Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Inflazione, Giorgetti: target 2% della Bce non è realistico

Inflazione, Giorgetti: target 2% della Bce non è realisticoRoma, 4 ott. (askanews) – “Questa regola aurea dell’inflazione al 2%, che è il target della Bce, non so quanto sia oggi realistica”. Lo ha detto il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Skytg24.

Il Ministro ha ribadito che l’inflazione entro la fine dell’anno scenderà e questa previsione è incorporata nella Nadef. “Temo due fattori – ha aggiunto -: uno contingente, l’aumento del prezzo del petrolio; il secondo di dimensione globale, ossia il processo di deglobalizzazione in corso. La globalizzazione aveva tanti difetti ma ha anche introdotto nel mercato occidentale prodotti a basso costo dalla Cina e da altri Paesi. Oggi che i flussi commerciali non sono più quelli di prima, c’è la tendenza ad un innalzamento dei prezzi”.

Giorgetti, rischio rating? Dubito, spiegheremo nostre ragioni

Giorgetti, rischio rating? Dubito, spiegheremo nostre ragioniRoma, 4 ott. (askanews) – Ci sono rischi di declassamento del rating dell’Italia? “Ci sono titoli di giornale, voi come giornalisti giustamente ci credete. Io da politico ho un legittimo dubbio”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Skutg24.

“Ogni sei mesi abbiamo incontri con le agenzie di rating. Come in tutti gli esami universitari ci si prepara, si studia e poi si va all’esame e si spiegano le buone ragioni di un’economia forte, la seconda economia manifatturiera d’Europa, un Paese ricco di creativita che merita di essere liberata. Ma ha un grande debito pubblico e deve essere consapevole di non fare svarioni.

Bonomi: industria italiana è forte, possiamo superare questo momento

Bonomi: industria italiana è forte, possiamo superare questo momentoRoma, 4 ott. (askanews) – Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, è pienamente fiducioso sulla capacità dell’industria italiana di superare un momento definito “complesso”.

“Strutturalmente l’industria italiana e’ forte quindi se noi facciamo i compiti a casa e li facciamo bene io credo che l’Italia puo’ tranquillamente superare questo momento complesso a livello mondiale”, ha dichiarato Bonomi, ospite a «Sky 20 anni» su Sky Tg24. “Io – ha spiegato – non ero così ottimista prima e non sono così pessimista adesso. Io credo che c’è un rallentamento che è dovuto principalmente a fattori esterni, al rallentamento del commercio mondiale e sappiamo quanto è importante per l’economia italiana l’export. Abbiamo una congiunzione inflazione-tassi-spread piuttosto complessa e nonostante ciò è previsto che l’Italia crescerà del +0,8% del Pil”.

“Vengo – ha ricordato il presidente di Confindustria – da una due giorni a Berlino con i miei omologhi francesi e tedeschi. In quei giorni il governo tedesco annunciava una recessione, con la discesa del Pil del -0,8%. Noi facciamo 16 punti (decimali, ndr) più della Germania, per un punto noi di solito avremmo firmato”. (in passato, ndr).

Dl asset, governo ottiene fiducia Camera con 202 voti a favore

Dl asset, governo ottiene fiducia Camera con 202 voti a favoreRoma, 4 ott. (askanews) – Il governo ha ottenuto alla Camera la fiducia posta sul decreto asset, nello stesso testo già approvato dal Senato. I voti a favore sono stati 202, quelli contrari 128 e 4 le astensioni.

L’Aula di Montecitorio prosegue nel pomeriggio i lavori sul decreto con l’esame degli ordini del giorno, mentre il voto finale sul provvedimento è previsto per domani. Il decreto contiene una varietà di norme tra cui la tassa sugli extraprofitti delle banche, le misure contro il caro-voli nei collegamenti con le isole attribuendo maggiori poteri all’Antitrust, le disposizioni per far fronte alle carenze dei taxi. Sono confluite nel decreto asset anche le norme che consentono al Ministero dell’Economia di acquisire una partecipazione fino al 20% della società Netco della rete fissa di Tim, in precedenza approvate dal Consiglio dei Ministri con un decreto ad hoc.

