Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Dombrovskis: lavoriamo rapidamente a più flessibilità su spese difesa

Dombrovskis: lavoriamo rapidamente a più flessibilità su spese difesaRoma, 18 feb. (askanews) – La Commissione europea intende muoversi rapidamente nel formulare una proposta per sbloccare maggiori capacità di spesa in deficit ai paesi della Ue relativamente alla difesa. Lo ha ribadito il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, che giungendo all’Ecofin. Inoltre, senza affermarlo in maniera esplicita, non ha escluso che nel caso di un accordo tra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina l’Ue possa mantenere le sanzioni contro Mosca.


Quello delle spese sulla difesa, ha riferito, è il tema principale sul tavolo dei ministri delle finanze dell’Unione oggi, dopo l’incontro di alcuni leader europei ieri a Parigi. “Come commissione europea lavoriamo per assicurare più flessibilità sulle spese in difesa”. “È chiaro che ci dobbiamo muovere molto rapidamente, quindi sulle modalità (con cui sbloccare) questa flessibilità addizionale ci attendiamo di lavorare nelle prossime settimane”, ha detto.


Gli è stato poi chiesto se l’Ue manterrà le sanzioni contro la Russia, indipendentemente dal fatto se Usa e Mosca dovessero trovare un accordo, sulla fine della guerra in Ucraina, anche relativamente a questi aspetti. Sanzioni che peraltro hanno avuto pesanti ricadute anche sulle grandi economie Ue più industrializzate. “Penso che sia molto chiaro che, con le mosse attuali dell’amministrazione Trump, l’Ue dovrà farsi più carico in maniera diretta delle questioni relative alla sua sicurezza. E anche sulle sanzioni – ha detto il lettone – il lavoro continua per preparare il 16º pacchetto di sanzioni”. (fonte immagine: European Union 2025).

Dombrovskis: dazi Usa stanno già causando danni, pronti a reagire

Dombrovskis: dazi Usa stanno già causando danni, pronti a reagireRoma, 17 feb. (askanews) – All’Eurogruppo di oggi “la principale discussione ha riguardato le prospettive macroeconomiche, anche per le implificazioni delle diverse situazioni incerte e in corso di sviluppi. I recenti annunci dall’amministrazione Usa mostrano che gli impegni sulla partnership transatlantica non possono essere dati per scontati. E ci rammarichiamo dei recenti annunci” degli Usa sui dazi “ma siamo pronti a rispondere in maniera decisa e proporzionale”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’eurogruppo.


Secondo Dombrovskis gli annunci sui dazi “hanno già un impatto negativo sull’economia globale, anche per gli USA, ma anche l’Ue è coinvolta, perché i dazi minano gli investimenti e riducono le prospettive dell’economia”. Nel frattempo i “prezzi energia sono nuovamente aumentati negli ultimi mesi. Tuttavia nonostante queste sfide, le condizioni per una graduale ripresa nel corso dell’anno restano. Il mercato del lavoro è atteso restare resiliente e il processo disinflazionistico dovrebbe restare in carreggiata. Complessivamente ci attendiamo l’economia europea di crescere leggermente al di sotto delle previsioni dell’autunno scrorso e l’incertezza è particolarmente alta”, ha proseguito.


“L’eurozona deve prepararsi a contesto eccezionalmente incerto e dobbiamo assumere maggiore responsabilità per la nostra sicurezza e difesa. Dobbiamo agire adesso – ha concluso – per assicurare la nostra prosperità al di lungo termine”.

Titoli Stato, adesioni prima giornata Btp Più per circa 5,6 mld

Titoli Stato, adesioni prima giornata Btp Più per circa 5,6 mldRoma, 17 feb. (askanews) – Al termine della prima giornata di collocamento del nuovo Btp Più le adesioni si sono attestate a circa 5,6 miliardi di euro con oltre 160mila contratti sottoscritti.


Il titolo, dedicato al mercato retail, ha una cedola minima del 2,80% per i primi 4 anni che sale al 3,60% per i successivi 4 anni ed un’opzione di rimborso anticipato alla fine del quarto anno, dell’intero capitale investito o anche solo di una sua quota. Il collocamento del titolo proseguirà fino a venerdì alle 13, salvo chiusura anticipata.

Generali, quota complessiva di UniCredit salita al 5,23% (Consob)

Generali, quota complessiva di UniCredit salita al 5,23% (Consob)Milano, 17 feb. (askanews) – La quota complessiva aggregata detenuta da UniCredit in Generali è salita al 5,229% dal precedente 5,118%. Lo si apprende dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti. L’aggiornamento della quota nel Leone è datato 10 febbraio.


Nel dettaglio, il 4,184% in diritti di voto, riferibili ad azioni, è rimasto stabile rispetto alla precedente rilevazione, mentre le posizioni lunghe con regolamento fisico sono ora pari allo 0,89% del capitale (da 0,772%), le posizioni lunghe con regolamento in contanti sono lo 0,155% (da 0,162%).

