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Bankitalia: l’inflazione rimarrà “ancora elevata” quest’anno, ma continua a calare

Bankitalia: l’inflazione rimarrà “ancora elevata” quest’anno, ma continua a calareMilano, 14 lug. (askanews) – L’inflazione rimarrà “ancora elevata” quest’anno, ma continua a calare ed è attesa scendere “marcatamente” nel biennio successivo. Dovrebbe portarsi al 6% per cento nella media di quest’anno e scendere al 2,3% nel 2024 e al 2% nel 2025, “riflettendo gli effetti diretti e indiretti del calo dei prezzi delle materie prime energetiche”. Sono le proiezioni contenute nel Bollettino economico della Banca d’Italia, che aggiornano quelle del 16 giugno scorso, quando si indicava l’inflazione al consumo attesa al 6,1% nella media d’anno 2023. Confermate, invece, le indicazioni per il 2024 e 2025. Secondo le proiezioni aggiornate, l’inflazione di fondo, attesa al 4,5% nella media dell’anno in corso, raggiungerebbe il 2% alla fine del triennio di previsione.

Secondo la Banca d’Italia, in primavera “l’inflazione al consumo è ulteriormente scesa, grazie alla decisa diminuzione della componente energetica, pur mantenendosi su livelli elevati. Si sono registrati i primi cali dell’inflazione relativa ai beni alimentari e a quelli industriali non energetici, che iniziano a incorporare la forte riduzione dei prezzi degli input energetici. A giugno anche i prezzi dei servizi hanno mostrato alcuni segnali di frenata. Famiglie e imprese si attendono un ulteriore allentamento delle pressioni inflazionistiche”.

Bankitalia: confermata stima +1,3% Pil 2023, limata a +0,9% su 2024

Bankitalia: confermata stima +1,3% Pil 2023, limata a +0,9% su 2024Milano, 14 lug. (askanews) – La crescita del Pil in dovrebbe essere in “rallentamento” nel corso del triennio 2023-2025, collocandosi all’1,3% quest’anno, allo 0,9% nel 2024 e all’1% nel 2025. Sono le proiezioni contenute nel il Bollettino economico della Banca d’Italia, che aggiornano quelle del 16 giugno scorso, confermando la stima per l’anno in corso e limando quelle per i due anni seguenti rispetto all’1% sul 2024 e al più 1,1% sul 2025 indicate a giugno. Secondo Bankitalia, nei prossimi trimestri la ripresa “risentirebbe dell’irrigidimento delle condizioni di finanziamento e della debolezza del commercio internazionale. Gli inve stimenti rallenterebbero, solo in parte sostenuti dall’attuazione dei progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

JPMorgan registra +67% utili dopo salvataggio First Republic

JPMorgan registra +67% utili dopo salvataggio First RepublicNew York, 14 lug. (askanews) – JPMorgan Chase ha dichiarato che i suoi utili nel secondo trimestre del 2023 sono saliti del 67%, grazie anche all’acquisizione di First Republic Bank, la banca che all’inizio di maggio aveva dichiarato fallimento, a seguito anche della crisi della Silycon Valley Bank e di altre banche regionali.

Il salvataggio ha potenziato le banche commerciali e JPMorgan ne ha beneficiato con nuovi clienti, filiali e depositi, guadagnando in totale 2,7 miliardi di dollari, contro spese di credito per 1,2 miliardi. I timori di fallimenti a catena hanno attirato, nella banca di investimenti, circa 50 miliardi di dollari di depositi solo a marzo. In totale, l’utile del secondo trimestre di JPMorgan è salito a 14,47 miliardi di dollari, o 4,75 dollari per azione, rispetto agli 8,65 miliardi di dollari, o 2,76 dollari per azione, di un anno fa. Gli analisti si aspettavano utili per 3,97 dollari per azione.

I ricavi sono aumentati del 34% rispetto all’anno precedente a 41,31 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano 38,66 miliardi di dollari. Escludendo il salvataggio di First Republic, JPMorgan ha dichiarato che gli utili sarebbero comunque aumentati del 40% e le entrate sarebbero aumentate del 21%.

