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Volkswagen: futuro è elettrico, 30 nuovi modelli in 2024

Volkswagen: futuro è elettrico, 30 nuovi modelli in 2024Roma, 13 mar. (askanews) – Volkswagen chiude il 2023 con un utile in crescita del 13% a 17,9 miliardi di euro e un dividendo in aumento a 9 euro e completa la parte più difficile della propria ristrutturazione prevista nel piano Top-10 Program. Piano che procede più velocemente del previsto e prevede investimenti per 170 miliardi di euro al 2029. Il 2024 sarà un anno record per lanci di nuovi modelli, almeno 30 seguiti da altri 25 nel 2025 sfruttando la nuova piattaforma elettrica Ppe e per investimenti che raggiungeranno il picco per poi scendere verso l’obiettivo dell’11% dei ricavi al 2027.


“Abbiamo chiuso l’anno con risultati solidi e abbiamo completato l’opera di “pulizia”. Per il 2024 siamo fiduciosi, sarà un anno record per lancio di nuovi modelli e per investimenti. Un anno fondativo per gettare le basi per tornare a crescere a ritmo sostenuto nel 2025″, ha detto il Ceo Oliver Blume. Guardando avanti “il futuro è elettrico”, ha detto il Cfo Arno Antlitz durante la call con gli analisti. “Svilupperemo le auto termiche (Ice) per accompagnare la transizione, ma non abbiamo cambiato la nostra strategia. Monitoriamo la situazione soprattutto per quanto riguarda la capacità di produzione delle batterie che potremmo ridimensionare se necessario”. Al momento però le elettriche “hanno un impatto diluitivo sui margini di gruppo. L’obiettivo è lanciare nuovi modelli per aumentare la quota di mercato e migliorare i margini. Il margine di Volkswagen nel 2024 è stato del 6-7%, l’obiettivo è di arrivare all’8%.


Riguardo la competizione con la Cina dove Volkswagen ha diverse joint venture, Blume si è detto contrario a misure protezionistiche che “una volta introdotte si diffondono. Noi siamo per il libero mercato e lo abbiamo fatto presente al nostro governo”. A livello di mercato, Volkswagen si aspetta di confermare la posizione nel termico mentre teme ancora difficoltà nell’elettrico conta di mantenere la quota nel termico Per il 2024, Volkswagen prevede una crescita del mercato auto globale del 3%. A livello di regioni, l’Europa è attesa in crescita del 4% e il gruppo conta di confermare la propria quota di mercato. Gli Stati Unitidovrebbe crescere del 4% e l’obiettivo è di aumentare la quota, mentre in Cina le stime sono di +2% con la previsione di perdere quote di mercato.


“Ci aspettiamo di crescere negli Usa e di difendere la posizione in Ue mentre in Cina potremmo perdere ancora qualcosa, sopratutto nell’elettrico”, ha detto il Cfo Antlitiz.

Acciaio, Urso vede Metinvest:Piombino tornerà grande polo siderurgico

Acciaio, Urso vede Metinvest:Piombino tornerà grande polo siderurgicoVerona, 13 mar. (askanews) – “Nel pomeriggio di oggi ho incontrato l’amministratore delegato di Metinvest, Yurij Ryzhenkov. Recentemente Metinvest ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il MIMIT e gli enti locali, preparando il terreno per la formalizzazione, nelle prossime settimane, di un importante Accordo di programma che consentirà la coesistenza, a Piombino, di due significativi investimenti, portando con sé considerevoli vantaggi in termini produttivi e di capacità di offerta”. Lo ha sottolineato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, che ha annunciato su X l’incontro avvenuto a margine del B7 Industry Stakeholders Conference di Verona.


L’Accordo di programma, ha spiegato, “restituirà a Piombino la sua posizione di grande polo siderurgico, rispettando i più elevati standard tecnologici e ambientali. Tutto questo – ha concluso – nell’ambito del Piano siderurgico nazionale che stiamo realizzando, il quale, oltre a Piombino, include il polo di Taranto dell’ex-Ilva, di Terni e le acciaierie del Nord Italia”.

