Aspi: stazioni di servizio alimentate con energia cinetica autoRoma, 2 nov. (askanews) – Illuminare una stazione di servizio o far funzionare un casello in autostrada sfruttando l’energia cinetica delle auto. Questi sono solo alcuni dei risultati che saranno possibili grazie al progetto Kinetic energy harvesting from vehicles, la prima sperimentazione al mondo in autostrada che prevede l’utilizzo di una piattaforma tecnologica capace di trasformare l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione in energia elettrica, altrimenti dissipata in calore ai freni.
Questa tecnologia è stata sviluppata da Movyon, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Autostrade per l’Italia e leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni avanzate di Intelligent Transport Systems e monitoraggio delle infrastrutture. I test sono partiti in A1 nell’area di servizio di Arno Est e proseguiranno nei prossimi mesi anche con la sperimentazione in una pista di esazione.
L’obiettivo di Autostrade per l’Italia è realizzare una piattaforma, integrata con i principali sistemi di gestione e monitoraggio dell’infrastruttura autostradale, che possa produrre energia pulita oltre a quella tipica del fotovoltaico.
Svizzera avvia sperimentazione su franco digitale con sistemi DltRoma, 2 nov. (askanews) – La Banca Nazionale Svizzera lancia una sperimentazione sull’uso all’ingrosso di moneta digitale di banca centrale con 6 diverse banche commerciali, utilizzando sistemi basati su tecnologie a registro distribuito (Dlt). Con un comunicato, l’istituzione riferisce che dal primo dicembre il progetto pilota verrà avviato sulla piattaforma regolamentata di Six Digital Exchange (Sdx).
In questa fase pilota, denominata Helvetia Phase III, la Bns emetterà per la prima volta una vera e propria moneta digitale all’ingrosso in franchi svizzeri su un’infrastruttura del mercato finanziario basata sulla tecnologia di registro distribuito, si legge. “In tal modo la banca centrale trasferisce in un ambiente produttivo reale i lavori condotti finora negli ambienti di prova e mette a disposizione una Cbdc (central bank digital coin) all’ingrosso per il regolamento di effettive operazioni in obbligazioni”. Le banche partecipanti eseguiranno le transazioni sulla piattaforma Dlt in qualità di intermediari fra emittenti e investitori. Le obbligazioni tokenizzate saranno regolate contro Cbdc all’ingrosso secondo il principio “consegna contro pagamento”. Il programma pilota andrà avanti fino a giugno 2024.
A partecipare, si legge, sono Banque Cantonale Vaudoise, Basler Kantonalbank, Commerzbank, Hypothekarbank Lenzburg, Ubs e Zürcher Kantonalbank. Nei sistemi di prova di Six Repo ed Sdx saranno testati inoltre la negoziazione e il regolamento di operazioni pronti contro termine con una Cbdc all’ingrosso. La Dlt e la tokenizzazione di valori patrimoniali sono già impiegate occasionalmente nel sistema finanziario regolamentato, aggiunge la Banca centrale svizzera, e promettono guadagni di efficienza nonché una maggiore trasparenza. Qualora la Dlt dovesse affermarsi nel sistema finanziario, per le banche centrali si porrebbe la questione di come regolare in moneta di banca centrale le operazioni in token tra le istituzioni finanziarie. Questa moneta, che è priva di rischio di controparte, potrebbe così continuare a svolgere il suo ruolo centrale per la stabilità e l’efficienza del sistema finanziario.
L’istituzione precisa che con sperimentazione “non si impegna in alcun modo a emettere in via permanente una Cbdc all’ingrosso” ma che “intende piuttosto valutare i diversi approcci per il regolamento dei valori patrimoniali tokenizzati”.
IntesaSp, indagine Antitrust su trasferimento correntisti IsybankRoma, 2 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato di aver avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo S.p.A. e di Isybank S.p.A., la banca digitale del gruppo Intesa Sanpaolo, con riferimento alla cessione di diverse centinaia di migliaia di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank.
