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Governo, sindacati: mobilitazione unitaria per cambiare la rotta

Governo, sindacati: mobilitazione unitaria per cambiare la rotta

Landini lancia proposta. Sbarra e Bombardieri: vediamoci subito

Roma, 15 mar. (askanews) – Prove di unità sindacale al XIX congresso della Cgil, che si è aperto questo pomeriggio al palacongressi di Rimini dal titolo “Il lavoro crea il futuro”. E proprio le scelte sul futuro del Paese illustrate ai sindacati dal premier Giorgia Meloni, attesa venerdì dalla platea congressuale, mettono d’accordo le tre confederazioni sulla necessità di una mobilitazione unitaria per cambiare la rotta.
Nella relazione introduttiva il leader della Cgil, Maurizio Landini, si è rivolto ai segretari generali di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, per mettere in campo iniziative di lotta: “E’ il momento di mobilitarci. Facciamolo insieme. Organizziamo già nei prossimi giorni una campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro e sul territorio aperte a tutti i lavoratori, ai pensionati, ai giovani, ai cittadini, alle associazioni per discutere e sostenere le nostre proposte su fisco, sanità, previdenza, salario e rinnovo dei contratti, politiche industriali e ambientali, superamento della precarietà”.
Dal palco della Cgil la risposta di Sbarra non si è fatta attendere: “Se il Governo mette alla prova la capacità di mobilitazione del sindacato, stia pur certo che non ci tireremo indietro. Siamo pronti a valutare con voi quali iniziative di lotta mettere in campo a sostengo delle nostre ragioni. Vediamoci subito per definire le modalità, l’intensità e i tempi da dare per una fase di lotta e mobilitazione”. Il numero uno della Cisl ha sottolineato che il dialogo con Palazzo Chigi “si va affievolendo. Ora basta. Caro Maurizio, caro Pierpaolo: incontriamoci. Siamo pronti a valutare insieme iniziative di lotta comuni per dare risposte sul merito ai tanti dossier aperti e aprire uno spazio di confronto vero, strutturato, che attivi ogni energia sociale nella costruzione di un futuro migliore per tutti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il leader della Uil: “Possiamo vederci già domenica. Maurizio, hai lanciato una proposta: è ora di mobilitarci. Ho sentito Gigi e con piacere ho registrato una disponibilità. Dico che la mobilitazione l’abbiamo cominciata da due mesi e siamo pronti a continuarla insieme se l’obiettivo è quello di cambiare le cose. Mi pare ci siano le condizioni per l’unità sindacale”.

Intesa Sp con Consorzio Parmigiano per pegno rotativo: plafond da 100 mln

Intesa Sp con Consorzio Parmigiano per pegno rotativo: plafond da 100 mlnMilano, 15 mar. (askanews) – Intesa Sanpaolo e il Consorzio del Parmigiano Reggiano hanno siglato un accordo per supportare l’accesso al credito delle aziende consorziate della filiera casearia attraverso il pegno rotativo su forme di Parmigiano Reggiano. Nell’occasione è stato stanziato un plafond da 100 milioni di euro da parte della banca per supportare le prime operazioni di finanziamento. L’accordo, spiega l’istituto, rientra tra le iniziative messe in atto a supporto degli investimenti legati al Pnrr.   Particolare attenzione è stata riservata ai finanziamenti garantiti da “pegno rotativo su forme di Parmigiano Reggiano”, garanzia che rende possibile smobilizzare il valore economico delle forme in stagionatura e soddisfare le esigenze finanziarie delle imprese associate al Consorzio. La modalità operativa scelta da Intesa Sanpaolo è la prima che prevede una diretta collaborazione con il Consorzio, che verificherà l’idoneità delle forme di Parmigiano Reggiano che verranno date in pegno dalle aziende consorziate, a garanzia delle linee di credito messe a disposizione dall’istituto di credito. Il Consorzio comprende 305 caseifici produttori presenti in cinque province di due regioni. Nel 2022 sono state prodotte oltre 4 milioni di forme di Parmigiano Reggiano.   “Per andare incontro alle esigenze dei produttori di Parmigiano Reggiano, il Consorzio ha aperto un tavolo di confronto con gli istituti di credito: siamo dunque molto orgogliosi del primo accordo raggiunto, quello con Intensa Sanpaolo, il maggiore gruppo bancario italiano – dichiara Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano – L’ultimo anno è stato caratterizzato dal caro energia, dall’incremento del costo delle materie prime e da un’inflazione crescente che riduce il potere d’acquisto delle famiglie. È diventato pertanto estremamente rilevante uno strumento come quello del pegno rotativo, che garantisce alle nostre aziende liquidità nei mesi in cui la nostra Dop matura sulle scalere”.   “Operazioni di valore come questa a fianco del Consorzio del Parmigiano Reggiano, oltre a essere motivo di orgoglio, sono alla base del ruolo di riferimento che la nostra banca è sempre più impegnata a svolgere per il mondo agroalimentare italiano. Grazie anche ad un plafond da 100 milioni di euro, l’ accordo mira ad agevolare l’accesso al credito per tutti i fornitori della filiera oltre che a rafforzare le aziende consorziate per la valorizzazione di un prodotto come il Parmigiano Reggiano dalla qualità ed eccellenza riconosciuta a livello internazionale – dichiara Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo – Attraverso il pegno rotativo, nel settore agroalimentare abbiamo erogato oltre 42 milioni di euro alle aziende del Paese per sostenerne i piani di sviluppo e la transizione green e digitale in linea con gli obiettivi del PNRR. Ambito che vede oltre 2.000 imprese dell’agroalimentare accedere ai vari bandi per il settore”.