Antitrust avvia istruttoria su Mondo Convenienza

Antitrust avvia istruttoria su Mondo ConvenienzaRoma, 4 ott. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Iris Mobili, titolare del marchio Mondo Convenienza, per “condotte illecite nelle fasi di consegna e di montaggio dei mobili e anche nei servizi post-vendita”.

Dalle molte segnalazioni arrivate dai consumatori “emerge che la società consegnerebbe prodotti non conformi, difettosi, danneggiati, non corrispondenti all’ordine di acquisto, con pezzi mancanti o di misure errate. In altri casi i prodotti non verrebbero montati correttamente, impedendone così la normale fruizione. Inoltre, la società – a fronte delle lamentele dei consumatori per queste problematiche – non avrebbe prestato una tempestiva e idonea assistenza post-vendita per la loro soluzione e avrebbe ostacolato la prestazione della garanzia di conformità”. I funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione nella sede amministrativa della società Iris Mobili con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Edison: 10 miliardi sull’Italia entro il 2030 e rilancia sul nucleare

Edison: 10 miliardi sull’Italia entro il 2030 e rilancia sul nucleareMilano, 4 ott. (askanews) – Edison presenta un piano di investimenti da 10 miliardi di euro in Italia per il 2023-2030, con l’85% delle risorse destinate a centrare i Sustainable development goals (SDG’s) dell’Onu. Il gruppo di Foro Bonaparte a Milano ha presentato la strategia di sviluppo al 2030, in occasione del 140esimo anno dalla sua fondazione. Indicate anche le ambizioni al 2040, quando Edison auspica di poter contare su due mini reattori nucleari di nuova generazione da 340 MW di potenza attivi in Italia.

Dei 10 miliardi che Edison investirà entro l’inizio del prossimo decennio metà del budget, cinque miliardi, verrà destinato allo sviluppo di fonti rinnovabili, un miliardo sui sistemi di flessibilità e 2,5 miliardi sui servizi energetici per la decarbonizzazione dei consumi. Il resto, pari a 1-2 miliardi di euro, andranno alle attività del gas e alla crescita del portafoglio clienti. Previste 300 assunzioni all’anno fino al 2030. L’obiettivo di Edison è di centrare il raddoppio dell’Ebitda, portandolo nel 2030 a 2,2 miliardi di euro, contro 1,1 miliardi del 2022 e la stima di 1,6 miliardi del 2023. I fondi per sostenere il piano deriveranno al 60% dalla cassa e per il 40% dal debito che Edison emetterà “in linea con il rating ‘Investment grade’”, ha assicurato il cfo, Ronan Lory.

“La grande ambizione è diventare l’operatore che riporta la produzione nucleare in Italia con impianti di piccola taglia”, ha sottolineato nel corso dell’incontro con la stampa l’ad Nicola Monti. “Un mix energetico ha bisogno di energia programmabile e il nucleare di nuova generazione può giocare un ruolo”, ha aggiunto. Edison stima di poter realizzare tra il 2030 e il 2040 due impianti nucleari da 340 MW ciascuno con tecnologia Small modular reactor (Smr), “se si creeranno le condizioni per il ritorno in Italia” del nucleare. “Le grandi sfide – ha sottolineato Monti – ci piacciono e noi ci impegniamo per portarla a termine, con tutte le criticità e complessità del caso. Ci sono tanti anni per creare le condizioni, poi individueremo i siti idonei per costruirli”. Un’idea, ha suggerito Lorenzo Mottura, Evp strategy di Edison, potrebbe essere quella di posizionare i due mini-reattori nel Nord Italia, “in prossimità dei distretti industriali”. I costi per la realizzazione degli Smr sono ancora incerti: “Dipenderà dalla scalabilità della tecnologia”, chiarisce Mottura secondo cui le stime attuali parlano di 30 miliardi di euro per la realizzazione di 15 mini-reattori in tutto il Paese.

