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Patto stabilità, Calvino: “Vediamo la meta, Ecofin a fine mese”

Patto stabilità, Calvino: “Vediamo la meta, Ecofin a fine mese”Roma, 9 nov. (askanews) – I ministri delle Finanze e economici dell’Unione europea hanno fatto nuovi passi avanti sui negoziati per la riforma del Patto di stabilità e di crescita e dopo consultazioni intense nelle ultime due settimane – con oltre 50 incontri – “abbiamo messo sul tavolo una proposta di compromesso (landing zone) che riflette i contributi di tutti gli Stati. E’ il risultato di scambi intensi e la parola con cui possiamo meglio sintetizzare questo lavoro è ‘bilanciato’. Oggi vediamo che ci sta accordo sugli elementi chiave e i meccanismi delle nuove regole e sulla necessità di avere disciplina ma anche di assicurare contro ciciclicità” per sotenere crescita e investimenti. Lo ha riferito la vicepremier e ministro delle Finanze della Spagna, paese che ha la presidenza di turno dell’Ue, Nadia Calvino, nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin.

“Ci sta ancora tanto lavoro da fare ma come i pellegrini nel cammino di Santiago stiamo iniziando a vedere la meta. E vediamo che c’è un forte impegno di tutti i paesi membri a contribuire a lavorare insieme e a raggiungere un raccordo prima della fine dell’anno. Nulla è deciso – ha precisato Calvino – ma gli scambi di oggi consentiranno di fare i progressi significativi nelle ultime settimane. Si spiana la strada a un pacchetto di accordo e per questo nei prossimi giorni faremo circolare le proposte legislative, faremo accelerare i lavori a livello tecnico”. “Abbiamo concordato un Ecofin straordinario per la fine di novembre – ha annunciato – per lavorare e ascoltare attentamente tutti i paesi membri e chiudere l’accordo per dicembre”.

Apple rischia nuova sentenza Ue su accordi tassazione in Irlanda

Apple rischia nuova sentenza Ue su accordi tassazione in IrlandaRoma, 9 nov. (askanews) – Si annunciano nuovi possibili problemi per Apple con le autorità dell’Unione europea in merito al trattamento fiscale di vantaggio che negli anni scorsi aveva ottenuto dall’Irlanda. L’avvocato generale presso la Corte di giustizia europea, Giovanni Pitruzzella, già a capo dell’Antitrust italiano, ha infatti emesso un parere in cui suggerisce di annullare una sentenza che aveva a sua volta bocciato un provvedimento della Commissione europea contro due “fiscal ruling” dell’Irlanda a favore di Apple.

Secondo Pitruzzella la causa va rinviata al Tribunale che dovrà procedere a una nuova decisione nel merito, perché “ha commesso una serie di errori di diritto” e anche alcuni metodologici. Secondo il Fiancial Times la partita riguarda un ammontare che supera i 14 miliardi di euro. I “ruling fiscali” sono accordi che consentono alle imprese di ottenere dall’amministrazione tributaria una decisione anticipata sul trattamento fiscale al quale saranno assoggettate. Nel 1991 e nel 2007 l’Irlanda ha emesso due provvedimenti di questo genere nei confronti di due società del gruppo Apple (Apple Sales International – Asi e Apple Operations Europe -Aoe), costituite in base al diritto irlandese, ma non fiscalmente residenti in Irlanda. I ruling, secondo quanto riporta il comunicato suol parere dell’avvocato generale, approvavano il metodo con cui Asi e Aoe proponevano di determinare gli utili imponibili in Irlanda derivanti dalle attività delle loro succursali irlandesi.

Nel 2016 la Commissione europea ha ritenuto che i ruling fiscali, nell’escludere dall’imponibile gli utili derivanti dall’utilizzazione delle licenze di proprietà intellettuale detenute da Asi e Aoe, avessero conferito a tali società, tra il 1991 e il 2014, un aiuto di Stato illegale e incompatibile con il mercato interno di cui aveva beneficiato il gruppo Apple nel suo complesso e ha ingiunto all’Irlanda di procedere al suo recupero. Nel 2020, adito dall’Irlanda e da Asi e Aoe, il Tribunale dell’Unione ha annullato la decisione della Commissione, ritenendo che quest’ultima non avesse dimostrato l’esistenza di un vantaggio derivante dall’adozione dei ruling fiscali. La Commissione però si è rivolta alla Corte di Giustizia per ottenere l’annullamento della sentenza del Tribunale. Nelle sue conclusioni, l’Avvocato generale Giovanni Pitruzzella suggerisce alla Corte di annullare la sentenza e di rinviare la causa al Tribunale per una nuova decisione nel merito.

