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Manovra, Sbarra: incontro positivo. Recepite molte proposte della Cisl

Manovra, Sbarra: incontro positivo. Recepite molte proposte della CislRoma, 11 nov. (askanews) – “Il giudizio che diamo come Cisl dell’incontro è positivo, abbiamo espresso un generale apprezzamento su molte misure contenute nella legge di stabilità (di bilancio, Ndr) perché recepiscono molte proposte, rivendicazioni che abbiamo avanzato come Cisl in questi ultimi mesi”, anche se “ci sono parti della manovra che secondo noi possono e devono ancora essere cambiate e migliorate”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra parlando al termine dell’incontro tra il governo e i sindacati a Palazzo Chigi sulla manovra.


“In modo particolare – ha proseguito Sbarra – è significativo il taglio del cuneo fiscale e contributivo, che diviene adesso strutturale, e ampliato sino a 40mila euro, e che vede 14 milioni di lavoratrici e lavoratori beneficiari di questo intervento. Abbiamo apprezzato la proroga dell’accorpamento delle prime due aliquote Irpef per sostenere i redditi bassi ed è di assoluto valore il ripristino della piena indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione. Importante” anche, secondo Sbarra, “il finanziamento per il rinnovo dei contratti pubblici per il prossimo dei triennio 2025-2027 con uno stanziamento di 5,5 miliardi di euro. Una richiesta della Cisl di prorogare la detassazione sul salario di risultato e sui fringe benefit viene riconosciuta per i prossimi tre anni, così come consideriamo importante le risorse stanziate per sostenere famiglia e natalità e anche l’aumento del fondo sanitario nazionale”.

Manovra, Sbarra: bene l’incontro con Meloni, accolte molte nostre richieste

Manovra, Sbarra: bene l’incontro con Meloni, accolte molte nostre richiesteRoma, 11 nov. (askanews) – La Cisl ritiene l’incontro a Palazzo Chigi sulla manovra “importante” e ha espresso “generale apprezzamento” per i contenuti della legge di bilancio che “accoglie molte delle richieste avanzate dal nostro sindacato”. E’ quanto ha sottolineato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, nell’incontro con il Governo.


“Non mancano aspetti da migliorare nell’iter parlamentare – ha detto – tuttavia, in particolare sul fronte del sostegno a redditi, lavoro, pensionati e famiglie si danno risposte convincenti, in linea con le rivendicazioni della Cisl. Misure che orientano oltre i due terzi della cubatura finanziaria del provvedimento. Tra gli obiettivi raggiunti evidenziamo la conferma dell’accorpamento degli scagioni Irpef e il taglio strutturale del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro, che da solo garantirà un aumento fino a 1.200 euro annui sulle buste paga di oltre 14 milioni di lavoratori. Due misure che da sole cubano 17,5 miliardi sui 30 della manovra. Di assoluta importanza il fatto che la defiscalizzazione sui salari di produttività ed il welfare contrattuale sia resa stabile per tre anni, così come il consolidamento e l’ampliamento della detassazione sui fringe benefit a favore dei lavoratori”. A livello contrattuale “conquistiamo inoltre 5,5 miliardi per il rinnovo dei settori pubblici nel triennio ’25-’27, con l’impegno di accantonare risorse anche per il ciclo successivo 2028/2030 – ha proseguito – rispondono a nostre precise richieste anche lo sblocco della piena indicizzazione delle pensioni, le misure che rafforzano il sostegno della famiglia e i congedi parentali, gli incentivi riconosciuti per le assunzioni di lavoratrici madri. Significativo il sostegno triennale all’occupazione di giovani, donne e lavoratori svantaggiati nel Mezzogiorno ed il finanziamento di 1,6 miliardi a valere sul credito di imposta nella zona economica speciale unica”.

Fed, Kashkari: economia è forte, ma inflazione non è stata sconfitta

Fed, Kashkari: economia è forte, ma inflazione non è stata sconfittaRoma, 10 nov. (askanews) – Il presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, Neel Kashkari, ha affermato che l’economia statunitense è rimasta notevolmente forte mentre la banca centrale ha fatto progressi nel contrastare l’inflazione, ma la Fed non era ancora “completamente a casa”.


