Saras: vola in Borsa (+14%) con rumors offerta di Vitol ai MorattiMilano, 9 feb. (askanews) – Saras sotto i riflettori a Piazza Affari, con il titolo che balza del 14% a 1,9 euro, dopo non essere riuscito a entrare in contrattazione in avvio di giornata. A spingere le azioni, i rumors sull’offerta di Vitol avanzata ai due rami della famiglia Moratti. Il big svizzero-olandese del trading delle commodity, scrive il quotidiano MF, vuole il 40% del capitale in mano alla famiglia milanese e l’offerta – pari a 2,2 euro per azione, con un premio di circa il 35% e che scadrà il 15 febbraio – valorizza oltre 2 miliardi il gruppo di raffinazione.
Mediobanca: utile semestre oltre le attese a 611 milioni (+10%)Milano, 9 feb. (askanews) – Mediobanca chiude il primo semestre dell’esercizio 2023-2024 con risultati ai livelli massimi storici: ricavi a 1,73 miliardi (+4%), utile netto a 611 milioni (+10%), oltre le attese degli analisti, e Rote al 13,3% (+60 bps da giugno). Sul fronte patrimoniale, a fine 2023 l’indice CET1 è al 15,3% (15,9% a giugno).
“Il gruppo ha avviato positivamente l’esercizio ponendo solide basi per lo sviluppo delle iniziative di piano, ottenendo risultati eccellenti in termini di crescita orientata al valore e a basso assorbimento di capitale”, ha commentato l’AD Alberto Nagel. “Nel semestre il gruppo raggiunge il record storico di utile netto semestrale, riducendo gli attivi ponderati di oltre 2 miliardi, portando il Rote ad oltre il 13%. Guardando ai prossimi mesi – ha spiegato -, i principali business beneficeranno di un posizionamento favorevole in una fase di inversione del ciclo dei tassi e delle nuove iniziative strategiche volte ad implementare la vision del piano ‘One Brand-One Culture’ che vede il gruppo affermarsi come Wealth Manager”. Il margine di interesse si attesta a fine 2023 a 997 milioni (+18%). Nel dettaglio, i ricavi del semestre beneficiano del progresso delle divisioni (WM +12% a 458 mln, Consumer Finance +4% a 584 mln, Insurance +13% a 223 mln, Holding Functions +65% a 134 mln). Il CIB, pur mostrando un calo su anno (-20% a 342 mln), mostra una significativa crescita nel’ultimo trimestre (+42% su trimestre, tornando sopra 200 mln), per la ripresa delle attività di Investment Banking ed il consolidamento per 3 mesi di Arma Partners. In particolare, nel Wealth Management, le TFA sono in aumento di 5,5 miliardi nei sei mesi, allineate al piano. Ricavi e utile sono record (rispettivamente a circa 460 e 100 mln), con 4,2 miliardi di afflussi di raccolta indiretta (AUM/AUA).
L’esercizio 2024 è confermato in solida crescita rispetto al precedente. La remunerazione degli azionisti è confermata in crescita a seguito di un payout ratio del 70% cash cui si sommerà il completamento dell’esecuzione del piano di riacquisto di azioni proprie per 200 milioni. L’acconto sul dividendo 2024 verrà pagato a maggio.
All’Inter 100mln di premi Uefa nel 2023, insegue il Milan… RptMilano, 8 feb. (askanews) – L’Inter finalista di Champions League è la squadra italiana che nel 2022-2023 ha incassato di più dalla Uefa, mettendo al sicuro oltre 100 milioni di euro (101,289 milioni, per l’esattezza). Il Milan ne ha portati a casa 85, mentre il Napoli si è dovuto accontentare di 77,5 milioni di euro. Sono le cifre del Financial Report della Uefa che oggi ha messo nero su bianco i premi distribuiti alle squadre europee nel corso della scorsa stagione. La Juventus è ultima in tra le italiane in Champions con 56 milioni di euro, ai quali però vanno aggiunti 9,5 milioni portati a casa grazie alla retrocessione in Europa League.
Nella seconda competizione europea hanno giocato anche i due club della Capitale: la Roma finalista ha preso 30,7 milioni di euro, la Lazio 13,7 milioni +1,3 dal passaggio in Conference league. Fin dal primo turno nella terza competizione europea c’era la Fiorentina, arrivata anche lei in finale e beneficiaria di premi per 16,7 milioni di euro.Dalle competizioni, la Uefa ha incassato nel suo complesso 4,3 miliardi di euro, distribuendo ai club 3,4 miliardi e destinando 314 milioni come contributo di solidarietà. I maggiori incassi per il Manchester City, vincitore della Champions League, con 134,9 milioni e il Real Madrid che si è fermato a 118,8 milioni.
