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Bce, Patuelli: temo che si arrivi tardi a decidere taglio tassi

Bce, Patuelli: temo che si arrivi tardi a decidere taglio tassiMilano, 17 gen. (askanews) – “Temo che si arrivi tardi a decidere la riduzione dei tassi ufficiali di sconto, che si attenda che tutta Europa vada sotto il 2%, perché poi nasce il problema opposto. Auspicherei un calo più tempestivo e più graduale”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, riguardo alle future decisioni della Bce, a margine del comitato esecutivo dell’associazione che si è tenuto oggi a Milano, al quale è intervenuto quale ospite il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta.

“Da un mese e mezzo – ha rilevato Patuelli – i tassi di mercato sono cambiati e si sono ridotti con vantaggi per chi ha debiti a tasso variabile o per chi ha intenzione di sottoscrivere nuovi debiti. Il mercato sta reagendo in modo difforme dalla decisione di non discutere sui tassi ufficiali”. Patuelli ha inoltre osservato che “l’andamento dell’inflazione non è uniforme in Europa. Coloro che frenano i tagli – ha spiegato – sono in Nord Europa e sono quelli che rischiano di meno dal blocco del Mar Rosso. Quindi, è imprevedibile questa dinamica sulla media dell’inflazione dei Paesi dell’eurozona”. Riguardo, in particolare, alla situazione nel Mar Rosso, il presidente dell’Abi si è detto “molto preoccupato”.

Patto stabilità, Ok dall’Europarlamento al mandato negoziale

Patto stabilità, Ok dall’Europarlamento al mandato negozialeBruxelles, 17 gen. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, con 431 voti favorevoli, 172 contrari e 4 astensioni, la posizione dell’Assemblea per i negoziati con i governi dell’Ue sulla forma definitiva della revisione del regolamento sulla sorveglianza multilaterale di bilancio, il cosiddetto “braccio preventivo” del Patto di stabilità.

Il testo adottato contiene modifiche sostanziali rispetto alla proposta originaria della Commissione, e differisce in molti punti anche dalla posizione adottata dal Consiglio Ecofin. I negoziati tra Parlamento europeo, Consiglio Ue e Commissione (“triloghi”) inizieranno immediatamente, oggi stesso alle 13.

Bce, Panetta: ragionare su condizioni per aggiustamento monetario

Bce, Panetta: ragionare su condizioni per aggiustamento monetarioRoma, 17 gen. (askanews) – “L’inflazione a livello europeo sta scendendo, sta scendendo rapidamente e sapete come vi sia una discussione alla Banca centrale europea su quali siano le condizioni monetarie necessarie per questa fase di disinflazione. Ovviamente dopo due anni di inflazione molto più alta rispetto agli obiettivi si è molto cauti, io sono convinto che la disinflazione sia in atto, che sia forte e che proseguirà ma non mi lancio, ovviamente, perché credo che sarebbe inappropriato e istituzionalmente non corretto, in previsioni, anche perché non lo so, su quando si taglierà i tassi. E se lo sapessi non ve lo direi”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al Comitato esecutivo dell’Abi.

“Però credo che si possa ragionare delle condizioni che possono portare a un aggiustamento dell’intonanzione (stance) monetaria – ha detto -. Credo che si stia andando a direzione giusta”. “Adesso vedremo se i dati che si renderanno disponibili nelle prossime settimane confermeranno queste tendenza alla disinflazione. Stanno emergendo dei rischi, perché quello che sta succedendo in Medio Oriente e questa emersione di tensioni che non consentono il trasporto di merci e di beni possono avere dei contraccolpi più ampi, sul costo del materie prime. E potrebbero mettere a rischio questa disinflazione. Al momento non vediamo un impatto particolarmente significativo – ha proseguito Panetta – ma non possiamo escluderlo, perché abbiamo visto che questi fenomeni di carattere geopolitico sono difficilmente prevedibili e che possono avere un impatto tramite l’effetto sulla fiducia, che si può espandere molto rapidamente”.

“Però – ha concluso – con la disinflazione in atto e se si proseguirà, certamente come ha detto (la presidente della Bce) Christine Lagarde ci sarà un effetto sulle condizioni monetarie”.

Il governatore di Bankitalia Panetta: in Italia l’inflazione sotto controllo, è tornata stabilmente sotto al 2%

Il governatore di Bankitalia Panetta: in Italia l’inflazione sotto controllo, è tornata stabilmente sotto al 2%Roma, 17 gen. (askanews) – In Italia “la novità positiva è che l’inflazione è sotto controllo: è tornata stabilmente al di sotto del 2% e prevediamo che rimanga sotto il 2% nel prossimo triennio, nei prossimi tre anni che sono l’orizzonte su cui la Banca centrale europea valuta gli interventi di politica monetaria”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al Comitato esecutivo dell’Abi.

