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Sciopero, la ministra del lavoro Calderone: non preclude il dialogo, c’è volontà di ascolto

Sciopero, la ministra del lavoro Calderone: non preclude il dialogo, c’è volontà di ascoltoGenova, 17 nov. (askanews) – “Credo che sia legittimo che i sindacati esprimano le loro preoccupazioni anche attraverso uno sciopero perché è un diritto che è affermato dal nostro ordinamento. Questo non preclude il dialogo. Da parte del governo in questi mesi c’è stata una volontà di ascolto che dovrà caratterizzare anche i mesi e gli anni futuri”. Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, parlando dello sciopero di oggi a margine del Festival Orientamenti di Genova. “Chiunque – ha aggiunto – può pensare di essere in grado di scrivere meglio la manovra di bilancio, ma voglio sottolineare che in una manovra complicata dal fatto che è necessario mantenere uno stretto equilibrio dei conti, comunque la maggior parte delle risorse sono andate sul lavoro”.

La mobilitazione di Uil e Cgil, chi si ferma. Landini: il governo sta portando a sbattere il Paese

La mobilitazione di Uil e Cgil, chi si ferma. Landini: il governo sta portando a sbattere il PaeseRoma, 17 nov. (askanews) – “Siamo qui perché rappresentiamo la maggioranza del Paese, quelli che pagano le tasse, quelli che con il lavoro tengono in piedi questo Paese o l’hanno tenuto in piedi perché sono pensionati. La maggioranza che lavora, paga le tasse, tiene in piedi il Paese e che non viene ascoltata dal Governo, che in questo modo sta portando a sbattere Paese”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini in piazza del Popolo.

E’ il giorno dello sciopero e le manifestazioni di Cgil e Uil contro la manovra economica del governo Meloni. In programma otto ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle regioni del Centro. A fermarsi, sempre per otto ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale, anche le categorie del pubblico impiego, della conoscenza e gli addetti di Poste Italiane. I settori dei trasporti, escluso quello aereo, e il personale operativo del Corpo dei vigili del fuoco, scioperano dalle ore 9 alle ore 13. Quella di oggi è la prima tappa della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil: cinque giornate con scioperi e manifestazioni in 58 piazze, con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale, che coinvolgeranno le regioni del Nord il 24 novembre e quelle del Sud il primo dicembre. Sicilia e Sardegna si fermeranno rispettivamente il 20 e il 27 novembre.

Sono i lavoratori di Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise i primi a incrociare le braccia insieme a quelli dei trasporti, del pubblico impiego e della conoscenza, che si astengono dal lavoro in tutta Italia. Manifestazioni in programma a Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso e Roma. Nella capitale, l’appuntamento centrale è l’intervento dal palco di Piazza del Popolo dei segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, di sei lavoratrici e lavoratori e di due studenti.

La mobilitazione è stata promossa dalle due Confederazioni “per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. A sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile ma necessaria e urgente. Adesso basta!”.

Sciopero, Bombardieri: la piazza è la risposta democratica a chi fa il bullo istituzionale

Sciopero, Bombardieri: la piazza è la risposta democratica a chi fa il bullo istituzionaleRoma, 17 nov. (askanews) – La piazza di Cgil e Uil è “una risposta democratica di persone che soffrono, che hanno pagato oggi per stare qui. Una risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale”. Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, arrivando in piazza del Popolo.

Piazza del Popolo, si riempie di manifestanti nel giorno dello sciopero generale contro la manovra indetto da Cgil e Uil. “Meloni, il popolo ha fame. Dategli una manovra sbagliata”, “Altre cose devono scendere: le bollette, il caro vita, gli over 60 dai ponteggi”, sono alcuni degli slogan sugli striscioni in una piazza piena di palloncini rossi e blu, i colori dei due sindacati. Da Piazza Barberini sono arrivati anche gli studenti. Sul palco la scritta “Adesso basta!”, dei leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.

Sciopero, Bombardieri a Salvini: abbia rispetto per i lavoratori

Sciopero, Bombardieri a Salvini: abbia rispetto per i lavoratoriRoma, 17 nov. (askanews) – “Bisogna avere rispetto dei lavoratori. Non è mai successo nella storia della Repubblica che chi fa sciopero venga insultato. Bisogna avere rispetto di queste persone. Non delle Cgil o della Uil”. Il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, non fa retromarcia sulle parole utilizzate contro il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini (squadrismo istituzionale, ndr).

“Le persone oggi hanno pagato per stare in piazza – ha detto – stiamo studiando con i legali la possibilità di impugnare quel documento, che dice che oggi creiamo problemi al turismo”.

