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Giorgetti incontra Ministro Finanze ucraino Marchenko

Giorgetti incontra Ministro Finanze ucraino MarchenkoRoma, 31 ago. (askanews) – Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha incontrato oggi in videocollegamento il Ministro delle Finanze dell’Ucraina, Serhiy Marchenko. E’ quanto informa una nota del Mef.

Nel corso del colloquio sono stati toccati numerosi argomenti, in particolare il futuro dell’Ucraina. Giorgetti ha ricordato, tra le altre cose, il ruolo dell’Italia, primo Paese a contribuire con la cifra più alta (100 milioni di euro) al fondo con la Bei in supporto dell’Ucraina. Il Ministro dell’Economia ha anche sottolineato il ruolo cruciale della Bei per la ricostruzione. L’incontro è stato anche occasione per ribadire la proposta italiana di escludere le spese per l’Ucraina dal computo del debito in vista della riforma del patto di stabilità.

Brandizzo, Landini (Cgil): da domani scioperi nazionali e territoriali

Brandizzo, Landini (Cgil): da domani scioperi nazionali e territorialiRoma, 31 ago. (askanews) – “L’indignazione e il cordoglio non bastano più, è il momento di agire. Questa strage va bloccata immediatamente: domani si fermeranno per quattro ore, per uno sciopero nazionale, i dipendenti della società Rfi, addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle infrastrutture. Altri due scioperi sono previsti per lunedì a Vercelli e in Piemonte”. E’ quanto annuncia in una nota il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in merito all’incidente ferroviario accaduto la notte scorsa nella tratta ferroviaria tra Brandizzo e Chivasso nel quale sono morti cinque operai e tre sono rimasti feriti.

“Tanta è la rabbia – dice – da tempo denunciamo il grave tema, mai risolto, delle procedure di sicurezza relative alle fasi di manutenzione della rete ferroviaria. Troppe tragedie sul lavoro sono determinate dalla volontà di abbassare i sistemi di sicurezza per accelerare i tempi e risparmiare sul lavoro. Negli ultimi anni decine di lavoratori hanno già perso la vita in simili eventi. È il momento di dire basta: basta morti sul lavoro, è necessario e non più rinviabile un atto di responsabilità del Governo e delle istituzioni per cancellare le morti sul lavoro e gli infortuni”. Alle cinque famiglie che “stanno piangendo i loro cari che non torneranno più a casa – aggiunge – va la solidarietà e la vicinanza di tutta la Cgil. Alla magistratura ora il lavoro di accertare la dinamica dell’incidente e di individuare le diverse responsabilità”.

Brandizzo, Landini: da domani scioperi nazionali e territoriali

Brandizzo, Landini: da domani scioperi nazionali e territorialiRoma, 31 ago. (askanews) – “L’indignazione e il cordoglio non bastano più, è il momento di agire. Questa strage va bloccata immediatamente: domani si fermeranno per quattro ore, per uno sciopero nazionale, i dipendenti della società Rfi, addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle infrastrutture. Altri due scioperi sono previsti per lunedì a Vercelli e in Piemonte”. E’ quanto annuncia in una nota il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in merito all’incidente ferroviario accaduto la notte scorsa nella tratta ferroviaria tra Brandizzo e Chivasso nel quale sono morti cinque operai e tre sono rimasti feriti.

“Tanta è la rabbia – dice – da tempo denunciamo il grave tema, mai risolto, delle procedure di sicurezza relative alle fasi di manutenzione della rete ferroviaria. Troppe tragedie sul lavoro sono determinate dalla volontà di abbassare i sistemi di sicurezza per accelerare i tempi e risparmiare sul lavoro. Negli ultimi anni decine di lavoratori hanno già perso la vita in simili eventi. È il momento di dire basta: basta morti sul lavoro, è necessario e non più rinviabile un atto di responsabilità del Governo e delle istituzioni per cancellare le morti sul lavoro e gli infortuni”. Alle cinque famiglie che “stanno piangendo i loro cari che non torneranno più a casa – aggiunge – va la solidarietà e la vicinanza di tutta la Cgil. Alla magistratura ora il lavoro di accertare la dinamica dell’incidente e di individuare le diverse responsabilità”.

Inflazione, Istat: ad agosto cala al 5,5%, carrello spesa al 9,6%

Inflazione, Istat: ad agosto cala al 5,5%, carrello spesa al 9,6%Roma, 31 ago. (askanews) – Continua a calare l’inflazione in Italia. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di agosto 2023, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e del 5,5% su base annua, in calo dal +5,9% del mese precedente.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano un ulteriore rallentamento in termini tendenziali (da +10,2% a +9,6%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto subiscono un’accelerazione (da +5,5% a +7%). L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,2% per la componente di fondo.

