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Confindustria, Saggi: consultazioni al via il 23 febbraio a Torino

Confindustria, Saggi: consultazioni al via il 23 febbraio a TorinoRoma, 17 feb. (askanews) – Arriva il nuovo calendario delle consultazioni dei saggi di Confindustria, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi. Gli incontri con il sistema associativo – si legge nella lettera dei saggi che Askanews è in grado di anticipare – inizieranno il 23 febbraio a Torino presso l’Unione Industriali. Il 24 febbraio tappa a Bologna presso Confindustria Emilia-Romagna.


Il 28 e 29 febbraio i saggi saranno a Roma presso Confindustria. Il 1 marzo a Milano presso Assolombarda e l’8 marzo, sempre a Milano, ma presso Federchimica. Il 9 marzo è la volta di Padova presso Confindustria Veneto Est. Il ‘tour’ nazionale dei saggi si chiude l’11 marzo a Napoli presso l’Unione Industriali della città. Nella missiva Enoc, Moltrasio e Vescovi esprimono l’auspicio di “una larga partecipazione alle consultazioni” e confidano “sulla collaborazione di tutti per poter assolvere al meglio i compiti” affidati dallo Statuto.

Confindustria, Saggi: Garrone direttamente al voto di designazione

Confindustria, Saggi: Garrone direttamente al voto di designazioneRoma, 17 feb. (askanews) – Per la presidenza di Confindustria “si sono candidati Edoardo Garrone, Antonio Gozzi, Alberto Marenghi ed Emanuele Orsini. Tutti risultano aver superato la soglia percentuale di appoggio da parte del 10% dei componenti del Consiglio Generale, richiesta dallo statuto confederale. Il candidato Edoardo Garrone ha inoltre certificato di poter disporre di un consenso che supera il 20% del totale dei voti ad oggi regolarmente esercitabili nell’Assemblea confederale, condizione che, per effetto del nono comma dell’articolo 12 dello statuto confederale, determina di diritto la sua partecipazione al voto di designazione per il nuovo presidente di Confindustria, in calendario per il prossimo 4 aprile”. E’ quanto indicato dai saggi della Commissione di Designazione in una lettera al sistema che Askanews è in grado di anticipare.

Confindustria, da saggi e probiviri ok ai 4 candidati a presidenza

Confindustria, da saggi e probiviri ok ai 4 candidati a presidenzaRoma, 16 feb. (askanews) – Via libera dai saggi e dai probiviri di Confindustria alle candidature dei quattro imprenditori in corsa per la successione a Carlo Bonomi. Ammessi dunque alla competizione – secondo quanto si apprende – Emanuele Orsini, Antonio Gozzi, Edoardo Garrone e Alberto Marenghi.


Nessuna osservazione sarebbe stata fatta sulla candidatura di Orsini che, ieri, era stato convocato dai saggi, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi, per chiarimenti su presunte incompatibilità anche alla luce di una lettera anonima e della situazione mediatica che lo aveva visto protagonista nelle ultime settimane. Si sblocca così l’impasse che si era creato, per la prima volta nella storia confindustriale, nel meccanismo di elezione del presidente. Ora gli occhi sono puntati alle consultazioni dei saggi con la base industriale. Dopo lo stop ai primi due incontri in programma questa settimana, a Milano e Bologna, dovrebbe arrivare a breve il nuovo calendario di riunioni.

Bnl Bnp sceglie Medallia per gestire esperienza clienti e dipendenti

Bnl Bnp sceglie Medallia per gestire esperienza clienti e dipendentiRoma, 16 feb. (askanews) – L’esperienza dei clienti o Customer Experience è un elemento differenziante e competitivo per tutte le aziende, ma c’è un ulteriore passo che può rappresentare un acceleratore di business importante: coordinare il mondo delle esperienze dei clienti con quello delle esperienze dei dipendenti (Employee Experience).