Nuova bufera sulle Borse dopo crollo Credit Suisse, Milano -4,6%

Nuova bufera sulle Borse dopo crollo Credit Suisse, Milano -4,6%

Giornata di passione per le banche. Forti vendite anche sui petroliferi

Milano, 15 mar. (askanews) – Dopo il rimbalzo di ieri, le Borse europee sono tornate a crollare con le banche nuovamente nella bufera, questa volta affossate dalla vicenda Credit Suisse dopo l’annuncio del presidente della Saudi National Bank, maggiore azionista dell’istituto elvetico, che ha spiegato che in caso di ulteriori necessità non inietterà nuovi capitali. Milano, dove dominano i titoli bancari, è maglia nera, con il Ftse Mib che ha lasciato sul terreno il 4,61% scivolando a 25.562 punti. A Parigi il Cac40 ha perso il 3,58%, a Francoforte il Dax il 3,25%.
In attesa dalla riunione della Bce di domani, per cui è atteso un rialzo dei tassi di 50 punti base, le vendite sono tornate a colpire pesantemente il settore bancario, in un clima già di altissima tensione innescato nei giorni scorsi dal fallimento della Silicon Valley Bank e di altri istituti regionali americani. Protagonista, in negativo, è stata oggi Credit Suisse, che ha registrato un tonfo del 24%. Il titolo era già sotto pressione nelle ultime sedute dopo che la banca aveva ammesso di controlli interni inefficaci. Oggi il presidente della Banca nazionale saudita, che l’anno scorso ha acquistato una partecipazione del 10% nel secondo gruppo bancario svizzero, ha avvertito che non parteciperà a eventuali aumenti di capitale, motivando la scelta con la volontà di non superare la soglia del 10% per ragioni regolatorie e statutarie. A Piazza Affari, Unicredit ha perso il 9,06%, seguita da Fineco (-7,63%), Bper (-7,23%), Banco Bpm (-7,13%) e Intesa Sp (-6,85%).
Oltre alle banche, ad essere colpiti dalle vendite sono stati anche i titoli petroliferi, con il prezzo del greggio statunitense Wti sceso sotto i 70 dollari al barile per la prima volta dal dicembre 2021. A Milano, Saipem è crollata del 9,88%, Tenaris del 8,95%.

Fisco, bozza delega: riforma in 22 articoli suddivisi in 5 titoli

Fisco, bozza delega: riforma in 22 articoli suddivisi in 5 titoliRoma, 15 mar. (askanews) – Ventidue articoli suddivisi in cinque titoli che riguardano: principi generali e tempi di attuazione; i tributi; i procedimenti e le sanzioni; testi unici e codici; disposizioni finanziarie. Si compone così la bozza di disegno di legge delega per la riforma fiscale, che disegna la cornice per il nuovo sistema. Il provvedimento, che Askanews anticipa, sarà domani all’esame del Consiglio dei Ministri, che si terrà intorno alle 16.30.
L’ultimo articolo sulle disposizioni finanziarie prevede che dall’attuazione delle deleghe “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e non deve derivare incremento della pressione tributaria rispetto a quella risultante dall’applicazione della legislazione vigente”. Insommma, la riforma sarebbe sostanzialmente a costo zero per le casse dello Stato.