Con un comunicato, l’autorità riferisce che sono pervenute circa 2.000 segnalazioni relative al piano di cessione che prevede il trasferimento di clienti che Intesa Sanpaolo definisce, nella comunicazione a loro inviata, come “prevalentemente digitali”, ossia i clienti che “hanno familiarità con i servizi e i canali digitali, nonché i clienti consumatori che, in ogni caso, fanno un utilizzo nullo o limitato della filiale”. Nello stesso documento, prosegue l’Antitrust, ai clienti è stata data la mera facoltà di dichiararsi “non prevalentemente digitali”. Sotto la lente sono finite le modalità con cui le due società hanno comunicato e realizzato il trasferimento.
Secondo l’Autorità la comunicazione inviata ai correntisti coinvolti nel trasferimento “appare ambigua e diffusa con modalità che non sembrano coerenti con l’importanza della questione trattata. I consumatori hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell’internet banking o nell’app di Intesa Sanpaolo senza alcuna particolare evidenza e in un periodo dell’anno in gran parte coincidente con le ferie estive. Pertanto, i correntisti non avrebbero avuto piena contezza del trasferimento del proprio conto presso un altro operatore e anzi spesso ne sono venuti a conoscenza soltanto dopo la data ultima fissata da Intesa Sanpaolo per poter esprimere il proprio diniego al passaggio. La stessa facoltà di opporsi al trasferimento risulta non esser stata indicata con sufficiente chiarezza”. Inoltre, il passaggio al nuovo operatore bancario comporterebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio: non ci saranno sportelli fisici cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer come invece avveniva con Intesa Sanpaolo; mancheranno alcune funzionalità e servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank. Secondo l’Autorità ciò comporterebbe, almeno per alcuni correntisti, un aumento dei costi di tenuta del conto.
Lufthansa, utili III trimestre +47% con “estate da record”Roma, 2 nov. (askanews) – Fatturato in crescita del 18% per Lufthansa nei primi nove mesi dell’anno, a 26,68 miliardi di euro e utili netti quadruplicati a 1,6 miliardi mentre il vettore tedesco parla di una “estate da record” e si attende un proseguimento della forte domanda per il trasporto aereo.
Con un comunicato, Lufthansa riporta di aver registrato 38 milioni di viaggiatori solo tra luglio e settembre e di una ulteriore crescita di fatturato dell’8% a 10,3 miliardi di euro. L’utile netto del terzo trimestre è balzato del 47% a 1,2 miliardi di euro (a fronte di un più 232% sui primi 9 mesi). “Anche se la situazione geopolitica resta impegnativa, le nostre prospettive di prenotazioni ci danno motivi per essere positivi, non solo per un buon risultato quest’anno ma anche oltre”, afferma il presidente e amministratore delegatoCarsten Spohr citato nel comunicato con i risultati di bilancio.
Lufthansa ribadisce ulteriori progressi nella sua strategia per diventare un vettore ancora più globale e in questo ambito cita la procedura per ottenere l’approvazione della Commissione europea al piano di acquisizione del 41% di Ita a inizio del 2024.
Fed conferma tassi di interesse, Wall Street e Borse Asia positiveRoma, 2 nov. (askanews) – Borse dell’Asia positive, in scia ai guadagni di ieri a Wall Street dopo che la Federal Reserve ha confermato i livelli dei tassi di interesse sul dollaro e, in qualche misura, ha ridimensionato l’orientamento a un ulteriore aumento a dicembre.
Il comunicato diffuso al termine del Fomc, il direttorio che governa la politica monetaria, resta coerente con un altro incremento, ma nella conferenza stampa successiva alla riunione, il presidente Jay Powell ha usato una terminologia che pur lasciando la porta aperta a un eventuale aumento non lo indica come scontato, né per forza dovuto sul mese di dicembre. La Federal Reserve, ha ribadito, al momento non ritiene di aver raggiunto quel livello ritenuto “sufficientemente restrittivo” da assicurare il calo di inflazione perseguito, ma deciderà volta per volta in base all’evolversi dei dati, e in particolare valutando le prospettive di inflazione e crescita economica, cosa sia opportune fare su tassi e linea monetaria.