I numeri sostengono la necessità di questo cambiamento, tanto che dipendenti “ispirati”, che si sentono personalmente allineati ai valori della loro organizzazione, sono il 125% più produttivi dei loro colleghi meno ispirati. Tuttavia, le iniziative per un loro coinvolgimento non possono avere successo in modo isolato. Il motivo, ovviamente, è che le esperienze dei dipendenti e dei clienti sono intrinsecamente collegate. Da una ricerca di McKinsey emerge che le aziende che organizzano e gestiscono efficacemente la customer experience possono raggiungere un miglioramento del 20% nella loro soddisfazione e un aumento del 30% nel coinvolgimento dei dipendenti. Miglioramenti nella soddisfazione del cliente, quindi, sembrano riversarsi nell’esperienza dei dipendenti (EX), e dipendenti più impegnati sembrano portare a migliori risultati in termini di CX: quando i dipendenti sentono la loro voce ascoltata hanno 4 volte più probabilità di migliorare lo svolgimento delle proprie mansioni ed inoltre un alto engagement dei team produce oltre il 20% di crescita di profitto.


Medallia, l’azienda leader in soluzioni tecnologiche per la gestione dell’esperienza, da anni supporta il miglioramento dell’Employee e della Customer Experience per grandi aziende a livello globale e italiano. Proprio in Italia, è rappresentativa l’esperienza di BNL BNP Paribas, che ha adottato le soluzioni tecnologiche di Medallia per integrare CX ed EX ottenendo risultati positivi ed incoraggianti, sia esternamente che internamente. In un contesto, quello bancario italiano, dove bisogna offrire modelli di servizio su misura dei clienti, BNLBNP Paribas ha puntato su un processo di trasformazione che ha toccato tutta l’azienda, puntando sui clienti, e l’analisi dei loro bisogni, oltre che dei collaboratori dell’azienda. “Esperienza” è diventata la parola operativa e la forza organizzativa per la crescita futura della banca.


Per raggiungere un traguardo così ambizioso è stato necessario il coinvolgimento di tutte le divisioni aziendali sui rispettivi ambiti di competenza e un coordinamento dei ruoli: BNLBNP Paribas ha attivato huddle trasversali all’organizzazione della banca, che funzionano con flussi di comunicazione biunivoca ed osmotica. Eliminando alcune difficoltà operative individuate e concentrando gli sforzi sui processi e le applicazioni IT di massimo impatto su clienti e dipendenti, è stato rilevato un miglioramento degli indicatori NPS, ossia la propensione dei clienti a consigliare il brand, e una riduzione dei reclami nei customer journey. Un cambiamento così radicale è stato reso possibile da un commitment molto forte da parte dei decisori aziendali, che hanno accesso all’App di Medallia per monitorare in tempo reale i risultati e i trend o leggere i verbatim dei clienti per effettuare loro stessi il call back, nel caso lo ritengano opportuno. Vengono coinvolti ogni trimestre nella revisione del NPS e del Text Analytics, al fine di monitorare l’efficacia delle azioni intraprese e identificare gli interventi necessari.


Le esperienze positive dei dipendenti hanno un effetto a lungo termine: prestando maggiore attenzione ai loro sforzi, alle intuizioni e alle loro attitudini, le aziende possono sviluppare una comprensione più profonda di sé, sia da un punto di vista interno che esterno, individuando con precisione gli ostacoli alla crescita e il potenziale inutilizzato. Dal momento che i clienti cercano interazioni sempre più fluide, un rapporto più personalizzato e una connessione profonda con i brand scelti, sfruttare il potere delle esperienze dei dipendenti presenta un’immensa opportunità. Quelle che daranno priorità a questo approccio integrato tra CX ed EX fidelizzeranno e amplieranno sempre più la loro customer base.

Confindustria, oggi alle 19 riunione straordinaria di saggi e probiviri

Confindustria, oggi alle 19 riunione straordinaria di saggi e probiviriRoma, 16 feb. (askanews) – E’ in programma oggi, alle 19, una riunione dei saggi e dei probiviri di Confindustria. Sul tavolo – secondo quanto apprende Askanews – la spinosa questione delle candidature alla presidenza dell’associazione con il caso Orsini.