Meno positivi i dati sulla crescita. “Quello che noi prevediamo per l’Italia è una crescita al di sotto dell’1% sia per il 2024 sia per il 2023, su cui i dati definitivi non ci sono. Prevediamo che il 23 si sia chiuso con una crescita attorno allo 0,6 o lo 0,7 per cento, una crescita sotto l’1% nel 2024 e un ritorno attorno all’1% nel 2025”, ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al Comitato esecutivo dell’Abi. “Gli investimenti, che sono il motore dell’economia più che i consumi rimarranno deboli”, ha aggiunto.

Bankitalia, Panetta: prevediamo crescita sotto 1% in 2023 e 2024

Bankitalia, Panetta: prevediamo crescita sotto 1% in 2023 e 2024Roma, 17 gen. (askanews) – “Quello che noi prevediamo per l’Italia è una crescita al di sotto dell’1% sia per il 2024 sia per il 2023, su cui i dati definitivi non ci sono. Prevediamo che il 23 si sia chiuso con una crescita attorno allo 0,6 o lo 0,7 per cento, una crescita sotto l’1% nel 2024 e un ritorno attorno all’1% nel 2025”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al Comitato esecutivo dell’Abi.

“Gli investimenti, che sono il motore dell’economia più che i consumi rimarranno deboli”, ha aggiunto.

Tim, Palazzo Chigi: ok a cessione rete, garantisce interesse nazionale

Tim, Palazzo Chigi: ok a cessione rete, garantisce interesse nazionaleRoma, 17 gen. (askanews) – “Il via libera con prescrizioni da parte del Governo italiano alla vendita della rete TIM al fondo infrastrutturale statunitense KKR rappresenta un ulteriore e fondamentale step nell’operazione di acquisizione di NetCo (società che detiene sostanzialmente tutte le infrastrutture di rete fissa di TIM), a tutela dell’interesse nazionale e a garanzia del controllo statale sugli asset strategici della rete primaria di telecomunicazione”. E’ quanto sottolinea Palazzo Chigi in una nota dopo il via libera all’operazione ai sensi della normativa golden power.

“Si prevede un ruolo del Governo nella definizione delle scelte strategiche, vengono assicurati tutti i presidi essenziali e garantita la supervisione allo Stato di tutti gli aspetti inerenti la sicurezza, la difesa e la strategicità della rete e dei relativi asset” prosegue il governo. “La delibera del Consiglio dei ministri – sottolinea ancora la nota – recepisce nelle prescrizioni gli impegni che le parti hanno assunto a cominciare dalla creazione dell’organizzazione di sicurezza, dalla nomina del preposto di cittadinanza italiana, dalla competenza esclusiva su tutte le questioni incidenti sugli asset strategici, dal mantenimento in Italia delle attività di ricerca e manutenzione, e dal monitoraggio”.

“Si delinea quindi un quadro certo di supervisione strategica affidata allo Stato. Un passo avanti importante nella definizione complessiva dell’operazione, che procede secondo le tempistiche annunciate” conclude Palazzo Chigi.

Piano casa, Fimaa: agevolare riconversione e cambi destinazione immobili

Piano casa, Fimaa: agevolare riconversione e cambi destinazione immobiliRoma, 17 gen. (askanews) – Agevolare la riconversione, e i cambi di destinazione d’uso degli immobili esistenti; semplificare le politiche urbanistiche; razionalizzare il tessuto edilizio; adottare una cedolare secca sulla locazione degli immobili commerciali. Sono alcune delle proposte che ha avanzato Fimaa-Confcommercio al secondo incontro sul Piano Casa che si è tenuto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per discutere del Piano Casa. L’iniziativa è stata promossa dal ministro Matteo Salvini per recuperare il patrimonio immobiliare esistente e riconvertire edifici soggetti a destinazione pubblica.

Per la Fimaa-Confcommercio è intervenuto il vicepresidente vicario Maurizio Pezzetta ha definito “lodevole e necessaria” l’iniziativa del Piano Casa. “Razionalizzare il tessuto edilizio – ha detto Pezzetta nel suo intervento – costituisce il fondamento stesso della qualità della vita delle persone, influendo direttamente sul benessere individuale e collettivo. La disponibilità di alloggi adeguati e accessibili per la federazione è essenziale per garantire una società equa e inclusiva”. Illustrando quindi le proposte della Federazione, Pezzetta ha spiegato che “è fondamentale agevolare i cambi di destinazione d’uso degli immobili, in questo modo sarà più facile convertire gli asset immobiliari inutilizzati, sulla base delle esigenze che di volta in volta maturano la società e il mercato. Per le stesse ragioni, occorre anche rendere più snello l’iter per le autorizzazioni urbanistiche e agevolare le pratiche relative all’allineamento della conformità urbanistica e catastale, mettendo un punto fermo temporale, che eviti contenziosi dannosi e superflui fra le parti contraenti”.