Un nuovo nome per Atlantia: nasce Mundys, saranno investiti 10mld

Un nuovo nome per Atlantia: nasce Mundys, saranno investiti 10mldMilano, 15 mar. (askanews) – Un nuovo nome per Atlantia. La holding controllata dalla famiglia Benetton volta pagina: si chiamerà Mundys. Un rebranding che vuole segnare discontinuità con il passato, dopo un 2022 conclusosi con il delisting da Piazza Affari e un nuovo assetto azionario. L’obiettivo è continuare a crescere, in Italia e all’estero, anche con un piano di investimenti da oltre 10 miliardi di euro, di cui otto andranno a finanziare progetti green per Aeroporti di Roma.
“Atlantia diventa Mundys e non è soltanto un mero cambio di nome”, ha sottolineato il presidente di Mundys, Giampiero Massolo. L’ambizione è “lanciare una grande piattaforma di mobilità integrata e sostenibile che punta sulla internazionalizzazione e sulla tecnologia senza mai dimenticare che il nostro cuore e la nostra mente sono in Italia”.
La parola chiave del grande evento di lancio di Mundys a Milano è stata discontinuità. “La nascita di Mundys è la conclusione di un anno di lavoro nel quale abbiamo portato avanti un profondo cambiamento e una forte discontinuità dei valori e del business”, ha spiegato il presidente di Edizione, Alessandro Benetton. Una “nuova visione” racchiusa nel nuovo nome della holding che dovrà saper cogliere le rivoluzioni attese dal mondo dell’ingegneria, della robotica e dell’intelligenza artificiale.
In cinque anni Mundys vuole diventare il primo gruppo mondiale delle infrastrutture, scommettendo proprio su innovazione e sostenibilità. “Le grandi priorità che abbiamo, compresa quella dell’emergenza ambientale, devono essere vissute come un’opportunità per disegnare nuovi modelli di business” che saranno sostenuti con il piano di investimenti: “Non c’è altra strada che continuare a investire e pensare che anche i momenti più critici possono essere l’occasione per disegnare modelli più sostenibili”, ha evidenziato il presidente di Edizione.
Per la famiglia Benetton con Mundys si “apre un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale” e a guidarlo come amministratore delegato sarà un manager già individuato e “presto” nominato, ha assicurato Alessandro Benetton. In un giorno in cui si volta pagina il pensiero corre al Ponte Morandi: “Molte, troppe deleghe erano state date. La discontinuità è immaginarsi che il gruppo di persone che oggi lavoreranno a questo progetto avranno bene a mente che ognuno ha il proprio ruolo”. Quella del Ponte Morandi, ha concluso Benetton, è “una tragedia che per sempre peserà sul cognome della nostra famiglia. Potevamo come azionisti voltarci dall’altra parte, invece cogliamo la sfida di immaginarci un progetto ambizioso”.