Ue, Giorgetti: separare i dibattiti su bilancio e risorse proprie

Ue, Giorgetti: separare i dibattiti su bilancio e risorse proprieBruxelles, 14 lug. (askanews) – Bisogna mantenere separati i dibattiti in corso tra i governi nazionali dell’Ue e le istituzioni europee su, da una parte, la revisione di mezzo percorso del Quadro finanziario pluriennale comunitario 2021-2027 (Qfp), con la richiesta della Commissione di un contributo aggiuntivo di 65,8 miliardi di euro dagli Stati membri, e dall’altro l’istituzione di nuove “risorse proprie” per finanziare il bilancio dell’Unione. Lo ha affermato il ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento nella sessione pubblica della discussione del Consiglio Ecofin, oggi a Bruxelles.

“Sarebbe il caso di mantenere il dibattito” sulla revisione del bilancio pluriennale “separato da quello sul pacchetto delle risorse proprie, considerando la necessità di un’approvazione più rapida della revisione del Qfp per il sostegno all’Ucraina”, ha detto Giorgetti. “E’ importante continuare a fornire assistenza finanziaria in modo prevedibile e flessibile, adattandosi all’evoluzione dello sforzo bellico”, ha sottolineato il ministro.

Bankitalia: a maggio nuovo record del debito pubblico, 2.816,7 miliardi

Bankitalia: a maggio nuovo record del debito pubblico, 2.816,7 miliardiRoma, 14 lug. (askanews) – Nuovo record per il debito pubblico italiano. Lo scorso maggio il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 4,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.816,7 miliardi. Lo rileva la Banca d’Italia. Il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (15,8 miliardi) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,7 miliardi) hanno più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (12,7 miliardi, a 27,6 miliardi).

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è sostanzialmente imputabile alle amministrazioni centrali (4,6 miliardi). La vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,7 anni.

La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è rimasta invariata al 25,8 per cento, mentre ad aprile (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti è aumentata al 26,6 per cento (dal 26,3 del mese precedente) e quella degli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è rimasta sostanzialmente stabile al 10,8 per cento.

Trasporti, domani sciopero settore aereo: Ita cancella 133 voli

Trasporti, domani sciopero settore aereo: Ita cancella 133 voliRoma, 14 lug. (askanews) – Disagi ancora forti per chi viaggia in questi giorni. Dopo lo sciopero di ieri nelle ferrovie oggi Ita Airways annuncia che “a causa dello sciopero dei lavoratori del comparto aereo e delle società di handling proclamato per sabato 15 luglio, i voli di Ita Airways potrebbero essere cancellati e/o ritardati. La compagnia si è vista costretta a cancellare 133 tra voli nazionali e internazionali”, previsti per domani.

Sul proprio sito la comagnia spiega che “ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 40% riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero. Ita Airways invita tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata dello sciopero, a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, sul sito ita-airways.com, nella sezione Info Voli , oppure contattando l’agenzia di viaggio presso cui hanno acquistato il biglietto.

I passeggeri che hanno acquistato un biglietto Ita Airways per viaggiare il 15 luglio, in caso di cancellazione o di modifica dell’orario del proprio volo, spiega la compagnia, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto (solo nel caso in cui il volo sia stato cancellato o abbia subito un ritardo superiore alle 5 ore) entro e non oltre il 22 luglio 2023, chiamando il numero verde dall’Italia 800 93 60 90 | dall’estero +39 06 8596 0020, oppure contattando l’agenzia di viaggio presso cui hanno acquistato il biglietto.

Gentiloni: occorre riforma del Patto di stabilità entro fine anno

Gentiloni: occorre riforma del Patto di stabilità entro fine annoBruxelles, 14 lug. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’Ue discuteranno oggi a Bruxelles, durante la prima riunione dell’Ecofin sotto la presidenza di turno spagnola del Consiglio Ue, la proposta della Commissione europea di riforma del Patto di stabilità e di crescita (la revisione della “governance” delle politiche di bilancio), cercando delle convergenze tra le diverse posizioni, in vista dell’accordo finale che deve arrivare entro fine anno, per poter applicare le nuove regole dal 2024.

Lo ha riferito il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, al suo arrivo al Consiglio Ecofin. “Oggi avremo – ha detto – la nostra prima discussione sotto la presidenza di turno spagnola della riforma delle nostre regole di bilancio. E penso che sarà importante”. “Devo ringraziare la presidenza spagnola – ha continuato Gentiloni – per il contributo che ha dato a restringere il campo delle questioni principali su cui dobbiamo negoziare: l’architettura istituzionale, le salvaguardia comuni, lo spazio di bilancio per gli investimenti, e l’attuazione effettiva (‘enforcement’, ndr)” delle nuove regole.