“Dobbiamo finire il lavoro”, ha detto Kashkari intervenendo alla trasmissione televisiva Face the Nation della Cbs. “Vogliamo avere fiducia che l’inflazione torni a scendere fino al nostro obiettivo del 2%”.

Webuild costruirà nuova metropolitana Melbourne: contratto da 1 mld

Webuild costruirà nuova metropolitana Melbourne: contratto da 1 mldRoma, 10 nov. (askanews) – Nuovo progetto di mobilità sostenibile per Webuild in Australia: il Gruppo, leader della joint-venture “Terra Verde”, ha firmato il contratto del valore complessivo di 1,7 miliardi di dollari australiani (1 miliardo di euro circa) per la progettazione e la costruzione del lotto “Tunnels North” del Suburban Rail Loop (SRL) East, progetto destinato a trasformare il trasporto pubblico di Melbourne, a supporto della forte crescita attesa della città nei prossimi anni. Il Suburban Rail Loop, di cui la tratta “East” è parte, migliorerà l’efficienza dei trasporti per oltre l’80% dei cittadini, contribuendo a eliminare oltre 600 mila viaggi in auto ogni giorno. Lo rende noto l’azienda italiana in un comunicato.


Webuild, con una quota pari al 33,5%, guida la joint-venture che realizzerà il lotto in un consorzio internazionale con GS E&C della sudcoreana GS Group e con Bouygues Construction Australia della francese Bouygues. La stessa joint-venture era già stata nominata preferred bidder lo scorso luglio. Commissionato dalla Suburban Rail Loop Authority, il contratto prevede lo scavo di due tunnel paralleli, lunghi ognuno circa 10 chilometri, tra le future stazioni di Box Hill e Glen Waverley, e la realizzazione di 39 tunnel secondari di collegamento e di strutture funzionali alla realizzazione di due future stazioni. Il progetto prevede anche lo scavo di due pozzi di accesso e di un pozzo di emergenza e per la ventilazione. Per lo scavo dei tunnel è previsto l’impiego di TBM (Tunnel Boring Machine), grandi talpe meccaniche che permetteranno lo scavo meccanizzato delle gallerie.


Il Suburban Rail Loop è una linea ferroviaria orbitale di 90 chilometri che contribuirà a supportare la trasformazione in corso della città, garantendo più trasporti e possibilità di espansione delle aree abitate. La prima fase di questo progetto, il Suburban Rail Loop East, è attualmente in costruzione, con previsione di avvio dello scavo delle gallerie nel 2026 e di messa in esercizio nel 2035. La presenza del Gruppo nella città di Melbourne ha radici storiche, con la realizzazione negli anni ’80 di gran parte dei tunnel e delle stazioni del Melbourne Underground Rail Loop (MURL), aperta al pubblico nel 1985. Sempre a Melbourne, il Gruppo sta lavorando allo scavo dei tunnel del North East Link, importante tratta della rete autostradale della città. Con il nuovo progetto parte del SRL, il Gruppo Webuild mette ancora una volta in campo nella città la sua leadership mondiale dello scavo in sotterraneo, con un parco di 63 TBM tra quelle in montaggio, ordinate e da ordinare per i progetti pianificati, di cui 16 sono già operative sui diversi cantieri nel mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, insieme a centinaia di specialisti nel tunneling di decine di nazionalità.


Il Gruppo è oggi nella Top 5 dei contractor internazionali in Australia secondo la classifica ENR, in un percorso in crescita grazie alla realizzazione di progetti strategici a supporto dei programmi di transizione energetica del paese. Con la sua controllata australiana Clough, Webuild sta infatti lavorando a progetti in tutta l’Australia e si sta espandendo anche in nuovi settori. A Sydney, Webuild sta partecipando allo sviluppo della linea ferroviaria che arriverà al Western Sydney International Airport, il più grande progetto in PPP (Public-Private Partnership) nel New South Wales, stato in cui Webuild e Clough stanno realizzando anche Snowy 2.0, il più grande progetto per la produzione di energie rinnovabili in costruzione nel paese. In Western Australia, il Gruppo sta realizzando uno degli impianti di urea per la produzione di fertilizzanti più grandi al mondo e il progetto per il potenziamento del processo di trattamento dei fanghi dell’impianto per il trattamento delle acque reflue più grande dello stato.