Secondo l’Avvocato generale, prosegue il comunicato, il Tribunale ha commesso una serie di errori di diritto laddove ha giudicato che la Commissione non avesse sufficientemente provato che le licenze di proprietà intellettuale detenute da Asi e Aoe e i relativi profitti, generati dalle vendite dei prodotti Apple al di fuori degli Usa, dovevano essere attribuiti a fini fiscali alle succursali irlandesi. L’avvocato generale ritiene altresì che il Tribunale non abbia correttamente valutato la sussistenza e le conseguenze di taluni errori metodologici che, secondo la decisione della Commissione, viziavano i ruling fiscali. Ad avviso dell’Avvocato generale, è pertanto necessaria una nuova valutazione da parte del Tribunale. Va ricordato che le conclusioni dell’avvocato generale non vincolano la Corte di giustizia e che su sentenze o ordinanze del Tribunale può essere presentata impugnazione alla Corte di giustizia, limitatamente alle questioni di diritto.

Bce: allargamento spread Italia verosimilmente effetto di Manovra

Bce: allargamento spread Italia verosimilmente effetto di ManovraRoma, 9 nov. (askanews) – Nelle ultime settimane lo spread, il differenziale di rendimento tra titoli di Stato italiani e della Germania si è leggermente allargato, a differenza di quelli degli altri paesi dell’area euro e questo è stato “verosimilmente” causato dalla reazione dei mercati alle misure inserite nella legge di Bilancio. Lo afferma la Banca centrale europea nel bollettino economico.

In generale l’istituzione ribadisce il richiamo sulle manovre di bilancio, affinché siano “formulate con lo scopo di accrescere la produttività dell’economia dell’area dell’euro e ridurre gradualmente l’elevato debito pubblico”. Più nello specifico, guardando agli sviluppi dei mercati dei titoli di stato tra il 14 settembre e il 25 ottobre, la Bce rileva come “i rendimenti dei titoli a lungo termine hanno mostrato andamenti pressoché analoghi a quelli dei tassi privi di rischio, in un contesto in cui i differenziali sui titoli di Stato si sono mantenuti complessivamente stabili”.

“Le variazioni dei differenziali sui titoli di Stato sono state molto contenute, con l’eccezione del differenziale italiano – scrive la Bce – che si è in qualche misura ampliato, verosimilmente per effetto di fattori idiosincratici collegati, tra le altre cose, alle notizie riguardanti le misure fiscali previste dalla legge di bilancio nazionale”.

Cina, a ottobre inflazione sotto attese, negativa per lo 0,2%

Cina, a ottobre inflazione sotto attese, negativa per lo 0,2%Roma, 9 nov. (askanews) – Un nuovo indebolimento della dinamica dei prezzi al consumo in Cina, che ha portato l’indice generale a segnare un calo dello 0,2% su base annua a ottobre viene descritto come un “ritorno in deflazione” del gigante asiatico da diversi media finanziari.

E la dinamica di debolezza, riferita dall’ufficio di statistica cinese e più marcata del previsto, trova ulteriori conferme anche sui prezzi alla produzione dell’industria, che sempre a ottobre hanno registrato il 13esimo mese consecutivo di calo, pari al 2,6% su base annua, in questo caso però leggermente meno accentuato delle previsioni. Tuttavia alcuni analisti sottolineano come sarebbe più corretto utilizzare il termine “disinflazione”, perché in realtà la deflazione è un fenomeno più ampio che si verifica quando una protratta fase di calo dei prezzi finisce per modificare l’atteggiamento di consumo della popolazione, portando a procrastinare molti acquisti nella prospettiva di pagare meno, in futuro, vari beni.

In Cina al momento si sta semplicemente indebolendo la dinamica dei prezzi e il dato di ottobre risente di un netto calo della carne di maiale, molto rilevante per i consumi nell’economia del Dragone.

Petrolio ancora in calo, Brent sotto 80 dollari a minimi da luglio

Petrolio ancora in calo, Brent sotto 80 dollari a minimi da luglioRoma, 8 nov. (askanews) – Nuovi pesanti ripiegamenti dei prezzi del petrolio, con il barile di Brent che torna sotto la soglia degli 80 dollari per la prima volta dalla scorsa estate, mentre sui mercati sembra attenuarsi il timore che la guerra tra Israele e Hamas possa allargarsi a tutta l’area del Medioriente. Nel corso delle contrattazioni pomeridiane il greggio di riferimento del Mare del Nord ha segnato minimo a 79,20 doollari, successivamente si attesta in ribasso del 2,79% a 79,30. Il West Texas Intermediate perde quasi il 3% 75,05 dollari.