Ue, Germania scettica su sospensione Patto stabilità su spese difesa

Ue, Germania scettica su sospensione Patto stabilità su spese difesaRoma, 17 feb. (askanews) – La Germania si mostra aperta a deroghe alle regole Ue sui limiti di spesa, relativamente alla difesa, ma esprime “scetticismo” sull’ipotesi di far ricorso alla clausola generale di sospensione del Patto di stabilità e di crescita, che non sarebbe adatta ad essere utilizzata in questo ambito. Lo ha spiegato il ministro delle finanze, Joerg Kukies, arrivando all’eurogruppo.


“Stiamo valutando tutte le opzioni sul tavolo. Siamo scettici sul fatto che la clausola generale di sospensione (del Patto di stabilità e di crescita) sia sufficientemente operabile, perché richiede ‘una grave evoluzione negativa dell’economia’, che al momento non vediamo – ha spiegato -. Le spese in difesa sono qualcosa di molto diverso rispetto a una svolta economica negativa. Per questo non pensiamo che funzionerebbe. Ma le regole europee prevedono anche deroghe nazionali”. “Dobbiamo vedere una proposta concreta e oggi e domani sarà una buona opportunità per capire cosa stia pensando la Commissione”, ha proseguito. Ad ogni modo “qui non si tratta di eurobond o di finanziamenti comuni – ha chiarito – qui si tratta del fatto di cambiare le regole sul fatto che ogni Stato membro, per conto suo, abbia la flessibilità per il finanziamento che va oltre i livelli concordati a livello Nato, per raggiungere nuovi obiettivi comuni sulle spese in difesa”. (fonte immagine: Europea Union 2025).

Federdistribuzione: sostegno a imprese retail per rincari energetici

Federdistribuzione: sostegno a imprese retail per rincari energeticiMilano, 17 feb. (askanews) – “Negli anni le imprese della distribuzione moderna hanno continuato a investire in azioni di contenimento dei consumi energetici, ma oggi hanno costi non comprimibili. Si pensi ad esempio all’importanza della climatizzazione dei punti vendita o della tenuta delle catene del freddo. Il nostro è un settore energivoro, seppur non classificato come tale, ed è necessario che misure di tutela dall’incremento delle tariffe, oltre a essere correttamente orientate alle famiglie e a soggetti economici più fragili, tengano in considerazione un settore importante come quello della distribuzione moderna, che costituisce una parte cruciale del tessuto economico”. Lo afferma in una nota Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione. Le aziende della distribuzione moderna sono preoccupate dall’aumento delle tariffe energetiche che rischia di mettere sotto pressione le imprese del settore retail, con maggiori costi. “In un periodo di grandi sfide, le nostre imprese devono poter contare su politiche di sostegno lungimiranti che ne garantiscano la tenuta e la capacità di investimento”, ha concluso Buttarelli.

Donohoe: dibattito su come alzare spese difesa si aprirà rapidamente

Donohoe: dibattito su come alzare spese difesa si aprirà rapidamenteRoma, 17 feb. (askanews) – Il dibattito sul come procedere tecnicamente per aumentare le spese sulla difesa tra i paesi dell’area euro “si aprirà molto rapidamente”. Lo ha affermato il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe interpellato, al suo arrivo alle riunioni di oggi, in merito all’annuncio della Commissione europea di voler formulare una proposta per attivare la clausola di sospensione del Patto di stabilità e di crescita, appunto per le spese sulla difesa dei Paesi Ue.


“Nell’ambito delle regole esistenti del Patto di stabilità e di crescita c’è flessibilità per rispondere a emergenze nazionali. Ed è assolutamente evidente che le spese in difesa in Europa nei prossimi anni aumenteranno ulteriormente – ha rilevato -. Le regole sono una fonte di stabilità e sono in particolare una fonte di stabilità di noi che condividiamo una valuta. E sono fiducioso che troveremo un modo con cui le spese in difesa potranno aumentare mantenendo la stabilità per l’euro e per le nostre economie. Il dibattito sul come faremo esattamente si aprirà rapidamente”. In generale “dobbiamo riconoscere che l’inflazione non è ai livelli degli anni scorsi e che dobbiamo investire sul nostro futuro”. Mentre “oggi – ha aggiunto – c’è stata una ulteriore escalation sull’importanza delle spese in difesa”. (fonte immagine: European Union, 2025).

Dombrovskis: prepariamo proposta sospensione Patto Ue conti su difesa

Dombrovskis: prepariamo proposta sospensione Patto Ue conti su difesaRoma, 17 feb. (askanews) – La Commissione europea sta lavorando a “modalità e dettagli” della proposta per attivare la clausola di sospensione del patto di stabilità e di crescita relativamente alle spese per difesa dei paesi dell’Unione Europea. Maggiori elementi su questo versante verranno forniti “nei prossimi giorni o settimane”, ha riferito il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis giungendo alla riunione dell’eurogruppo.