A Bragagni (Tratos) King Husein Global Business e Intercultural Peace Award

A Bragagni (Tratos) King Husein Global Business e Intercultural Peace AwardRoma, 4 ott. (askanews) – All’imprenditore toscano Maurizio Bragagni, presidente della fondazione Esharelife, è stato conferito il King Husein Global Business & Intercultural Peace Award, un riconoscimento che ogni anno viene assegnato a personaggi che nel mondo si distinguono per il loro impegno nella promozione dell’inclusione, della diversità e della pace nella comunità imprenditoriale globale.

Il premio è stato consegnato a Bragagni, il primo italiano ad esserselo aggiudicato, alla conferenza “Dare to Overcome”, in corso a New Delhi, in India su impulso della Religious Freedom & Business Foundation e dedicato alle aziende Fortune 500, per esaltare i successi legati alla libertà religiosa e agli affari. Cittadino italiano e britannico, Bragagni è amministratore delegato di Tratos UK, la multinazionale italo-britannica dei cavi ad alta tecnologia con il cuore a Pieve Santo Stefano (Arezzo), stabilimenti in Italia e nel Regno Unito ed una presenza ramificata in tutto il mondo. Ha fondato e presiede la fondazione Esharelife, che ha raccolto consistenti fondi a sostegno del progetto in Kenya della Fondazione Avsi. E’ considerato un imprenditore “olivettiano” per la sua attenzione al benessere ed alla qualificazione del suo personale. “Valori come inclusività e diversità sul posto di lavoro in un mondo in costante cambiamento e connesso sono necessari per il successo e la longevità di qualsiasi azienda. L’inclusività garantisce che le opinioni di tutti siano ascoltate, indipendentemente dal loro background o situazione. La diversità, in tutte le sue variazioni, fornisce nuove intuizioni e migliora la creatività. La pace agisce come il collante che tiene tutto insieme, creando un’atmosfera che favorisce la cooperazione e il progresso”, ha detto Bragagni alla cerimonia di consegna del premio.

Ue lancia inchiesta anti-sussidi su veicoli elettrici cinesi

Ue lancia inchiesta anti-sussidi su veicoli elettrici cinesiBruxelles, 4 ott. (askanews) – La Commissione europea ha annunciato oggi di aver lanciato l’attesa inchiesta anti-sussidi contro le importazioni di auto elettriche a batteria dalla Cina. Lo ha riferito a Bruxelles Olof Gill, portavoce della Commissione responsabile per Commercio e Agricoltura, durante il briefing quotidiano per la stampa.

La decisione era stata preannunciata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen durante il suo discorso su “lo stato dell’Unione”, il mese scorso a Strasburgo. L’indagine lanciata oggi può durare fino a 13 mesi al massimo, ha aggiunto il portavoce, precisando che comunque “dei dazi provvisori anti-sussidi possono essere imposti già dopo nove mesi, per essere poi confermati quattro mesi dopo”.

Gill ha anche assicurato che l’indagine è in linea con le regole Ue e “soprattutto” con quelle dell’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), che è “basata sui fatti” e che saranno consultati l’industria e la stessa controparte cinese. Alla domanda di un giornalista cinese su cosa siano i “sussidi illegali”, e se non siano da considerare illegali anche le sovvenzioni all’industria Usa delle auto elettriche previste dall’”Inflation Reduction Act” americano (Ira), il portavoce ha replicato che l’inchiesta sulle auto elettriche cinesi “è basata su una ampia e complessiva raccolta di prove”, sufficiente per giustificare la decisione di lanciarla; quanto al carattere “illegale” dei sussidi, ha aggiunto, “la Wto ha una definizione di sussidi illegali dal lato dell’offerta molto precisa (‘very prescriptive’, ndr)”.

Infine, sull’Ira americana Gill ha puntualizzato che “non ci sono prove di un forte aumento (‘surge’, ndr) delle importazioni di veicoli elettrici dagli Usa in un breve periodo di tempo”, e perciò in questo caso per l’Ue “non c’è giustificazione per lanciare un’inchiesta” anti-sussidi.