Manovra, il 17 al via scioperi Cgil-Uil. La Cisl in piazza il 25

Manovra, il 17 al via scioperi Cgil-Uil. La Cisl in piazza il 25Roma, 8 nov. (askanews) – Il sindacato confederale si divide sulla manovra. Cgil e Uil daranno il via il 17 novembre alla mobilitazione contro le politiche economiche e sociali del Governo, a partire da lavoro, fisco e pensioni, con lo sciopero di 8 ore articolato sul territorio con manifestazioni che coinvolgeranno 58 piazze e un centinaio di presidi in tutta Italia (si inizierà con le regioni del Centro). La Cisl, invece, manifesterà da sola sabato 25 novembre in piazza Santi Apostoli.

Giudizi differenti sulla legge di bilancio, due strategie diverse per rivendicare più o meno le stesse cose, quelle proposte avanzate a Palazzo Chigi in modo unitario. In particolare, sulle pensioni. Ma due parole d’ordine quasi contrapposte: “Adesso basta” è lo slogan delle organizzazioni guidate da Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri; “Partecipare per crescere – migliorare la manovra, costruire un nuovo patto sociale” quello lanciato dal sindacato di Luigi Sbarra. Venerdì 17 Landini e Bombardieri saranno a Roma in piazza del Popolo. Il 20 si fermerà, sempre per 8 ore, la Sicilia (Bombardieri sarà a Siracusa). La mobilitazione proseguirà il 24 novembre nelle regioni del Nord (Landini a Torino e Bombardieri a Brescia), il 27 in Sardegna (Landini a Cagliari) e il 1 dicembre nelle regioni del Sud (Landini a Napoli e Bombardieri a Bari).

“Sarà una giornata di mobilitazione in cui intendiamo incalzare Governo e Parlamento sui miglioramenti da apportare alla legge di bilancio – ha sottolineato la Cisl – ma anche indicare la via di una strategia di sviluppo pienamente partecipata dalle parti sociali. Alzeremo le bandiere di un sindacato responsabile, autonomo, pragmatico, intransigente, che pretende maggiori risposte nella manovra, a cominciare dalle pensioni”. Sul no della Cisl a unirsi allo sciopero Landini ha affermato che “altri hanno deciso diversamente perché vedono luci, che noi non vediamo. Devono spiegare la luce che si vede, forse è quella del treno nel tunnel. Stiamo difendendo gli interessi generali, i diritti di tutti. Poi ognuno si assume le proprie responsabilità”. Sulla stessa lunghezza d’onda Bombardieri, che ha ricordato che “per fortuna c’è pluralismo sindacale. Rispettiamo le decisioni di altri. Chiediamo lo stesso rispetto per le nostre decisioni. Abbiamo ritenuto di proclamare 8 ore di sciopero coinvolgendo anche le regioni. E’ un percorso coerente con quanto chiesto in questo periodo e una risposta al Governo cui abbiamo chiesto delle cose che non sono state date”.

Sulle pensioni, tuttavia, il linguaggio sembra essere lo stesso. Gli interventi previsti dalla manovra, hanno sostenuto a più riprese i leader delle tre confederazioni, peggiorano la legge Fornero: da quota 103 ricalcolata con il contributivo all’allungamento delle finestre, dall’Ape social a Opzione donna. A unire Cgil, Cisl e Uil c’è anche il tema dei giovani per i quali la legge di bilancio, hanno detto, non prevede alcunché.

Manovra, Gentiloni: faro su spesa primaria, stop aiuti, investimenti

Manovra, Gentiloni: faro su spesa primaria, stop aiuti, investimentiRoma, 8 nov. (askanews) – La Commissione europea presenterà il 21 novembre i suoi pareri sui piani di Bilancio per il 2024 dei Paesi dell’Ue, tra cui l’Italia “e valuteremo i piani sulla base di tre criteri: primo, l’aumento della spesa primaria, secondo – ha riferito il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, giungendo all’eurogruppo – l’uscita dalle misure di aiuto sull’energia. E, terzo, sulla capacità dei paesi membri di preservare gli investimenti”.