“Come ha annunciato la presidente Ursula von der Leyen al vertice di Monaco, stiamo esaminando più flessibilità riguardo alle regole di Bilancio per la difesa e di come applicare la clausola di sospensione, che è prevista nelle nostre leggi. lavoreremo a modalità e dettagli nelle prossime settimane. Nei prossimi giorni e settimane”, ha detto. “Se proponiamo più flessibilità riguardo alla difesa sui bilanci dei paesi, certamente questo cambierà la linea una verso maggiore tendenza espansiva – ha aggiunto -. Sul quanto, questo è ancora da vedere”, in base a “alle modalità che saranno proposte e a come i Paesi membri le useranno”. (fonte immagine: European Union).

Eurozona, export 2024 +0,6%, import -3,7% e surplus triplica a 177 mld

Eurozona, export 2024 +0,6%, import -3,7% e surplus triplica a 177 mldRoma, 17 feb. (askanews) – Lo scorso anno complessivamente i paesi dell’area euro hanno esportato merci per 2.864 miliardi di euro, in aumento dello 0,6% rispetto al 2023, mentre le importazioni sono cadute del 3,7% a 2687 miliardi. Secondo Eurostat, l’anno si è così chiuso con un avanzo commerciale praticamente triplicato a 176,9 miliardi, a fronte di 57,4 miliardi del 2023.


Gli scambi commerciali all’interno dell’area euro si sono ridotti del 2,9%, a un ammontare complessivo di 2566,2 miliardi di euro. Guardando a tutta l’Unione europea, l’export 2024 è salito dell’1,1% a 2.584,1 miliardi, mentre le importazioni sono calate del 3,5% a 2.434 miliardi. Il surplus è balzato a 150,1 miliardi, a fronte di 34,4 miliardi del 2023. Gli scambi interni all’Unione europea sono calati del 2,2% a 4.023,9 miliardi di euro.


Le variazioni degli aggregati totali risentono dei cali dei prezzi delle importazioni di beni energetici lo scorso anno, rispetto ai livelli del 2023. Eurostat precisa che dicembre ha mostrato una dinamica invertita rispetto all’insieme del 2024, con un aumento delle esportazioni dell’eurozona del 3,1%, a 226,5 miliardi, mentre le importazioni sono salite del 3,8% a 211 miliardi. L’avanzo commerciale si è così ridotto a 15,5 miliardi, a fronte di 16,4 miliardi nel dicembre del 2023.

Tim, Poste entra nel capitale: è un investimento strategico

Tim, Poste entra nel capitale: è un investimento strategicoRoma, 15 feb. (askanews) – Poste entra nel capitale di Tim. In una settimana densa di notizie per il gruppo di telefonia con la cessione al Mef e Retelit del 100% Sparkle e l’aggiornamento del piano industriale, oggi è arrivata la notizia attesa nelle ultime ore: l’ingresso di Poste come azionista del gruppo di tlc con una quota del 9,81% al posto di Cassa depositi e presiti cui ha ceduto il suo 3,78% di Nexi più un corrispettivo mediante cassa che dovrebbe aggirarsi sui 180 milioni. Cessione che fa salire Cdp in Nexi dall’attuale 14,46% al 18,25%.


Il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha definito l’operazione “nel suo complesso un investimento di natura strategica, con la finalità di creare sinergie tra le aziende e favorire, con tutti gli attori interessati, il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia”. Una indicazione che sembra aprire la strada al coinvolgimento di altri attori per ridurre il numero di operatori esistenti con margini sempre più risicati. A tal proposito Poste ha fatto sapere di avere in fase avanzata la negoziazione per la fornitura di servizi per l’accesso di Postepay, società interamente controllata da Poste Italiane all’infrastruttura di rete mobile di Tim. Collaborazioni che potrebbero allargarsi ulteriormente convolgento altre parti del business.


Le possibili sinergie commerciali sono state messe in luce giovedì scorso, in occasione della presentazione del Piano, dall’ad di Tim Pietro Labriola che ha valutato positivamente un accordo con Poste, giudicato come uno dei candidati migliori per un consolidamento del mercato. Tuttavia ieri il titolo è stato fortemente penalizzato in Borsa perdendo fino al 7,6% con scambi sul 7% del capitale. Vendite scattate da parte di chi scommetteva in direzione di un’operazione di riassetto con protagonista Iliad e il fondo Cvc su cui erano emerse indiscrezioni nei giorni precedenti. L’ingresso di Poste è stato visto nelle ultime ore dagli investitori come una frenata ai progetti di consolidamento per ridurre gli operatori da quattro a tre. Lunedì l’operazione, ufficializzata, andrà al test dei mercati.