Dalla ricerca IIT un nuovo materiale per sostituire la plastica

Dalla ricerca IIT un nuovo materiale per sostituire la plasticaMilano, 15 mar. (askanews) – Dalla ricerca IIT – Istituto Italiano di Tecnologia – nasce un nuovo materiale biodegradabile, compostabile, ecosostenibile e colorabile che può sostituire la plastica in diverse applicazioni. Il nuovo biocomposito – sviluppato in un’ottica di economia circolare a chilometro zero, è frutto dell’attività di ricerca del laboratorio IIT presso Novacart – viene ora lanciato sul mercato dalla startup IIT “Alkivio” con il nome di “Alkipaper”. La startup – che ha assunto lo statuto di di società benefit – vede Novacart come co-fondatrice e finanziatrice del progetto con due milioni di euro.
Alkipaper potrà essere impiegato per la realizzazione di oggetti, che attualmente vengono prodotti in plastica, in diversi comparti industriali: dal packaging all’agricoltura, dallo sport al design, dall’animal care fino agli oggetti di uso quotidiano o per la cura della persona e tante altre applicazioni.
Novacart dopo aver investito e sostenuto dal 2016 le attività del laboratorio congiunto di ricerca realizzato con il gruppo Smart Materials di IIT presso la sede di Garbagnate Monastero, ha deciso di sponsorizzare la costituzione della start-up. Le attività di ricerca del laboratorio congiunto IIT@Novacart hanno portato oltre che alla fondazione della nuova azienda allo sviluppo di proprietà intellettuale concessa in licenza esclusiva ad Alkivio da IIT e Novacart.
“Con questo nuovo materiale biocomposito possiamo realizzare oggetti, contenitori, suppellettili di utilizzo quotidiano in svariati settori – dice l’amministratore delegato di Alkivio , Fulvio Puzone – Soluzioni in grado di essere durature ma che, a fine-vita, non mostrano la resistenza tipica della plastica tradizionale”.
Alkivio – dal greco antico “la forza della vita” – ha sede in Garbagnate Monastero (Lecco) presso il quartier generale del Gruppo Novacart. Nel corso del 2023 la startup installerà la propria linea di produzione industriale a pochi metri dalle produzioni Novacart, riuscendo così a trasformare “a km zero” il residuo di produzione, composto essenzialmente da carta, cartoncino e cellulosa, in Alkipaper. Il residuo industriale Novacart rappresenta una spesa di gestione per il gruppo cartiario, ma grazie alla tecnologia sviluppata con IIT e alla nascita di Alkivio, può essere trasformato in “materia prima seconda” per ottenere un ulteriore prodotto ad alto valore commerciale in una logica di economia circolare. Alkipaper, materiale “sostenibile” per la sua origine, per il processo di produzione e per le sue caratteristiche intrinseche, viene realizzato sottoforma di granuli -pellet- ed è utilizzabile da tutte le aziende che producono oggetti in plastica tradizionale attraverso tecniche di produzione industriali come la stampa ad iniezione, l’estrusione, la termoformatura, il soffiaggio e la stampa 3D, senza alcun bisogno di modificare gli impianti esistenti.
“Innovazione e sviluppo sono elementi fondanti ogni azienda del Gruppo Novacart. In quasi 100 anni di storia abbiamo raggiunto una chiara leadership nei nostri settori di riferimento. Alkivio ci aprirà nuovi orizzonti e siamo felici di realizzare una produzione high-tech, green e di qualità, completamente italiana – afferma il presidente di Alkivio e azionista Novacart, Carlo Anghileri – Con Alkivio scommettiamo nel condurre un materiale green in settori anche molto lontani da quelli tradizionalmente serviti dai prodotti Novacart”.
Questo nuovo biocomposito, oltre a essere caratterizzato da una filiera produttiva completamente sostenibile, facilita la strada alla transizione ecologica in un settore sensibilmente inquinante, soprattutto a causa delle difficoltà di smaltimento dei prodotti in plastica tradizionale che presentano ancora basse percentuali di riciclo, difficoltà di riuso ed un’elevata persistenza se dispersi, dato che la degradazione nell’ambiente può superare anche i mille anni.
La neonata azienda oggi è già in grado di produrre centinaia di kg di Alkipaper grazie a un impianto preindustriale installato nei laboratori di ricerca e sviluppo presso Novacart. Nei prossimi mesi con l’arrivo delle nuove strumentazioni inizierà la produzione su larga scala che raggiungerà le oltre 900 tonnellate annue di materiale, mentre nei successivi 24 mesi è prevista l’assunzione di oltre 10 ulteriori unità di personale.
Il team di Alkivio è composto da Fulvio Puzone, in arrivo dal Trasferimento Tecnologico di IIT ed oggi amministratore delegato, Malena Oliveros, Maria Genovese ed Alexander Davis ricercatori IIT ed esperti di materiali innovativi divenuti Product Developer Alkivio che si dedicheranno all’attività di ricerca, sviluppo e produzione. Il team operativo è strettamente affiancato dalla Novacart presente ampliamente nel board della società.

