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Lavoro, Inps: ore Cig a giugno -15% rispetto a maggio

Lavoro, Inps: ore Cig a giugno -15% rispetto a maggioRoma, 27 lug. (askanews) – Le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate nello scorso mese di giugno sono state 29,4 milioni, il 14,9% in meno rispetto al precedente mese di maggio (34,5 milioni) e il 40,9% in meno rispetto a giugno 2022, nel corso del quale erano state autorizzate 49,7 milioni di ore. Lo comunica l’Inps nel report mensile.

Per quanto riguarda le singole tipologie d’intervento, le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a giugno 2023 sono state 18,5 milioni. Nel mese di maggio erano state autorizzate 18,3 milioni di ore: di conseguenza, la variazione congiunturale è dello 0,8%. A giugno 2022, le ore autorizzate erano state 16 milioni. Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a giugno 2023 è di 10,3 milioni, di cui 4,7 milioni per solidarietà, con un decremento del -52,0% rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell’anno precedente (21,4 milioni di ore). Nel mese di giugno 2023, rispetto al mese precedente (14 milioni di ore), si registra una variazione congiunturale pari al -27,0%.

Gli interventi in deroga autorizzati nel mese di giugno 2023 sono stati pari a 260 ore. La variazione congiunturale rispetto al mese precedente (434mila ore) registra un decremento pari al -99,9%. A giugno 2022 le ore autorizzate in deroga erano state 229mila, con una variazione tendenziale del -99,9%. Il numero di ore autorizzate a maggio 2023 nei fondi di solidarietà è pari a 653mila e registra un decremento del -61,6% rispetto al mese precedente (1,7 milioni di ore). Nel mese di giugno 2022 le ore autorizzate sono state 12,1 milioni, con una variazione tendenziale del -94,6%.

Istat, a luglio cresce fiducia per imprese ma cala per consumatori

Istat, a luglio cresce fiducia per imprese ma cala per consumatoriRoma, 27 lug. (askanews) – A luglio l’indice di fiducia delle imprese aumenta, passando da 108,2 a 109,1, recuperando parzialmente i cali dei due mesi precedenti. La crescita dell’indicatore è determinata dal comparto dei servizi e da quello delle costruzioni. L’indice di fiducia dei consumatori invece si riduce pur mantenendosi sopra il livello medio del periodo gennaio-giugno 2023, da 108,6 a 106,7. Lo rende noto l’Istat segnalando “un deciso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale (ivi comprese le attese sulla disoccupazione) e delle attese sulla situazione economica personale”. Tutte le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori si deteriorano eccetto i giudizi sull’opportunità di risparmiare nella fase attuale. I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti riflettono le variazioni registrate dalle singole variabili: il clima economico e il clima futuro calano, rispettivamente, da 127,6 a 123,4 e da 118,4 a 115,0); il clima personale e quello corrente diminuiscono in modo più contenuto (nell’ordine, da 102,2 a 101,1 e da 102,0, a 101,0). Con riferimento alle imprese, tutti i comparti indagati registrano un aumento dell’indice di fiducia ad eccezione di quello manifatturiero. Più in dettaglio, l’indice di fiducia sale nei servizi di mercato (da 103,7 a 105,6), nel commercio al dettaglio (da 110,5 a 111,2) e, soprattutto, nelle costruzioni (da 162,5 a 166,5); invece nel comparto manifatturiero l’indice è in ripiegamento (da 100,2 a 99,3). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sugli ordini e aumentano le attese sul livello della produzione; le scorte rimangono sostanzialmente stabili. Nei servizi di mercato e nelle costruzioni tutte le componenti sono orientate all’ottimismo mentre nel commercio al dettaglio giudizi favorevoli sulle vendite si associano ad un aumento del saldo delle opinioni sulle scorte e ad una diminuzione delle attese sulle vendite. In relazione alle domande rivolte alle imprese manifatturiere trimestralmente, si stima una diminuzione, per la terza rilevazione consecutiva, del numero di imprese che segnala ostacoli alla produzione (la relativa percentuale passa dal 39,3% stimata ad aprile 2023 al 38,2% di luglio 2023); tra queste ultime, cresce la quota di imprese che evidenziano, tra gli ostacoli stessi, l’insufficienza della domanda.

