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Bce, a gennaio tasso medio mutui eurozona cala al 3,87% (-10 pb)

Bce, a gennaio tasso medio mutui eurozona cala al 3,87% (-10 pb)Roma, 4 mar. (askanews) – Nuovi segnali di possibile inversione della dinamica dei tassi di interesse di mercato nell’area euro a gennaio: il livello medio sui nuovi mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è attenuato di 10 punti base rispetto al mese precedente, portandosi al 3,87%. Lo riporta la Banca centrale europea nella sua rilevazione mensile, aggiungendo che il tasso di interesse composito per i nuovi prestiti alle imprese è rimasto sostanzialmente invariato al 5,22%.


Nei mesi passati, in risposta all’inflazione elevata, l’istituzione monetaria ha complessivamente aumentato i tassi di riferimento per l’area di 450 punti base e ora è ampiamente ritenuto che abbia raggiunto il picco e che, tra tarda primavera e inizio estate, possa iniziare una prudente manovra di attenuazione dei tassi stessi. A dicembre il tasso medio sui mutui, secondo la stessa indagine, aveva già mostrato una limatura pari a 4 punti base. Giovedì si terrà una riunione di politica monetaria del Consiglio direttivo, contestualmente alla quale verranno pubblicate le previsioni aggiornate per economia inflazione dei tecnici della Bce.


Tornando ai dati di gennaio, i tassi sui depositi a durata prestabilita per le famiglie si sono attenuati di 9 punti base al 3,20%, prosegue la Bce, quelli sui depositi a vista sono rimasti sostanzialmente invariati allo 0,38%. Quest’ultimo elemento è un aspetto di problematicità della recente stretta monetaria. I tassi sui depositi a vista sono saliti molto meno rispetto agli altri a fronte di aumenti dei tassi ufficiali analoghi.

Bankitalia, frena dinamica prezzi case in IV trim, domanda debole

Bankitalia, frena dinamica prezzi case in IV trim, domanda deboleRoma, 4 mar. (askanews) – Mercato dell’immobiliare residenziale sostanzialmente stabile in Italia nel quarto trimestre, con la domanda che resta debole e la quota di agenzie che riescono a vendere almeno una abitazione in calo. Il principale fattore frenante resta nelle condizioni di finanziamento inasprite dai rialzi dei tassi dal della Bce: in un caso su tre la difficoltà a reperire un mutuo la causa prevalente di cessazione dell’incarico a vendere e la percentuale di acquisti finanziati con mutui risulta ai minimi storici.


Ma al tempo stesso secondo gli operatori vi sono segnali di possibile miglioramento in questo inizio d’anno. E’ la fotografia scattata dall’indagine trimestrale condotta dalla Banca d’Italia (Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia), che ha coinvolto 1.501 agenti immobiliari dall’8 gennaio al 5 febbraio. Il mercato delle locazioni resta teso: le pressioni al rialzo sui canoni sono sostenute da una domanda robusta e da un calo dell’offerta, in parte connessa alla preferenza dei proprietari per affitti brevi.


Secondo Bankitalia, nel IV trimestre, sulla base delle valutazioni degli agenti immobiliari, la dinamica congiunturale dei prezzi delle abitazioni si sarebbe attenuata. Sono prevalsi i giudizi di stabilità (espressi dal 65 per cento degli agenti), mentre la percentuale di operatori che hanno riportato un aumento delle quotazioni ha continuato a ridursi, scendendo al 9 per cento, circa 15 punti percentuali in meno rispetto al massimo registrato nel primo trimestre del 2022, a fronte di un 25 per cento di operatori che rilevano una diminuzione. Nel complesso, lo sconto medio, rispetto alle richieste iniziali del venditore, resta ancora contenuto e pari all’8,6 per cento, 5 punti percentuali inferiore alla media pre-pandemia ma in linea con i valori degli ultimi trimestri. Circa un terzo degli agenti ha tuttavia indicato uno sconto superiore, fra il 10 e il 30 per cento. Il tempo trascorso tra l’affidamento dell’incarico e la vendita è rimasto appena sopra il minimo registrato dall’inizio della rilevazione nel primo trimestre del 2023.