Ieri i tre saggi della Commissione di Designazione, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi, avevano convocato Emanuele Orsini, uno dei candidati in corsa, per accertamenti su presunte incompatibilità, alla luce di una lettera anonima. Inoltre – secondo quanto trapelato – c’era stata la richiesta ad Orsini di valutare il ritiro della candidatura. Gli occhi sono ora puntati sul Collegio dei probiviri chiamato a dirimere la questione. I 15 membri del Collegio hanno, infatti, funzioni di risoluzione arbitrale di eventuali controversie organizzative interne e vigilano sui passaggi elettorali. Dispongono, inoltre, di poteri disciplinari in caso di comportamenti in contrasto con le regole associative.


Al momento in gara ci sono anche Edoardo Garrone, Alberto Marenghi e Antonio Gozzi. La strada al momento più accreditata sarebbe quella di dare il via libera alle candidature di tutti e quattro i concorrenti e ricalendarizzare le consultazioni dei saggi con la base imprenditoriale. L’esclusione di un solo candidato, sulla base di una lettera anonima, aprirebbe invece la strada a ricorsi legali e avvelenerebbe ancora di più il clima.


Mlp

WEC Italia-Globe, l’Europa e il suo avvenire alla prova della transizione

WEC Italia-Globe, l’Europa e il suo avvenire alla prova della transizioneRoma, 16 feb. (askanews) – Il 2024 sarà un anno decisivo per il futuro della politica europea, con clima, economia circolare ed energia tra gli ambiti più sfidanti e sempre più al centro dell’attenzione pubblica. I leader che emergeranno dalle elezioni europee di giugno saranno chiamati a stabilire politiche ambiziose e impegni per raggiungere gli obiettivi fissati dagli accordi internazionali sul clima, determinando così il ruolo dell’Europa nel contesto globale come attore chiave nella lotta per un futuro più sostenibile.


È in questo scenario che WEC Italia e Globe Italia organizzano l’incontro “L’Europa e il suo avvenire alla prova della transizione: clima, economia circolare, energia e geopolitica. Per una politica all’altezza delle sfide presenti”, in programma il prossimo 22 febbraio a Roma presso Spazio Europa (Via Quattro Novembre 149) dalle 9.30 alle 13.00 (segue light lunch). L’evento rappresenta l’incontro di lancio delle Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare, l’iniziativa promossa da Globe Italia e WEC Italia in collaborazione con Luiss School of Government, AICP – Associazione Italiana Collaboratori Parlamentari e Askanews che dal 2017 riunisce istituzioni, imprese energetiche e della filiera del riciclo, collaboratori parlamentari e giovani generazioni per discutere sui grandi temi della transizione ecologica.

Crollo di Firenze, Cgil e Uil proclamano 2 ore di sciopero degli edili e dei metalmeccanici il 21 febbraio

Crollo di Firenze, Cgil e Uil proclamano 2 ore di sciopero degli edili e dei metalmeccanici il 21 febbraioRoma, 16 feb. (askanews) – Cgil e Uil, insieme con le categorie degli edili e dei metalmeccanici (Fillea, Feneal, Fiom e Uilm) hanno proclamato due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio per dire basta alle stragi sul lavoro. Le due confederazioni hanno sollecitato tutte le altre categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro.


“Il crollo avvenuto nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze è l’ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro, di cui ancora a ore di distanza non è chiara la dimensione – dicono – è sempre chiamato in causa il sistema dei subappalti che, in particolare nel privato, produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione, quindi sulle persone. Nell’esprimere totale vicinanza alle famiglie delle vittime, diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri. A oggi, in questo, il Governo è latitante”.

