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Fmi, Banga (Banca Mondiale): rischi da tassi alti più a lungo

Fmi, Banga (Banca Mondiale): rischi da tassi alti più a lungoMarrakech, 11 ott. (askanews) – Il presidente della Banca Mondiale Ajay Banga, nella sua conferenza stampa inaugurale agli incontri di Marrakech – ha affermato che i tassi di interesse probabilmente rimarranno più alti più a lungo e renderanno più complessi gli investimenti per le aziende di tutto il mondo.

“Penso che i tassi d’interesse resteranno alti più a lungo – ha detto Banga – e possono costituire un evento complicato in molti casi per gli investimenti così come per le persone che nel tempo si sono abituate a tassi alti”. Banga ha aggiunto che le guerre costituiscono una sfida in più per le banche centrali che stanno cercando di trovare un modo per indirizzare le loro economie verso un atterraggio morbido.

Manovra, Giorgetti: taglio cuneo, irpef, natalità e contratti

Manovra, Giorgetti: taglio cuneo, irpef, natalità e contrattiRoma, 10 ott. (askanews) – Proroga al 2024 del taglio del cuneo fiscale, riduzione a tre delle aliquote irpef con l’accorpamento delle prime due, misure di sostegno per le famiglie con figli, risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, a partire da quelli del settore della sanità. Queste le principali linee d’azione per la prossima legge di bilancio, secondo quanto ha spiegato oggi il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione sulla Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza nelle Commissioni bilancio di Senato e Camera. Le misure saranno realizzate in parte a deficit, con lo scostamento annunciato di 15,7 miliardi, in parte con riduzione della spesa.

Il taglio del cuneo fiscale che, ha detto il Ministro “assorbirà le risorse rese disponibili dallo scostamento di bilancio, è doveroso, alla luce dei recenti dati Istat che mostrano un peggioramento delle condizioni economiche di alcune fasce di popolazione, è la principale misura del governo. Sono fiero di aver messo una ipoteca a beneficio dei lavoratori”. Con la manovra sarà avviata la riforma fiscale delineata dalla delega, a partire dalla riduzione da quattro a tre delle aliquote Irpef. Una misura che “determinerà un alleggerimento della pressione fiscale in favore delle famiglie, che potranno beneficiare di un maggior reddito disponibile”. Nell’ambito della riforma “saranno inoltre previste misure che, al fine di affrontare il problema della denatalità, forniscano un sostegno in favore delle famiglie, con redditi medi e bassi, che abbiano più di due figli”.

“La legge di bilancio – ha proseguito Giorgetti – avvierà il percorso di rinnovo dei contratti del pubblico impiego relativo al triennio 2022-2024, che contribuirà a dare fiducia a molte famiglie consentendo loro di recuperare parte del potere di acquisto perso nel corso degli ultimi due anni. Particolare attenzione sarà posta al personale medico-sanitario, nell’ambito delle ulteriori risorse che saranno destinate dalla legge di bilancio al finanziamento della spesa sanitaria”. A quanto ammonterà in totale la manovra? Il Ministro non ha dato indicazioni ma su un fatto è stato chiaro: “dallo scostamento di bilancio deriveranno 15,7 miliardi”, nulla di più. Il resto delle coperture dovrà essere reperito soprattutto da tagli alla spesa. “Questa è una manovra responsabile e seria che implica anche un grande taglio della spesa, che ci sarà. Questo significa – ha precisato Giorgetti – che qualcuno non sarà contento”.

Infine il debito pubblico, la cui sostenibilità “rappresenta la sfida più importante che il Paese è chiamato ad affrontare, in considerazione della particolare attenzione riservata dalle nuove regole di bilancio europee e, soprattutto, per rafforzare la fiducia degli investitori”.

Le Borse europee volano con WS, Milano +2,30%

Le Borse europee volano con WS, Milano +2,30%Milano, 10 ott. (askanews) – La fiducia in un “ammorbidimento” della Fed sui tassi d’interesse Usa, che ieri ha portato Wall Street a cambiare decisamente il mood in positivo nonostante il rabbuiarsi dello scenario geopolitico globale in seguito all’attacco di Hamas ad Israele, oggi ha contagiato anche i mercati azionari del Vecchio Continente, con forti rialzi generalizzati. A Milano, l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,30% a 28.318,22 punti e l’All Share il 2,27% a 30.164,07 punti. Francoforte ha registrato un progresso dell’1,95%, mentre Londra ha guadagnato l’1,81%, Parigi il 2,01%, Madrid il 2,19%.