Giorgetti dice che è allo a studio una ipotesi di riforma del canone Rai con un graduale calo

Giorgetti dice che è allo a studio una ipotesi di riforma del canone Rai con un graduale caloRoma, 27 lug. (askanews) – “Ci sono allo studio varie ipotesi di riforma del canone Rai, che si differenziano anche in base all’orizzonte temporale”. Lo ha riferito il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione in Commissione di vigilanza Rai sulla schema di contratto di servizio.

Giorgetti ha aggiunto che per “definire meglio le ipotesi di riforma e il perimetro del servizio pubblico è stato convocato uno specifico tavolo presso il Mef, in un’ottica di breve periodo”. Garantendo l’attuale livello di finanziamento pubblico, ha precisato il Ministro “una delle ipotesi di riforma prevede lo scorporo dal canone della quota destinata agli investimenti sostenuti dalla Rai per ottimizzare la capacità trasmissiva. Tale quota, che ammonta a circa 300 milioni di euro annui, potrebbe essere posta a carico della fiscalità generale con un graduale calo del canone”.

Rai, Giorgetti: ipotesi legare canone a possesso smartphone

Rai, Giorgetti: ipotesi legare canone a possesso smartphoneRoma, 27 lug. (askanews) – Considerando “un’ottica di ampio periodo” si potrebbe valutare la possibilità di legare il pagamento del canone televisivo al possesso di uno smartphone, in considerazione delle nuovo modalità di fruizione dei contenuti della Rai. Lo ha spiegato il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione in Commissione di vigilanza Rai sullo schema di contratto di servizio.

Per la riforma del canone, ha detto “ci si deve interrogare sul presupposto dell’imposta, che attualmente è legato al possesso di un apparecchio televisivo in presenza di un contratto di energia . Ma le nuove modalità di trasmissione e di sviluppo di piattaforme multimediali come Raiplay consentono di accedere ai contenuti della Rai utilizzando diversi device, come smartphone e tablet. Qualora quindi il presupposto dell’imposta dovesse essere il possesso di una utenza telefonica mobile, l’ampliamento della platea comporterebbe la riduzione del canone pro capite. Basti pensare che oggi il canone risulta pagato da 21 milioni di soggetti mentre le utenze telefoniche attive sono circa 107 milioni”.

Rialzo tassi e inflazione “bruciano” 693 mld di richezza famiglie

Rialzo tassi e inflazione “bruciano” 693 mld di richezza famiglieRoma, 27 lug. (askanews) – “La Bce sta provando a contrastare l’inflazione e a difendere l’euro dalla svalutazione rispetto al dollaro attraverso l’aumento dei tassi di interesse. Questa politica monetaria, però, rappresenta una tassa sul macinato per famiglie e imprese. L’impennata dei tassi di interesse e l’inflazione hanno bruciato, infatti, 693 miliardi di ricchezza finanziaria delle famiglie. E lo scorso anno il potere d’acquisto delle famiglie si è ridotto di 100 miliardi di euro: almeno 3.800 euro a famiglia su base annua”. Lo afferma Maurizio Gardini, presidente Confcooperative commentando il focus Censis – Confcooperative “L’Italia fa i conti con i tassi d’interesse”.

Secondo tale focus, l’impatto sarebbe stato molto più pesante senza gli interventi governativi: “nelle analisi operate dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio – si legge -, l’ammontare delle misure a favore di famiglie e imprese e di contrasto all’inflazione (riduzione accise sui carburanti, bonus sociali, esoneri contributivi, crediti d’imposta, ecc.) ha raggiunto i 119 miliardi di euro: 5,6 miliardi nel 2021, 70 miliardi nel 2022, 35,1 nel 2023. (Altri 8,2 miliardi avranno corso nel prossimo biennio 2024-2025)”. “Premesse queste – prosegue Gardini – che rappresentano un fardello pesante per le prospettive di crescita dei prossimi anni con una bolletta che salirebbe fino 100 miliardi di interessi da corrispondere sul debito entro il 2026”.