All’Inter 100mln di premi Uefa nel 2023, insegue il Milan con 85mlnMilano, 8 feb. (askanews) – L’Inter finalista di Champions League è la squadra italiana che nel 2022-2023 ha incassato di più dalla Uefa, mettendo al sicuro oltre 100 milioni di euro (101,289 milioni, per l’esattezza). Il Milan ne ha portati a casa 85, mentre il Napoli si è dovuto accontentare di 77,5 milioni di euro. Sono le cifre del Financial Report della Uefa che oggi ha messo nero su bianco i premi distribuiti alle squadre europee nel corso della scorsa stagione. La Juventus è ultima in tra le italiane in Champions con 56 milioni di euro, ai quali però vanno aggiunti 9,5 milioni portati a casa grazie alla retrocessione in Europa League.
Nella seconda competizione europea hanno giocato anche i due club della Capitale: la Roma finalista ha preso 30,7 milioni di euro, la Lazio 13,7 milioni +1,3 dal passaggio in Conference league. Fin dal primo turno nella terza competizione europea c’era la Fiorentina, arrivata anche lei in finale e beneficiaria di premi per 16,7 milioni di euro. Dalle competizioni, la Uefa ha incassato nel suo complesso 4,3 miliardi di euro, distribuendo ai club 3,4 miliardi e destinando 314 milioni come contributo di solidarietà. I maggiori incassi per il Manchester City, vincitore della Champions League, con 134,9 milioni e il Real Madrid che si è fermato poco sotto a 133,7 milioni.
Banco Bpm: utile 2023 balza a 1,264 mld (+85%), cedola a 0,56 euroMilano, 8 feb. (askanews) – Banco Bpm ha chiuso l’esercizio 2023 con un utile netto balzato a 1,264 miliardi, in crescita dell’85% rispetto al 2022. Il cda, riporta una nota, proporrà alla prossima assemblea dei soci il pagamento di un dividendo cash lordo per azione di 0,56 euro (+143% sul 2023), per un ammontare complessivo di 848,5 milioni di euro, ovvero circa 100 milioni in più rispetto alla guidance.
Nell’esercizio scorso, il margine di interesse è salito a 3,289 miliardi (+42% a/a). I proventi operativi cresciuti del 14% a 5,341 miliardi e il risultato della gestione operativa crescita a 2,770 miliardi (+29%). Il Rote è salito al 12,4% (da 7% nel 2022). Sul fronte della solidità patrimoniale, il Cet 1 ratio si è attestato al 14,2%, con un Mda buffer a 542 punti base.
Per l’intero esercizio 2024, la banca “conferma la tendenza al rialzo dell’utile netto del gruppo”, con l’attesa di un Eps (utile per azione) di “circa 0,90 euro al netto delle componenti non ricorrenti”. Confermati, poi, “tutti i target di redditività e di remunerazione degli azionisti annunciati nell’ultimo Piano”.
Partecipazione, Confindustria: cardine sia principio volontarietàRoma, 8 feb. (askanews) – Confindustria ritiene “comprensibile” e “utile” riflettere sul tema della partecipazione e democrazia economica. Tuttavia è “opportuno tenere conto della realtà dimensionale del tessuto produttivo ed economico e della storia delle relazioni sindacali”. Lo ha sottolineato Pierangelo Albini (direzione area lavoro, welfare e capitale umano dell’associazione degli imprenditori) durante un’audizione alla Camera in merito a cinque progetti di legge sulla partecipazione.
Se il tema è declinato nel quadro dell’articolo 46 della Costituzione, “va anche detto che la stessa Costituzione fa riferimento alla necessità di trovare un’armonia con le esigenze della produzione, che tradurremmo con le esigenze della produttività – ha continuato – è importante muoversi all’interno di un processo di carattere europeo che salvaguardi tutti gli aspetti” e, soprattutto, far valere il “principio della volontarietà”. Albini ha ricordato che la via che in Italia si è diffusa è quella della “partecipazione organizzativa” piuttosto che quella economica e finanziaria. In alcune delle proposte all’esame del Parlamento “il ruolo che si assegna alla contrattazione collettiva è il vero elemento di novità – ha spiegato – nessuno meglio di Confindustria è in grado di evidenziare le necessarie premesse in un periodo in cui dobbiamo contrastare il dumping e facciamo fatica a trovare nei singoli settori quale sia il contratto di riferimento”.
Confindustria ha affrontato più volte con Cgil, Cisl e Uil il tema della partecipazione, per esempio con il Patto della fabbrica del 2018. “Con chiarezza abbiamo definito l’ambito e le modalità della partecipazione – ha dichiarato Albini – che per noi è essenzialmente organizzativa, che affida alla contrattazione collettiva la definizione degli ambiti settoriali e che poi lascia alle articolazioni aziendali il compito di declinare le modalità attraverso le quali realizzare la partecipazione di carattere organizzativa”. Il processo “non si è ancora compiuto – ha aggiunto – per noi deve essere fatto salvo il principio della volontarietà” nell’adozione del modello partecipativo. “Non sono condivisibili tutte quelle scelte nelle quali la contrattazione collettiva si sostituisce allo statuto e scavalca la volontà dell’impresa di realizzare un progetto di carattere partecipativo – ha concluso – è evidente che, soprattutto dove ci si sposta dal piano della partecipazione organizzativa verso una partecipazione più legata alla gestione, il principio della volontarietà va posto come cardine di qualunque intervento normativo. In particolare per i consigli di amministrazione consideriamo incompatibile una responsabilità gestionale a cui non faccia seguito una anche responsabilità in ordine alle conseguenze economiche negative di determinazioni all’interno dei Cda. Questa è la ragione per cui i sindacati non hanno mai voluto spingere la richiesta di adozione di forme di partecipazione fino a questo livello”.