Powell ha poi escluso di rimettere in discussione la manovra di inaspirmento quantitativo sulla riduzione degli stock di titoli nel bilancio della Fed, dopo i recenti ulteriori rialzi dei tassi sui titoli di Stato Usa. A tarda seduta a Tokyo l’indice Nikkei 225 segna un più 1,10%, Shanghai è in lieve calo con un meno 0,26%, Shanghai si attesta al più 0,71%. La sudcoreana Seul guadagna l’1,65%. Ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,67%, l’S&P 500 al più 1,05% e il Nasdaq con un più 1,64%. Dopo i riaslzi di ieri il dollaro cede marginalmente e l’euro risale a 1,0594 sul biglietti verde.
Bankitalia, si chiude l’era Visco, da domani Panetta governatoreRoma, 31 ott. (askanews) – Passaggio di consegne alla Banca d’Italia. Il discorso oggi alla giornata del risparmio ha sancito l’ultimo intervento pubblico di Ignazio Visco da governatore. Da domani, alla guida dell’istituzione, gli succederà Fabio Panetta.
Romano, 64 anni, Panetta torna in Banca d’Italia dopo un triennio al Comitato esecutivo della Banca centrale europea. Si tratta del cuore operativo dell’istituzione che governa la politica monetaria comune per i 20 Paesi che aderiscono all’euro. Economista di formazione, Panetta è stato direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass. Si è laureato in economia presso l’Università Luiss di Roma nel 1982. Ha proseguito i suoi studi alla London School of Economics dove ha conseguito un Master in scienze economiche e successivamente alla London Business School, dove ha conseguito un PhD in economia e finanza.
Dal 1985 entra in Banca d’Italia dove viene assegnato al Servizio studi, ha svolto la sua attività nella direzione monetaria e finanziaria di cui ha rilevato la guida dal 1999. Dal 2007 al 2011 è stato capo servizio studi di congiuntura politica monetaria, dal 2011 direttore centrale e coordinatore delle attività in ambito di Eurosistema, dal 2010 al 2012 direttore responsabile del rapporto sulla stabilità finanziaria. E’ poi diventato vice direttore generale della Banca d’Italia dall’ottobre del 2012 ed è entrato nel direttorio dell’Ivass dal gennaio del 2013. Ha ricoperto incarichi presso l’Ocse, il G10, la Banca dei regolamenti internazionali e il Fondo monetario internazionale.
Nella sua attività alla Bce Panetta si è caratterizzato per essere fautore di una impostazione prudente sulla politica monetaria, che ha sostenuto a più riprese con approfondite e argomentate analisi economiche (a volte condite con citazioni di brani musicali moderni, di cui è appassionato). Una linea che lo ha visto affiancare le posizioni di Visco. Iutti i governatori di banche centrali nazionali dell’area euro partecipano al Consiglio direttivo della Bce. L’argomento che poi ha visto Panetta protagonista in questi anni alla Bce è stato quello dell’euro digitale, avendo l’economista italiano la delega sui sistemi di pagamento nel Comitato esecutivo.
Il suo ultimo intervento, con un articolo sul blog della Bce, ha riguardato proprio i sistemi di pagamento, in particolare sulle operazioni transfrontaliere che nonostante la fortissima crescita dei decenni passati restano basati su sistemi “lenti e troppo costosi”, ha detto. E che per questo, secondo il banchiere centrale, richiedono una iniziativa delle autorità pubbliche. Panetta manterrà comunque un ruolo di primo piano sui sistemi di pagamento, visto che lo scorso settembre è stato nominato presidente del Comitato sui pagamenti e sulle infrastrutture di mercato della Banca dei regolamenti internazionali. Al posto di Panetta al Comitato esecutivo Bce è stato invece nominato Piero Cipollone, vicedirettore generale uscente di Bankitalia. Al momento non è ancora calendarizzata una data per il primo intervento pubblico del nuovo governatore. Tuttavia un primo impegno ufficiale, sebbene a porte chiuse, è previsto per il 15 novembre, con la riunione non di politica monetaria del consiglio direttivo della Bce.