La quota di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione è diminuita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per il quarto trimestre consecutivo, restando tuttavia ancora su livelli ben superiori alla media pre-pandemia (87 per cento a fronte del 72 nel periodo 2012-2019 e dell’81 nel terzo trimestre). Sempre rispetto al periodo corrispondente del 2022, si legge, è aumentata la percentuale di operatori per i quali è salito il numero di incarichi inevasi fra il III e il IV trimestre dell’anno, pur rimanendo assai inferiore della quota di quelli per cui è diminuito.

Confindustria è divisa sui candidati alla presidenza, le alleanze non decollano

Confindustria è divisa sui candidati alla presidenza, le alleanze non decollanoRoma, 2 mar. (askanews) – A circa un mese dal voto del consiglio generale, in calendario il 4 aprile, la corsa per la presidenza di Confindustria resta decisamente affollata. I candidati in gara sono quattro e la partita delle alleanze sembra non voler decollare. Le forti divisioni all’interno dell’associazione, tra grandi e piccoli ma anche tra imprenditori dello stesso territorio o federazione, rendono difficile il lavoro di sintesi da parte dei saggi, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi.


Tra i candidati, Edoardo Garrone, forte della certificazione di oltre il 20% dei voti assembleari, è l’unico ad aver accesso di diritto al voto finale. Anche Emanuele Orsini e Antonio Gozzi – stando a fonti a loro vicine – potrebbero contare su consensi superiori al 20%. Resta indietro, invece Alberto Marenghi che molti vedrebbero pronto a ritirarsi a breve. In assenza di accordi, i saggi, verificati i consensi, potrebbero decidere di portare in finale, per la prima volta nella storia confindustriale, ben tre candidati. Decisive saranno le prossime tornate di audizioni dei saggi con la base associativa. Dopo aver fatto tappa a Torino, Bologna, e Roma – con una sola giornata d’incontri nella Capitale invece delle due inizialmente previste – è stata la volta di Milano in Assolombarda. L’8 marzo i tre saranno sempre a Milano, ma in Federchimica. Poi toccherà a Padova, il 9 marzo, in Confindustria Veneto Est. La posizione degli imprenditori veneti al momento non è univoca: stando ai rumors le preferenze sarebbero divise tra i tre candidati più quotati. Il ‘tour’ nazionale dei saggi si chiuderà l’11 marzo a Napoli. Al termine delle consultazioni, Enoc, Moltrasio e Vescovi dovranno redigere una relazione di sintesi delle valutazioni raccolte sugli industriali in gara per il dopo Bonomi. Quindi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l’accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del consiglio generale del 21 marzo. Poi ci sarà la designazione da parte del consiglio generale del 4 aprile e, infine, l’assemblea dei delegati, il 23 maggio, eleggerà il nuovo presidente.

Dyson: 2023 con ricavi record a 7,1mld di sterline, Ebitda a 1,4mld

Dyson: 2023 con ricavi record a 7,1mld di sterline, Ebitda a 1,4mldMilano, 1 mar. (askanews) – Dyson chiude il 2023 con un fatturato globale “record” di 7,1 miliardi di sterline, in crescita del +9% rispetto al 2022, con un Ebitda a 1,4 miliardi di sterline, sempre su del 9% in un anno. Lo fa sapere la società in una nota, nella quale viene evidenziato che, “nonostante i venti contrari a livello globale, Dyson ha aumentato in modo significativo gli investimenti a lungo termine, incrementando la spesa per Ricerca e Sviluppo di oltre il 40% nel 2023. Questo porta gli investimenti totali, comprese le spese in conto capitale, a più di 2 miliardi di sterline dal 2021”.


