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Bce,Nagel (Bundesbank):lotta inflazione condizione crescita futura

Bce,Nagel (Bundesbank):lotta inflazione condizione crescita futuraMarrakech, 11 ott. (askanews) – “Combattere con vigore l’inflazione era necessario perché quando l’inflazione corre troppo diventa un ostacolo per avere crescita. Quindi era necessario farlo e anzi combattere l’inflazione come del resto è il nostro mandato è la condizione sine qua non per la crescita futura”. Lo ha detto il governatore della Bundesbank e membro del Consiglio direttivo Bce Joachim Nagel in un’intervista a Cnbc a margine della riunione annuale del Fmi e della Banca Mondiale a Marrakech.

E le prossime mosse della Bce? “La bestia dell’inflazione – ha aggiunto Nagel – è ancora presente ma in una certa misura l’abbiamo domata. Stiamo andando nella giusta direzione anche se siamo ancora lontani dal target ma non parliamo più di rialzi dei prezzi in doppia cifra”. “Abbiamo ancora molta strada da fare – ha sottolineato ancora – ma abbiamo già fatto molto. Ora proseguiamo con un approccio basata sui dati e valutato di meeting in meeting”. Alla domanda se sia possibile una pausa dopo 10 rialzi consecutivi, Nagel ha detto che la Bce deve poter utilizzare tutta la flessibilità a sua disposizione e la pausa rientra in una delle opzioni permesse da questa flessibilità.

Mobilità, bonus colonnine da 87,5mln per imprese e professionisti

Mobilità, bonus colonnine da 87,5mln per imprese e professionistiMilano, 11 ott. (askanews) – Imprese e professionisti potranno richiedere un contributo economico per acquistare e installare colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Con due decreti direttoriali, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica fissa le date di avvio della piattaforma, gestita da Invitalia, con la quale si potrà accedere al ‘Bonus Colonnine per imprese e professionisti’: si parte alle 10 del 26 ottobre con la compilazione della domanda; l’invio sarà possibile a partire dal 10 novembre e la chiusura dei termini fissata alle 17 del 30 novembre.

“Con questa importante novità rivolta agli operatori economic vogliamo accompagnare la crescita della mobilità elettrica nel Paese, già fortemente sostenuta dal PNRR”, ha detto il ministro Gilberto Pichetto annunciando la misura nel corso del question time alla Camera dei deputati. Le agevolazioni sono rivolte a imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e a singoli professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica.

Queste possono riguardare l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Il contributo copre, fino al limite massimo del 10% del costo per l’acquisto e messa in opera, anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.

Le risorse disponibili per il bonus colonnine sono 87,5 milioni: 70 serviranno a sostenere le imprese per l’acquisto di infrastrutture di ricarica dal valore complessivo inferiore ai 375.000 euro, mentre 8,75 milioni sono stanziati per un valore superiore alla stessa soglia. I restanti 8,75 milioni sono invece rivolti ai professionisti.

Istat: nel 2022 giù il potere di acquisto delle famiglie. Il tasso di profitto delle imprese sale al 45,1%

Istat: nel 2022 giù il potere di acquisto delle famiglie. Il tasso di profitto delle imprese sale al 45,1%Roma, 11 ott. (askanews) – Nel 2022, il reddito disponibile aumenta del 5,5% ma si riduce il potere d’acquisto delle famiglie (-1,6%). La spesa per consumi finali cresce del 12,6% mentre la propensione al risparmio delle famiglie scende all’8%, dal 13,8% del 2021. Il tasso di investimento raggiunge il 9,0% (dall’8,1% del 2021). Lo ha reso noto l’Istat diffondendo i dati dei Conti nazionali per settore istituzionale.

Nel corso del 2022, dunque, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 5,5% (+4,8% nel 2021), pari ad un incremento di 64,8 miliardi di euro. La consistente crescita dei prezzi ha, tuttavia, determinato una contrazione dell’1,6% del loro potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali (+3,2% nel 2021). La dinamica più sostenuta della spesa per consumi finali delle famiglie (+12,6%, +129 miliardi di euro), rispetto al reddito disponibile ha generato una flessione della quota di reddito destinata al risparmio. La propensione al risparmio delle famiglie è, infatti, passata dal 13,8% del 2021 all’8% del 2022, riportandosi ai livelli del periodo antecedente la crisi.

