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Cina,colosso immobiliare Evergrande presenta istanza fallimento in Usa

Cina,colosso immobiliare Evergrande presenta istanza fallimento in UsaRoma, 18 ago. (askanews) – Il gruppo cinese Evergrande ha presentato istanza di fallimento a New York, riferisce Cnn.

Evergrande era la più grande immobiliare cinese per vendite, ma travolta dai debiti, è fallita nel 2021, scatenando la peggiore crisi del mercato immobiliare cinese mai registrata. Nel marzo di quest’anno, Evergrande ha presentato un piano di ristrutturazione multimiliardario per ripagare i suoi creditori internazionali. La società aveva più di 270 miliardi di dollari di passività totali. Evergrande ha presentato istanza Usa di protezione dai creditori sulla base del Chapter 15, inteso ad aiutare le aziende a gestire i casi di insolvenza che coinvolgono più di un paese.

Coca-Cola Hbc Italia al meeting di Rimini 2023

Coca-Cola Hbc Italia al meeting di Rimini 2023Roma, 18 ago. (askanews) – Coca-Cola HBC Italia, il principale imbottigliatore di prodotti a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale, torna al Meeting di Rimini, in programma dal 20 al 25 agosto, con uno spazio interamente dedicato alla sostenibilità. Presso il padiglione A1 della fiera di Rimini tutti i visitatori potranno toccare con mano l’impegno dell’azienda nel favorire un progresso sostenibile e inclusivo e partecipare a “Missione Coca-Cola”, un’avvincente sfida a quiz sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare e un’occasione per approfondire queste tematiche e rispondere ai dubbi più comuni.

Lo rende noto l’azienda specificando che per i partecipanti più attivi, in premio gadget brandizzati, buoni sconto e gustose sorprese a base di miele, frutto del progetto speciale lanciato in occasione dell’ultima edizione del Rapporto di Sostenibilità dell’azienda “La Scelta di Guardare Lontano” e che ha visto le api protagoniste. Coca-Cola HBC Italia ha infatti adottato un alveare per ciascuna delle regioni in cui sono presenti i suoi sei stabilimenti produttivi e la sede centrale, per proteggere 1,8 milioni di api, che contribuiranno a salvaguardare la biodiversità del territorio e consentiranno la riproduzione degli organismi vegetali, come ad esempio lo zucchero e gli agrumi necessari per molte delle bevande Coca-Cola. All’interno dello spazio sarà presente anche un eco-compattatore Coripet dove i visitatori potranno contribuire attivamente alla raccolta di bottiglie in PET e scoprire le proprietà di questo prezioso materiale. “Siamo felici di tornare in presenza al Meeting di Rimini 2023 con uno stand che permette ai visitatori di potersi immergere nel nostro 19° Rapporto di Sostenibilità”. Dichiara Giangiacomo Pierini, Direttore Corporate Affairs e Sostenibilità di Coca-Cola HBC Italia “Quello della sostenibilità è un tema sempre più importante per l’opinione pubblica e con la nostra partecipazione vogliamo aiutare tutti i visitatori a chiarire i dubbi e le domande più comuni, permettendo loro anche di supportarci attivamente nel nostro obiettivo di incrementare quanto più possibile la raccolta e il riciclo degli imballaggi per bevande in PET.”

Negli ultimi 10 anni in Italia l’azienda – informa una nota – ha investito circa mezzo miliardo in progetti e iniziative volte a promuovere un processo di innovazione sempre attento alla sostenibilità e all’economia circolare. Proprio in questo senso si è inserita anche la riapertura della fabbrica CCH CircularPET di Gaglianico (Biella), divenuta un innovativo impianto capace di trasformare fino a 30.000 tonnellate di PET all’anno in preforme in 100% plastica riciclata (rPET) destinate all’imbottigliamento del portafoglio bevande Coca-Cola nel Paese.

La sfida della sostenibilità di Coca Cola Hbc Italia al Meeting di Rimini

La sfida della sostenibilità di Coca Cola Hbc Italia al Meeting di RiminiMilano, 18 ago. (askanews) – Coca-Cola Hbc Italia, il principale imbottigliatore di prodotti a marchio The Coca-Cola company nel nostro Paese, torna al Meeting di Rimini, in programma dal 20 al 25 agosto, con uno spazio dedicato alla sostenibilità. Presso il padiglione A1 della fiera di Rimini i visitatori potranno conoscere l’impegno dell’azienda e partecipare a “Missione Coca-Cola”, una sfida a quiz sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare, e approfondire queste tematiche e rispondere ai dubbi più comuni.