Rai, Giorgetti, a studio ipotesi riforma canone con graduale calo

Rai, Giorgetti, a studio ipotesi riforma canone con graduale caloRoma, 27 lug. (askanews) – “Ci sono allo studio varie ipotesi di riforma del canone Rai, che si differenziano anche in base all’orizzonte temporale”. Lo ha riferito il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione in Commissione di vigilanza Rai sulla schema di contratto di servizio.

Giorgetti ha aggiunto che per “definire meglio le ipotesi di riforma e il perimetro del servizio pubblico è stato convocato uno specifico tavolo presso il Mef, in un’ottica di breve periodo”. Garantendo l’attuale livello di finanziamento pubblico, ha precisato il Ministro “una delle ipotesi di riforma prevede lo scorporo dal canone della quota destinata agli investimenti sostenuti dalla Rai per ottimizzare la capacità trasmissiva. Tale quota, che ammonta a circa 300 milioni di euro annui, potrebbe essere posta a carico della fiscalità generale con un graduale calo del canone”.

Wall Street chiude contrastata dopo tassi Fed, DJ +0,23% Nasdaq -0,12%

Wall Street chiude contrastata dopo tassi Fed, DJ +0,23% Nasdaq -0,12%Roma, 26 lug. (askanews) – Wall Street ha mantenuto una dinamica contrastata fino alla chiusura, il Dow Jones ha siglato la sessione con un più 0,21 percento, mentre l’S&P 500 al meno 0,02 percento e il Nasdaq con un meno 0,12 percento. Nel bel mezzo della stagione delle trimestrali di bilancio, la Federal Reserve è tornata ad alzare i tassi di interesse, con l’11esimo aumento da quando ha avviato questa manovra restrittiva, lo scorso anno, portando il riferimento sui fed funds al 5,25%-5,50%, il massimo dall’inizio del 2001.

Il presidente Jerome Powell si è lasciato le mani libere per le prossime decisioni, ribadendo che verranno stabilite in base all’evolversi dei dati ma ha chiarito che o i tassi verranno mantenuti al livello attuale “per un certo periodo di tempo”, oppure “se necessario” verranno effettuati ulteriori aumenti. In calo il dollaro in serata con l’euro che ha effettuato qualche incursione sopra quota 1,11 sul biglietto verde, per poi ritracciare a 1,1094. I tassi sui treasuries decennali si limano di 5 punti base al 3,0861%.

Calderone: estensione Cig su edilizia, escavazione e agricoltura

Calderone: estensione Cig su edilizia, escavazione e agricolturaRoma, 26 lug. (askanews) – Estensione della cassa integrazione su edilizia, escavazione e agricoltura a favore delle aziende colpite da maltempo e ondate di calore. Lo ha spiegato il ministro di Lavoro e politiche sociali, Elvira calderone nella conferenza stampa, al termine del Consiglio dei Ministri, per presentare il decreto varato per fare fronte alle difficoltà dovute agli eventi meteorologici avversi di questi giorni. Queste ore di Cig non andranno a incidere sui tetti massimi e per l’agricoltura c’è una ulteriore possibilità di fruire di questo ammortizzatore: anche solo per alcune ore della giornata lavorativa.

Nel decreto varato dal governo oggi “ci siamo occupati di due settori: edilizia e escavazione e il comparto dell’agricoltura – ha detto – particolarmente interessati dagli eventi atmosferici in atto sia al Nord, sia per il caldo che interessa il Mezzogiorno”. “Sugli edili interveniamo per consentire a tutte le aziende che hanno necessità di cassa integrazione ordinaria non solo di farlo, ma di non considerare” l’uso di questa Cig “nel tetto massimo dei periodi concedibili”, ha proseguito.