Casa, Fimaa: italiani riprendono a pianificare acquisto immobili

Casa, Fimaa: italiani riprendono a pianificare acquisto immobiliRoma, 16 feb. (askanews) – Gli italiani riprendono a pianificare l’acquisto della casa. Il numero delle persone interessate a comprare un’abitazione nel giro di un anno cresce del 13,8%, spinte sia dall’andamento del mercato delle locazioni, che dal minor costo del tasso di interesse sui mutui. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Indagine sul Mercato Immobiliare Residenziale effettuato dall’Ufficio Fimaa-Confcommercio.


Una serie di fattori, “ripresi anche dall’Istat nel report di gennaio sulla Fiducia di Consumatori e Imprese, confermano, in particolare, che la diminuzione dei tassi di interesse sui mutui restituiscano linfa alla fiducia dei consumatori”. Per quanto riguarda le vendite, gli associati Fimaa ribadiscono che il mercato nel corso del 2023 ha attraversato una fase di transizione, ma il sentiment sull’ultimo quadrimestre mette in luce un miglioramento. I dati forniti dall’Agenzia delle Entrate infatti evidenziano che nei primi nove mesi dell’anno le vendite sono calate dell’11,8% ma, stando alle rilevazioni degli associati Fimaa, il divario nell’arco dell’intero anno si ridurrà al 10,6%.


I prezzi della abitazioni “in generale registrano un aumento dell’1,8%, grazie soprattutto alla spinta delle abitazioni nuove (che a ottobre 2023, secondo l’Istat, hanno registrato un +8%)”. “Questo dato – commenta Santino Taverna, presidente Fimaa Italia – dimostra che chi cerca casa presta sempre più attenzione a unità immobiliari efficientate energeticamente per un risparmio sui costi di gestione. L’elaborazione dall’Ufficio Fimaa-Confcommercio su dati Istat dimostra che dal 2010 le abitazioni nuove hanno accresciuto il loro valore del 22,6% al lordo dell’inflazione. Nonostante il forte aumento della domanda, tuttavia, risulta dimezzata la percentuale delle case nuove vendute rispetto al totale, per una carenza di offerta (17,7% nel 2023 contro il 34,8% del 2010)”. Tra i fattori che trainano il mercato ci sono i canoni di locazione alti e la forte richiesta di abitazioni in locazione che spingono molti piccoli e medi investitori a puntare sull’acquisto di abitazioni da mettere a reddito (58,4%). I grandi investitori cercano invece immobili da mettere a reddito nelle prime location urbane o turistiche (6%). Il 22,9% degli associati Fimaa ritiene determinante l’alto tasso di inflazione, mentre il 6% degli intervistati ritiene che un eventuale calo dei tassi bancari determinerà un aumento di transazioni.


A frenare gli scambi, invece, ci sono gli alti costi di ristrutturazione (44,7%), il timore per la congiuntura economica, i tassi dei mutui e l’occupazione (36,1%). Il 17,6% degli agenti associati a Fimaa ritiene che il mercato sia penalizzato dal quadro normativo e fiscale, come la classificazione energetica e la tassazione sulle plus-valenze per gli immobili che hanno usufruito del Superbonus al 110%. Per quanto riguarda le attese sulla prima parte del 2024, circa la metà degli agenti Fimaa (il 45,2%) ritiene che il numero di transazioni calerà. La percentuale comunque si riduce in maniera sensibile rispetto alla rilevazione precedente (era al 61,5%), mentre crescono sia le aspettative di stabilità (38,7%) e sia quelle di un aumento (16%). La maggior parte degli associati (65,1%) ritiene inoltre che i prezzi non subiranno particolari variazioni. Il 19,5% prevede un calo, il 15,3% un aumento. Inoltre, circa la metà degli agenti Fimaa (il 45,1%) ritiene che la domanda di abitazioni si manterrà stabile, il 27% confida in un miglioramento. Pressoché identica, tuttavia, la percentuale di chi si attende un peggioramento. Per quanto concerne l’offerta di immobili, invece, la maggioranza assoluta degli agenti (57,7%) ritiene che il livello rimarrà stabile, il resto si divide equamente tra quanti confidano in un aumento e quanti temono una diminuzione.