La Fimaa chiede inoltre di elaborare una strategia che porti all’ottimizzazione del panorama edilizio. “È necessario armonizzare il patrimonio esistente – ha argomentato il vicepresidente vicario – e, nel caso, demolire e ricostruire, quando giustificato, gli immobili eccessivamente vetusti e dispendiosi da riconvertire e riqualificare”. Per gli immobili a uso commerciale, in particolare, la Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari chiede di estendere la cedolare secca al 21% : “rappresenterebbe un passo significativo verso la semplificazione fiscale , e stimolerebbe gli investimenti nel settore commerciale e le vetrine illuminate dei negozi renderebbero le città più belle e più sicure. In ultimo – ha concluso Pezzetta, – la Fimaa rinnova la richiesta di prevedere incentivi fiscali in materia edilizia”.

Bce, Lagarde: tagli tassi? “Tra aprile e maggio sapremo di più”

Bce, Lagarde: tagli tassi? “Tra aprile e maggio sapremo di più”Roma, 17 gen. (askanews) – Passato il primo trimestre, “a primavera inoltrata”, quando si sapranno gli esiti delle tornate negoziali sui salari ci saranno elementi molto rilevanti per la politica monetaria, per giudicare le prospettive dei prezzi e capire se vi siano o no accresciuti rischi di effetti secondari sulle buste paga, che al momento non si rilevano. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde che in una intervista Bloomberg ha così fornito in maniera indiretta un elemento su quando l’istituzione potrebbe riflettere in maniera più seria a operare un primo taglio ai tassi di interesse.

Taglio che al momento non è sul tavolo del Consiglio direttivo: “siamo sul percorso giusto” per il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% sul medio termine “ma non canterò vittoria, non ancora”, ha detto. Lagarde ha notato che le buste paga ora stanno salendo in media nell’area euro, ma non con livelli tali da pareggiare quella che è stata la crescita dei prezzi nei mesi passati. “I lavoratori dipendenti hanno perso potere d’acquisto e ora ci sta un processo di recupero. Sapremo molto di più probabilmente tra aprile e maggio, perché gli accordi salariali vengono negoziati nel primo trimestre e i risultati vengono dopo il primo trimestre. Quindi – ha detto la presidente Bce – avremo delle informazioni a tarda primavera e queste avranno forti implicazioni” per le valutazioni di politica monetaria.

Se ci fossero forti rialzi salariali “mi creerebbe preoccupazione, perché oggi non vediamo effetti di secondo livello ma questo potrebbe essere il risultato da un processo di recupero molto forte”, ha spiegato Lagarde. Lagarde ha ribadito di ritenere che in assenza di nuovi shock i tassi della Bce abbiano raggiunto il picco, quanto ai tempi di un primo ha lasciato la porta aperta a che avvenga entro l’estate ma “devo essere riservata – ha detto – perché stiamo affermando che siamo legati e i dati e non siamo ancora ai livelli che vogliamo vedere”.

Tim, via libera golden power ad operazione Netco

Tim, via libera golden power ad operazione NetcoRoma, 17 gen. (askanews) – Tim ha ricevuto l’assenso all’esecuzione dell’operazione di cessione di NetCo a KKR ai fini della normativa ‘Golden power’.

Lo annuncia la società in una nota precisando che “il provvedimento autorizzativo, con il quale il Consiglio dei Ministri ha esercitato i poteri speciali nella sola forma delle prescrizioni, ha fatto propri gli impegni presentati nel corso del procedimento”. “Si tratta – prosegue Tim – di impegni ritenuti dal Governo pienamente idonei a garantire la tutela degli interessi strategici connessi agli asset oggetto dell’operazione”.

Cina, Pil in frenata nel IV trimestre. Crescita 2023 a +5,2%

Cina, Pil in frenata nel IV trimestre. Crescita 2023 a +5,2%Roma, 17 gen. (askanews) – Economia cinese in frenata nel quarto trimestre del 2023 anche se l’anno si chiude con una crescita leggermente superiore alle previsioni del governo. Una crescita giudicata però dagli analisti poco significativa perché si confronta con un 2022 ancora influenzato dalla crisi pandemica.

Il prodotto interno lordo negli ultimi tre mesi del 2023 è cresciuto dell’1% rispetto ai tre mesi precedenti, dopo il +1,3% del terzo trimestre. Complessivamente l’anno scorso il Pil è salito del 5,2% a fronte di una previsione del governo del 5% e al +3% del 2022. Nel solo mese di dicembre la produzione industriale è crescuta del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, leggermente meglio delle stime, mentre le vendite al dettaglio sono andate peggio delle previsioni con un +7,4% tendenziale a fonte di un +8% atteso. Anche qui da tenere in considerazione il basso livello dei dati di dicembre 2022. Il tasso di disoccupazione è salito dal 5,0% al 5,1%.