Piazza Affari chiude in rialzo, in luce Leonardo giù Erg

Piazza Affari chiude in rialzo, in luce Leonardo giù ErgRoma, 13 mar. (askanews) – Chiusura positiva per Piazza Affari, con l’Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,39% a 33.885 punti.


Sul listino principale, in luce Leonardo che prosegue nei rialzi innescati ieri con la presentazione del Piano industriale 2024-2028 e i conti 2023 che incorporano la distribuzione di un dividendo raddoppiato. Il titolo della società di Piazza Monte Grappa ha guadagnato il 3,45%. Bene anche Azimut che avanza del 3% ed Eni in rialzo dell’1,95%. Parziale recupero per Tim che ha guadagnato lo 0,71% dopo i cali dei giorni scorsi. Sul fronte dei ribassi, Erg perde quasi il 5%, seguita da A2A, in calo del 2,58%. Negative anche le Stellantis, in ribasso dell’1,28%.

TikTok, Camera Usa approva disegno di legge che potrebbe vietarlo

TikTok, Camera Usa approva disegno di legge che potrebbe vietarloNew York, 13 mar. (askanews) – Mercoledì la Camera dei Rappresentanti Usa ha approvato un disegno di legge che chiede al colosso tecnologico cinese ByteDance di cedere la piattaforma social TikTok, altrimenti la popolare app di video sarà vietata negli Stati Uniti.


Il timore dei legislatori che i dati degli utenti americani della app vengano usati dal governo cinese. Ora il disegno passerà al Senato per l’ulteriore approvazione. I senatori si sono mostrati restii ad una rapida approvazione, che non sta consentendo di valutare tutte le implicazioni di un possibile bando. La deputata Alexandria Ocasio Cortes ha votato contro il disegno, non tanto per il merito, ma proprio per la velocità delle decisioni che non hanno consentito attente analisi.

Poste, Del Fante: consegnati i primi 10 passaporti

Poste, Del Fante: consegnati i primi 10 passaportiRoma, 13 mar. (askanews) – “Oggi abbiamo consegnato i primi 10 passaporti in due Comuni del bolognese. Di questi, 9 sono stati portati a casa e un cittadino ha scelto di venire a ritirarlo” all’ufficio postale. Lo ha riferito l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, nel corso dell’audizione in Commissione trasporti alla Camera sul Dpcm relativo all’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale dell’azienda.


I 9 cittadini che hanno avuto a casa la consegna del passaporto “sono venuti una sola volta all’ufficio postale” al momento della richiesta. “Facendo una sola ‘fermata’ all’ufficio – ha spiegato Del Fante – i cittadini ricevono in 15 giorni il passaporto a casa consegnato dal postino”. Sul progetto Polis per agevolare il rilascio e il rinnovo del passaporto ai cittadini residenti nei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti “non siamo in ritardo, né abbiamo intenzione di togliere il piede dall’acceleratore. Anzi siamo avanti e per noi rimane un progetto strategico”.

Poste, Del Fante:50.000 dipendenti per 1 lettera ogni 10 giorni

Poste, Del Fante:50.000 dipendenti per 1 lettera ogni 10 giorniRoma, 13 mar. (askanews) – “Ciascun italiano riceve una corrispondenza ogni 10 giorni. La rete di Poste per questo servizio conta in totale 50.000 dipendenti per un costo del lavoro di 2,5 miliardi”. Lo ha riferito l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, nel corso dell’audizione informale in Commissione trasporti alla Camera nell’ambito dell’esame dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sull’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale dell’azienda.


“Si consegna una lettera o una bolletta ogni dieci giorni – ha specificato Del Fante -, in media 35 corrispondenze l’anno per ogni cittadino per il guadagno di un euro”. La sfida, ha detto l’ad di Poste, è “sostituire la consegna a casa della cirrispondenza con la consegna dei pacchi”.