Manovra, Cisl: luci e ombre, ora responsabilità e patto socialeRoma, 31 ott. (askanews) – Un “giudizio articolato”, che si misura con “molte e importanti luci e alcune ombre”, determinate dalla “cubatura limitata delle risorse individuate”. E’ la valutazione del comitato esecutivo della Cisl, che ha approvato all’unanimità un documento sui contenuti della legge di bilancio. La confederazione guidata da Luigi Sbarra richiama l’importanza di “proseguire sul sentiero del confronto con il Governo”, continuando a esercitare un “pressing istituzionale sui gruppi parlamentari” con una “mobilitazione responsabile”, il cui obiettivo deve essere quello di “migliorare la manovra e andare anche oltre la traiettoria della legge di bilancio verso un patto sociale che avvii investimenti e riforme”.
Il parlamentino di via Po ha affidato alla segreteria nazionale il mandato “per verificare la disponibilità di Cgil e Uil” a sostenere una strategia di confronto e mobilitazione responsabile, anche “con una manifestazione nazionale unitaria, da programmare in una giornata di sabato, per indicare il cammino di un progetto-Paese fondato sulla piena attivazione delle energie e delle responsabilità sociali”. Le luci riguardano “la positiva conferma del taglio al cuneo contributivo, che da solo quota 10 miliardi e coinvolge 14 milioni di lavoratori. Si aggiunge la riduzione della seconda aliquota Irpef che vale altri 4 miliardi, la proroga della perequazione delle pensioni fino quattro volte il trattamento minimo e il conguaglio ai pensionati entro l’anno. Apprezzabile è anche il recepimento sulla no tax area per i lavoratori fino a 8.500 euro e sui fringe benefit detassati fino a 1.000 euro per i lavoratori single”.
Importanti, poi, la proroga della detassazione al 5% dei frutti della contrattazione decentrata; gli incentivi per la detassazione degli straordinari e per i premi obiettivo nel settore sanitario per abbattere le liste di attesa; l’incremento del 2,7% per le pensioni minime e la riduzione della soglia per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva a 67 anni; l’anticipo economico di 2 miliardi per compensare la vacanza contrattuale dei lavoratori pubblici. Le note dolenti, aggiunge la Cisl, riguardano gli interventi in tema di pensioni: “Netta contrarietà sugli elementi peggiorativi introdotti nel sistema pensionistico, con particolare riferimento agli elementi penalizzanti introdotti su quota 103, sull’incremento dell’importo minimo per l’anticipo della pensione contributiva da 2,8 a 3 l’assegno sociale, sulle restrizioni di accesso ad Ape sociale e Opzione donna. Occorre porre in essere misure di flessibilità che conducano al superamento definitivo della legge Fornero; assicurino una pensione contributiva di garanzia per i giovani; diano risposte di inclusione a donne, madri e lavoratori impegnati in settori usuranti e gravosi; sostengano concretamente la previdenza complementare; garantiscano la piena indicizzazione delle pensioni; estendano la 14ma mensilità pensionistica”.
Turismo, Cna: con stranieri Ponte Ognissanti migliore del 2019Roma, 31 ott. (askanews) – Quattro miliardi di giro d’affari. A tanto ammontano le ricadute economiche del “ponte lungo di Ognissanti” secondo una indagine condotta da Cna Turismo e Commercio tra i propri associati di tutta Italia. L’indagine prevede in cinque milioni i pernottamenti tra mercoledì Primo novembre e domenica 5 novembre. E i turisti stranieri faranno da traino, con una media superiore ai tre pernottamenti pro capite contro i due pernottamenti pro capite degli italiani, che significano circa tre milioni di pernottamenti dei turisti stranieri e intorno ai due milioni di pernottamenti dei vacanzieri italiani.