Il mercato delle locazioni invece registra un aumento dei canoni del 5%, con i contratti transitori che beneficiano dell’aumento maggiore (6,7%), mentre quelli concordati crescono del 2,4%. Il canone medio, secondo le elaborazioni dell’ufficio studi FIMAA Italia su dati dell’Agenzia delle Entrate, è di 532 Euro mensili. I proprietari degli immobili preferiscono i contratti di lunga durata (49%) o convenzionati (27,4%), le percentuali si riducono notevolmente per chi opta per un contratto transitorio (19,1%), o per le locazioni agli studenti (4,4%). “Gli agenti Fimaa, inoltre – commenta Andrea Oliva, coordinatore Uffici Studi Fimaa – ritengono che per i mesi a venire il mercato delle locazioni sarà caratterizzato da un forte mismatch. Praticamente due associati su tre (per l’esattezza il 62,4%) ritengono che la domanda di immobili in affitto crescerà nei mesi a venire, probabilmente a causa della difficoltà di accedere a un mutuo e agli alti tassi d’interesse. Il 34,2% ritiene invece che la domanda si manterrà stabile. Il 3,3% ipotizza un calo. Sul lato dell’offerta di immobili, quasi la metà degli associati (43,9%) teme che la disponibilità si ridurrà ulteriormente. Il 48,8% ritiene che si manterrà stabile, appena il 7,3% parla di un aumento. Per quanto riguarda i canoni, infine, il 58% ritiene che ci saranno ulteriori aumenti, il 37,1% che rimarranno stabili, meno del 4,9% ipotizza un rilassamento”, conclude Oliva.

Unipol e UnipolSai si fonderanno, il mercato esulta

Unipol e UnipolSai si fonderanno, il mercato esultaMilano, 16 feb. (askanews) – Unipol incorporerà UnipolSai e le due società si fonderanno. L’annuncio del progetto di fusione che accorcia la catena di controllo tra la holding e la sua controllata assicurativa – a lungo auspicato dagli analisti del settore – ha infiammato il mercato, che letteralmente esulta. Dopo aver faticato a far prezzo in apertura per eccesso di rialzo, i titoli hanno preso il volo. Intorno alle 10.20, Unipol guadagna il 20,33% a 6,912 euro e UnipolSai sale del 10,85% a 2,656 euro.


La razionalizzazione societaria del gruppo, annunciata questa mattina prima dell’apertura dei mercati sarà ealizzata mediante la fusione per incorporazione in Unipol Gruppo di UnipolSai Assicurazioni”, nonché di Unipol Finance, UnipolPart I e Unipol Investment, le cosiddette “holding intermedie” interamente partecipate da Unipol Gruppo che detengono partecipazioni in UnipolSai. Il rapporto di cambio della fusione, è stato determinato dagli organi amministrativi di Unipol e UnipolSai in 3 azioni Unipol per ogni 10 azioni UnipolSai. La fusione sarà sottoposta al via libera dell’assemblea straordinaria degli azionisti di Unipol, convocata per il 21 ottobre 2024, e il suo completamento “è previsto entro la fine del 2024”. Nel contesto dell’operazione, Unipol promuoverà inoltre un’Offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di UnipolSai non detenute, riconoscendo un corrispettivo di 2,7 euro per ciascuna azione portata in adesione all’Opa. L’offerta riguarderà massime 417.386.600 azioni UnipolSai, pari al 14,75% del capitale sociale e sarà finanziata da Unipol Gruppo “mediante l’utilizzo di risorse finanziarie proprie”. Il corrispettivo sarà “cum dividendo”. In caso di adesione integrale all’Opa, l’esborso massimo per Unipol Gruppo sarà quindi di 1,126 miliardi di euro.