L’amministratore delegato di Poste: abbiamo 50mila dipendenti per 1 lettera ogni 10 giorni

L’amministratore delegato di Poste: abbiamo 50mila dipendenti per 1 lettera ogni 10 giorniRoma, 13 mar. (askanews) – “Ciascun italiano riceve una corrispondenza ogni 10 giorni. La rete di Poste per questo servizio conta in totale 50.000 dipendenti per un costo del lavoro di 2,5 miliardi”. Lo ha riferito l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, nel corso dell’audizione informale in Commissione trasporti alla Camera nell’ambito dell’esame dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sull’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale dell’azienda.


“Si consegna una lettera o una bolletta ogni dieci giorni – ha specificato Del Fante -, in media 35 corrispondenze l’anno per ogni cittadino per il guadagno di un euro”. La sfida, ha detto l’ad di Poste, è “sostituire la consegna a casa della corrispondenza con la consegna dei pacchi”.

Intelligenza artificiale, Europarlamento approva regolamento Ue

Intelligenza artificiale, Europarlamento approva regolamento UeBruxelles, 13 mar. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo, con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni, il nuovo regolamento Ue sull’Intelligenza artificiale (IA), frutto dell’accordo raggiunto in “trilogo” con il Consiglio dell’Unione nel dicembre 2023.


L’obiettivo del regolamento, il primo al mondo che riguarda anche le nuove e più potenti tecnologie di Intelligenza artificiale “generativa” (come ChatGPT), è di proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi di IA ad alto rischio, mirando anche a proteggere l’innovazione e ad assicurare all’Europa un ruolo guida nel settore. Il regolamento stabilisce obblighi e divieti per l’uso dell’IA in base ai possibili rischi delle sue applicazioni. Innanzitutto, le nuove norme mettono fuori legge alcune applicazioni che minacciano i diritti dei cittadini, come i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili e l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet o dalle registrazioni dei sistemi di telecamere a circuito chiuso, per creare banche dati di riconoscimento facciale.


Saranno vietati anche i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, i sistemi di “credito sociale” (come quelli utilizzati in Cina), le pratiche di “polizia predittiva” (se basate esclusivamente sulla profilazione o sulla valutazione delle caratteristiche di un individuo) e i sistemi che manipolano il comportamento umano o sfruttano le vulnerabilità delle persone. Delle eccezioni ai divieti riguardanti l’uso dell’IA per identificazione biometrica degli individui sono previste per le forze dell’ordine in alcune situazioni specifiche espressamente previste dal regolamento: l’identificazione “in tempo reale” potrà essere utilizzata solo se saranno rispettate garanzie rigorose, dietro previa autorizzazione giudiziaria o amministrativa e con notifica e controllo da parte delle autorità di protezione dei dati personali. Gli usi ammessi, che dovranno essere limitati nel tempo e nello spazio, includono, ad esempio, la ricerca di una persona scomparsa o la prevenzione di un attacco terroristico. Inoltre, l’autorizzazione giudiziaria per l’utilizzo di questi sistemi a posteriori, che è considerato “ad alto rischio”, sarà possibile ma solo se collegata a un reato specifico.


Sono previsti obblighi chiari anche per altri sistemi di IA “ad alto rischio”, che potrebbero cioè arrecare danni significativi alla salute, alla sicurezza, ai diritti fondamentali, all’ambiente, alla democrazia e allo Stato di diritto. Rientrano in questa categoria gli usi legati a infrastrutture critiche, all’istruzione e formazione professionale, all’occupazione, ai servizi pubblici e privati di base (ad esempio assistenza sanitaria o banche), ad alcuni sistemi di contrasto, alla migrazione e gestione delle frontiere, alla giustizia e ai processi democratici (come nel caso di sistemi usati per influenzare le elezioni). Per questi tutti questi sistemi vige l’obbligo di valutare e ridurre i rischi, mantenere registri d’uso, essere trasparenti e accurati e garantire la sorveglianza umana delle applicazioni dell’IA. I cittadini avranno diritto a presentare reclami e a ricevere spiegazioni sulle decisioni basate su sistemi di IA ad alto rischio che incidono sui loro diritti.