Per i partecipanti più attivi, in premio gadget brandizzati, buoni sconto e sorprese a base di miele, frutto del progetto speciale lanciato in occasione dell’ultima edizione del Rapporto di Sostenibilità dell’azienda “La scelta di guardare lontano”, che ha visto le api protagoniste. Coca-Cola HBC Italia ha infatti adottato un alveare per ciascuna delle regioni in cui sono presenti i suoi sei stabilimenti produttivi e la sede centrale, per proteggere 1,8 milioni di api, che contribuiranno a salvaguardare la biodiversità del territorio e consentiranno la riproduzione degli organismi vegetali, come ad esempio lo zucchero e gli agrumi necessari per molte delle bevande Coca-Cola. All’interno dello spazio sarà presente anche un eco-compattatore Coripet dove i visitatori potranno contribuire attivamente alla raccolta di bottiglie in PET e scoprire le proprietà di questo materiale.

“Quello della sostenibilità è un tema sempre più importante per l’opinione pubblica – dichiara Giangiacomo Pierini, direttore corporate affairs e sostenibilità di Coca-Cola HBC Italia – e con la nostra partecipazione vogliamo aiutare i visitatori a chiarire i dubbi e le domande più comuni, permettendo loro anche di supportarci attivamente nel nostro obiettivo di incrementare quanto più possibile la raccolta e il riciclo degli imballaggi per bevande in Pet”. Un’iniziativa, quella di “Missione Coca-Cola”, che punta a coinvolgere in maniera ludica il pubblico, sensibilizzandolo sulle pratiche quotidiane capaci di fare la differenza per la tutela del Pianeta. Coca-Cola HBC Italia negli ultimi 10 anni ha investito circa mezzo miliardo in progetti e iniziative volte a promuovere un processo di innovazione sempre attento alla sostenibilità e all’economia circolare. Proprio in questo senso si è inserita anche la riapertura della fabbrica CCH CircularPET di Gaglianico (Biella), divenuta un innovativo impianto capace di trasformare fino a 30.000 tonnellate di Pet all’anno in preforme in 100% plastica riciclata (rPet) destinate all’imbottigliamento del portafoglio bevande Coca-Cola nel Paese.

Carburanti, Urso: taglio accise costerebbe 12 miliardi. Più del Rdc

Carburanti, Urso: taglio accise costerebbe 12 miliardi. Più del RdcRoma, 18 ago. (askanews) – Per riproporre lo sconto sulle accise dei carburanti fatto dal governo Draghi “dovremmo trovare in altro modo, con altre tasse, 12 mld euro l’anno che sono ben più di quanto è costato il reddito di cittadinanza”. Lo ha detto il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervistato ad Agiorà su Rai 3.

In Italia, ha detto, “la tassazione più alta si è realizzata a causa di una serie di interventi dei precedenti governi in anni in cui ha governato la sinistra italiana. Il governo Draghi, a fronte di un’emergenza quando prezzo è arrivato a 2,20 euro (oggi la media è 1,945 ben sotto quella soglia grazie ai nostri interventi, misure efficacissime sulla trasparenza) in quel momento decise un taglio parziale delle accise che è costato agli italiani 1 miliardo al mese”. “Se noi riproponessimo quella misura – ha proseguito – dovremmo trovare in altro modo, con altre tasse, 12 mld euro l’anno che sono ben più di quanto è costato il reddito di cittadinanza mentre noi, avendo una visione sociale e industriale ben chiara, abbiamo preferito usare quelle risorse per tagliare per due volte il cuneo fiscale, siamo andati in soccorso delle famiglie, di chi ha i salari più bassi e in quella direzione andremo”.

Corsera:Bce,in arrivo lettera a governo su tassa extraprofitti banche

Corsera:Bce,in arrivo lettera a governo su tassa extraprofitti bancheMilano, 18 ago. (askanews) – Sarebbe in arrivo una lettera da parte della Bce a Palazzo Chigi e al ministero dell’Economia con un parere della istituzione di Francoforte sulla tassa sugli extraprofitti delle banche. Ad anticipare la notizia è il Corriere della Sera che parla di una “questione di giorni, un paio di settimane al massimo”.