Nel 2022 il reddito primario delle famiglie è aumentato di 77,8 miliardi di euro (+6,1%), per effetto dell’andamento dei redditi da lavoro dipendente (+52 miliardi di euro, +7%), dei redditi derivanti dall’attività imprenditoriale (+15,6 miliardi di euro, +4,9%), dei redditi imputati per l’utilizzo delle abitazioni di proprietà (+5,8 miliardi di euro, +3,9%) e, in misura più marginale, dei redditi da capitale finanziario (+4,5 miliardi di euro, +8%). Con l’esaurirsi delle misure straordinarie attivate per fronteggiare la crisi pandemica, l’impatto delle operazioni di redistribuzione sul reddito delle famiglie sta progressivamente tornando ai livelli pre-crisi. Nel 2022, il saldo degli interventi redistributivi ha sottratto alle famiglie 100,9 miliardi di euro, 13 miliardi in più rispetto all’anno precedente.

L’Istat, diffondendo i dati dei Conti nazionali per settore istituzionale, ha rilevato che il valore aggiunto delle società non finanziarie, nel 2022, aumenta del 9,1% e il tasso di profitto si attesta al 45,1%, ritornando ai livelli del 2007. La crescita del 16,5% degli investimenti fissi lordi porta il tasso di investimento delle società non finanziarie al 22,9%, il livello più alto dal 2008.

Fmi a Italia: riforme crescita e più ambizione per abbattere debito

Fmi a Italia: riforme crescita e più ambizione per abbattere debitoMarrakech, 11 ott. (askanews) – Riforme pro-crescita e più ambizione nel risanamento dei conti pubblici. E’ la ricetta che il Fondo Monetario Internazionale, per bocca del suo direttore del dipartimento affari Fiscali Vitor Gaspar, suggerisce all’Italia anche alla luce degli ultimi dati che indicano un calo al rallentatore del debito pubblico tricolore.

“Per quanto riguarda il debito pubblico italiano – ha detto Gaspar in una conferenza stampa agli incontri annuali Fmi in corso a Marrakech – nelle nostre previsioni appena pubblicate abbiamo un profilo con il rapporto debito pubblico/Pil che cala molto lentamente e resta ben al di sopra dei livelli di debito precedenti alla pandemia. Siamo dell’avviso che se si vuole portare in basso il livello del debito pubblico in Italia – sottolinea l’alto esponente Fmi – due elementi sono cruciali. Il primo riguarda le riforme strutturali che aumenteranno la crescita potenziale in Italia che a sua volta è estremamente importante per diluire gradualmente nel tempo il debito pubblico. Ma devono anche ulteriori ambizioni in termini di risanamento dei conti pubblici in un’ottica di rafforzamento degli obiettivi delineati dal Governo italiano”.

Nel 2022 giù il potere acquisto delle famiglie, crolla tasso risparmio

Nel 2022 giù il potere acquisto delle famiglie, crolla tasso risparmioRoma, 11 ott. (askanews) – Nel 2022, il reddito disponibile aumenta del 5,5% ma si riduce il potere d’acquisto delle famiglie (-1,6%). La spesa per consumi finali cresce del 12,6% mentre la propensione al risparmio delle famiglie scende all’8%, dal 13,8% del 2021. Il tasso di investimento raggiunge il 9,0% (dall’8,1% del 2021). Lo ha reso noto l’Istat diffondendo i dati dei Conti nazionali per settore istituzionale.

Nel corso del 2022, dunque, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato del 5,5% (+4,8% nel 2021), pari ad un incremento di 64,8 miliardi di euro. La consistente crescita dei prezzi ha, tuttavia, determinato una contrazione dell’1,6% del loro potere d’acquisto, ossia il reddito disponibile espresso in termini reali (+3,2% nel 2021). La dinamica più sostenuta della spesa per consumi finali delle famiglie (+12,6%, +129 miliardi di euro), rispetto al reddito disponibile ha generato una flessione della quota di reddito destinata al risparmio. La propensione al risparmio delle famiglie è, infatti, passata dal 13,8% del 2021 all’8% del 2022, riportandosi ai livelli del periodo antecedente la crisi.

