Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Egitto, Moody’s declassa il rating a Caa1

Egitto, Moody’s declassa il rating a Caa1Roma, 5 ott. (askanews) – Moody’s ha ulteriormente declassato il già basso rating sull’Egitto, da B3 a Caa1, un valore considerato notevolmente rischioso, a riflesso del peggioramento delle prospettive di debito del paese e “del persistere di penuria di valuta estera a fronte di aumenti dei costi di servizio del debito sui prossimi due anni”. Inoltre, con un comunicato l’agenzia rileva le crescenti difficoltà politiche a risanare l’economia senza esacerbare i rischi di conflitti sociali.

Già al valore precedente il rating dell’Egitto si trovava a livelli considerati speculativi. Dopo questa mossa l’agenzia ha però riportato a “stabile” l’Outlook sul rating del paese, concludendo la procedura di revisione che era stata avviata lo scorso 9 maggio. Questo elemento, invece, positivo riflette le capacità dimostrate in passato dal governo di attuare riforme sulle politiche di bilancio e la possibilità di procedere a vendite di attività, conclude Moody’s, così come la prospettiva di continui sostegni da parte di istituzioni come il Fondo monetario internazionale.

Petrolio estende cali, Brent a 84 dollari a livelli di fine agosto

Petrolio estende cali, Brent a 84 dollari a livelli di fine agostoRoma, 5 ott. (askanews) – È proseguita anche oggi la marcata correzione al ribasso dei prezzi del petrolio, che se la scorsa settimana avevano raggiunto i massimi da oltre un anno a questa parte in poche sedute sono ritornati ai valori di fine agosto. In serata il barile di Brent cede oltre il 2 per cento a 84 dollari. Oltre Atlantico il West Texas Intermedie cala del 2,4 per cento 82,18 dollari, dopo che ieri le quotazioni avevano già accusato il calo più marcato da un anno, lasciando sul terreno circa 5 dollari al barile.

Stavolta il persistere di restrizioni all’offerta da parte del cartello allargato degli esportatori, l’Opec plus non sembra riuscire a bilanciare i timori di indebolimento della domanda, collegati anche al rallentamento della crescita economica.

Via libera al Dl asset: extraprofitti, misure contro il caro-voli, taxi (ecco cosa prevede)

Via libera al Dl asset: extraprofitti, misure contro il caro-voli, taxi (ecco cosa prevede)Roma, 5 ott. (askanews) – Il decreto asset, approvato definitivamente dalla Camera, contiene una varietà di norme tra cui la tassa sugli extraprofitti delle banche, le misure contro il caro-voli nei collegamenti con le isole che attribuiscono maggiori poteri all’Antitrust, disposizioni per far fronte alle carenze dei taxi. Confluite nel decreto asset anche le norme che consentono al Ministero dell’Economia di acquisire una partecipazione fino al 20% della società Netco della rete fissa di Tim, in precedenza approvate dal Consiglio dei Ministri con un decreto ad hoc.

La tassa sugli extraprofiti bancari è stata modificata rispetto alla versione originale prevedendo l’esclusione dalla base imponibile del margine di interesse dei titoli di Stato. E’ stata anche prevista la possibilità per gli istituti di credito di scegliere di non versare il contributo per destinare a riserva non distribuibile un importo pari a due volte e mezza la tassa. Una misura, questa, che aiuta le piccole banche a rafforzare il patrimonio. Per quanto riguarda le misure per contrastare l’aumento del costo dei biglietti aerei nei collegamenti con le isole, è saltato il divieto esplicito di applicare prezzi del 200 per cento superiori alla tariffa media del volo, come era nella prima versione. Sarà l’Antitrust (Agcm), a cui sono riconosciuti ampi poteri istruttori e sanzionatori, a vigilare su pratiche anticoncorrenziali. In particolare, di fronte a condotte restrittive della concorrenza o abuso di posizione dominante da parte delle compagnie aeree, attuate con tecniche algoritmiche e con riferimento alle rotte insulari soprattutto nei periodi di picco della domanda o di emergenza nazionale, l’Agcm può avviare accertamenti a tutela del libero mercato e del consumatore, utilizzando come indicatore l’aumento delle tariffe del 200%. Il decreto vieta anche la profilazione degli utenti o la loro discriminazione sulla base del dispositivo adoperato per effettuare la prenotazione.