“Penso – ha osservato il commissario – che questo fornirà ai ministri l’opportunità di avere una discussione chiara e di individuare le questioni su cui nelle prossime settimane possiamo fare progressi”. “Sappiamo naturalmente – ha puntualizzato – che due cose sono essenziali. La prima è il tempo: l’accordo deve essere trovato entro la fine dell’anno; la seconda è l’equilibrio”.

L’equilibrio è quello che l’Esecutivo comunitario ha cercato di stabilire tra le esigenze dei paesi “rigoristi” di assicurare politiche di bilancio rigorose (la stabilità) e la necessità di salvaguardare margini per gli investimenti (la crescita). “La Commissione – ha sottolineato Gentiloni – ha messo sul tavolo una proposta equilibrata; ora siamo pronti a fare ogni sforzo per cambiarla, e anche trasformarla sostanzialmente, ma a condizione che l’equilibrio sia mantenuto”.

Alla domanda di un giornalista sul rischio che le elezioni politiche anticipate del 23 luglio in Spagna ritardino l’approvazione del testo finale, il commissario ha poi risposto: “Per quanto riguarda i tempi della riforma, ovviamente abbiamo le elezioni”, in Spagna, “abbiamo sempre delle elezioni nell’Unione europea”. In più, “in questo caso le elezioni riguardano il paese che ha la presidenza di turno dell’Unione; ma non credo che dovremmo pensare che il fatto di votare frequentemente in diversi Stati membri stia bloccando la nostra attività”. “Certo, niente è semplice: le elezioni potrebbero rendere le cose tecnicamente più difficili, ma sono determinato e ottimista sul fatto che si possa raggiungere un accordo entro la fine dell’anno”, ha concluso Gentiloni.

Sciopero, Sbarra (Cisl): precettare aziende per rinnovare contratti

Sciopero, Sbarra (Cisl): precettare aziende per rinnovare contrattiRoma, 14 lug. (askanews) – “L’unica precettazione che ci aspettiamo dal governo è quella di obbligare le aziende a rinnovare i contratti”. Così il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a margine della presentazione del documento programmatico sulla sanità messo appunto dalla confederazione.

“Da 6 anni è negato il diritto alla contrattazione nelle attività di handling dei servizi aeroportuali”, ha detto parlando della precettazione dei lavoratori del trasporto ferroviario decisa dal ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, e dello sciopero in programma domani dei lavoratori aeroportuali. “Il governo – ha aggiunto Sbarra – farebbe bene a richiamare le aziende, impegnandole a rinnovare i contratti e a rispettare le relazioni sindacali, perché in questo modo è possibile prevenire proteste e mobilitazioni”.

Debito pubblico, Bankitalia: a maggio nuovo record a 2.816,7 mld

Debito pubblico, Bankitalia: a maggio nuovo record a 2.816,7 mldRoma, 14 lug. (askanews) – Nuovo record per il debito pubblico italiano. Lo scorso maggio il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 4,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.816,7 miliardi. Lo rileva la Banca d’Italia. Il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (15,8 miliardi) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,7 miliardi) hanno più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (12,7 miliardi, a 27,6 miliardi).

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è sostanzialmente imputabile alle amministrazioni centrali (4,6 miliardi). La vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,7 anni.

La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è rimasta invariata al 25,8 per cento, mentre ad aprile (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti è aumentata al 26,6 per cento (dal 26,3 del mese precedente) e quella degli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è rimasta sostanzialmente stabile al 10,8 per cento.

Gentiloni: Pnrr permette investire con politica bilancio prudente

Gentiloni: Pnrr permette investire con politica bilancio prudenteBruxelles, 14 lug. (askanews) – “Per quanto riguarda il Pnrr, credo sia molto chiaro che, in una fase in cui dobbiamo avere politiche di bilancio prudenti, e questo è certamente quello che serve per i bilanci dell’anno prossimo, i paesi, soprattutto quelli con alto debito, possono associare a delle politiche di bilancio prudenti questi piani che, con fondi europei, consentono di conservare gli investimenti, e un grande spazio per gli investimenti. Lì è la sfida, quindi, per quanto riguarda il Pnrr”.

Lo ha detto il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo al Consiglio Ecofin oggi a Bruxelles. A chi gli chiedeva se parlerà del Pnrr italiano oggi, a margine del Consiglio, con il ministro dell’Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti, Gentiloni si è limitato a rispondere: “Non ci mancano le occasioni per discutere con il ministro Giorgetti”.