Credit Suisse ancora a picco, -16% dopo aver toccato un -30%

Credit Suisse ancora a picco, -16% dopo aver toccato un -30%Roma, 15 mar. (askanews) – Credit Suisse continua a perdere pesantemente in Borsa, in un quadro di marcata volatilità nel pomeriggio il titolo della seconda maggiore banca svizzera cerca di arginare il tracollo riducendo le perdite al meno 16,88% a 1,862 franchi per azione nel pomeriggio a Zurigo. Precedentemente era arrivato a precipitare di oltre i 30%, facendo scattare sospensioni per eccesso di ribasso secondo vari portali di finanza.
Dopo anni di vicissitudini negative, nel clima di alta tensione che si è innescato nei giorni scorsi con il fallimento di due banche statunitensi, tra cui la Silicon Valley bBank, Credit Suisse è finita sotto fortissime pressioni dopo che il suo primo azionista, la Saudi National Bank ha avvertito che non parteciperà a eventuali aumenti di capitale, motivando la scelta con la volontà di non superare la soglia del 10%.
Il titolo è caduto a nuovi minimi storici e ai livelli attuali risulta del 32% più basso da inizio anno con una perdita cumulata del 73% sugli ultimi 12 mesi. La tensione si è riflessa con pesanti pressioni al ribasso anche su altre grandi banche europee, mentre Wall Street ha aperto con nuovi netti cali.

Marketing Festival, a Fiasconaro il Premio “Top Products Award”

Marketing Festival, a Fiasconaro il Premio “Top Products Award”Roma, 15 mar. (askanews) – L’azienda Fiasconaro, eccellenza dell’arte dolciaria Made in Sicily con sede produttiva a Castelbuono (PA), è stata premiata con il prestigioso riconoscimento “Top Products Award” della VII^ edizione del Milano Marketing Festival con il suo Panettone Fragolina e Ciliegia, referenza di punta della Linea di alta gamma “Le Specialità”.
Una creazione di alta pasticceria, ma soprattutto, un autentico viaggio sensoriale alla scoperta dei migliori sapori della tradizione siciliana, che sposa passione per il territorio e innovazione. L’importante attestato è stato conferito all’azienda dolciaria per avere racchiuso nei suoi prodotti Eccellenza nella Qualità, Autenticità e Tradizione.
A ritirare il premio è stata Agata Fiasconaro, Brand Manager Fiasconaro, che ha così commentato: “Questo riconoscimento è un tributo ai valori più autentici che ispirano da sempre le nostre ricette: creatività, artigianalità, e coraggio di sperimentare. Ma soprattutto, continua ricerca dei migliori ingredienti della nostra terra, nel segno della biodiversità. Sono proprio questi i valori identitari che guidano l’inarrestabile crescita della nostra azienda, sia in Italia che nei sessanta Paesi esteri nei quali siamo presenti”.
Una favola che profuma di Sicilia: gli anni ’50, Castelbuono e la sua Piazza… Nella storia di Fiasconaro ci sono la Sicilia, gli anni Cinquanta, Castelbuono e la sua Piazza, dalla quale ha inizio la sfida imprenditoriale della Famiglia di Pasticceri, oggi una delle eccellenze del Made in Italy dolciario nel mondo.
Nel 1953 Mario Fiasconaro apre una gelateria e dagli anni Novanta i figli Martino, Nicola e Fausto rilevano l’attività di famiglia iniziando a produrre, in modo artigianale, il Panettone, con una ricetta rivisitata e impreziosita dai migliori ingredienti della tradizione siciliana. E proprio da questi luoghi delle origini e dall’abile visione estetica di un artista contemporaneo, trae ispirazione la nuova comunicazione della Brand Identity Fiasconaro. Un’azienda coerente a se stessa e alle sue origini, ma con una vocazione sempre più internazionale, che l’ha portata a conquistare i principali mercati internazionali.
Sapori, profumi e alchimie della Sicilia sono la suggestiva cornice della storia e della tradizione dell’azienda dolciaria Fiasconaro, nata nel 1953 a Castelbuono, nel cuore del parco delle Madonie, in provincia di Palermo. Oggi l’azienda, giunta alla terza generazione di Pasticcieri è un’eccellenza del made in Italy, con un fatturato 2022 di oltre 34 milioni di euro, un organico di 180 lavoratori – fra stagionali e dipendenti, ed una presenza in 60 Paesi con una crescita del 20% su tutti i principali mercati: Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda e con un orizzonte strategico rivolto al mercato asiatico.
Fiasconaro è totalmente made in Sicily e anche il suo indotto segue la territorialità. Il panettone e la colomba Fiasconaro rappresentano il core-business dell’azienda, ma è in continua crescita anche l’incidenza della linea di prodotti continuativi: torroncini, cubaite, creme da spalmare, mieli, marmellate, confetture e spumanti aromatici. I suoi dolci sono stati serviti sulle tavole di tre Papi, del Presidente della Repubblica cinese, dagli astronauti dello Shuttle, nelle corti regali di tutta Europa.