Per potenziare il servizio dei taxi, carente soprattutto nelle grandi città, il decreto crea condizioni favorevoli per il rilascio di nuove licenze da parte dei Comuni, necessarie soprattutto nelle aree metropolitane e nelle città sedi di aeroporti. In particolare, i Comuni capoluogo di regione, sede di Città metropolitana o di aeroporto, potranno aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle. Inoltre, i Comuni potranno rilasciare licenze aggiuntive a chi è già titolare di licenza taxi o noleggio con conducente (una licenza in più per titolare) nei casi di aumento straordinario della richiesta, legato a grandi eventi o flussi turistici superiori alla media stagionale, come il Giubileo del 2025 a Roma e le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Tali licenze hanno carattere temporaneo o stagionale e possono essere prorogate fino due anni. Le licenze aggiuntive temporanee possono essere utilizzate direttamente dal titolare, e per questo sono semplificate le procedure per il rilascio della doppia guida (sarà sufficiente una comunicazione), oppure i beneficiari, anche a titolo oneroso, possono affidarle a terzi, che siano però in possesso di certificato di abilitazione professionale e iscrizione al ruolo di conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea.

Per le zone alluvionate, il decreto prevede l’aumento delle risorse per la ricostruzione del settore privato (che passano da 120 a 490 milioni di euro), agevolazioni per le bollette le cui utenze fanno riferimento a case o locali danneggiati. Per sollevare i bilanci dei Comuni colpiti è prevista l’assegnazione di 235 milioni di euro, in proporzione alla quantità dei debiti, con la previsione che le Regioni possono anticipare le somme per garantire tempestività di intervento.

Dl asset, Camera approva con 155 voti a favore. E’ legge

Dl asset, Camera approva con 155 voti a favore. E’ leggeRoma, 5 ott. (askanews) – La Camera ha approvato il decreto sulle disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici, cosiddetto decreto asset. I voti a favore sono stati 155, quelli contrari 108. Due deputati si sono astenuti. Ieri l’Aula di Montecitorio aveva votato sì alla fiducia che il governo aveva posto sul decreto. Non essendo intervenute modifiche rispetto al testo già approvato dal Senato, il decreto è così convertito in legge.

Il decreto contiene una varietà di norme tra cui la tassa sugli extraprofitti delle banche, le misure contro il caro voli nei collegamenti con le isole e le disposizioni per favorire il poteziamento del servizio taxi soprattutto nelle grandi città. Confluite nel decreto asset anche le norme che consentono al Ministero dell’Economia di acquisire una partecipazione fino al 20% della società Netco della rete fissa di Tim, in precedenza approvate dal Consiglio dei Ministri con un decreto ad hoc. La tassa sugli extraprofitti delle banche è stata modificata nel corso dell’iter parlamentare prevedendo l’esclusione dalla base imponibile del margine di interesse dei titoli di Stato e la possibilità di destinare a riserva non distribuibile un importo pari a due volte e mezza la tassa.

Per quanto riguarda le misure per contrastare l’aumento del costo dei biglietti aerei nei collegamenti con le isole, soprattutto in periodi di picco della domanda, il decreto attribuisce maggiori poteri istruttori e sanzionatori all’Antitrust. Nel corso dell’esame parlamentare è invece saltato il divieto esplicito di applicare tariffe aeree del 200 per cento superiori alla tariffa media del volo. l’Antitrust può avviare accertamenti a tutela del libero mercato e del consumatore, utilizzando come ‘indicatore’ l’aumento delle tariffe del 200%. Il decreto inoltre vieta anche la profilazione degli utenti o la loro discriminazione sulla base del dispositivo adoperato per effettuare la prenotazione. Per potenziare il servizio taxi, il decreto prevede nei Comuni capoluogo di regione, sede di Città metropolitana o di aeroporto, la possibilità di aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle. I sindaci non avranno necessità di chiedere ulteriori pareri per indire i concorsi, salvo la congruità del prezzo all’Autorità dei trasporti con il principio del silenzio assenso, in un massimo di 15 giorni.

I Comuni potranno anche rilasciare licenze aggiuntive a chi è già titolare di licenza taxi o noleggio con conducente nei casi di aumento straordinario della richiesta, legato a grandi eventi o flussi turistici superiori alla media stagionale, come ad esempio il Giubileo 2025 a Roma, le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Tali licenze hanno carattere temporaneo o stagionale e possono essere prorogate fino due anni. I beneficiare potranno gestirle direttamente oppure affidarle a titolo oneroso a soggetti terzi che siano però in possesso di certificato di abilitazione professionale.

