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Usa, FTC contro megafusione supermercati Kroger-Albertson

Usa, FTC contro megafusione supermercati Kroger-AlbertsonNew York, 26 feb. (askanews) – Lunedì la Federal Trade Commission ha fatto causa per bloccare la fusione della catena di supermercati Kroger con la rivale Albertsons. Kroger ha offerto 25 miliardi di dollari per acquisire la catena concorrente e ha spiegato che l’accordo aiuterà a competere contro Walmart e Amazon.


Di diverso pare è la FTC, secondo cui l’accordo porterebbe a prezzi più alti dei prodotti alimentari e a salari più bassi per i lavoratori e ha chiesto a un tribunale federale dell’Oregon di impedire alle società di concludere l’accordo per motivi antitrust. Il piano delle aziende di rispondere alle preoccupazioni del governo vendendo centinaia di negozi a Washington, in Colorado e altri stati non risolverà il problema, secondo la FTC.

Bce, Lagarde contestata da un eurodeputato leghista con un cappio

Bce, Lagarde contestata da un eurodeputato leghista con un cappioRoma, 26 feb. (askanews) – Contestazione con sventolamento di cappio, a beneficio di telecamere, per la presidente della Bce, Christine Lagarde, da parte dell’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca (Gruppo Identità e Democrazia). I costi dei mutui sono triplicati a seguito dei rialzi dei tassi della Bce “ma questa inflazione non è causata dalla domanda: ci sono più poveri e ci sono meno figli. Questa inflazione è causata dalla carenza di forniture, non solo energetiche e dagli sbagli di questa Europa”, ha affermo durante una seduta della plenaria sul Bilancio annuale della Bce.


“Le politiche criminali di questa Europa da lei guidata hanno lo stesso effetto di questo cappio”, ha detto Ciocca, sventolando una corda con un cappio che ha estratto dalla giacca, di fronte a una Lagarde impassibile. Cappio “che strangola la gente, che strangola le famiglie, le imprese e la nostra economia. Fermiamo l’aumento dei tassi di interesse, abbassiamo i tassi di interesse”. Altre contestazioni, da vari eurodeputati, hanno riguardato le recenti dichiarazioni di Frank Eldersom, componente del Comitato esecutivo della Bce, contro il personale non allineato con le policy climatiche dell’istituzione.

Agricoltura, le richieste italiane all’Ue su Pac e norme ambientali

Agricoltura, le richieste italiane all’Ue su Pac e norme ambientaliBruxelles, 26 feb. (askanews) – Semplificazione delle procedure burocratiche, più risorse per gli agricoltori e più sostegno ai giovani, “reciprocità” con norme di produzione nei paesi terzi simili a quelle dell’Ue per i prodotti importati in Europa, meno oneri per l’attuazione delle nuove normative ambientali sul “ripristino della natura” e sui suoli. Sono, in sintesi le richieste presentate dall’Italia al Consiglio Agricoltura dell’Ue, oggi a Bruxelles, tra le “varie” dell’agenda della riunione ministeriale, con un documento intitolato “L’agricoltura, la Pac e la sovranità alimentare dell’Ue: riconnettere cibo e società”. Il documento sottolinea una serie di difficoltà legate da un lato alle ambizioni ambientali della Politica agricola comune (Pac), che vengono considerate già non adeguatamente finanziate, e dall’altro alla prospettata riduzione delle risorse finanziarie destinate da Bruxelles al sostegno al reddito e ad altri progetti nel settore. Da parte italiana si propongono quindi azioni a breve e medio termine, con l’obiettivo di ripartire da una Pac più giusta e più semplice Il documento richiede innanzitutto una radicale semplificazione della Pac, non solo rivedendo dove possibile le procedure, ma anche mettendo in cantiere un programma per la loro sistematica digitalizzazione.