Bce, Lane: l’inflazione può calare più rapidamente del previstoRoma, 8 feb. (askanews) – In questa fase la politica monetaria della Bce “deve bilanciare attentamente il rischio di eccessiva restrizione, mantenendo i tassi troppo alti per troppo tempo, con quello (opposto-ndrt) di muoversi prematuramente dalla posizione di attesa che abbiamo adottato fin da settembre”. Lo ha affermato il capo capo economista della Bce, Philip Lane nel suo intervento a un convegno sul processo di disinflazione nell’area euro ospitato dalla Brookings Institution, a Washington.
Un prudente ma chiaro segnale di apertura a un futuro ammorbidimento della linea, con diverse precisazioni: “dobbiamo andare ancora avanti nel processo di disinflazione – ha detto Lane – prima che possiamo essere sufficientemente fiduciosi che tornerà al target in maniera tempestiva e che ci rimarrà in maniera sostenibile”. Secondo l’economista irlandese “i dati che stanno pervenendo suggeriscono che il processo di disinflazione nell’area euro sul breve termine possa di fatto procedere più velocemente di quanto precedente precedentemente previsto, sebbene le implicazioni per il medio termine siano meno chiare”.
Al tempo stesso “la forza della ripresa dell’economia, il percorso delle politiche di bilancio, gli sviluppi sui salari e il livello con cui le imprese assorbono i maggiori costi di produzione, tutto questo in un contesto di accresciuta incertezza geopolitica avranno un peso importante sulla traiettoria dell’inflazione”, ha spiegato Lane, secondo il testo pubblicato dall’istituzione. Lane ha rilevato che le previsioni economiche dei tecnici della Bce il prossimo marzo, “forniranno l’opportunità per un aggiornamento ampio delle nostre prospettive sul medio termine”. E che per le decisioni “continueremo a seguire un approccio fermamente legato ai dati per determinare l’appropriato livello e la durata della restrizione monetaria”.
“In particolare – ha ribadito – le nostre decisioni sui tassi saranno basate sulla nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari che perverranno, della dinamica dell’inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria”.
Giorgetti: con quota oltre 30% non perderemo il controllo di PosteRoma, 8 feb. (askanews) – “Oggi quello che intende fare il governo con riferimento di Poste non è perdere il controllo. Per la struttura azionaria di Poste più del 30% del possesso garantisce il controllo”. Lo ha ribadito il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del Question time al Senato. Il programma di privatizzazioni, ha sottolienato “non è volto semplicemente ad abbattere il debito pubblico, perché siano consapevoli che non può avvenire in questa via, ma è un processo che punta all’efficienza di queste aziende”.
Google lancia la nuova app di AI, si chiama GeminiNew York, 8 feb. (askanews) – Il motore di ricerca Google, giovedì, ha annunciato un importante rebranding di Bard, il suo chatbot di intelligenza artificiale, tra i principali concorrenti del ChatGPT di OpenAI. Bard si chiamerà Gemini, lo stesso nome dei modelli di intelligenza artificiale che alimentano il chatbot e da giovedì sarà possibile accedervi tramite una app scaricabile per il sistema Android, mentre per gli utenti iPhone si potrà utilizzare Gemini all’interno dell’app Google su iOS.
Google prevede una nuova opzione di abbonamento per chi vuole usare la versione Gemini Ultra 1.0. Costerà 19,99 al mese tramite Google One, l’offerta di archiviazione a pagamento dell’azienda. È disponibile anche una prova gratuita di due mesi. Gemini sarà disponibile in 150 paesi, ma solamente in lingua inglese.
Commissione Ue vara revisione linee guida Antitrust dopo 25 anniRoma, 8 feb. (askanews) – La Commissione europea ha annunciato una revisione alle sue linee guida sulle definizioni di mercato in base alle quali opera le sue politiche sulla tutela della concorrenza. Si tratta della prima revisione di questo genere dal 1997, ha sottolineato la vicepresidente Margrethe Vestager durante una conferenza stampa illustrativa.
Il provvedimento interviene su diversi aspetti chiave alla base di queste politiche, tra cui aggiornando i regolamenti alle nuove realtà dovute a innovazione, mercati digitali, indicazioni geografiche e accessibilità.