Maire si aggiudica contratto da 8,7 miliardi di dollari da Adnoc

Maire si aggiudica contratto da 8,7 miliardi di dollari da AdnocRoma, 5 ott. (askanews) – Maire annuncia che Tecnimont, parte della business unit Integrated E&C Solutions, ha firmato oggi una Lettera di aggiudicazione con Adnoc per l’impianto di trattamento onshore del progetto Hail e Ghasha. La firma è avvenuta in occasione di Adipec, il più grande summit mondiale sull’energia in corso ad Abu Dhabi. Il progetto Hail and Ghasha ha l’obiettivo di operare ad emissioni zero, grazie anche alle unità di cattura e recupero della CO2 dell’impianto, che ne consentiranno la cattura e lo stoccaggio.

Il valore complessivo del contratto Epc è di circa 8,7 miliardi di dollari e il completamento del progetto è previsto nel corso del 2028. Lo scopo del lavoro comprende due unità di trattamento gas, tre sezioni di recupero zolfo, le relative utility e offsite, nonché le condutture di esportazione. Tecnimont sfrutterà anche le competenze della divisione Sustainable Technology Solutions di Maire per sviluppare soluzioni digitali innovative finalizzate alla riduzione delle emissioni e all’ottimizzazione dei consumi energetici, consentendo una significativa efficienza dell’impianto in termini di opex e capex. Le attività di ingegneria e approvvigionamento saranno eseguite da molteplici gruppi di lavoro dedicati in Europa, India ed Emirati Arabi, sotto il coordinamento centrale della sede milanese di Maire. In particolare, il procurement di Maire negli Emirati Arabi garantirà il massimo coinvolgimento dei fornitori locali, con l’obiettivo di creare un valore significativo per l’economia locale. Maire è attiva negli Emirati Arabi Uniti dalla fine degli anni ’90, avendo eseguito diversi progetti strategici nel Paese per un valore complessivo di circa 17 miliardi di dollari, a partire dal primo impianto di poliolefine completato nel 2001 (Borouge 1).

Inoltre, il gruppo può contare su un track record e un’esperienza internazionale nella realizzazione di grandi impianti di trattamento del gas e di progetti per il recupero dello zolfo. Alessandro Bernini, amministratore delegato del gruppo Maire, ha sottolineato che “oggi ci siamo aggiudicati il più grande contratto della storia del gruppo Maire, un progetto multimiliardario che darà un impulso significativo alla realizzazione del nostro piano strategico decennale. Siamo onorati di aver raggiunto questo grande risultato con un attore globale di primo piano come Adnoc, ad ulteriore conferma della forza del nostro lungo e proficuo rapporto. Questo contratto, un riconoscimento storico dell’ingegneria made in Italy, è la dimostrazione non solo della nostra leadership nel recupero dello zolfo e negli impianti di trattamento del gas ma, più in generale, delle nostre indiscusse capacità di esecuzione e della nostra competenza tecnologica nella progettazione di soluzioni industriali carbon-free”.

Landini dice che “con il governo fino ad ora c’è stato un dialogo finto”

Landini dice che “con il governo fino ad ora c’è stato un dialogo finto”Roma, 5 ott. (askanews) – “Lo abbiamo denunciato da tempo: si tratta, fino ad ora, di un dialogo finto. Non sono state aperte delle trattative: si sono limitati alcune volte ad annunciarci provvedimenti che avrebbero assunto dopo poche ore e non hanno dato risposte alle nostre richieste, alle piattaforme presentate unitariamente da Cgil, Cisl e Uil”, denuncia il segretario della Cgil Maurizio Landini in un’intervista ad Avvenire.

“Sulla sicurezza del lavoro nessun segnale, mentre ci sono in media 80 morti al mese; sulle pensioni nulla; sulla precarietà e la povertà hanno fatto il contrario di quanto chiedevamo con il taglio del Reddito di cittadinanza e una maggiore liberalizzazio- ne dei contratti a termine. Hanno ripristinato il subappalto a cascata anziché limitarlo. Sul fisco invece di promuovere la lotta all’evasione hanno già approvato 10 condoni. In più continuano a convocarci assieme ad altre organizzazioni di dubbia o nessuna rappresentanza per mettere in discussione il ruolo del sindacato confederale”, spiega. E sul salario minimo “deve essere il governo a dichiarare che cosa intende fare confrontandosi con le parti sociali e il Parlamento per discutere di un’eventuale normativa a riguardo – dice Landini – Noi pensiamo che gli obiettivi siano aumentare i salari, rinnovare sempre i contratti, cancellare quelli pirata, con una legge sulla rappresentanza sindacale che dia validità generale ai contratti nazionali stipulati da organizzazioni comparativamente più rappresentative e votati dalle lavoratrici e dai lavoratori. In questo quadro, una norma che fissi una soglia di salario orario minimo sotto la quale non si può scendere è necessaria. Questa è la legislazione di sostegno alla contrattazione collettiva di cui abbiamo bisogno”.