Sciopero, Cgil e Uil in piazza a Roma: “Adesso basta”, “Popolo ha fame”

Sciopero, Cgil e Uil in piazza a Roma: “Adesso basta”, “Popolo ha fame”Roma, 17 nov. (askanews) – Piazza del Popolo, a Roma, si sta riempiendo di manifestanti nel giorno dello sciopero generale contro la manovra indetto da Cgil e Uil. “Meloni, il popolo ha fame. Dategli una manovra sbagliata”, “Altre cose devono scendere: le bollette, il caro vita, gli over 60 dai ponteggi”, sono alcuni degli slogan sugli striscioni in una piazza piena di palloncini rossi e blu, i colori dei due sindacati.

L’affluenza è continua e, da Piazza Barberini, stanno giungendo anche gli studenti. A metà mattinata è previsto l’intervento dal palco, dove campeggia la scritta “Adesso basta!”, dei leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. In programma otto ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle regioni del Centro. A fermarsi, sempre per otto ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale, anche le categorie del pubblico impiego, della conoscenza e gli addetti di Poste Italiane. I settori dei trasporti, escluso quello aereo, e il personale operativo del Corpo dei Vigili del Fuoco, scioperano dalle ore 9 alle ore 13, dopo la precettazione arrivata dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

Quella di oggi è la prima tappa della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil: cinque giornate con scioperi e manifestazioni in 58 piazze, con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale, che coinvolgeranno le regioni del Nord il 24 novembre e quelle del Sud il primo dicembre. Sicilia e Sardegna si fermeranno rispettivamente il 20 e il 27 novembre. Sono i lavoratori di Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise i primi a incrociare le braccia insieme a quelli dei trasporti, del pubblico impiego e della conoscenza, che si astengono dal lavoro in tutta Italia. Manifestazioni in programma a Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso e Roma.

Manovra, Cgil-Uil: domani al via sciopero e manifestazioni

Manovra, Cgil-Uil: domani al via sciopero e manifestazioniRoma, 16 nov. (askanews) – Domani, 17 novembre, otto ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro. A scioperare, sempre per otto ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale, anche le categorie del pubblico impiego, della conoscenza e gli addetti di Poste Italiane. I settori dei trasporti, escluso quello aereo, e il personale operativo del Corpo dei Vigili del Fuoco, sciopereranno dalle ore 9 alle ore 13.

Sarà la prima tappa della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil: cinque giornate con scioperi e manifestazioni in 58 piazze, con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale, che coinvolgeranno le Regioni del Nord il 24 novembre e quelle del Sud il primo dicembre. Sicilia e Sardegna si fermeranno rispettivamente il 20 e il 27 novembre. Saranno le lavoratrici e i lavoratori di Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise i primi a incrociare le braccia domani insieme alle lavoratrici e ai lavoratori dei trasporti, del pubblico impiego e della conoscenza, che si asterranno dal lavoro in tutta Italia. Manifestazioni in programma a Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso e Roma.

Nella Capitale, interverranno dal palco di Piazza del Popolo i segretari generali di Cgil e Uil Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri, sei lavoratrici e lavoratori e due studenti. L’appuntamento è per le ore 9.30 e si potrà seguire in diretta sui siti istituzionali, sulle pagine social e sulle piattaforme di Cgil e Uil. La mobilitazione è stata promossa dalle due Confederazioni “per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani. A sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile ma necessaria e urgente. Adesso basta!”.

Salvini: la mia scelta di precettare è condivisa dall’intero governo

Salvini: la mia scelta di precettare è condivisa dall’intero governoRoma, 16 nov. (askanews) – La posizione del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, sullo sciopero proclamato da Cgil, e Uil per domani che è stato precettato “è condivisa” dall’intero governo”. Lo assicura lo stesso ministro intervistato su Rtl 102.5.

“Non è che un ministro si alzi la mattina e decida cosa fare senza informarne gli altri. Quindi la linea è condivisa non solo non solo dal governo e ma anche dalla stragrande maggioranza dei lavoratori italiani”, ha detto Salvini. Quello della Cgil nei confronti del governo è un “approccio pregiudiziale”. “La stragrande maggioranza dei sindacati fa delle critiche al governo come è giusto, fa delle proposte migliorative, come è giusto, ma non sciopera un giorno sì e uno no. Penso alla Cisl alla Ugl, a iniziative a favore dei lavoratori da includere nelle gestione delle aziende che la Lega ha proposto e porta avanti. La stragrande maggioranza dei sindacati dei lavoratori ha un approccio critico quando serve ma non pregiudiziale. Io dalla Cgil in questo anno al governo ho avuto solo no, no al Ponte, no alle riforme, no all’Alta velocità, no alla Tav. Non è che puoi dire sempre no a tutto”.