Wto, candidature chiuse, Ngozi Okonjo-Iweala verso secondo mandato

Wto, candidature chiuse, Ngozi Okonjo-Iweala verso secondo mandatoRoma, 9 nov. (askanews) – La nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala si avvia a un secondo mandato al vertice del Wto, l’organizzazione mondiale del commercio.


L’ambasciatore norvegese Petter Ølberg, presidente del Consiglio generale, ha informato i membri del WTO il 9 novembre che non erano state ricevute altre candidature per la posizione di Direttore generale entro la scadenza dell’8 novembre e che il Direttore generale in carica, Ngozi Okonjo-Iweala, è quindi l’unica candidata per il ruolo. Il Direttore generale Okonjo-Iweala – informa una nota del Wto – ha confermato la sua disponibilità a svolgere un secondo mandato di quattro anni nel ruolo in una lettera al Presidente del 16 settembre. L’8 ottobre, il WTO aveva formalmente avviato il processo di nomina del suo prossimo Direttore generale, con i membri con un processo operativo fino all’8 novembre per presentare le candidature.

Pechino, Fondazione Agnelli apre Cattedra Agnelli di cultura italiana

Pechino, Fondazione Agnelli apre Cattedra Agnelli di cultura italianaRoma, 9 nov. (askanews) – Oggi a Pechino, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stata inaugurata la Agnelli Chair of Italian Culture ospitata e gestita dal China-Europe Philanthropy Innovation Research Center (CEPIRC) della Università di Pechino, fra le prime al mondo. Il primo titolare della Cattedra sarà il Prof. Romano Prodi. Lo rende noto un comunicato della Fondazione Agnelli.


La Agnelli Chair of Italian Culture è stata ideata e promossa dalla Fondazione Agnelli, in collaborazione con il TOChina Hub dell’Università di Torino. Il Presidente della Fondazione Agnelli, John Elkann, ha partecipato alla cerimonia inaugurale e con i vertici dell’Università di Pechino e del CEPIRC ha firmato l’accordo che regola la Cattedra.


La Agnelli Chair of Italian Culture, operativa a partire dalla primavera del 2025, vuole avvicinare agli studenti e ai docenti della prima università cinese la cultura italiana in tutti i suoi aspetti. Racconterà alla futura classe dirigente del Paese il contributo che l’Italia ha storicamente offerto e tuttora propone non solo nel campo delle arti, ma anche della creatività, della conoscenza scientifica e tecnologica, dell’economia e della società. Parallelamente la Cattedra favorirà il dialogo tra le culture italiane e cinesi, migliorando la reciproca conoscenza. “Negli ultimi anni l’impegno della Fondazione Agnelli per migliorare la qualità della scuola e dell’università in Italia è cresciuto e continuerà a crescere con nuove iniziative e progetti di grande impatto, ha affermato John Elkann. La Agnelli Chair che inauguriamo oggi a Pechino, la prima nata in questo Paese su iniziativa di un’istituzione non-profit europea, è un ponte che costruiamo per stimolare la comprensione reciproca e la collaborazione pacifica tra i nostri paesi: racconterà con orgoglio alla Cina il meglio della cultura italiana, di ieri e di oggi, e al contempo rafforzerà il dialogo con il mondo cinese in tutti i suoi aspetti. Un obiettivo particolarmente importante nelle fasi di incertezza e di tensioni globali come è l’attuale.”


La cattedra è strutturata secondo un’idea innovativa: a rotazione in ciascuno dei due semestri accademici (term) sarà designato uno/una titolare, da scegliersi fra docenti ed esperti prestigiosi e brillanti, non necessariamente solo italiani, che sappiano restituire una visione della cultura italiana storica e contemporanea, analizzandone le principali determinanti in ambiti che spaziano dalle discipline umanistiche e artistiche alle scienze naturali, sociali e applicate. Ciascun docente titolare della Cattedra risiederà a Pechino per un periodo fra i due mesi e mezzo e i quattro, ricevendo uno stipendio e la copertura delle spese da parte dell’Università di Pechino, grazie al rendimento del patrimonio donato dalla Fondazione Agnelli, che ammonta a 2,5 milioni di euro. Sarà anche un ambasciatore della cultura italiana nel paese, stabilendo contatti con le comunità accademiche cinesi nella sua materia, dialogando con gli studenti per stimolare il loro interesse per l’Italia. Inoltre, la Cattedra intende stabilire e rendere permanenti occasioni di dialogo a due vie tra Cina e Italia, rendendo più profonda la reciproca conoscenza.