Tim a Cdp-Macquarie e KKR: offerte migliorative entro il 18 aprile

Tim a Cdp-Macquarie e KKR: offerte migliorative entro il 18 aprileMilano, 15 mar. (askanews) – Via libera del cda di Tim al processo competitivo per l’acquisto della futura Netco: sia KKR sia il consorzio formato da Cdp e Macquarie dovranno far pervenire offerte migliorative entro il prossimo 18 aprile, in quanto la proposta non vincolante presentata dal consorzio, al pari di quella del fondo Usa, non riflette il valore dell’asset e le aspettative di Tim.
Lo comunica una nota del gruppo Tim dopo che oggi il cda si è riunito per esaminare l’offerta non vincolante presentata da Cdp-Macquarie per l’acquisto di una costituenda società cui farebbe sostanzialmente capo il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa, inclusi gli asset e le attività di FiberCop, nonché la partecipazione in Sparkle. La proposta non vincolante del consorzio segue l’offerta non vincolante presentata da KKR per l’acquisto di una partecipazione in Netco.
Proprio per consentire sia al consorzio sia a KKR di presentare le loro offerte migliorative in un processo competitivo definito, il cda ha dato mandato all’AD Pietro Labriola affinché avvii un processo regolato, trasmettendo a entrambi gli offerenti, per il tramite dei propri advisor, una process letter che indichi: i termini a cui verrà dato loro accesso a ulteriori specifici elementi informativi, uguali per entrambi gli offerenti; le forme attraverso le quali ciascuno di essi potrà presentare entro il termine del 18 aprile un’offerta migliorativa non vincolante.

Petrolio, Arabia Saudita calendario per licenze 5 siti esplorazione

Petrolio, Arabia Saudita calendario per licenze 5 siti esplorazione

Dopo prequalificazioni lanciate a febbraio. Termine proposte maggio 2023

Roma, 15 mar. (askanews) – Il ministero dell’Industria e delle risorse minerarie dell’Arabia Saudita ha annunciato il programma di applicazione per il round di licenze di cinque siti di esplorazione nel Regno che sono i seguenti: Muhadad (Cu/Zn), Ar Radainiyah (Zn), Umm Hadid (Cu/Ag/Zn ), Bir Umq (Cu/Zn) e Jabal Sahabiyah (Cu/Zn/Pb). L’annuncio segue il lancio del round di prequalificazione all’inizio di quest’anno a febbraio.
Secondo il portavoce ufficiale del ministero dell’Industria e delle risorse minerarie, Jarrah bin Muhammad Al-Jarrah, i cicli di licenza per Muhaddad e Ar Radainiyah inizieranno nell’aprile 2023. La scadenza per la presentazione di una proposta – informa un comunicato del dicastero – è nel maggio 2023 e i risultati saranno sarà annunciato nel giugno 2023. L’aggiudicatario riceverà le licenze di esplorazione entro tre mesi dalla fine del round di licenza.
Al-Jarrah ha anche confermato che i round di licenza per i siti di Umm Hadid, Bir Umq e Jabal Sahabiyah inizieranno nel giugno 2023 con l’annuncio degli offerenti qualificati. La scadenza per la presentazione delle proposte è nel luglio 2023 e il Ministero annuncerà i risultati della fase di proposta nell’agosto 2023. La licenza di esplorazione sarà rilasciata entro tre mesi dalla fine del round di licenza.
Al-Jarrah ha osservato che il calendario per l’autorizzazione dei cinque siti è indicativo e può essere soggetto a modifiche a discrezione del Ministero. Le parti interessate possono accedere a queste opportunità attraverso il link: (Mining Auctions (mim.gov.sa)).
Il round di licenza per ciascuno dei cinque siti comprende due fasi: la fase di qualificazione e la fase di proposta, in cui gli offerenti qualificati sono invitati a presentare la loro proposta insieme ai piani di gestione dell’impatto sociale e ambientale.
L’annuncio del round di licenze per cinque siti di esplorazione fa parte dell’iniziativa di esplorazione accelerata del regno, annunciata all’inizio del 2022. contributo del settore al PIL, diversificare l’economia e rendere il settore minerario il terzo pilastro dell’industria nazionale.