Calderone: nessuna lesione del diritto di sciopero, occore rispettare anche i cittadini

Calderone: nessuna lesione del diritto di sciopero, occore rispettare anche i cittadiniRoma, 16 nov. (askanews) – Nessuna lesione da parte del governo del diritto allo sciopero dopo la precettazione da parte del ministro dei Trasporti Matteo Salvini per domani. Per il ministro del Lavoro, Marina Calderone, in una intervista rilasciata alla Stampa, “il diritto allo sciopero va tutelato e guardato con senso di responsabilita. Ma non strumentalizzato, nel rispetto anche di quei cittadini e lavoratori a cui vanno garantiti i servizi essenziali. Proprio per questo motivo esistono delle regole e una commissione di garanzia”.

In merito alle norme in metaria di pensioni contenute in Manovra e su cui il governo pensa di intervenire con delle modifiche, il ministro spiega: “Ci sono varie ipotesi di lavoro che vanno dall’applicazione delle nuove aliquote di rendimento solo per chi, tra le categorie di dipendenti del settore pubblico, sceglie di andare in pensione anticipatamente conservando l’assetto attuale per le pensioni di vecchiaia al differiento dell’entrata in vigore della norma”.

Landini: Meloni ritiri la precettazione, è un attacco alla democrazia

Landini: Meloni ritiri la precettazione, è un attacco alla democraziaRoma, 16 nov. (askanews) – “La precettazione, se non rispettata, espone non solo i sindacati ma anche i lavoratori dei trasporti a sanzioni economiche e penali. E non possiamo permettercelo. Il grave atto di Salvini è un attacco al diritto di sciopero che non ha precedenti nell’Italia democratica. Abbiamo un motivo in più per confermare lo sciopero generale di 4 ore nel settore dei trasporti e di 8 ore negli altri settori. Con un percorso di mobilitazione che coinvolge tutto il Paese da domani al primo dicembre. Il modo migliore di difendere i diritti è praticarli. Lo dimostreranno le piazze piene”. E’ quanto ha detto in un’intervista a Repubblica, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che domani mattina sarà in piazza del Popolo con il leader Uil Pierpaolo Bombardieri, per la prima giornata di sciopero proclamato contro la manovra.

“Vedo il tentativo reiterato di questo governo di delegittimare i sindacati, rifiutando il confronto”, ha sottolineato Landini. “Noi scioperiamo anche per le promesse fatte da Salvini e mai realizzate: dalle pensioni all’aumento dei salari. Anziché vivere su Marte, vada a fare la spesa e a sentire la sfiducia e la delusione di chi l’ha votato”. Intanto, la premier Meloni ha detto che non toccherà il diritto allo sciopero. “Se la premier pensa davvero di non mettere in discussione il diritto allo sciopero, allora faccia ritirare l’atto di precettazione”, ha insistito Landini. “Altrimenti quello che si configura è un attacco alla Costituzione, già in opera con il progetto dell’autonomia differenziata e del premierato che ridimensiona il ruolo del Parlamento e del presidente della Repubblica. Nei fatti, un anno di governo ha aumentano le divisioni nel Paese e le diseguaglianze sociali”.

Il segretario della Cisl sostiene che gli scioperi regionali sono una scelta sbagliata

Il segretario della Cisl sostiene che gli scioperi regionali sono una scelta sbagliataRoma, 16 nov. (askanews) – La Cisl guidata da Luigi Sbarra domani non sciopera con Cgil e Uil. Ma il 25 novembre sarà in piazza contro la manovra economica. “Avevamo proposto agli amici di Cgil e Uil un percorso comune di mobilitazione con una grande manifestazione di sabato. Hanno scelto la strada degli scioperi regionali, per noi sbagliata e controproducente in questa fase. Saremo in piazza in autonomia il 25 a Roma. Bisogna pensare a come migliorare la manovra economica e rilanceremo il tema di un patto sociale che dia risposte concertate alla politica di sviluppo”, afferma Sbarra in un’intervista al Corriere della Sera.

“Riteniamo sia sbagliato caricare di ulteriori sacrifici i lavoratori con l’astensione di una giornata lavorativa in questa fase già difficile, causando tra l’altro disagi ai cittadini. Bisogna poi evitare di riversare nelle aziende tensioni e conflitti che nulla hanno a che vedere con il mondo delle imprese, che invece andrebbero coinvolte in un complessivo fronte riformista sociale. Sulla manovra i nostri interlocutori sono governo e Parlamento: a loro ci rivolgiamo con la nostra giornata di mobilitazione nazionale”, commenta Sbarra.