Per questa ragione la Agnelli Chair sarà collocata all’interno del CEPIRC, che è una struttura autonoma dell’Università dedicata proprio a sviluppare legami culturali con l’Europa e nata dal lavoro di anni del Forum filantropico Italia-Cina, guidato dal Prof. Romano Prodi e dal Prof. Giovanni Andornino dell’Università di Torino, di cui la Fondazione è membro sin dalla prima edizione. Saranno inoltre coinvolti nelle attività del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Pechino e dell’Istituto Italiano di Cultura in Cina. La Cattedra fa parte di un più ampio programma che la Fondazione Agnelli da anni promuove in Italia e nel mondo. Nel suo crescente impegno per contribuire al miglioramento del sistema educativo – dalla scuola dell’infanzia ai più alti livelli dell’istruzione – la Fondazione Agnelli promuove ogni anno ricerche e studi, insieme a progetti di didattica innovativa per e con le scuole. Diverse sono inoltre le iniziative sviluppate in ambito universitario:

Ue, von der Leyen: rapporto Draghi focus del summit a Budapest

Ue, von der Leyen: rapporto Draghi focus del summit a BudapestBruxelles, 8 nov. (askanews) – Colmare il divario nell’innovazione rispetto ai concorrenti globali dell’economia europea, semplificazione delle norme per le imprese e investimenti, pubblici e privati, abbattimento delle barriere interne ancora esistenti nel mercato unico, sostegno all’industria per la decarbonizzazione e la digitalizzazione, sicurezza strategica nelle catene del valore. Sono, in sostanza, i punti più importanti individuati dal rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea, a cui bisognerà dare seguito nei prossimi anni. Lo ha sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio europeo di Budapest.


“Oggi – ha riferito von der Leyen – il nostro tema principale è stato la competitività dell’Europa, e prima di tutto abbiamo indicato i nostri punti di forza: ad esempio, in confronto ai nostri principali concorrenti abbiamo la più lunga aspettativa di vita, abbiamo un eccellente sistema educativo che non si basa sul reddito dei genitori, abbiamo la più bassa disuguaglianza tra i redditi, e quindi molta sicurezza sociale, e abbiamo la maggiore riduzione delle emissioni di CO2; ma sappiamo anche che ci sono aree in cui dobbiamo migliorare le nostre prestazioni. E su questo – ha sottolineato – la base della nostra discussione è stata ed è l’inestimabile lavoro di Mario Draghi”. “È passato un anno – ha ricordato la presidente della Commissione – da quando gli ho chiesto se poteva produrre un rapporto del genere, che esaminasse la competitività dell’Unione europea, preparandolo per il prossimo mandato della Commissione”. E il rapporto Draghi “è stato accolto molto bene, come abbiamo visto nelle ultime settimane e mesi dalla sua pubblicazione: c’è un ampio consenso sul fatto che questa è la base su cui discutere e andare avanti. E nel frattempo, semmai,  è aumentata l’urgenza di dare seguito agli argomenti trattati nel rapporto”.  


Von der Leyen ha quindi esposto le priorità ricavate dalle analisi e le raccomandazioni di Draghi. “Innanzitutto, è molto chiaro da questo rapporto: dobbiamo colmare il divario di innovazione che abbiamo con i nostri concorrenti globali; soprattutto, occorre diffondere l’innovazione digitale in tutta la nostra economia. Siamo molto bravi, abbiamo una ricerca innovativa è eccezionale, ma poi c’è una carenza nel trasformare i risultati della ricerca in prodotti, e nel diffondere questi prodotti sul mercato dell’Ue. Ci sono ancora molte barriere all’innovazione e alle startup innovative che vediamo, e che il rapporto individua. Quindi la prima priorità deve essere quella di abbattere queste barriere con la semplificazione e l’accelerazione” delle procedure. Bisogna, ha insistito la presidente della Commissione, “ridurre la burocrazia per queste startup. Abbiamo già iniziato a farlo, ma vogliamo andare oltre. Le startup innovative ci dicono che è molto macchinoso per loro entrare nella dimensione del mercato unico, perché spesso devono confrontarsi con 27 diverse normative. Quindi vogliamo proporre un 28esimo regime, che sarà quello per queste startup innovative”.