In secondo luogo, si chiede all’Ue di garantire adeguate risorse finanziarie, con l’obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori e mantenere un tessuto rurale vitale. L’attuale dotazione, secondo l’Italia, non è sufficiente a garantire il necessario equilibrio tra sostenibilità economica e sostenibilità ambientale. Altre richieste riguardano l’aumento degli aiuti specificamente a favore dei giovani agricoltori, in deroga all’attuale Pac, e la possibilità di aprire nuovi siti per lo stoccaggio di prodotti agricoli a livello sia dell’Ue che nazionale, sulla base di esigenze specifiche, anche locali, manifestate dagli Stati membri; questi siti di stoccaggio dovrebbero essere sostenuti con risorse dell’Unione e anche con aiuti di Stato. Viene poi chiesto un aumento della dotazione finanziaria della riserva di crisi agricola, da finanziare con risorse extra Pac, per evitare ulteriori decurtazioni ai pagamenti diretti.


Le ultime due richieste, meno legate alle disposizioni della Politica agricola comune, si riferiscono alla cosiddetta “reciprocità” degli standard di produzione applicati ai paesi terzi da cui l’Ue importa prodotti agricoli, e alle recenti proposte normative Ue sul “ripristino della natura” e sul monitoraggio dei suoli. Secondo il documento italiano, la proposta di regolamento sul ripristino della natura, per la quale il Parlamento europeo ha votato nel luglio scorso un mandato negoziale che ne ha già diminuito le ambizioni e gli obiettivi, dovrà essere modificata durante i negoziati in “trilogo” con il Consiglio Ue e la Commissione in modo da non determinare ulteriori oneri per il settore agricolo.


Allo stesso modo, gli impegni previsti dalla proposta di direttiva sul monitoraggio dei suoli dovranno essere allineati agli interventi contenuti nei Piani strategici della Pac, conclude il documento dell’Italia.

Partenza boom per il Btp Valore, nel primo giorno ordini per 6,44 miliardi

Partenza boom per il Btp Valore, nel primo giorno ordini per 6,44 miliardiMilano, 26 feb. (askanews) – Partenza col botto per il nuovo Btp Valore, la terza emissione del titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori. Gli ordini sono stati pari a 6,44 miliardi di euro (210.825 i contratti), superando nel primo giorno di collocamento le precedenti due emissioni. Il collocamento termina venerdì 1 marzo (salvo chiusura anticipata).


Lo scorso giugno, la domanda dei piccoli risparmiatori per la prima emissione del Btp Valore nel primo giorno era stata pari a 5,43 miliardi. A ottobre, l’esordio della seconda emissione si era chiuso con richieste per 4,77 miliardi. Il terzo Btp Valore lanciato oggi dal Tesoro sarà il più lungo come durata, in quanto i precedenti avevano una scadenza rispettivamente a 4 e 5 anni. Complessivamente, al termine del collocamento, con la prima emissione di giugno erano stati venduti circa 18,2 miliardi di euro di Btp Valore, con la seconda emissione circa 17,2 miliardi. La terza emissione del Btp Valore, che ha durata di sei anni, prevede tassi cedolari (trimestrali) minimi garantiti pari al 3,25% per i primi tre anni e al 4% per i successivi tre anni. Al termine del collocamento verranno annunciate le cedole definitive che potranno essere confermate o riviste al rialzo. Alla scadenza è previsto un premio finale extra pari allo 0,7% del capitale investito.

Btp Valore: partenza boom, nel primo giorno ordini per 6,44 miliardi

Btp Valore: partenza boom, nel primo giorno ordini per 6,44 miliardiMilano, 26 feb. (askanews) – Partenza col botto per il nuovo Btp Valore, la terza emissione del titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori. Gli ordini sono stati pari a 6,44 miliardi di euro (210.825 i contratti), superando nel primo giorno di collocamento le precedenti due emissioni. Il collocamento termina venerdì 1 marzo (salvo chiusura anticipata).


Lo scorso giugno, la domanda dei piccoli risparmiatori per la prima emissione del Btp Valore nel primo giorno era stata pari a 5,43 miliardi. A ottobre, l’esordio della seconda emissione si era chiuso con richieste per 4,77 miliardi. Il terzo Btp Valore lanciato oggi dal Tesoro sarà il più lungo come durata, in quanto i precedenti avevano una scadenza rispettivamente a 4 e 5 anni. Complessivamente, al termine del collocamento, con la prima emissione di giugno erano stati venduti circa 18,2 miliardi di euro di Btp Valore, con la seconda emissione circa 17,2 miliardi. La terza emissione del Btp Valore, che ha durata di sei anni, prevede tassi cedolari (trimestrali) minimi garantiti pari al 3,25% per i primi tre anni e al 4% per i successivi tre anni. Al termine del collocamento verranno annunciate le cedole definitive che potranno essere confermate o riviste al rialzo. Alla scadenza è previsto un premio finale extra pari allo 0,7% del capitale investito.