Dyson conta un team di ingegneri composto da 6.500 persone e, spiega la società, “sta investendo più di 9 milioni di sterline a settimana in ricerca e sviluppo”, per lavorare su intelligenza artificiale, robotica e la nuova tecnologia proprietaria delle batterie nei suoi centri di ricerca nel Regno Unito, a Singapore, in Malesia e nelle Filippine. Nel 2024, chiosa il gruppo, “questi investimenti accelereranno le ambizioni di Dyson, che lancerà la più grande suite di prodotti fino ad oggi”.

Btp Valore: raccolta record, collocamento chiude a 18,3 miliardi

Btp Valore: raccolta record, collocamento chiude a 18,3 miliardiMilano, 1 mar. (askanews) – La terza emissione del Btp Valore, il titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori, ha chiuso con richieste record pari a 18,31 miliardi di euro, superando così le precedenti due emissioni. Nell’ultimo giorno di collocamento (chiuso alle 13) sono stati raccolti oltre 1,37 miliardi. Cifra che si somma ai 16,94 miliardi dei primi quattro giorni di offerta.


La nuova emissione del Btp Valore ha così superato sia gli ordini della seconda emissione di ottobre, che si era chiusa con quasi 17,2 miliardi raccolti, sia quelli della prima emissione dello scorso giugno (18,19 mld). La terza emissione del Btp Valore, che ha durata di sei anni, prevede tassi cedolari (trimestrali) minimi garantiti pari al 3,25% per i primi tre anni e al 4% per i successivi tre anni. Alla scadenza è previsto un premio finale extra pari allo 0,7% del capitale investito.

Poste, per piccoli comuni passaporto direttamente agli sportelli

Poste, per piccoli comuni passaporto direttamente agli sportelliRoma, 1 mar. (askanews) – Il progetto Polis di Poste Italiane procede a passi sempre più spediti con il lancio del nuovo servizio di richiesta e rinnovo passaporti negli uffici postali dei Comuni al di sotto di 15 mila abitanti. La novità parte in via sperimentale in provincia di Bologna, a San Pietro in Casale e Toscanella (frazione di Dozza), in vista della progressiva estensione a tutto il territorio nazionale.


Grazie alla Convenzione firmata tra Poste italiane, Ministero dell’Interno e Ministero delle imprese e del made in Italy, i cittadini residenti o domiciliati nei Comuni inclusi nel progetto Polis potranno aprire la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto presentando la documentazione direttamente allo sportello dell’ufficio postale, senza doversi recare in Questura, con la possibilità di ricevere il passaporto a domicilio. Basterà consegnare all’operatore del più vicino ufficio postale del proprio Comune un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica in dotazione agli Uffici Postali Polis, sarà lo stesso operatore a raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente.


“Grazie alla collaborazione con Poste Italiane, e alla sua capillare rete di uffici sul territorio, stiamo progressivamente spostando il baricentro delle attività del Viminale per renderlo sempre più vicino alle esigenze dei cittadini – ha sottolineato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi -. Oggi prende avvio la sperimentazione di un progetto che, a regime, renderà possibile, nei piccoli Comuni, richiedere o rinnovare il passaporto direttamente negli uffici postali: una importante novità sulla strada della semplificazione dei canali di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Un segnale di attenzione verso le comunità di quei piccoli centri abitati che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese”. “Al Ministro dell’Interno va il ringraziamento di Poste Italiane per la collaborazione che ci ha permesso di ottenere un obiettivo così importante nel quadro del progetto – ha aggiunto l’amministratore delegato Matteo Del Fante – Polis procede rispettando con puntualità la tabella di marcia e suscita grande interesse anche in Europa per il suo valore inclusivo e per la capacità di offrire servizi essenziali al cittadino che risiede in piccoli Comuni, mettendolo al pari di chi vive nelle grandi città ed ha facile accesso agli uffici e ai servizi, grazie all’idea innovativa di ufficio postale che funge da sportello unico della pubblica amministrazione”.