Prosegue, dunque, ad agosto “la fase di rallentamento dell’inflazione (scesa a +5,5%) e della sua componente di fondo (+4,8%). La decelerazione su base annua dei prezzi al consumo, ancora fortemente influenzata dalla dinamica dei Beni energetici, riflette – è il commento dell’Istat – anche l’evoluzione favorevole dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita in ragione d’anno rimane, tuttavia, su valori relativamente alti (+9,8%). Resta, infine, elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del ‘carrello della spesa’, che ad agosto si attesta a +9,6%”.

Lavoro, Istat: a luglio -73mila occupati, primo calo dopo 7 mesi

Lavoro, Istat: a luglio -73mila occupati, primo calo dopo 7 mesiRoma, 31 ago. (askanews) – A luglio, dopo sette mesi di crescita, l’occupazione diminuisce di 73 mila unità rispetto al mese precedente. Il calo dell’occupazione (-0,3%), osservato per uomini e donne, dipendenti e autonomi, coinvolge solamente i 25-49enni. Secondo i dati preliminari diffusi dall’Istat, il tasso di occupazione scende al 61,3% (-0,2 punti).

Il numero degli occupati scende a 23milioni 513mila, pur rimanendo superiore di 362mila a quello di luglio 2022, per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine.

Istat: a luglio disoccupazione sale al 7,6%, per giovani cala al 22,1%

Istat: a luglio disoccupazione sale al 7,6%, per giovani cala al 22,1%Roma, 31 ago. (askanews) – Disoccupazione in aumento nel mese di luglio. Secondo le stime provvisorie diffuse dall’Istat il tasso di disoccupazione sale al 7,6% (+0,2 punti), quello giovanile scende al 22,1% (-0,2 punti).

La crescita del numero di persone in cerca di lavoro (+1,9%, pari a +37mila unità) coinvolge sia uomini sia donne e si limita alle classi d’età centrali. Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni sale (+0,1%, pari a +14mila unità) tra gli uomini e tra chi ha meno di 35 anni d’età. Il tasso di inattività è stabile al 33,5%.

Rispetto a luglio 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,8%, pari a -76mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,9%, pari a -371mila).

Bce, Schnabel: l’inflazione di fondo rimane ostinatamente elevata

Bce, Schnabel: l’inflazione di fondo rimane ostinatamente elevataMilano, 31 ago. (askanews) – “L’inflazione complessiva è scesa, soprattutto grazie all’esaurimento dei precedenti shock sul lato dell’offerta. Tuttavia, le pressioni di fondo sui prezzi rimangono ostinatamente elevate, con i fattori interni che sono ora i principali motori dell’inflazione nell’area dell’euro. Pertanto, una politica monetaria sufficientemente restrittiva è fondamentale per riportare tempestivamente l’inflazione al nostro obiettivo del 2%”. Lo ha detto Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Bce, a una conferenza organizzata dalla Banca centrale europea e dalla Federal Reserve.

“Dopo oltre un anno di significativa stretta monetaria, le prospettive per l’area dell’euro rimangono molto incerte – ha sottolineato -. L’attività si è visibilmente moderata e gli indicatori prospettici segnalano una certa debolezza. Tuttavia, permangono importanti sacche di resistenza, soprattutto nel mercato del lavoro”. “Con l’approccio dipendente dai dati, non possiamo prevedere dove sarà il picco dei tassi, né per quanto tempo i tassi dovranno essere mantenuti a livelli restrittivi”, ha spiegato. “Inoltre, non possiamo impegnarci in azioni future, il che significa che non possiamo scambiare la necessità di un ulteriore inasprimento della politica monetaria oggi con la promessa di mantenere i tassi a un certo livello più a lungo”.

Ubs: utile a 29 mld con Credit Suisse che sarà completamente integrata

Ubs: utile a 29 mld con Credit Suisse che sarà completamente integrataMilano, 31 ago. (askanews) – Il business domestico del Credit Suisse sarà completamente integrato in Ubs. Lo annuncia il colosso elvetico nella trimestrale, che ha così deciso di integrare le attività nazionali del Credit Suisse, il cui marchio quindi sparirà. La chiusura della fusione dell’entità giuridica è prevista per il 2024. “La piena integrazione è il risultato migliore per Ubs, per i nostri stakeholder e per l’economia svizzera”, spiega.