” Un insieme di regole unico e semplice per tutta l’Unione europea – ha rilevato – è già accessibile, è volontario, e abbiamo circa 182 piccole e medie imprese che vi aderiscono”. Ora, con il 28esimo regime, “sarà dato loro accesso all’intero mercato unico e avranno la possibilità di crescere. L’obiettivo è infatti quello di utilizzare l’intero mercato unico perché le imprese possano crescere”. “Ci sono molti altri percorsi su cui dobbiamo lavorare nel mercato unico, e voglio dire che anche il rapporto Letta è molto utile anche, in questo caso, come tabella di marcia per il futuro”, ha poi riconosciuto la presidente della Commissione; con riferimento al rapporto dell’altro ex premier italiano, Enrico Letta, sul mercato unico, intitolato “Molto più che un mercato” e pubblicato lo scorso aprile. “La Commissione – ha detto von der Leyen – presenterà a giugno la sua strategia basandosi su questo rapporto e prenderemo in esame una migliore applicazione delle norme; vogliamo facilitare soprattutto il commercio transfrontaliero, l’innovazione e gli investimenti”.


“Come ha sottolineato Mario Draghi, abbiamo bisogno di più investimenti, in particolare di più capitale privato, per la  ricerca e sviluppo e per l’innovazione. Perciò – ha annunciato ancora la presidente della Commissione – lavoreremo su una ‘Unione europea del risparmio e degli investimenti’, perché molti dei risparmi non vanno agli investimenti di valore, ma restano in banca, ed è stato molto impressionante oggi ascoltare su questo Christine Lagarde”, la presidente della Bce. “I risparmi potrebbero andare su un mercato dei capitali profondo e liquido, se ci fosse un ambiente più favorevole per questi investimenti”. In questo modo “si sfrutterebbe la ricchezza di questi risparmi privati”. Un’altra priorità nell’attuazione del rapporto Draghi, secondo von der Leyen, è quella di “un piano congiunto per la competitività, la decarbonizzazione e la digitalizzazione”. In passato, ha ricordato, “abbiamo dimostrato che possiamo ridurre le nostre emissioni facendo crescere l’economia allo stesso tempo. Ma sappiamo di avere delle sfide da superare; quindi nei primi 100 giorni del nuovo mandato – ha confermato la presidente della Commissione – proporremo un ‘Clean Industrial Deal’ (Patto per l’industria pulita, ndr), che si baserà sul rapporto di Mario Draghi e sui 10 diversi dialoghi di settore che abbiamo condotto il mese scorso, per chiedere all’industria di cosa ha bisogno per raggiungere l’obiettivo zero emissioni nette nel 2050, e come possiamo supportarla per questo. E la somma di tutto sarà nel Clean Industrial Deal”. Nella nuova proposta legislativa, “uno degli argomenti principali sarà l’energia, che è stato un altro argomento importante nella discussione di oggi” ha riferito ancora von der Leyen. “Sappiamo che è stata una sfida enorme superare la crisi energetica scatenata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina. Ma i prezzi dell’energia – ha lamentato – sono ancora strutturalmente troppo alti, devono scendere, e questo è uno dei compiti che ci attendono per la nuova Commissione. Abbiamo discusso il tema delle reti, degli interconnettori e dello stoccaggio dell’energia, e i permessi più semplici e rapidi per le energie rinnovabili, che saranno essenziali”. L’ultima priorità evidenziata dalla presidente della Commissione, infine “è il rafforzamento della nostra sicurezza strategica: sappiamo – ha notato – che le dipendenze eccessive possono trasformarsi rapidamente in vulnerabilità, ed è per questo che sono necessarie catene di approvvigionamento stabili e sicure per alimentare il futuro della nostra economia. Conosciamo tutti il tema delle materie prime critiche. Sappiamo che entro il 2030, ad esempio, la domanda di alcuni minerali aumenterà in modo esponenziale. Quindi – ha sottolineato ancora – abbiamo bisogno di agire ora, e di un coordinamento a livello Ue per garantire l’accesso a queste materie prime”. Secondo von der Leyen, “ci sono due modi per farlo: il primo è diversificare gli approvvigionamenti di materie prime critiche, con partenariati commerciali con altre regioni del mondo, in modo da non dipendere da un singolo fornitore; il secondo è ancora più interessante, e riguarda il tema dell’economia circolare: se si ricicla non è necessario ottenere nuove materie prime critiche. E se si guarda agli ultimi sviluppi nelle startup per il riciclaggio, è affascinante vedere quanto si può estrarre da un prodotto che normalmente andrebbe sprecato, e come si possa estrarre di nuovo queste materie critiche come risorse preziose, e reinserirle nel nuovo ciclo di produzione”. “Quella dei leader dei Ventisette oggi, insomma, è stata una discussione molto fruttuosa sul rapporto Draghi e sulla strada da seguire”, ha concluso von der Leyen. 