Confindustria, Unindustria indica Orsini per la presidenza

Confindustria, Unindustria indica Orsini per la presidenzaRoma, 26 feb. (askanews) – Unindustria indica il nome di Emanuele Orsini per la presidenza di Confindustria. Secondo quanto si apprende, il consiglio di presidenza di Unindustria ha votato all’unanimità a favore della candidatura di Orsini.


Unindustria rappresenta la seconda territoriale, dopo Assolombarda, del sistema confindustriale. Il numero uno di Unindustria, Angelo Camilli, indicherà mercoledì ai saggi, in occasione delle consultazioni a Roma, la scelta fatta dall’associazione.

Lagarde: Bce deve sentirsi più fiduciosa su calo inflazione al 2%

Lagarde: Bce deve sentirsi più fiduciosa su calo inflazione al 2%Roma, 26 feb. (askanews) – I tassi di interesse della Bce “sono a livelli che, mantenuti per un periodo sufficiente lungo, daranno un contributo sostanziale assicurare che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo del 2% in maniera tempestiva. Ci attendiamo che l’attuale processo disinflazionistico prosegua” ma “il Consiglio direttivo deve sentirsi più fiducioso che ci porterà in maniera sostenibile al targhe del 2%”. Lo ribadisce la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento al dibattito alla plenaria del Parlamento europeo sul bilancio annuale dell’istituzione.


“Manterremo un approccio basato sui dati”, ha affermato, secondo il testo diffuso dall’istituzione, con un evidente riferimento alla tempistica di un allentamento della linea. “Ci attendiamo che l’inflazione continui a rallentare, mentre l’impatto delle pressioni a rialzo sui prezzi svaniscono e le condizioni finanziarie restrittive – ha detto – aiutano a far calare l’inflazione”.

Amazon entra nel Dow Jones, la Big Tech scalza Walgreens

Amazon entra nel Dow Jones, la Big Tech scalza WalgreensNew York, 26 feb. (askanews) – Da lunedì il gigante del commercio online Amazon diventa ufficialmente membro del Dow Jones Industrial Average, in sostituzione di Walgreens Boots Alliance. In apertura di seduta le azioni di Amazon erano piatte, tuttavia l’aggiornamento dell’indice a 30 componenti mostra che i mercati cercano di adeguarsi alla realtà imperante della tecnologia: le azioni della società di Jeff Bezos, infatti, sono aumentate di oltre l’80% nell’ultimo anno, rendendolo uno dei tanti grandi titoli che hanno alimentato l’indice S&P 500.


Apple, Microsoft e Salesforce sono le altre aziende tech presenti già nell’indice.

Cinque compagnie Tlc globali unite per sviluppare applicazioni IA

Cinque compagnie Tlc globali unite per sviluppare applicazioni IARoma, 26 feb. (askanews) – Alcune grandi compagnie di Tlc mondiali si sono alleate nel nome dell’intelligenza artificiale (IA) con l’obiettivo di sviluppare “modelli linguistici di grandi dimensioni” (LLM), per applicativi del tipo di ChatGPT tarati sulle esigenze delle società di telecomunicazioni. L’ha comunicato oggi la sudcoreana SK Telecom, uno dei partner coinvolti.


Secondo la società, la joint venture sarà costituita entro la fine dell’anno da SK Telecom, dalla tedesca Deutsche Telekom, dall’e& Group degli Emirati Arabi Uniti, dalla Singtel di Singapore e dalla giapponese SoftBank. Il piano è stato annunciato durante il meeting inaugurale della Global Telco AI Alliance tenutosi al Mobile World Congress Barcelona 2024.