Molto importanti sono gli obblighi di trasparenza che il regolamento introduce per le applicazioni dell’IA: le immagini e i contenuti audio o video artificiali o manipolati (i cosiddetti “deepfake”) dovranno essere chiaramente etichettati come tali (“watermarking”). Inoltre, per rispettare le norme Ue sul diritto d’autore, i I sistemi di IA per finalità generali e i modelli su cui si basano dovranno soddisfare determinati requisiti di trasparenza riguardo alle fasi del “training” (le fasi in cui i modelli vengono “addestrati” in base alle banche dati a cui hanno accesso, che comportano spesso informazioni coperte dal copyright). I modelli più potenti, che potrebbero comportare rischi sistemici, dovranno rispettare anche altri obblighi, ad esempio quello di valutare e mitigare i rischi sistemici e di riferire in merito agli incidenti. Gli Stati membri dovranno istituire e rendere accessibili a livello nazionale spazi di sperimentazione normativa e meccanismi di test in condizioni reali (in inglese “sandbox”), in modo che le Pmi e le start-up possano sviluppare sistemi di IA innovativi e addestrarli prima di immetterli sul mercato. Il regolamento, dopo una verifica tecnica finale, sarà approvato definitivamente prima dal Parlamento europeo della fine della legislatura e dovrà poi essere formalmente approvato dal Consiglio Ue. Entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione, e inizierà ad applicarsi con una tempistica differenziata a seconda delle sue varie parti: sei mesi dopo l’entrata in vigore (ovvero entro l’estate) per quanto riguarda i divieti relativi alle pratiche vietate, nove mesi dopo per i codici di buone pratiche, 12 mesi dopo per le norme sui sistemi di IA per finalità generali, compresa la governance, 24 mesi dopo per tutte le restanti disposizioni, eccetto gli obblighi per i sistemi ad alto rischio, che si applicheranno 36 mesi dopo. “Dopo due anni intensi di lavoro – ha osservato durante il dibattito in aula di ieri il correlatore della commissione europarlamentare per il Mercato interno, Brando Benifei (Pd) – siamo finalmente riusciti ad approvare la prima legge vincolante al mondo sull’Intelligenza artificiale, volta a ridurre i rischi e ad aumentare le opportunità, combattere la discriminazione e portare trasparenza. Grazie al Parlamento europeo, le pratiche inaccettabili di IA saranno proibite in Europa. Tuteliamo i diritti dei lavoratori e dei cittadini. Dovremo ora accompagnare le aziende a conformarsi alle regole prima che entrino in vigore. Siamo riusciti a mettere gli esseri umani e i valori europei al centro dello sviluppo dell’IA”. Secondo l’altro correlatore, il liberale rumeno Dragos Tudorache, della commissione europarlamentare per le Libertà civili, “l’Ue ha mantenuto la promessa. Abbiamo collegato per sempre il concetto di Intelligenza artificiale ai valori fondamentali che costituiscono la base delle nostre società. Ci aspetta molto lavoro – ha avvertito Tudorache – che va oltre questo regolamento. L’Intelligenza artificiale ci spingerà a ripensare il contratto sociale che sta alla base delle nostre democrazie. Insieme ai nostri modelli educativi, ai nostri mercati del lavoro, al modo in cui sono condotte le guerre. La legge sull’IA non è la fine del viaggio, ma piuttosto il punto di partenza per un nuovo modello di ‘governance’ basato sulla tecnologia. Ora dobbiamo concentrarci per trasformarla da legge sulla carta a realtà sul campo”, ha concluso il correlatore.

Volkswagen stima mercato 2024 +3%. Bene Usa, Cina debole

Volkswagen stima mercato 2024 +3%. Bene Usa, Cina deboleMilano, 13 mar. (askanews) – “Siamo ben posizionati per gestire gli investimenti legati alla transizione. Abbiamo deciso di aumento il dividendo per condividere i risultati finanziari con i nostri azionisti. Siamo confidenti e ottimisti sul 2024”. Così il Cfo di Volkswagen Arno Antlitz durante la call con gli analisti.


Per il 2024, Volkswagen prevede una crescita del mercato auto globale del 3%. A livello di regioni, l’Europa è attesa in crescita del 4% e il gruppo conta di confermare la propria quota mercato. Il mercato Usa dovrebbe crescere del 4% e l’obiettivo è aumentare la quota, mentre in Cina le stime sono di +2% con la previsione di perdere quote di mercato. “Ci aspettiamo di crescere negli Usa e di difendere la posizione in Ue mentre in Cina potremmo perdere qualcosa sopratutto nell’elettrico”, ha detto Antlitiz.