Trasporti, sindacati: adesione sciopero totale

Trasporti, sindacati: adesione sciopero totaleRoma, 8 nov. (askanews) – “Adesione pressoché totale allo sciopero in corso oggi per sollecitare il rinnovo del Ccnl Mobilità/Tpl scaduto il 31 dicembre 2023 e una numerosissima partecipazione di lavoratrici e lavoratori alla manifestazione odierna davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Lo comunicano unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro.


“Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori – proseguono le organizzazioni sindacali – che hanno fatto sentire ancora una volta la loro voce, uniti e compatti per il riconoscimento della propria dignità, sono loro che ogni giorno garantiscono la mobilità di cittadine e cittadini in ogni angolo del Paese”. “Muovendo dallo sciopero proclamato per il rinnovo del contratto, abbiamo ottenuto dal Mit la convocazione di un tavolo di confronto alla presenza del viceministro Rixi e anche dei rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero del Lavoro. Durante l’incontro di oggi al Mit abbiamo posto i temi della sicurezza, alla luce dell’escalation delle aggressioni degli ultimi mesi e della instabilità del sistema del Tpl”.


Quanto al tema delle aggressioni, riferiscono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro.”il viceministro ha dato disponibilità ad accelerare i tavoli in corso, mentre si aprirà contestualmente al percorso di rinnovo del Ccnl, anche una riflessione sull’opportunità di procedere una riforma del comparto, come stiamo chiedendo da anni”.

Usa, Tesla balza a capitalizzazione di 1.000 mld dopo vittoria Trump

Usa, Tesla balza a capitalizzazione di 1.000 mld dopo vittoria TrumpNew York, 08 nov. (askanews) – Le azioni di Tesla sono salite di oltre il 6% nelle contrattazioni di meta’ mattina di venerdi’, spingendo per la prima volta la capitalizzazione di mercato del produttore di veicoli elettrici oltre mille miliardi di dollari, entrando nel club dei trilionari.


Gli investitori hanno valutato positivamente il coinvolgimento di Elon Musk, Ceo dell’azienda con il neoeletto presidente Donald Trump. Con Trump in carica, Musk e la sua azienda automobilistica riceveranno probabilmente meno controlli dalla Securities and Exchange Commission e dal Dipartimento di Giustizia, che stanno esaminando la tecnologia di assistenza alla guida di Tesla . Se Musk ricevesse un incarico di governo per ridurre la spesa pubblica, potrebbe prendere di mira il National Labor Relations Board, il che toglierebbe un po’ di potere ai sindacati, anche se i dipendenti statunitensi di Tesla non aderiscono a nessuna sigla.

Wall Street, record DJ sopra 44mila punti ancora in scia a Trump

Wall Street, record DJ sopra 44mila punti ancora in scia a TrumpRoma, 8 nov. (askanews) – Record dell’indice Dow Jones a Wall Street, dove si profila il più forte bilancio settimanale di rialzi. L’azionario Usa è stato proiettato in positivo dal trionfo di Donald Trump alle presidenziali e dalla parallela affermazione dei repubblicani al Congresso. L’indice Dow Jones supera per la prima volta la soglia psicologica dei 44.000 punti nel pomeriggio si attesta in rialzo dello 0,61%. L’S&P 500 guadagna uno 0,30% mentre il Nasdaq, che ieri aveva registrato un rally, è il ripiegamento dello 0,21%.