Secondo il quotidiano di via Solferino “sarà una netta censura sia sul merito del provvedimento, che Francoforte ritiene potenzialmente dannoso per l’economia e il credito, che sul metodo seguito dal governo”. A proposito di quest’ultimo aspetto si fa notare che la decisione del governo non sia stata comunicata nè alla Banca d’Italia nè preventivamente a Francoforte, mentre il Trattato Ue prevederebbe che la Bce sia “consultata dalle autorità nazionali su ogni progetto di legge nei campi di competenza”.

Coldiretti: il conto dei danni provocati all’agricoltura dal maltempo ha superato i 6 miliardi

Coldiretti: il conto dei danni provocati all’agricoltura dal maltempo ha superato i 6 miliardiMilano, 17 ago. (askanews) – L’ultima ondata di maltempo fa salire il conto delle perdite provocate all’agricoltura dal clima anomalo del 2023 con danni che, tra coltivazioni e infrastrutture, supereranno i sei miliardi dello scorso anno. La stima è di Coldiretti dopo l’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla provincia di Torino.

La coltura più danneggiata, sottolinea la Coldiretti, è il mais che è ormai in fase di raccolta con interi campi abbattuti dal forte vento e schiacciati dalla grandinata. Una beffa per gli agricoltori che hanno visto distruggere la produzione proprio alla vigilia del raccolto necessario per l’alimentazione del bestiame. “Perdere il mais o il fieno significa – precisa la Coldiretti – perdere materie prime indispensabili per le filiere del latte e della carne così importanti per il soddisfare il fabbisogno alimentare della popolazione in un momento in cui si sta già scontando gli effetti della guerra e della speculazione. Per questo è fondamentale che le aziende agricole siano messe in condizione di potere assicurare i raccolti distrutti da eventi calamitosi come questi”.

Iran, benzina troppo…economica. Ft: numerose conseguenze negative

Iran, benzina troppo…economica. Ft: numerose conseguenze negativeRoma, 17 ago. (askanews) – Mentre i governi occidentali lottano per tenere sotto controllo i prezzi del carburante, la leadership iraniana deve affrontare un problema molto diverso: la sua benzina è semplicemente troppo economica. Lo riporta il Financial Times spiegando che ingenti sussidi statali assicurano che i prezzi iraniani partano da soli 0,03 dollari al litro, una frazione degli 1,10 dollari pagati alle pompe statunitensi o degli 1,88 dollari che gli automobilisti nel Regno Unito pagano per rifornire le loro auto, per non parlare degli attuali prezzi alla pompa in Italia che hanno spesso superato i 2 euro.

L’Iran, ricco di petrolio, compete con la Libia e il Venezuela, che ha riserve di petrolio maggiori dell’Arabia Saudita, nel gruppo dei paesi con la benzina più economica del mondo. Ma ora un crescente divario tra l’offerta – che è limitata dalla capacità di raffinazione interna – e l’aumento della domanda ha costretto le autorità iraniane a sfruttare le sue riserve strategiche e importare benzina per la prima volta in un decennio. Ciò avviene in un momento difficile per il presidente Ebrahim Raisi e il suo governo intransigente, che ha lottato per ribaltare un’economia colpita dalle sanzioni statunitensi.

Il regime ha anche paura di come l’opinione pubblica reagirà al primo anniversario del mese prossimo dell’uccisione di Mahsa Amini, un iraniano curdo di 22 anni. La sua morte durante la custodia della polizia ha scatenato le manifestazioni di massa che hanno attanagliato il paese per mesi l’anno scorso. I funzionari iraniani – scrive ancora il Ft – hanno affermato che la domanda di carburante raffinato è aumentata di un quinto da marzo, ma che i limiti alla capacità di raffinazione hanno impedito al paese di convertire altro petrolio greggio in prodotti utilizzati nei veicoli.

Mentre il governo subisce una perdita significativa importando carburante a prezzi di mercato e poi vendendolo ai consumatori a un prezzo molto più basso, c’è una crescente pressione per porre fine agli anni di benzina ultra-economica a cui gli iraniani si sono abituati. Mohammad-Reza Mir-Tajeddini, un membro del parlamento, questa settimana ha dichiarato ai media locali che i sussidi per il carburante sono ora tre volte superiori al budget totale per lo sviluppo del Paese, ma “nessuno osa parlare” di un aumento del prezzo della benzina.