Nel 2022 il reddito primario delle famiglie è aumentato di 77,8 miliardi di euro (+6,1%), per effetto dell’andamento dei redditi da lavoro dipendente (+52 miliardi di euro, +7%), dei redditi derivanti dall’attività imprenditoriale (+15,6 miliardi di euro, +4,9%), dei redditi imputati per l’utilizzo delle abitazioni di proprietà (+5,8 miliardi di euro, +3,9%) e, in misura più marginale, dei redditi da capitale finanziario (+4,5 miliardi di euro, +8%). Con l’esaurirsi delle misure straordinarie attivate per fronteggiare la crisi pandemica, l’impatto delle operazioni di redistribuzione sul reddito delle famiglie sta progressivamente tornando ai livelli pre-crisi. Nel 2022, il saldo degli interventi redistributivi ha sottratto alle famiglie 100,9 miliardi di euro, 13 miliardi in più rispetto all’anno precedente.

Petrolio, Yellen: tetto G7 su prezzi ha tagliato entrate Russia

Petrolio, Yellen: tetto G7 su prezzi ha tagliato entrate RussiaMarrakech, 11 ott. (askanews) – Il tetto fissato a dicembre dal G7 sui prezzi del petrolio russo ha ridotto drasticamente le entrate della Russia negli ultimi dieci mesi che è essenziale continuare a imporre costi severi e attacchi crescenti alla Russia a causa della sua guerra in Ucraina. Lo ha affermato il segretario al Tesoro americano Janet Yellen sottolinendo, a margine degli incontri del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale a Marrakech, in Marocco che la guerra in Ucraina rimane un grave ostacolo per l’economia globale.

Yellen ha anche affermato che le previsioni aggiornate del FMI mostrano che l’economia globale è in una situazione migliore di quanto previsto nelle riunioni annuali dello scorso anno, anche se Tesoro continua a monitorare i rischi al ribasso. Sebbene alcuni paesi stiano sperimentando un rallentamento della crescita, in particolare la Cina e la zona euro, il segretario al Tesoro ha affermato di non vedere segnali di destabilizzazione dell’economia globale attraverso un diffuso effetto di contagio. La Yellen ha poi condannato l’attacco di sabato contro Israele da parte di uomini armati di Hamas nella Striscia di Gaza, l’attacco militante palestinese più mortale nella storia israeliana, ma le sue osservazioni preparate non hanno affrontato il suo potenziale impatto sull’economia globale.

Yellen ha affermato che l’amministrazione Biden continuerà anche a lavorare per mitigare gli effetti della guerra della Russia in Ucraina, anche sulla sicurezza alimentare, lavorando con una coalizione globale per privare la Russia dei fondi di cui ha bisogno per combattere questa guerra. E ha aggiunto che il tetto massimo del prezzo del petrolio russo ha “ridotto in modo significativo le entrate della Russia negli ultimi dieci mesi, promuovendo al tempo stesso la stabilità nei mercati energetici”.

Fmi, Banga (Banca Mondiale): rischi da tassi alti più a lungo

Fmi, Banga (Banca Mondiale): rischi da tassi alti più a lungoMarrakech, 11 ott. (askanews) – Il presidente della Banca Mondiale Ajay Banga, nella sua conferenza stampa inaugurale agli incontri di Marrakech – ha affermato che i tassi di interesse probabilmente rimarranno più alti più a lungo e renderanno più complessi gli investimenti per le aziende di tutto il mondo.

“Penso che i tassi d’interesse resteranno alti più a lungo – ha detto Banga – e possono costituire un evento complicato in molti casi per gli investimenti così come per le persone che nel tempo si sono abituate a tassi alti”. Banga ha aggiunto che le guerre costituiscono una sfida in più per le banche centrali che stanno cercando di trovare un modo per indirizzare le loro economie verso un atterraggio morbido.

Manovra, Giorgetti: taglio cuneo, irpef, natalità e contratti

Manovra, Giorgetti: taglio cuneo, irpef, natalità e contrattiRoma, 10 ott. (askanews) – Proroga al 2024 del taglio del cuneo fiscale, riduzione a tre delle aliquote irpef con l’accorpamento delle prime due, misure di sostegno per le famiglie con figli, risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, a partire da quelli del settore della sanità. Queste le principali linee d’azione per la prossima legge di bilancio, secondo quanto ha spiegato oggi il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione sulla Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza nelle Commissioni bilancio di Senato e Camera. Le misure saranno realizzate in parte a deficit, con lo scostamento annunciato di 15,7 miliardi, in parte con riduzione della spesa.