“Sottolineo l’importanza della collaborazione stabilita negli anni tra Poste Italiane e il Ministero dell’Interno che sta producendo risultati a beneficio dei cittadini in termini di servizi e di sicurezza – ha concluso il direttore generale Giuseppe Lasco -. L’avvio della sperimentazione per i passaporti è un nuovo passo in avanti del progetto Polis su cui Poste Italiane sta investendo risorse e competenze. Poste Italiane mantiene dunque gli impegni presi, confermando la sua visione di azienda da sempre vicina alle persone e ai territori per contribuire allo sviluppo sociale ed economico del Paese”.

Pil, Giorgetti: effetto pesante stagione irresponsabile del Superbonus

Pil, Giorgetti: effetto pesante stagione irresponsabile del SuperbonusMilano, 1 mar. (askanews) – “I numeri ci dicono che l’emorragia dell’irresponsabile stagione del Superbonus ha avuto un effetto pesante sul 2023, andando purtroppo oltre le già pessimistiche prospettive”. Lo ha dichiarato il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, commentando i dati odierni dell’Istat sui conti pubblici italiani nel 2023. “Con la non semplice chiusura di quella stagione, la finanza pubblica dal 2024 intraprende un sentiero di ragionevole sostenibilità”, ha proseguito.


Nel 2023 l’economia italiana ha registrato una crescita dello 0,9%, in decelerazione rispetto al 2022 (4%), ha reso noto l’Istat. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -7,2% (-8,6% nel 2022). 

Russia, Indice Pmi manifatturiero febbraio ai massimi dal 2017

Russia, Indice Pmi manifatturiero febbraio ai massimi dal 2017Roma, 1 mar. (askanews) – Mentre l’area euro resta impelagata in un quadro di contrazione, a febbraio il manifatturiero della Russia ha registrato il miglioramento più forte dal gennaio del 2017, secondo l’indice Pmi elaborato da S&P Global: 54,7 punti a fronte di 52,4 punti a gennaio. Con un comunicato, l’agenzia riporta che si tratta del miglioramento più forte da quasi 13 anni e che riflette un rafforzamento dello slancio degli ordinativi assieme a un rafforzamento delle vendite.


Questo indicatore, che viene elaborato con indagini presso i responsabili degli approvvigionamenti delle aziende, ha nei 50 punti la soglia di neutralità: sopra è crescita dell’attività, sotto è contrazione. A febbraio, a causa di un peggioramento in Germania l’indice Pmi relativo a tutta l’area euro ha subito una limatura 46,5 punti, da 46,6 gennaio. Le performance positive dell’economia russa stridono con i propositi di soffocamento della stessa che erano stati proclamati dai paesi del G7 come obiettivo delle sanzioni adottate dal 2022, in rappresaglia dell’invasione dell’Ucraina. Questi sviluppi dell’indice Pmi giungono dopo che nei mesi passati si sono succedute le revisioni al rialzo delle previsioni economiche sulla Russia da parte di diverse istituzioni internazionali.

Open AI, FT: Musk fa ricorso contro Altman per alleanza con Microsoft

Open AI, FT: Musk fa ricorso contro Altman per alleanza con MicrosoftRoma, 1 mar. (askanews) – Elon Musk ha presentato un ricorso contro Open AI e il suo numero uno, Sam Altman, lamentando che l’alleanza multimiliardaria che ha stretto con Microsoft ne ha compromesso i propositi originari di creare una piattaforma di intelligenza artificiale aperta, a beneficio di tutta la collettività. Lo riporta il Financial Times, citando l’esposto presentato dagli avvocati del magnate presso un tribunale di San Francisco.


“Open AI – sostengono i legali del numero uno di Tesla – è stata trasformata in una sussidiaria di fatto, chiusa, per la più grande compagnia tecnologica del mondo: Microsoft”. Musk era stato tra i cofondatori di Open AI nel 2015, quando era partita come una organizzazione no profit. Era uscito dal direttorio tre anni dopo e successivamente, ricorda il quotidiano finanziario, Open AI ha creato un ramo volto all’attività di impresa e agli utili, sul quale Microsoft ha investito circa circa 13 miliardi di dollari.