Nessun titolo in ribasso nel paniere del Ftse Mib, dominato dalle performance di Nexi (+4,82%), Tim (+4,72%), Amplifon (+4,4%), Cnh Industrial (+4,3%). Bene anche sul fronte dei titoli di Stato: lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali è tornato a ridursi, scendendo sotto quota 200 punti base a 196 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,74%.

Yellen: Usa e Fmi sosterranno Marocco in ripresa post-terremoto

Yellen: Usa e Fmi sosterranno Marocco in ripresa post-terremotoMarrakech, 10 ott. (askanews) – Il governo Usa, il Fondo monetario internazionale (Fmi) e la Banca mondiale sosterranno gli sforzi di ricostruzione del Marocco dopo il terremoto. Lo ha dichierato il segretario al Tesoro americano Janet Yellen, giunta oggi a Marrakech, elogiando la resilienza del paese nell’ospitare gli incontri annuali delle istituzioni questa settimana nella città marocchina.

“Siamo pronti ad aiutare in ogni modo utile durante il processo di ricostruzione”, ha detto Yellen ai giornalisti a Marrakech, leggendo un suo commento scritto. “Nel mezzo di tutto ciò che il Marocco ha sofferto – ha sottolineato Yellen – è davvero una testimonianza della resilienza di questa comunità il fatto che possa ospitare un incontro grande quanto gli incontri internazionali del Fmi e della Banca Mondiale che si terranno qui questa settimana.”

Yellen ha visitato la scuola superiore Bin Youssef a Marrakech, che si è affrettata ad accogliere gli studenti sfollati dalle scuole danneggiate nei villaggi colpiti dal terremoto dell’8 settembre.

Banche, Fmi: debolezze 1/3 istituti nel mondo con scenario avverso

Banche, Fmi: debolezze 1/3 istituti nel mondo con scenario avversoMarrakech, 10 ott. (askanews) – Una quota di circa un terzo delle banche mondiali accuserebbe seri contraccolpi, in termini di capitalizzazione se si dovesse verificare uno scenario avverso con un calo del 2% del Pil mondiale e un livello elevato dei tassi per molti anni a seguito di un’inflazione sostenuta. E’ quanto emerge dallo “stress test” condotto dagli economisti del Fondo Monetario Internazionale e contenuto nel Global Financial Stability Report, un documento presentato a Marrakech da Tobias Adrian, responsabile del dipartimento mercati monetari e dei capitali del Fmi.

“Stiamo guardando – ha detto l’economista – a un ampio campione di banche, circa 900 istituti a livello globale, e abbiamo incluso anche le cosiddette banche regionali negli Usa e molte banche più piccole nel mondo. Abbiamo visto che al di sotto dello scenario di base c’è un indebolimento delle banche. Si tratta di un indebolimento di un numero relativamente piccolo di banche ma abbastanza diffuso tra i Paesi, abbiamo esaminato 29 Paesi sia emergenti che avanzati. Le cose cambiano in uno scenario avverso, cioè se immaginiamo che lo scenario di riferimento non si realizza, con un calo del 2% del Pil globale e un aumento dell’inflazione che manterrebbe i tassi a livello elevato per molti anni. “Con uno scenario avverso di questo tipo – sottolinea Adrian -abbiamo riscontrato debolezze nel sistema bancario che riguarderebbe oltre il 30% delle banche per attivo totale che registrerebbero un significativo calo dei coefficienti di capitalizzazione. Tale fenomeno sarebbe diffuso ampiamente tra le banche e includerebbe banche regionali e anche banche più grandi come alcune delle istituzioni più significative a livello globale”.

Come prepararsi alle evenienze peggiori? “Le nostre raccomandazioni – sottolinea l’economista – sono di due tipi. 1) la regolamentazione e supervisione bancaria dovrebbe essere rafforzata. Negli Usa in particolare le autorità hanno intrapreso nuovi passi appropriati per rafforzarle nei confronti delle banche regionali per allinearle alla regolamentazione di istituzioni più grandi. In secondo luogo ciò che abbiamo visto a marzo negli Usa e in Svizzera è che una tempestiva e aggressiva azione per contenere le conseguenze delle turbolenze bancarie può essere molto efficace in termini di contenimento dell’instabilità e nel prevenire la sua diffusione”.