“In agricoltura, per i lavoratori a tempo indeterminato, facciamo un intervento analogo, senza comprimere il plafond di 90 giornate annue per eventi di Cig. Quello che verrà chiesto dalla data di entrata in vigore del decreto – ha ribadito il ministro – non sarà computabile”. “In agricoltura facciamo una ulteriore misura per fare richiesta interventi anche solo per alcune ore della giornata lavorativa, che prima non era possibile”. Calderone ha spiegato come si tratti di sono due interventi “che ci sono stati richiesti da organizzazioni datoriali e sindacali per attività” in cui il lavoro si svolge “prevalentemente allo scoperto”.

Fed torna ad alzare i tassi: fed funds al 5,25%-5,50% top 22 anni

Fed torna ad alzare i tassi: fed funds al 5,25%-5,50% top 22 anniRoma, 26 lug. (askanews) – La Federal Reserve torna ad alzare i tassi di interesse. Con un comunicato diffuso al termine del direttorio (Fomc) l’istituzione monetaria Usa ha annunciato un aumento da 25 punti base, con cui al 5,25%-5,50% il riferimento sui fed funds sale al livello più elevato dall’inizio del 2001.

L’istituzione monetaria non esclude ulteriori incrementi, ma nemmeno li indica come scontati e ribadisce che per le future decisioni terrà conto degli effetti della energica manovra di rialzo già operata. Si tratta dell’11esimo aumento ai tassi di interesse da quando la Fed ha iniziato la stretta, lo scorso anno, in riposta all’alta inflazione. E secondo l’istituzione monetaria Usa il caro vita negli Stati Uniti “resta elevato”, mentre la crescita economica prosegue ad un ritmo moderato. La decisione è in linea con le attese prevalenti.

Tiberiade perfeziona l’acquisto di Condotte, operazione da 280 mln

Tiberiade perfeziona l’acquisto di Condotte, operazione da 280 mlnRoma, 26 lug. (askanews) -Si è concluso l’iter di acquisizione del ramo core di Condotte da parte di Imprecim, controllata da Tiberiade Holding, che fa capo ad un ramo della Famiglia Mainetti, a cui appartiene anche il Gruppo Sorgente. Contestualmente Imprecim è stata ridenominata “Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880” – in breve Condotte 1880 – con riguardo alla lunga e importante storia della società, fondata il 7 aprile 1880, che ha progettato e costruito grandi opere infrastrutturali, dalle dighe, ai ponti, alle gallerie in ogni parte del mondo.

L’operazione, realizzata col supporto finanziario di Banca Progetto, ha un valore complessivo di 280 milioni di euro, e la società prevede, escluse nuove commesse, un fatturato annuo di circa 250 milioni. Dopo cinque anni di Amministrazione Straordinaria, Condotte ritorna alla normale operatività e allo sviluppo, grazie al qualificato lavoro dei Commissari Matteo Uggetti, Giovanni Bruno e Gianluca Piredda, che hanno operato per tutelare il personale e l’attività dell’azienda. I 415 dipendenti, distribuiti tra le sedi italiane ed estere, sono totalmente passati alla nuova proprietà. La nuova Condotte 1880 ha un portafoglio di importanti commesse, fra le quali la Città della Salute di Sesto San Giovanni, il Policlinico di Caserta, l’autostrada Lioni-Grottaminarda, il Porto di Otranto, il Carcere di Bolzano, una percentuale del Ponte di Messina, la Metro D di Roma, una ferrovia e un’autostrada in Algeria e un’autostrada in Kuwait. Anche le altre imprese della Famiglia Mainetti, che controlla Tiberiade Holding, hanno una lunga e ragguardevole storia. Sono state protagoniste negli USA, tra gli anni ’20 e ’30, del montaggio di strutture in ferro di importanti edifici, come il Chrysler Building di New York e l’Addition del New York Stock Exchange, mentre in Italia negli anni ’70, si sono dedicate alla realizzazione di grandi impianti meccanici, come il Sincrotone di Frascati e le acciaierie di Terni e di Taranto, per poi impegnarsi in iniziative di edilizia sociale, commerciale e residenziale.