nella fascia di età più giovane. Nell’area euro a gennaio la disoccupazione ha segnato un nuovo minimo storico al 6,4%, in Italia è scesa al 7,4%.

Challenge e contenuti rischiosi per i minori, TikTok multata per 10 milioni dall’Antitrust in Italia

Challenge e contenuti rischiosi per i minori, TikTok multata per 10 milioni dall’Antitrust in ItaliaRoma, 14 mar. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso una sanzione da 10 milioni di euro in solido a tre società del gruppo Bytedance Ltd, ovvero l’irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies UK Limited e l’italiana TikTok Italy Srl. Secondo quanto riporta un comunicato, l’istruttoria ha consentito di accertare la responsabilità di TikTok nella diffusione di contenuti – come quelli relativi alla challenge “cicatrice francese” – suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili.


Inoltre, prosegue l’Antitrust, TikTok non ha assunto misure adeguate ad evitare la diffusione di tali contenuti, non rispettando pienamente le Linee Guida di cui si è dotata e che ha reso note ai consumatori rassicurandoli che la piattaforma è uno spazio “sicuro”. Le Linee Guida vengono infatti applicate senza tenere in adeguato conto la specifica vulnerabilità degli adolescenti, caratterizzata da peculiari meccanismi cognitivi dai quali derivano, ad esempio, la difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione e la tendenza ad emulare comportamenti di gruppo. Infine, i contenuti – pur essendo potenzialmente pericolosi – sono diffusi tramite un “sistema di raccomandazione” basato sulla profilazione algoritmica dell’utenza, che seleziona costantemente quali video destinare a ciascun consumatore nelle sezioni denominate “Per Te” e “Seguiti”, con l’obiettivo di aumentare le interazioni tra utenti e il tempo speso sulla piattaforma così da accrescere la redditività degli introiti pubblicitari. Ciò causa un indebito condizionamento degli utenti che vengono stimolati ad adoperare sempre di più la piattaforma.