Il risultato del 2023 è destinato a battere non solo il dato dello stesso periodo nei tre anni interessati dal Covid (2020, 2021, 2022) ma anche i numeri del 2019 pre-epidemia. Merito prima di tutto dell’arrivo massiccio di vacanzieri stranieri, in particolare extra europei, favoriti dal cambio rispetto a un euro debole. Ma anche del persistente bel tempo, sia pure incrinato in varie zone d’Italia dall’arrivo dell’autunno, e della tendenza alla frantumazione delle vacanze e alla destagionalizzazione, pure per approfittare di prezzi più contenuti rispetto ai mesi estivi e ai periodi natalizi e pasquali. Le città e i borghi d’arte registrano una notevole performance determinata dal flusso estero mentre il mare tardivo, le prime prove di turismo di montagna, le perle dell’enogastronomia e le pratiche esperienziali sono favorite dagli italiani.
Bce, Panetta: pagamenti trasfrontalieri lenti e troppo costosiRoma, 31 ott. (askanews) – Nonostante la forte crescita degli ultimi decenni, che li ha portati a raggiungere un controvalore da 190.000 miliardi di dollari quest’anno, i pagamenti transfrontalieri restano “lenti e molto costosi”. Rappresentano una allentante opportunità per big tech e cripto asset, che possono proporsi come alternative su questo segmento, ma secondo Fabio Panetta, componente uscente del Comitato esecutivo della Bce, serve un intervento delle autorità pubbliche su questo versante, per offrire ai cittadini sistemi affidabili e efficienti.
Da domani Panetta rileverà la carica di governatore della Banca d’Italia, ma manterrà un ruolo di primo piano sui sistemi di pagamento internazionali dato che lo scorso settembre è stato nominato presidente del Comitato sui pagamenti e sulle infrastrutture di mercato della Banca dei regolamenti internazionali. I pagamenti transfrontalieri sono fortemente aumentati nei passati decenni, trainati dalla globalizzaizone e ci si attedono altri rapidi aumenti negli anni a venire, da 190 mila miliardi di dollari nel 2023 a 290 mila miliardi nel 2030. Tuttavia, scrive Panetta in un articolo pubblicato sul blog della Bce, restano “molto costosi e lenti” oltre che “del tutto inadeguati a soddisfare le esigenze degli utenti più vulnerabili”.
“Se i pagamenti domestici sono sempre più istantanei e digitali, i pagamenti transfrontalieri non beneficiano ancora del potere di trasformazione delle tecnologie digitali. Le commissioni per i pagamenti transfrontalieri sono attualmente pari in media all’1,5 per cento del valore della transazione per le aziende e al 6,3 per cento per le rimesse degli emigranti. Inoltre – afferma Panetta – questi pagamenti possono impiegare molti giorni per raggiungere il destinatario”. Secondo il banchiere centrale tre elementi giustificano un intervento. L’impatto negativo sul processo di integrazione economica: pagamenti costosi e lenti ostacolano integrazione e crescita. Secondo, paesi e popolazioni più vulnerabili sopportano oneri di pagamento sproporzionati. E dato l’ammontare complessivo delle rimesse annue – pari a 626 miliardi di dollari nel 2022 – una riduzione delle commissioni pagate anche minima, pari a solo un punto percentuale, lascerebbe nelle tasche di famiglie bisognose circa 6 miliardi di dollari ogni anno. Terzo, queste inefficienze offrono opportunità commerciali a nuovi operatori, le cui soluzioni comportano però rischi significativi.
Ha citato le cripto-attività non garantite, quale il bitcoin, che “hanno prezzi eccezionalmente volatili e rappresentano di fatto un gioco d’azzardo su larga scala”. Invece “le grandi aziende tecnologiche potrebbero offrire soluzioni di pagamento ‘a circuito chiuso’, ossia utilizzabili unicamente dai partecipanti a al singolo circuito specifico; ciò finirebbe per frammentare il sistema dei pagamenti, provocando al tempo stesso un forte aumento del potere di mercato”. Quindi “è necessario fornire ai cittadini un’alternativa sicura e facilmente accessibile, che renda i pagamenti transfrontalieri più economici, più veloci e più trasparenti”. Attualmente a livello mondiale esistono oltre 70 sistemi di pagamento nazionali istantanei, ha rilevato Panetta. “Se collegati tra loro, tali sistemi consentirebbero di estendere i benefici della digitalizzazione ai pagamenti transfrontalieri”.