Inflazione, Giorgetti: target 2% della Bce non è realistico

Inflazione, Giorgetti: target 2% della Bce non è realisticoRoma, 4 ott. (askanews) – “Questa regola aurea dell’inflazione al 2%, che è il target della Bce, non so quanto sia oggi realistica”. Lo ha detto il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Skytg24.

Il Ministro ha ribadito che l’inflazione entro la fine dell’anno scenderà e questa previsione è incorporata nella Nadef. “Temo due fattori – ha aggiunto -: uno contingente, l’aumento del prezzo del petrolio; il secondo di dimensione globale, ossia il processo di deglobalizzazione in corso. La globalizzazione aveva tanti difetti ma ha anche introdotto nel mercato occidentale prodotti a basso costo dalla Cina e da altri Paesi. Oggi che i flussi commerciali non sono più quelli di prima, c’è la tendenza ad un innalzamento dei prezzi”.

Giorgetti, rischio rating? Dubito, spiegheremo nostre ragioni

Giorgetti, rischio rating? Dubito, spiegheremo nostre ragioniRoma, 4 ott. (askanews) – Ci sono rischi di declassamento del rating dell’Italia? “Ci sono titoli di giornale, voi come giornalisti giustamente ci credete. Io da politico ho un legittimo dubbio”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Skutg24.

“Ogni sei mesi abbiamo incontri con le agenzie di rating. Come in tutti gli esami universitari ci si prepara, si studia e poi si va all’esame e si spiegano le buone ragioni di un’economia forte, la seconda economia manifatturiera d’Europa, un Paese ricco di creativita che merita di essere liberata. Ma ha un grande debito pubblico e deve essere consapevole di non fare svarioni.

Bonomi: industria italiana è forte, possiamo superare questo momento

Bonomi: industria italiana è forte, possiamo superare questo momentoRoma, 4 ott. (askanews) – Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, è pienamente fiducioso sulla capacità dell’industria italiana di superare un momento definito “complesso”.

“Strutturalmente l’industria italiana e’ forte quindi se noi facciamo i compiti a casa e li facciamo bene io credo che l’Italia puo’ tranquillamente superare questo momento complesso a livello mondiale”, ha dichiarato Bonomi, ospite a «Sky 20 anni» su Sky Tg24. “Io – ha spiegato – non ero così ottimista prima e non sono così pessimista adesso. Io credo che c’è un rallentamento che è dovuto principalmente a fattori esterni, al rallentamento del commercio mondiale e sappiamo quanto è importante per l’economia italiana l’export. Abbiamo una congiunzione inflazione-tassi-spread piuttosto complessa e nonostante ciò è previsto che l’Italia crescerà del +0,8% del Pil”.

“Vengo – ha ricordato il presidente di Confindustria – da una due giorni a Berlino con i miei omologhi francesi e tedeschi. In quei giorni il governo tedesco annunciava una recessione, con la discesa del Pil del -0,8%. Noi facciamo 16 punti (decimali, ndr) più della Germania, per un punto noi di solito avremmo firmato”. (in passato, ndr).

Dl asset, governo ottiene fiducia Camera con 202 voti a favore

Dl asset, governo ottiene fiducia Camera con 202 voti a favoreRoma, 4 ott. (askanews) – Il governo ha ottenuto alla Camera la fiducia posta sul decreto asset, nello stesso testo già approvato dal Senato. I voti a favore sono stati 202, quelli contrari 128 e 4 le astensioni.

L’Aula di Montecitorio prosegue nel pomeriggio i lavori sul decreto con l’esame degli ordini del giorno, mentre il voto finale sul provvedimento è previsto per domani. Il decreto contiene una varietà di norme tra cui la tassa sugli extraprofitti delle banche, le misure contro il caro-voli nei collegamenti con le isole attribuendo maggiori poteri all’Antitrust, le disposizioni per far fronte alle carenze dei taxi. Sono confluite nel decreto asset anche le norme che consentono al Ministero dell’Economia di acquisire una partecipazione fino al 20% della società Netco della rete fissa di Tim, in precedenza approvate dal Consiglio dei Ministri con un decreto ad hoc.