Fmi, Adrian: Italia? “In Europa gli spread restano ben contenuti”

Fmi, Adrian: Italia? “In Europa gli spread restano ben contenuti”Roma, 10 ott. (askanews) – “In generale se guardiamo all’Europa, 10 anni fa circa c’è stata la crisi sui debiti pubblici, ma quando guardiamo (oggi) agli spread tra i Bund e i titoli dei Paesi periferici restano ben contenuti. E ovviamente la Bce ha approntato uno strumento sulla trasmissione delle politica monetaria che ha calmato i timori e contenuto gli spread a livelli ragionevoli”. Così Tobias Adrian, consigliere finanziario e capo del dipartimento dei mercati monetari e dei capitali del Fmi, nella conferenza stampa di presentazione del Gfsr ha risposto ad una domanda sull’Italia.

Più nello specifico, per quanto attiene ai piani di Bilancio del governo, Adrian ha rinviato alla conferenza stampa sul Fiscal monitor, che si svolgerà domani.

Giorgetti: in manovra previste più risorse per la sanità e il rinnovo dei contratti di settore

Giorgetti: in manovra previste più risorse per la sanità e il rinnovo dei contratti di settoreRoma, 10 ott. (askanews) – Nella prossima manovra saranno aumentate le risorse per la sanità e saranno previsti i fondi per il rinnovo del contratto di lavoro del settore. Lo ha riferito il Ministro dell’economia, Guancarlo Giorgetti, ne corso dell’audizione sulla Nadef.

“La legge di bilancio avvierà il percorso di rinnovo dei contratti del pubblico impiego relativo al triennio 2022-2024 – ha spiegato -, che contribuirà a dare fiducia a molte famiglie consentendo loro di recuperare parte del potere di acquisto perso nel corso degli ultimi due anni. Particolare attenzione sarà posta al personale medico-sanitario ha aggunto – nell’ambito delle ulteriori risorse che saranno destinate dalla legge di bilancio al finanziamento della spesa sanitaria”.

Israele, Fmi: presto per valutare impatto economico guerra

Israele, Fmi: presto per valutare impatto economico guerraMarrakech, 10 ott. (askanews) – “E’ troppo presto” per valutare l’effetto della recente guerra in Israele. Lo ha affermato il capo economista del Fondo Monetario Internazionale Pierre-Olivier Gourinchas che, rispondendo a una serie di domande legate al conflitto durante la presentazione a Marrakech del nuovo World Economic Outlook ha dichiarato che, in generale, la ricerca del Fondo indica che un aumento del 10% dei prezzi del petrolio frenerebbe il Pil globale di circa lo 0,15% nell’anno successivo mentre aumenterebbe l’inflazione globale di circa lo 0,4%.

Ad agosto i tassi dei mutui sono saliti al 4,67% (ai massimi da oltre 14 anni)

Ad agosto i tassi dei mutui sono saliti al 4,67% (ai massimi da oltre 14 anni)Roma, 10 ott. (askanews) – Il 4,6729 per cento a cui sono saliti, ad agosto in Italia, i tassi di interesse sui nuovi mutui alle famiglie – considerando il Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg sui prestiti per l’acquisto di una abitazione – rappresenta il valore più elevato, nelle serie storiche della Banca d’Italia, dal 4,6996 per cento registrato nel febbraio del 2009.

I tassi sui prestiti bancari in Italia stanno aumentando da mesi sulla scia dei rialzi ai tassi di riferimento operati dalla Bce: dall’estate del 2022 l’istituzione Ue ha complessivamente inasprito i riferimenti di 450 punti base (4,50 punti percventuali). I dati sui livelli raggiunti ad agosto dai tassi di interesse sui prestiti bancari nella Penisola sono stati riportati da Bankitalia nella statistica “Banche e moneta: serie nazionali”.

Bankitalia, tassi mutui agosto (4,67%) a massimi oltre 14 anni

Bankitalia, tassi mutui agosto (4,67%) a massimi oltre 14 anniRoma, 10 ott. (askanews) – Il 4,6729 per cento a cui sono saliti, ad agosto in Italia, i tassi di interesse sui nuovi mutui alle famiglie – considerando il Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg sui prestiti per l’acquisto di una abitazione – rappresenta il valore più elevato, nelle serie storiche della Banca d’Italia, dal 4,6996 per cento registrato nel febbraio del 2009.

I tassi sui prestiti bancari in Italia stanno aumentando da mesi sulla scia dei rialzi ai tassi di riferimento operati dalla Bce: dall’estate del 2022 l’istituzione Ue ha complessivamente inasprito i riferimenti di 450 punti base (4,50 punti percventuali). I dati sui livelli raggiunti ad agosto dai tassi di interesse sui prestiti bancari nella Penisola sono stati riportati da Bankitalia nella statistica “Banche e moneta: serie nazionali”.