E “l’Europa offre un chiaro esempio di come potrebbe essere organizzato un sistema di pagamenti istantanei domestici interconnessi a livello internazionale”. Il sistema Target Instant Payment Settlement (Tips) “consente ai cittadini di effettuare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, pagamenti istantanei disposti mediante le banche partecipanti” nell’area euro. “La piattaforma Tips può essere utilizzata su più valute” e il Consiglio europeo per i pagamenti (European Payments Council) sta sviluppando uno schema per standardizzare la parte in euro dei bonifici istantanei internazionali. “Il settore pubblico ha un ruolo fondamentale al fine di contenere sia i costi legati al rispetto delle norme vigenti e alla complessità del quadro regolamentare, sia i rischi che emergono quando si offrono pagamenti transfrontalieri in un contesto assai eterogeneo quanto a norme, regolamenti e prassi operative delle banche centrali. È quindi necessario promuovere la cooperazione – conclude Panetta – e analizzare nuove soluzioni tecniche, allineando gli obiettivi e le politiche dei diversi paesi in materia di pagamenti”.
Visco lancia un richiamo sul debito pubblico: flessione marginaleRoma, 31 ott. (askanews) – Richiamo del governatore uscente della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sulle prospettive del debito pubblico. In occasione della 99esima giornata del risparmio, organizzata a Roma dall’Acri, ha riconosciuto come l’Italia sia riuscita a realizzare una riduzione “significativa” del rapporto debito-Pil, pari a circa 15 punti dei 20 punti di cui questa voce era aumentata a seguito dei lockdown iniziati nel 2020. Ma “nel prossimo triennio – ha avvertito – la flessione attesa nei programmi del governo è marginale”.
E successivamente, dopo il 2026 “in assenza di interventi, il rapporto rischierà di salire. In prospettiva – ha infatti spiegato il governatore – il costo medio del debito dovrebbe tornare a collocarsi su livelli più elevati del tasso di crescita nominale dell’economia e diventeranno più rilevanti gli impatti dell’invecchiamento della popolazione sulla spesa sociale”. A fargli eco è stato anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli: “occorre porre un tetto al debito pubblico italiano, che non può crescere in cifra assoluta all’infinito e che sottrae risorse alle iniziative sociali pubbliche e penalizza la competitività internazionale delle imprese”, ha affermato, intervendo a sua volta alla giornata del risparmio.
Visco ha anche citato la risalita dello spread sui titoli di stato dell’Italia, che deriva da vari fattori ma è superiore a quello di altri Paesi simili e riflette “probabilmente” il fatto che “gli investitori temono per la capacità di sviluppo dell’Italia e percepiscono che, anche per questa ragione, il bilancio pubblico non è ancora in equilibrio”. Sui timori attorno al debito italiano, secondo Visco “si può partire dalla considerazione che l’economia italiana dispone di fondamentali nel complesso solidi”. Il risparmio del settore privato è elevato e il suo debito è contenuto. “Il nostro sistema produttivo, pur caratterizzato da ritardi e inefficienze, mostra vitalità e capacità di competere sui mercati globali; lo conferma la posizione patrimoniale netta sull’estero del Paese, che è tornata positiva già dalla seconda metà del 2020 ed è oggi pari a circa il 5 per cento del prodotto”.
In questo quadro “una rapida riduzione del disavanzo che preservi, come prima ricordato, la qualità della spesa, rafforzerebbe la sostenibilità a lungo termine del nostro debito pubblico – ha proseguito il governatore – ciò rappresenta il contributo principale che la politica di bilancio può e deve dare alla tutela del risparmio delle famiglie italiane , non solo di quello investito direttamente in titoli di Stato. Ma la sfida più importante per il Paese resta quella di realizzare riforme e investimenti capaci di spingere verso l’alto il tasso di crescita potenziale”.