Mattarella a Seul: “Convinto sostegno alla resistenza Ucraina”

Mattarella a Seul: “Convinto sostegno alla resistenza Ucraina”Seoul, 8 nov. (askanews) – “Il rispetto delle regole di cui la comunità internazionale si è dotata dopo la guerra è, per altro, costume che ci accomuna, e nutre la solidarietà nei confronti di Paesi verso i quali si esercita la violenza, come il caso che ci trova oggi uniti nel convinto sostegno alla resistenza dell’Ucraina contro la spietata guerra di aggressione della Federazione Russa”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso alla cena offerta dal presidente coreano in occasione della visita di Stato in Corea.

“In un mondo attraversato da tensioni e conflitti” ha sottolineato il capo dello Stato, Italia e Corea “riaffermano le ragioni della solidarietà che i nostri Paesi hanno saputo mostrarsi soprattutto nei momenti più difficili della loro storia e ribadisco la ferma intenzione di continuare a sostenere ogni iniziativa che possa contribuire alla pace e alla sicurezza nella penisola”.

Per la Corte dei conti è urgente finalizzare la fase di revisione del Pnrr

Per la Corte dei conti è urgente finalizzare la fase di revisione del PnrrRoma, 8 nov. (askanews) – “Appare sempre più urgente una spedita finalizzazione della fase di revisione del Piano per rimuovere fattori di incertezza, sia per le iniziative che rimarranno gestite nell’ambito del Pnrr sia per quelle che dovranno fuoriuscirne, consentendo a soggetti responsabili e attuatori gli opportuni adattamenti”. Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti hanno approvato la Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel primo semestre 2023.

Per la Corte, buoni i risultati raggiunti dagli obiettivi europei: “risultano conseguiti tutti e 28, quelli del primo semestre. Un po’ meno performanti i dati sul fronte delle 54 scadenze con rilievo unicamente nazionale. Di quelle in scadenza a giugno scorso, risulta concluso il 74%. Dei 69 obiettivi europei del secondo semestre 2023 (la maggioranza dei quali interessati da proposta di modifica nel documento di revisione del Piano), a metà ottobre ne erano stati già conseguiti 10, oltre a 6 su 15 di quelli nazionali del III trimestre 2023”. L’esame sul sistema di gestione e controllo sulle attività del Pnrr – affidato all’Organismo indipendente di audit – prosegue la l’Alta corte contabile – ha messo in luce controlli coerenti con il quadro normativo e svolti in modo efficace e adeguato al contesto di riferimento. “Anche le verifiche sulla rendicontazione della spesa delle Amministrazioni titolari – aggiunge -, pur con alcune difficoltà, si mostrano in linea con quanto richiesto dall’assetto regolamentare e sono eseguite con tempistiche contenute. Per assicurare il tempestivo espletamento delle verifiche e garantire la liquidità ai soggetti attuatori andrà costantemente monitorata l’adeguatezza organica delle strutture di controllo, soprattutto quando – con l’avanzamento delle iniziative – aumenteranno i riscontri a rendiconto sulle spese effettuate”.

La dinamica inflattiva ha comportato un aumento dei prezzi dei progetti previsti dal Piano stimabile nell’ordine del 10,7%. La Corte ha evidenziato come la scelta del Governo di far fronte a questi incrementi con le risorse del Fondo opere indifferibili sia risultata efficace. Gli interventi assistiti da risorse integrative fanno emergere, in media, aumenti di prezzo del 12,6%. Le risorse aggiuntive del Fondo hanno rappresentato il 17% del finanziamento Pnrr iniziale.

Imprese, Istat: nel III trimestre registrazioni +3,6%, fallimenti +5,4%

Imprese, Istat: nel III trimestre registrazioni +3,6%, fallimenti +5,4%Roma, 8 nov. (askanews) – Il numero complessivo di registrazioni di nuove imprese segna nel terzo trimestre un aumento pari al 3,6% su base congiunturale, dopo la diminuzione rilevata nel periodo precedente. Il numero complessivo di fallimenti aumenta del 5,4% rispetto al trimestre precedente e dell’11,4% rispetto al terzo trimestre del 2022. Lo ha reso noto l’Istat.

Sul fronte delle registrazioni l’unico settore che risulta in diminuzione è quello dell’industria in senso stretto, in calo del 2,5%. Gli aumenti maggiori sono quelli dei trasporti (+8,6%), dei servizi di informazione e comunicazione (+6,6%), del commercio (+5,9%) e delle costruzioni (+5,5). Anche rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, le registrazioni complessive risultano in aumento (+3,4%). Anche in questo caso l’industria in senso stretto è l’unico settore in flessione (-10,2%). Fatta eccezione per la modesta crescita nelle costruzioni (+1,4%) e il debolissimo aumento nei servizi di informazione e comunicazione (+0,2%), nei restanti settori si rilevano incrementi consistenti.