Business all’Ocse lancia campagna per anticorruzione in agenda Onu

Business all’Ocse lancia campagna per anticorruzione in agenda OnuRoma, 1 mar. (askanews) – Parte da Roma la campagna promossa dal Business all’Ocse, che rappresenta il settore privato con oltre 10 milioni di aziende in oltre 55 Paesi, con lo scopo di divulgare il Manifesto, che promuove di trattare l’anticorruzione come diciottesimo punto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), considerando i comportamenti corruttivi tra le principali cause delle diseguaglianze nel mondo.


È in questo contesto che si è tenuto oggi, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, lo “Zero Corruption Forum” del BIAC (Business at OECD), promosso da Autostrade per l’Italia, cui hanno preso parte rappresentanti OCSE, delle Istituzioni italiane, delle università, oltre ai top manager di grandi aziende. In questo contesto appare fondamentale il ruolo del settore privato e, proprio in quest’ottica, nel corso della giornata si sono avvicendate le voci di grandi aziende del panorama internazionale.


La giornata è stata inoltre l’occasione per presentare il Paper “Shaping the values for a sustainable future Education for the fight against corruption”, dedicato alla promozione dell’educazione e della formazione, fattori chiave per assicurare integrità, trasparenza e standard etici all’interno di ogni processo aziendale e istituzionale. All’interno del testo vengono citate e analizzate esperienze concrete del settore pubblico e privato per limitare le opacità derivanti da ogni forma di corruzione. Realizzato dal Comitato Anticorruzione del Business at OECD (BIAC), il documento passa in rassegna gli strumenti essenziali per contrastare i rischi derivanti da pratiche scorrette e illegali aspirando a diventare punto di riferimento per sensibilizzare tutti gli stakeholder chiave ai valori di equità e trasparenza. Obiettivo è anche incentivare norme sociali universali tra i ragazzi per rendere la nuova generazione sempre più consapevole.


Il Comitato anticorruzione di Business at OECD (BIAC) ha riconosciuto questa necessità anche nel suo manifesto anticorruzione – il Manifesto Business at OECD Zero Corruption – lanciato nel novembre 2022. Un documento che stabilisce 10 principi guida per raggiungere l’obiettivo zero corruzione in azioni tangibili, che si basano sulle best practice di organismi internazionali, tra cui, OCSE, G20 e B20. Qui si inserisce uno degli asset della Campagna: il manifesto propone di trattare il contrasto alla corruzione quale obiettivo specifico nell’Agenda SDG 2030 delle Nazioni Unite. Un documento che può essere promosso da organizzazioni pubbliche e private, aziende e rappresentanti del mondo del business, come uno dei principali strumenti per sostenere il 18° SDG “Zero Corruption”.


Tra le aziende e le realtà accademiche che sono state riconosciute e indicate dall’Business all’OCSE come modelli da seguire per integrità e promozione di pratiche corrette per la lotta alla corruzione, Autostrade per l’Italia, Snam, la scuola Sant’Anna di Pisa, l’Università di Roma Tor Vergata e la SNA. Aspi negli anni, si è impegnato a stabilire e diffondere principi di integrità e regole di comportamento chiari e condivisi. I pilastri nella lotta alla corruzione all’interno del Gruppo sono la formazione sul tema a tutto il personale; la promozione di campagne di comunicazione; l’implementazione di un sistema di segnalazioni basato sulla “Speak-up Culture”, che garantisca protezione e riservatezza; un Sistema di Controllo basato sulla valutazione del rischio di corruzione e sull’utilizzo di soluzioni digitali e innovative. Questi strumenti sono fattori abilitanti che supportano il miglioramento dei processi e dei controlli, attraverso l’analisi e la condivisione di dati e delle informazioni. “Ci stiamo impegnando” nella lotta alla corruzione “perché lo riteniamo un fattore abilitante del nostro piano di investimenti, noi abbiamo un programma di grandissimi investimenti, di potenziamento, ammodernamento e trasformazione della sostenibilità della gomma; per poter far questo un elemento fondamentale è esser certi che l’integrità con cui facciamo le cose sia effettivamente perseguita”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, a margine del Forum.