Il taglio del cuneo fiscale che, ha detto il Ministro “assorbirà le risorse rese disponibili dallo scostamento di bilancio, è doveroso, alla luce dei recenti dati Istat che mostrano un peggioramento delle condizioni economiche di alcune fasce di popolazione, è la principale misura del governo. Sono fiero di aver messo una ipoteca a beneficio dei lavoratori”. Con la manovra sarà avviata la riforma fiscale delineata dalla delega, a partire dalla riduzione da quattro a tre delle aliquote Irpef. Una misura che “determinerà un alleggerimento della pressione fiscale in favore delle famiglie, che potranno beneficiare di un maggior reddito disponibile”. Nell’ambito della riforma “saranno inoltre previste misure che, al fine di affrontare il problema della denatalità, forniscano un sostegno in favore delle famiglie, con redditi medi e bassi, che abbiano più di due figli”.

“La legge di bilancio – ha proseguito Giorgetti – avvierà il percorso di rinnovo dei contratti del pubblico impiego relativo al triennio 2022-2024, che contribuirà a dare fiducia a molte famiglie consentendo loro di recuperare parte del potere di acquisto perso nel corso degli ultimi due anni. Particolare attenzione sarà posta al personale medico-sanitario, nell’ambito delle ulteriori risorse che saranno destinate dalla legge di bilancio al finanziamento della spesa sanitaria”. A quanto ammonterà in totale la manovra? Il Ministro non ha dato indicazioni ma su un fatto è stato chiaro: “dallo scostamento di bilancio deriveranno 15,7 miliardi”, nulla di più. Il resto delle coperture dovrà essere reperito soprattutto da tagli alla spesa. “Questa è una manovra responsabile e seria che implica anche un grande taglio della spesa, che ci sarà. Questo significa – ha precisato Giorgetti – che qualcuno non sarà contento”.

Infine il debito pubblico, la cui sostenibilità “rappresenta la sfida più importante che il Paese è chiamato ad affrontare, in considerazione della particolare attenzione riservata dalle nuove regole di bilancio europee e, soprattutto, per rafforzare la fiducia degli investitori”.

Le Borse europee volano con WS, Milano +2,30%

Le Borse europee volano con WS, Milano +2,30%Milano, 10 ott. (askanews) – La fiducia in un “ammorbidimento” della Fed sui tassi d’interesse Usa, che ieri ha portato Wall Street a cambiare decisamente il mood in positivo nonostante il rabbuiarsi dello scenario geopolitico globale in seguito all’attacco di Hamas ad Israele, oggi ha contagiato anche i mercati azionari del Vecchio Continente, con forti rialzi generalizzati. A Milano, l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,30% a 28.318,22 punti e l’All Share il 2,27% a 30.164,07 punti. Francoforte ha registrato un progresso dell’1,95%, mentre Londra ha guadagnato l’1,81%, Parigi il 2,01%, Madrid il 2,19%.

Nessun titolo in ribasso nel paniere del Ftse Mib, dominato dalle performance di Nexi (+4,82%), Tim (+4,72%), Amplifon (+4,4%), Cnh Industrial (+4,3%). Bene anche sul fronte dei titoli di Stato: lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali è tornato a ridursi, scendendo sotto quota 200 punti base a 196 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,74%.

Yellen: Usa e Fmi sosterranno Marocco in ripresa post-terremoto

Yellen: Usa e Fmi sosterranno Marocco in ripresa post-terremotoMarrakech, 10 ott. (askanews) – Il governo Usa, il Fondo monetario internazionale (Fmi) e la Banca mondiale sosterranno gli sforzi di ricostruzione del Marocco dopo il terremoto. Lo ha dichierato il segretario al Tesoro americano Janet Yellen, giunta oggi a Marrakech, elogiando la resilienza del paese nell’ospitare gli incontri annuali delle istituzioni questa settimana nella città marocchina.

“Siamo pronti ad aiutare in ogni modo utile durante il processo di ricostruzione”, ha detto Yellen ai giornalisti a Marrakech, leggendo un suo commento scritto. “Nel mezzo di tutto ciò che il Marocco ha sofferto – ha sottolineato Yellen – è davvero una testimonianza della resilienza di questa comunità il fatto che possa ospitare un incontro grande quanto gli incontri internazionali del Fmi e della Banca Mondiale che si terranno qui questa settimana.”

Yellen ha visitato la scuola superiore Bin Youssef a Marrakech, che si è affrettata ad accogliere gli studenti sfollati dalle scuole danneggiate nei villaggi colpiti dal terremoto dell’8 settembre.