SK Telecom ha affermato che la joint venture svilupperà LLM che possono aiutare le società di telecomunicazioni a migliorare le interazioni con i clienti tramite assistenti digitali e chatbot. Le società mirano a sviluppare LLM multilingue ottimizzati per lingue tra cui coreano, inglese, tedesco, arabo e giapponese, con piani per lingue aggiuntive da concordare tra i membri fondatori.


Secondo la società coreana, i LLM previsti aiuteranno probabilmente la joint venture a raggiungere una base clienti globale di circa 1,3 miliardi in 50 paesi.

Il Consiglio Ue ha adottato il regolamento sui bonifici istantanei in euro

Il Consiglio Ue ha adottato il regolamento sui bonifici istantanei in euroBruxelles, 26 feb. (askanews) – Il Consiglio Ue ha adottato definitivamente, oggi a Bruxelles, il regolamento che renderà i bonifici istantanei in euro (pagabili entro 10 secondi), senza sovrapprezzo rispetto a quelli ordinari, pienamente disponibili per i consumatori e le imprese in tutta l’Ue e negli altri paesi dello Spazio economico europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein).


Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue, ma la tempistica dell’attuazione delle sue disposizioni è più complicata: nell’Eurozona, tutti i detentori di un conto bancario potranno ricevere i pagamenti istantanei entro nove mesi dall’entrata in vigore, ma dovranno aspettare 18 mesi per essere certi di poter inviare i pagamenti alle stesse condizioni; negli altri paesi dello Spazio economico europeo, che necessitano di più tempo per adattarsi, ricevere i bonifici istantanei in euro senza sovrapprezzo sarà possibile per tutti gli utenti entro 33 mesi, mentre ci vorranno 39 mesi per essere sicuri do poter inviare questi pagamenti. Il nuovo regolamento consentirà di trasferire denaro entro dieci secondi, in qualsiasi momento della giornata, anche al di fuori dell’orario lavorativo, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, non solo all’interno dello stesso paese ma anche in qualsiasi altro Stato membro dell’Ue e dello Spazio economico europeo. Le banche e gli altri prestatori di servizi di pagamento saranno tenuti a offrire il servizio di invio e ricezione di bonifici istantanei in euro applicando delle commissioni (se presenti) che non dovranno essere superiori a quelle applicate ai bonifici standard.


Le nuove regole contengono anche un giro di vite sulla sicurezza dei bonifici e le garanzie contro le frodi online: i fornitori dei servizi di pagamento avranno l’obbligo di verificare la concordanza fra il numero di conto bancario (Iban) e il nome del beneficiario fornito dal pagatore, in modo da poter avvertire quest’ultimo sulla possibilità di eventuali errori o frodi prima che sia effettuata la transazione istantanea. Questo requisito si applicherà anche ai bonifici standard. Il regolamento garantisce l’accesso ai sistemi di pagamento da parte degli istituti di pagamento e degli istituti di moneta elettronica. Di conseguenza, questi istituti saranno soggetti all’obbligo di offrire il servizio di invio e ricezione di bonifici istantanei in euro, dopo un periodo transitorio. Il regolamento prevede garanzie adeguate per assicurare che l’accesso di questi due tipi di istituti ai sistemi di pagamento non comporti rischi aggiuntivi per il sistema.


La proposta di regolamento era stata presentata dalla Commissione europea il 26 ottobre 2022, con un testo che modifica e modernizza il regolamento dell’Area unica dei pagamenti in euro (Sepa) del 2012, aggiungendo le disposizioni specifiche per i bonifici istantanei. L’accordo politico provvisorio nel negoziato co-legislativo (“trilogo”) tra Commissione, Consiglio Ue e Parlamento europeo era stato raggiunto il 6 novembre scorso, e poi approvato dalla plenaria di Strasburgo il 7 febbraio con una fortissima maggioranza (599 voti a favore, 7 contrari e 35 astensioni). Il regolamento sui bonifici istantanei rientra nel contesto del completamento dell’Unione dei mercati dei capitali (l’iniziativa per creare un vero e proprio mercato unico dei capitali in tutta l’Ue, che però vede ancora forti resistenze da diversi paesi), con l’obiettivo di far sì che investimenti e risparmi fluiscano senza ostacoli in tutti gli Stati membri a beneficio dei cittadini, delle imprese e degli investitori.