In questo modo si rischia di innescare nuovamente le proteste che hanno seguito l’ultima volta che le autorità hanno aumentato i prezzi nel 2019. Più di 300 persone sono state uccise in una successiva repressione delle violente proteste di strada, secondo Amnesty International. Il prezzo di 0,03 dollari al litro viene pagato per una quota mensile di 60 litri e raddoppia all’incirca per qualsiasi importo oltre tale soglia. Ma alcuni automobilisti hanno dovuto affrontare limitazioni nelle ultime settimane dopo che gli è stato detto di pompare non più di 40 litri in ogni stazione di rifornimento.

Norvegia alza tasso-chiave di 0,25 punti al 4%

Norvegia alza tasso-chiave di 0,25 punti al 4%Roma, 17 ago. (askanews) – La banca centrale norvegese ha reso noto che aumenterà il suo tasso di interesse chiave di un quarto di punto percentuale al 4% per combattere l’inflazione elevata. Si tratta del livello più alto dal 2008. In un comunicato l’istituto ha sottolineato che l’inflazione – che ha raggiunto il 5,4% a luglio – “è scesa ma rimane alta e nettamente al di sopra dell’obiettivo” del 2%.

Secondo la banca centrale dunque “è necessario un tasso ufficiale leggermente più alto per riportare l’inflazione all’obiettivo”, secondo la banca centrale. Il governatore della banca Ida Wolden Bache ha affermato che “il futuro percorso del tasso di riferimento dipenderà dagli sviluppi economici” e ha aggiunto che molto probabilmente il tasso sarà nuovamente aumentato il mese prossimo.

“Se l’economia si evolve come attualmente previsto, il tasso ufficiale verrà ulteriormente aumentato a settembre”, ha affermato in una nota. La banca ha osservato che l’attività nell’economia norvegese, che non fa parte dell’Unione Europea, rimane elevata.

Sequestrate 216 tonnellate di pesce e chiusi 11 ristoranti

Sequestrate 216 tonnellate di pesce e chiusi 11 ristorantiMilano, 17 ago. (askanews) – Oltre 6mila le ispezioni effettuate dalla Guardia Costiera nei ristoranti italiani per verificare la tracciabilità dei prodotti ittici e la conservazione corretta. L’esito di queste ispezioni ha portato a oltre 14 tonnellate di pesce sequestrato, 11 ristoranti chiusi, di cui otto locali etnici o con formula all you can eat e 1,14 milioni di euro di multe erogate. In totale su pesca, ristorazione e tracciabilità dei prodotti sono stati effettuati circa 51mila controlli, con oltre 216 tonnellate di pesce sequestrato; 2.512 le sanzioni elevate pari a 4,3 milioni di euro. Lo riferisce in una nota il ministero delle Infrastrutture cui fa capo la Guardia costiera.

Le infrazioni maggiormente contestate riguardano merce scaduta o di provenienza non identificata, pessime condizioni igieniche, prodotti illegali o conservati male. Il ministro, Matteo Salvini, fa sapere di seguire con attenzione le operazioni di controllo ed è in costante contatto con i vertici della Guardia costiera ai quali ha espresso soddisfazione per la consueta professionalità.

Eurozona, a giugno esportazioni +0,3%,surplus commerciale su a 23 mld

Eurozona, a giugno esportazioni +0,3%,surplus commerciale su a 23 mldMilano, 17 ago. (askanews) – A giugno, secondo le stime preliminari di Eurostat, le esportazioni di merci dell’Area euro verso il resto del mondo hanno toccato i 252,3 miliardi di euro, in aumento dello 0,3% rispetto a giugno 2022 (251,5 miliardi di euro). Le importazioni dal resto del mondo si sono attestate a 229,3 miliardi di euro, in calo del 17,7% rispetto a giugno 2022 (278,5 miliardi di euro). Di conseguenza, nel giugno 2023 l’Area euro ha registrato un’eccedenza nella bilancia commerciale di 23 miliardi di euro, rispetto a un disavanzo di 27,1 miliardi di euro nel giugno 2022. Il commercio intra-area euro è sceso a 231,6 miliardi di euro nel giugno 2023, in calo del 4,1% rispetto a giugno 2022. E’ quanto emerge dai dati dell’istituto di statistica europeo Eurostat.

Nel primo semestre di quest’anno, le esportazioni dell’area euro verso il resto del mondo sono salite a 1.434,9 miliardi di euro (in aumento del 3,2% rispetto a gennaio-giugno 2022) e le importazioni sono scese a 1.429,6 miliardi di euro (un calo del 7,3% rispetto a gennaio-giugno 2022). Di conseguenza, si è registrato un avanzo di 5,3 miliardi di euro, rispetto ai -151,8 miliardi del primo semestre 2022.