Il corrispettivo dell’Opa incorpora un premio pari al 12,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni UnipolSai alla data del 15 febbraio 2024 (ultimo giorno di borsa aperta precedente la comunicazione dell’offerta al mercato) e del 16,3% rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali registrati da UnipolSai nei 6 mesi precedenti alla data di comunicazione dell’Offerta al mercato. L’offerta, costituisce “un’opzione aggiuntiva concessa agli azionisti UnipolSai, che consentirà a coloro i quali non intendano partecipare alla fusione di monetizzare, prontamente e a condizioni definite, il proprio investimento”. L’esito positivo dell’offerta “permetterà a Unipol Gruppo di consolidare ulteriormente la propria partecipazione di controllo detenuta in UnipolSai”. Nell’ambito dell’operazione è previsto, tra l’altro, il cambio di denominazione dall’attuale Unipol Gruppo in “Unipol Assicurazioni”.


Per Unipol Gruppo, l’operazione è volta a perseguire gli obiettivi di: “razionalizzare la struttura societaria del Gruppo Unipol, semplificando nel contempo i processi decisionali di direzione unitaria e governo del gruppo stesso”. La società risultante dalla fusione “sarà una delle principali compagnie assicurative italiane, quotata nei mercati regolamentati, che rivestirà anche il ruolo di capogruppo del Gruppo Unipol, in linea con le migliori practice nazionali e internazionali e con le aspettative del mercato”. La fusione consentirà di “ottimizzare il profilo di cassa e di funding di Unipol Gruppo; conseguire alcune sinergie di costo connesse all’ottimizzazione delle strutture centrali e delle relative attività; ottimizzare la solida posizione di solvibilità di Gruppo, anche in chiave prospettica”. Ai titolari di azioni ordinarie Unipol Gruppo che non abbiano concorso all’approvazione del progetto di fusione e, quindi, alla modifica dell’oggetto sociale, spetterà il diritto di recesso (a 5,27 euro per azione). L’eventuale approvazione della delibera di fusione non darà invece luogo ad alcuna ipotesi di diritto di recesso in favore degli azionisti di UnipolSai.

Ucraina, FT: Euroclear lancia allarme contro uso di asset Russia

Ucraina, FT: Euroclear lancia allarme contro uso di asset RussiaRoma, 16 feb. (askanews) – Euroclear, il gruppo che svolge la funzione di depositario centrale in Europa lancia un chiaro monito contro l’ipotesi di utilizzare i titoli sequestrati alla Russia come garanzie per l’emissione di debito con cui finanziare l’Ucraina:: “sarebbe come una confisca indiretta” e sui mercati avrebbe “lo stesso effetto” di una confisca. Lo spiega l’amministratore delegato del gruppo, Lieve Mostrey in una intervista al Financial Times, mettendo in guardia sul rischio che una mossa di questo genere metterebbe a repentaglio la reputazione di tutta l’Ue come mercato in cui depositare valore.


Il quotidiano spiega che l’ipotesi di effettuare una manovra spericolata di questo genere è stata ventilata dal Belgio, il paese che la presidenza di turno dell’Ue, per cercare di venire incontro alle pressioni degli Stati Uniti (che intanto ancora non hanno approvato il loro pacchetto gli aiuti Kiev). Euroclear detiene la parte più consistente, 191 miliardi dei 260 miliardi di dollari di titoli internazionali che sono stati stati congelati alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.


Secondo il quotidiano finanziario, Germania, Francia, Italia e la Bce si sono opposte all’ipotesi di usare gli asset russi come garanzia per l’emissione di debito, rilevando che essendo titoli pubblici sono soggetti a particolari tutele dalle normative internazionali e che muoversi in tal senso potrebbe minare la fiducia nell’euro, creando l’idea che i depositi nell’area non sarebbero sicuri. “Dobbiamo stare molto attenti alla attrattività dell’euro e delle capitali internazionali per gli investitori”, ha det Mostrey. “Usare titoli congelati che non ti appartengono come collaterale è molto simile a una confisca indiretta o a un impegno a confiscare in futuro, che per gli effetti sul mercato equivale esattamente a una confisca diretta.Non vediamo come la banca centrale russa possa accettarlo. Sono fiducioso che alla fine la prudenza e il buon senso prevarranno”.