In generale ha continuato Antlitiz nel 2024 “contiamo su un price mix favorevole grazie al lancio dei nuovi modelli e su una riduzione dei costi delle materie prime. Aumenteranno anche gli investimenti che raggiungeranno il picco nel 2024 per lanciare i prodotti, aumentare la capacità di produzione di batterie e crescere in Cina soprattutto nell’elettrico”. Sempre in merito alla Cina, il Ceo Blume ha spiegato che “il business del termico è solido con una quota del 20%. Nell’elettrico invece dobbiamo recuperare terreno. Nel 2026 lanceremo nuovi prodotti con i partner locali. Fino ad allora cercheremo un compromesso fra margini e volumi. Siamo pronti a perdere quota fino al 2026 e poi crescere in modo significativo dal 2027”.

Dl ex-Ilva, diventa legge. Ok misure su AS, prestito e indotto

Dl ex-Ilva, diventa legge. Ok misure su AS, prestito e indottoRoma, 13 mar. (askanews) – Il decreto sull’amministrazione straordinaria delle imprese strategiche, il cosiddetto decreto Ilva, incassa il via libera della Camera che lo approva in seconda lettura senza modifiche rispetto al testo licenziato in Senato e diventa quindi legge. I voti a favore sono stati 154, quelli contrari 46 e 56 le astesioni.


Il provvedimento, che era stato varato dal Consiglio dei ministri a metà gennaio, ha aperto la strada al commissariamento per l’ex Ilva prevedendo l’ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria su istanza dei soci con almeno il 30% del capitale per le imprese di interesse strategico nazionale con almeno 500 dipendenti e debiti per almeno 300 milioni. Nel decreto viene prevista poi la possibilità per il ministero dell’Economia di erogare a queste imprese, di fatto all’ex Ilva, finanziamenti della durata massima di cinque anni, a tassi di mercato, per un massimo di 320 milioni di euro per l’anno 2024. Arrivano anche garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l’eventuale amministrazione straordinaria.


Nel corso dell’esame del Senato con un emendamento del governo, è confluito nel provvedimento anche il dl relativo all’indotto di Acciaierie d’Italia per venire incontro alle esigenze della filiera. In particolare, sono state ampliate le maglie per consentire alle imprese dell’indotto, che hanno difficoltà di accedere al credito per i debiti accumulati, di usufruire del Fondo di garanzia anche in mancanza di valutazioni creditizie particolarmente favorevoli. Come ulteriore agevolazione per accedere al Fondo è stato abbassato al 35% il limite di fatturato prodotto nei confronti del committente in amministrazione straordinaria, chiarendo che esso deve fare riferimento al fatturato medio complessivo valutato nei cinque esercizi precedenti.


Tra le novità a favore l’indotto anche una norma che consente alla Regione Puglia di svincolare quote di avanzo di amministrazione oer destinarle a ulteriori finanziamenti a beneficio dell’indotto, nel rispetto del regolamento europeo sugli aiuti di Stato. Nel provvedimento è stato poi chiarito il ‘perimetro’ delle imprese interessate alla prededucibilità dei crediti vantati nei confronti di imprese ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria. Viene specificato che le imprese interessate sono anche quelle che hanno fornito prestazioni in materia di risanamento, sicurezza e tutela dell’ambiente. Rientrano in queste categorie le imprese che hanno fornito prestazioni di manutenzione per la funzionalità produttiva degli impianti, ricambi e materiale di consumo, servizi di autotrasporto e di movimentazione di attrezzature, prodotti di consumo, semilavorati e prodotti finiti, anche al di fuori dell’area degli impianti. Nella prededucibilità rientrano anche i crediti riferiti a prestazioni di beni e servizi non continuative. In questo modo vengono incluse le imprese che sono state costrette ad interrompere le forniture in favore di Adi per l’accelerazione della crisi.