Pensioni, Calderone: presenteremo misure dopo confronto con Mef

Pensioni, Calderone: presenteremo misure dopo confronto con MefRoma, 4 ott. (askanews) – Sulle pensioni “stiamo ultimando le riflessioni per il fascicolo di bilancio. Le parti sono state incontrate. Anche su questo tema ci sono stati incontri tecnici fatti dall’osservatorio che abbiamo costituito sulla spesa previdenziale e assistenziale. Poi ci sono stati svariati incontri. Adesso stiamo facendo delle valutazioni, è giusto farle anche con il Mef in considerazione delle disponibilità economiche. Ci saranno degli interventi, li presenteremo non appena sarà conclusa l’analisi e il confronto con il ministero dell’Economia”. Così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, a margine della presentazione del rapporto annuale dell’Inail in merito a una nuova convocazione delle parti sociali.

L’Inail rivela che nel 2022 gli infortuni sono aumentati del 24,6% e i casi mortali diminuiti del 15,2%

L’Inail rivela che nel 2022 gli infortuni sono aumentati del 24,6% e i casi mortali diminuiti del 15,2%Roma, 2 ott. (askanews) – Nel 2022 sono aumentati gli infortuni sul lavoro, ma sono calati i casi mortali. E’ quanto rileva la relazione annuale dell’Inail. Lo scorso anno sono infatti stati denunciati 703.432 incidenti, circa 139mila in più rispetto agli oltre 564mila del 2021 (+24,6%). Le vittime sono state 1.208, in diminuzione del 15,2% rispetto ai 1.425 morti sul lavoro del 2021.

L’aumento degli infortuni, spiega l’istituto, è dovuto sia ai contagi professionali da Covid, passati dai 49mila del 2021 ai 120mila del 2022, che agli infortuni tradizionali. Nel 2020, in particolare, l’incidenza media delle denunce da nuovo coronavirus sul totale degli infortuni denunciati è stata di una ogni quattro; nel 2021 è scesa a una su 12 e nel 2022 è risalita a una su sei. Al netto dei contagi da Covid, nel 2022 le denunce di infortunio tradizionale registrano un aumento di oltre il 13% rispetto al 2021. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 429.004, in aumento del 18,2% rispetto ai 363.074 dell’anno precedente. Circa il 15% è avvenuto fuori dell’azienda, cioè in occasione di lavoro con mezzo di trasporto o in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Elevate le percentuali di riconoscimento della componente da Covid, pari a circa l’89% nel 2020, al 74% nel 2021 e al 70% nel 2022.

Il calo dei casi mortali è legato interamente ai decessi causati dal contagio da Covid, passati dagli oltre 230 casi del 2021 agli otto del 2022. Le vittime accertate sono state 606, in calo del 21,7% rispetto alle 774 dell’anno precedente. Quelle avvenute fuori dell’azienda sono 365, pari a circa il 60% del totale (45 casi sono ancora in istruttoria). Gli incidenti plurimi, che hanno cioè causato la morte di più lavoratori, sono stati 19 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali. I dati Inail del 2022 indicano anche un aumento delle denunce di malattia professionale in confronto al 2021 e soprattutto rispetto al 2020, anno in cui il fenomeno risultava ridotto a causa della pandemia. Le patologie lavoro-correlate denunciate all’istituto sono state quasi 61mila, in crescita del 9,9% rispetto alle oltre 55mila del 2021 e in calo dello 0,9% rispetto alle oltre 61mila del 2019. Al momento è stata riconosciuta la causa professionale a circa 22mila casi, mentre il 9% è ancora in istruttoria. Le denunce riguardano le malattie e non i lavoratori ammalati, che sono circa 42mila, di cui 16.500 con causa professionale riconosciuta (quelli con malattia accertata causata dall’esposizione all’amianto sono 918). I lavoratori deceduti nel 2022 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 817, di cui 161 per silicosi-asbestosi.