Il gruppo Ubs ha chiuso il secondo trimestre 2023 con un utile netto di 29 miliardi di dollari, quasi interamente attribuibile alla plusvalenza contabile registrata sull’acquisizione. Credit Suisse ha riportato una perdita ante imposte di 8,9 miliardi di franchi svizzeri. “A due mesi e mezzo dalla chiusura dell’acquisizione di Credit Suisse, non stiamo perdendo tempo nel fornire valore a tutti i nostri stakeholder da una delle più grandi e complesse fusioni bancarie della storia”, ha commentato il Ceo di Ubs Ermotti. “Stiamo riconquistando la fiducia dei clienti, riducendo i costi e intraprendendo le azioni necessarie per creare economie di scala che ci permetteranno di concentrare meglio le nostre risorse e di indirizzare gli investimenti per la crescita futura. Questa combinazione rafforzerà il nostro status globale di prim’ordine, di cui la Svizzera, il nostro mercato di origine, può essere orgogliosa. Siamo orgogliosi di questo compito e della esponsabilità che ci è stata affidata”.

Manovra, riunione di Giorgetti con i tecnici. Focus su defict e debito

Manovra, riunione di Giorgetti con i tecnici. Focus su defict e debitoRoma, 30 ago. (askanews) – Riunione oggi al Ministero dell’economia del Ministro Giancarlo Giorgetti con i suoi collaboratori e i dirigenti generali per riprendere i ragionamenti sulla prossima legge di bilancio. Focus, a quanto si apprende, sull’andamento del deficit e del fabbisogno e sulla gestione del debito, elementi essenziali per valutare gli spazi di bilancio utilizzabili per gli interventi per famiglie e imprese che il governo intende introdurre nella manovra.

La situazione è giudicata ancora “molto fluida” come sempre si presenta in questo periodo, considerando che la scadenza per presentare la Nota di Aggiormento al Def è il 27 settembre e quella per inviare la manovra (esattamente il Documento Programmatico di bilancio) a Bruxelles è il 15 ottobre. Difficile ipotizzare, allo stato, quante risorse il governo avrà a disposizione per le annunciate misure, che vanno dalla proroga del taglio del cuneo fiscale, agli interventi a favore della sanità e per sostenere le famiglie con figli, all’aumento delle pensioni minime, all’avvio dell’attuazione della riforma fiscale con gli sgravi sulle tredicesime. Interventi che saranno graduati in base alle disponibilità finanziarie.

Il governo ha di fronte un percorso stretto tra la situazione dei conti pubblici, le regole europee sul Patto di stabilità che saranno in vigore nel 2024 dopo la sospensione per la pandemia e che sono ancora un’incognita, le pressioni politiche in vista delle elezioni europee. Il Ministro Giorgetti sarebbe intenzionato a confermare il rapporto deficit/pil per il 2024 al 3,7%, potendo anche beneficiare di uno spazio derivante dalla diversa contabilizzazione dei crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi. Eurostat, come è noto, ha stabilito che essi vanno imputati all’anno in cui si formano e non negli anni in cui vengono spalmati e questo ha appesantito il deficit 2021 e 2022 ma ha alleggerito contabilmente gli anni successivi. Tuttavia i margini disponibili sarebbero in parte già ridotti.

Quello che più preoccupa è l’andamento della ‘cassa’, del fabbisogno, che viene tenuto sotto osservazione dai mercati e da cui dipendende l’emissione di debito pubblico. I dati non sarebbero positivi. Gli ultimi pubblicati sul sito del Mef parlano di un fabbisogno nel periodo gennaio-giugno 2023 di quasi 95 miliardi di euro, contro 42,7 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Il primo settembre si conoscerà il dato relativo al mese di agosto e quello dei sette mesi dell’anno. Sul fronte delle regole europee per il Patto di stabilità, dal Mef filtra scetticismo sulla possibilità di arrivare ad un accordo entro la fine dell’anno. L’Italia continua a sostenere la sua posizione di scorporare, totalmente o comunque in misura sostanziale, dal calcolo del disavanzo le spese per investimenti in digitale e green che però la Commissione europea non giudica favorevolmente. Senza un accordo, dal 2024 tornerà in vigore il vecchio Patto di stabilità con le regole rigide per il rientro di deficit e del debito.

Cnn, Sarà Mark Thompson il nuovo CEO e presidente del network

Cnn, Sarà Mark Thompson il nuovo CEO e presidente del networkNew York, 30 ago. (askanews) – La Warner Bros. Discovery ha annunciato mercoledì che l’ex Ceo del New York Times e ex direttore generale della BBC, Mark Thompson, guiderà la CNN come nuovo presidente e amministratore delegato mondiale della rete di notizie .

La nomina pone fine a un periodo di incertezza e porta una nuova leadership in un momento critico per il canale che ha visto succedersi negli ultimi mesi ben 4 amministratori. Thompson inizierà il 9 ottobre e riferirà direttamente a David Zaslav, CEO di Warner Bros. Discovery, che presentandolo ai dipendenti ha detto che “non c’è dirigente più esperto, rispettato o capace nel mondo dell’informazione”.